Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 727 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 727/XIII - Interpellanza: "Iniziative per fronteggiare la crisi occupazionale in atto nella regione".

Interpellanza

Ricordato che la crisi dell'Eurotravel è solo l'ultimo anello di una lunga catena di realtà economiche valdostane in difficoltà e che tutto ciò si ripercuote pesantemente sui livelli occupazionali della nostra regione;

Tenuto conto che preoccupazioni provengono anche da realtà dinamiche come la Meridian o Air Vallée e che a livello macroeconomico i segnali di ripresa appaiono ancora molto modesti e incerti;

Preso atto che lo stabilimento di Tecdis è ancora quasi del tutto inutilizzato, pur presentando alcune infrastrutture di pregio come le camere bianche;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) sviluppare iniziative straordinarie per fronteggiare la crisi occupazionale nella nostra regione, ed in particolare prevedere l'introduzione di misure di sostegno al reddito (reddito minimo di cittadinanza o di garanzia), al duplice scopo di alleviare gli effetti della congiuntura negativa e di sostenere i consumi;

2) impegnarsi per trovare nel più breve tempo possibile degli imprenditori interessati ad insediarsi nell'ex stabilimento Tecdis di Châtillon, con attività rilevanti dal punto di vista occupazionale;

3) predisporre dei piani di riqualificazione professionale per le persone disoccupate, in cassa integrazione o in mobilità, in modo da consentire loro di avere più possibilità e prospettive di trovare una nuova occupazione.

F.to: Carmela Fontana - Donzel

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Il 2009 vedrà il nostro Paese confrontarsi con una riduzione del PIL del 5 percento, segno di una crisi economica importante incominciata più di un anno fa. Il risultato della nostra Regione non sarà molto diverso da questi dati, la nostra economia ha patito e patisce ancora in modo rilevante la crisi mondiale e questo non può che ripercuotersi pesantemente sui livelli occupazionali. La crisi dell'Eurotravel con un centinaio di posti di lavoro persi è solo l'ultimo anello di una lunga catena di realtà economiche valdostane scomparse, cui si aggiungono le difficoltà di aziende importanti come la Cogne, la Meridian o l'Air Vallée obbligate a chiedere la cassa integrazione o in difficoltà a pagare gli stipendi. In questa situazione di difficoltà il vedere lo stabilimento della Tecdis a Châtillon abbandonato, un insediamento industriale così importante, ricco di infrastrutture di pregio come le camere bianche, deve poter essere motore di sviluppo e di occupazione per il suo territorio, mentre invece oggi è senza attività con le erbacce che nascono qua e là nei suoi cortili.

Ci chiediamo pertanto cosa si può fare per risollevare la crisi occupazionale della nostra Regione e per aiutare le persone che oggi si trovano in difficoltà economicamente per mancanza di lavoro. In primo luogo occorre prevedere già a partire dalla prossima finanziaria l'introduzione di misure di sostegno al reddito, in qualche modo un reddito minimo di cittadinanza per i disoccupati e per i lavoratori licenziati. Contemporaneamente occorre affiancare le grandi realtà industriali della nostra regione, come la Cogne, la Meridian, supportandole con ogni mezzo affinché mantengano una forte competitività economica, premessa al mantenimento ed anche all'aumento dei livelli occupazionali. In secondo luogo è importante incrementare notevolmente i piani di riqualificazione professionale, al fine di offrire alle persone disoccupate e a quelle in cassa integrazione o in mobilità di poter acquistare delle competenze spendibili sul mercato del lavoro, perché più corrispondenti alle competenze richieste dalle imprese. In terzo luogo serve un intervento della Regione per la riattivazione dello stabilimento ex Tecdis di Châtillon con un'attività industriale rilevante dal punto di vista occupazionale. Non credo che ciò sia difficile tenuto conto che le camere bianche sono un tipo di installazione molto ricercata non solo nel settore delle tecnologie elettroniche, ma anche in quello farmaceutico. L'area territoriale di Châtillon e dei Paesi vicini come Pontey, Saint-Vincent, Verrayes, Saint-Denis ne ha un grande ed urgente bisogno. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive, Pastoret.

