Oggetto del Consiglio n. 628 del 24 giugno 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 628/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito al rilancio delle strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent".
Interpellanza
Premesso che:
· STV - società controllata dalla Regione tramite la finanziaria regionale Finaosta - ha acquisito nell'ottobre 2006 la proprietà e la gestione del complesso immobiliare del Grand Hôtel Billia (GHB), del Centro Congressi e pertinenze, nonché della relativa azienda alberghiera;
· il Casinò de la Vallée, altra società controllata direttamente dalla Regione, dirotta massicciamente la propria clientela di gioco verso il GHB e ha pressoché azzerato la cosiddetta ospitalità esterna che prevede ricadute positive sulle altre strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent;
Constatato che le strategie di rilancio della Casa da gioco e del GHB restano meri annunci mentre la crisi in atto continua a erodere clientela, ricavi e segmenti di mercato a tutte le aziende operanti sul territorio;
Considerato che la proposta di revisione del Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione e la Casa da gioco di Saint-Vincent all'esame della IV Commissione consiliare permanente, oltre a non destinare più una precisa quota degli introiti del Casinò alle attività di promozione e alle manifestazioni, accenna alle risorse da destinare all'ospitalità esterna rinviando genericamente a un'evidenza nel programma del "Comitato per la promozione e le manifestazioni";
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali sono, nel periodo intercorrente dall'ottobre 2006 al 31 maggio 2009, i dati relativi alla clientela della Casa da gioco che è stata ospitata presso il Grand Hôtel Billia (ospitalità interna) e quelli relativi alla clientela orientata verso altre strutture ricettivo-alberghiere del comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent (ospitalità esterna);
2) se non ritenga necessario inserire nell'esaminando Disciplinare un articolo che, sul modello di quanto già sperimentato nel passato, tenga in debita considerazione anche le strutture ricettive, alberghiere e di ristorazione del suddetto comprensorio;
3) quali sono i suoi altri eventuali intendimenti in merito alla situazione denunciata in Premessa.
F.to: Tibaldi - Benin - Lattanzi - Zucchi
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Grazie, Presidente. Questa interpellanza fa il paio con una che avevamo presentato qualche mese fa e che si riferiva all'attività della struttura alberghiera del Grand Hôtel Billia, quindi è bene preoccuparci del Grand Hôtel Billia che è entrato recentemente nel novero delle società controllate dalla Regione, però è altrettanto importante preoccuparsi del comprensorio, ovvero di tutti quegli operatori economici che lavorano nella zona di Châtillon e Saint-Vincent e che in particolare sono dediti all'attività ricettiva e di ristorazione. Cosa vogliamo evidenziare con questa interpellanza? Semplicemente questo. Il Casinò e il Grand Hôtel Billia sono stati concepiti politicamente come volano economico non solo di quella zona, ma della Valle d'Aosta, volano economico sotto tanti punti di vista, innanzitutto come sviluppo, come ricavi, come gettito per la Regione, come occupazione, come prestigio ovviamente, essendo il Casinò uno dei quattro dell'Italia e il Grand Hôtel Billia è sempre stata una struttura ricettiva e congressuale di tutto rispetto, in particolare negli anni '70-'80, ma ancora negli anni '90 aveva una sua dignità, fino a quando sappiamo essere caduta nella sovvenzione del "vuoto per pieno" degli anni 1996-2002 e di lì pian piano il declino, fino a quando è stata acquistata dalla mano pubblica regionale.
