Oggetto del Consiglio n. 242 del 20 settembre 1973 - Verbale

OGGETTO N. 242/73 - Abrogazione del provvedimento di aumento del prezzo dello zucchero venduto in esenzione fiscale. (Approvazione di ordine del giorno)

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dal Consigliere regionale Parisi concernente l'oggetto: "Abrogazione del provvedimento di aumento del prezzo dello zucchero venduto in esenzione fiscale", nonché sulle seguenti interpellanze, di pari oggetto, iscritte ai numeri 5, 6 e 7 dell'ordine del giorno dell'adunanza odierna, mozione e interpellanze trasmesse in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

INTERPELLANZA

I sottoscritti, Consiglieri regionali del Gruppo D.C., vivamente preoccupati per l'improvviso aumento di L. 36 al Kg. dello zucchero contingentato deliberato in data 20 agosto dalla Giunta regionale,

interpellano

il Presidente Dott. Dujany e l'Assessore competente perché vogliano spiegare i motivi che hanno determinato tale ingiustificata decisione che, in aperto contrasto con la politica anti-inflazionistica del Governo centrale, provoca notevole disagio nelle classi meno abbienti e suscita scarsa credibilità negli istituti preposti all'Amministrazione pubblica.

F.ti: S. Ramera - G. Bondaz - Giuseppe Borbey - A. Mappelli - M. Bordon - Chabod.

INTERPELLANZA

Il sottoscritto Consigliere regionale Michele DI STASI, del Partito Socialista Italiano, conosciuta l'intempestiva decisione della Giunta Regionale di aumentare di 36 £/Kg il prezzo dello zucchero contingentato:

considerato che questa iniziativa è in contrasto con il blocco dei prezzi - anche se non strettamente rivolto allo zucchero - promosso dal Governo Nazionale in difesa - sia pure con certi limiti - del valore della retribuzione del lavoro;

tenuto conto che l'aumento incide su un prodotto di largo consumo essenziale, tra l'altro, nell'alimentazione infantile;

valutato che questa decisione riduce di fatto il potere di acquisto dei dipendenti a reddito fisso che dovranno d'ora in poi destinare allo zucchero una parte maggiore del loro bilancio familiare a scapito di altri consumi che avevano già raggiunto (e questo indipendentemente dal fatto che il prezzo rimanga, in valore assoluto, inferiore a quello praticato nel resto dell'Italia);

Interpella

il Presidente della Giunta Regionale per sapere:

- quale scelta politica giustifica una decisione assunta sulla pelle dei lavoratori e a dispetto delle richieste avanzate in tutta Italia dai Sindacati che li rappresentano;

- quale maggioranza politica dovrebbe sostenere questa scelta che, evidentemente, non può essere condivisa da partiti quali P.S.I. e P.C.I. che sono diretti rappresentanti dei lavoratori;

- come si inquadra questa iniziativa nelle dichiarazioni progressiste che il Presidente della Giunta ha esposto in Consiglio all'atto del suo insediamento;

- se intende, viste le giustificate reazioni della popolazione, procedere all'immediata revoca del provvedimento.

F.to: DI STASI Michele

Consigliere Regionale

INTERPELLANZA

Considerato che l'aumento del 20% del prezzo dello zucchero contingentato a partire dal 20 agosto, proprio nel momento in cui più acuta si va facendo la lotta contro gli aumenti del prezzo dei generi di largo consumo, è da considerarsi un provvedimento impopolare.

Avuta conoscenza che il provvedimento è stato deciso senza consultare le organizzazioni sindacali e che le prospettate e richieste misure di revoca non sono state attuate con la tempestività auspicata.

I sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

Il Presidente della Giunta per conoscere:

a) i motivi che hanno spinto la Giunta e l'Assessorato all'Industria e Commercio ad adottare un provvedimento di estrema gravità soprattutto per il delicato momento (blocco dei prezzi) in cui avviene;

b) gli orientamenti della Giunta in merito alla richiesta revoca del provvedimento ed al ripristino del prezzo di L. 180 al Kg. almeno fino alla fine dell'anno 1973 con eventuale o nere a carico dell'Amministrazione Regionale.

F.ti: Luigi Monami - Gianna Bianco Siggia

Interviene il Consigliere PARISI per chiedere la lettura integrale della mozione.

Illustrano le rispettive interpellanze i Consiglieri BORDON, DI STASI e MONAMI, che annuncia la presentazione di un ordine del giorno.

Sull'ordine del giorno intervengono l'Assessore all'industria e commercio, MARCOZ, i Consiglieri JORRIOZ, FOSSON, il Presidente della Giunta DUJANY, i Consiglieri ANDRIONE, DI STASI, BORDON, CHANU, l'Assessore al turismo, antichità e belle arti, MILANESIO, i Consiglieri VIGLINO (voto contrario), CAVERI, PARISI e RAMERA.