Pastoret (UV) - Grazie, Presidente. Annuncio alla Consigliera Fontana che risponderò io solo al punto n. 2 della sua iniziativa e il Presidente della Regione risponderà agli altri punti, ma per questioni pratiche io intervengo sulla questione Tecdis sulla quale lei ha posto l'accento. Come è stato peraltro detto più volte in quest'aula da me e anche dallo stesso Presidente della Regione quando ha presentato il programma di maggioranza, abbiamo una grande attenzione e un grande interesse relativamente alla Tecdis, uno stabilimento importante posto in un'area strategica del territorio regionale. Ad oggi questo stabilimento non risulta impiegato per ragioni che sono note, però mi consentirete di ripercorrerle sinteticamente. Avevo già detto che nella seconda metà del 2008 è stato cercato un accordo con la curatela fallimentare per poter giungere ad una soluzione per avere la disponibilità dello stabile. Dopo un lungo tergiversare non è stato possibile giungere ad una soluzione condivisa. La conseguenza di ciò è stata l'adozione di una linea diversa, che ho già avuto modo di esplicitare nel luglio scorso in quest'aula rispondendo ad un'interpellanza del gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau che chiedeva delle informazioni sullo stabilimento della Tecdis, ne approfitto per fare un aggiornamento visto che alcuni mesi sono trascorsi. Io allora dissi: lo stabilimento è ancora occupato dalla curatela fallimentare che non lo ha ancora reso libero da impianti, attrezzature e arredi e pertanto Vallée d'Aoste Structure ha avviato un'azione legale per ottenerne la piena disponibilità. Ad oggi la situazione si è modificata e qualche passo avanti è stato fatto, infatti dopo le iniziative legali nel corso di un recente incontro nel quale Vallée d'Aoste Structure ha rappresentato alla curatela fallimentare i danni economici conseguenti al mancato utilizzo dell'immobile, questa volta la curatela ha manifestato la propria disponibilità a depositare presso il Tribunale fallimentare un'istanza che l'autorizzi a rinunciare ai beni immobili, considerata la difficoltà di collocarli sul mercato nonostante i numerosi tentativi operati in tal senso, le aste pubbliche sono andate deserte essendo questi verosimilmente privi di interessi e quindi di valore economico. Nelle prossime settimane dovrà quindi essere depositata questa istanza e il magistrato dovrà decidere se autorizzare tale procedura. Non è mia abitudine esprimermi prima che i fatti si compiano, ma spero che tutto giunga ad una rapida soluzione e credo però che questa volta si possa coltivare un certo ottimismo, pur rimanendo guardinghi.

Questa premessa, Consigliera Fontana, è il presupposto essenziale per poter prevedere l'insediamento di nuove aziende nell'area, è ovvio che la raccomandazione che lei ci rivolge è, oltre che opportuna, anche condivisa e si sta cercando di sviluppare contatti con soggetti ed aziende che possono essere interessate ad insediarsi in quest'area. Certamente, per poter giungere ad installare nuove attività, è necessario disporre dello stabile nella sua interezza e nella sua totale disponibilità. Nel frattempo continuiamo a mantenere rapporti con aziende che hanno già manifestato interesse per l'area nel recente passato e in quello più datato rispetto alla durata di tutta la vicenda.

Lascio al Presidente l'elencazione degli altri punti.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Per completare rispetto alla prima e alla terza domanda le risposte. Rispetto al primo quesito, riteniamo che in Valle si sia fatto il possibile per mettere in campo un sistema organico di strumenti anticrisi adeguati ad affrontare la nostra situazione che giustamente veniva ricordata, perché in effetti ha questi connotati difficili, che risentono della situazione: da un lato, attraverso gli accordi con il Governo e con le organizzazioni sindacali regionali, che hanno permesso l'estensione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria e mobilità in deroga) a tutti i settori produttivi, ad eccezione del lavoro domestico, andando così a dare copertura ai lavoratori di quelle imprese, nei settori del turismo, del commercio e dell'artigianato, che costituiscono l'asse portante del tessuto economico valdostano - questo è stato un passo molto importante, perché ha permesso di aiutare tali settori, le piccole aziende, le piccole imprese che erano finora scoperte e non avevano dei punti di riferimento, con questo dato hanno preso tempo -; dall'altro, attraverso gli interventi contemplati dalla legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1, che reca una serie di interventi di natura economica a sostegno della famiglia e delle imprese, per i consorzi garanzia fidi e per la sospensione dei mutui agevolati, per il sostegno alla previdenza complementare, per il sostegno alle famiglie meno abbienti, per il contenimento dei costi dell'energia sempre per le famiglie; infine attraverso il Piano triennale di politica del lavoro, approvato da questa Assemblea nella seduta del 15 luglio scorso, che ha individuato precise strategie per affrontare la crisi e previsto misure specifiche finalizzate, in particolare, al sostegno della formazione, però formazione finalizzata all'assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione, al consolidamento del sistema dell'apprendistato e al sostegno dell'avvio di attività libero-professionali e dell'attività di innovazione e ricerca. La situazione è costantemente monitorata per evitare di avere delle sorprese, soprattutto per intervenire tempestivamente, al fine di verificare l'impatto delle misure stesse e, se del caso, prendere in considerazione altre iniziative valutandone le implicazioni finanziarie.

Per quanto riguarda invece l'ultima domanda: "predisporre dei piani di riqualificazione professionale...", vorrei in più dire che, per quanto riguarda l'elenco delle procedure di cassa integrazione guadagni straordinari, l'elenco delle procedure di mobilità e per quanto concerne il verbale dell'esame congiunto per ammortizzatori in deroga... non sto a leggerli tutti, darò poi copia in modo che vi sia coscienza dell'entità del fenomeno. Dicevo, per quanto riguarda la terza risposta: "predisporre dei piani di riqualificazione professionale per le persone disoccupate, in cassa integrazione o in mobilità, in modo da consentire loro di avere più possibilità e prospettive di trovare una nuova occupazione", le strutture del Dipartimento politiche del lavoro e formazione si sono già attivate per predisporre i piani di riqualificazione.

