Oggetto del Consiglio n. 626 del 24 giugno 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 626/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito al reclutamento di nuovo personale da parte della Compagnia Valdostana delle Acque (CVA)".
Interpellanza
Premesso che la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA) è una società per azioni controllata dalla Regione tramite Finaosta S.p.a.;
Considerato che l'organico aziendale è lievitato in sette anni di circa 130 unità;
Appreso che sono in corso numerosi colloqui informali per il reclutamento di nuovo personale;
Constatato che l'azienda elettrica valdostana, malgrado il citato incremento occupazionale, ricorre sovente al supporto tecnico di consulenti esterni;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) qual è, in termini quantitativi e funzionali, il nuovo fabbisogno occupazionale di CVA ed entro quando si intende procedere alle future assunzioni;
2) fino a quando intende permettere l'accrescimento di organico presso l'azienda citata e, visto che si tratta di una società interamente controllata, se intende promuovere metodi di reclutamento più trasparenti, più selettivi e più imparziali;
3) quante e quali sono le figure consulenziali esterne (singoli professionisti o società) che forniscono oggi il proprio supporto intellettuale all'azienda elettrica valdostana;
4) se i numerosi incarichi consulenziali sono motivati dall'impossibilità di reperire le diverse professionalità all'interno dell'azienda.
F.to: Tibaldi - Benin - Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Parliamo di una delle 48 società partecipate o controllate dalla Regione o da Finaosta, sicuramente la più performante in termini di risultati, anche perché è l'unica che può vantarsi di conseguire risultati e utili di tutto rispetto visto che il comparto energetico valdostano, ma non solo quello (ma qui parliamo di quello valdostano) segna profitti con una certa facilità. Da questo punto di vista, non possiamo far altro che esprimere l'orgoglio di una società che funziona e di conseguenza segna dati positivi anche nell'ambito di un'economia controllata dalla Regione, che sappiamo essere piuttosto estesa sotto questo profilo. Ci soffermiamo su CVA, e non è l'ennesimo caso, perché, nonostante questi risultati che vengono ogni anno portati agli onori della cronaca con conferenze ad hoc, sappiamo che l'organico aziendale continua a lievitare non voglio dire in maniera preoccupante, però in maniera significativa e questa significatività l'abbiamo tradotta in cifre nella premessa di questa interpellanza: precisamente in circa 130 unità in 7 anni dal momento in cui il comparto energetico è passato dalla mano Enel alla mano regionale; 130 unità che mal contate, Presidente lei lo sa, sono grosso modo il 50 percento della situazione di partenza. Oggi quindi, poi sarà lei se vorrà darci il dato più preciso, abbiamo una quota di dipendenti che si aggira sulle 350 unità. Sappiamo che nel corso di questi anni c'è stata una particolare attività di reclutamento e di assunzioni in questa società, sappiamo che sono sempre in corso una serie di colloqui informali per il reclutamento di nuovo personale; di conseguenza, c'è una sorta di porta aperta (gate open) per poter accedere in questa società. Evidentemente l'organico non è ancora arrivato a livello perché... ci dirà il perché il Presidente, che rappresenta le partecipazioni regionali. Ancora recentemente sono state effettuate delle assunzioni, fra l'altro mi consta assunzioni a tempo indeterminato.
Il quarto punto che abbiamo segnalato in premessa e che in un certo senso appare un po' paradossale, d'altronde fa anche testo di un preciso quesito della nostra interpellanza, è che se da un lato il canale delle assunzioni è aperto, d'altro canto anche il canale delle consulenze ci sembra particolarmente florido visto che, oltre al citato incremento occupazionale, CVA ricorre sovente al supporto tecnico di consulenti esterni. C'è da dire che l'attività è quella che è, sappiamo che la produzione idroelettrica si sviluppa con delle cadute d'acqua che fanno girare delle turbine, le centrali sono circa 28; sappiamo che il personale in termini di manutenzioni e di interventi tecnologici è importante, notiamo questa crescita occupazionale da un lato e questo ricorso massiccio alle consulenze dall'altro, che meritano un'interpellanza. Presidente, allora, visto che lei ha il controllo di queste 48 società, fra cui la CVA, le chiediamo alcune informazioni in merito ai termini quantitativi e funzionali, qual è il nuovo fabbisogno occupazionale di CVA e entro quando si intende procedere a future assunzioni, ossia ci dia, oltre ad un ordine di grandezza attuale, le previsioni. Che ne so?, siamo a 350, vogliamo arrivare ad 800 forse per emulare altre società che sono particolarmente corpulente da un punto di vista occupazionale, oppure se ci sono delle esigenze che prevedono espansioni tali e quindi richiedono manodopera più o meno specializzata nei diversi settori.
