Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 527 del 6 maggio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 527/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito alle politiche comunitarie a sostegno dell'agricoltura di montagna".

Interpellanza

Preso atto con soddisfazione, che l'impegno congiunto delle Regioni dell'arco alpino sul tema della sensibilizzazione nei confronti dell'agricoltura di montagna da parte della Commissione Europea ha finalmente prodotto dei riscontri positivi;

Constatato che la Commissaria Europea competente in materia, Fischer Boel, nella sua proposta per il periodo di programmazione 2013-2018, ha annunciato un asse specifico riservato all'agricoltura di montagna, sostenuto da finanziamenti specifici nonché da importanti agevolazioni e semplificazioni di carattere burocratico per favorire la competitività;

Considerato che il secondo Forum dedicato ai problemi legati all'agricoltura di montagna si terrà a Garmisch nel mese di luglio e che entro quella data i rappresentanti delle Regioni dell'arco alpino sono chiamati a fornire alla Commissaria Fischer delle proposte concrete su cui lavorare;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere:

1) quali sono gli intendimenti del governo regionale in merito;

2) se ritiene opportuno, considerato che la proposta della commissaria Fischer citata in premessa si riferisce al periodo di nuova programmazione 2013-2018, richiederne l'anticipazione almeno per la parte di semplificazione burocratica che non comporta impegni finanziari;

3) quali sono i temi specifici che la nostra Regione intende proporre al tavolo di confronto del Forum di Garmisch.

F.to: Giuseppe Cerise - Chatrian

Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Nous avons pris acte avec satisfaction des déclarations de l'Assesseur à l'agriculture de la Province de Bolzano, informant du changement de cap radical de la part de la Commissaire européenne Fischer, qui avait jusqu'à ce moment toujours considéré l'agriculture de montagne à la manière de quelconque autre secteur, tandis que maintenant elle semble s'être poussée jusqu'à assurer à ce secteur un soutien concret à niveau européen. Elle a en effet dans sa proposition concernant la période de programmation 2013-2018 actuellement en phase d'élaboration envisageait des mesures spécifiques réservées à l'agriculture de montagne. Cela signifie avoir un volet spécifique réservé à ce secteur, ainsi qu'un espace de manœuvre et des moyens financiers à disposition. Je crois que c'est le couronnement de l'engagement conjoint de sensibilisation mené par toutes les Régions de l'arc alpin, couronnement du succès recueilli à Bruxelles dans le cadre d'un forum organisé par les Provinces de Bolzano et Trento et par le Tyrol, le Vorarlberg et la Bavière. Nous souhaitons donc que ce changement de cap dans la politique agricole communautaire puisse ouvrir de nouvelles potentialités pour l'agriculture de montagne, mais pas seulement: nous pensons qu'il puisse être aussi un premier pas vers une approche différente par rapport aux problématiques de la montagne en général, vu que la Commissaire Fischer dans sa proposition a assuré des mesures appropriées aussi pour ce qui concerne la simplification bureaucratique, dans le but de décharger et de faciliter les démarches et que ceci entraîne sans doute un dégrèvement important pour nos agriculteurs, dégrèvement qui ne pourra que favoriser la compétitivité du secteur. Etant donné que le prochain forum se tiendra à Garmisch le mois de juillet et que dans ce délai les représentants des Régions de l'arc alpin sont appelés à fournir à la Commissaire Fischer des propositions concrètes sur lesquelles travailler, nous voudrions donc comprendre quelle est l'adresse du Gouvernement à ce propos, vu que la position de la Commissarie Fischer se réfère à la période de programmation 2013-2018 s'il estime opportun, pour ce qui concerne l'aspect de la simplification bureaucratique - qui n'entraîne entre autres pas d'engagements financiers -, l'application déjà de l'année prochaine de cette mesure, qui pourrait être déjà un soutien pas du tout négligeable pour nos agriculteurs. Nous voudrions aussi connaître quels sont les thèmes spécifiques que notre Région compte soumettre à l'attention du forum à Garmisch le mois de juillet. Merci.

