Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 917 del 2 dicembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 917/XIII - Disegno di legge: "Disposizioni in materia di sostegno economico alle famiglie mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico".

Articolo 1

(Oggetto e finalità)

1. La presente legge disciplina le modalità di concessione di contributi annuali, forfetari, a fondo perduto finalizzati a sostenere finanziariamente le famiglie, in ragione dei sovraccosti derivanti dalle condizioni climatiche alpine, mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico.

Articolo 2

(Soggetti beneficiari)

1. I contributi previsti dalla presente legge sono concessi alle famiglie anagrafiche che risultano residenti nel territorio regionale al 1° gennaio di ogni anno.

2. Ai fini di cui alla presente legge, per la definizione di famiglia anagrafica si prende a riferimento l'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente).

3. In ogni caso, i contributi non possono essere concessi a più di una famiglia anagrafica per ciascuna abitazione.

Articolo 3

(Criteri per la concessione dei contributi)

1. La Giunta regionale stabilisce i criteri per la quantificazione e la graduazione dei contributi previsti dalla presente legge, differenziando l'entità dei medesimi con riferimento al numero dei componenti la famiglia anagrafica, al contesto ambientale ove è ubicata l'abitazione in cui risiedono i soggetti beneficiari e a eventuali parametri di efficienza energetica.

2. La Giunta regionale stabilisce, inoltre, ogni altro adempimento o aspetto, anche procedimentale, necessario all'attuazione della presente legge.

Articolo 4

(Procedimento)

1. La concessione dei contributi di cui alla presente legge spetta alla struttura regionale competente in materia di energia, di seguito denominata struttura competente, che verifica la sussistenza dei requisiti e dispone, con provvedimento del dirigente responsabile, la concessione o il diniego dei contributi medesimi.

2. La domanda diretta all'ottenimento dei contributi è presentata una sola volta. I contributi sono erogati di anno in anno, salvo rinuncia del soggetto beneficiario o il venir meno dei requisiti ai quali la presente legge subordina la concessione dei medesimi. I soggetti beneficiari sono tenuti a comunicare, senza ritardo, alla struttura competente ogni mutamento dei predetti requisiti, anche quando ciò determini la sola riduzione dell'importo dovuto.

3. Per il ricevimento delle domande e per lo svolgimento della relativa istruttoria, la struttura competente può avvalersi, in conformità alla normativa vigente, di soggetti esterni all'Amministrazione regionale.

Articolo 5

(Revoca)

1. I contributi di cui alla presente legge sono revocati qualora dai controlli effettuati dalla struttura competente, anche a campione, emerga la non veridicità delle dichiarazioni rese o il mancato rispetto delle disposizioni di cui alla presente legge e di quelle attuative adottate ai sensi dell'articolo 3.

2. In caso di revoca, il contributo percepito è restituito entro sessanta giorni dalla comunicazione del relativo provvedimento, maggiorato degli interessi legali a decorrere dalla data di erogazione del contributo.

Articolo 6

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in euro 17.700.000 a decorrere dall'anno 2010.

2. Con riferimento al bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2009/2011 l'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa negli obiettivi programmatici 2.2.2.15. (Interventi nel settore delle risorse energetiche) e 2.1.6.01. (Consulenze, incarichi e studi) e al finanziamento si provvede:

a) per l'anno 2010 mediante la riduzione degli stanziamenti iscritti nel bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2009/2011 nei seguenti obiettivi programmatici:

1) 1.3.1. (Funzionamento dei servizi regionali), al capitolo 39090 (Compensazione credito I.V.A. relativa alle attività commerciali della Regione) per euro 900.000;

2) 2.1.4.02. (Partecipazioni azionarie e conferimenti), al capitolo 35620 (Spese per la costituzione del fondo di dotazione della Finaosta S.p.A. per gli interventi della gestione speciale) per euro 13.000.000 e al capitolo 35625 (Trasferimento ai fondi di rotazione Finaosta) per euro 200.000;

3) 2.1.5. (Programmi di informatizzazione di interesse regionale), al capitolo 21881 (Spese per la gestione della distribuzione dei generi contingentati e per i relativi sistemi informatici) per euro 710.000;

4) 2.2.2.14. (Interventi nel settore dei trasporti), al capitolo 68095 (Spese per la manutenzione straordinaria del collegamento tramviario Cogne-Eaux froides-Plan Praz) per euro 2.000.000;

5) 2.2.2.15. (Interventi nel settore delle risorse energetiche), al capitolo 33793 (Spese per il funzionamento del centro di osservazione avanzato sulle energie di flusso e sull'energia di rete in ordine all'applicazione della normativa sul rendimento energetico nell'edilizia) per euro 440.000;

6) 3.1. (Fondi globali), al capitolo 69000 (Fondo globale per il finanziamento di spese correnti) per euro 450.000 a valere sull'accantonamento previsto al punto B.2.1 (Riforma dell'organizzazione turistica regionale) dell'allegato n. 1 al bilancio stesso.

b) per l'anno 2011 mediante l'iscrizione di una maggiore entrata di euro 17.700.000 sul capitolo 01405 (Quote fisse di ripartizione sul gettito dell'imposta di fabbricazione sulla benzina, sugli oli da gas per autotrazione e sui gas petroliferi liquefatti per autotrazione di cui all'articolo 4 ultimo comma della Legge 26 novembre 1981, n. 690) del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2009/2011.

3. Con riferimento al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 l'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa nelle unità previsionali di base 1.11.7.10 (Interventi per l'attuazione degli strumenti di pianificazione energetico ambientale) e 1.3.1.13. (Consulenze, studi e collaborazioni tecniche) e al finanziamento si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte nell'UPB 1.16.2.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto E.4. (Sostegno economico alle famiglie mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico) dell'allegato 2/A del medesimo bilancio.

4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Articolo 7

(Disposizioni transitorie e finali)

1. I contributi di cui alla presente legge sono concessi a partire dall'anno 2010.

2. In sede di prima applicazione, in relazione ai contributi previsti per l'anno 2010, la Giunta regionale tiene conto esclusivamente del criterio relativo al numero dei componenti la famiglia anagrafica di cui all'articolo 3, comma 1.

