Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 637 del 24 giugno 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 637/XIII - Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2008 della Gestione straordinaria in liquidazione a norma dell'art. 8 della l.r. 21.12.1993, n. 88 e successive modificazioni.

Il Consiglio

Premesso che la legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 recante "Istituzione della Gestione Straordinaria per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint-Vincent", come modificata con legge regionale 7 giugno 1999, n. 13, prevede, all'articolo 8, che la Gestione Straordinaria presenti all'approvazione del Consiglio regionale il bilancio consuntivo dell'attività svolta, comprensivo della relazione del Collegio dei revisori e della relazione della società di revisione;

Richiamata la legge regionale 30 novembre 2001, n. 36 - Costituzione di una società per azioni per la Gestione della Casa da Gioco di Saint-Vincent e, in particolare, l'articolo 13 che ha avviato, contestualmente alla costituzione di una società, la procedura di liquidazione della Gestione Straordinaria;

Preso atto che con lettera n. 3935/GAB del 27 aprile 2009 il liquidatore della Gestione Straordinaria in liquidazione ha trasmesso al Presidente della Regione il Bilancio della stessa società chiuso al 31 dicembre 2008, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa e accompagnato dalla Relazione sulla Gestione del Liquidatore, dalla Relazione della Società di Revisione e dalla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3830 in data 30 dicembre 2008, concernente l'approvazione del bilancio di gestione, per il triennio 2009/2011, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Coordinatore del dipartimento bilancio, finanze e patrimonio, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e), e 59, comma 2, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla presente deliberazione;

Visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;

Delibera

di approvare l'allegato bilancio al 31 dicembre 2008 della Gestione straordinaria in liquidazione a norma dell'articolo 8 della l.r. 21 dicembre 1993, n. 88 e successive modificazioni.

Allegati

(omissis)

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Grazie, Presidente. La Casino de la Vallée Gestione straordinaria è stata istituita nel 1993 con legge n. 88; con legge n. 36/2001, con la quale è stata istituita la Casino de la Vallée s.p.a., è iniziata contestualmente la liquidazione della Gestione straordinaria. La legge n. 88/1993 stabilisce che la Gestione straordinaria ha personalità giuridica di diritto privato, così la Gestione straordinaria può essere inquadrata come una società di diritto regionale. Questa premessa è utile a inquadrare l'attività che viene svolta dal Consiglio regionale, nell'affrontare la discussione odierna, facendo un parallelo con il diritto societario. Al Consiglio regionale è affidato quindi un ruolo assimilabile all'assemblea degli azionisti.

Venendo ora nel contenuto specifico dell'atto, come ben precisato nell'allegata relazione del liquidatore, la procedura di liquidazione non ha, ad oggi, altra incombenza che quella di gestire i contenziosi. Dal bilancio della Gestione straordinaria si evidenzia una perdita per l'anno 2008 determinata in un 1.395.000 euro, determinati prevalentemente dalle spese legali per 1.400.000 euro. La situazione attuale della cassa presenta una disponibilità di 413.000 euro, permettendo alla società, ancorché con risultato economico negativo, di rinviare almeno al 2010 il provvedimento di copertura a perdita.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - Grazie, Presidente. Interveniamo per non lasciar passare un provvedimento come questo nel silenzio del Consiglio, in quanto, almeno un commento politico, non tanto giuridico, perché di giuridico c'è tanto in questo bilancio, nel senso che nella relazione del liquidatore ci sono dalla lettera A alla lettera R l'elenco dei contenziosi con un solo soggetto, a cui si aggiungono altri 3-4 contenziosi di minor portata con ex dipendenti ed è evidente che - come ha detto l'Assessore - ormai questa Gestione straordinaria si configura straordinaria solo per il numero dei contenziosi che sta gestendo.

Noi non vogliamo addentrarci in un giudizio tecnico-giuridico-finanziario, perché la situazione è complessa, le Commissioni competenti - sia la II che la IV - hanno avuto modo nelle settimane passate di tentare di conoscere, di capire la questione. Quello che al momento si è potuto comprendere, perlomeno quello che noi abbiamo compreso, è che qualcosa non ha funzionato nei rapporti che nel '95 regolavano il trasferimento di alcuni beni, mobili, immobili e soprattutto patrimoniali, fra Sitav e Gestione straordinaria. E qui c'è una sentenza, l'unica che è stata emessa, che ha condannato purtroppo la Gestione straordinaria a pagare; c'è l'attesa di un appello che in questo momento stiamo aspettando e lì ci siamo fermati, perché poi la questione, come tutti sappiamo, è esplosa in un contenzioso multiplo; da una parte, da chi - il privato - ritiene di essere stato leso nei suoi diritti e adduce una serie di richieste di penali, che sono anche fondate su un contratto che, ahimè, esiste e che prevedeva penali da un miliardo al mese, da 100 milioni al giorno per ritardati trasferimenti di questi dati, di questi beni, e di copiature di questi dati che purtroppo si sono rilevate esserci e, dall'altra, il liquidatore che cerca di portare avanti una linea "di difesa" da questi attacchi che diventa sempre più - per quanto ci riguarda - imbarazzante, non fosse per altro per l'impostazione che è stata data a questo processo.