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. La premessa all'interpellanza contiene cose note, condivise, nel senso che la Commissaria europea competente in materia di agricoltura, Fischer, nella proposta di periodo di programmazione 2013-2018 (quindi il prossimo Programma di sviluppo rurale) ha annunciato uno specifico asse riservato all'agricoltura di montagna, sostenuto da finanziamenti ad hoc, nonché da importanti agevolazioni e semplificazioni di carattere burocratico per favorire la competitività. Questa era la prima parte della premessa. Il secondo forum, dedicato ai problemi legati alla agricoltura di montagna, si terrà a Garmisch, stiamo preparando tutto il necessario per la nostra partecipazione, questo dovrà essere fissato entro il mese di luglio con i rappresentanti delle Regioni dell'arco alpino.

Andando poi ai singoli quesiti: "quali sono gli intendimenti del Governo regionale in merito", preso atto dell'importanza del forum dedicato ai problemi dell'agricoltura di montagna, quello di Garmisch del mese di luglio, e in modo particolare dell'opportunità concessa dalla Commissaria europea circa la possibilità per i rappresentanti dell'arco alpino di presentare entro tale termine proposte concrete su cui lavorare, è volontà dell'Assessorato e anche mia personale di partecipare a questo forum (ci siamo già attivati in tale senso) e di contribuire unitamente alle altre Regioni alpine all'elaborazione di proposte concrete condivise per migliorare le condizioni economiche ed operative delle aziende agricole delle zone di montagna. A tal proposito è importante far presente che da alcuni anni l'Assessorato dell'agricoltura ha intrecciato importanti rapporti istituzionali con la Regione Friuli Venezia Giulia e con le Province autonome di Trento e Bolzano, con cui si lavora in stretta collaborazione anche per quel che riguarda non solo il fronte europeo, ma in particolare la partecipazione e il reciproco sostegno alla Commissione delle politiche agricole, anche nel momento in cui ci sono dei temi specifici che riguardano la montagna, ciò al fine di condividere alcune linee strategiche per l'agricoltura di montagna. In questa prima fase la Provincia autonoma di Bolzano ha ritenuto di internazionalizzare le richieste da sottoporre alla Commissaria Fischer, coinvolgendo le Regioni europee più vicine nella prima fase, in particolare nelle ultime settimane sono stati concordati degli incontri tecnici cui partecipiamo anche noi, al fine di predisporre un documento comune in vista del forum di luglio, al quale sin d'ora garantiamo la partecipazione. In questa ottica si inserisce l'invito formale - approfittiamo di tale occasione - anche a tutto il Consiglio a formulare proposte concrete da condividere e presentare all'appuntamento di luglio con la Commissaria europea.

Per quel che riguarda il secondo punto: "se ritiene opportuno, considerato che la proposta della Commissaria Fischer citata in premessa si riferisce al periodo di nuova programmazione 2013-2018, richiederne l'anticipazione almeno per la parte di semplificazione burocratica che non comporta impegni finanziari", non si rilevano allo stato attuale elementi regolamentari che permettano alle singole Regioni di richiedere alcuna anticipazione alla Commissione europea circa le proposte finanziarie e burocratiche trattate. Infatti la Commissione nel gennaio di quest'anno ha pubblicato i tre regolamenti: n. 72, n. 73, n. 74, che modificano la PAC (politica agricola comune) sia per quanto concerne il primo pilastro (aiuti diretti al reddito, i cosiddetti "premi PAC"), sia per il secondo pilastro, che è quello riguardante lo sviluppo rurale 2007-2013, quello in corso. Appare quindi improbabile nel breve e medio periodo che la Commissione elabori ulteriori strumenti regolamentari a favore dello sviluppo rurale delle zone di montagna, anche solo per aspetti di semplificazione, comunque la porta è aperta. A tal proposito il Ministero per le politiche agricole e le Regioni sono attualmente impegnate nella revisione rispettivamente del PSN nazionale e dei PSR regionali per la verifica di metà percorso, al fine di recepire le nuove sfide introdotte nel regolamento n. 74/2009. Le sfide sono i cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche, la biodiversità, che fanno parte del pacchetto ambiente, più le misure di accompagnamento della ristrutturazione del settore lattiero-caseario, l'innovazione connessa alle 4 sfide ambientali, quindi l'innovazione legata ai punti da 1 a 4 e la diffusione della banda larga nelle zone rurali.