Président - La parole au rapporteur, le Conseiller Salzone.

Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Con il disegno di legge n. 60 presentato dalla Giunta regionale si sono volute sostenere finanziariamente le famiglie residenti in un comune della Valle d'Aosta, individuando nel riscaldamento domestico un settore fortemente impattante come impegno economico. Le motivazioni sono facilmente desumibili dalle condizioni climatiche della nostra regione che, a differenza di altre, necessita di costi aggiuntivi, proprio per le caratteristiche morfologiche del nostro territorio e quindi delle condizioni climatiche particolari, tipiche delle regioni di alta montagna. Il provvedimento vuole mantenere il più possibile un iter di semplicità, evitando, come spesso avviene, elementi di burocrazia complessi e poco comprensibili. Ci si è limitati quindi ad alcuni criteri indispensabili, tra i quali prevedere la possibilità di considerare parametri che consentano di differenziare tra loro le abitazioni, l'eventualità di premiare coloro che miglioreranno le prestazioni sul risparmio energetico, ma anche compensare eventualmente il disagio ambientale tipico di alcuni comuni penalizzati dall'altitudine e dalla particolare orografia. Sarà comunque la Giunta regionale, sentite le commissioni competenti, a stabilire gli adempimenti e il procedimento necessario all'attuazione della presente legge. Per la distribuzione dei contributi annuali, che sarà a carico della struttura regionale competente in materia di energia, ci si avvarrà di soggetti esterni all'Amministrazione regionale.

In ogni caso il 2010 sarà considerato un esperimento ponte che vedrà l'erogazione di circa 18.000.000 di euro (17.700.000), interamente prelevati dal bilancio regionale, e per il quale l'unico criterio di cui si terrà conto per la concessione del contributo sarà quello relativo alla consistenza anagrafica delle famiglie, in modo da modulare l'entità dei contributi anche in ragione di una variabile che ha natura di tipo socio-economico.

L'anno 2011, conosciuto l'esatto importo derivante dalle entrate dei nove decimi del riparto fiscale sulla benzina effettivamente venduta a prezzo intero, ci consentirà di valutare meglio le disponibilità e di quantificare eventualmente un contributo più importante da erogare alle famiglie valdostane.

Président - Je vous annonce qui a été déposé à la Présidence le sub-amendement à l'amendement n° 1 du Partito Democratico.

La parole au Conseiller Louvin pour le deuxième rapport.

Louvin (VdAV-R) - Pour un non-rapport, M. le Président, en vérité. Questa legge approda al Consiglio con procedura d'urgenza, contrariamente... come abbiamo ricordato lunedì... il gentlemen agreement che era stato raggiunto in commissione... forse per un difetto di comunicazione non era giunta alla Presidenza e al Governo regionale la determinazione che era stata assunta in quella sede. L'evidente sovraccarico di lavoro che ha comportato in questo fine settimana l'approdo di cinque leggi aggiuntive rispetto alla legge di bilancio e alla manovra finanziaria non mi ha consentito di adempiere quello che avrei comunque considerato un dovere nei confronti di quest'aula, che sarebbe stato la presentazione di un rapporto scritto. Proprio per il modo in cui arriva alla discussione in quest'aula il provvedimento in questione non ha consentito di fare un vero e proprio rapporto di minoranza, una vera e propria relazione di minoranza, non posso svilupparlo in quel senso e interverrò più tardi a nome del mio gruppo per esprimere soltanto la posizione di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau. Questa era solo una precisazione di ordine procedurale rispetto a come si svolge la discussione; interveniamo anche noi al pari degli altri nel dibattito generale, ma intendevo rappresentare questa situazione ai colleghi, assicurando che invece, per quanto riguarda il disegno di legge n. 59, che discuteremo nel corso della prossima adunanza consiliare, faremo la nostra parte con maggiore puntualità.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Merci, M. le Président. Je veux tout d'abord remercier les Conseillers rapporteurs, sans que cela relève de l'ironie, ainsi que tous les Commissaires qui se sont occupés de ce projet de loi et qui ont assuré la possibilité de l'inscrire à l'ordre du jour de cette séance. A ce propos nous avons retenu les remarques du collègue Louvin quant à la procédure d'inscription d'urgence de ce projet de loi. Comme il vient de le dire, moi et le Président de la Région nous n'étions pas au courant de cet agrément dont on avait discuté en commission et l'on a procédé à demander cette inscription d'urgence sans connaître quel avait été le type de rapport et du fait qui avait été convenu à la commission. Ce projet de loi arrive modifié par rapport à son texte originel par la suite d'une disposition transitoire qui a introduit un amendement, que j'ai eu l'occasion de présenter en commission et qui a été rappelé par le collègue Salzone, je vais le lire: "In sede di prima applicazione, in relazione ai contributi per l'anno 2010, la Giunta regionale tiene conto esclusivamente del criterio relativo al numero dei componenti la famiglia anagrafica di cui all'articolo 3, comma 1". L'introduction de cet amendement prévoit donc que la distribution des bénéfices prévus dans la loi se fera, lors de sa première application pour 2010, uniquement sur la base des critères introduits par l'amendement, à savoir la composition du foyer familial. On a prévu cet amendement parce que ce n'était pas possible dans de brefs délais prévoir d'élargir le soutien aux familles sur la base des critères visés à l'ancien article 3. En fait un système de calcul prenant en charge les différentes positions altimétriques et géographiques des communes et des lieux habités et pouvant en déterminer avec précision les caractéristiques climatiques n'existe pas. A mieux dire: c'est vrai qu'il existe un tableau climatique prévu par le décret du Président de la République de 1993, n° 412, mais ce tableau n'est pas précis et son application au Vallée d'Aoste déterminerait des "incongruences" remarquables ayant comme conséquence des disparités importantes. Voilà pourquoi il y a nécessité de disposer d'un instrument plus précis pouvant nous permettre dans le futur de satisfaire cette prévision. Comme j'ai déjà eu l'occasion de dire, ce travail est en train de se faire, mais il ne sera prêt qu'à partir de la moitié de l'année 2010 étant celui-ci compliqué. Voilà donc pourquoi nous avons prévu de renvoyer cette application jusqu'à quand on aura un instrument efficace pour la poursuivre et ce dans l'intérêt des citoyens en évitant de créer des disparités. Egalement nous avons prévu de ne pas procéder à donner suite aux aspects concernant les réductions des consommations énergétiques et ce parce que nous venons de proposer une importante modification de la loi n° 21/2008 et cela suite à des nouvelles dispositions de l'Etat en la matière. Nous estimons que l'on pourra prendre en compte cette deuxième option seulement à partir du moment où tous les instruments pouvant permettre aux citoyens d'assumer ces options seront prêts et utilisables. C'est pourqoi que l'on tiendra donc compte dans cette phase uniquement du noyau familial, les conséquentes dispositions d'application, se référant à cette opinion, feront donc l'objet d'une délibération du Gouvernement à laquelle on travaillera dès l'approbation de cette loi. Si le Conseil approuvera cette loi, restera à faire un travail complexe et délicat pour donner suite aux indications de la loi, afin de faire toucher à tous nos concitoyens les bénéfices découlant de ladite loi, dans des temps rapides. Le projet originaire reste valide et nous en fixons l'exécution à partir de l'année prochaine; il contient des dispositions portant soutien aux foyers, pour soutenir les majeures dépenses de chauffage par rapport aux différentes conditions climatiques du territoire. C'est pourquoi à l'article 3 les critères qui sont à la base de cette mesure concernent le contexte du territoire et les éventuels paramètres d'efficience énergétique. Ceci parce que notre but était et reste celui d'introduire une compensation liée aux difficultés accrues pour la vie en territoire de montagne. Une compensation que nous estimons doive toucher toute la population, ce qui n'est ainsi dans d'autres réalités qui ont été prises en examen, telles que la Province de Trento, la Région Frioul, la Région Veneto, qui ont assumé, elles aussi, la décision de soutenir les majeures dépenses liées au coût du chauffage, mais qui l'ont fait dans des conditions différentes. Dans toutes ces réalités ceux qui peuvent toucher à ces fonds mûrissent leurs droits seulement s'ils se trouvent dans des conditions économiques jugées faibles et pour assurer ce principe sont prévues des listes de classement (graduatorie): les sommes rendues disponibles se chiffrent entre 300 et 400 euros par famille au Frioul et Veneto et les montants disponibles sont très faibles, dans le cas du Veneto 500.000 euros seulement sont prévus pour les localités plus défavorisées. Je dis cela parce qu'il s'agit là d'une mesure de caractère social, qui concerne un nombre restreint de personnes.