Se queste due attività, Casinò e Grand Hôtel Billia insieme alle terme, ma oggi non fanno parte di questa interpellanza, dovevano essere i perni del rilancio dell'economia nella zona e non solo, oggi ci rendiamo conto, facendo un censimento anche molto sommario, senza grande impegno, che in realtà la zona è fortemente sofferente sotto il profilo turistico-ricettivo e questa sofferenza è incarnata in primis dagli operatori del settore alberghiero e della ristorazione, alcuni dei quali hanno dovuto rinunciare alla prosecuzione dell'attività, altri che invece sono in condizioni di disagio anche preoccupante. Visto che le strategie di rilancio della Casa da gioco e del Grand Hôtel Billia finora sono degli annunci, contengono anche buone intenzioni, ma finora restano sulla carta, mentre la crisi continua ad erodere clientela, ricavi e segmenti di mercato a tutte le aziende operanti sul territorio, vorremmo sapere quali sono le sue intenzioni in merito ad un punto che a nostro avviso appare estremamente importante. Qual è il punto? Il punto è il disciplinare, di cui parleremo approfonditamente nel pomeriggio o nella giornata di domani, il disciplinare che regola i rapporti fra Regione e Casa da gioco e che qui è stato iscritto all'esame della IV Commissione, ma vedete che l'interpellanza venne presentata il 12 giugno, allora era all'esame della IV Commissione, oggi approda all'esame dell'aula; un disciplinare che fino al 2007 prevedeva un'attenzione per il comprensorio con la destinazione di una quota dei clienti del Casinò presso le aziende alberghiere o di ristorazione dello stesso comprensorio, dal 2007 le cose sono cambiate, è intervenuta una sciabolata del Presidente Caveri e della sua maggioranza che ha "tagliato la testa" a questa opportunità lasciata al comprensorio (nonostante il Presidente sia anche della zona, peraltro, ma questo è un dettaglio, l'ex Presidente anzi...) e oggi si vuole continuare a mantenere questa condizione a nostro avviso impropria, che non rende merito all'apporto che il comprensorio reca al Casinò e al Grand Hôtel Billia. Perché se si procede in questa logica, con un Grand Hôtel Billia che sappiamo essersi buttato massicciamente e direi anche aggressivamente sul mercato on line, sul mercato tipico degli albergatori della zona e quindi non sta cercando di diversificare per attrarre una clientela un poco più elevata d'Italia, come dovrebbe essere consona ad un hôtel di quella portata... fermo restando che servono dei lavori di restauro e di ammodernamento, però si sta gettando, con la forza del pubblico alle spalle, sul mercato che è tipicamente privato. Sappiamo, ci siamo informati sull'argomento, ci è giunta notizia che il marketing del Grand Hôtel Billia ha guardato in internet le offerte dei principali alberghi di Saint-Vincent e Châtillon, ha aumentato di 0,50-1 euro la proposta, è naturale che schiacci, fa dumping, fa praticamente dumping sul mercato e distrugge quei pochi e scarni segmenti di mercato che ancora restavano in capo agli operatori alberghieri del settore... 118, 119 saliamo a 120, 121, è naturale che, di fronte ad un'offerta fatta da un Grand Hôtel Billia che figura con la sua bella facciata ridipinta, che lascia nell'immaginario del potenziale cliente dei servizi di un certo livello, che poi magari non è in grado di mantenere, ma questo è un altro discorso, e altri hôtel della zona... insomma la concorrenza è quanto meno impari. Alla luce di questo... fra l'altro, abbiamo assunto anche delle informazioni in IV Commissione, quando l'Amministratore unico Frigerio il 9 giugno scorso si è recato per fare i suoi commenti sul disciplinare e a precisa domanda del sottoscritto ci ha detto che l'ospitalità esterna, ossia la clientela che viene consigliata di orientarsi presso alberghi o strutture ricettive del territorio oggi si aggira sul 15 percento, una volta eravamo al 30, oggi siamo al 15.
