Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 734 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 734/XIII - Interpellanza: "Iniziative per semplificare la procedura relativa alla dichiarazione sostitutiva per i titolari di indennità di accompagnamento ricoverati nelle strutture convenzionate".

Interpellanza

Verificato che i titolari di indennità di accompagnamento o chi ha la tutela degli stessi sono tenuti a presentare entro il 31 marzo di ogni anno alla Direzione Invalidità Civile dell'Assessorato Salute e Politiche sociali della R.A.V.A. una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativo alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero in istituto e in caso affermativo se a titolo gratuito;

Appreso da informazioni assunte che per i ricoverati presso le strutture pubbliche che non possono o non sanno firmare, la dichiarazione è sottoscritta dal Dirigente della struttura mentre per i ricoverati in strutture convenzionate questa prassi non viene accettata dagli uffici competenti;

Ritenendo opportuno rimuovere tale incongruenza;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere quali iniziative intende adottare per semplificare la procedura anche per i ricoverati nelle strutture convenzionate.

F.to: Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli

Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Con questa interpellanza noi vorremmo richiamare l'attenzione su un problema che ritenevamo superato da tempo e che purtroppo dobbiamo prendere atto che così non è. Il problema è sostanzialmente riferito alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che i beneficiari di un assegno di accompagnamento devono rilasciare tutti gli anni entro il 31 marzo all'Ufficio invalidi civili dell'Assessorato competente, dove dichiarano se sono ricoverati presso una micro o un altro istituto convenzionato e se in partecipano a sostenere la retta. Detta così sembra una cosa di grande semplicità, ma ci riferiamo comunque a dei soggetti che - purtroppo sempre più numerosi per ovvie ragioni, o per impedimenti fisici, o per impedimenti di incapacità di intendere e di volere - non sono in condizione di sottoscrivere questo documento. La norma prevede che, qualora i diretti interessati siano in tali condizioni, questo atto possa essere sottoscritto da un rappresentante legale, curatore, procuratore, amministratore di sostegno e tutore. Se ci riferiamo ad impedimenti di natura fisica, non sussiste in quanto può nominare un rappresentante legale, un curatore, un procuratore, un amministratore di sostegno, perché questi presumono la capacità di intendere e di volere. Qualora il soggetto sia invece in condizione di incapacità di intendere e di volere, rimane esclusivamente il discorso del tutore. Sappiamo che la procedura per la nomina di un tutore è complessa e onerosa e sarebbero oneri che vanno ad aggiungersi su delle famiglie che hanno già delle particolari condizioni di disagio. Alcuni anni fa questo problema è stato superato per quanto riguarda le microcomunità, perché con buon senso un dirigente, che poi si è riflesso anche su altre strutture, si è assunto la responsabilità: come?, se non posso dichiararlo io che sono dirigente della struttura che questo alla data è qui ricoverato e che partecipa o non partecipa a sostenere l'onere... mi sembra la cosa più semplice di tutte. Questa cosa, purtroppo, però non è stata accettata - per quanto ci risulta, dall'Ufficio competente - dalle strutture convenzionate. Ci sarebbe da rimuovere questa incongruenza. Sembra, da informazioni assunte, questo non lo do per certo, che i responsabili delle strutture convenzionate hanno richiesto con lettera alla Regione di essere autorizzati ad operare come fanno le strutture pubbliche, le microcomunità. Da quanto ci risulta, la Regione non ha mai risposto a questa richiesta. Credo sia un problema piuttosto semplice, ma che abbia la necessità di essere affrontato anche per sgombrare tale parte, perché non ce ne rendiamo conto, ma sono sempre più numerosi gli ospiti di queste strutture che non sono proprio in condizioni di intendere e di volere, dunque per rilasciare tutti gli altri titoli per sostituirli, salvo poi la procura che, ripeto, comporta un onere piuttosto importante. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie. Non sto a riprendere quali sono i termini della procedura, che sono già stati ricordati dal Consigliere Cerise. La dichiarazione di cui sopra deve quindi essere firmata dall'interessato nel caso di atto che attesti la nomina di un curatore, naturalmente nel caso in cui non sia in grado. Per coloro che sono momentaneamente impossibilitati alla firma per problemi di salute, la dichiarazione è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell'identità del dichiarante, come ricordato. Il dirigente di strutture pubbliche o convenzionate può nei casi sopraccitati provvedere alla sottoscrizione della dichiarazione allegata alla presente... che viene regolarmente accettata... dalla dichiarazione di invalidità civile e assistenza per immigrati. Ad un quesito specifico la Direzione mi ha confermato che non esiste una diversità di trattamento dei dati da parte della scrivente Direzione nei confronti degli ospiti in strutture pubbliche e di quelli in strutture convenzionate; in particolare non risulta che siano state rifiutate dichiarazioni a firma di responsabili di istituti privati, pertanto non sarebbe necessario portare delle modifiche in atto. È chiaro che, se ci sono dei casi che sono segnalati dal Consigliere, siamo disponibili a valutarli singolarmente; però, da quanto abbiamo appurato, non ci sono delle differenze nella normativa. Se ci sono dei casi particolari, siamo disponibili a verificarli.

Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.

Cerise G. (VdAV-R) - Ringrazio l'Assessore per la disponibilità che ha dato ad affrontare il problema. Posso tranquillamente dire che per un ospite del Père Laurent che si trova in queste condizioni il figlio ha chiesto che il direttore della struttura dichiarasse la sussistenza del ricovero e della sua partecipazione alla retta e il responsabile della struttura - mi informerò e poi questo lo fornirò direttamente all'Assessore - gli ha risposto che loro hanno già da tempo indirizzato una lettera alla Regione per essere autorizzati a sottoscrivere questa dichiarazione e che la Regione non aveva dato nessuna risposta in merito; comunque chiederò precisazioni e poi o direttamente, o tramite il diretto interessato mi rivolgerò all'Assessore. Grazie.