Oggetto del Consiglio n. 471 del 1° aprile 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 471/XIII - Interpellanza: "Ridimensionamento del progetto originario per la realizzazione della nuova aerostazione di Saint-Christophe".
Interpellanza
Preso atto delle dichiarazioni del Presidente della Regione secondo cui sarebbero state date indicazioni ai progettisti della nuova aerostazione di St.-Christophe per ridimensionarne il progetto commissionato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente della Regione per sapere:
1) in che cosa consistano le indicazioni date ai progettisti;
2) quali conseguenze potranno avere sotto il profilo della spesa e della funzionalità rispetto a quanto previsto nel progetto originario;
3) se ad esse si accompagnino diverse indicazioni rispetto ai volumi di traffico previsti.
F.to: Louvin - Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Patrizia Morelli
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Proprio in questi ultimi giorni è giunta una comunicazione agli organi di stampa da parte del Presidente della Regione, in base alla quale vi sarebbero delle indicazioni modificative date dalla Giunta regionale al progettista del nuovo aeroporto di Saint-Christophe. Le scarne notizie che sono trapelate danno come orientamento espresso dall'Esecutivo regionale quello di una riduzione volumetrica dell'aerostazione stessa e quindi una limitazione essenzialmente fisica del suo ingombro.
A noi preme conoscere il contenuto di queste indicazioni; naturalmente abbiamo già manifestato in quest'aula e continuiamo ad essere convinti della necessità che il ridimensionamento dell'aeroporto non sia solo un ridimensionamento di volumi, ma di impostazione rispetto al passaggio e all'evoluzione che è stata prospettata da aeroporto essenzialmente turistico ad aeroporto commerciale; quantomeno al momento è importante che non ci si limiti ad un annuncio a mezzo stampa, che magari lascia anche intendere un'evoluzione che potrebbe anche non essere tale, cioè potrebbe essere solo di natura edilizia e non coinvolgere anche i volumi di traffico.
Chiediamo quindi alla Giunta di dirci quali sono state nel concreto le indicazioni date ai progettisti, in che modo, in che luogo e circostanza si siano manifestate, quali conseguenze questo possa produrre in termini di riduzione della spesa nell'immediato, ma soprattutto - questo credo sia, Assessore, ne converrà, il nodo essenziale - rispetto alla funzionalità come era stata indicata nel progetto originario. Mi auguro che non sia solo una riduzione marginale, ma che questo possa avere ripercussioni anche di natura funzionale. Infine, se tutto questo potrà tradursi in un concreto contenimento dei volumi di traffico, quali sono stati immaginati e previsti anche nello studio che è stato effettuato a suo tempo, e che dava in questa direzione delle indicazioni già alquanto inquietanti. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Il 20 febbraio vi è stato un incontro a cui ha partecipato la Giunta regionale, che ha visto la partecipazione della società AVDA e dei progettisti incaricati, al fine di esaminare e approfondire alcune problematiche tecniche e alcuni aspetti del progetto preliminare della nuova aerostazione presso l'aeroporto Corrado Gex. In tale occasione è stata di fatto riconosciuta una coerenza complessiva del progetto sviluppato con gli orientamenti che erano stati indicati nel masterplan e nello studio di fattibilità, ma su questo tema sono state evidenziate tre tematiche che richiedevano un approfondimento:
- in primo luogo, la situazione generale della crisi economica impone un'attenta valutazione, una razionalizzazione e un'ottimizzazione degli investimenti. La filosofia che allora aveva ispirato il gruppo dei professionisti era quella di immaginare un immobile pubblico di prestigio che fosse un immobile di qualità; ovviamente questa filosofia imponeva un certo tipo di spesa;
- secondo, il dimensionamento dell'aerostazione deve privilegiare gli aspetti funzionali e operativi, garantire una razionale gestione dei flussi commisurati al volume di traffico stimato;
- terzo, le soluzioni architettoniche individuate nel progetto preliminare devono conciliarsi appieno con le condizioni climatiche della nostra Valle.
Da queste tematiche sono discese delle osservazioni specifiche al progetto preliminare, alla scelta tipologica dell'edificio a tre piani ritenuta probabilmente non dico eccessiva, ma particolarmente importante, forse troppo, ai fini delle reali necessità funzionali per i volumi di traffico attesi, oltre che a un suo armonico inserimento nel tessuto architettonico circostante - ricordo a tutti, avrete avuto modo di vedere il progetto, lo avete chiesto, il terzo piano era destinato a locali (bar e ristorante) quindi non propriamente destinato ai servizi relativi al volo -, alla configurazione architettonica della superficie vetrata, fonte di illuminazione naturale della galleria centrale, all'ampia superficie di copertura piana dell'aerostazione accessibile al pubblico, la cui piena fruibilità, oltre che da severe norme di sicurezza, risulta condizionata da fattori meteorologici e climatici tipici della nostra Regione e della zona aeroportuale.
