Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1047 del 24 febbraio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1047/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Sentenza del TAR della Valle d'Aosta in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili".

Interrogazione a risposta immediata

Appreso dagli organi di stampa che il Tribunale di Aosta ha accolto il ricorso di un cittadino valdostano contro la richiesta di ripetizione di pensione di invalidità civile indebitamente percepita avanzata dall'Amministrazione regionale nei confronti di alcuni cittadini;

Ricordato come la problematica fosse stata oggetto di ampio dibattito in V Commissione e durante la seduta consiliare dell'11 giugno 2009 e avesse dato luogo all'approvazione del disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 11 (Testo unico in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti)";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) se rispetto ai contenuti della sentenza del TAR il Governo regionale intende ricorrere ad altro grado di giudizio.

F.to: Patrizia Morelli - Chatrian - Bertin - Giuseppe Cerise - Louvin

Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.

Morelli (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Bonjour à tout le monde.

La questione della richiesta di restituzione di pensione d'invalidità civile - che secondo la Regione era stata percepita indebitamente da 19 cittadini - era stata oggetto di approfondito dibattito in V Commissione ed in Consiglio, in occasione dell'approvazione del disegno di legge n. 29. Ricordo, in sintesi, che il problema scaturiva dal fatto che la Regione aveva continuato ad erogare - indebitamente dal suo punto di vista - delle pensioni d'invalidità civile per quasi 10 anni, fino al momento in cui, nel 2008, una modernizzazione del sistema informatico di gestione dei dati aveva messo in evidenza la discrepanza esistente fra le persone che, secondo la Regione, avevano i requisiti, e le persone che effettivamente percepivano la pensione.

Le audizioni in commissione avevano messo in evidenza essenzialmente due aspetti: che non ci fosse dolo da parte dei percettori e che gli errori fossero imputabili ad errori dell'Amministrazione, la quale peraltro aveva utilizzato anche toni perentori addirittura definiti "minacciosi" nei confronti degli invalidi e, secondariamente, che il mantenimento delle pensioni da parte degli invalidi fosse avallato dall'aver acquisito i diritti entro una data limite.

La posizione dell'Assessorato, avvalorata da pareri legali, era stata ferma nel richiedere la restituzione. Su La Stampa di domenica 21 apprendiamo che il tribunale di Aosta ha accolto il ricorso di uno dei 19 cittadini percettori di pensione d'invalidità a cui la Regione aveva chiesto la restituzione.

Siamo dunque a chiedere alla Regione e all'Assessore se intendono mantenere la loro posizione e se intendono ricorrere ad un grado successivo di giudizio.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente.

Ricordo che il provvedimento oggetto d'impugnazione riguarda la revoca dell'assegno di invalidità nei confronti di soggetti ai quali è stata riscontrata, in sede di visita medica, una percentuale di invalidità inferiore alla soglia del 74 percento, prevista dal decreto ministeriale del 5 febbraio 1992.

Premesso che, trattandosi di vertenza in materia di invalidità civile, la sentenza è stata resa dal tribunale di Aosta in composizione monocratica e non dal TAR, si precisa che le motivazioni della sentenza depositata il 17 febbraio sono state trasmesse alla Regione soltanto nella giornata di lunedì. È evidente, pertanto, che non è possibile pronunciarsi in questo momento in merito all'eventuale impugnazione, essendo necessaria una più compiuta ed attenta valutazione delle motivazioni addotte dal giudice; peraltro, altri contenziosi di analoga natura sono tuttora pendenti e saranno, a breve, nel mese di marzo, discussi e decisi.

In ogni caso desidero rassicurare circa il fatto che ogni determinazione in merito all'eventuale appello sarà assunta non in modo aprioristico, ma solo se saranno ravvisate dai competenti uffici valide argomentazioni giuridiche; questo perché, la Regione - pur avendo a cuore la posizione dei soggetti ricorrenti appartenenti a categorie socialmente svantaggiate, come dimostra il provvedimento legislativo di modifica della legge regionale n. 11/1999 approvato lo scorso anno - ha anche e soprattutto il dovere di tutelare le finanze regionali che appartengono alla collettività.

Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.

Morelli (VdAV-R) - Merci, M. le Président.

Ribadiamo la perplessità che già avevamo espresso in sede di discussione del disegno di legge: riteniamo che la Regione debba andare molto cauta, come giustamente ha osservato anche l'Assessore, nel promuovere azioni dure nei confronti di cittadini che si trovano in oggettive situazioni di fragilità.

Invitiamo l'Assessore a valutare bene l'opportunità di proseguire, perché se il giudizio del tribunale di Aosta dovesse venire confermato in un grado successivo, la Regione ne uscirebbe piuttosto male e anche noi teniamo all'onorabilità e alla credibilità della Regione.

Président - L'Assesseur Lanièce doit s'éloigner pour une raison institutionnelle; il m'a demandé s'il est possible de discuter tout de suite le point 15 à l'ordre du jour... vous êtes d'accord? Point 15 à l'ordre du jour.