Nous avons fait quelque chose de très différent; les mesures que nous avons introduites concernent toutes les familles, personne n'est exclue. La mesure que nous avons introduite se veut adresser à l'ensemble de la population sur le thème des surcoûts du chauffage en localités de montagne, qui touche tous sans exclusion. Nous voulons que ce principe de reconnaissance de la montagne, un thème sur lequel nous avons longuement discuté dans le passé, soit représenté à plein titre et ne soit pas seulement un prétexte pour soutenir des initiatives certainement louables et dignes d'attention, mais partielles ou sectorielles et qui ne correspondent pas à notre pensée, qui elle est celle de prendre en charge toutes les familles de la région. Voilà pourquoi le poids économique de notre initiative est assez important, se chiffre à presque 18.000.000 d'euros, une somme bien supérieure à l'ensemble des recettes qui ont été prévues par les Régions citées auparavant. Il s'agit d'un engagement financier dans cette première application, qui est entièrement prévu à la charge de la Région, sans des recettes supplémentaires venant de l'Etat, ce qui signifie que nous avons dû soustraire ou récupérer ces sommes à l'intérieur de notre budget, en œuvrant pour assurer un équilibre général qui puisse permettre de ne pas pénaliser l'ensemble des autres secteurs, une considération celle-ci qui renforce le jugement positif que nous pouvons porter sur le budget que nous venons d'approuver pour l'équilibre qu'il a cependant conservé.

J'ai affirmé que celle-ci n'est pas une mesure de caractère social, c'est vrai; cette mesure a un horizon plus ample. Cependant il me paraît nécessaire remarquer avec force le fait que nous n'avons pas oublié les familles plus faibles et démunies, je rappelle que sont 4.000 les foyers qui touchent déjà à des mesures de soutien, qui sont distribués par l'Assessorat de la santé. Sur ce thème un approfondissement a déjà été fait durant la discussion de la loi de budget 2010-2012 et donc je ne m'arrêterai pas là. Une des remarques plus fréquentes concerne le montant financier de cette initiative; de plusieurs parts nous avons entendu juger insuffisante la somme de 18.000.000 d'euros; cette considération découle de la conviction que cette mesure soit substitutive de celle sur les bons d'essence et l'on fait donc un rapport direct entre cet chiffre et ce que représenterait le montant se rapportant aux bons d'essence. J'ai déjà dit que les deux choses n'ont aucun rapport entre elles, j'apprécie donc le fait que cette loi arrive de manière autonome à l'attention du Conseil, en remarquant aussi du point de vue formel que les deux choses ne sont pas en rapport direct. Certes, les recettes majeures auxquelles nous pourrons toucher à partir de 2011, en conséquence des disponibilités accrues dans la répartition de TVA, pourront contribuer à soutenir davantage cette mesure, mais sans représenter une transposition automatique d'une mesure dans l'autre. Reste à ce moment le fait que nous avons engagé une somme importante avec ressources directes; de plus je rappelle que bien avant la question bons d'essence nous avons emprunté le chemin de soutien aux familles et nous l'avons fait avec l'introduction en voie expérimentale de la réduction de 30 pour cent des coûts de l'énergie électrique, une mesure que nous avons l'intention de maintenir et de rendre encore plus significative avec l'approbation d'une loi qui rendra cette mesure définitive à partir de 2010.

