Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 735 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 735/XIII - Interpellanza: "Situazione gestionale della sala giochi in comune di Quart della società "4Games"".

Interpellanza

Vista l'iniziativa presentata nel mese di ottobre 2008 dal nostro gruppo consiliare in merito alla società "4Games";

Appreso dagli organi di stampa che si starebbe verificando la possibilità di chiudere la sala slot di Quart;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione:

1) affinché renda nota la situazione attuale della sala giochi di Quart;

2) affinché illustri l'analisi costi/ricavi inerente la gestione di tale struttura dalla sua nascita ad oggi;

3) affinché illustri quali sono gli intendimenti in merito alla sala in oggetto, visti i segnali di crisi verificatisi.

F.to: Chatrian - Louvin

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Presidente, noi abbiamo poche notizie al riguardo. Un anno fa avevamo fatto un'iniziativa per avere qualche informazione in più sulla situazione, sugli interessi che avevano mosso la Casino S.p.a. e sul percorso che era stato fatto nel 2007, poi avevamo chiesto la situazione, lo start-up della società, la phase de start-up e, di conseguenza, le spese di avviamento, conto economico tracciato e soprattutto le attese. Siamo oggi a chiedere nuovamente la situazione di questa società e, soprattutto ciò che riguarda il locale, il negozio come viene definito di Quart. Abbiamo avuto in queste ultime settimane qualche informazione in più dalla relazione del bilancio al 31 dicembre 2008 della Casino S.p.a., dove si traccia un certo percorso, un percorso ahimè con dei dati, ecco perché abbiamo fatto questa iniziativa per saperne di più sulla situazione, sui costi e sugli intendimenti, visto che in relazione si cita che la società ha chiuso il primo esercizio dell'attività con una perdita di quasi 400mila euro, che va sommata alla perdita del valore della partecipazione e dei costi di avvio. Sempre in relazione - e ripeto che abbiamo avuto da poche settimane la relazione - si cita direttamente che si possa ipotizzare anche un'eventuale liquidazione della stessa. Vorremmo avere qualche informazione in più.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Il tema sollevato merita tutta l'attenzione che giustamente il collega ha voluto ricordare, nel senso che questa società è nata per decisione della Casa da gioco, in quanto non è mai stato fatto un atto da parte dell'Amministrazione regionale che andasse in tale direzione. Come sapete, la partecipazione della Casa da gioco in questa società è del 51 percento, comunque darò brevemente le risposte su questo.

Per quanto riguarda la situazione attuale, dal punto di vendita sito nel comune di Quart, come è stato detto, sulla base dei dati disponibili al 31 luglio 2009... è stata determinata dalla crisi globale del mondo dell'ippica e dalla raccolta delle scommesse a questo relativo, che ha di fatto compromesso l'andamento dell'attività locale gestita con le modalità attuali; queste ultime in parte dettate dalle convenzioni sottoscritte con l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato cui la società affidataria 4Games deve attenersi, prevedendo costi fissi che portano oggi mensilmente a delle perdite di gestione. Già oggi i costi netti, determinati quasi esclusivamente dalle slot, infatti non supportano sufficientemente il punto vendita nella parte dal punto di vista economico, questa è la situazione generale. Questo - ripeto - fa riferimento al 31 luglio, correttamente il collega ha citato il resoconto riferito al 2008, questo io ho aggiornato al 31 luglio 2009.

L'analisi costi-ricavi relativi alla gestione dalla nascita ad oggi; i dati relativi ai ricavi conseguiti sono i seguenti: nei primi 5 mesi di attività dell'esercizio 2008 è stato possibile analizzare l'apprezzamento progressivo oltre le aspettative della sala per quanto riguarda il settore slot, in controtendenza con quanto osservato relativamente alla raccolta di scommesse per le quali l'interesse iniziale è andato scemando nel corso di pochi mesi, quella che si pensava la parte trainante invece è andata a picco. Nel dettaglio poi darò una copia per non obbligare il collega a prendere appunti, per quanto riguarda le slot machines, i ricavi sono stati 12.275 euro ad agosto 2008, 13.400 a settembre, 13.400 a ottobre, 15.000 a novembre, 15mila e qualche... a dicembre, per un totale di 70.100 euro. Per quanto riguarda le scommesse ippiche, i ricavi sono stati 2.500 ad agosto 2008, 946 euro a settembre, 206 euro ad ottobre, 226 a novembre, 96 a dicembre, per un totale di 3.900 euro, quindi una fesseria. Nell'esercizio 2009 i dati precedentemente registrati sono stati parzialmente confermati, sebbene il trend positivo relativo alle slot, che faceva ben sperare in un'ottica di raggiungimento dell'equilibrio economico, si è arrestato riportando i dati ai valori attesi in sede di pianificazione. Nel dettaglio, nel periodo gennaio-luglio 2009 i ricavi delle slot machines sono stati 13.000 a gennaio, 11.000 a febbraio, 10.000 a marzo, 8.000 ad aprile, 6.000 a maggio, 8.000 a giugno, 11.000 a luglio, per un totale di 71.000 e qualche euro. Per quanto riguarda le scommesse, sono poche centinaia: 60 euro a gennaio, 41 a febbraio, 22 euro a marzo, 247 ad aprile, 134 a maggio, 343 a giugno, 163 a luglio, per un totale di 1.159 euro. Complessivamente quindi l'andamento della sala da gioco nel comune di Quart ha evidenziato nel primo anno di attività ricavi delle vendite per 146.000 euro. I costi complessivi ammontano a 308.000 euro, di cui 132.000 euro per il personale, 35.000 per la locazione della sala, 34.000 per i servizi ed altri costi, 56.000 euro per ammortamenti. Il risultato netto di questo anno dà quindi un risultato negativo di 161.000 euro, di cui è da contare il 51 percento a carico dei casinò, quindi 80.000 euro.

