Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 724 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 724/XIII - Interpellanza: "Azioni per favorire un maggiore accesso ai locali pubblici sulle piste da sci al di fuori degli orari di chiusura del comprensorio".

Interpellanza

Premesso che:

- da alcuni anni molti turisti che frequentano le nostre stazioni sciistiche durante la stagione invernale si sono appassionati all'idea di poter frequentare, al di fuori degli orari di apertura e chiusura delle piste di sci da discesa, gli esercizi pubblici posizionati sulle piste medesime, affascinati dall'atmosfera che avvolge le nostre baite durante la sera;

- le disposizioni normative riguardo la sicurezza sulle piste da sci, in particolare l'articolo 11 della Legge regionale 17 marzo 1992 n. 9 e successive modificazioni, limitano fortemente questa possibilità, demandando al gestore del comprensorio la possibilità o meno di effettuare in gruppo la salita e la discesa verso gli esercizi pubblici e al gestore del locale l'onere di garantire la sicurezza dei propri clienti;

Considerato che l'avvio della stagione invernale è alle porte, che sarebbe certamente gradito ai nostri turisti poter accedere con maggior libertà presso i locali sulle piste, e che gli stessi gestori trarrebbero beneficio da tale possibilità;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) se è intendimento della Giunta, fatto salvo il mantenimento del livello di sicurezza sulle nostre piste di sci da discesa, prevedere per la prossima stagione invernale la possibilità di favorire maggiormente l'accesso ai locali pubblici sulle piste al di fuori degli orari di chiusura e apertura del comprensorio.

F.to: Zucchi

Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.

Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. La nostra Regione investe giustamente e correttamente parecchio denaro nell'attività turistica, l'Assessore non è mai contento, però anche noi peroriamo che sull'attività turistica si debba forse fare qualcosa di più, però dobbiamo ammettere che, per quanto riguarda l'attività turistica per eccellenza della nostra regione, rappresentata dagli sport invernali: più propriamente l'esercizio dello sci sui nostri comprensori, frequentatissimi durante la stagione invernale, la nostra Regione di denaro ne ha investito anche recentemente e quindi anche con doverosa quantità e attenzione. Corollario dell'attività turistica pratica dello sport dello sci - sicuramente non è un'attività prevalente, ma sta cominciando ad assumere anche delle caratteristiche peculiari di appeal non secondario - è anche l'attività che si fa nel dopo sci. Sicuramente l'Assessore da buon frequentatore anch'egli dei numerosi locali - i quali sono anche di ottima qualità - che si stanno proponendo sui nostri comprensori, ne è a conoscenza: ecco negli ultimi anni si sta sviluppando io dico la piacevole esperienza di tanti turisti che hanno dopo la chiusura dell'orario delle piste la possibilità di poter cenare nei nostri mayen, nei nostri locali che sono adibiti chi più, chi meno, ma comunque tutti quanti proiettati verso una migliore offerta votata all'eccellenza, appunto di fermarsi in questi locali che rappresentano per certuni sicuramente delle esperienze anche - oserei dire - irripetibili, perché si tratta comunque di esperienze, vista la bellezza dei nostri comprensori, del panorama delle nostre montagne che si possono gustare non soltanto dal punto di vista diurno, ma anche dal punto di vista notturno... rappresentano un appeal non secondario. In questo senso l'Assessore sicuramente ne è stato anche reso edotto perché, non vivendo su Marte, anch'egli credo sia stato informato dagli operatori numerosi che si sono interessati della materia. Ci sono comunque delle normative che disciplinano l'accesso dei numerosi turisti che vorrebbero frequentare questi nostri locali disseminati sulle piste e, scorrendo la banca dati della Regione, abbiamo potuto constatare che tale materia è disciplinata dalla legge regionale 17 marzo 1992 n. 9 e dalle successive modificazioni, che in qualche modo disciplina i caratteri prevalenti per poter accedere a questi locali; se non ho capito male, si tratta di due essenziali requisiti che sono richiesti quanto meno come principio da tale legge: uno, l'assenso dei gestori degli impianti; due, che sia comunque garantito un livello di sicurezza. Orbene, mi risulta che, essendo necessario l'accordo dei vari impianti di risalita che devono dare o meno l'assenso per la frequentazione dopo la chiusura delle piste per poter consentire l'accesso ai turisti che vogliono avere questo tipo di esperienza nelle cene in baita - per cui è necessario uno dei due tasselli, quindi l'accordo dei comprensori -, non in tutti i comprensori vige la stessa prassi: ci sono dei comprensori che sono più disponibili e altri che lo sono di meno. Naturalmente lo scopo di questa interpellanza è quello di sentire da parte del Governo regionale se, come credo sia stato già informato, ci sono delle iniziative e delle volontà nel dare degli indirizzi di maggiore elasticità, soprattutto per quanto attiene un accordo che dovrebbe esserci fra gli impianti sciistici e i vari gestori dei locali, perché è evidente che il discorso della sicurezza deve essere mantenuto tale e deve essere garantita l'incolumità dei turisti che - sarebbe anche naturale pensarlo -, svolgendo e facendo un'attività ludica nel cenare nelle baite soprattutto di sera, ben si presterebbero a delle situazioni da tenere sotto controllo.

