Oggetto del Consiglio n. 529 del 6 maggio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 529/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'incentivazione dell'uso della tratta ferroviaria quale principale vettore di mobilità all'interno della regione".
Interpellanza
Premesso che:
- negli ultimi anni la Regione Valle d'Aosta ha stipulato accordi di vario tipo con enti diversi, Regione Piemonte, Ministero delle Infrastrutture, RFI, Ministero dell'Economia, al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto ferroviario tra Aosta e Chivasso, sia per quanto concerne gli aspetti infrastrutturali, sia per quanto attiene ai servizi da offrire ai viaggiatori;
- nell'accordo di programma quadro stipulato nel 2004 tra Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, RAVA e RFI, tra gli altri interventi, si programmava la realizzazione di centri di interscambio modale in corrispondenza delle stazioni di Châtillon, Verrès e Pont- Saint-Martin;
- riguardo quest'ultimo aspetto, l'allegato n. 1 del suddetto accordo rilevava come non esistesse un'adeguata integrazione tra le fermate ferroviarie e le autolinee, indispensabili per raggiungere le varie località della nostra Regione, sia in ordine ad aspetti informativi, sia in ordine agli spazi necessari alla sosta e alla manovra dei pullman;
Preso atto che diversi cittadini si sono lamentati che, nonostante le rassicurazioni date, non sono ancora presenti, tra le altre manchevolezze, tabelloni abbastanza chiari in grado di fornire ai viaggiatori orari e coincidenze tra treni e autolinee;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) qual è la reale situazione nelle stazioni di Verrès, Châtillon e Pont-Saint-Martin riguardo all'integrazione tra trasporto ferroviario e autolinee in ordine a orari, coincidenze e spazi per i mezzi;
2) quali sono al momento attuale i lavori in corso lungo la tratta ferroviaria o direttamente legati alla ferrovia (stazioni, passaggi a livello, parcheggi, aree verdi);
3) se è intendimento della Giunta incentivare l'uso della tratta ferroviaria come principale vettore di mobilità all'interno della Regione, opportunamente collegata con le autolinee, e non solo come infrastruttura per il collegamento con le maggiori città del Nord Ovest.
F.to: Zucchi - Tibaldi
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Questa interpellanza ha come oggetto l'argomento che più volte è stato trattato anche nel corso di tale legislatura in quest'aula e ci dà la possibilità, partendo da un fatto secondario, di dare un aggiornamento della situazione in merito alla tratta ferroviaria Aosta/Torino, Aosta/Chivasso, con particolare riferimento alle intenzioni del Governo regionale in merito all'utilizzo di questa tratta per quanto attiene gli spostamenti all'interno della nostra regione. Il fatto in sé da cui scaturisce l'interpellanza è un fatto che riguarda quelle che sono forse delle mancate applicazioni di accordi, che nel tempo si sono susseguiti fra le parti in causa (la Regione, RFI e il Governo) in merito ad un impegno che è stato sancito da determinati allegati che fanno parte di accordi più complessi per una maggiore razionalizzazione delle divulgazioni degli orari, dei collegamenti, di tutte le possibilità di collegamenti con le valli laterali, che sarebbero dovuto essere esposte nelle stazioni in una maniera ampia e visibile. A seguito di determinate segnalazioni giunte da alcuni cittadini sembrerebbe che questo impegno non sia stato assolto nella sua interezza; diversi cittadini hanno sollevato la mancata esistenza di questi pannelli che non ricordo se nella stazione di Verrès o altre sono affissi nella tabaccheria di fronte, piuttosto che nel bar di fronte, e che suscitano delle perplessità nei confronti dei cittadini che utilizzano il mezzo ferroviario anche per raggiungere le nostre valli laterali.
La prima domanda di questa interpellanza è volta a sapere se su questo argomento nel frattempo sono state svolte delle attività di sollecito o dei miglioramenti in questo senso, per capire se nelle stazioni più importanti (ma io direi tutte) sono stati affissi i tabelloni che riguardano i collegamenti con gli autobus che vanno nei nostri centri principali di villeggiatura, in modo che questa situazione di servizio venga al più presto riparata. L'occasione è anche per sapere dall'Assessore quali sono i lavori in questo momento in corso, con particolare riferimento alle stazioni esistenti nella nostra tratta che potrebbero essere maggiormente valorizzate e per capire lo stato dell'arte dell'intendimento del Governo regionale in merito ad un maggiore utilizzo anche in chiave turistica della tratta all'interno del nostro territorio.