Ci rendiamo perfettamente conto che sotto l'aspetto politico non è facile affrontare questo tema, non abbiamo visto nel bilancio della Gestione straordinaria degli accantonamenti straordinari per questo contenzioso, che è di fatto straordinario per le cifre: siamo arrivati a circa oltre i 500 milioni di richiesta danni, che poi potranno anche ridursi a cifre più ragionevoli, come diceva lo stesso difensore della controparte, però immagino che dalla richiesta di 500 milioni non si pensi che la ragionevolezza siano i tre milioni e mezzo che sono stati imputati nella prima causa, perché le altre saranno da vedere.

Ci limitiamo semplicemente, essendo un giudizio politico, a prendere atto della certificazione della qualità della contabilità espressa dal collegio dei revisori dei conti, che dice che sotto l'aspetto formale il bilancio è ok, e su un passaggio significativo, a nostro avviso, politicamente delicato, che andrebbe verificato con più attenzione, quello della Deloitte - la società di certificazione dei bilanci - che nel capoverso 3 dell'allegata relazione dice: "Per quanto indicato nel paragrafo 2, il nostro esame non consente di escludere che la Regione autonoma Valle d'Aosta, ente istitutivo della Gestione straordinaria, anche alla luce dei rilevanti contenziosi descritti nella relazione del liquidatore, debba procedere all'emissione di ulteriori somme, necessarie per il pagamento di tutti i debiti sociali, anche in misura superiore al deficit patrimoniale che è stato evidenziato nel bilancio il 31.12.2008, pari a 1.100.000".

Ecco, noi esprimiamo questa preoccupazione, che esprime anche evidentemente la società certificatrice, perché è evidente che la Regione a doppio balzo è direttamente coinvolta in termini di garanzie patrimoniali, ma neanche la Regione ha risorse così ingenti accantonate per affrontare questo contenzioso, quindi la questione è delicata. Mi fermo soltanto al giudizio di questo bilancio e tralascio tutto il resto, perché la situazione è talmente complessa che saranno probabilmente i legali... so che ci sono delle lettere di richieste di incontri per trovare una via di uscita da questa cosa e, per quanto riguarda i contribuenti valdostani, auspico che una via di uscita si trovi al costo più basso possibile, però mi limito a certificare che, al di là dei contenziosi, la partita finanziaria più importante di questa questione sono le parcelle degli avvocati. Non più tanto, lo dico per correttezza, la parcella del liquidatore che si è ridotta sensibilmente a cifre che evidentemente sono da liquidatore in fase di liquidazione, però questo è un cadavere che mangia tutti i giorni, tre volte al giorno e che produce costi in continuazione!

Auspichiamo che da una parte i contribuenti valdostani non debbano pagare troppo errori che sono evidenti, che sono stati commessi nel passato, nel termine delle relazioni contrattuali con questa società, e sono evidenti perché il tribunale ne ha già certificati una parte e chi ha ricorso, non ha ricorso perché quella cifra gli andava bene, ma perché era troppo poca e quindi ne vuole di più! Non ha ricorso la Gestione straordinaria, perché la Gestione straordinaria avrebbe anche accettato di chiudere a 3,5 milioni, evidentemente chi ricorre non ha accettato quella quota e pensa di portarne a casa molti di più. Ci limitiamo a dire soltanto che è evidente che questa cosa va affrontata, va chiusa, perché vedere uno studio legale che negli ultimi cinque anni ha portato a casa fra i 6 e 7 milioni di euro di parcelle solo quasi esclusivamente gestendo questi contenziosi, diventa veramente imbarazzante da giustificare anche ai nostri contribuenti!

Auspico quindi che le lettere che adesso stanno circolando di richieste di incontri si possano tradurre in un dialogo, e se questo non fosse, che si possa uscire da questa cosa il più presto possibile, perché il tassametro qui gira. Ripeto, questa è veramente un'azienda che non dovrebbe più esistere da almeno sei anni, invece è ancora qua che, purtroppo, costa!

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Due brevi considerazioni. L'anno scorso nello stesso periodo affrontavamo il bilancio del 31.12.2007 e, analizzando, l'intervento dell'Assessore è tel quel: liquidatore da una parte e, dall'altra, la perdita di esercizio. Noi, come commissione, abbiamo audito il liquidatore più di una volta e abbiamo audito anche l'avvocato Rappazzo. Testuali parole del liquidatore... e prendiamole per buone in quanto il suo ruolo è quello, sempre in commissione abbiamo chiesto delucidazioni, abbiamo chiesto informazioni ulteriori... la sua risposta è stata al momento tranchante, in quanto ci ha detto: "oggi, alla luce degli atti giudiziari, non posso che dire che non si può transare e se si può, alla cifra di 5 milioni di euro... eventualmente qualche interesse di valutazione". Questo è quanto il liquidatore ci ha illustrato in IV Commissione.