Je termine cette présentation en invitant le Conseil à voter cette loi, en considération du fait qu'elle représente un moment d'attention importante envers notre communauté. Je confirme notre volonté de partager le suivi de cette mesure par le passage opportun dans les commission, pour ce qui sera des modalités d'application soit en ce qui concerne ce texte portant des dispositions transitoires, soit pour l'année 2010 pour ce qui concernera la phase successive. A ce propos nous avons accueilli les propositions des deux amendements du Parti Démocratique, nulle objection à les accepter, sauf deux remarques qui ont porté à la présentation des deux sub-amendements de notre part pour les raisons suivantes: d'une part, on prévoit l'avis de la commission, on préfère qu'en analogie avec d'autres dispositions d'application, il y ait une prise d'acte de la part de la commission; d'autre part, pour ce qui concerne l'autre partie de l'amendement, il faudrait tenir compte que dans la proposition d'amendements que les collègues du Parti Démocratique ont présentée on prenait en compte non pas le texte amendé par la commission, mais celui qui était précédent, donc voilà que le sub-amendement fait justice de cela et fait en sorte que soit pris en considération, en acceptant le passage en commission du texte tel qu'il découle de la décision de la commission. Merci.

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Assessore Pastoret, vorrei fare alcune riflessioni, le faccio più forse da utente e futuro beneficiario di questo contributo sul riscaldamento previsto da tale legge più che da membro esperto, visto che non faccio parte della commissione che ha esaminato il provvedimento. Le dico subito che, come gruppo politico, non abbiamo obiezioni di fondo a questo provvedimento e che pertanto lo voteremo, però crediamo che siano altrettanto opportune alcune considerazioni. Prima considerazione: è inevitabile che ci sia un confronto diretto fra il contributo riscaldamento di domani e il buono benzina di oggi, perché per 60 anni i valdostani hanno beneficiato di questa importante attenzione finanziaria, che praticamente è stata una compensazione per la mancata creazione della zona franca, articolo 14, e che ci è stata riconosciuta con legge nel 1949 dallo Stato e di cui per 60 anni abbiamo beneficiato in misura differente a seconda di una potenzialità di possesso delle vetture, sul quale possiamo fare tutti i ragionamenti del caso, perché c'è anche lì una componente sperequativa e ne abbiamo beneficiato in misura consistente. Fino al 31 dicembre (adesso ci sono delle riduzioni in corso d'opera) c'è questo regime, dal 1° gennaio o da quando la Giunta regionale si attiverà per i provvedimenti applicativi si entra nel nuovo sistema. Come si fa a dire che non c'è un rapporto diretto? I valdostani hanno identificato spesso la loro autonomia con i buoni benzina, è un ragionamento semplice, elementare, ma anche al di fuori della nostra regione, quando varcavi la soglia di Pont-Saint-Martin ti dicevano: "ma voi siete i privilegiati - io non dico che sia un privilegio - perché avete la benzina gratis o quasi". Che poi ci sia stata anche qui un'enfatizzazione o un'errata interpretazione di questo concetto siamo d'accordo, ma fra oggi e domani il raffronto è inevitabile e i valdostani lo faranno. Oggi contabilizzano che nel loro portafoglio entra "x", domani verificheranno se "l'y", che entra sarà uguale a "x" o maggiore di "x" o minore di "x". Non direi quindi, come ha detto l'Assessore, che il rapporto diretto non si farà; il rapporto diretto si fa, perché è sostanza... poi per forma, per cavilli, per tattica politica possiamo tenerli distanti, ma di fatto non sarà così, perché vedrà anche lei camminando per strada... come diceva una volta l'Assessore Zublena quando si raccoglie il sentimento popolare... vedrà se questo raffronto non lo fanno e lei avrà un bel po' da argomentare per dire: "ma guardate la filosofia di questo intervento è diversa, noi lo abbiamo impostato in maniera più sofisticata, non confondete...", sarà così. Da quell'autonomia spalmata che abbiamo avuto per 60 anni con delle sperequazioni anche, perché, a fronte di un certo numero di veicoli posseduti, c'era stato un ricarico in termini finanziari forse anche esagerato, si passerà ad un'autonomia modulata, sicuramente più equa da un punto di vista sociale.

Noi lo comprendiamo, ma direi di essere onesti nei confronti degli utenti di questo beneficio, che sarà non sappiamo se uguale, ridotto o maggiore e qua pongo la prima domanda, perché, al di là di una cifra globale che verrà predisposta unicamente e prelevata dalle casse regionali per questo primo anno, vorremmo capire indicativamente questo contributo riscaldamento quanto pesa, visto che è già stata decisa una modulazione sulla consistenza anagrafica delle famiglie, ci dica un range: varrà da "tot" a "tot", da 10 a 20, da 30 a 40, per avere un ordine di grandezza. Probabilmente i componenti delle commissioni che lo hanno esaminato hanno già questo dato, ma penso sia utile che anche l'Assemblea lo conosca e che si possa anche noi sapere qual è la consistenza economica pro capite che a grandi linee potrà una famiglia vedersi corrispondere.

Il secondo quesito è il seguente. Il sistema dei buoni benzina prima e della Carte Vallée poi aveva una struttura dedicata piuttosto complessa, una struttura amministrativa, burocratica, un ufficio vero e proprio che era preordinato alla verifica dei requisiti richiesti per poter accedere al beneficio e al possesso di una vettura regolarmente immatricolata, la patente e così via. Adesso questa mole di persone che sono state dedicate per tutti questi anni a tali procedure dovrebbero essere convertite sul contributo riscaldamento; vorremmo sapere quante sono, se tutte vengono destinate a tali funzioni, se sono tutte necessarie per svolgere queste funzioni d'ufficio, o se c'è una destinazione differente, o se avete previsto un'allocazione delle risorse umane e professionali anche in altri uffici.

