Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 728 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 728/XIII - Interpellanza: "Interventi per un'efficiente erogazione dell'indennità compensativa alle aziende agricole".

Interpellanza

Atteso che, come previsto dai PSR che negli anni si sono succeduti, è sempre rimasta un punto cardine della politica agricola valdostana l'esigenza di tutelare in modo particolare le aree agricole svantaggiate;

Sottolineato inoltre che uno degli strumenti più significativi per attuare tale finalità generale è stato, ed è tuttora, l'Indennità Compensativa per le zone montane e svantaggiate, che consiste in un regime di aiuti aziendali volti a "compensare gli svantaggi naturali permanenti" e "destinati ad incentivare le attività agricole e a migliorare il reddito degli agricoltori" nelle zone definite svantaggiate ai sensi della normativa in vigore, col fine specifico di assicurare in tali zone "il proseguimento dell'attività agricola e, di conseguenza, il mantenimento di un livello minimo di popolazione o la conservazione dell'ambiente naturale";

Constatato che l'attuale erogazione di tale indennità presenta gravi, perduranti e non più giustificabili ritardi;

Considerato il meccanismo delle anticipazioni messo in atto a decorrere dal 2007 - a fronte di un non efficiente funzionamento dell'AREA e dei suoi rapporti con l'AGEA - abbia solo parzialmente risposto al principio fondamentale del provvedimento;

Appurato come in molti casi le anticipazioni risultino insufficienti, poco efficaci, e non svolgano appieno il compito primario di compensazione dello svantaggio previsto dall'Indennità Compensativa meglio nota come "Verde agricolo";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente e La Giunta regionale per conoscere se intendano:

1) intervenire al più presto per ripristinare la piena efficienza nell'erogazione dell'Indennità Compensativa o "Verde agricolo";

2) adottare urgenti misure che risarciscano gli agricoltori per il mancato introito loro dovuto;

3) valutare nuove e più efficaci provvedimenti che intervengano a salvaguardare un settore in grave crisi, anche di natura straordinaria come si è fatto per gli altri settori cardine dell'economia valdostana.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Cari colleghi, ovviamente non ho la sfera di cristallo, quindi, quando scrivo un'interpellanza, non so se poi vengono prese delle decisioni anche amministrative piuttosto delicate che portano alla sostituzione di dirigenti, quindi non era certo il nostro obiettivo quello di vedere sostituito un dirigente, anche se alle volte ci attribuiscono un modo di fare giacobino, non era certo quello di veder ruzzolare, anche se per fortuna metaforicamente, una testa. L'intenzione di questa interpellanza era sollevare un problema che è vivo e sentito nel settore agricolo, in particolare quello zootecnico.

Mi preme ricordare per correttezza che quando nella primavera del 2007 si approvò il disegno di legge che istituiva l'AREA della Valle d'Aosta, questa cosa fu votata all'unanimità dal Consiglio regionale, quindi, come dire?, un po' di memoria storica: noi non abbiamo mai rinnegato quello che le forze politiche che hanno contribuito a costruire il PD hanno approvato in passato, non abbiamo mai rinnegato questo collegamento con il passato; quindi sicuramente anche noi abbiamo dato un impulso a che si avviasse un processo che era quello che consentiva di organizzare sul territorio un organismo pagatore per le erogazioni agricole. D'altronde c'erano dei precedenti: l'Emilia Romagna ne ha uno che si chiama AGREA, se non vado errato, che è perfettamente funzionante. È chiaro allora che la questione è molto delicata in un momento in cui in particolare il settore zootecnico è colpito da una crisi che non è soltanto la crisi economica che abbiamo conosciuto in questo ultimo anno: si tratta di difficoltà che vengono da più lontano. Sicuramente non aiuta una politica come quella della liberalizzazione selvaggia, auspicata dalle grandi aziende padane, che non tiene conto della specificità dei territori di montagna e di quanto sia difficile operare nei territori di montagna. Se a questo ci aggiungiamo il costo crescente di carburanti, macchinari agricoli, il basso margine di guadagni, nonostante (va riconosciuto) che importanti interventi siano stati realizzati in alcune realtà: penso a significative ristrutturazioni di alpeggi che erano proprietà comunali, che sono degli interventi che sono andati a sostegno di queste aziende... quindi non è che non si sia fatto nulla.