Concludo riallacciandomi a quest'ultimo elemento che ho descritto, esprimendo l'auspicio che vi sia da parte della Giunta regionale un'azione volta a migliorare, al di là degli aspetti che sono stati trattati in questo caso, relativi ai collegamenti esterni che sono molto importanti (ne abbiamo parlato qui quando abbiamo affrontato le difficoltà degli snodi legati alla lunetta di Chivasso e le problematiche riferite ai collegamenti con Torino, Milano e i grandi centri), i collegamenti all'interno della nostra regione fruibili dai cittadini, dai villeggianti, dalle persone che vengono nella nostra regione, affinché il mezzo ferroviario possa essere visto anche in questa veste.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Non vorrei avere mal interpretato la prima domanda posta dal collega Zucchi: "qual è la reale situazione nelle stazioni di Verrès, Châtillon e Pont-Saint-Martin riguardo all'integrazione tra trasporto ferroviario e autolinee in ordine ad orari, coincidenze e spazi per i mezzi", quindi nella risposta non mi sono concentrato sull'aspetto espositivo e della comunicazione, perché era un ragionamento... rispetto comunque al tema della comunicazione, sia essa una comunicazione relativa all'esposizione degli orari, sia essa verbale tramite gli amplificatori per tutte le eventuali modifiche (ritardi, soppressioni), ho avuto più volte, ecco perché lo dico in premessa, degli incontri con Trenitalia per sollecitare questo tipo di attenzione, perché più di un utente ha lamentato una carenza di informazione. Se quindi è vero che è possibile avere dei disagi e dei disguidi nell'ambito dell'esercizio della tratta ferroviaria, è sicuramente possibile dare un'informazione corretta con un'attenzione nei confronti dell'utenza; quindi, rispetto a questo, c'è stata una sollecitazione e c'è una condivisione rispetto al problema. Lo sviluppo della risposta in realtà era fatto proprio in un'altra direzione, ovvero, per quanto riguarda gli orari e le coincidenze fra il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale su gomma, ho fatto predisporre sei tabelle (di cui poi le darò copia) che evidenziano le coincidenze esistenti e i relativi tempi di attesa con riferimento alle principali linee automobiliste che servono le tre stazioni, in particolare queste tabelle riguardano la stazione di Châtillon, coincidenza fra treno e bus, dove ci sono le partenze per Breuil, Saint-Vincent e Pontey, piuttosto che la stazione di Verrès dove abbiamo i bus per Ayas, Montjovet e Hône e nell'altra tabella abbiamo la stazione di Pont-Saint-Martin e le coincidenze con i bus per Gressoney e Hône. Dall'analisi di queste tabelle si può evincere che c'è un discreto livello di integrazione fra bus e treno, con tempi di attesa variabili e tendenzialmente inferiori a 15-20 minuti, con coincidenze lievemente migliori verso la valle del Lys e in generale con tempi di attesa più bassi nel passaggio da treno a bus, piuttosto che viceversa. Non tutti i treni sono caratterizzati da coincidenze con i bus, così come non tutti i bus hanno una coincidenza con il treno. Le relative disomogeneità e l'incompletezza delle coincidenze sono una conseguenza della complessità del sistema di trasporto e delle molteplici variabili in gioco. Vi sono diversi gestori, non tutti controllabili dalla Regione, c'è una ferrovia caratterizzata da un unico binario, pochi punti con possibilità di incrocio, e la necessità di adeguamento con il traffico ferroviario gravitante sui nodi di Chivasso e Torino, su cui un cadenzamento rigoroso dell'orario comporterebbe un appiattimento verso l'alto dei tempi di percorrenza; c'è la necessità di adeguare i bus anche ad utenti che non usano la ferrovia, fra cui in primis gli studenti, non è pensabile avere un numero illimitato di corse, che invece vanno studiate in base alla domanda di trasporto. Quanto agli spazi per i bus nelle stazioni di Verrès e Pont-Saint-Martin, grazie ai lavori di realizzazione di un centro di interscambio modale in corrispondenza della stazione, con i quali si è estesa l'area di manovra e di sosta dei mezzi pubblici, oggi le autolinee raggiungono agevolmente la stazione ed operano sulla stessa senza difficoltà. A Châtillon un intervento analogo è in fase di realizzazione e a lavori ultimati la stazione disporrà