Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 732 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 732/XIII - Interpellanza: "Predisposizione del nuovo piano di bacino di traffico 2010-2019".

Interpellanza

Ricordato che il prossimo 31 dicembre scadrà il Piano di bacino di traffico 2000 - 2009 approvato dal Consiglio regionale il 21 ottobre 1999 e che tale Piano di bacino appare del tutto superato rispetto alla situazione attuale dei trasporti ferroviari e con autobus della nostra regione;

Considerato che è nelle intenzioni di questa maggioranza abrogare la distribuzione di carburanti in esenzione fiscale ai residenti a partire dal 1° gennaio 2010 e che tale scelta comporterà un significativo aumento dei costi per le famiglie relativamente agli spostamenti, in particolare quelli inevitabili per studio o per lavoro, e che quindi sarebbe opportuno che l'offerta di trasporto pubblico fosse notevolmente aumentata in quantità e qualità su tutto il territorio regionale;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) predisporre il piano di bacino di traffico 2010 - 2019;

2) potenziare l'offerta di trasporto pubblico ferroviario e con autobus, sia in termini qualitativi che in termini quantitativi;

3) trasmettere al Consiglio regionale la proposta del nuovo piano di bacino di traffico, in tempi utili per la sua valutazione e la sua approvazione, in modo da prevederne l'entrata in vigore il 1º gennaio prossimo venturo.

F.to: Carmela Fontana

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Il prossimo 31 dicembre scadrà il piano di bacino di traffico 2000-2009, approvato dal Consiglio regionale il 21 ottobre 1999. Questo piano di organizzazione dei trasporti pubblici nella nostra regione non è solo in scadenza dal punto di vista temporale, ma lo è anche dal punto di vista dei suoi contenuti che appaiono del tutto superati. Basta annotare alcuni dati per capire. Innanzitutto esiste una totale mancanza di coordinamento fra trasporto ferroviario e trasporto su gomma; provate ad arrivare con il treno nelle stazioni di Châtillon, Verrès o Pontey e vi accorgerete che non esiste alcun autobus fuori dalla stazione che vi possa portare nel centro del Paese, a Châtillon e a Saint-Vincent c'è una bella salita! Né che vi possa portare nei comuni vicini o nelle valli laterali, infatti nel vecchio piano di bacino non è stato previsto un servizio come quello della navetta rossa e verde ad Aosta, che svolgono un ruolo molto utile non solo per la città, ma anche per chi vi accede attraverso la ferrovia. Non parliamo poi della sovrapposizione degli orari di treno e autobus lungo l'asse di fondovalle della mancata integrazione tariffaria.

La carenza più grande del piano di bacino in scadenza è quella di un'offerta quantitativamente troppo limitata. Se vogliamo ridurre l'incidentalità sulle strade e l'inquinamento atmosferico, ma soprattutto se vogliamo ridurre i costi di trasporto per le famiglie, dobbiamo aumentare considerevolmente l'offerta di trasporto pubblico sia aumentando i centri abitati serviti, sia aumentando la cadenza degli autobus nelle tratte più richieste, sia estendendo i servizi a chiamata, sia integrando nel sistema di trasporto pubblico i taxi, i gestori di noleggio con conducente per la località a minor traffico o per servizi specifici come Âllo Nuit. Il nostro obiettivo dovrebbe essere che tutti i valdostani possono accedere ad un servizio pubblico nel raggio di 500 metri e con una disponibilità compatibile con la vita moderna; certo, il potenziamento quantitativo dell'offerta di trasporto pubblico non deve tradursi in un aumento di pullman vuoti che girano per la Valle: questo lo dico per chi eventualmente ha ancora una passione per tale tipo di mezzi. Il potenziamento quantitativo deve essere modulato sulle reali esigenze del territorio, che vanno dal grosso autobus con frequenza ogni 5 minuti nell'area urbana di Aosta fino al servizio di chiamata per il noleggio con conducente nelle piccole frazioni delle valli laterali a tariffa convenzionata. Questa revisione del piano di bacino di traffico è urgente. Dieci anni fa oggi il Consiglio regionale aveva già a disposizione il testo e si accingeva ad approvarlo in aula. Chiediamo alla Giunta regionale se intende rispettare i tempi della sua approvazione, ossia il 31 dicembre 2009, e soprattutto se intende fare in questa occasione un intervento per rendere più efficiente e meno costosa la mobilità dei cittadini valdostani, che dal 1° gennaio 2010 non si troveranno più i buoni benzina, ma che si troveranno sempre con la necessità di spostarsi con servizi privati su un territorio complesso, perché quelli pubblici sono ancora insufficienti ed inadeguati. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Nell'interpellanza si pongono tre quesiti: "se intenda predisporre il piano di bacino di traffico 2010-2019". Le iniziative relative alla predisposizione del nuovo piano di bacino di traffico sono state avviate nel corso nel 2007, quando la Giunta regionale ha istituito un gruppo di lavoro specifico, che determinasse le linee guida di supporto finalizzate alla stesura del nuovo piano di bacino. Nella sua esposizione ha detto che c'era già un piano di bacino, sinceramente non ho capito la cosa, ma nel 2007 c'era un gruppo che ha lavorato per dare degli indirizzi. Nel corso del 2009, con la deliberazione n. 1290 dell'8 maggio 2009, la Giunta regionale ha invece affidato uno specifico incarico di consulenza per l'aggiornamento del piano di bacino di traffico per il periodo 2010-2019. Attualmente c'è una bozza che è oggetto di valutazione con tutte le parti interessate prima della sua stesura definitiva e del necessario passaggio in Consiglio regionale; su questo abbiamo avuto degli incontri con la Sovrintendenza anche ad oggi uno dei settori che ha la prevalenza dal punto di vista dell'utenza è il trasporto scolastico, poi ci sono degli incontri che abbiamo con i lavoratori, ma lì abbiamo meno criticità. C'è un confronto serrato anche per poter mettere a sistema tutti quei servizi innovativi che sono rappresentati dai servizi a chiamata, sono rappresentati da Allô Bus, da Allô Nuit. Tutto questo non è indifferente, perché il servizio è individuale, specifico, ma ha la necessità di avere una certa organicità nella sua effettuazione e non necessariamente è un servizio che fa risparmiare. È un servizio più puntuale, che dà delle risposte più precise alla popolazione, ma non è che costa poco; il servizio Allô Nuit è un servizio molto costoso, non è costoso per l'utenza, ma è costoso nel complesso, quindi bisognerà ragionare su questo.