Seconda domanda: fino a quando si intende alimentare questo accrescimento occupazionale presso l'azienda elettrica valdostana e, visto che si tratta di una società interamente controllata, chiediamo se si intende anche introdurre dei metodi di reclutamento un po' più trasparenti, perché, al di là dei colloqui informali che vengono fatti in misura massiccia e poi ai canali di assunzione che non conosciamo quali essere precisamente, ci piacerebbe che una controllata come CVA (ma non solo) avesse un regolamento di assunzioni che fosse più trasparente, per capire se gli step per l'ingresso sono fondati su dei criteri più o meno validi e condivisibili, oppure se ci sono altre porte o finestre di accesso. Questo è un auspicio, noi lo abbiamo posto come domanda, ma si intende dalla formulazione della domanda che è un auspicio. Sappiamo anche che il Casino S.p.a. ha un regolamento per le assunzioni, sappiamo che ha più una funzione formale che non sostanziale, sappiamo però che CVA o altre controllate o partecipate (ma oggi ci soffermiamo su CVA) hanno una libertà di selezione che oggi è... potremmo tradurre con un termine: deregulation, ad un certo punto qualche regola non guasta.
Terza domanda, e veniamo al secondo punto che avevo sottolineato: quante e quali sono le figure consulenziali esterne (singoli professionisti e società) che oggi orbitano intorno alla "stella CVA" e forniscono un supporto intellettuale a questa azienda elettrica.
Quarta domanda, che mette in evidenza questa che noi rileviamo essere piuttosto una contraddizione: se questi numerosi incarichi consulenziali sono in qualche modo motivati dall'impossibilità di reperire le diverse professionalità all'interno dell'azienda. Se reperiamo professionalità, è auspicabile che si reperiscano professionalità all'altezza della situazione e con la "P" maiuscola, d'altro canto se si reperiscono consulenze, vorremmo capire perché queste consulenze sono tuttora necessarie e vanno ad ingigantire tutto un insieme di costi strutturali dell'azienda, che oggi appaiono insignificanti a fronte dei ricavi che l'azienda sta maturando, ma un domani potrebbero diventare significativi.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Ringrazio il collega Tibaldi che mi dà l'opportunità di chiarire alcune situazioni che giustamente si riferiscono ad un'azienda che, per fortuna, ha una discreta attività con conseguente reddito che conosciamo, quindi questo credo, come ha ricordato, faccia piacere a tutti.
Vorrei solo brevemente cercare di dare risposte puntuali alle richieste di chiarimento. Nelle premesse si indica nel "Considerato" che "l'organico aziendale è lievitato in sette anni di circa 130 unità", preciso che, prendendo il periodo dal 2002 al 2008, dai bilanci aziendali (quindi dai dati a disposizione) si evince che al 1° gennaio 2002 l'organico del gruppo CVA era di 285 unità, al 31 dicembre 2008 tale organico era a 342 unità, con un incremento di 57 unità, pari al 20 percento nel periodo considerato.