Fatta quella premessa, che mi è sembrata abbastanza chiara, anche se elementare, e queste due domande nei confronti delle quali noi auspichiamo delle risposte concrete e di immediata percezione anche per noi, oltre che per i cittadini, le ribadiamo che il nostro voto sarà comunque favorevole.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Cari colleghi, anche se noi del Partito Democratico non facevamo parte della II Commissione, di cui invece mi pare facesse parte un componente del PdL, abbiamo cercato di studiare e capire questo provvedimento, che inevitabilmente passerà alla storia dei provvedimenti della Valle d'Aosta, non è un provvedimento qualunque: è un provvedimento di straordinaria importanza. L'Assessore Pastoret ha cercato di chiarire la diversità della natura di questo provvedimento e l'assoluto non collegamento con quello dei buoni benzina, di questo gli va dato atto; in effetti questo provvedimento non c'entra nulla con l'altro provvedimento, ma sicuramente condivido l'impostazione di quelli che dicono che è abbastanza naturale che questo confronto si faccia, un confronto non corretto, ma inevitabile.

La prima preoccupazione viene dal fatto che noi lo abbiamo rimarcato varie volte, non siamo riusciti a capire bene perché non abbiamo un centro studi, degli economisti formati a tal punto nel Partito Democratico, di quali siano veramente le ripercussioni sul sistema economico valdostano del fatto che vengono meno 35.000.000 di euro. È una cifra importante che circolava in Valle d'Aosta sotto varie forme, ossia le persone che pagavano di meno la benzina avevano un potenziale economico di spesa maggiore che oggi non c'è più; quindi inevitabilmente, dovendo acquistare la benzina, non acquisteranno un paio di scarpe o una camicia, ma dovranno pagare la benzina. Certo fra 2 anni avremo indietro le accise della benzina, ma oggi queste risorse - 35.000.000 di euro - non ci sono. Ecco che qualcuno si è pure aspettato che immediatamente arrivassero 35.000.000 di euro nelle tasche dei valdostani a compensare questa cosa, ma sarebbe stato pretendere troppo! Allora la dico alla piemontese: "pitost che nient l'è mei pitost", quindi quasi 18.000.000 di euro sono una cifra importante che arriva ai valdostani a compensazione, è una cifra significativa, è un intervento molto importante, questo ci dice l'attenzione che gli dedichiamo e il fatto che condividiamo tale intervento. Anche noi vogliamo che non si faccia confusione, non solo fra i buoni di benzina; ci preoccupa di meno, quello è un aspetto politico, ma non si faccia confusione fra questi interventi e gli interventi sociali alle famiglie più povere, lo abbiamo già detto.

Qui, da un calcolo che ho fatto io, che non sono un esperto, dividendo questi 17.700.000 euro per il numero delle famiglie valdostane, viene una cifra di 300 euro, poi bisognerà valutare in base a famiglia numerosa, varie situazioni, non so se si terrà conto del fatto che ci sono dei Paesi che magari non sono in altissima quota, ma se uno risiede ad esempio a Brissogne o nelle frazioni di Charvensod come Félinaz, Pontey, sa che lì l'inverno è più rigido delle località che si trovano più ad alta quota, ma in un lato esposto al sole. Non so se di tutte queste cose terremo conto, ecco perché ci siamo sentiti di proporre degli emendamenti, per dire che un provvedimento così importante merita che prima abbia un passaggio, perché ci chiariamo bene le idee su questi range, come diceva il collega Tibaldi, sapendo che dovesse esserci un range basso... se si terrà conto anche di condizioni economiche... magari qualcuno dirà... ma per 200 euro non vado a fare tutta la trafila di domande e contro domande, magari residuerà qualcosa da distribuire ai più fragili. C'è la speranza che non ci sia questa corsa, altrimenti 58.000 domande... questo ufficio ne avrà di pratiche da verificare. L'approvazione di questo provvedimento... sapendo che rimaniamo preoccupati fortemente per l'effetto che noi non siamo stati in grado di calcolare e lo diciamo con franchezza... di quale sarà la ripercussione economica della sottrazione di 35.000.000 di euro a questa comunità, perché questi sono dati in aggiunta, ma non sostituiscono quei 35.000.000, essi sono presi dal calderone e messi a disposizione delle famiglie. In conclusione mi sembra che i sub-emendamenti proposti dall'Assessore vadano in linea con quanto abbiamo chiesto, quindi noi approviamo.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Un po' come i soldati giapponesi nascosti nell'isola di Guam, qualcuno sembra in quest'aula ancora essere convinto dell'indipendenza fra la cessazione annunciata e ormai scontata del beneficio consolidato in 60 anni sui buoni carburante rispetto a questa istituzione di un contributo per il riscaldamento. Distingueremo in questo breve intervento i due piani: quello del favore che riconosciamo ad un'iniziativa che avevamo auspicato al momento della campagna elettorale, ossia l'evoluzione di un'agevolazione che toccava il settore della mobilità in modo anomalo e non favorendo politiche di miglioramento di una mobilità più ecosostenibile e il riorientamento a beneficio dei nuclei familiari di tutta la regione, anche se con criteri che vorremmo diversi e meglio distinti di quelli che individua tale provvedimento. Non capiamo questa insistenza in tale doppia lingua: diciamo le cose con la dovuta chiarezza e franchezza, perché correva il mese di agosto, nessuno pensava ancora alle spese del riscaldamento e, nella stessa seduta del 28 del mese di agosto e annunciandoli come collegati, il Governo regionale portava all'attenzione di questo Consiglio questi due provvedimenti, dicendo: "siamo costretti, poi naturalmente nella prossima seduta del Consiglio regionale, discutendo dell'altro provvedimento valuteremo del come e del perché si deve interrompere il beneficio del buono carburante, però con l'altra mano andiamo a dare". E veniva precisato in conferenza stampa dal Presidente della Regione, veniva ribadito anche da autorevoli esponenti politici in altra sede, che i due momenti erano strettamente collegati... tot rastrella la Regione, e siamo nell'ordine di un ammontare circa doppio di questo che viene oggi investito, tot si presume possa recuperare la Regione dal pagamento a prezzo pieno della benzina e del gasolio da parte dei valdostani e tot ridotto per una serie di fattori e se non altro per un'incertezza che avremo nel corso del prossimo anno fino al 31 dicembre 2010, "andiamo a restituirvi con l'altra mano", per dire che non si vuole come Regione arricchirsi sulle spalle dei valdostani che si vedono decurtati di un consolidato beneficio. Assessore, su questo le diamo atto di un'estrema serietà e coerenza formale, ma è tutta formale e personale devo dire, perché lo stesso collega relatore ci tiene a sottolineare che nel 2011 la conoscenza dell'esatto importo derivante dalle entrate dei 9/10 del riparto fiscale sulla benzina venduta a prezzo intero ci consentirà di valutare meglio le disponibilità e di quantificare un contributo più importante. Anche qui apprezzo la serietà del collega, ma sono due linguaggi diversi che state tenendo all'interno della stessa maggioranza, ma per dire che c'è una lingua ufficiale che deve passare agli annali come posizione legale della Regione e c'è un linguaggio popolare: il nostro patois, che ci dice che è di nuovo in circolazione questa moneta sonante, ve la "diamo" in altro modo... Gradiremmo un'univocità di linguaggio, parlare sul piano sostanziale (non formale) della restituzione almeno parziale di questo beneficio sarebbe un salto in avanti di trasparenza e di franchezza nei confronti della comunità e non tenere questi due pesi e questa duplicità di linguaggio.

