Oggetto del Consiglio n. 711 del 23 settembre 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 711/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Iniziative per migliorare la situazione di sovraffollamento del carcere di Brissogne".
Interrogazione a risposta immediata
La Casa Circondariale di Brissogne accoglie attualmente quasi 260 detenuti rispetto alla propria capienza massima autorizzata di poco superiore alla metà.
Le rappresentanze sindacali della Polizia Penitenziaria hanno minacciato di mettere in atto forme di protesta contro questa situazione di cui una delegazione del Consiglio regionale ha potuto rendersi conto di persona il 14 agosto scorso.
Il sovraffollamento del Carcere di Brissogne e la debolezza delle sue strutture sanitarie interne appaiono oltremodo allarmanti, oltre che palesemente in contrasto con gli standards stabiliti dalla Corte di Strasburgo in materia di diritti dell'uomo.
Per questi motivi
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere quali iniziative abbia posto in essere per far fronte a questa emergenza.
F.to: Louvin - Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Patrizia Morelli
Président - Il y a deux minutes pour l'illustration, trois minutes pour la réponse et une minute pour la réplique.
La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Presidente Rollandin, lei lo sa, il carcere di Brissogne sta scoppiando, ci sono oltre 260 detenuti quando la capienza massima è meno della metà e le rappresentanze sindacali della Polizia penitenziaria hanno già sottolineato più volte la drammaticità di questa situazione di sovraffollamento, la debolezza delle strutture sanitarie. L'anno scorso un detenuto ha rischiato di morire in assenza del medico che dovrebbe presidiare 24 ore su 24 la struttura, ci sono tensioni molto forti, ci sono stati incendi dolosi provocati dagli stessi detenuti. Noi abbiamo avuto modo, il 14 agosto scorso, con alcuni colleghi, di visitare la struttura e di renderci conto personalmente della gravità della situazione. Ci sono delle carenze di organico che ormai vengono lamentate da tantissimo tempo dalle rappresentanze sindacali della Polizia penitenziaria e crediamo sia doveroso dare una risposta urgente a questa problematica, che si è acuita con il pacchetto sicurezza; c'è una tendenza purtroppo in questo Paese e continua a premere sulla soluzione penitenziaria come risposta alla criminalità invece di ricorrere a strumenti alternativi alla detenzione. Crediamo che si debba fare qualcosa con la massima urgenza e chiediamo a lei cosa fa, cosa sta facendo in questo campo.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Je remercie le collègue pour avoir soumis à l'attention du Gouvernement encore une fois un problème qu'en effet, malheureusement, se traîne pendant des années. Le numéro pour dire qui change chaque jour à aujourd'hui c'est 247, mais demain peut être...
Evidemment les conditions de surpopulation de la maison d'arrêt de Brissogne ont été examinées au cours de la réunion du 9 juin dernier de l'Observatoire chargé de contrôler la mise en œuvre du protocole d'accord passé entre le Ministère de la justice et la Région, le 17 septembre 2008. A cette occasion, j'ai demandé à M. Aldo Fabozzi, un inspecteur interrégional pour le Piémont et la Vallée d'Aoste de l'Administration pénitentiaire, et à M. Salvatore Mazzeo, directeur de la maison d'arrêt de Brissogne, de m'informer de la situation de cet établissement. La maison d'arrêt en question, conçue pour accueillir, comme il a été rappelé, 180 détenus, en héberge actuellement... ça passe de 250-260, mais ce n'est pas là le problème. Les conditions de surpopulation sont dues au transfert de détenus provenant d'autres établissements et, notamment de la prison des Vallette située à Turin.
L'inspecteur Fagozzi a affirmé que, du fait que cette décision était nécessaire et inévitable, il s'est parfois avéré indispensable de placer deux détenus à la même cellule, ce qui est évidemment contre le système et les lois. En même temps M. Fagozzi nous a également assurés du fait que l'Administration pénitentiaire s'engage à éviter toute saturation de la maison d'arrêt régionale et à ne pas dépasser le plafond de deux personnes par cellule - qui est déjà le double de ce qui est normal, imaginez-vous! -; à réserver un nombre suffisant de ces dernières à l'utilisation individuelle et à la sauvegarde de l'environnement des détenus.
L'Administration régionale, dans le cadre de ses compétences, œuvre pour l'amélioration générale des conditions de vie des détenus, au moyen des structures de l'Assessorat à la santé et bien-être, il a été rappelé l'ambulatoire, je crois que dans ce sens il y a une convention qui va être signée pour intervenir comme partie publique en faveur de la maison de Brissogne et donc des initiatives sont en train de se passer. La situation de la maison d'arrêt est suivie avec attention par l'Administration régionale et la prochaine réunion se tiendra, compte tenu du fait qu'il y a différents membres, au mois de novembre 2009 et permettra de faire, encore une fois, le point de la condition.
On a sollicité à ce point le ministère compétent et les personnes intéressées, mais malheureusement l'attention est amoindrie et je dois avouer que malgré toutes les interventions les résultats ne sont pas satisfaisants.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Presidente Rollandin, sono risposte di circostanza. Capisco che lei faccia in qualche modo il passacarte, ma non è questo il ruolo del Presidente-Prefetto! Lei deve puntare i piedi su una questione come questa; al Ministero degli interni si deve sapere che la Valle d'Aosta non accetta, avendo già una servitù penitenziaria pesantissima, perché abbiamo pochissime unità detenute per fortuna di nostri corregionali, non possiamo accettare che venga mantenuta questa mina vagante di un carcere sovraffollato, che rischia di provocare gravissime situazioni sanitarie e anche di ordine pubblico in questa struttura.
A noi sembra che non si stia prendendo la questione a cuore, questo ci è stato anche sottolineato nell'incontro che abbiamo avuto ad agosto. Pensiamo che si debba fare molto di più e la invitiamo a portare anche un'iniziativa del Governo regionale e di quest'aula molto più incisiva sulla materia. Non basta fare il punto a novembre, non basta intervenire solo a parole! Grazie.
Presidente - Voglio ricordare che lo svolgimento delle interrogazioni con risposta immediata chiedono una modalità che va rispettata, quindi invito gli interroganti a rimanere nell'ambito della procedura e limitarsi ad esprimere in sede di replica se sono o non sono soddisfatti, evitando di commentare, come dice il Regolamento...
(interruzione del Consigliere Louvin, fuori microfono)
...lo abbiamo concordato assieme, collega Louvin, altrimenti le interrogazioni devono assumere un'altra veste.