Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 483 del 1° aprile 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 483/XIII - Ritiro di risoluzione: "Ricostituzione degli organi di amministrazione delle società controllate regionali".

Risoluzione

Dall'inizio della legislatura, il Governo regionale si è impegnato a fondo nella ricostituzione degli organi di amministrazione delle società controllate regionali.

La complessa opera di ricostruzione dei vertici societari è stata condotta con criteri rigorosi, che hanno permesso di rispettare sobriamente ma in modo efficace gli equilibri di potere fra i partiti della compagine governativa composta da Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste.

Si è cosi tenuta nella doverosa considerazione l'appartenenza dei designati agli organi supremi dei rispettivi partiti o, in subordine, un onorevole piazzamento alle recenti consultazioni elettorali del giugno 2008, procedendosi così, a titolo puramente esemplificativo, all'assegnazione delle cariche, fra gli altri, ai signori:

Ego Perron

Presidente UV

Consigliere CdA Vallée

d'Aoste Structure

Ugo Voyat

Vice Presidente UV

Presidente CdA SITRASB

Renato Praduroux

Candidato nella lista UV consultazioni

AD Autoporto S.p.a.

2008

Rudy Marguerettaz

Segretario Movimento Stella Alpina

Presidente IVAT

Maurizio Martin

Presidente Movimento Stella Alpina

AD INVA

Pierluigi Marquis

Componente Movimento Stella Alpina

Presidente RAV

Candidato nella lista Stella Alpina

consultazioni 2008

Elio Stacchetti

Componente Movimento Stella Alpina

Presidente Autoporto S.p.a.

Candidato nella lista Stella Alpina

consultazioni 2008

Francesco Schimizzi

Componente Movimento Stella Alpina

Consigliere CdA SITRASB

Guglielmo Piccolo

Componente Segreteria Fédération

Consigliere CdA SITRASB

Autonomiste

Patrizia Diémoz

Candidata nella lista Fédération

Consigliere CdA Vallée

Autonomiste consultazioni 2008

d'Aoste Structure

Malgrado quanto sopra ricordato, si sono comunque registrate alcune spiacevoli frizioni fra i partiti interessati e residuano ancora incarichi non ricoperti da persone di comprovata militanza partitica, per cui si rende necessario stabilire in modo certo e rendere noti alla cittadinanza i criteri effettivamente rispettati per le nomine, evitando inutili fraintendimenti circa la possibile incidenza di fattori ormai anacronistici e superati come la competenza professionale o l'esperienza maturata nel settore specifico.

Pertanto, il Consiglio regionale

Invita

la Giunta regionale ad emanare un apposito regolamento che stabilisca in modo incontestabile:

- quale percentuale di consiglieri d'amministrazione, presidenti o amministratori delegati competa a ciascun partito della maggioranza regionale, sulla base di una rigorosa pesatura;

- l'obbligo di appartenenza alle singole compagini di partito per l'accesso alla suddette cariche;

- l'assoluta estraneità dei nominandi a precedenti esperienze professionali o di amministrazione di società del settore che ne possano far presumere una qualsivoglia specifica competenza settoriale.

