Oggetto del Consiglio n. 528 del 6 maggio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 528/XIII - Interpellanza: "Missioni all'estero effettuate da dirigenti e funzionari della Compagnia valdostana delle acque per l'acquisizione di eventuali attrezzature per gli impianti valdostani".
Interpellanza
Premesso che la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA) è una società per azioni controllata dalla Regione tramite Finaosta S.p.A.;
Considerato che lo scorso anno un gruppo di dirigenti, funzionari e consulenti dell'azienda citata si è recato tre volte in Cina per visionare macchinari, apparecchiature e materiali da acquistare e impiegare presso gli impianti valdostani;
Rilevato che dall'inizio del corrente anno il gruppo citato è tornato in Estremo Oriente almeno un paio di volte e che questo attivismo internazionale non è finora sfociato in alcuna operazione commerciale;
Appreso che ci sarebbero in previsione altre missioni internazionali;
ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione per sapere:
1) quali ragioni giustificano le ulteriori e recenti missioni aziendali in Cina;
2) se corrisponde al vero l'informazione che l'ammontare complessivo delle trasferte cinesi si aggira intorno ai 100 mila euro;
3) quante missioni intende ancora effettuare CVA per raccogliere sufficienti elementi di valutazione in merito all'eventuale acquisizione di attrezzature, materiali e impianti oppure, in caso contrario, per decidere che non se ne fa nulla;
4) se tra gli obiettivi societari della "controllata" è stato aggiunto anche quello turistico o se sia intenzione di codesta Amministrazione prevederne l'inserimento.
F.to: Tibaldi
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - L'argomento si ripropone, sappiamo che non è nuovo, ne abbiamo già parlato in quest'aula, ma si ripropone perché ci sono delle nuove edizioni di viaggi e, di conseguenza, non potevamo esimerci dal sottoporre alcuni quesiti all'attenzione della Giunta; si tratta dei viaggi in Estremo Oriente, in Cina in particolare, di un pool di dirigenti, consulenti e funzionari di CVA, che è un'importante società controllata dalla Regione tramite Finaosta... Un viaggio che sembrava preordinato all'acquisizione di macchinari e tecnologie dalla Cina per insediarli nell'ambito delle nostre centrali e degli impianti valdostani; torniamo su questo argomento perché ci sono novità, ovvero sembra che non si sia acquistato nulla, ma si siano fatti altri viaggi. È bene avere informazioni di dettaglio sul materiale che si vuole acquistare, anche perché non sono noccioline come si suol dire, però ci suscita qualche perplessità questa reiterata necessità di visitare la Cina per poi alla fine non arrivare ad alcuna conclusione plausibile. Rispondendo alla prima interpellanza del 17 dicembre 2008, il Presidente disse che c'erano materiali, tecnologie o impianti che risultavano di interesse e che CVA aveva deciso di esplorare il mercato cinese, sta di fatto che vorremmo sapere oggi cosa si pensa di acquisire dal mercato cinese. Queste visite sono indubbiamente importanti, sappiamo che ce ne sono state anche in altri Stati come Albania, Polonia, probabilmente ce ne sono in previsione anche altre in America (mi è giunta voce); è bene vedere cosa fanno i concorrenti, ma è altrettanto bene sapere se quanto prima anche CVA addiverrà ad una decisione.
Presidente, le abbiamo formulato quattro domande molto semplici: "quali ragioni giustificano le ulteriori e recenti missioni aziendali in Cina; se corrisponde al vero l'informazione che l'ammontare complessivo delle trasferte cinesi si aggira intorno..." - o è addirittura superiore - "... ai 100 mila euro" e, quando indico questa cifra, mi riferisco alle trasferte avvenute nel 2008 e a quelle di quest'anno; "quante missioni intende ancora effettuare CVA per raccogliere sufficienti elementi di valutazione in merito all'eventuale acquisizione di attrezzature, materiali e impianti oppure, in caso contrario, per decidere che non se ne fa nulla"; infine una domanda un po' provocatoria, ma che ci sta anche bene: "se tra gli obiettivi societari della "controllata" è stato aggiunto anche quello turistico o se sia intenzione di codesta Amministrazione prevederne l'inserimento".
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Ringrazio il collega Tibaldi, perché ci dà la possibilità di fare degli aggiornamenti precisi sull'attività di una delle controllate più importanti della Regione, quindi anche di poter dare conto di quello che viene fatto, tenendo conto che da una parte i giornali e le televisioni ogni giorno ci fanno capire che la globalizzazione esiste, che c'è l'esigenza di conoscere le realtà non solo vicine, ma anche lontane, credo che nel settore energetico in particolare basta vedere l'attivismo di ENI, ENEL e di tutte le partecipate per renderci conto che il globo è diventato molto piccolo. Le dimensioni di CVA non sono quelle dei colossi a cui facevo riferimento prima, ma l'interesse che avevo ricordato nella precedente interrogazione era legato ad un fattore specifico, legato ad una questione di prezzi che allora e ancora oggi sono molto concorrenziali.