Intendimenti in merito al futuro della sala giochi: per quanto riguarda il futuro della sala in questione, come già discusso in sede di assemblea della società partecipata 4Games nel novembre 2008 e a suo tempo previsto nel piano industriale della Casino, presentato nel mese di gennaio 2009, il mantenimento delle attività dei negozi di Torino e di Quart non è più considerato strategico per la casa da gioco. L'invito pertanto effettuato in quella sede relativamente alla vendita dei negozi entro la fine del mese di ottobre è il tema in discussione in questi ultimi mesi, unitamente alle sorti di 4Games. Ciò anche considerando che le nuove normative sembrano consentire anche alla Casino de la Vallée di impegnarsi direttamente nello sviluppo del gioco online; non dimentichiamo che questo era nato con l'idea di poter utilizzare, attraverso questa società, l'online. Adesso l'online sembra che siano disponibili a darlo anche ai casinò esistenti. I soci pertanto stanno valutando la possibilità di continuare l'impiego di risorse nelle attività relative al gioco pubblico in maniera indipendente. L'interesse relativo a questo settore ad alto sviluppo del franchising quale veicolo del marchio della Casa da gioco valdostana rimane immutato.

L'unico forse valore aggiunto vero è stato quello di un po' di pubblicità da parte dell'ufficio di Torino nell'insieme della società, se vogliamo dire; per il resto, i numeri, che adesso darò poi al collega, dicono chiaro che perde 80.000 euro, quindi non ha senso. Si puntava su questo come ad avere qualcosa di specifico, è chiaro che non ha senso continuare con questa attività, anche perché, se vogliamo dircela tutta, il suo punto debole è che è un'attività che deve reggere su personale senza dare nessun servizio al di là del gioco, mentre in genere i giochi abbinati al bar, dove c'è chi gestisce il bar, fa andare anche i giochi; la gestione del bar allora paga largamente il personale e il resto è chiaro che diventa un utile. Qui invece questo non c'è e allora il personale, voi vedete che metà dei 130.000 euro è il discorso del personale, ossia non gira così... non ha una logica: questo è il risultato di un'operazione che sicuramente non è stata all'altezza delle attese. Bisogna dire ad onor del vero che su questi giochi... a parte che tutti i giorni a livello statale si inventa un nuovo gioco... adesso c'è la nuova Sisa, ci sono nuovi tipi di giochi, per cui anche la gente gioca meno ai giochi tradizionali, ma bisogna anche dire che così come è impostato questo ad Aosta ha dei limiti fortissimi che devono essere considerati con l'ottica che abbiamo detto di uscire da questa esperienza.

Si dà atto che dalle ore 18,39 riassume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Il Presidente è stato chiaro, non mi sono segnato tutti i numeri, ma nella sostanza ho seguito bene il percorso che ci ha illustrato. Faccio un passo indietro, Presidente, quando lei afferma che il Consiglio o l'Amministrazione non è mai entrata in merito nel percorso: la Casino S.p.a. partecipa in maggioranza alla 4Games al 51 percento, quindi probabilmente il dibattito non è avvenuto in Consiglio, ma il socio di maggioranza indubbiamente avrà condiviso una scelta strategica, immagino, in quanto il 51 percento del capitale della 4Games è della Casino S.p.a.. Detto questo, abbiamo solo i dati che sono stati inseriti in relazione, sono dei dati importanti, ma li lascio da parte un attimo. La società è stata costituita allo scopo di permettere un consolidamento e un potenziamento dei rapporti con la clientela di riferimento; oggi, fine settembre, si chiude questa parentesi, "una parentesi negativa" è stato detto dal Presidente tranquillamente, quindi qualcosa non ha funzionato, la strategia e il percorso tracciato non hanno dato assolutamente i frutti attesi. Ci sembra un po' un "capolavoro quasi di incompetenza", Presidente, forse gli unici che in Italia siano riusciti a non creare le condizioni per quanto meno chiudendo, non dico in bellezza, quanto meno alla pari, visto che sul 2008 l'azzeramento del capitale, da come è inserito in relazione, sommato alla perdita dell'esercizio precedente derivante dai costi di avvio, ha portato alla necessità di azzerare il valore della partecipazione con un costo di 200mila euro. L'unica frase inserita in relazione inerente il 2009 ci dice che gli introiti dei negozi, come il Presidente, ci ha illustrato in maniera dettagliata, sono appena sufficienti per coprire i costi operativi e sicuramente tuttora è senza copertura l'ammontare di tutti gli investimenti fatti, quindi siamo proprio in un "bagno piccolo", perché i valori non sono grandissimi ma, dal punto di vista strategico, è stato azzerato il percorso tracciato.

Prendiamo atto dal punto di vista politico che è stata una pagina nera, da dimenticare, con dei soldi pubblici. Presidente, il 99 percento della Casino S.p.a. è della Regione autonoma Valle d'Aosta: chiudiamo questa parentesi di poca strategia, poca lungimiranza e forse proprio un piccolo grande capolavoro di incompetenza. Peccato!