Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 466 del 1° aprile 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 466/XIII - Interpellanza: "Misure per rendere più celeri le modalità di erogazione degli assegni di sostegno alle categorie in difficoltà economica".

Interpellanza

Ricordata la delibera della Giunta regionale n. 1266/2007 "Approvazione dell'indicatore regionale della situazione economica di cui all'articolo 4 della L.R. 18/2001 e all'obiettivo 20 del Piano regionale per la salute ed il benessere sociale 1006/2008"che prescrive, tra l'altro, che gli enti erogatori possano tenere "conto, nella disciplina delle prestazioni sociali agevolate dirette a sostenere particolari e straordinarie situazioni di difficoltà socioeconomica, di rilevanti variazioni della situazione economica";

Ricordata inoltre la legge regionale 19/1994 "Norme in materia di assistenza economica" in materia di assistenza sociale che, pur rappresentando un importante strumento di sostegno, presenta tempi attuativi piuttosto lunghi;

Constatato con vera preoccupazione che la crisi economica sta colpendo duramente anche in Valle d'Aosta i ceti più deboli, ed in particolare gli anziani, le famiglie monoreddito e i precari, e che questo fenomeno si sta rapidamente aggravando con la concreta possibilità che nei prossimi mesi ci si debba trovare ad una forte estensione del fenomeno della povertà;

Ribadito che l'Amministrazione regionale debba in questo momento difficile mostrare la massima capacità inclusiva, per evitare che si realizzi il pericoloso scenario prospettato, con le conseguenti sequele di disagio sociale e disperazione umana;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) verificare che si tenga in dovuto conto il dettato della deliberazione n. 1266/2007, in modo che gli enti erogatori individuino procedure rapide per consentire la presa in carico di repentine variazioni al ribasso dei redditi famigliari;

2) predisporre nel prossimo assestamento di bilancio un significativo aumento per il capitolo afferente alla legge 19/1994, in modo da poter dare soddisfazione e in tempi solleciti a tutte le richieste che potranno emergere nei prossimi mesi e a tutte le realtà che potranno essere individuate dal Consiglio Valle come realtà a rischio economico-sociale come gli invalidi;

3) valutare opportune modifiche delle prassi amministrative in modo da ridurre drasticamente i tempi di erogazione degli assegni di sostegno regionali e di ogni altra prestazione della Regione o di enti da essa dipendenti;

4) studiare, in concorso con le parti sociali, nuove e più efficienti modalità di sostegno sociale, in particolare rivolto ai pensionati, agli invalidi e agli espulsi dal mondo del lavoro a causa della crisi economica.

F.to: Carmela Fontana

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. È sotto gli occhi di tutti la crisi economica mondiale che da molti mesi imperversa anche nella nostra Regione. Non sarà una crisi di breve periodo e che sta già producendo pesanti effetti sul reddito delle famiglie valdostane. In particolare sono colpite le fasce sociali più deboli, penso agli anziani, ai pensionati con un solo reddito, ai giovani con il lavoro a tempo determinato o ai precari, ai cassaintegrati, insomma alle tante persone che già in difficoltà trovano oggi ancora più complesso riuscire ad arrivare alla fine del mese; ma penso anche ai lavoratori a reddito lievemente più elevato, che fino a qualche tempo fa riuscivano ad avere un livello di qualità di vita accettabile, mentre adesso si trovano ai margini della povertà. Occorre prendere delle iniziative concrete e il PD, con questa interpellanza, vuole mettere in evidenza quattro provvedimenti che potrebbero dare un aiuto concreto nel breve termine a tutte queste persone.

In particolare chiediamo alla Giunta regionale se condivide con noi la necessità di dare attuazione alla deliberazione di Giunta n. 1266/2007, là dove prevede che gli enti erogatori di prestazioni soggetti all'Indicatore Regionale della Situazione Economica, possono tener conto di straordinarie situazioni di difficoltà socio-economiche o di variazione della situazione economica e quindi possono intervenire anche a favore delle famiglie, che pur avendo avuto in passato un IRSE relativamente alto, si trovano oggi con un reddito notevolmente e rapidamente ridotto.