Viene da chiedersi se il Casinò e il Grand Hôtel Billia in particolare sono due cattedrali in un deserto, che però hanno creato loro prosciugando letteralmente di risorse idriche la zona, e intendo per "risorse idriche" la ricchezza economica, oppure se il Casinò e il Grand Hôtel Billia devono essere concepiti, come noi pensiamo, come motori di sviluppo non solo per loro stessi, ma anche per un comprensorio... e comunque dà lustro e completezza all'offerta di queste due aziende; per questo, Presidente, le poniamo queste domande. Innanzitutto vorremmo una chiarezza sui dati, ci ha fornito dei dati nel febbraio scorso sulle presenze al Grand Hôtel Billia nel 2007-2008, i primi due anni di gestione pubblica, dove si evince una componente di clientela del Casinò particolarmente significativa, che è veramente elevata. Vorremmo adesso sapere quali sono nello stesso periodo (abbiamo messo dall'ottobre 2006 al 31 maggio 2009 per essere ancora più attuali) i dati relativi ai clienti della Casa da gioco, che invece sono stati dirottati utilmente verso le strutture alberghiere esterne, anche per avere un confronto e una conferma dei dati che l'Amministratore unico ci ha fornito.
Seconda domanda: "se non ritenga necessario..." - e qua anticipiamo il dibattito su questo punto nel disciplinare - "... inserire in questo atto amministrativo un articolo che, sul modello di quanto già sperimentato in passato, tenga in debita considerazione anche le strutture ricettive, alberghiere e di ristorazione del suddetto comprensorio". Ricordo che nel 2003 - allora Presidente era Louvin, e Louvin se lo ricorderà meglio di me - il piano di sviluppo del Casinò era tutto comprensoriale, ossia c'era un casinò, un Grand Hôtel Billia, c'era la previsione di fare un golf, di rilanciare le terme, di fare un centro ippico, c'era di tutto di più, c'era veramente una sinergia, che poteva piacere o non piacere, fra il Grand Hôtel Billia e tutto quel microcosmo circostante che però completava e integrava un'offerta turistica che poteva avere una sua validità. Oggi si rischia di intraprendere la via della solitudine, dove Casinò e Grand Hôtel Billia addirittura entrano in conflitto con le aziende private sul territorio e guardi, Presidente, che questo sentimento è percepito oggi dagli operatori economici che ieri credevano che la loro funzione nell'ambito del comprensorio fosse un quid in più per le due società regionali, quel piccolo apporto che però fatto da tutti insieme in maniera sintonizzata dava veramente la forza al comprensorio per ripartire. Oggi invece loro vivono nell'incubo di dire: "ma qui se questa è la via, un domani per noi non c'è più nulla".
Terza e ultima domanda, e ho concluso: se eventualmente ha altri intendimenti in merito. Ne abbiamo proposto uno con il quesito n. 2, ma sicuramente non abbiamo la verità e lei magari ha qualche suggestione che ci sfugge in questo momento.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie. Per quanto riguarda la prima domanda: "quali sono, nel periodo intercorrente dall'ottobre 2006 al 31 maggio 2009, i dati relativi alla clientela...", nel periodo interessato i dati relativi alla clientela della casa da gioco ospitata presso il Grand Hôtel Billia ammontano a: 42.074 presenze e 68.793 coperti per un fatturato di 9.921.472 euro, nello stesso periodo i dati relativi alla clientela della Casa da gioco ospitata da altre strutture ricettive alberghiere sono stati 17.130 presenze e 14.671 coperti per un fatturato di 1.588.931 euro. I dati di riferimento partono dal novembre 2006 in quanto l'atto di acquisto della STV della struttura è stato perfezionato il 18 ottobre 2006. L'ospitalità esterna relativa al mese di maggio 2009 non è stata ancora considerata in quanto i dati saranno pronti a breve.
