Oggetto del Consiglio n. 676 del 16 luglio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 676/XIII - Reiezione di risoluzione: "Iniziative per la costituzione di un Comitato promotore per l'inserimento del massiccio del Monte Bianco nel patrimonio mondiale dell'umanità".
Risoluzione
Premesso che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta si compiace dell'inserimento delle Dolomiti, dopo quello del massiccio svizzero di Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn, nella lista dei siti considerati Patrimonio Mondiale dell'Umanità e sottolinea come tale fatto comporti riflessi importantissimi in termini di interesse culturale e di promozione turistica per le località interessate;
Ricordato come in passato iniziative analoghe fossero state assunte a vari livelli per raggiungere un analogo risultato riguardo a siti di particolare rilevanza della nostra regione;
Evidenziato che il massiccio del Monte Bianco presenta uno straordinario valore naturalistico e culturale, ma ancora privo di un adeguato riconoscimento internazionale e di strumenti giuridici internazionalmente riconosciuti di tutela di carattere transfrontaliero;
Ritenendo che l'iscrizione del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco rappresenterebbe il giusto riconoscimento internazionale per il Monte Bianco ed uno strumento molto efficace di promozione e valorizzazione internazionale dell'intero comprensorio e dell'area alpina Nord-Occidentale;
Evidenziata l'utilità di avviare, da parte delle regioni frontaliere interessate oltre che dei tre paesi i cui confini si incontrano nel massiccio del Monte Bianco, una procedura coordinata al fine di presentare un dossier unitario di candidatura del Monte Bianco nell'elenco dell'Unesco, ascoltando le ragioni delle comunità locali per giungere ad una decisione quanto più possibile condivisa;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Presidenza del Consiglio ad attivarsi per la costituzione di un comitato promotore valdostano per l'inserimento del massiccio del Monte Bianco nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità, che associ rappresentanze degli enti locali, delle categorie economiche e dell'associazionismo ambientalistico e culturale, oltre a esponenti di spicco della montagna legati alla nostra regione e alla storia di questo sito straordinario, per stimolare la decisione da parte delle autorità competenti;
Invita
il Presidente del Consiglio regionale a riferire entro tre mesi al Consiglio circa l'esito dell'iniziativa e delle conseguenti proposte operative.
F.to: Patrizia Morelli - Louvin - Bertin - Chatrian - Giuseppe Cerise
Presidente - Colleghi, ci rimane da esaminare la proposta di risoluzione avanzata dal gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau di cui avete preso atto.
La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (VdAV-R) - Bien, notre résolution est un peu la conséquence de l'initiative que nous avions présenté hier au sujet de la nomination des sites valdôtains au patrimoine mondial de l'UNESCO, qui d'après nous, mais non seulement, représenterait un fait absolument positif, car je crois que nous sommes tous conscients des retombées en termes de valorisation culturelle, économique et touristique dérivant de l'insertion d'une localité au patrimoine de l'UNESCO.
La réflexion de notre groupe s'est concentrée en particulier sur le massif du Mont Blanc, surtout un peu en conséquence de la nomination des Dolomites tout récente. Donc nous proposons à ce Conseil de bien vouloir prendre en considération notre résolution, où nous rappelons que des initiatives ont déjà été discutées au sein de cette Assemblée, mais qui à la fin n'ont pu aboutir à aucun résultat concret. Nous estimons que le massif du Mont Blanc représente une valeur extraordinaire au point de vue naturel, environnemental et culturel, mais qui est encore privé d'une véritable reconnaissance internationale et d'instruments qui juridiquement reconnaissent et protègent ce patrimoine surtout dans un contexte transfrontalier. Et donc nous estimons que la reconnaissance du massif du Mont Blanc au patrimoine mondial de l'UNESCO serait l'occasion de reconnaître à niveau international...
Président - ...s'il vous plait la séance continue, donc permettez à votre collègue d'exprimer...
Morelli (VdAV-R) - ...le Mont Blanc et serait un instrument efficace de promotion et valorisation internationale du massif tout entier et de la zone alpine nord-occidentale.