Un secondo elemento su cui chiediamo che la Giunta esprima le proprie intenzioni è quello relativo all'aumento dei fondi a disposizione della legge n. 19/1994, perché siamo convinti che nei prossimi mesi aumenteranno quantitativamente e qualitativamente le richieste e perché crediamo che occorre pianificare interventi ordinari nei confronti di quelle situazioni che non hanno oggettive possibilità di miglioramento nel breve periodo. Mi riferisco in particolare agli ultrasessantacinquenni e agli invalidi con oltre il 46% di invalidità che, come si sa, sono due categorie che hanno estrema difficoltà a trovare un'attività retribuita che consenta loro di uscire dall'emergenza sociale.

Riteniamo indispensabili altri due elementi da attuare nel breve periodo, utili a far uscire dalla crisi molti nuclei familiari valdostani. Il primo è quello di una valutazione della prassi amministrativa, in modo da ridurre drasticamente i tempi di erogazione degli assegni di sostegno regionale e di ogni altra prestazione sociale dell'Amministrazione regionale o degli enti da essa dipendenti, perché mai come in questo periodo è vero che il tempo è denaro, e ciò a maggior ragione per chi è in estrema difficoltà e attende il sostegno dalla pubblica amministrazione. Un ultimo elemento per noi importante è quello di aprire un tavolo di confronto con le parti sociali, per una revisione della legislazione in materia di sostegno sociale, al fine di individuare dei meccanismi utili per la realizzazione di interventi in situazioni straordinarie come quella odierna, a favore dei pensionati, degli invalidi e degli espulsi dal mondo del lavoro, alla stregua di quanto esiste in molti altri paesi europei che prevedono il cosiddetto "salario di cittadinanza", cioè la garanzia di un reddito mensile di 6-700 euro che tuteli un minimo di livello di sussistenza.

Credo che siamo di fronte alla necessità di dare queste indicazioni o altre similari, perché il sostegno sociale in questa regione si mantenga di buon livello anche in questa situazione di crisi, perché sentiamo tutti la necessità di garantire piena dignità a tutte le Valdostane e a tutti i Valdostani.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie, Presidente. Ricordo come l'interpellanza della collega Fontana abbia riportato all'attenzione tematiche che abbiamo avuto modo di sviscerare in sede di V Commissione, e faccio una parentesi riallacciandomi a quello che diceva il Presidente Cerise prima: in 9 mesi sono stato audito 12 volte, quindi il lavoro e la collaborazione mi sembra che sia proficua e stiamo procedendo, secondo me, in modo corretto.

Per quanto riguarda la prima domanda, credo che nell'applicazione della legge n. 19 sia stata considerata la necessità di rispondere con urgenza a situazioni particolarmente gravi. Già nella deliberazione regionale n. 25/2005 si stabilisce con procedura specifica trattamenti delle urgenze in campo di richiesta di provvidenze: si prevede, infatti, che, qualora l'urgenza sia tale da non consentire l'attesa dell'esame della Commissione preposta che si riunisce settimanalmente, il Dirigente competente del Servizio famiglie e politiche giovanili può disporre l'erogazione di un contributo idoneo per far fronte alle esigenze immediate. In tali casi anche la liquidazione del contributo avviene con modalità diverse da quelle ordinarie, che prevedono passaggi fra i diversi livelli di competenza: Servizio competente, Ufficio ragioneria e Assessorato, Assessorato bilancio e finanze, prevedendo una liquidazione effettuata direttamente dagli uffici del Servizio famiglia e politiche giovanili che riducono al massimo, ad una settimana, i tempi di riscossione dei contributi urgenti da parte dei cittadini. In casi eccezionali in cui anche l'attesa di una settimana risulta non congrua ai bisogni, i servizi competenti mettono in atto progetti concordati con soggetti del privato sociale e del volontariato (come la Caritas), che anticipano questi contributi, permettendo di erogare anticipazioni anche in giornata con impegno di servizi della restituzione della somma anticipata.