Per quel che riguarda la nostra attività, la Direzione competente del Dipartimento agricoltura sta valutando l'applicabilità di tutte le sette sfide, ma concentrando l'attenzione su quelle che si ritengono prioritarie per la Valle d'Aosta; peraltro le scelte strategiche saranno condizionate dai finanziamenti FEARS aggiuntivi che saranno assegnati alla nostra Regione. Ad oggi non è ancora stato determinato l'ammontare totale riservato all'Italia, né il criterio di riparto fra le Regioni italiane, comunque siamo presenti ai tavoli nel momento in cui questo si realizza. Attualmente per il PSR 2007-2013 alla Regione Valle d'Aosta sono stati assegnati 52,2 milioni di euro, questo in proporzione all'attività della nostra regione è uno fra i più alti a livello nazionale e indica una buona dotazione che l'Amministrazione è riuscita ad ottenere grazie alla corretta applicazione del precedente Piano di sviluppo rurale. Per quanto riguarda i fondi FEARS provenienti dal primo pilastro PAC, in parte come modulazione obbligatoria e in parte dalla riforma OCM ortofrutta e vino, una quota servirà alla diffusione della banda larga nelle zone rurali, ma potrà essere dirottata sulle sfide dello sviluppo rurale. Per la Valle d'Aosta si stimano 5,8-6 milioni di euro FEARS e altrettanti come cofinanziamento nazionale, per un totale di 10-12 milioni... questo sempre nel piano attuale. Può quindi essere un discorso molto interessante per l'attivazione di alcune di tali sfide, in particolare per quel che riguarda l'agroambiente e le dotazioni aziendali energetiche delle aziende agricole. Per arrivare alla conclusione di questo punto, delle quattro sfide ambientali proposte dal regolamento n. 74/2009 quelle ritenute attivabili nel breve periodo riguardano la biodiversità e le energie rinnovabili, dove sono già parte delle misure nell'attuale piano; per entrambe si tratta di apportare alcune modifiche a misure già esistenti nel PSR 2007-2013, in particolare l'agroambiente e la diversificazione delle attività delle aziende, semplificando al massimo il processo di revisione del programma. Appena avremo disponibilità delle risorse che potranno essere utilizzabili, attiveremo tali azioni; questo rimanendo a titolo informativo sull'attuale PSR.

Andando invece al punto n. 3, le principali proposte che la nostra Regione intende proporre al forum di Garmisch, in prospettiva per il prossimo programma 2013 in avanti traggono spunto dalla risoluzione del Parlamento europeo del 23 settembre 2008 sul futuro dell'agricoltura di montagna. È a partire da questo documento infatti che i servizi competenti dell'Assessorato hanno avviato una riflessione puntuale su alcune tematiche prioritarie, che faranno parte del documento che presenteremo. I pagamenti compensativi in futuro devono essere garantiti e diretti alla compensazione permanente degli svantaggi naturali e dei costi aggiuntivi, che derivano dalle difficoltà operative nelle zone di montagna; due, settore lattiero-caseario, si chiede che in sede di riforma delle quote latte sia garantita una strategia di "atterraggio morbido", nonché misure di accompagnamento volte ad attenuare gli effetti negativi della ristrutturazione del comparto, come ad esempio l'istituzione di un premio per le vacche da latte, possibilmente più favorevoli e semplificate rispetto ai premi previsti dal regolamento n. 74/2009; terzo, industria lattiero-casearia, prevedere un sostegno finanziario speciale per questo settore che svolge un ruolo fondamentale nelle zone montane, ma che deve far fronte ai maggiori costi e ai forti disagi logistici, ad esempio trasporto del latte e dei prodotti lattiero-caseari, che è una voce molto sostenibile perché documentabile in maniera dettagliata; quarto, prodotti tipici di alta qualità, fondamentale è la tutela e la promozione dei prodotti regionali tradizionali e dei relativi processi produttivi di certificazione; quinto, associazionismo in agricoltura, che è molto importante soprattutto per la nostra realtà; sostegno alle associazioni di produttori, alle cooperative agricole, alle iniziative collettive di commercializzazione, gestite dagli agricoltori e ai partenariati intersettoriali che creano valore aggiunto nelle zone montane, attraverso un approccio integrato allo sviluppo e che in linea con le strategie agricole sostenibili danno un importante contributo alla stabilità dei redditi e alla sicurezza della produzione agricola sui mercati.