Si ricorda che, a seguito del perfezionamento dell'operazione fra Regione e ENEL, la società acquistata da ENEL si è dovuta strutturare per poter operare in piena autonomia avendo perso i precedenti supporti delle strutture centrali di ENEL. Questo, come il collega sa, è legato ad esempio alla strutturazione della gestione del personale e di altri servizi che erano diventati indipendenti. In particolare è stata costituita la funzione commerciale e sono state adeguate al ruolo la funzione di amministrazione, la funzione del personale, la funzione ingegneria e la funzione EDP. Nonostante tale incremento, l'incidenza del costo del lavoro sul conto economico del gruppo risulta allineato a quello dei principali concorrenti. Peraltro si segnala come termine di confronto che nello stesso periodo l'energia venduta, che prima era 2.633 Giga Watt, è passata nel 2008 a 5.200 Giga Watt con il conseguente aumento del valore che è quello che conosciamo. Sempre nelle premesse si fa riferimento al fatto che siano "in corso numerosi colloqui informali per il reclutamento di nuovo personale". A tale riguardo si precisa che i "colloqui informali" si riferiscono alla necessità/opportunità di approfondire informalmente - evidenziando agli intervenuti l'esclusivo fine esplorativo del colloquio - quanto esposto sulle candidature in relazione alle esperienze professionali e/o percorsi scolastici indicati. Come verrà precisato più avanti, il processo finalizzato all'assunzione di nuove risorse avviene secondo un preciso schema di comportamento da adottare, disciplinato e dettagliato nella specifica procedura aziendale, la cui applicazione è sottoposta alla verifica da parte del collegio sindacale e dell'organo di vigilanza.
Venendo alle domande, la prima domanda: "qual è, in termini quantitativi e funzionali, il nuovo fabbisogno occupazionale di CVA ed entro quando si intende procedere alle future assunzioni", il fabbisogno di personale per l'anno 2009 a livello di gruppo, approvato dal Consiglio di amministrazione, è stato quantificato in 33 unità e risponde essenzialmente a specifiche esigenze di sviluppo dell'azienda in quanto sono finalizzate ad accrescere:
- le capacità tecniche interne per la progettazione ed il controllo delle attività di cantiere legate alla realizzazione di nuove centrali e al rifacimento di impianti esistenti sulla base di un piano di investimenti pluriennale della società. Come ricorderà il collega, questo piano pluriennale parlava di 500 milioni di euro, hanno fatto 180 milioni di euro di intervento per la costruzione delle nuove rimodulazioni dei beni;
- la ristrutturazione delle attività di trading attraverso la costituzione di una struttura organizzativa caratterizzata dalla separazione delle competenze tra front office (esecuzione delle operazioni), middle office (controllo dei livelli di rischio) e back office (gestione amministrativa delle operazioni) allineata agli standard operativi del settore;
- l'attività degli uffici commerciali e amministrativi a seguito dell'implementazione della legge regionale sullo sconto energetico, 30 percento, per famiglie, come sapete il tutto viene gestito attraverso il rapporto con il cliente che in questo caso ha quel 10 percento in più di sconto sul costo dell'energia.
Si ritiene che le attività riferite al reclutamento del nuovo personale secondo le determinazioni del CdA dell'azienda saranno ultimate ragionevolmente entro la fine del periodo estivo con conseguente potenziamento delle Direzioni amministrazione, gestione impianti e commerciale.
"Fino a quando intende permettere l'accrescimento di organico presso l'azienda citata e, visto che si tratta di una società interamente controllata, se intende promuovere metodi di reclutamento più trasparenti...", come ho appena detto, le necessità aziendali di accrescimento del proprio organico sono oggetto di precise e puntuali analisi da parte dei vertici aziendali sulla base delle esigenze presenti e future della società. Quanto ai "metodi di reclutamento", si evidenzia come l'azienda già operi secondo i criteri di trasparenza, chiarezza e imparzialità, trasposti in una specifica procedura interna, che, partendo dai fabbisogni espressi dai responsabili delle varie funzioni aziendali e dall'analisi delle candidature ricevute, prevede l'effettuazione della selezione attraverso prove scritte e/o colloqui con apposita Commissione che valuta i candidati dal punto di vista psicoattitudinale e tecnico.