Detto questo, scendiamo più nel merito di un provvedimento del quale condividiamo la finalità; che ci siano sovraccosti legati al riscaldamento in un contesto regionale come questo ne siamo altamente consapevoli, siamo favorevoli a che la comunità valdostana possa vedere concretamente erogato un sostegno sotto questo profilo, non siamo in linea con la proposta del Governo e in particolare con la sua ultima rettifica, che è "piovuta" la settimana scorsa in commissione per quanto riguarda i criteri di applicazione. Bene dare tale sostegno al riscaldamento, ma chi decide come viene erogato, sulla base di quali criteri, questo richiede di entrare nello specifico. Avevamo visto con favore la stella polare che era stata individuata in un primo momento, che indicava due fattori: uno, il contesto ambientale, che noi leggiamo come un aspetto altimetrico, ossia dove abiti, sei in un comune di fondovalle che ha determinate temperature medie, o sei a La Thuile? C'è una piccola differenza, su questo siamo convinti, ma eravamo e siamo convinti della giustezza dell'altro parametro che era stato indicato nel disegno di legge che stiamo discutendo e che forse oggi passa in secondo piano: quello dei parametri di efficienza energetica, perché siamo in condizioni diverse se abbiamo investito nel miglioramento energetico della nostra abitazione, se abbiamo fatto uno sforzo per ridurre il livello di inquinamento, ma anche per migliorare la tenuta energetica del fabbricato. A noi piaceva e piace questo tipo di impostazione. Meno favorevoli siamo al fatto che il blocco dei criteri venisse affidato solo con questa dizione nominale di parametri di efficienza energetica e di contesto ambientale... che fosse interamente devoluto alla Giunta. La Giunta regionale stabilisce i criteri per la quantificazione e la graduazione dei contributi e noi cosa ci stiamo a fare? Non vi sembra normale che in una partita che giochiamo per la prima volta dopo 60 anni per la prima volta siamo noi e non altri a stabilire come possiamo erogare questi fondi, dice: "no, giacché ci siete andate voi in campo..."; no, noi crediamo proprio, perché siamo stati nel nostro piccolo anche noi demandati a svolgere una funzione, come credo tutti gli altri colleghi presenti in quest'aula. Credo che sui criteri e sulla quantificazione di un contributo che sancisce una svolta epocale nella nostra regione la nostra parola la possiamo dire e non soltanto nella forma che noi riteniamo molto blanda, un po' "alla camomilla" di una notifica al Consiglio, di una presa d'atto da parte di questa Assemblea o della commissione rispetto a delle decisioni che vengono prese dal Governo. Intendiamoci il Governo deve governare, ha il dovere di spinta, di proposta, di iniziativa, di esecuzione, ma anche di normazione... lasciateci qualcosa. Vogliamo che esista un minimo la separazione dei poteri? Qualche giorno fa in una trasmissione televisiva molto seguita si è attirata l'attenzione sullo svilimento delle funzioni parlamentari, qui direi che più sbracati di così... insomma, è una delega totale alla Giunta regionale a svolgere anche l'attività normativa. Ripeto: su queste due stelle polari non abbiamo nessuna difficoltà e siamo favorevoli, come saremmo stati favorevoli a "raschiare di più il fondo del barile" e andare oltre quantitativamente nell'erogazione di questo contributo.

Peraltro già nella formulazione originaria qualche piccola "buccia di banana" veniva messa, perché in realtà si parlava di eventuali parametri di efficienza energetica, un concetto quanto mai sfuggente: quali sono gli eventuali parametri? Ci sono dei parametri di efficienza energetica, sono riconosciuti e consolidati. Assessore, lei ha detto che siamo in ritardo su questo ed è per tale ragione che la Giunta è approdata alla determinazione di riorientare le modalità di contribuzione in modo totalmente contraddittorio rispetto a questa impostazione con l'emendamento che lei ci ha presentato pochi giorni fa, perché pochi giorni fa, smentendo tale orientamento, lei è venuto a dire in commissione, allargando le braccia, che la Giunta regionale non era ancora pronta e ci ha detto che non poteva utilizzare il DPR n. 412/1993, che sono le norme sugli impianti termici, perché i dati sono scarsi e imprecisi, perché è stato necessario incaricare l'ARPA di fare questi approfondimenti, di valutare quale sia il differenziale climatico che si può avere nelle diverse condizioni territoriali di morfologia della Valle. Ci ha poi detto che non è ancora disponibile il catasto energetico degli edifici che ha previsto la legge n. 21/2008. Ma scusi, Assessore, se è vero quello che ci ricordava poco fa il Presidente della Regione che si sapeva già che sarebbero finiti, ne riparleremo di nuovo quando saremo di nuovo convocati in seduta... perché non abbiamo fatto in modo di prepararci a questo appuntamento? Perché non da agosto, ma perché dall'anno scorso, da due anni fa non si è messo in cammino? Lei potrà dire che era seduto in un'altra poltrona, in questa Giunta regionale c'erano altri ad occuparsi delle questioni energetiche, ma c'è un minimo di continuità politica e di assunzione di responsabilità... perché dobbiamo arrivare adesso a questa data per dire che non ce la facciamo e che facciamo come Carlo V, todos caballeros, "un po' per uno non fa male a nessuno" e facciamo quel conto della serva che veniva ricordato poco fa, 59.000 famiglie a spanne come nuclei anagrafici nella nostra regione, fratto 17.7, anche a noi il conto dà il risultato di 300 euro...

