Oggetto del Consiglio n. 682 del 28 luglio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 682/XIII - Interrogazione: "Accertamenti effettuati per verificare le stime dei danni causati dalle nevicate alle strutture viabili, presentate dai Comuni".
Interrogazione
Vista la nota prot. n. 4068 del 24 aprile 2009 con cui il Dipartimento Difesa del Suolo e Risorse Idriche chiedeva ai Comuni di indicare ed estimare anche in via preventiva l'entità dei danneggiamenti causati dalle copiose nevicate alle strutture viabili;
Richiamato l'articolo 7 della legge regionale n. 7/09 che autorizza la Giunta regionale ad adottare per l'anno 2009 piani straordinari di interventi finalizzati al ripristino dei danneggiamenti sopra menzionati, determinando l'onere complessivo in tre milioni di euro;
Richiamata la delibera di Giunta che indica i criteri e le modalità di erogazione ai Comuni dei relativi finanziamenti;
Constatato che l'allegata tabella n. 1 "quadro delle richieste pervenute dai Comuni" evidenzia come Comuni comparabili in termini di rete viaria ed altitudine abbiano presentato delle richieste profondamente diverse;
Ricordato che i rapporti tra l'amministrazione locale e l'Amministrazione regionale devono richiamarsi al principio della leale collaborazione;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
1) la tipologia delle richieste pervenute dai Comuni, la natura degli interventi effettuati e se gli stessi siano realmente coerenti con i criteri indicati dalla delibera di Giunta;
2) quali verifiche sono state attuate per accertare la reale entità dei danneggiamenti dichiarati.
F.to: Giuseppe Cerise - Bertin - Chatrian - Louvin - Patrizia Morelli
Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Merci.
I Comuni hanno segnalato una serie di esigenze sulla base di quanto richiesto con la nota richiamata nell'interrogazione, il cui ammontare complessivo superava la cifra di 9,5 milioni di euro. Tali segnalazioni dovevano essere strutturate in modo da indicare non solo l'ammontare finanziario delle esigenze, ma anche documentare con fotografie e planimetrie le aree di intervento. Inoltre è stato richiesto di distinguere fra le esigenze di asfaltatura della sede viabile e interventi di recupero e riparazione dei manufatti vari. Ricordo che la legge n. 15/2009 ha messo a disposizione una somma pari a 3 milioni di euro per il finanziamento del programma, ponendo quindi l'esigenza non solo di verificare l'ammissibilità delle richieste rispetto a quanto previsto dalla legge, ma anche di individuare criteri di ripartizione dei finanziamenti, perché la somma a disposizione era pari a circa 1/3 delle esigenze manifestate. Sulla base di tali considerazioni gli uffici hanno quindi prima individuato ed escluso le richieste di intervento che esulavano dalle tipologie ammissibili al finanziamento per un importo complessivo pari a circa 1 milione di euro, quindi la somma è scesa da 9,5 a 8,5 milioni di euro.
Per quanto riguarda le segnalazioni ammissibili è stato verificato che le richieste fossero tutte accompagnate da un'adeguata documentazione fotografica e planimetrica, atta ad individuare in modo univoco l'intervento e che le valutazioni economiche fossero basate sul prezziario regionale. Quest'ultima verifica ha anche permesso di accertare che mediamente i costi di intervento similari, gli asfalti soprattutto, fossero uniformi per tutti i Comuni.
Rispondendo puntualmente ai quesiti, con riferimento al primo quesito è possibile assicurare che quanto finanziato è coerente con quanto stabilito dalle legge regionale n. 15/2009, in considerazione del fatto che le richieste superano abbondantemente la disponibilità e che solo una parte viene finanziata, e il tutto è stato concordato con il CELVA; che il piano non indicasse quindi puntualmente quali interventi finanziare, ma solo l'ammontare delle risorse assegnate a ciascun Comune. Il piano stabilisce quindi che ogni Comune, nel limite della quota di finanziamento assegnata, salvo integrazione con i fondi comunali, dovrà individuare in fase realizzativa quali lavori eseguire fra quelli e sono fra quelli indicati. Questa scelta è correlata dal fatto che sono state finanziate completamente le esigenze fino a 30.000 euro, poi il collega saprà certamente come è venuta questa proposta dal CELVA, e solo in quota parte quelle di importo superiore, quindi un importo minimo uguale a tutti per quelli che hanno fatto domanda e poi solo in percentuale.
Proprio con lo spirito della leale collaborazione richiamata nell'interrogazione, si è preferito non vincolare i Comuni, ma permettere loro, nella loro autonomia, di scegliere le priorità da soddisfare nell'ambito però esclusivo dell'insieme degli interventi segnalati. Questa impostazione è stata concordata con il CELVA, con il quale si è operato in stretta collaborazione sia nella fase di verifica delle richieste, sia in quella di individuazione dei criteri di riparto dei fondi. Le discrepanze fra i Comuni comparabili in termini di estensione della rete viaria e di altitudine, come evidenziato dall'interpellante, sono abbastanza evidenti - lo abbiamo notato anche noi -, ma l'autonomia dei Comuni è che ognuno possa indicare quello che ritiene opportuno. Rilevo che però la documentazione presentata è coerente con le esigenze manifestate, quindi se ne deve dedurre che ogni Comune ha operato in piena autonomia scelte diverse: alcuni hanno selezionato le richieste, altri invece hanno indicato un numero ampio di interventi, ciascun Comune ha però presentato una documentazione esaustiva a supporto della propria richiesta.