Prendono la parola, per una breve precisazione sull'ordine del giorno presentato, i Consiglieri MONAMI e CHANU.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'ordine del giorno proposto dai Consiglieri Di Stasi, Monami, Chanu, Ramera e Chincheré, a nome dei rispettivi Gruppi consiliari, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'ordine del giorno stesso.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente Dolchi accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli ventiquattro e voti contrari cinque, (Consiglieri presenti: trenta; votanti: ventinove; astenutosi dalla votazione il Consigliere Parisi), ha approvato il sotto riportato ordine del giorno:

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta

nell'affermare il principio della non opportunità da parte. della Regione ad intervenire con mezzi propri nel determinare il prezzo al consumo dei generi contingentati;

TENUTO CONTO della particolare situazione venutasi a creare a livello nazionale in ordine alla politica di blocco dei prezzi dei generi di largo consumo decretato dal Governo nazionale;

CONSIDERATO che ogni aumento di generi alimentari come lo zucchero pesa negativamente sul potere di acquisto reale di larghi settori sociali;

RITENUTO che ogni aumento debba essere preso con la consultazione delle forze sindacali e politiche impegnate in prima persona, regionalmente e nazionalmente nella lotta al caro vita;

IMPEGNA la Giunta a:

1°) promuovere entro quindici giorni tutti i provvedimenti necessari ad integrare, in via eccezionale e fino al 31.12.1973, il maggior onere, derivante dall'attuale situazione monetaria internazionale, nella fornitura dello zucchero;

2°) di riportare entro la suddetta data l'argomento in Consiglio regionale per decidere, in via definitiva, sul problema, alla luce delle reali condizioni di mercato internazionale dello zucchero.

Il Consiglio prende atto.

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MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

TENUTO PRESENTE che la legge 6.12.1971, n. 1057, in attesa che sia attuato il regime di zona franca, previsto per il territorio della Valle d'Aosta dall'Art. 14 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, consente la immissione in consumo in detto territorio di alcuni contingenti di prodotti e fra questi lo zucchero, in esenzione dal dazio, dal diritto per i servizi amministrativi, dalle imposte di fabbricazione ed erariali di consumo e dalle corrispondenti sovrimposte di confine, il che non è poco;

RICORDATO che il costo dello zucchero, di qualsiasi provenienza, è soggetto al prezzo ufficiale stabilito dal CIPE e quindi non può subire alcuna variazione se non modificando il prezzo ufficiale, per il che, (a meno che non si voglia del tutto eliminare il beneficio sostanziale dato dalla legge surricordata), dovrebbe essere così considerato anche il prezzo dello zucchero in esenzione fiscale a suo tempo stabilito dalla Regione;

CONSIDERATO che l'irrazionale provvedimento con cui la Giunta Regionale ha deciso unilateralmente di portare il costo dello zucchero venduto in Valle d'Aosta in esenzione fiscale da L. 180 a L. 216 con un aumento di prezzo pari a L. 36 per chilogrammo, non trova alcuna giustificazione;

TENUTO CONTO che tale provvedimento, oltre ad essere lesivo agli interessi dell'intera comunità aostana, viola la recente normativa Ministeriale relativa al blocco dei prezzi;

AVUTO SENTORE che tale irrazionale e illegittimo provvedimento è stato ed è altresì giustamente criticato anche da tutta la cittadinanza;

con voti ... espressi in legale forma

DELIBERA

di abrogare il provvedimento adottato in proposito dalla Giunta Regionale, riportando il prezzo dello zucchero venduto in esenzione fiscale al livello precedente e cioè a L. 180 il chi logrammo.

F.to: Giovambattista Parisi

Consigliere

Prendono la parola, per dichiarazione di voto sulla mozione, l'Assessore al turismo, antichità e belle arti, MILANESIO (astensione del gruppo PSI), i Consiglieri RAMERA (astensione del gruppo DC), MONAMI (voto contrario del gruppo PCI), CHANU (voto contrario del gruppo DP), l'Assessore all'industria e commercio MARCOZ (voto contrario del gruppo UV).

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sulla mozione in esame, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione in discussione.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente Dolchi accerta e comunica che il Consiglio, con ventidue voti contrari ed un voto favorevole espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti: trenta; votanti: ventitre; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Bondaz, Borbey, Bordon, Jorrioz, Mappelli, Milanesio e Ramera) non ha approvato la sottoriportata mozione.

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

TENUTO PRESENTE che la legge 6.12.1971 n.1057, in attesa che sia attuato il regime di zona franca, previsto per il territorio della Valle d'Aosta dall'art. 14 della legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4, consente la immissione in consumo in detto territorio di alcuni contingenti di prodotti e fra questi lo zucchero, in esenzione dal dazio, dal diritto per i servizi amministrativi, dalle imposte di fabbricazione ed erariali di consumo e dalle corrispondenti sovraimposte di confine, il che non è poco;

RICORDATO che il costo dello zucchero, di qualsiasi provenienza, è soggetto al prezzo ufficiale stabilito dal CIPE e quindi non può subire alcuna variazione se non modificando il prezzo ufficiale, per il che, (a meno che non si voglia del tutto eliminare il beneficio sostanziale dato dalla legge surricordata), dovrebbe essere così considerato anche il prezzo dello zucchero in esenzione fiscale a suo tempo stabilito dalla Regione;

CONSIDERATO che l'irrazionale provvedimento con cui la Giunta regionale ha deciso unilateralmente di portare il costo dello zucchero venduto in Valle d'Aosta in esenzione fiscale da L.180 a Lire 216 con un aumento di prezzo pari a Lire 36 per chilogrammo, non trova alcuna giustificazione;

TENUTO CONTO che tale provvedimento, oltre ad essere lesivo agli interessi dell'intera comunità aostana, viola la recente normativa ministeriale relativa al blocco dei prezzi;

AVUTO SENTORE che tale irrazionale e illegittimo provvedimento è stato ed è altresì giustamente criticato anche da tutta la cittadinanza;

con voti ... espressi in legale forma

DELIBERA

di abrogare il provvedimento adottato in proposito dalla Giunta regionale, riportando il prezzo dello zucchero venduto in esenzione fiscale al livello precedente e cioè a Lire 180 il chilogrammo.

Il Consiglio prende atto.