In aggiunta ai dati sopra riportati, si ritiene opportuno ricordare che il Casino de la Vallée da sempre pianifica e concorre ad organizzare eventi e manifestazioni che generano ricadute significative, almeno lo erano sul territorio. È il caso di ricordare le finali dei campionati italiani di tutte le specialità della stecca, manifestazione che raduna a Saint-Vincent ogni anno, per 11 giorni di gara previsti, circa 1.500 appassionati di biliardo; sempre in tema di biliardo e con cadenza annuale il Casinò organizza il "Gran Premio Saint-Vincent di Goriziana" che nei 16 giorni di gara richiama nella cittadina circa 1.800 partecipanti. In entrambi i casi si tratta di persone che provengono da ogni parte d'Italia e che sicuramente utilizzano le strutture ricettive, e questo credo sia possibile verificarlo, e i servizi di ristorazione presenti sul territorio. Altri eventi contribuiscono all'attivazione di ricadute sul territorio, quali, ad esempio, la "Gran Fondo Saint-Vincent di ciclismo" con 1.500 partecipanti nell'edizione 2009, i numerosi tornei di Texas Hold'em programmati con cadenza mensile, per i quali nei week-end di gara si superano abbondantemente i 400 partecipanti, a cui occorre aggiungere gli accompagnatori, gli addetti ai lavori. Inoltre la programmazione costante di spettacoli contribuisce a canalizzare ulteriori flussi per Saint-Vincent, in aggiunta a quelli previsti per l'ospitalità alla clientela di gioco. Un'ultima considerazione merita il ricco calendario di manifestazioni estive e invernali allestito dall'Associazione "InSaint-Vincent", di cui il Casinò è pilastro portante insieme al Comune, che contribuiscono a tenere viva e attiva la presenza dei turisti e residenti nella località. L'insieme di tutte queste iniziative può essere configurato come un raddoppio rispetto ai servizi acquisiti direttamente dal Casinò sul comprensorio della clientela di gioco.
Questi i dati riportati anche per quanto riguarda i singoli anni: già nel primo periodo... quindi 2008... poi do la tabella, è più facile... 2006 le presenze al Grand Hôtel Billia... 2007... al Grand Hôtel Billia erano 15.534, nel 2008 17.534, quest'anno nei primi mesi sono 5.274. Per gli esterni, quindi fuori, nel 2007 erano 7.800, nel 2.800 5.573, ad oggi su 5.200 presenze nel Billia ci sono 1.870 presenze esterne con un fatturato per esterni di 191mila euro rapportato a 1 milione che è quello all'interno della struttura del Grand Hôtel Billia. Se vuole poi una fotocopia, gliela posso dare.
Per quanto riguarda le altre richieste di chiarimento: se non ritenga necessario inserire nel disciplinare... di modificare il disciplinare, come ha già ricordato, la proposta di revisione del disciplinare per la gestione non indica più una quota prestabilita degli introiti del Casinò per l'attività di promozione e per le manifestazioni, in quanto tale obbligo, riferito agli introiti lordi di gioco dell'ultimo bilancio approvato, appariva troppo rigido... e la dimostrazione di come sono andate... era chiarissima... e vincolante nella modulazione delle iniziative complessive di rilancio della Casa da gioco. Situazione che viene aggravata e associata all'attuale dinamica degli introiti, considerando che in termini di incidenza sulla totalità dei costi la voce promozione e manifestazioni al momento attuale incide per il 20 percento. Il nuovo testo del disciplinare impone alla Casino S.p.a. di finanziare il calendario delle manifestazioni finalizzate ad incentivare le presenze presso la Casa da gioco e attivare ricadute promozionali sul comprensorio, senza prevedere però una quota fissa di inserimento, al fine di consentire all'azienda di programmare questa attività tenendo conto della situazione contingente.
Per quanto riguarda l'ospitalità esterna, va premesso che i clienti della Casa da gioco chiaramente non possono essere obbligatoriamente indirizzati all'esterno, questo mi sembra chiaro, se non hanno gradimento per le proposte alternative. Va ricordato che anche le disposizioni in tal senso nei precedenti disciplinari non hanno in realtà mai trovato piena applicazione, tant'è che nel 2007 il disciplinare è stato modificato nel senso di abolire una quota riservata. Nel nuovo testo rimane l'attenzione generale verso le ricadute che il programma di manifestazioni può e deve portare all'imprenditoria turistica e commerciale del comprensorio di Châtillon, ciò attraverso iniziative come quelle che ho ricordato, quelle annuali e pluriennali che vengono programmate, in modo da far sì che l'insieme porti clientela anche a Saint-Vincent.