Questo incontro e queste osservazioni sono state formalizzate e comunicate dalla società AVDA al raggruppamento dei progettisti aggiudicatari del servizio di progettazione della nuova aerostazione, richiedendo la presentazione di una proposta architettonica che recepisce i nuovi indirizzi di dimensionamento e di funzionalità della struttura, relativi alla diminuzione dei volumi complessivi, rinunciando a uno dei tre piani e al riordino delle superfici vetrate delle coperture, conservando per quanto possibile le scelte architettoniche di fondo e i principi ispiratori del progetto. La nuova proposta credo sia già stata elaborata, forse consegnata alla società ADVA nella giornata di ieri, 31 marzo. Non abbiamo ancora contezza, ma è un'informazione che sto dando, non credo sia importante questo. C'è una soluzione che dovrebbe essere stata consegnata nella giornata di ieri; non appena AVDA farà le sue valutazioni e ce le trasmetterà, saranno oggetto di valutazione comparativa da parte della Giunta, al fine delle decisioni in merito alla prosecuzione dell'iter progettuale; quindi le conseguenze attese da parte della Giunta riguardano il contenimento volumetrico, a cui si associa una riduzione dell'investimento complessivo originariamente previsto per la realizzazione dell'aerostazione, pur conservando l'ottimizzazione della sua funzionalità operativa, distributiva e logistica. Lei chiede quanto... ad oggi non abbiamo gli elementi, ma è presumibile che un risparmio possa essere quotato ad una cifra di 2-3 milioni di euro, potrebbe essere il risparmio rispetto all'investimento, ma lo dico con beneficio di inventario.
Rispetto ai volumi di traffico, non vi sono indicazioni diverse rispetto ai volumi di traffico, anzi, le indicazioni fornite in merito al ridimensionamento del progetto originario come detto prima, sono relative proprio alle reali necessità funzionali dell'aerostazione rispetto ai volumi di traffico attesi, in base al cosiddetto "metodo delle presenze contemporanee" che stima la massima presenza contemporanea di passeggeri all'interno dell'aerostazione per stabilire di conseguenza il livello di servizio che si intende fornire all'utente, quindi il dimensionamento degli spazi. L'ENAC, che nelle proprie valutazioni di merito ha esaminato con particolare attenzione gli aspetti funzionali, logistici e distributivi del progetto preliminare originario, ha espresso in tal senso con apposita nota il proprio parere favorevole.
Per la nuova aerostazione il momento di massimo affollamento, cioè la massima concentrazione di passeggeri stimata nell'ora di punta, è stimata nella compresenza di due aeromobili commerciali, con una movimentazione complessiva di 95 passeggeri in partenza, ripartiti sui due aeromobili, e altrettanti in arrivo. Avrete avuto modo di vedere anche il progetto, poi bisogna immaginare degli spazi per dei passeggeri Schengen o extra Schengen che devono essere trattati in modo diversi, ma questi sono aspetti tecnici. Rispetto a questo le valutazioni sono state valutazioni che abbiamo voluto fare con particolare rigore rispetto all'utilizzo di risorse, ma relative all'aerostazione; ad oggi non ci sono delle revisioni rispetto agli studi che dal 1996 ad oggi sono stati fatti, quindi i dossiers sono quelli che avete avuto, nel tempo, modo di valutare.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Sapevamo di questa iniziativa e abbiamo l'impressione che, per quanto sia sempre auspicabile che ci sia un contenimento della spesa e che siano perseguiti obiettivi di sobrietà e di contenimento, questo sarebbe stato giocato come una forma di concessione, di avvicinamento all'istanza molto sentita ad Aosta, nella Plaine in generale, rispetto alle preoccupazioni di questa crescita aeroportuale.
Per la verità l'impatto mi sembra essere molto modesto, limitato al manufatto e agli spazi di servizio e, da quanto lei ci dice, non avrà alcuna ricaduta effettiva in termini di contenimento dei volumi di traffico. Ed è questo il nodo che ci interessa prevalentemente. Non mi pare che questo porterà né a una riduzione del personale che sarà in forza presso l'aeroporto, né al numero e alle dimensioni dei velivoli che potranno intervenirvi; quindi il cambiamento riguarda aspetti estetici e organizzativi della struttura, forse si vuole toglierle qualche caratterizzazione troppo marcata che può risentire anche delle indicazioni date dalla precedente amministrazione. Qui abbiamo una committenza che ha delle oscillazioni rispetto alle proprie richieste, si può anche immaginare che ci sia la volontà di lasciare un imprinting diverso in questa fase sotto questa Giunta, ma per la verità a noi pare questo essere prevalentemente uno "specchietto per allodole" rispetto alla tematica forte dell'aeroporto che riguarda in questo momento la preoccupazione che hanno tutti i cittadini valdostani che questo si traduca in un fronte di spesa aperto e in chiaro deficit, preannunciato da parte della società che gestirà la struttura, un deficit che è destinato a gravare - se l'iniziativa verrà completata - per anni sulle nostre spalle.
Abbiamo sentito fra le altre cose di una nota favorevole dell'ENAC di qualche giorno fa, è un documento che non conosciamo e che chiediamo all'Assessore cortesemente di mettere a nostra disposizione, perché vorremmo sapere se questo investe unicamente le funzionalità dell'aerostazione in sé, quindi l'adesione dell'ente aeroportuale rispetto alle indicazioni di progetto contenute nel progetto di massima o se implichi una presa di posizione favorevole sulla realizzazione dell'intera aerostazione e delle sue aree di pertinenza. Grazie.