F.to: Louvin - Bertin - Chatrian - Cerise Giuseppe

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Poco fa nel corso del dibattito il collega Salzone aveva qualificato la mozione come potenzialmente provocatoria. Questa risoluzione ha un carattere non potenzialmente, ma sostanzialmente provocatorio, non esattamente di scherzo, ci terrei a tenere il discorso su un livello diverso; oggi le notizie stampa danno atto di molte facezie, di molti divertimenti legati alla ricorrenza del 1° aprile, questo non è un pesce di aprile...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... no, non è non petita... perché il riferimento è stato fatto, Presidente Rollandin, dal suo collega Agostino fuori microfono, quindi è più che doveroso che chiarisca che non si tratta di uno scherzo. Questo non impedisce di trattare con un po' di leggerezza e di lievità una questione che peraltro alla nostra comunità sembra abbastanza greve, o comunque di un certo spessore. Abbiamo parlato prima dei lupi, adesso forse trattiamo di più delle volpi in tale questione, stiamo parlando della questione delle nomine nei consigli di amministrazione delle società controllate regionali. Un argomento complesso perché abbiamo in questo momento oltre 40 società, una schiera molto vasta di società che amministrano buona parte della finanza indiretta regionale. Quante volte siamo intervenuti in quest'aula, da questi banchi, dai banchi opposti per attirare l'attenzione su questioni come Finaosta, come CVA, come Aosta Factor, come Casino S.p.a. e così via, la lista è lunghissima, ma quello che oggi ci preme mettere in evidenza - questo è lo scopo della risoluzione - è il grande impegno che deve profondere il Presidente della Regione, la Giunta e i Segretari delle forze politiche nell'operare questa spartizione dei posti nei consigli di amministrazione. Ci sono degli equilibri di potere in gioco legati a questo vasto mondo delle controllate regionali non solo per quanto riguarda l'influenza che vi si esercita in termini di orientamento, di lavori pubblici, in termini di assunzioni pubbliche, in termini comunque di allocazione di forti risorse sul territorio, ma anche di sistemazioni personali più confacenti al rango, al prestigio politico acquisito e ai meriti conquistati nell'attività politica, nell'attività elettorale, nelle competizioni elettorali o semplicemente anche di servizio, sempre lodevole, nell'ambito dell'attività politica. Il fatto che si crei un legame così diretto, direi quasi automatico fra l'appartenenza agli organi direttivi dei partiti politici della nostra Regione e la casuale allocazione delle persone ai vertici delle singole società, qui a titolo puramente esemplificativo (siccome si dice che non si fanno mai i nomi, sono nomi pubblici e sono situazioni ben note, evidenziate settimana dopo settimana dalla stampa) ci siamo riferiti ai Consigli di amministrazione di VDA Structure, della SITRASB, dell'Autoporto S.p.a., dell'IVAT, dell'INVA, della RAV e così via, che hanno trovato casualmente collocazione in modo specifico attraverso la sistemazione dei principali esponenti della politica regionale. Non criminalizziamo né adesso, né mai... anzi riteniamo utile laddove effettiva l'acquisizione di esperienza, ma anche maturata attraverso attività politico-amministrativa, reputiamo singolare che in questa regione sempre e solo vengano premiate persone per acquisiti meriti politici.

Naturalmente è fatale che vi sia da parte delle forze politiche di maggioranza un accaparramento generale soprattutto nel momento in cui da qualche anno a questa parte si è inteso sul piano legislativo evitare che vi fossero designazioni di minoranza all'interno dei consigli di amministrazione, questo è un tema sul quale qualche riflessione - non tanto per i consigli di amministrazione quanto per gli organismi di revisione contabile - andrà fatta, ma a noi interessa solo portare allo scoperto questo problema e invitiamo il Consiglio a farsi carico di dare una risposta alla comunità valdostana per smentire, se lo ritiene possibile e giustificato, che tali nomine abbiano il sapore e la natura di nomine di casta, ossia che chiudono il serraglio della decisione solo all'interno dell'ambiente politico, facendo sì che non abbiano accesso a tali funzioni altre energie che questa Regione ha. Sto parlando di energie del mondo professionale, sto parlando di energie del mondo imprenditoriale, sto parlando di ambiti comunque esterni al circuito chiuso, sempre più autoreferenziale che si rivolge sempre solo a sé stesso del mondo della politica rispetto ad una Valle d'Aosta che qualcosa di più può offrire in termini generali. Noi casualmente nel giorno del 1° aprile, ma con la sensibilità di chi ritiene di aver colto nell'opinione pubblica molto più che un malumore, un senso di sdegno per l'occupazione sistematica di questi posti da parte della politica chiediamo che la politica ne dia conto e che l'Assemblea ponga in discussione la questione.

Presidente - Sulla base delle sollecitazioni che il collega Louvin aveva precedentemente fatto, siamo in discussione generale. Invito tutti i Consiglieri che intendono prendere la parola a volerlo fare, ci sono Consiglieri che vogliono intervenire in discussione generale? Se non ci sono interventi, posso al massimo chiedere al collega Louvin di fare una replica e poi devo chiudere la discussione generale. Se non ci sono interventi, a questo punto chiudo la discussione generale. Siamo in fase di replica e di dichiarazione di voto.