Voglio dire a questo proposito che, per quanto riguarda la politica per il Grand Hôtel Billia, abbiamo oggi due grandi sfide: la prima legata all'attuazione del piano di ristrutturazione del Grand Hôtel Billia secondo lo schema che è stato indicato nel momento in cui si è adottato il piano strategico, e che verrà seguita dal Consiglio di amministrazione con l'appoggio di una società che è già stata contattata e che seguirà sia l'indicazione per la ristrutturazione, quindi per il modello dei due Hôtel, 5 stelle e 4 stelle, sia per dare una serie di orientamenti per la futura gestione. Su questo bisogna fare il punto, nel senso che l'investimento fatto - e non entro nel merito - era per andare nella direzione di completare un discorso che voleva dire togliere dall'accerchiamento e quindi avere la disponibilità del Billia... è sempre stato visto come un punto di grande prestigio, perché poteva dare l'occasione di gestire nel modo più corretto il collegamento che ci deve essere fra Casinò e Billia. Sicuramente in prospettiva il collegamento dovrà essere visto in modo anche più funzionale e forte, perché oggi ci sono due società, potrebbe essere anche valutata una modalità di revisione di questo collegamento, in modo che si veda come gestire da una parte l'utilizzo del Billia per il Casinò, perché prioritario per il Casinò, ma voi stessi avevate richiamato che non può vivere solo di Casinò il Billia come investimento pubblico, quindi, non potendo vivere solo di Casinò, deve cercarsi la clientela. Sulla ricerca della clientela condivido che non deve essere in concorrenza con l'offerta data a livello locale. Ad oggi quello che mi è stato riferito è che c'è stato un contatto e un accordo con la parte in riferimento... c'è anche la Presidente della Società degli albergatori che è stata contattata e che ha concordato con i Responsabili del Billia... che il prezzo delle camere all'interno del Billia è superiore al prezzo più alto degli alberghi esistenti in Saint-Vincent, oggi il prezzo è da 8 a 10 euro superiore al prezzo più alto dell'albergo corrispondente alla classe. Sicuramente la promozione che è stata fatta dal Billia va nella direzione di riempire l'albergo nei periodi di non gioco, perché la presenza dei giocatori è soprattutto il fine settimana, durante la settimana c'è il vuoto, quindi sono state attivate delle forme promozionali per portare clientela al Billia. Questo credo sia corretto e giusto, anche con tutte le difficoltà che oggi esistono, e qui faccio una precisazione, ne parleremo del disciplinare, ma nel disciplinare quando abbiamo portato al 90 percento, abbiamo anche spiegato nella Commissione competente che parte di questo è legato al fatto che per il Billia ci sarà una minore disponibilità di camere, perché? Perché si prevede di fare i lavori, di intervenire nell'ambito dell'attuale struttura, che è sicuramente non consona e non all'altezza in cui dovrebbe essere il Billia, tant'è che molti dei congressi che si facevano una volta non si fanno più non solo per la crisi economica, ma anche perché il livello di efficienza (per non dire altro) delle camere non è più giudicato all'altezza del rango del Grand Hôtel Billia. A questo punto succederà che sicuramente la disponibilità anche della clientela, come del resto della presenza in Saint-Vincent delle persone che ruotano attorno al Casinò... in questa fase attuativa saranno dirottate nelle strutture esistenti in Saint-Vincent e nel comprensorio. Lo dico questo a parziale giustificazione di un fatto che avverrà naturalmente, non perché si voglia modificare il disciplinare.