Per la terza e quarta domanda per quanto riguarda le figure consulenziali e il loro utilizzo, le figure consulenziali esterne che vengono utilizzate sono sostanzialmente di due tipi: quelle strettamente necessarie per affrontare problemi contingenti per gestire la soluzione nel modo più efficace possibile, non ritenendo di dover dotare la società di tali specifiche competenze in quanto possono essere reperite in modo più economico sul mercato e quelle necessarie a monitorare l'evoluzione di normative specifiche di rilevante complessità e dinamicità, non volendo chiaramente sovrastrutturare l'azienda per attività anch'esse reperibili in modo più economico sul mercato. Fermo restando che tutte le consulenze, le cui attività si sviluppano in sinergia e in sintonia con le risorse aziendali, sono attivate in relazione all'impossibilità di reperire professionalità e competenze all'interno della stessa società, alla complessità e alla dinamicità chiaramente della disciplina di riferimento. Professionalità che non possono essere costruite in tempi brevi, che riguardano attività contingenti alla soluzione di problematiche eccezionali (quali, ad esempio, l'elaborazione di un piano strategico a medio e lungo termine per la gestione della liquidità) e che essenzialmente riguardano attività inerenti il supporto specialistico di tipo legislativo, fiscale e legale. Le principali aree in cui si ritiene necessario il supporto intellettuale di consulenti esterni, i quali lavorano sempre a stretto contatto con il personale aziendale al fine di realizzare il maggiore trasferimento possibile di competenze dell'azienda, sono: contenzioso civile, problematiche fiscali e contributive (imposte dirette, indirette e accise), particolari problemi geologici ed ambientali, attività formative di carattere tecnico e di sicurezza sul lavoro; oltre ai progetti particolari e specifici quali: riorganizzazione dell'attività di trading, definizione delle linee strategiche dello sviluppo aziendale, assistenza nell'analisi di opportunità di investimento in settori di sviluppo aziendale. Complessivamente gli incarichi consulenziali sono stati 23 nel 2008 e nel 2009 sono attualmente 19.
Vorrei brevemente precisare che in particolare per quanto riguarda il contenzioso, c'erano dei contenziosi che avevano effetto di trascinamento del contratto con ENEL, in particolare nei confronti di INPS e di ICI sugli immobili, sulle centrali che, a fronte di una modifica che era intervenuta, avevano fatto una valutazione delle centrali che era sproporzionata e questo anche in Piemonte, perché, come sa, c'è anche la centrale di Quincinetto che sul territorio del Piemonte... e questo aveva impegnato non poco questi professionisti legati a tali temi.
Spero di aver chiarito i dati, poi sono disponibile se è necessario dare ulteriori chiarimenti. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Sì, Presidente, i dati sono pervenuti per quanto riguarda la conoscenza delle misure di grandezza della società e, da questo punto di vista, non possiamo far altro che ringraziarla per averceli comunicati. Sono, a nostro avviso, doverose alcune considerazioni su questa materia. In primis vorremmo dire questo: lei o chi per lei nel redigere quel documento ha preso in considerazione i 7 anni che vanno dal 2002 al 2008 incluso, segnalando un incremento che è inferiore a quello citato da noi nell'interpellanza. I dati di cui siamo in possesso sono i seguenti, anche perché vennero fatte specifiche interrogazioni nel momento in cui ci fu la cessione del comparto da ENEL a Regione, quindi quando c'era un Presidente in carica che aveva provveduto a fare questa operazione. Allora si parlava di 225 unità, oggi siamo a 350, quindi capisce se non sono 7 anni comunque le 130 unità segnalate come incremento di fatto rimangono e sono ineludibili e questo testimonia che c'è stata una lievitazione significativa dell'organico in questo periodo. Lei poi ha motivato in maniera differente le esigenze di organico, come le è stato comunicato dall'azienda. Bene, apprendiamo che ci sono 33 unità che verranno assunte ancora entro la fine dell'estate per diverse esigenze funzionali dell'azienda e non ci sembra di poco conto, perché rappresentano bene o male il 10 percento della forza lavoro in essere, le motivazioni sono differenti...