Nella seconda domanda si chiede di potenziare l'offerta di trasporto pubblico. La proposta di aggiornamento del nuovo piano - faccio delle anticipazioni, ma avremo modo di confrontarci in Commissione e in Consiglio - parte da una revisione della normativa regionale che regola il settore: la n. 29/1997, con l'intento di rendere la gestione del servizio di trasporto pubblico più elastica e flessibile, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti di volta in volta coinvolti. Ad oggi, per esempio, è possibile creare dei servizi a pagamento cofinanziati solo per lo ski bus e il track bus, che sono servizi specifici invernali; per tutta un'altra serie di servizi non è possibile. Ma proprio perché ho l'altro aspetto dell'Assessorato (quello del turismo), mi sono già confrontato con operatori e albergatori che potrebbero essere disponibili a mettere delle risorse per cofinanziare. Ad oggi la legge non lo consente, quindi nella revisione vorremmo andare anche in questa direzione: creare delle sinergie fra pubblico e privato e laddove possono esserci delle necessità gli albergatori, anziché mettere in piedi navette con dei costi individuali, fare dei ragionamenti più generali. Più in generale il piano prevederà una razionalizzazione complessiva dei servizi con il potenziamento di alcune linee laddove si sono registrate carenze e l'ottimizzazione dei servizi risultati sottoutilizzati o eccessivi. L'intento è quello di definire un progetto di una nuova rete di servizi di trasporto pubblico caratterizzata da una maggiore regolarizzazione e da un'integrazione funzionale e orari di servizi.

Nella seconda domanda lei fa riferimento al trasporto pubblico ferroviario: lì abbiamo di nuovo la dolente spina, perché finché non avremo le norme di attuazione e finché non avremo un ruolo diventerà difficile e, se posso essere magari non particolarmente positivo ma realista, prima di vedere migliorare il trasporto ferroviario passeranno anni. Ho avuto modo di confrontarmi con le ferrovie già solo per avere un treno... oggi se avessimo dei quattrini e dovessimo andare a chiedere un treno nuovo... me lo consegnerebbero fra tre, quattro anni. Tre, quattro anni per avere un treno e il treno è l'ultimo dei tasselli, ossia per avere il treno devi avere tutto un sistema, i binari, quindi vedete abbiamo chiuso un accordo di programma quadro ancora con il "Governo Prodi", ma - ne ha parlato stamani il Presidente - non abbiamo fatto ancora un euro di lavoro. Lunetta di Chivasso e tutta una serie di altri interventi: le uniche cose che sono fatte sono cose fatte con soldi nostri dove abbiamo eliminato alcuni passaggi a livello; non è cosa da poco, perché il passaggio a livello è un problema soprattutto d'inverno, perché con le interferenze, qualora non dovesse funzionare, il treno si ferma, perché le disposizioni sono queste.

Per quanto riguarda la trasmissione del nuovo piano in tempo utile all'approvazione del 1° gennaio 2010, stiamo lavorando sul tema, però introduco una riflessione che sarà ripresa anche nel Governo regionale, perché abbiamo una situazione dove il piano di bacino di traffico scade al 31 dicembre 2009, ma l'appalto con i concessionari scade alla fine del 2010. Rischieremmo quindi di trovarci con un piano di bacino di traffico approvato dal 1° gennaio 2010, ma con i contratti con le autolinee che scadono il 31 dicembre 2010; allora o il piano di bacino di traffico diventa lettera morta perché, oggi come oggi, l'appalto è concepito con dei concessionari dove ci sono cinque sub-ambiti più il tratto centrale, che onestamente dalle prime valutazioni abbiamo ritenuto un po' esageratamente elaborato con delle sovrapposizioni. Voi trovate dei sub-ambiti dove ci sono una serie di tratte che si raddoppiano, con delle inefficienze; qua va sicuramente rivisto, quindi al Consiglio regionale sicuramente arriveremo prima della fine dell'anno, ma stiamo valutando se contestualmente all'analisi del piano di bacino di traffico non vi sia la proposta di portare ad allineare le due scadenze, ossia il piano di bacino di traffico e l'appalto, anche perché l'appalto deve tener conto delle indicazioni del piano di bacino di traffico. Sicuramente arriveremo in Consiglio regionale con delle valutazioni in modo da condividere la filosofia, ora sul fatto le ho rappresentato semplicemente questo problema del disallineamento delle due cose, però avremo modo di confrontarci sia in Commissione, sia in Consiglio. Condividiamo comunque l'impostazione e il ragionamento di fondo.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore. Visto quello che mi ha detto, che comunque è in discussione e che si sta lavorando, mi ritengo soddisfatta.