Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 716 del 23 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 716/XIII - Interrogazione: "Controlli per la verifica delle condizioni del tratto di oleodotto che attraversa la Regione".

Interrogazione

Appreso che, nel mese di agosto, una falla nell'oleodotto della Spse (Societé du pipeline sud-européen) che collega la Francia e la Germania ha provocato il versamento di quattromila metri cubi di petrolio su un'estensione di due ettari della riserva naturale di Coussouls de Crau, nel dipartimento Bocche del Rodano, nel sud della Francia, dando luogo così a "un vero disastro ecologico";

Tenuto conto che la Valle d'Aosta è attraversata da un oleodotto che collega il porto di Genova con il Vallese;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per conoscere:

1) quali siano le condizioni del tratto di oleodotto che attraversa la Valle d'Aosta;

2) se il livello di controlli in atto sia in grado di contenere eventuali perdite che si dovessero verificare per cause accidentali o se alla luce di quanto accaduto in Francia non sia opportuno implementare tali controlli e gli standard di sicurezza.

F.to: Donzel - Carmela Fontana - Rigo

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. La richiesta di chiarimento credo che sia più che corretta, tenendo conto che questa infrastruttura è una infrastruttura molto importante, non solo per la Valle, perché è un oleodotto che trasferisce, passando attraverso la Valle, il materiale per tutte le industrie del nord.

Vengo alle risposte puntuali ai due quesiti posti dall'interrogazione, che si riferiscono ad informazioni fornite in merito alle competenti strutture tecniche di ENI S.p.a. relativamente all'oleodotto che da Genova arriva a Aigle in Svizzera attraversando la nostra Regione. L'oleodotto è costituito da due condotte per petrolio grezzo più o meno parallele, che percorrono il territorio dal confine della Regione Piemonte fino al tunnel del Gran San Bernardo sul nostro territorio evidentemente. La condotta più vecchia è fuori servizio, bonificata e inertizzata in azoto. La condotta più recente è entrata in servizio fra il 1997 e il 1999 e, in relazione alla vita utile di questo tipo di impianti, può definirsi nuovo.

In ogni caso le modalità di progettazione e realizzazione e di ispezione ed esercizio adottata da ENI rispecchiano lo stato d'arte che la tecnologia attuale consente:

- l'oleodotto è telecontrollato dalla sala di Controllo del Terminale di Ferrara e dispone di logiche ed allarmi in grado di chiudere in remoto e in automatico le valvole motorizzate, che sono dislocate al sezionamento della linea. Sul territorio valdostano in 67 km sono presenti 16 valvole motorizzate;

- l'oleodotto viene ispezionato ogni 4 anni con veicoli intelligenti ultrasonori che viaggiano spinti dal fluido stesso. Questi strumenti permettono di leggere con estrema accuratezza per tutta la lunghezza lo stato di conservazione in termini di corrosioni, ammaccature o altri difetti. Nel caso in cui lo strumento legga riduzioni di spessore inferiori al limite, si procede direttamente alla sostituzione della barra di tubo che presenta il difetto. L'ultima ispezione risale al 2008 e non ha evidenziato criticità;

- la condotta è segnalata sul territorio da palline gialle ed arancione, recanti il numero verde di emergenza.

Oltre alle ispezioni e al telecontrollo sono previste altre tipologie di controllo non automatizzate, operate secondo frequenze che sono proceduralmente stabilite e sono le seguenti:

- settimanalmente i guardialinee ENI ed i guardialinee di società appaltatrici percorrono alcuni tratti della condotta, alternandosi fra loro e con particolare attenzione alle zone più sensibili, perché urbanizzate o perché sono presenti ad esempio corsi d'acqua;

- settimanalmente vengono effettuati i sorvoli in elicottero allo scopo di verificare anomalie macroscopiche: frane, abusi edilizi, deposito di materiali non autorizzati sulla fascia asservita, integrità della cartellonistica di segnalazione;

- semestralmente viene eseguito un pedonamento dall'inizio alla fine del tracciato;

- circa due volte l'anno viene operato lo sfalcio e pulizia da vegetazione della fascia asservita;

- ogni due anni, e nel caso di anomalie, si provvede alla verifica di interramento della condotta in corrispondenza dell'attraversamento dei corsi d'acqua. Se il franco di interramento minimo, variabile a seconda del tipo di corso d'acqua, risulta non rispettato si provvede, previo ottenimento dei permessi, al ripristino.

Inoltre in Valle d'Aosta è presente un presidio fisso ENI presso la stazione di rilancio di Pollein ed un presidio fisso all'impresa di manutenzione ed emergenza convenzionata. Si consideri infine che ENI si è dotata di un meccanismo per far fronte alle emergenze, denominato "Dispositivo Emergenza Oleodotti", trasmesso a tutte le Prefetture del paese, che prevede in dettaglio le modalità di intervento del personale reperibile ENI e del personale delle imprese convenzionate per la gestione delle emergenze ambientali.

Questo è quanto; ad oggi si può dire nel merito del presidio della condotta che è in atto, mentre l'altra è fuori servizio. Dobbiamo dire che per fortuna, almeno a conoscenza, grandi incidenti non ne abbiamo riscontrati sotto il profilo di incidenti accidentali, proprio perché il controllo è positivo; chiaramente non deve essere allentato, anzi, ci auguriamo che soprattutto il controllo in remoto possa continuare perché dà la garanzia dell'intervento immediato.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio il Presidente per i chiarimenti e le rassicurazioni che ritengo indispensabili; mi ritengo soddisfatto di questa cosa. Vorrei solo precisare che l'allarme che aveva suscitato quell'incidente in Francia, segnalato dall'interrogazione, ho avuto modo successivamente di verificare, ma lei mi conferma che l'oleodotto è stato completamente ricostruito dal 1997... tre gravi incidenti avvennero nel 1994 nella tratta piemontese. Quindi è un argomento delicato e solo a precisare la necessità di questi chiarimenti e rassicurazioni il fatto che in Lucania ben 12 gravi incidenti, alcuni accaduti anche di recente, hanno interessato degli oleodotti e, ultimo caso grave, nel 2008 c'è stato un gravissimo incidente sull'oleodotto che riforniva la base di Aviano. Ecco le ragioni di questo sollecito; siamo rassicurati perché i danni che porta anche una piccola falla sono particolarmente ingenti.