"Quali sono i suoi altri eventuali intendimenti in merito alla situazione denunciata": noi abbiamo fatto un incontro con l'Associazione albergatori, che ha rappresentato le istanze appena esposte. Abbiamo fatto presente i dati e sicuramente l'intervento non sarà solo sul Grand Hôtel Billia che, come ho detto, andrà verso questa consulenza con questa società, non ci sono segreti, Magellan, che ha presentato una proposta interessante e importante, che va nella direzione di fare un'assistenza importante per seguire nelle varie fasi, in modo da arrivare in fondo con una coscienza di quello che dovrà essere fatto per il Billia per una gestione che possa andare nella direzione di un utilizzo ottimale di un livello, che a questo punto sarà sempre meno concorrenziale con le altre strutture, perché chi va al Billia spenderà una cifra che è molto più elevata di quella che è oggi. Oggi il prezzo è sicuramente inferiore, perché il livello non è concorrenziale, allora rischiamo di far concorrenza con l'attività alberghiera esistente. Quello che va detto è che noi faremo l'impossibile nel mandato di questa nuova società... deve seguire la procedura per arrivare alla presenza di un 5 stelle e 4 stelle che viva di luce propria, che possa attivare dei meccanismi non concorrenziali con il resto, ma che sia in grado di autofinanziarsi, oggi sappiamo che perdiamo 4 milioni di euro anche con il Billia! Non possiamo con una struttura pubblica immaginare che non ci attiviamo o non facciamo nulla per riempirlo, perché ci sono le altre realtà; deve essere fatto l'impossibile, e arrivo all'ultima domanda, per attivare quei meccanismi, lei ha giustamente ricordato le Terme di Saint-Vincent, ma non solo, anche il tiro a piattello, quello su cui si è già dato un incarico da parte dell'Assessorato competente alle strutture sportive per attivare al più presto un progetto che rianimi questa importante attrazione, perché il tiro al piattello è una delle attività che più porta persone che hanno anche una propensione al gioco, quindi gente che potrà frequentare il Casinò e avere un doppio svago. Le altre attività che lei ha ricordato, il golf, sono iniziative che sono state analizzate e verranno probabilmente viste come discorso di comprensorio, quindi condivido quello che diceva che deve essere attuata una prospettiva più globale, non è solo il discorso del Billia, bisogna verificare che l'insieme funzioni per poter avere anche delle ricadute importanti. Quello che si sta cercando di fare è di dare il massimo per far affluire gente a Saint-Vincent, in modo che ci siano ricadute anche per gli alberghi che sono il frutto di investimenti importanti nella città di Saint-Vincent come Châtillon o gli altri comuni vicini, che possono avere una ricaduta come noi ci auguriamo.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Vede, Presidente, il comprensorio, ma non solo quello di Châtillon e di Saint-Vincent, che è adiacente alle strutture che stiamo esaminando, Casinò e Grand Hôtel Billia, è allo stremo delle forze perché, nonostante le difficoltà, la crisi che ha investito tutto e tutti, sono riusciti ad impiegare ancora quelle poche risorse che residuavano per ammodernare i negozi, per ammodernare gli alberghi, per renderli più funzionali alle nuove esigenze della clientela che va a cercare sempre le particolarità. È un territorio che ha dato di tutto di più ed è un territorio che conta molto sugli atouts pubblici, in questo caso sappiamo essere tre. Paradossalmente sembra che ogni volta che il privato, sia esso piccolo o più o meno grande, investe in una certa direzione, gli arriva un boomerang addosso e il privato viene stoppato. Lei prima ha citato le terme come ho fatto anch'io, le terme sono passate dalla mano pubblica comunale a quella privata, sembra proprio uno scherzo del destino: non appena sono passate dalla mano pubblica a quella privata, arriva