È stato detto bene dal collega, una perdita di esercizio di nuovo importante, non come quella del 2007, ma assolutamente importante, circa 1,4 milioni di euro; 1,437 milioni di euro sono le spese legali, quindi la voce tendente al 100 percento, e poi un prospetto che ci è stato proposto, dove si fa il punto della situazione dal '97 ad oggi, dove vediamo le spese legali, vediamo le spese del liquidatore. Ma, ahimè, oggi niente di nuovo sotto il sole, tranne una posizione chiara per quanto riguarda il liquidatore, quella che al momento - secondo il liquidatore - l'Amministrazione non ha alcuna possibilità, alcuna eventualità di poter transare oltre a quei 3,6 milioni di euro dettati da atti giudiziari. Questo è quanto noi apprendiamo ed è quanto noi possiamo adesso mettere nero su bianco.

Aspettavamo un prosieguo diverso e, un anno dopo, ci troviamo di nuovo a ridire praticamente in quest'aula le stesse cose; questa parentesi non si chiude, ma è una parentesi importante che costa al sistema pubblico.

Président - S'il n'y a pas d'autres qui veulent intervenir, je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Ringrazio coloro che sono intervenuti, possiamo prendere atto anche delle suggestioni di tipo politico, ma oggi siamo di fronte ad un atto che è veramente tecnico, dove l'atteggiamento del Consiglio non può essere che quello di approvazione di questo documento. Non penso che sia la sede questa per riaprire il dibattito sul casinò e sui contenziosi.

Invito quindi il Consiglio ad approvare questo bilancio della Gestione straordinaria in liquidazione, che non può essere che un atto dovuto.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Se è vero che questo atto nella sua crudezza mette in risalto il prosieguo di una storia sicuramente iniziata, come è stato detto, più di 10 anni fa, dall'altro credo che i colleghi che sono intervenuti - penso soprattutto al collega Lattanzi - abbiano posto anche un problema di indirizzo e credo che questo debba essere sottolineato. Anche il Vicepresidente Chatrian ha posto l'accento sul fatto che ci siano oggi, qui, una serie di spese oggettive che stanno andando avanti nell'attesa di vedere uno sbocco.

Vorrei precisare che sicuramente sotto questo profilo la materia è molto delicata, perché in questo caso le proposte di transazione - poiché di questo si tratta - devono essere motivate. Il dramma è che, da una parte, c'è una richiesta di 300 milioni di euro; dall'altra, ad oggi tecnicamente c'è una proposta di circa 5 milioni di euro. Ora, se le posizioni rimangono a questo livello, è di tutta evidenza che di transazione non si parlerà mai, ma si arriva alla decisione finale presa dagli organi competenti.

Noi, ultimamente, anche a seguito della lettera ricevuta, proviamo a vedere se tecnicamente ci sono degli spazi, così abbiamo nuovamente scritto al commissario per comunicare la decisione politica di andare ad una transazione, però non possiamo metterci come parte politica a dire offro "x" o "y". Metteteci in una situazione di avere dei dati da proporre, su cui discutere. Ecco, vorrei che fosse chiaro l'indirizzo; quindi noi, su questo, vogliamo che sia fatta chiarezza, le indicazioni sono precise, però non possiamo fare noi la parte tecnica, altrimenti andiamo oltre le nostre competenze, perché non so come e su che tipo di basi costruire una proposta di transazione.

Di transazioni ne abbiamo viste alcune, sono state fatte anche interpellanze sulle transazioni, ma sono state gestite dal punto di vista tecnico; quando tecnicamente mi dicono che è credibile, posso presentarmi e dire: va bene, poi si trova una mediazione che a questo punto sarà oggetto... viene qui, e si dice va bene o non va bene. Perché non dimentichiamo che ci sono gli organi di controllo che giustamente vigilano e se, per caso, l'Amministrazione ha accettato di transare su una cifra relativa e poi viene fuori che si poteva aspettare la decisione che poteva essere favorevole, addirittura ho creato un danno all'Amministrazione. Eh no, a questo punto non posso permettermi di far prendere a tutti noi una decisione che in questo momento può essere giudicata improvvida; d'altra parte però, noi, proprio per le argomentazioni che sono state portate... perché in questo documento viene fuori che si continua anno dopo anno a spendere, senza avere alcun risultato.

Allora se si può arrivare ad una conclusione, ben venga, però la decisione non può essere costruita politicamente. La decisione va fatta tecnicamente credibile, perché a questo punto si può aprire un tavolo e il tavolo, con le risultanze che può avere, può essere giudicato da un punto di vista politico se è soddisfacente o meno. Questo vorrei che fosse chiaro, altrimenti c'è sempre il dubbio... ma perché sì, perché no... la decisione politica è chiarissima: sul discorso tecnico aspettiamo. Grazie.

Président - Je soumets au vote l'acte:

Conseillers présents: 31

Votants: 28

Pour: 20

Contre: 8

Abstentions: 3 (Donzel, Carmela Fontana, Rigo)

Le Conseil approuve.