(interruzione del Consigliere Agostino, fuori microfono)

...327 precisa il collega Agostino, non dirò chi offre di più, semplicemente mi limito a dire che abbiamo una somma che è tutt'altro che spregevole, ha una sua incidenza, sui bilanci di molte famiglie farà comodo sicuramente, siamo i primi a ricordare in che momento arriva questa somma. Nondimeno lo yo-yo che stiamo preparando non è una bella cosa; lo yo-yo è un curioso giocattolino per cui quest'anno diamo così, però l'anno prossimo vediamo come daremo, perché non è la stessa cosa una suddivisione per nuclei familiari come avverrà quest'anno e una suddivisione se ci sarà, ma dubito a questo punto... è questa la nostra preoccupazione, che si andrà al passaggio successivo. Sono diffidente, ma non per natura, ma perché siamo stati "morsicati" in questi ultimi anni, non solo noi, da tante decisioni alquanto improvvide, quindi giustamente mettiamo un po' di sana diffidenza. Abbiamo da chiederci: "è giusto fare questo passaggio, una distribuzione matematica della somma solo legata alle variazioni di nucleo e poi andare a dire l'anno prossimo: "mi dispiace, tu abiti in un comune "tropicale" del fondovalle"", nel senso che abbiamo dei comuni nei quali l'esposizione e la quantità di riscaldamento richiesto in un domicilio è la metà, meno della metà di quella che richiedono a parità di metratura in identica condizione dei domicili di alta montagna. Credo che a La Magdeleine o a La Thuile abbiamo delle situazioni molto diverse da comuni che hanno un'esposizione solare superiore. Il riorientamento sarà difficile perché vorrà dire sottrarre a qualcuno e dare ad altri. Sicuramente la Giunta gioca un po' maliziosamente sul fatto che la successiva iniezione di raccordo che sarà fatta l'anno prossimo possa mettere tutti in condizione di tranquillità e mettere tutto a tacere. Nondimeno ripetiamo che questo è un segno di disorganizzazione di questo Governo, di impreparazione rispetto ad un appuntamento noto e arcinoto a cui si arriva con delle soluzioni sbrigative, apparentemente semplificatorie, ma che non hanno il senso della chiarezza della manovra. Se si fosse detto immediatamente... dal versante della mobilità da cui dobbiamo toglierli... ripeto: parleremo più avanti del perché... li mettiamo sul settore della spesa familiare... ma facciamolo subito con i criteri ambientali giusti e con il giusto premio energetico per chi si avvicina in questa direzione.

Temiamo che nel passaggio che ci sarà fra questo regime provvisorio per il 2010 e il regime definitivo che sarà definito più avanti ci sia un sostanziale accantonamento dei criteri qualificanti, che danno un vero e approfondito senso a questa manovra; come c'era una differenziazione prima per autovetture, perché c'erano autovetture di maggior consumo rispetto ad autovetture di minor consumo, così abbiamo nuclei familiari di maggiore necessità in relazione al cotesto abitativo che hanno e ce ne saranno altri che lo avranno di meno. Queste sono le sottolineature di disaccordo tecnico, procedurale e anche di disagio rispetto ad un'impreparazione che segna una Giunta, che pure ci tiene molto a manifestare tutta la sua efficienza e rapidità nel dare risposte, ecco questa è una non risposta, o è una risposta interlocutoria, di quelle in cui si dice: "andremo all'anno prossimo". La fretta qui la fa da padrona, capiamo anche quanto scotti questo argomento nelle mani del Governo regionale, ma ci dispiace che non si siano operati i passaggi giusti nei tempi dovuti. Questo è il disaccordo che manifestiamo sul piano tecnico rispetto ad un provvedimento sui cui presupposti di necessità e anche di opportunità abbiamo già ampiamente sottolineato il nostro favore, quindi, all'esito di queste valutazioni, la posizione complessiva del nostro gruppo non potrà essere di approvazione tout court del provvedimento, manifesteremo un dissenso tecnico che prenderà la forma di un voto di astensione sul provvedimento complessivo. Ritengo doveroso annunciarlo adesso anche per evitare di dover ripetere in sede di dichiarazione di voto la posizione, comunque ascolteremo con grandissima attenzione, Presidente, le sue parole, ma non sarei pronto a scommettere sulla sua capacità di persuasione in questa occasione.