Con riferimento al secondo quesito confermo che la reale entità dei danneggiamenti dichiarati... è stata verificata, in quanto ogni richiesta risultava adeguatamente accompagnata dalla documentazione tecnica fotografica, richiesta dagli uffici e poi esaminata puntualmente per scorporare quegli interventi che abbiamo trovato non ammissibili rispetto al testo normativo della legge n. 15/2009.
Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.
Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. La ringrazio, Assessore, innanzitutto per la risposta abbastanza dettagliata e puntuale che ha dato. Sono stato e sono tuttora credo un difensore dell'autonomia dei Comuni, non voglio qua sicuramente andare ad intaccare questa autonomia. Mi permetto però di avere alcune perplessità... che effettivamente tutto quanto indicato dai Comuni... questi siano stati poi coerenti con quanto, di fatto, verificato.
Abbiamo presentato questa interrogazione dopo aver preso visione della tabella dei danni dichiarati dai Comuni, in risposta alla nota che citava lei, inviata dal suo assessorato, nella quale si richiedeva di indicare e stimare anche in via presuntiva l'entità dei danneggiamenti subiti dalle infrastrutture viarie comunali, inseguito alle abbondanti nevicate di questo inverno; danni che, dalle indicazioni pervenute, ammontano prima a 9 milioni, poi ricondotti agli 8,5 milioni di euro circa, rispetto alla disponibilità di 3.000 euro, cifra stanziata dalla legge che lei ha citato. Anche da un attento esame della tabella di ripartizione dei finanziamenti ai singoli Comuni, da un esame attento delle richieste pervenute, credo che non possa sfuggire il profondo divario - che anche lei ha ricordato - fra i vari Comuni; Comuni che non hanno indicato alcun danno, Comuni che hanno indicato dei danni dell'ordine di una decina di migliaia di euro, per arrivare a Comuni che hanno dichiarato 800.000 euro, un rapporto uno a ottanta, mi pare.
Al di là di questo dato che riteniamo significativo, colpisce il fatto che Comuni affini - lo ha citato anche lei nella risposta - in termini di rete viaria e di altitudine abbiano lamentato danni di entità incomprensibilmente diverse, per intendersi meglio con un rapporto, anche qui, di uno a venti. Con questo non vogliamo assolutamente muovere delle accuse a lei, Assessore; conosciamo l'impegno che mette nell'esercizio della sua funzione. L'altro giorno, dall'altra parte dei banchi, mi pare che qualcuno, elogiando il suo impegno, la invitava scherzosamente ad aggiungere altre due ore di presenza alle già 26 che normalmente assicura; noi non ci spingiamo a tanto, ma pare doveroso, al di là dell'ironia, riconoscere il pregio di questa presenza e del suo impegno.
Vorremmo semplicemente che iniziative lodevoli come questa, tendenti a sostenere i Comuni a far fronte a maggiori spese non programmate causate da particolari condizioni atmosferiche, eccetera, che - ripeto - incontrano la nostra condivisione, siano poi supportate da criteri di ripartizione equi e da un'effettiva verifica sull'attendibilità e coerenza di quanto dichiarato. Siamo coscienti che questo non sia così semplice, per poter accertare i danni dichiarati e che siano effettivamente conseguenti alle forti nevicate e alle condizioni climatiche del periodo invernale di quest'anno, necessiterebbe la conoscenza reale dello stato di fatto delle reti viarie prima dell'inverno, altrimenti difficilmente si potrà capire quali sono danni che erano già presenti, a volte per una cattiva manutenzione delle strutture.
Noi non vogliamo assolutamente stilare delle classifiche di Comuni più o meno virtuosi, siamo coscienti che i fondi stanziati sono comunque indirizzati a interventi di interesse generale, non c'è una distorsione di fondi, vanno per interventi su delle opere sicuramente necessarie; ma ci parrebbe corretto che non venissero impegnati in contesti che non sono quelli indicati specificatamente dalle finalità del provvedimento. Il criterio di coprire i danni dichiarati fino a 30.000 euro e di ripartire la quota residua in proporzione all'entità dei danni indicati potrebbe, a nostro avviso, senza un effettivo controllo e criteri molto stringenti su provvedimenti simili spingere le amministrazioni locali a segnalare anche quei danni non propriamente riconducibili alle finalità desiderate. Ripeto, non è una critica che muoviamo, Assessore, ma un invito ad eventualmente riconsiderare, in futuro, per interventi simili i criteri e le verifiche per assicurare il rapporto dei danni realmente subito, evitando di premiare le richieste più disinvolte, richiamando se necessario gli enti locali al rispetto del principio di pari dignità fra i vari livelli istituzionali, ma anche nel rispetto dell'imprescindibile concetto della leale collaborazione che li deve regolare. Grazie.