Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1025 del 10 febbraio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1025/XIII - Interpellanza: "Soluzione della controversia riguardante la destinazione all'estero di personale docente appartenente ai ruoli della Regione".

Interpellanza

Constatato che, a distanza di un anno, dopo le interrogazioni presentate dal Partito Democratico nel luglio 2008 e nell'ottobre 2008 e nell'ottobre 2009, riguardo alla questione della "Destinazione all'Estero di personale docente appartenente ai ruoli della regione Valle d'Aosta", la situazione non solo non è migliorata ma anzi, come denunciato da alcune OO.SS. di categoria, si sta aggravando con una prima sentenza del Giudice del lavoro che condanna la condotta dell'Amministrazione regionale;

Ribadito che il personale docente, dirigente e ispettivo della Regione Autonoma Valle d'Aosta appartiene ai ruoli regionali ma quando lavora all'estero si trova ad operare per Istituzioni e scuole italiane di competenza diretta del MAE, in condizione di "distacco" e che quindi è da retribuire come gli altri docenti italiani dal MIUR;

Dichiarato che è inaccettabile la condotta del MIUR, verso la Regione Valle d'Aosta, in quanto non intende riconoscere alla Regione il rimborso del pagamento di personale "prestato" dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta stessa, per scopi istituzionali definiti dalle disposizioni nazionali;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere se intenda procedere, prima di incorrere in ulteriori e ben più onerose (per la comunità valdostana) sentenze negative, alla soluzione della annosa controversia.

F.to: Donzel - Rigo

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Questo argomento non ha certo il pregio della novità, è un argomento che ricorre in quest'aula da mesi ed è una vicenda che si va aggravando.

Per la conoscenza che ne abbiamo noi, per questo ci si confronta con l'Assessore, il vulnus starebbe in un meccanismo perverso della burocrazia nazionale, in cui si è andato a impantanare questo possibile accordo fra l'Amministrazione regionale ed i ministeri competenti, quindi per via di una burocrazia pigra, se vogliamo anche da un certo punto di vista inetta, non ne veniamo fuori; però è certo che la domanda è: qual è l'azione politica rispetto a questo meccanismo perverso che non riesce a sbloccare.

Certo, il Ministro Gelmini, impegnato in ben altri tagli, non ha certo attenzione per questa piccola marginalissima vicenda valdostana nella questione enorme della scuola italiana, quindi stiamo parlando di una cosa marginale, piccolissima; però è ancora più scandaloso che in una vicenda così marginale non ci sia attenzione alla realtà regionale della Valle d'Aosta, non ci sia conoscenza, perché qui parlo proprio... chiunque... ho parlato anche con persone di Roma, con le quali ci si confronta, si spiega cosa sta succedendo rispetto alle scuole all'estero, non c'è nessuno che ha dei dubbi che se una persona lavora per un soggetto che è il Ministero degli esteri, non può che essere retribuito da quel ministero e, visto che c'è un accordo fra il Ministero degli esteri e il Ministero dell'istruzione pubblica, si farà fede a quell'accordo anche per gli insegnanti valdostani. È talmente banale, una volta che è spiegato, che non si riesce a capire perché non se ne viene fuori. Ora però, non riuscendo a venirne fuori burocraticamente, ci innestiamo in una vicenda giuridica che segna i primi passi negativi, perché poi ovviamente si va verso la richiesta di risarcimento danni, e naturalmente poi questi sono a carico dei contribuenti valdostani, mentre invece dovrebbero essere a carico dello Stato italiano.

La nostra sollecitazione va quindi nell'indirizzo di sollecitare nuovamente l'Amministrazione di farsi carico presso i nostri Parlamentari, come è già stato fatto, non è una novità, ma... visto che la situazione si aggrava, è nostro dovere riproporre questa questione, perché davvero è incredibile che qualche burocrate possa fermare la soluzione di un caso che non presenta nessuna particolare difficoltà. Sembra quasi una volontà ostativa nei confronti di un riconoscimento nei confronti della Regione Valle d'Aosta che, a nostro avviso, è inaccettabile. In coda a tutto questo, come ho anche già ribadito, sarebbe opportuno riflettere su una regolamentazione dell'accesso per classi di concorso, per aree di insegnamento, altrimenti se non arginiamo questo percorso, davvero la scuola valdostana rischia di esserne penalizzata, quando invece l'insegnamento all'estero sarebbe un atout anche per insegnanti della Valle d'Aosta. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci, M. le Président. Je remercie le collègue Donzel pour être revenu sur cette question, qui en effet a des aspects qui sont paradoxaux, et nous en avions déjà parlé au Conseil au cours des initiatives des collègues.