Ci permettiamo di dire questo: ci piacerebbe che tale schema di comportamento, per utilizzare un'affermazione da lei fatta, che precisa la specifica procedura aziendale sia uno schema di comportamento condiviso, perlomeno conosciuto magari anche dalla Commissione competente visto che è una controllata importante. Sono questi schemi di comportamento che immagino siano comunicati oralmente da persona a persona (tipo la Costituzione inglese) o sono codificati in qualche punto, che in qualche maniera ci piacerebbe anche conoscere, perché al di là delle informazioni... poi la nostra Regione è piccola, ci conosciamo direttamente o indirettamente tutti quanti, sappiamo quando vengono fatte assunzioni o promozioni al Casinò, sappiamo quando vengono fatte promozioni e assunzioni in società tipo queste, sappiamo che comunque il fenomeno è in fase espansiva e lei ce lo ha confermato con i dati che ha detto. Di conseguenza, sarebbe opportuno fissare qualche regoletta di base, che possa farci capire che i criteri di accesso sono quelli e non sono lasciati alla mercé degli interpreti di turno. Avremo l'occasione di fare le richieste documentali del caso attraverso le possibilità che il Regolamento consiliare ci permette per conoscere in cosa consiste questo schema di comportamento aziendale, questo bon ton nell'assumere nuovo personale. Abbiamo poi appreso che c'è una ventina di consulenti che orbitano intorno alla "stella polare CVA" (la ringrazierò se poi vorrà fornirci anche i dati in forma cartacea) e non sono pochi i consulenti. Lei ha detto: "c'è un contenzioso di vecchia data che dobbiamo concludere", però sono 19 consulenti che fanno parte poi del pool di persone che alla fine arricchiscono le professionalità gravitanti in questa orbita. Questo ci fa pensare che oltre alla crescita esponenziale del personale... comunque a noi risulta che i consulenti abbiano una forza preponderante all'interno di CVA oggi vuoi perché forse qualche dirigente non vuole assumersi le responsabilità, vuoi perché forse qualche dipendente non sia all'altezza del compito per il quale viene assegnato, sta di fatto che comunque i 19 consulenti che oggi sono nell'ambito di questa società a noi sembrano particolarmente preponderanti. Non penso che l'ENEL, e lei Presidente forse ne può avere conferma più di me, all'epoca avesse tutta questa rosa di persone, di professionalità che gravitavano intorno all'Ente elettrico di Stato. Credo che vi fosse comunque una professionalità interna particolarmente spiccata e lodevole, penso che la manutenzione delle centrali o la costruzione di nuovi impianti fosse comunque gestibile con risorse interne e con sicuramente un risparmio anche di risorse economiche.
Cosa voglio dire e concludo. Ho notato, Presidente, una sorta di distacco emotivo nell'elencare questi dati da parte sua, non so se è un distacco emotivo che perviene dal fatto che lei ci ha dato lettura di un documento aziendale che le è stato consegnato e in qualche maniera corrisponde ad una certa distanza che lei vuole forse ostentare nei confronti di questa società, nell'ambito della quale lei ha avuto incarichi di primo livello, oppure se si tratta di un distacco emotivo generato da una sorta di mancanza di controllo reale su quello che sta accadendo all'interno dell'azienda. Non credo a questo secondo punto, anche perché ci risulta che lei recentemente abbia fatto un paio di meeting con i vertici delle società controllate e partecipate per rendersi conto di qual è lo stato dell'arte e delle prospettive. Sapendo che lei è una persona consapevole e responsabile, allora le chiediamo che queste redini che vengono allentate o tirate nei confronti delle società regionali siano governate con ragionevolezza, che non si allenti troppo da una parte o si irrigidisca troppo dall'altra favorendo i comportamenti che saranno sì in qualche maniera governati da qualche schema aziendale più o meno codificato, ma che alla fine rischia poi di derapare e uscire dal binario e permettere le classiche deroghe che alla fine sappiamo possono degenerare in situazioni di disagio economico e aziendale delle società controllate e di esempi negativi la Valle d'Aosta pullula in questo senso. Non vorremmo, Presidente, e concludo, che si perpetrasse l'ennesimo "assalto alla diligenza". Oggi la diligenza è ben fornita, ha dei cavalli che corrono e corrono velocemente, il carro è ricco di derrate, ce n'è per tutti, forse addirittura in esubero. Non vorremmo che questa diligenza diventasse un po' preda di qualche interesse esterno al cocchiere, a chi conduce la medesima, e alla sanità di questi cavalli che corrono verso delle mete che sono sicuramente ambiziose e condivisibili; che alla fine si cominciasse a perdere qualche bullone, qualche ingranaggio e poi forse qualche ruota e ci trovassimo in situazioni disdicevoli, non dico nel prossimo futuro, ma in un futuro un pochino più in là, come altre società regionali purtroppo hanno dimostrato poter succedere.