La ricerca e l'applicazione di strategie più flessibili per rispondere rapidamente ai bisogni richiede un grande impegno degli uffici competenti, sia per applicare, all'interno di carichi di lavoro già elevati, nuove procedure, sia per costruire progetti in sinergia con altri attori del territorio. Come sapete, in questo periodo abbiamo tutte le erogazioni del bonus riscaldamento e, come avete potuto vedere sull'articolo di oggi, sono già oltre 500, le richieste.

Per quanto riguarda l'aumento del capitolo afferente la legge n. 19, nel bilancio, rispetto a questo punto pare utile sottolineare che nel corso degli anni l'attivazione delle varie leggi regionali sull'assistenza economica non si sono mai evidenziate problematiche legate ad insufficienza di risorse nei fondi assegnati annualmente per rispondere ai bisogni degli utenti. In particolare si sottolinea come nel corso degli ultimi anni, in relazione al crescere delle situazioni di precarietà economica, si sia spesso fatto ricorso - in corso di assestamento di bilancio - a potenziali capitoli preposti al sostegno a nuclei in difficoltà. Ciò è possibile proprio in riferimento al Fondo regionale delle politiche sociali, istituito con legge n. 18/2001 allocare le risorse in corso d'anno a seconda dell'andamento delle richieste. Si precisa inoltre che per quanto riguarda l'applicazione della legge n. 19/1994 viene determinato annualmente l'ammontare delle risorse necessarie, utilizzando anche l'andamento della spesa degli anni precedenti e prevedendo in tempi brevi, attraverso atti amministrativi in corso d'anno eventuali integrazioni di fondi e negli ultimi anni il fondo a disposizione è sempre aumentato.

Per quanto riguarda la prassi amministrativa in modo da ridurre drasticamente i tempi di erogazione, si sottolinea il fatto che negli ultimi anni, proprio in relazione al crescere delle situazioni di grave disagio, l'Assessorato abbia messo in atto strategie finalizzate a garantire risposte più celeri, in particolare in situazioni di emergenza, come dicevo prima. Nel corso del 2006 sono state valutate con procedura d'urgenza 84 domande; nel 2007, 146 e, nel 2008, 251: questo fa capire come la richiesta sia aumentata, con evidente crescita esponenziale del 300%. In aggiunta si fa rilevare che nel corso del 2008, per accelerare anche i tempi di erogazione dei contributi urgenti, si è adottata una modalità di liquidazione effettuata direttamente dagli uffici; anche la procedura introdotta a livello regionale e relativa alla liquidazione informatica ha contribuito a ridurre in generale i tempi di liquidazione.

Per quanto riguarda il quarto punto, "studiare, in concorso con le parte sociali, nuove e più efficienti modalità di sostegno sociale, in particolare rivolto ai pensionati, agli invalidi e agli espulsi dal mondo del lavoro a causa della crisi economica", si ritiene importante sottolineare che alcune di queste categorie di utenza sono già state maggiormente tutelate in quanto titolari di assegni e contributi che vengono regolarmente erogati mensilmente. Questi ultimi consentono di garantire loro una, seppur minima, entrata economica certa. Rispetto agli utenti ultrasessantacinquenni, ad esempio, viene garantita in base alla deliberazione n. 392/2008, un'integrazione al minimo vitale per tutto l'anno, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, proprio nell'ottica di riconoscere a persone non più nelle condizioni di produrre autonomamente reddito di lavoro, per tutto l'anno un'entrata integrativa. Tale intervento è garantito anche se, nel nucleo dell'anziano sono presenti componenti adulti inabili al lavoro, in base alla legge regionale n. 18/1971.