Président - S'il n'y a pas d'autres conseillers qui souhaitent intervenir, je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Molto rapidamente, due considerazioni. Il Consigliere Tibaldi ha chiesto delle cifre, questo è un elemento che era venuto fuori in commissione; non ho oggi delle cifre da dare se non quelle che sono venute fuori nel modo che qualcuno ha rappresentato. Ricordo che ci dovrà essere una delibera applicativa che dirà con quali mezzi e con quale ripartizione si farà il tutto, perché oggi approviamo la legge e poi ci saranno delle modalità applicative. Su tale questione poi - ne approfitto per riallacciarmi a quanto ha detto il collega Louvin - abbiamo detto che saremo venuti in commissione senza problemi. Ricordo che un anno fa approvammo un provvedimento riguardo i beni contingentati e ci fu una richiesta del gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau che ci chiese di venire in commissione a presentare le disposizioni applicative. Noi analogamente a quella volta accettiamo anche oggi di venire, non mi sembra che stia in questo atteggiamento di oggi un grande scandalo rispetto al passato. Capisco che il collega Louvin ha un savoir-faire da metteur en scène e che quindi enfatizza le presentazioni e dipinge ironicamente l'arrivo dell'Assessore con le braccia larghe in commissione. Non è proprio andata così. Capisco che bisogna mettere un po' di pepe e di sale in ogni minestra, ma noi intendevamo affrontare questo problema che non era facile, lo abbiamo affrontato, intendevamo arrivare con delle soluzioni, le abbiamo proposte. Oggi erano queste le soluzioni possibili. Gli aspetti che non ci consentono di fare un altro percorso li ho già detti in commissione e non sto a ripeterli, perché ho cercato di presentarli nella mia relazione, ed essi non sono così banali come sono stati rappresentati.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Non certo per vincere la scommessa, nel senso di far cambiare idea a qualcuno, solo brevemente per completare un discorso che credo vada fatto. La proposta che oggi discutiamo ha indubbiamente un carattere innovativo: va nella direzione di un intervento che ha una motivazione forte, nel senso che il discorso per il riscaldamento ha avuto e ha ancora dei riverberi a livello nazionale: ogni anno c'era uno sconto di 50 euro sul gasolio da riscaldamento, c'erano delle provvidenze per la montagna che si riferivano a questa esigenza. È vero che si è dovuto fare a meno... lo diremo quando discuteremo dei buoni benzina, lo abbiamo detto oggi, perché una decisione del 2003 ha portato a questo; adesso, al di là di fare due discorsi separati, nella sostanza il problema è che la valutazione di quest'anno di transizione è stata quella di tener conto di un'esigenza finanziaria, che portava a dire che era importante non chiudere le porte, ma aprire una prospettiva che va nella direzione da tutti sottolineata come quella giusta. Cosa si discute? Si discute sui criteri applicativi, sul quantum e sulle modalità con cui si possono meglio attivare dei meccanismi che vadano nella direzione del risparmio energetico e del rispetto ambientale, che sono stati messi nella legge, ma che in questa prima fase avrebbero difficoltà di applicazione se noi pensiamo di attivare il meccanismo per il 2010. Non si tratta quindi né di disorganizzazione, né di improvvisazione, né di mancanza di argomenti per portare all'attenzione questo tema. Noi abbiamo affrontato tale tema ad agosto, ricordo che su questo provvedimento come sull'altro per i buoni benzina ha lavorato una commissione, che ringrazio, con il Segretario generale, i responsabili dei dipartimenti, che ha prodotto una serie di riflessioni su quali potevano essere gli interventi, su come era possibile calarli nella nostra realtà. A questo punto credo che l'intervento di oggi vada a sostenere un dato importante: in questa prima fase presenteremo la deliberazione applicativa con delle proposte che siano tali da non creare ulteriore appesantimento quando viene presentata la pratica e si cerca di evadere il meccanismo di allocazione; abbiamo visto quanto questo sia visto in termini di negatività quando il singolo deve affacciarsi a questa richiesta per avere questo intervento.

Riteniamo che si sia fatto uno sforzo non indifferente per attivare un meccanismo che in quest'anno ponte ci darà la possibilità di valutare tutte le varie sfaccettature. Apprezziamo gli interventi che sono stati fatti sul discorso delle valutazioni altimetriche, ci sono simulazioni che sono state fatte anche da questo gruppo di lavoro che valuteremo, quindi, a differenza di altri, riteniamo che questo sia un provvedimento equo tenuto conto dell'anno di passaggio e che possa dare dei benefici a tutta la popolazione.

Président - Nous passons maintenant à l'examen de la loi article par article, on discute sur le nouveau texte approuvé par la IIe Commission.

Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents: 33

Votants: 28

Pour: 28

Abstenus: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)

Le Conseil approuve.

Président - Article 2: même résultat. Sur l'article 3 nous avons les sous-amendements du Président Rollandin et de l'Assesseur Pastoret aux amendements du Parti Démocratique. Je donne lecture des amendements n° 1 et n° 2 du Parti Démocratique, qui ont été retirés, pour le procès-verbal:

Emendamento

All'articolo 3 comma 1 è aggiunta la dizione "acquisiti i pareri delle commissioni consiliari competenti".

Il comma è così riscritto:

"La Giunta regionale stabilisce, acquisiti i pareri delle Commissioni competenti, i criteri per la quantificazione e la graduazione dei contributi previsti dalla presente legge, differenziando l'entità dei medesimi con riferimento al contesto ambientale ove è ubicata l'abitazione in cui risiedono i soggetti beneficiari e a eventuali parametri di efficienza energetica".

Emendamento

All'articolo 3 comma 2 è aggiunta la dizione "acquisiti i pareri delle commissioni consiliari competenti".

Il comma è cosi riscritto:

"La Giunta regionale stabilisce, inoltre, acquisiti i pareri delle Commissioni consiliari competenti, ogni altro adempimento o aspetto, anche procedimentale, necessario all'attuazione della presente legge".

Je donne lecture des sous-amendements du Président Rollandin et de l'Assesseur Pastoret:

Sub-emendamento

All'articolo 3, comma 1, dopo le parole "la Giunta regionale stabilisce," aggiungere le parole "sentite le Commissioni consiliari competenti,".

Sub-emendamento

All'articolo 3, comma 2, dopo le parole "la Giunta regionale stabilisce, inoltre," aggiungere le parole "sentite le Commissioni consiliari competenti".

Je soumets au vote l'article 3 dans le texte ainsi amendé:

Articolo 3

(Criteri per la concessione dei contributi)

1. La Giunta regionale stabilisce, sentite le Commissioni consiliari competenti, i criteri per la quantificazione e la graduazione dei contributi previsti dalla presente legge, differenziando l'entità dei medesimi con riferimento al numero dei componenti la famiglia anagrafica, al contesto ambientale ove è ubicata l'abitazione in cui risiedono i soggetti beneficiari e a eventuali parametri di efficienza energetica.

2. La Giunta regionale stabilisce, inoltre, sentite le Commissioni consiliari competenti, ogni altro adempimento o aspetto, anche procedimentale, necessario all'attuazione della presente legge.

Conseillers présents: 33

Votants: 28

Pour: 28

Abstenus: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)

Le Conseil approuve.

Président - Article 4: même résultat. Article 5: même résultat. Article 6: même résultat. Article 7: même résultat.

Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:

Conseillers présents: 33

Votants: 28

Pour: 28

Abstenus: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)

Le Conseil approuve.