La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - La presentazione come provocatoria e urticante credo ci stia, a fine giornata un po' di prurito è bene disseminarlo. Questo sarebbe un po' credibile se venisse fatto da uno che entra in politica e dice: "porca miseria, guarda lì, vogliono tutto loro!". Ma per uno che ha fatto parte di questo Consiglio e che è stato uno di quelli che ha avuto il mazzo e ha ripartito secondo regole... che non so quelle che erano in quei momenti, almeno alcune erano condivise, non so se ce n'erano altre non conosciute da me, ma quando c'erano, erano delle regole molto palesi... facendo attenzione a tenere in dovuta considerazione il momento, si guardavano le capacità delle persone disponibili e poi, tenendo conto delle capacità delle persone disponibili e del fatto che avessero anche un'esperienza, si chiedeva se erano loro in quel momento pronte ad assumere un ruolo, cosa che abbiamo fatto in questa legislatura. Mi fa piacere che siano stati riportati i nomi, perché ci evidenziano il fatto che abbiamo rispettato proprio quello che il Consigliere Louvin voleva; imprenditori: qui abbiamo il Signor Stacchetti, imprenditore, quindi meglio di così, lo abbiamo messo in una zona dove è perfetto. Abbiamo il Signor Marquis che è un professionista, con tutta la sua esperienza lo abbiamo messo in una società dove c'è tutta l'esigenza di avere questa presenza. Stessa cosa possiamo dire per quelli che vediamo nell'altra lista. Ne ho presi due, ma gli altri hanno capacità e doti legate all'attività che hanno svolto come amministratori sia comunali, sia regionali, quindi credo che abbiamo esperienza per gestire la parte pubblica e sappiamo quali sono i diritti-doveri di chi si assume delle responsabilità, tenendo conto che quello che chiediamo oggi è di essere nelle società non solo per il fatto di far parte di un consesso, ma di prendersi delle responsabilità e di risponderne, di fare delle relazioni, di assumere in ogni momento il ruolo di una persona che in un consiglio di amministrazione vuole partecipare a pieno titolo. Chiaramente il Consigliere Louvin, correttamente, siccome si rivolge a questa maggioranza, ha preso da una certa data in avanti i nomi, perché se appena appena andiamo indietro, vediamo anche delle persone che fanno parte di tutte le aree, onestamente. Credo quindi che su questo non vi sia motivo di imbarazzo, nel senso di dire che sicuramente si provvede a queste regole tenendo conto della capacità e della serietà della persona che, come ho dimostrato, ci sono tutte. Per quanto riguarda i revisori dei conti, i collegi sindacali, invito il Consigliere Louvin a vedere cosa è successo; abbiamo fatto in modo che vi fosse...

(interruzione del Consigliere Louvin, fuori microfono)