altresì di una pensilina dotata di pannelli di informazione sugli orari. È opportuno osservare che gli interventi per la realizzazione dei centri di interscambio sono rivolti a tutti gli utenti intermodali, a quelli che utilizzano l'auto o la bicicletta in aggiunta al treno. A proposito, abbiamo fatto un paio di riunioni anche con il Comune di Aosta per creare quelle situazioni nella stazione di Aosta, dove i vari utenti possono ricoverare la bicicletta ed eventualmente, utilizzando la ferrovia, transitare in Aosta con una bicicletta di quelle messe a disposizione dal Comune o una bicicletta di proprietà, che possono ricoverare in uno spazio assicurandola per eventuali furti. Abbiamo avuto quindi un incontro con il mobility manager del Comune di Aosta, con i rappresentanti degli utenti e abbiamo cercato di fare un ragionamento. Rispetto a questo tema, abbiamo sollecitato RFI nel creare nel sottopasso dove ci sono gli scalini delle apposite corsie per portare la bici senza trasportarla di peso, quindi degli scivoli dove transitare, ma sempre nella logica dell'intermodalità. È opportuno osservare che gli interventi per la realizzazione dei centri di interscambio sono rivolti a tutti gli utenti, quindi a quelli che utilizzano l'auto o la bicicletta in aggiunta al treno. I lavori sono finalizzati, oltre alla realizzazione di spazi di manovra per i bus, a migliorare attraverso una riqualificazione della stazione e delle aree circostanti il confort e la fruibilità della stazione. Quando la Regione acquisirà le necessarie competenze in materia di trasporto ferroviario regionale, sarà possibile migliorare ulteriormente sia le stazioni, sia gli orari e le coincidenze fra bus e treno.
Seconda domanda: "quali sono al momento attuale i lavori in corso lungo la tratta ferroviaria o direttamente legati alla ferrovia (stazioni, passaggi a livello, parcheggi, aree verdi)", tutti i principali interventi su un'infrastruttura ferroviaria di proprietà di RFI sono stati programmati e definiti tramite APQ e cofinanziati fra Regione e Stato. I lavori attualmente in corso di completamento lungo la tratta Aosta/Torino sono quelli relativi alla realizzazione di centri di interscambio modale in corrispondenza delle stazioni di Châtillon, Verrès, Hône e Pont-Saint-Martin. Presso la stazione di Châtillon è prevista una nuova pensilina per i bus e sarà ampliata la zona sosta in fronte alla stazione. I lavori già in corso dovrebbero concludersi entro il terzo trimestre 2009. Presso la stazione di Verrès è previsto il rifacimento del piazzale antistante il deposito della stazione ferroviaria, adibendolo ad uso parcheggio a raso e ad uso area attestamento delle autolinee, i lavori sono pressoché conclusi. Presso la stazione di Pont-Saint-Martin sono previsti: nuova viabilità, nuovi parcheggi e spazi di fermata antistante la stazione per gli automezzi pubblici; i lavori hanno raggiunto uno stato di avanzamento di circa il 90% e dovrebbero essere definitivamente completati a breve. Presso la stazione di Hône sono previsti posteggi per bus navetta e mezzi privati, la ristrutturazione della sala di attesa, un centro di accoglienza/ostello con capienza di circa 25 posti letto, i lavori già in corso dovrebbero concludersi nel 2011. Sulle stazioni di Châtillon, Verrès, Pont-Saint-Martin inoltre il programma attuativo regionale per l'utilizzo dei fondi FAS 2007-2013, ad oggi in attesa di finanziamento da parte dello Stato, prevede ulteriori interventi di completamento. Sono invece ultimati i lavori di soppressione di 11 passaggi a livello lungo la linea Aosta/Ivrea, uno in ognuno dei comuni di Pont-Saint-Martin, Chambave, Fénis, Quart, due nei comuni di Donnas e Nus, tre in comune di Saint-Vincent. Il fatto di togliere i passaggi a livello toglie poi la possibilità di avere dei ritardi, mentre sulla tratta piemontese questo tipo di attività è ancora indietro, quindi molte volte il ritardo dei treni è dovuto a degli inconvenienti nei passaggi a livello, dove, qualora il meccanismo trovi delle difficoltà, c'è l'impossibilità del treno di procedere. Oltre ai cantieri aperti, sono in corso varie attività di progettazione: la cosiddetta "lunetta di Chivasso", una variante fra Châtillon e Verrès, l'elettrificazione della linea, l'adeguamento localizzato del binario.