Rispetto al tema in oggetto, la situazione è molto delicata, perché questa indennità non è... almeno per quelli che non sono addetti ai lavori si parla in generale di contributi all'agricoltura, in realtà questa indennità è il minimo necessario per consentire alle aziende di essere vagamente competitive. Il fatto quindi che non venga erogata tempestivamente, non venga erogata nella sua pienezza mette in una situazione di svantaggio le aziende agricole valdostane. Mi risulta che alcune aziende addirittura non abbiano fatto ricorso al meccanismo degli anticipi, si tratta di aziende che uno dice: "va beh, avevano i soldi", spesso sono anche anziani... alcuni... hanno invece intaccato quelli che sono risparmi familiari, hanno fatto fronte con energie personali, ma questa cosa ha indebolito il meccanismo dell'investimento, crea un clima di sfiducia, crea un clima che non è quello in cui il nonno dice al nipote: "dai, investi in questa attività, fai anche tu quello che faccio io!", anzi dice: "miseria, non mi danno neanche più il verde agricolo!", si crea quindi anche un clima da questo punto di vista di sfiducia. Dicevo, si tratta di una misura che assolutamente per la tempestività con cui viene erogata... c'era una prassi: si vedeva arrivare l'autunno, momento in cui noi festeggiamo con les batailles des reines, con la discesa delle mandrie dagli alpeggi, però era anche un momento in cui le aziende vanno in una sorta di sofferenza di liquidità, è il momento in cui bisogna aspettare fine ottobre, primi di novembre per avere di nuovo appieno la produzione del latte, quindi c'è un momento di difficoltà e questa era una misura fortemente attesa dalle aziende. Per cui la nostra sollecitazione è quella che grave danno è stato fatto nel non riuscire ad erogare tempestivamente questa misura, che alcune aziende sono state anche danneggiate per il fatto che ad oggi o perché non hanno richiesto l'anticipo, eccetera, non hanno avuto questo denaro, quindi in qualche modo bisognerà valutare una compensazione.

Va detto che quel meccanismo degli anticipi nulla ha a che vedere con una misura aggiuntiva, integrativa: è semplicemente una cosa che era dovuta, che arriva in ritardo e che non è piena e quindi, essendo che anche aziende ben più dotate delle aziende valdostane, quelle aziende di pianura, beneficiano comunque anche loro in minima parte di contribuzioni, è evidente che questa è una cosa che mette in situazione di grave svantaggio l'agricoltura valdostana. La nostra sollecitazione è di accelerare il più possibile e non soltanto come si apprende dai giornali la sostituzione di dirigenti che poi rimandano... a noi non interessa la polemica della colpa del dirigente o se è colpa dell'Amministrazione, proprio non volevamo neanche entrare nel merito della questione: a noi interessa che importanti azioni siano fatte affinché al più presto questa vicenda, che si trascina da due anni, sia chiusa.

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Innanzitutto un piccolo chiarimento, perché a volte i termini poi ingenerano delle interpretazioni che non sempre sono corrette. Il Governo regionale, consapevole delle difficoltà incontrate nella liquidazione dei premi nel settore agricolo, effettivamente nella seduta di venerdì 11 settembre ha nominato il dott. Rudy Sandi quale nuovo Direttore dell'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (AREA VDA). Qui vorrei subito chiarire che, quando si utilizza il termine "sostituzione", o "cadere le teste", o queste cose qui, non c'entra assolutamente nulla, perché era un avvicendamento dovuto anche ad una conclusione di un contratto come normalmente succede, invece pensare ad una sostituzione... sembra quasi che sia una sostituzione in itinere, questo è un primo chiarimento, però era stato completato quello che era previsto sul contratto, quindi da non far confusione. In ogni caso, la scelta: si tratta del dottor Rudy Sandi che ha operato presso l'Assessorato, è una figura che potrà affrontare le problematiche esistenti riteniamo con competenza in virtù dell'esperienza decennale maturata come funzionario responsabile delle misure agroambientali nel periodo 1996-2006. Successivamente lo stesso ha maturato anche un'esperienza dirigenziale presso gli Affari europei, quindi a stretto contatto con quello che è l'occuparsi di normative europee che sicuramente sono nel campo che stiamo trattando, quindi sicuramente crediamo in questa scelta. In particolare dovranno essere completamente risolte le problematiche legate alle cosiddette "anomalie bloccanti", per la maggior parte legate all'interfaccia fra il sistema informativo nazionale e quello regionale, per l'interpretazione cartografica, che condizionano le corrette procedure di liquidazione dei premi; questa è una delle priorità. L'Autorità di gestione del programma di sviluppo rurale, quindi l'Assessorato, ha inoltre proseguito l'attività amministrativa di sua competenza, quindi la vigilanza, l'indirizzo mediante la predisposizione in particolare di due documenti importanti, approvati dalla Giunta regionale rispettivamente in data 11 settembre: la delibera di Giunta n. 2488 e, in data 18 settembre 2009, la delibera n. 2576. Tali provvedimenti approvano rispettivamente alcune modifiche dei criteri applicativi di cinque misure del PSR e il sistema sanzionatorio obbligatorio per le misure strutturali del PSR, consentendo la semplificazione delle procedure di liquidazione. In particolare è stato possibile approvare il sistema sanzionatorio solo in tempi recentissimi a seguito di un parere positivo di AGEA obbligatorio, pervenuto in data 16 settembre 2009, in applicazione di un decreto ministeriale che andava a prevedere l'obbligatorietà di un'adozione di tali misure a livello regionale e questo è propedeutico poi al pagamento di tali premi.

