Oggetto del Consiglio n. 994 del 27 gennaio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 994/XIII - Interpellanza: "Interventi di manutenzione e verifiche strutturali relativi alla piscina regionale di Pré-Saint-Didier".
Interpellanza
Ricordato che il 4 dicembre 2009 la piscina regionale di Pré-Saint-Didier è stata chiusa per lavori di manutenzione che avrebbero dovuto protrarsi per un paio di settimane;
Evidenziato che gli interventi di manutenzione avrebbero portato alla luce dei problemi strutturali in due pilastri tali da far ipotizzare la chiusura definitiva dell'impianto, salvo la realizzazione di importanti lavori di messa a norma;
Sottolineato che sono otto i dipendenti della società gerente l'impianto rimasti senza lavoro e che l'impianto rappresenta l'unica struttura per il nuoto nell'Alta Valle;
Preoccupati per il perdurare della chiusura e per la mancanza di indicazioni sul futuro di tale struttura;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere se intenda:
1) verificare come mai i responsabili della piscina di Pré-Saint-Didier non hanno programmato per tempo le verifiche strutturali antisismiche e gli interventi necessari a riportare a norma la struttura, in modo da ridurre al minimo il disagio per i dipendenti e gli utenti;
2) informare tempestivamente la Commissione consiliare competente sulle risultanze dei sopralluoghi nella struttura e sulle prospettive di riapertura dell'impianto, nel rispetto della sicurezza degli utenti e dei lavoratori;
3) intervenire al fine di dare ai dipendenti della società di gestione della piscina rimasti senza lavoro tutto il sostegno necessario a superare questo più o meno lungo periodo di crisi.
F.to: Carmela Fontana - Rigo - Donzel
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente.
Con questa interpellanza volevamo evidenziare che il 4 dicembre 2009 la piscina regionale di Pré-Saint-Didier è stata chiusa per lavori di manutenzione che avrebbero dovuto protrarsi in un paio di settimane. Evidenziato che gli interventi di manutenzione avrebbero portato alla luce dei problemi strutturali dell'impianto; sottolineato che sono otto i dipendenti della società gerente l'impianto rimasti senza lavoro e che l'impianto rappresenta l'unica struttura per il nuoto nell'Alta Valle; preoccupati per il perdurare della chiusura e per la mancanza di indicazioni sul futuro di tale struttura, volevamo sapere dall'Assessore quali sono le sue iniziative per questo problema. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Direi che l'interpellanza è quanto mai opportuna, c'è la necessità di dare tutta una serie di informazioni, anche se la situazione non è compiutamente definita.
Rispetto alla risposta, do una risposta in quanto l'Assessorato è l'Assessorato di riferimento per le piscine, ma l'interpellanza si riferisce a problemi strutturali che sono stati seguiti dall'Assessorato del collega Marco Viérin, quindi la risposta è frutto delle indicazioni che ci provengono dall'Assessorato dei lavori pubblici. Rispetto a questo tema, dal 1999 al 2005 sono stati fatti alcuni interventi abbastanza significativi, fra cui il rifacimento dell'impianto di ventilazione, la realizzazione di intercapedini, sostituzione di parti vetrate, eccetera. Nel 2007 si è avviato un incarico dove ci si è avvalsi della professionalità dell'ingegner Pariset di Saint-Pierre, per approfondire la conoscenza dello stato di salute della struttura che ormai ha 30 anni.