Et donc en mettant en évidence l'utilité de débuter, de la part des régions transfrontalières autour du Mont Blanc, une procédure qui soit coordonnée et concertée afin de présenter un dossier le plus possible unitaire de candidature du massif du Mont Blanc, nous proposons d'engager un peu dans le rôle d'éclaireur et de moteur principal la Présidence de ce Conseil qui, à notre avis, pourrait s'activer pour favoriser, aboutir à la constitution d'un comité promoteur, qui implique toutes les trois régions autour du Mont Blanc, qui implique des associations, des communautés locales qui déjà se sont exprimées de manière même enthousiaste et très forte en faveur, des associations et même des représentants et nous en avons, combien nous en avons! de l'alpinisme international. Et donc nous demandons justement d'engager la Présidence du Conseil et d'inviter le Président du Conseil à bien vouloir après une période de - comment pourrions-nous la définir - une "période d'exploration" de venir à rapporter à l'intérieur de cette Assemblée les possibles résultats de cette action. Je vous remercie.
Président - J'ouvre la discussion.
La parole à l'Assesseur au territoire et à l'environnement, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Grazie, Presidente. In relazione a questa risoluzione che, come detto, discende dall'interpellanza di ieri, non posso che ribadire la posizione della maggioranza che ho già illustrato. Voglio sottolineare come al centro dell'attenzione dell'operato di questa maggioranza c'è sicuramente la valorizzazione di un territorio, che è particolarmente vulnerabile, sensibile nella sua imponenza.
Voglio anche ricordare come proprio l'anno scorso, quando sono subentrata nell'ambito della conferenza transfrontaliera Espace Monte Bianco e si è raccolto il lavoro fatto cercando di delineare le linee future di lavoro, non ho potuto non constatare come dieci anni di riflessione sulla candidatura UNESCO, che era stata lanciata fra l'altro su sollecitazione dei ministeri, di fatto non aveva portato ad una posizione congiunta e univoca. Dieci anni dove evidentemente c'è anche stata un'alternanza di rappresentanze, dove effettivamente si è fatto molto, ma nulla di concreto e determinante per scegliere con chiarezza e forza la candidatura all'UNESCO. Sono stati, piuttosto, dieci anni di perplessità, di posizioni anche contrarie, perché qualche comune, ancorché piccolo, di fatto ha impedito quell'unitarietà di azione che è stata richiamata dalla collega Morelli nell'auspicare un dossier unitaire, avendo tre paesi coinvolti. Queste posizioni vedevano anche gli eventuali benefici dell'iscrizione UNESCO in un'ottica negativa: troppa pressione turistica potrebbe in alcune zone alterare un territorio di per sé sensibile dal punto di vista geografico, ma anche sociale ed economico.
L'anno scorso, in continuità con una riflessione aperta da dieci anni, si è privilegiata l'attività volta a mettere a punto 7 progetti del piano integrato territoriale transfrontaliero che hanno portato - dopo un lavoro piuttosto serrato e mirato, con il coinvolgimento degli Enti locali - a mettere in opera delle azioni molto concrete sul territorio, che rappresentano la declinazione dei principi dello schema di sviluppo sostenibile e che ci hanno permesso, come ho detto - mi scuso se mi ripeto - di consegnare quest'anno ad aprile il PIT Espace Mont-Blanc per l'accesso ai finanziamenti nell'ambito del progetto di cooperazione ALCOTRA.
Pertanto ribadiamo che per ora si porta avanti questo tipo di attività, la priorità è su questo, e non siamo disponibili all'accoglimento della risoluzione.
Presidente - Altri che vogliono intervenire?
Se mi permettete, chiedo scusa, ma mi sembra un modo molto consono questo... dicevo, sono anche onorato della sollecitazione che viene fatta a questa presidenza di prendersi in carico, però rilevo come ci possa essere, qui, una piccola forzatura per quanto riguarda il ruolo del Consiglio regionale, in particolare del Presidente del Consiglio regionale, perché non ci sono dei ruoli di tipo amministrativo. È chiaro, come minimo esiste un organismo all'interno del Consiglio regionale che è preposto a sviluppare temi specifici, questo organismo si chiama la commissione o le commissioni consiliari, secondo gli argomenti. Qui è una competenza propria di almeno due assessorati, di conseguenza si pone un problema di confronto fra organismi; poi il Consiglio è sovrano e può disporre quello che vuole, compreso anche quello che deve fare il Presidente del Consiglio. Mi rimetto quindi all'aula, ma mi sembrava corretto fare questa puntualizzazione.
La parola al Consigliere Louvin, per dichiarazione di voto.