Per quanto attiene la terza questione: "se è intendimento della Giunta incentivare l'uso della tratta ferroviaria come principale vettore di mobilità all'interno della regione, opportunamente collegata con le autolinee, e non solo come infrastruttura per il collegamento con le maggiori città del nord ovest", ad oggi esistono collegamenti di lunga percorrenza di tipo automobilistico e di tipo ferroviario che percorrono il fondovalle. Con il prossimo piano di bacino di traffico 2011-2020, che sarà la sede dove andremo a concepire la nuova organizzazione e che è in fase di predisposizione, si prevede di rafforzare il ruolo della ferrovia nei collegamenti di fondovalle, attraverso le stazioni principali e di potenziare quello del trasporto su gomma per i collegamenti che si diramano dall'asse principale, ovvero per le valli laterali e per le località minori. Con tale evoluzione si potenzierebbe il ruolo della ferrovia, incentivandone l'uso sia per la mobilità interna alla Regione, sia per i collegamenti interregionali. Attualmente la Regione non è dotata di reali competenze in materia di trasporto ferroviario, così che tali indirizzi possono tradursi in azioni concrete solo sull'offerta relativa alla gomma, mentre vanno condivisi quanto all'offerta ferroviaria con le società del gruppo Ferrovie dello Stato, che impostano l'orario e il numero di treni. Non solo, per quanto attiene questo discorso, siamo ovviamente legati alla tratta Ivrea/Torino, ossia tutta la tratta piemontese e già in altre situazioni avevo rappresentato non un conflitto, ma una sorta di obiettivi diversificati fra la Regione piemontese e la nostra Regione, nel senso che nella prima non hanno soppresso i passaggi a livello, hanno addirittura incrementato le fermate anziché sopprimerle, per cui la nostra tratta, non avendo un'autonomia, è in concorrenza con le esigenze dei due territori. Quello che stiamo cercando di fare è trovare un punto di accordo con la Regione Piemonte per meglio andare a definire. Dal punto di vista degli utenti, in Valle d'Aosta c'è una petizione delle comunità di Nus e limitrofe per reinstituire la fermata di Nus, perché abbiamo lì un bacino importante che si trova privo di una fermata. Spero di averle dato tutti gli elementi.
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Brevemente. Ringrazio l'Assessore per le risposte, volevo solo precisare in merito all'inizio del suo intervento, che forse mi sono espresso male nella stesura dell'interpellanza, ma non era sicuramente in discussione la situazione legata ad eventuali possibili disservizi sui collegamenti, la mia attenzione era solo incentrata sulla comunicazione ed essenzialmente su questa. Prendo atto quindi che forse c'è stato un malinteso, ma era solo finalizzata alla segnalazione di diversi cittadini in merito alla carenza delle informazioni sui collegamenti. Nulla quaestio sul problema dei collegamenti e su eventuali ritardi, che sappiamo tutti essere connessi a delle problematiche di altra natura, quindi solo su questo punto e anche dal punto di vista della competenza è ovvio che ad ottemperare agli accordi presi fra le parti in causa non è tanto la Regione quanto RFI. Era solo un sollecito ad intervenire, prendo atto che la cosa è stata fatta, a migliorare la questione della comunicazione.
Per i punti n. 2 e n. 3 esprimo la soddisfazione in merito agli intendimenti futuri che vedranno la loro enunciazione nei tempi delineati dall'Assessore.
Si dà atto che dalle ore 11,21 assume la presidenza il Vice-presidente André Lanièce.