Venendo alle domande, cercherò di dare delle risposte puntuali. Per quanto riguarda il primo problema, nelle recenti missioni sono state valutate presso alcune aziende cinesi, che in precedenza erano state individuate come più affidabili... le verifiche tecniche di laboratorio che sono effettuate dalle stesse sul macchinario idraulico ed elettrico. Si è altresì valutata la metodologia del controllo applicata alla strumentazione utilizzata e il risultato è stato più che soddisfacente, poiché si è riscontrato che i controlli di collaudo delle macchine ricalcano pressoché fedelmente i controlli che già oggi CVA richiede nelle proprie specifiche tecniche di fornitura, avevo accennato che il problema era quello di avere una certezza che i materiali, essendoci una differenza di costo notevole, fossero effettivamente corrispondenti alle specifiche che le gare richiedono.
L'ammontare complessivo delle trasferte (seconda domanda) effettuate ad oggi si aggira intorno ai 60mila euro, il numero esatto delle missioni ancora da effettuare non è prevedibile in maniera precisa, ma si può pensare ragionevolmente che ormai le verifiche siano state fatte, quindi dovrebbero essere poche missioni per creare le premesse definitive per prendere una decisione circa l'opportunità delle forniture provenienti da quel Paese.
Per quanto riguarda la quarta domanda, CVA ha in programma un significativo piano di investimenti che vuole sviluppare avendo cura di acquisire macchine di elevata qualità a costi competitivi. Per poter centrare questo obiettivo in un contesto di volatilità dei ricavi, quali i prezzi di certificati verdi dell'energia, si è ritenuto indispensabile acquisire informazioni dirette circa potenziali fornitori che potrebbero affacciarsi sul mercato europeo. Queste missioni all'esterno rappresentano quindi una prassi adottata non solo da CVA, ma dalla gran parte delle società che si riferiscono al materiale energetico: in questo caso siamo andati per vedere la fornitura delle tubazioni, dei macchinari e delle turbine, in altri casi, come quelli accennati dal collega, ovvero missioni in Albania, in Romania, o altri Paesi, siamo andati per prevedere in joint venture la costruzione di impianti, tenuto conto che questi Paesi hanno una ricchezza importante di acqua, ma non hanno ancora gli impianti idroelettrici attivati. La Romania, ad esempio, ha una grande ricchezza di legname per le biomasse e c'è la possibilità di realizzare delle centrali. Altri Paesi invece stanno producendo molto nel fotovoltaico, ma sono produzioni di alto livello, quindi c'è una differenziazione sempre contando sulle energie alternative, perché sul nucleare c'è un programma nazionale, con un suo iter che non coinvolge direttamente le Regioni, né le partecipate.
Il comportamento di visionare e prendere atto delle possibili evoluzioni nel mercato e soprattutto nella produzione è comune ad altre imprese valdostane, quindi credo non sia immaginabile soprattutto nei punti in cui mi è stato detto... e che credo potrà essere raccontato nel dettaglio anche al collega... dove ci sono queste aziende non credo possa essere configurato, pur allargando la veduta sotto questo profilo, come un viaggio turistico, perché sono in zone dove di turistico non c'è nulla. Sono zone dove è già molto difficile ottenere il minimo di sostentamento, tenendo conto che le abitudini alimentari dei cinesi non sono per il momento mutuabili, né esportabili, quindi, sotto questo profilo, non ci sono elementi tali da... e anche gli altri elementi che fanno parte del turismo in Cina sono per il momento off limits. Non credo quindi che si possa coinvolgere queste missioni con delle perizie di altra natura che non siano quelle strettamente legate alle tubazioni e alle turbine, alle macchine usate per la produzione di energia elettrica. Adesso manterremo una notazione molto stretta sulle visite che ancora dovranno essere fatte e aggiorneremo il Consigliere quanto ai risultati, perché credo che, al di là delle battute, sia significativo capire qual è il risultato di questi investimenti, che è quello che interessa sotto il profilo dell'investimento, e qual è la finalità di questi viaggi, che è quella di far risparmiare nella realizzazione futura di tali impianti.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Giustamente, facendo parte di un contesto globale, e la Valle d'Aosta ne fa parte, è buona norma guardarsi intorno per vedere cosa fanno i vicini di casa e anche quelli più lontani, quindi non è che abbiamo delle obiezioni di principio sul fatto che si guardi, si cerchi di imparare e magari anche di importare delle buone novità, dei marchingegni o delle opere di intelletto che possono essere utili alla nostra comunità.