Molto brevemente concludo la premessa di questa interpellanza per sentire dall'Assessore o da chi ne fa le veci, ma credo l'Assessore: se ci sono delle iniziative visto che fra due mesi dovrebbe ripartire l'attività sulle nostre piste di sci e noi tutti speriamo che possano essere maggiormente e più qualificatamente frequentate da parte dei turisti; se è intenzione, essendo tutti gli impianti di risalita di fatto - tranne uno, penso... ancora magari per poco - di proprietà della Regione, ci può essere un indirizzo da parte dell'azionista di riferimento, che è l'Amministrazione regionale, ai vari responsabili e rappresentanti degli impianti di risalita, che si mettono di buona lena, d'accordo con i vari esercenti, per trovare una soluzione che corrisponda, da una parte, alla sicurezza e, dall'altra, anche alla fruizione di un servizio molto apprezzato.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Nell'interpellanza e nell'esposizione del collega Zucchi mi ritrovo perfettamente, nel senso che quanto indicato, ovvero il considerare che le cene notturne in quota sugli impianti di sci sono dei prodotti decisamente interessanti. Dal punto di vista delle azioni di promozione, lei sa benissimo, collega, che uno degli strumenti più importanti è alla fine della fiera poi il passaparola, ossia colui che vive un'emozione, colui che vive un'esperienza unica che va a casa e lo racconta; questo fa poi un procedimento virtuoso che rafforza tutte le altre attività promozionali, quindi ci riconosciamo. Già l'anno scorso abbiamo avuto una serie di incontri, anche perché, se si ricorda, alcune iniziative notturne hanno avuto una particolare eclatanza, erano state riprese dai media, vi ricordate? Nel comprensorio di Cervinia dove erano state fatte delle discese sotto la luna con tutta una serie di cose.

Rispetto a questo tema, lei ha già indicato qual è il riferimento normativo: noi abbiamo la legge n. 9/1992, che ha avuto delle modifiche e in un dispositivo si indica una traccia e questa è quella che ha creato delle situazioni di sostanziale discontinuità fra un comprensorio e l'altro. Rispetto a questo tema, evidenzio che non tutti gli stessi comprensori sono simili, sono uguali, anzi ci sono dei comprensori dove ci sono dei pericoli latenti importanti, quindi un timore più forte rispetto ad altri comprensori dove le attività possono essere fatte con una certa tranquillità. Rispetto a questo, abbiamo avviato l'anno scorso una serie di incontri e abbiamo cercato di mettere attorno al tavolo sia gli operatori rappresentati dai consorzi, sia l'Associazione degli impianti a fune, perché ovviamente ognuno ha un interesse: c'è l'aspetto della sicurezza, sapete bene che la battitura di piste avviene di notte, quindi non può essere un far west, dobbiamo comunque circoscrivere e indicare delle norme. A tal proposito, in virtù di tale ragionamento - e non solo per questo -, abbiamo già avviato un percorso di modifica della legge n. 9, quindi abbiamo già in fase inoltrata una modifica completa, perché tale legge è "Norme in materia di esercizio ad uso pubblico delle piste di sci", quindi ci sono anche gli altri argomenti, gli attraversamenti, eccetera, non c'è solo questo, ma dedichiamo, rispetto a tale ragionamento, un capitolo molto ampio. Nella bozza che abbiamo iniziato a discutere insieme ai vari interlocutori, in modo da portare nelle Commissioni e in Consiglio un prodotto che abbia già una sua definizione, abbiamo introdotto alcuni argomenti. La bozza prevede che "siano mantenuti adeguati livelli di sicurezza e definite le responsabilità dei gestori delle piste dei pubblici esercizi..." - caricando la responsabilità a colui che opera - "... il gestore dei pubblici esercizi ubicati sulle piste sia responsabile del servizio di accompagnamento e di soccorso dei propri clienti lungo le piste da sci, utilizzando anche adeguati mezzi di trasporto..." - ossia tu fai la cena in quota, devi munirti di accompagnatori e di mezzi per dare una risposta, pertanto ci dovranno essere non solo i maestri di sci, ma anche i pisteurs, coloro che sono le figure professionali in grado di... così come avere la presenza di un mezzo meccanico - "... i clienti dei pubblici esercizi assicurino un comportamento prudente e rispettino in ogni momento le indicazioni degli accompagnatori", perché sapete bene che di notte la cena in quota dà delle emozioni che a volte sono cattive consigliere, perché si sviluppa un titanismo, una certa euforia. Voi sapete... lei poi è così attento agli aspetti legali... sa che ci sono state una serie di sentenze che poi sono rese definitive in Cassazione, dove hanno dato la responsabilità a dei soggetti che a volte erano lì anche per caso ma, essendo delle figure professionalmente idonee, hanno avuto delle condanne; da questo punto di vista, quindi la norma dobbiamo indicarla: "... il gestore delle piste fornisca una formale autorizzazione a percorrere le piste di rientro, scelte di orari prestabiliti, al fine di permettere la manutenzione notturna delle piste". Questo è il quadro e vorremmo arrivare alla definizione di tale legge prima dell'inizio della stagione, in modo da valorizzare quello che (condividiamo il suo punto di vista) è un punto di forza della nostra offerta turistica.

Presidente - Nessuna replica?