anche lì la mannaia dell'USL e trova l'acqua che non a norma. Chissà come mai negli anni passati l'acqua non aveva dei requisiti chimici non idonei, sarà uno scherzo del destino, non voglio avere retro pensieri, ma per una volta che abbiamo un privato in quel settore disponibile ad investire, a rilanciare le terme, già uno siamo riusciti a cacciarlo, anzi sono riusciti a cacciarlo da Saint-Vincent perché era contrario a certe lobby che ben conosciamo, arriva il privato e lì si infanga subito con la burocrazia... non poteva dirglielo prima, no, con buona pace dei giornalisti che ovviamente hanno subito esposto tutto al pubblico ludibrio. Oggi il sistema comprensoriale, dicevo, è allo stremo delle forze e la sindrome da accerchiamento che ha vissuto il pubblico fino all'altro giorno, ossia il Casinò e il Grand Hôtel Billia che entrino nella proprietà pubblica e nella gestione pubblica... oggi la sindrome di accerchiamento la stanno vivendo i privati piccoli o meno piccoli che siano! Perché loro si trovano di fronte a queste realtà pubbliche che dovrebbero essere dei fari illuminanti che erogano luce anche a loro, mentre in realtà sono nell'ombra più totale. È auspicabile che quello che lei ha detto in qualche maniera si verifichi, è auspicabile che ci siano di nuovo delle ricadute sul territorio, perché oggi ci sono solo cadute in ginocchio di questi operatori che non ce la fanno più e lei ne ha testimonianza, perché li conosce anche lei quanto li conosciamo noi.
È opportuno che questa capacità di generare sviluppo, ricchezza e di trasmetterla anche in parte sul territorio venga implementata al più presto, venga avviata, concretizzata, perché finora abbiamo dei piani, delle buone intenzioni; lei prima parlava di iniziative, ha citato le due manifestazioni del biliardo, che sommando i giorni, 11 più 16, sono 27 giorni, un mesetto di attenzione che queste iniziative, organizzate da Casinò e Grand Hôtel Billia possono dissipare sul territorio. Lei si ricorda, Presidente - e se lo ricorda meglio di me, perché anagraficamente ha qualche annetto in più e la memoria è un po' più estesa -, qual era il calendario delle iniziative del Casinò qualche decina di anni fa? Vuole paragonare quel calendario dove c'erano manifestazioni di prestigio, di produzione diretta, di produzione indiretta? Oggi è tutto cassato, a colpi di Cassazione sul disciplinare è stato fatto di tutto di più, oggi non ci sono più! Oggi ci rimettiamo alla buona volontà e al buon senso degli amministratori di turno, senza nemmeno un minimo vincolo di.... "metti 10 gettoni...", no, libera... oggi veramente siamo nel liberalismo più estremo. Lei sa che troppa libertà porta all'anarchia, quindi si va fuori controllo.
La nostra proposta: "se non ritenga necessario inserire nell'esaminando Disciplinare un articolo...", eccetera, ci pare di capire che il disciplinare sia più o meno confezionato, anzi più che non meno, e inemendabile. Non ci rimane... non dico: non ci resta che piangere, ma non ci resta che confidare nelle sue affermazioni odierne, nella speranza che queste affermazioni trovino in un tempo relativamente breve una rispondenza, perché guardi che quel prezzo che dicevo io, di 0,50, 1 o 2 euro in più, è quello che viene fatto dal Billia nei confronti di altri albergatori. Forse poi si saranno accordati, questo non lo so, con il Presidente dell'ADAVA di fare prezzi che siano superiori di 8-10 euro, ma è notizia delle ultime ore...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... però sta di fatto che oggi le due società pubbliche per resistere stanno aggredendo il piccolo e già fragile mercato dei privati. Lei capisce che la sindrome di accerchiamento si è trasferita dal pubblico al privato ed è comprensibile la loro preoccupazione.
Prendiamo atto delle sue risposte e confidiamo nel fatto che trovino sostanza e concretezza nel giro di brevissimo tempo.