... siccome nella discussione è stato portato... vorrei invitare il collega Louvin ad andare a vedere: in accordo con i responsabili del Collegio dei revisori, abbiamo fatto una distribuzione che vede ad oggi mai una ripartizione di uno... tant'è che giustamente il Consigliere Louvin non lo ha ricordato, perché quello andava nella direzione del già fatto. A noi fa piacere questo, perché, al di là della voluta provocatorietà dell'argomento, dimostra che finora siamo stati in piena sintonia con il volere del Consigliere Louvin, ossia abbiamo rispettato perfettamente i criteri sia nell'uno, sia nell'altro... possiamo dire: finalmente ci danno ragione, siamo nella direzione giusta! L'unica differenza è che, quando si dice: "l'assoluta estraneità..." e il resto, forse quella nota gli è scappata, è l'ultimo punto, "l'invita", ecco noi non raccogliamo l'invito perché abbiamo fatto già tutto, quindi voteremo contro la mozione perché c'è un'anomalia tra quello che viene detto qui specificando come devono essere fatte le cose, siccome le abbiamo già fatte, non vorremmo essere in contraddizione nell'invitare l'estraneità dei nominativi a precedenti esperienze professionali. Questo è in contraddizione: l'esperienza professionale come te la fai? Devi essere esperto e non devi avere esperienza professionale, è una contraddizione troppo pacchiana, non vogliamo questo: vogliamo che abbiano esperienza professionale e di amministrazione nei vari settori. Ci riteniamo quindi correttamente in linea con le preoccupazioni che il Consigliere Louvin ha esternato e, siccome abbiamo già risolto il problema, dando una ripartizione equa di responsabilità tra persone che hanno le capacità, quindi noi... non so se il Consigliere Louvin, visto che è provocatoria, vuole ritirare la risoluzione per essere in linea con la provocazione... credo sia giusto ritirare il tutto e così toglie... altrimenti noi per logica voteremo contro per non evidenziare ancora di più l'anomalia di questo dato. Non vorremmo, proprio perché è una roba seria, che venisse collegato con il 1° aprile, perché sarebbe irriguardoso nei confronti della serietà di chi lo ha presentato. Non ci permettiamo quindi di fare certe allusioni, ma vogliamo dire che se viene ritirata l'iniziativa, ci toglie da un sistema che è patrimonio di tutti e che rischierebbe di essere visto come una punta di malcelata voglia di far parte del gruppo, perché altrimenti si può anche dire... oppure della vergine che non è proprio soddisfatta, non so come dire, qualche situazione di "pruderia" che non va bene con il Consiglio. La invitiamo quindi a ritirare la risoluzione.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Con casta e virginale sollecitudine, Presidente, non possiamo che accogliere questo suo invito. Non siamo nati ieri, credo che ci conosciamo abbastanza, ci si conosce molto in questa regione, sappiamo tutti i nostri penchants, i nostri limiti, le nostre debolezze, sappiamo anche le debolezze del sistema regionale che purtroppo ha preso delle pieghe da cui è difficile uscire. Se abbiamo presentato questa irriguardosa risoluzione, è per una forte sottolineatura, possiamo avere percezione diversa sull'acuità, sull'intensità del fenomeno di spartizione di adesso rispetto ad altri momenti: ho percezioni sicuramente diverse da quelle che ha lei a questo proposito, ma sarebbe antipatico entrare nel merito della scelta che ha effettuato lei adesso, che hanno effettuato altri colleghi presenti in quest'aula prima e che io per verità ho avuto modo di effettuare molto brevemente, ma questo naturalmente non mi esime dalle mie responsabilità per le scelte che ho fatto in altro momento. Questa è una risoluzione però di un gruppo politico, non di una persona, non l'ha sottoscritta la collega Morelli perché è arrivata dalla missione in cui era impegnata solo questa mattina, ma è tutto il gruppo di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau che intende fare una sottolineatura, che non ritiene così peregrina nella nostra comunità, che non ritiene che siano esaudite le aspettative di specifica professionalità nel momento in cui vede una turnazione anche al vertice di queste società, una ricollocazione, un entrare e un uscire dal Consiglio regionale per entrare immediatamente in altri consigli di amministrazione per nomina politica, ritiene che la pesca (per riprendere un altro termine che è stato usato) possa essere fatta fuori dallo stagnetto della politica regionale, andando ad attingere ad altre risorse. Questo era il senso non di una celata provocazione, ma di una sottolineatura vigorosa di un problema che esiste, che abbiamo voluto porre in modo deciso, in modo che si ragioni anche un po' sul senso quasi paradossale di questa situazione. Oggi abbiamo trasferito una parte importante della gestione pubblica fuori dal Palazzo, oggi questo Consiglio e la Giunta si sono spogliati di tante competenze, di tanti ambiti di intervento a beneficio di strumenti indiretti, ma questi strumenti indiretti a volte hanno un tale peso sulla comunità, che richiedono un'alta imparzialità e un'alta professionalità. Riteniamo che il sistema delle nomine stia stridendo, sia diventato un sistema chiuso, un sistema blindato da cui bisogna uscire attraverso nuovi sistemi. La discussione è aperta e c'è una discussione anche nelle Commissioni, che parte dalla situazione di Finaosta, ci sono delle audizioni, Presidente Rosset, che andranno riprese anche sul sistema delle controllate regionali; per noi la questione delle nomine è una questione che rientra a pieno diritto nella governance della Regione, non deve essere una questione sottovalutata. Se l'abbiamo posta in termini provocatori, è perché era necessario anche per il continuo martellamento che ha avuto l'opinione pubblica in questi ultimi mesi per una serie di decisioni che poi sembrano sempre cadute dall'alto e questo è curioso, ma è perché il sistema delle nomine indirette non dà contezza del fatto che una Giunta si esprima. Casualmente è la Finaosta, è qualcun altro che decide, ma sappiamo bene che c'è un'imputabilità politica molto precisa e che il Presidente di Finaosta e il Consiglio di amministrazione di Finaosta operano per diretto mandato della Presidenza della Regione. Questo era il senso della nostra iniziativa, un senso che riteniamo sia compiuto nel momento in cui quest'aula ha espresso, perlomeno da parte sua e da parte del nostro gruppo, le proprie valutazioni in merito. La risoluzione è ritirata.

Il Consiglio prende atto, concordando.

Président - Avec cette décision nous avons achevé nos travaux, la séance est levée.

La session se termine à 18 heures 54.