Fatta questa premessa, lei, Presidente, si è aiutato anche con le naturali risposte che possono pervenire dal management di CVA ai nostri quesiti, ma mi sono permesso anch'io di fare un approfondimento ulteriore per capire in sostanza di cosa si tratta, questi viaggi quale sbocco possono avere. Sono partito anche dalle considerazioni che lei aveva fatto nel dicembre scorso, affermando quello che lei oggi ha ribadito, che l'obiettivo è - siamo d'accordo - se possibile mantenere uno standard di qualità e sicurezza e anche di risparmiare qualche euro. Su questi concetti siamo perfettamente d'accordo, ma quando sfogliamo un insieme di slide che ci sono giunte in merito a questi viaggi effettuati in Cina, ci chiediamo se questi viaggi siano più finalizzati a scopi produttivi o se si è trattato di una sorta di riedizione dei viaggi di Marco Polo, per trovare l'incipit per riscrivere "Il Milione", non un milione di euro, "Il Milione" come libro! Perché qui abbiamo delle cartine che fanno vedere dei pellegrinaggi abbastanza intensi in terra cinese, con visite ad impianti di produzione e poi, se vuole, le farò vedere... e dove si fa riferimento ai quesiti che sono stati posti da noi e ai quali lei ha cercato di dare una risposta. A parte gli itinerari che sono interessanti, lei parla di qualità dei materiali, qui c'è la cartella n. 9, sappiamo che dobbiamo garantire degli standard di sicurezza, perché chi lavora in questi impianti deve essere tutelato e devono essere tutelati anche gli utenti, che devono avere un servizio. La certificazione di garanzia di qualità, che si estrinseca in mancanza di contrasti verso clienti e fornitori, è rilasciata dalla municipalità cinese ogni tre anni, io immagino che una garanzia di qualità debba essere rilasciata da un organismo superiore, non da una municipalità cinese, perché il municipio cinese, con tutto il rispetto per questa istituzione, avrà una sua competenza, ma non penso che possa darci delle garanzie che hanno un'affidabilità planetaria. Queste sono slide che arrivano a CVA, non me le sto inventando e questa è una considerazione sulla qualità dei materiali. Se poi lei guarda l'insieme di foto che qui sono allegate, si vede che le saldature effettuate tra i diversi componenti metallici in acciaio sono piuttosto grossolane, non so se CVA farebbe saldare in tale maniera le tubature di casa! Senza entrare nel tecnico, perché non ne ho le competenze, anche qui le foto che hanno scattato sono significative. D'altronde il Presidente lo ha confermato... se non hanno ancora acquistato niente, qualche dubbio pervade le loro teste.
Sui prezzi concorrenziali, altro punto interessante, la cartella 24 ci dice che il risparmio previsto è di 7 milioni di euro; noi diciamo che almeno a livello di cifre qualcosa in tasca lo teniamo, ma sono forniture completamente diverse! Si legge che per la totalità delle forniture appena descritte sul mercato europeo si prevede una spesa di circa 22 milioni di euro per 16 gruppi e 6 giranti, sul mercato cinese di circa 15 milioni di euro, uno dice: "bene, ne risparmio 7". Calma: i gruppi non sono più 16, ma 12, le giranti non sono più 6, ma 3. È naturale che a fornitura di minore entità corrisponda un prezzo di minore entità.
Credo che, quando si esaminano tutte le variabili... di quesiti che effettivamente possono apparire e sono... il quarto che lei ha detto... e ho apprezzato la sua ironia perché ci stava molto bene... va bene, però su certe variabili CVA è una controllata, è bene che si controlli un po' di più, Presidente, perché effettivamente qui ci sono alcuni elementi che ci sollevano delle perplessità ed enucleano delle contraddizioni. Se lei d'altronde pensa che Cogne Acciai Speciali, che è un'altra industria di tutto rispetto che abbiamo in Valle, qualche anno fa esportò know how e tecnologia e in particolare acciai speciali in terra cinese per realizzare un famoso ponte con i tiranti in acciaio, noi adesso andiamo paradossalmente a comprare impianti di acciaio in terra cinese. Non ce l'ho con i Cinesi, che hanno un PIL che funziona ad un ordine annuo del 10%, anche se adesso sta calando, 10, 9, 8, le previsioni non sono più così rosee, ma sappiamo che qualità e sicurezza non sono all'altezza del vecchio continente, dove c'è un'attenzione molto superiore. Leggendo la scheda dei prezzi, mi rendo conto che i risparmi ci sono, ma ci sono perché la quantità ordinabile sarebbe inferiore.
Io allora prendo atto della sua buona volontà, Presidente, e sono convinto che lei abbia un'ottima volontà nel far sì che CVA utilizzi i criteri del buon senso, primo, nell'esplorazione dei vari mercati e dei vari scenari che possono venderci tecnologia e know how, però è inimmaginabile che la nostra controllata ("nostra" perché CVA è un'azienda che sta dando del valore aggiunto non indifferente al nostro bilancio e alla nostra comunità) non inneschi delle vie che possono essere diseconomiche e che non siano di buon esempio secondo quei canoni di gestione aziendale che qui sinceramente, guardando queste cartelle, non mi è sembrato di ravvisare.
La ringrazio per le risposte, questa seconda interpellanza è un'ulteriore sottolineatura a quanto già dicemmo nel dicembre scorso; Presidente, come dice un noto attore che ogni tanto compare in televisione: "occhio vivo a quello che succede qui intorno", perché ci piacerebbe che CVA rientrasse nei ranghi di una gestione sobria, ordinata e soprattutto che tenga presente i canoni di sicurezza, qualità ed efficienza di cui abbiamo parlato e siamo convinti che lei sia quanto mai consapevole di quanto stiamo dicendo.