Nel dettaglio le iniziative in corso sono: gli uffici dell'Agenzia regionale del lavoro hanno predisposto una presa in carico orientativa e formativa dei lavoratori disoccupati, in cassa integrazione e in mobilità, al fine di favorirne la riqualificazione e la ricollocazione professionale. Al lavoratore viene offerta, infatti, l'opportunità di partecipare ad uno o più colloqui con gli operatori del Centro orientamento, al fine di definire un progetto di sviluppo di competenze coerente con le richieste del mercato del lavoro, i propri fabbisogni formativi, i propri obiettivi professionali e di concordare la sua partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro immediatamente disponibili, e più dettagliatamente, sono quelle di cui darò copia, su come avvengono; l'altro tema è il percorso orientativo individualizzato, integrabile con delle sessioni di gruppo per l'elaborazione del progetto formativo e professionale del lavoratore e per l'apprendimento delle tecniche di ricerca attiva del lavoro; tirocini orientativi e formativi da realizzarsi in azienda della durata minima di 200 ore e massima di 960 ore, integrati con una formazione specifica di 60 ore medie finalizzati a favorire l'orientamento, lo sviluppo di competenze professionali e il reinserimento nel mondo del lavoro, è il Centro orientamento che invia il lavoratore all'ente di formazione con l'indicazione degli ambiti di tirocinio più funzionali al suo progetto professionale, quindi è un mix fra quella di prima e questi orientativi. Percorsi formativi di gruppo e individualizzati: si tratta di moduli formativi della durata questa volta di 40 ore, anche capitalizzabili fra loro, rivolti a gruppi fra 5 e 15 partecipanti, o individualizzati (piccoli gruppi da 3 a 4 partecipanti), è sempre il Centro orientamento che invita i gruppi lavoratori dell'ente di formazione, con l'indicazione degli ambiti più funzionali al progetto.

In secondo luogo esiste un catalogo dell'offerta formativa che consente ai lavoratori interessati l'immediato inserimento nei percorsi formativi ed è il frutto di un confronto con aziende e associazioni di categoria e può essere comunque ampliato ed integrato in tempi brevi al verificarsi di nuove esigenze formative, si tratta di: front office, receptionist - queste le figure -, segretario studio medico, italiano per stranieri, promozione e vendita di beni e servizi, piccole manutenzioni, pizzaiolo, panettiere, pasticcere, autocad, trattamento documenti contabili, elementi di saldatura, assistente alla poltrona, addetto alle pulizie, percorso di orientamento di gruppo, queste sono alcune delle situazioni che vengono proposte.

Infine vi è una decina di corsi di formazione già attivi in ambito del Fondo sociale europeo, che concernono la qualificazione e specializzazione per estetiste, la mediazione interculturale, la creazione di impresa, la neo-imprenditorialità, l'alfabetizzazione informatica, la ricerca e sviluppo e l'orientamento professionale.

Se poi ci sono altri chiarimenti, sono disponibile, credo che si stia facendo, in attuazione ad un piano che è stato condiviso, un lavoro adesso di adeguamento molto importante che sta cominciando a dare dei risultati e che penso possa in effetti incontrare il modo di dare le risposte anche individualizzate o collettive, in maniera tale da risolvere, per quello che ci è possibile, il problema che - condividiamo - è molto importante. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Volevo ringraziare intanto l'Assessore Pastoret, perché mi ha dato una bella notizia, speriamo che vada a buon fine e questo ci dà la tranquillità che si può ricominciare, specialmente ai lavoratori della Bassa Valle, perché in questo periodo sono "messi in ginocchio" sulla questione del lavoro. Mi sento di spingere forse troppo su questo argomento, perché ho tante telefonate di lavoratori. La mia proposta era quella di proporre questo reddito di cittadinanza non perché la Regione non ha fatto niente per tali persone, io lo so che si è data da fare e ci sono tanti servizi, ma era proprio per quei lavoratori quando finisce la cassa integrazione e la disoccupazione... ci sono tanti lavoratori che non è così automatico... perché ci sono questi corsi di formazione, c'è questa legge che abbiamo messo in atto, siamo appena partiti... Mi sembrava allora un'idea buona, visto che c'è il prossimo bilancio... perché, se glielo dicessi a dicembre, mi sentirei dire: "non si possono variare i capitoli", sempre se è fattibile fare un capitolo dove si mettono dei soldi per questi casi particolari che non hanno diritto alla cassa integrazione o alla disoccupazione, nel frattempo che trovano lavoro gli davamo... andiamo verso l'inverno, ci sono i figli da mandare a scuola, il riscaldamento, le spese di condominio, senza lavoro... la mia preoccupazione è questa, perché veramente ce ne sono tanti in questa situazione. Direi se si può fare una riflessione... ben venga poi se riuscissimo a sistemarli tutti, sarei veramente contenta che non ci fossero problemi! Mi sembra però che i problemi ce li abbiamo e sono anche tanti. Grazie comunque.