Altro punto: servizi alla popolazione, migliorare l'accessibilità e l'interconnessione delle zone montane e fornire le infrastrutture necessarie, promuovendo il partenariato pubblico e privato per tali fini.

Infine, ma non per importanza, la semplificazione: in generale nell'applicazione del diritto di concorrenza si chiede una maggiore attenzione alle peculiarità di queste zone, in occasione della programmazione dei futuri orientamenti comunitari e dei negoziati dell'Organizzazione mondiale del commercio, sia in termini di flessibilità delle disposizioni relative agli aiuti di stato, sia nella disciplina dei servizi di interesse economico generale. Infine le condizioni degli agricoltori delle zone di montagna, che non devono essere aggravate dalla burocrazia, o questa deve essere limitata il più possibile, bensì migliorate grazie alla semplificazione generale delle procedure amministrative e alla sinergia di politiche settoriali. Naturalmente tutti questi punti sono già stati esaminati anche in collaborazione con i servizi tecnici, in particolare delle Province di Trento e di Bolzano e della Regione Friuli, quindi si pensa probabilmente di arrivare anche ad un documento congiunto da presentare a Garmisch.

In conclusione il nostro impegno sarà volto ad agire su tutti quei fronti che rappresentano per l'agricoltura valdostana punti di debolezza e difficoltà allo stesso tempo, lo sforzo sarà diretto anche alla massima valorizzazione di tutti quei fattori che rappresentano invece le nostre risorse in termini ambientali ed economici. Un conto quindi è l'azione per il Programma di sviluppo rurale dal 2013 in avanti, che è il tema specifico anche dell'interpellanza, ne ho approfittato per fare il punto anche delle modifiche di metà percorso, di cui a breve avremo notizie sicuramente interessanti perché avremo delle disponibilità ulteriori che dovranno essere canalizzate in quelle sfide che vi dicevo in precedenza.

Président - La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. l'Assesseur pour les éclaircissements que vous nous avez donnés. Nous regardons avec particulière attention à ce secteur, qui demeure l'un des piliers de notre économie, aussi pour les réflexes sur d'autres secteurs stratégiques: le tourisme, l'environnement, la défense du sol, donc toutes les mesures qui peuvent soutenir ce secteur même aussi pour la simplification bureaucratique, qui n'entraîne pas d'engagements financiers. Je peux comprendre qu'il serait très difficile aujourd'hui aller revoir cette situation dans l'actuel Plan de développement rural, mais je crois, pour ce qui concerne la simplification bureaucratique, qui peut être un argument intéressant pour nos agriculteurs, déjà au forum de Garmisch vous avez annoncé cette entente... qu'il y a la possibilité d'avoir un document conjoint avec d'autres réalités et cela c'est appréciable, c'est-à-dire créer une convergence de forces. Je crois donc que ce sera l'occasion pour demander aux représentants de ces Régions de soutenir cette proposition qui n'entraîne pas d'engagements économiques. Je peux comprendre les difficultés pour ce qui concerne la programmation 2013-2018 sur les aspects qui entraînent des engagements financiers, mais, pour ce qui concerne la simplification bureaucratique, elle n'entraîne pas d'engagements. J'espère aussi que les catégories concernées (éleveurs, agriculteurs, vignerons, eccetera) soient invitées à soumettre des thèmes spécifiques à l'occasion du forum de Garmisch sur lesquels se pencher pour avoir une politique partagée et des adresses partagées. Tout ce que j'espère vous arriverez à partager avec les autres Régions de l'arc alpin dans ce secteur, qui puisse porter quelques bénéfices à ce domaine qui est fortement en crise, comme d'ailleurs plusieurs autres, ce sera le bienvenu.