Per quanto riguarda gli interventi che stiamo predisponendo e quelli già adottati da parte dell'Assessorato, proprio per venire incontro a queste nuove difficoltà di cui tutti siamo a conoscenza, porrei l'attenzione al sostegno sociale alle famiglie: oltre a provvedimenti collegati alla legge regionale n. 1/2009 ci sono ulteriori provvedimenti che sono più settoriali, ma che vanno a dare un importante contributo a settori specifici, quali la rivalutazione degli assegni a favore dei nefropatici e dei trapiantati, l'apertura di tutta una serie di trapianti oltre a quello del rene, riducendo le quote a carico degli utenti disabili e delle loro famiglie per il pagamento delle rette per le strutture residenziali. Questo ha permesso di supportare al pagamento di queste rette che si era rivelato oneroso per certi nuclei familiari. È in fase di presentazione il disegno di legge sul microcredito, disponiamo già una bozza di legge e stiamo valutando prima di portarlo all'attenzione degli organi e del Consiglio.

Come comunicato in V Commissione, si sta procedendo alla revisione di tutta la normativa in materia di assistenza economica. Ricordo, in relazione alla soglia del minimo vitale, che è stato abbassato da 50 a 10 € il limite oltre al quale non erogare più la differenza di contribuzione del minimo vitale: questo permette un contributo minimo che può arrivare a 600-650 € a determinate fasce deboli. Pare evidente, come è avvenuto in passato e ultimamente rispetto alle misure regionali della legge n. 1/2009, che sarà sempre prevista la concertazione con le parti sociali che hanno dimostrato, negli ultimi confronti rispetto alle misure anticrisi, una partecipazione e una condivisione attiva responsabile.

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per tutte le risposte puntuali che mi ha dato. Questo non è né un rimprovero, né una critica al lavoro che sta facendo l'assessorato e che anche noi - che siamo nelle Commissioni - stiamo seguendo, giustamente ha riferito del lavoro che si sta facendo sull'IRSE e su tutto il resto. La mia era una preoccupazione suscitata da un articolo de La Stampa di giovedì 19 marzo: "Furti fra gli scaffali, è allarme: aumentano gli anziani che rubano cibo". Era una preoccupazione per questo momento di crisi che stanno attraversando quelle persone che non sono seguite dai servizi sociali.

Mi veniva in mente di dire... perché ho contattato diverse persone che sono venute a chiederci aiuto per come potevano fare... io ho detto loro che i servizi sociali danno un grande servizio e di rivolgersi all'assistente sociale, qualcuno lo ha fatto però mi ha richiamato lamentandosi dei tempi per avere questo contributo, cioè se ne parla verso giugno-luglio. Penso anche al pacchetto anticrisi che abbiamo fatto, abbiamo fatto tantissime cose, ne do merito a questo Governo e a questo Consiglio per la buona volontà che ha messo per andare incontro a questa crisi, ma queste persone si vergognano, nel senso di farsi seguire da un assistente sociale e pensavo a uno sportello come hanno fatto quelli della casa, di pronto intervento, magari con un numero verde, al quale la persona possa telefonare e portare un'autocertificazione perché c'è anche il problema dell'IRSE. È quello che stiamo discutendo sui tavoli di lavoro, perché se andiamo a vedere i redditi dell'anno precedente la gente non ne ha diritto, magari sono tutte persone che da gennaio in avanti... chi ha perso il lavoro, chi si trova in difficoltà... pertanto vedere se era possibile... per carità, non voglio dire che bisogna dare a tutti senza controllare... con un'autocertificazione, però... di riuscire a dare tempestivamente, ma non dico per le bollette e le altre cose, perché lì i servizi sociali sono attenti e do merito all'assessorato perché siamo all'avanguardia, le conosco molto bene le cose che diceva l'Assessore ed è vero. Fra l'altro quello che chiedo all'Assessore è che si dovrebbe fare una maggiore pubblicità, perché i servizi sono tanti e di qualità.

Io parlavo proprio per questo momento di crisi, visto che stiamo affrontando questo, per riuscire a dare quel servizio a questi cittadini che si vergognano della situazione in cui si ritrovano. Era solo per questo motivo, questo era l'obiettivo dell'interpellanza. Grazie.