Pour ce qui est de la question, avant je veux souligner que la Région a déjà interjeté appel au jugement rendu du juge du travail, mentionné par l'interpellation. Il y a des motivations techniques que nos bureaux légaux ont jugé opportun de présenter au juge, mais aussi il y a la vieille question plus politique, c'est-à-dire qu'en effet il y a une responsabilité qui est de l'Etat et que nous continuerons à solliciter, afin que cette solution soit résolue. Donc, les administrations compétentes de l'Etat ont toujours refusé, d'une part, de rembourser à la Région les frais qu'elle a soutenus et là aussi c'est des dépenses pour la communauté, car ce sont des millions d'euros et, d'autre part, de mettre au point, de concert avec la Région, un mécanisme de transfert temporaire à la charge de l'Etat du personnel régional appelé à travailler à l'étranger, qui serait la solution.

Le nombre d'enseignants de la Région qui décident de participer à la procédure de sélection nationale destinée à pourvoir des postes à l'étranger a considérablement augmenté au cours des années, donc voilà pourquoi il faudrait mettre là aussi des règles et, par rapport au personnel dont dispose l'Etat, il est largement - deux fois - plus élevé, donc ça c'est un problème. La rémunération de ces enseignants constitue une dépense pour le budget de la Région et une économie pour le budget de l'Etat.

Du fait que des contraintes en matière de dépenses courantes introduites par le pacte de stabilité interne les dépenses additionnelles qui ne sont pas expressément étayées par des textes de loi, sont désormais totalement injustifiables, ce sont des prévisions qui existent. Les frais supportés par l'Administration régionale, en raison du séjour à l'étranger des enseignants jusqu'ici nommés dans ce cadre, sont décidément disproportionnés par rapport aux avantages que les écoles régionales retirent de ce projet en termes d'amélioration de la formation professionnelle de leur personnel, dans la mesure où la moitié seulement des titulaires revenus de l'étranger a effectivement repris, parfois pour des brèves périodes, son activité didactique dans ces écoles. Pour ce qui est des autres enseignants, l'investissement de la Région n'aura donc pas eu d'autre utilité que de leur offrir des avantages sur le fait de leur aspect personnel professionnel.

Donc nous réaffirmons à ce propos que l'Administration envisage, sans réserve, la possibilité de conclure un accord avec l'Etat et c'est sur cette route que nous bougerons, pour que le personnel régional puisse, lui aussi, être nommé à l'étranger, à condition que les dépenses y afférentes grèvent le budget de l'Etat. Nous avons demandé à plusieurs reprises aux ministères compétents - car ils sont deux - la mise au point d'un accord de ce type et nous avons même proposé une solution concrète, fondée sur des bases juridiques, qui a été présentée au Ministère de l'éducation en présence et avec l'accord des Parlementaires Nicco et Fosson. Toutefois, les ministères ont refusé de prendre en considération notre proposition et le MIUR, après avoir dans un premier temps manifesté son intérêt à cet égard, a quasiment... n'a plus donné de réponses, c'est-à-dire il n'a pas répondu à nos demandes d'organiser une rencontre, cette attitude a été encouragée par les décisions du tribunal, donc il y a un moment d'impasse qui oblige la Région à prendre les frais à sa charge et à exonérer les ministères de toutes responsabilités. Il y a donc une parenthèse. Après la publication du jugement susmentionné, l'Administration régionale a essayé à nouveau de prendre contact avec le MIUR même indirectement par le biais de l'Avvocatura dello Stato, du Ministère des affaires étrangères, qui a été condamné comme la Région, mais nous n'avons pas encore eu de réponses.

Pour conclure, je crois que cette question va être affrontée et nous allons de nouveau solliciter ces rencontres pour arriver à un cadre défini de la question, tant à niveau des rapports entre l'Etat et l'Administration, tant même à niveau des rapports entre l'Administration et ses enseignants pour avoir une prévision régionale.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio l'Assessore per la risposta, per il chiarimento.

Mi permetto di ribadire che non è nostra intenzione giudicare i fatti da una sentenza di primo grado, poi la parte giuridica non ci interessa, ma vogliamo stigmatizzare ancora una volta, in quest'aula, la totale disattenzione dei ministeri competenti rispetto ad un problema che per loro è minimale, ma che per la nostra regione è un problema importante. Naturalmente ribadisco la sollecitazione che lei ha già fatto sua, di insistere rispetto a questo accordo e speriamo che questa soluzione si trovi al più presto.