Louvin (VdAV-R) - Sarò breve, la rassicuro, Presidente e la invito a non sminuirsi, a non fare esercizio di modestia: lei ha delle competenze personali che noi le riconosciamo e anche un'esperienza en la matière, avendo presieduto o co-presieduto - non ricordo bene - l'Espace Mont-Blanc per lunghi anni, ed essendosene occupato credo che in quest'aula pochi come lei avrebbero la possibilità di essere un punto di riferimento, e poi almeno questo glielo possiamo riconoscere, un grande dinamismo personale, una grande capacità di rimboccarsi le maniche quando è il momento. Siccome la Presidenza del Consiglio spazia nelle sue attività: dall'internazionale, la francofonia, la fame nel mondo, insomma, dispiega le sue ali nei quattro angoli della terra, non ci dispiacerebbe ogni tanto poterla mettere anche all'opera su questioni che sono più locali, ma che hanno, per noi piccoli cittadini di questa Valle, qualche attinenza diretta e una spendibilità immediata.
Abbiamo ascoltato, Assessore Zublena, le sue osservazioni che riprendono il discorso che ci ha tenuto ieri, ma proprio in relazione a questo vogliamo rimarcare una necessità di cambio di velocità e di uscita dal bivio. Assessore, che il Monte Bianco sia o non sia patrimonio dell'umanità, abbia o non abbia questo label, è un fatto di estrema rilevanza per noi; non è una panacea, non è necessariamente e soltanto un plus, può anche essere qualcosa che impegna, complica lo sviluppo, ma sicuramente se centinaia di siti - e 44, in questo momento, in Italia - si sono mobilitati per ottenere questo riconoscimento internazionale, è perché a questo si ricollega un'attenzione a livello internazionale e in particolare a livello turistico, che ha una grande rilevanza.
Non è un caso, Assessore, che gli operatori turistici e gli amministratori più vicini al bisogno del turismo si schierino da sempre a favore di questa soluzione. Lo vada a dire, Assessore, all'Hôtel Royal di Courmayeur, che chiude l'estate perché non c'è corrente turistica sufficiente per tenere aperto, che abbiamo già troppo turismo e che l'eccesso di pressione turistica può essere un problema! Io non lo penso. Penso che sarebbe auspicabile una maggiore presenza e pressione turistica con un ruolo regolativo della Regione sulle proprie strutture d'accueil, molto diverso da quello che si sta facendo. Se per 10 anni c'è stato un percorso da parte dell'Amministrazione regionale che ha mobilitato risorse e persone per far ottenere questo riconoscimento internazionale, di cui oggi possono godere e se ne rallegrano i siti principali delle Dolomiti che spenderanno - e vi assicuro che la spenderanno in un modo enorme questa nuova carta sul mercato turistico nazionale ed internazionale -, rimanere in una posizione ferma che aumenta magari solo la lista dei consulenti che lavorano su tanti piccoli progettini, ma non ci porta diritti ad un obiettivo mobilitante, ad un riconoscimento internazionale, è un errore politico grave.
Siamo contenti che con questo voto negativo si chiarisca una posizione della Valle, perché non è collegato al problema del Presidente del Consiglio se vuole farlo, non vuole farlo, è meglio che lo faccia qualcun altro... siamo disposti a discutere di tutto, ma ci si deve dire se si vuole andare avanti o no, e su questo terreno state dicendo di no! Siete liberi di dire di no, è un'opzione politica, ma - come tutte le opzioni politiche - deve essere chiara. C'era stato su questo un momento di nebbia al momento in cui è stato annunciato il risultato delle Dolomiti... dice: sì, anche noi avremmo voluto, se n'è parlato, stiamo facendo... È chiaro che si sta non facendo o si sta facendo finta di fare e che questo discorso per la Valle d'Aosta è chiuso.
Ce ne rammarichiamo profondamente, questa è la nostra posizione, questo è il motivo per il quale ovviamente voteremo a favore di questa risoluzione, con il rammarico che magari per l'ora pre-prandiale che non amplia molto lo spettro degli interessi, non si siano sviluppati su questo un ragionamento e una discussione maggiormente approfondita, se siamo già in dichiarazione di voto e non abbiamo ancora ascoltato delle opinioni diverse. È un peccato questo sfasamento continuo tra le dichiarazioni di voto e il dibattito, ma quando non c'è sostanza evidentemente non si può andare avanti!
Presidente - Se non ci sono altri iscritti a parlare, ringrazio cordialmente il collega Louvin per il riconoscimento limitato e minimale sul mio attivismo e la mia competenza in materia.
Pongo in votazione la risoluzione:
Consiglieri presenti: 32
Votanti: 28
Favorevoli: 5
Contrari: 23
Astenuti: 4 (Alberto Cerise, Donzel, Carmela Fontana, Rigo)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Colleghi, vi ringrazio per la vostra collaborazione e la vostra partecipazione. Il Consiglio è chiuso.
La séance est levée.
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La réunion se termine à 12 heures 44.