Punto n. 2: sono in corso di approfondimento e di verifica amministrativa alcune iniziative urgenti che siano in grado di venire incontro alle esigenze degli agricoltori. A tal proposito a breve saranno organizzati degli incontri con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza del settore agricolo per valutare soluzioni attivabili nel breve periodo e coerenti con la richiesta degli agricoltori, al fine di averne una condivisione.

Al punto n. 3 riportiamo i provvedimenti di maggior portata predisposti nel recente passato dall'Assessorato dell'agricoltura, al fine di intervenire con ulteriori risorse nel settore agricolo. Alcune misure di intervento saranno attuate nel breve periodo, mentre altre troveranno applicazione nel medio-lungo periodo. Tali misure si riferiscono in particolare agli aiuti straordinari, previsti dalla legge regionale n. 25/2009 in attuazione del cosiddetto "decreto anti-crisi", alle modifiche apportate al PSR in corso, 2007-2013, e alle proposte per l'agricoltura di montagna, di cui è una cosiddetta "risoluzione di Garmisch", che sarà trattata in un successivo punto all'ordine del giorno di questo Consiglio. Sembra prematuro, ma non lo è, perché a livello di Comunità europea si sta già lavorando sulla predisposizione di uno strumento post 2013. Noi, per essere al passo con questo, come verrà successivamente illustrato, abbiamo aderito ad un asse di tutte le regioni alpine e comunque regioni di montagna, che propongono delle soluzioni e soprattutto delle azioni, come già ricordato in precedenza in quest'aula, ma questo mi riservo di trattarlo successivamente nel punto specifico.

Il capo 2 della legge regionale 4 agosto 2009 n. 25: "Misure urgenti di autorizzazione di aiuti temporanei alle imprese in funzione anti-crisi", per quel che riguarda il nostro settore, prevede aiuti temporanei in favore di società cooperative e delle altre imprese operanti nel comparto agro-alimentare, la cui piena attuazione sarà oggetto di specifica deliberazione della Giunta regionale entro il mese di ottobre. Tale sostegno avrà evidenti ricadute positive sul prezzo del latte remunerato agli allevatori, quindi questo indirettamente rientra in quelli che sono degli aiuti al settore. Grazie alle modifiche apportate al PSR a seguito dell'entrata in vigore dei regolamenti comunitari n. 74/2009 e n. 473/2009, il cosiddetto "Health check" della PAC, il programma regionale potrà beneficiare di una dotazione finanziaria aggiuntiva di circa 9 milioni di euro. Tali modifiche, che sono attualmente in corso, sono già state predisposte dall'Assessorato sotto forma di misure proposte, sono in corso di approvazione da parte della Commissione europea, la decisione deve essere emessa entro il 31 dicembre 2009. Permetteranno da una parte di recepire le sfide ambientali, che sono la tematica di riferimento prevista da questa azione di metà percorso - Health check - promuovendo le energie rinnovabili, quindi si parlerà di energie rinnovabili legate alle aziende agricole, tipo biogas e tetti fotovoltaici specifici per le aziende, da andare ad integrarsi con le iniziative relative al discorso più generale del risparmio energetico e attivando due misure di valorizzazione della biodiversità; dall'altra, di incrementare i premi di alcune misure dell'asse 2, in particolare sull'agro-ambiente; questo è quanto.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Solo una battuta: volevo appunto evitare la questione della sostituzione del dirigente, immagino che sia stata scelta persona assolutamente competente e capace. La polemica non l'ha sollevata il PD, l'ha sollevata il Dirigente sui giornali, tutti hanno letto La Vallée, quindi non è cosa nostra: è cosa dell'Amministrazione. La ringrazio invece per la precisazione che finalmente si dovrebbe riuscire a superare questo problema informatico che ha bloccato l'inoltro delle pratiche, quindi l'incontro finalmente felice fra il sistema regionale e il sistema nazionale. Auspico che tutte queste misure, anzi soprattutto mi interessa molto il punto n. 2, che sono in corso di approfondimento misure aggiuntive da concordare con le associazioni, quindi questo lo ritengo un punto fondamentale, perché siamo in una fase molto delicata. In quanto al punto n. 3, c'è stato un elenco di situazioni che spero si sblocchino al più presto, perché siamo di nuovo ai ragionamenti che abbiamo fatto su altre situazioni. Quello che è fondamentale in questa fase è che le misure siano prese in maniera tempestiva, che non siano rinviate troppo in là, anche perché il calo del numero delle aziende agricole è vertiginoso, è annuale, quindi qui anche sei mesi sono decisivi per la vita o meno di alcune aziende, quindi soddisfazione perché si stanno valutando delle misure, però il sollecito è che queste misure siano il più tempestive possibile.