Gli studi effettuati hanno evidenziato determinate situazioni di criticità, che potevano essere contenute e monitorate per i successivi 5 anni; quindi sto parlando di 3 anni fa, non di ieri, e 3 anni fa già c'era un ragionamento, però questi controlli periodici sono proseguiti e, nell'estate del 2009, è emerso un avanzamento del degrado più rapido del previsto, che ha indotto ad approfondire le analisi ed i sondaggi. I risultati di questi ultimi hanno causato la chiusura cautelativa dell'impianto pubblico, e qua faccio un inciso: l'ente pubblico, quando ha conoscenza, non può non intervenire, non c'è discrezionalità. Ricordo a tutti quello che è apparso sui giornali per la Casa dello studente de L'Aquila, dove a fronte di alcune perplessità, probabilmente in buona fede, non sono stati assunti dei provvedimenti e le circostanze hanno poi determinato conseguenze drammatiche; non è che fosse prevedibile il terremoto, ma in una situazione del genere c'è stato il dramma, il disastro, e a quel punto l'amministratore pubblico è stato messo al pubblico ludibrio, oltre a tutta una serie di provvedimenti; quindi, a fronte di un dato tecnico evidente, non c'è discrezionalità. Dopodiché è ovvio che tutti i ragionamenti che vengono fatti sono fatti per evitare quelle che possono essere le conseguenze.
Oggi, se lei prende pagina 21 de La Stampa, si legge: "Trento: ospedale insicuro, trasferiti i pazienti"; lì, il Presidente Dellai ha svuotato un ospedale. Purtroppo tutta una serie di interventi edili degli anni 1970 probabilmente non avevano i requisiti che vengono imposti oggi dalle normative vigenti per fare gli edifici pubblici, quindi abbiamo un decennio - o anche più - di edificazione un po' oscura; poi magari abbiamo degli interventi che sono molto interessanti, fatti bene. Le ulteriori verifiche effettuate nei giorni scorsi hanno dato dei risultati ancora ufficiosi, che lasciano una speranza: potrebbero far ipotizzare la possibilità di un intervento di manutenzione straordinaria, importante, ma da permettere una profondità temporale di esercizio ancora di alcuni anni, però sono ufficiosi.
Sicuramente quello che abbiamo fatto e trasmesso alla società è che comunque quei lavori comporteranno la chiusura della piscina almeno per 6 mesi. Fatemi dire, se gli approfondimenti tecnici ci consentono di fare un irrobustimento ed un intervento, nel corso dei presumibili 6 mesi avremo la possibilità di riprendere un'attività per un certo numero di anni. Rispetto a questo tema, la seconda domanda... assolutamente grande disponibilità da parte mia e del collega Marco Viérin nel venire in commissione a darvi tutte le informazioni che ci arriveranno dai tecnici.
Per quanto riguarda la terza domanda, non è che dobbiamo fare nulla di particolare, è già tutto previsto contrattualmente. Abbiamo un contratto in essere, nel momento in cui c'è una sospensione temporanea o prolungata superiore ai 30 giorni c'è, dal punto di vista contrattuale, una previsione precisa che consente all'Amministrazione regionale di riconoscere al gestore le spese, ivi comprese quelle del personale, perché è una sospensione non imputabile alla colpa del gestore; quindi queste spese sono ovviamente quelle del personale. È chiaro che questo risolve il problema dei dipendenti, non risolve il problema di tutti gli utenti, delle associazioni, ce ne rendiamo conto; ma per quel poco che possiamo dire è che per i dipendenti, quelli che sono nell'ambito dell'organico previsto dal disciplinare, la Regione riconoscerà alla società le previsioni contrattuali e, nell'ambito delle previsioni contrattuali... quindi anche rispetto a questo abbiamo già il nostro ufficio, gli uffici legali che stanno analizzando con attenzione il disciplinare, ma un minimo di sollievo nei confronti di quelli che lavorano esiste, non ovviamente rispetto a tutta la struttura, che - ci rendiamo conto - sopporta dei disagi non trascurabili.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Volevo ringraziare l'Assessore per le informazioni. Per quanto ci riguarda è stata la preoccupazione di queste strutture che mi ha fatto fare questa interpellanza, anche perché da qualche anno a questa parte sembra che le piscine siano...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
...certo, ci sono anche altre strutture, comunque su questo siamo d'accordo, perché prima viene la prevenzione e cercare di mettere non a rischio gli utenti che vanno lì. Comunque, se lei è disponibile, quando c'è qualcosa, ci sentiamo in commissione, anche per sapere come vanno le cose, noi siamo... grazie, comunque.