Oggetto del Consiglio n. 463 del 1° aprile 2009 - Resoconto
OBJET N° 463/XIII - Communications du Président du Conseil régional.
Président - Nous donnons lieu à cette réunion ordinaire du Conseil régional; je dois excuser la Conseillère Morelli, l'Assesseur Isabellon et le Président Rollandin, la rentrée duquel est prévue à 14 heures, donc il sera là l'après-midi.
Point un à l'ordre du jour. J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Réunions:
Bureau de Présidence: 1
Conférence Chefs de Groupes: 1
Commission pour le Règlement: 1
Ière Commission: 1
IIIe Commission: 1
IVe Commission: 1
La Présidence du Conseil a reçu copie de la communication concernant le recours de la Présidence du Conseil des ministres à la Cour constitutionnelle contre l'article 2, alinéas 1, 2 et 3 et contre l'article 3 de la loi régionale n° 5 du 12 février 2009 portant Dispositions urgentes en matière de fonctions publiques régionales.
Suite à la résolution approuvée par le Conseil de la Vallée dans sa séance du 11 mars dernier, concernant Azioni a sostegno del regime finanziario della Regione Valle d'Aosta, le Député de la Vallée d'Aoste, Roberto Nicco, a rendu compte de l'adoption par le Chambre des Députés du projet de loi en matière de fédéralisme fiscal, en soulignant la réception de l'entente entre le Ministre Calderoli et le Président des Régions à Statut spécial.
Vendredi 27 et samedi 28 mars à Luxembourg la Conseillère Hélène Impérial, membre de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie et Présidente internationale de la sous-Commission de l'éducation, a participé aux travaux de la Commission de l'éducation et de la communication des affaires culturelles de l'APF.
Lundi 30 mars à Kinshasa, (République démocratique du Congo), la Conseillère Patrizia Morelli, membre de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, est intervenue au séminaire d'information et de sensibilisation organisé par le réseau des femmes parlementaires de l'APF. La rencontre portera sur le suivi de la convention des Nations-Unies sur l'élimination de toutes les formes de discrimination à l'égard des femmes et sur le thème du rôle des femmes parlementaires dans la résolution des conflits dans l'espace francophone.
La Commissione per il Regolamento si è riunita venerdì 27 marzo, per procedere ad un primo esame delle proposte di modifica del Regolamento interno per il funzionamento dell'Assemblea regionale. La Commissione si è data un metodo di lavoro che è quello di esaminare e portare a decisione di volta in volta le diverse proposte di modifica del Regolamento interno. Non si procederà quindi all'esame di una proposta di riforma complessiva in un'unica soluzione, in quanto questo dilaterebbe i tempi di approvazione. I primi argomenti in esame ora al vaglio delle forze politiche sono quelli dell'introduzione delle interrogazioni con risposta immediata, avanzate dal gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau e la riduzione dei tempi per la presentazione di alcune interpellanze, presentata dal gruppo del Partito Democratico. Voglio sottolineare come il percorso fatto e la calendarizzazione delle sedute della Commissione sono quelli annunciati e concordati in sede di prima riunione della Commissione, avvenuta nel mese di novembre 2008.
Consentitemi, cari colleghi, in occasione di questa sessione statutaria, di fare una breve illustrazione sull'attività del Consiglio in questi primi nove mesi di legislatura, questo anche in relazione e con tutto rispetto verso iniziative intraprese dai gruppi di minoranza, con i quali non voglio entrare nel merito delle loro dichiarazioni, ma mi preme in ogni caso fugare eventuali dubbi che queste iniziative possano avere generato nell'opinione pubblica sull'operosità e sulla qualità dell'impegno istituzionale di questo Consiglio. Voglio qui ricordare innanzitutto come l'attività ispettiva e di controllo sia molto importante per il legame che essa rappresenta fra la politica e la società, così come è rilevante per lo stesso Governo regionale sapere di essere oggetto di un controllo critico e allo stesso tempo costruttivo. Tutto questo è rafforzativo dell'impianto democratico di cui siamo i garanti, così come atti di indirizzo e di impegno sono dei segnavia importanti che indicano l'orientamento del Consiglio per la soluzione dei problemi sociali. In questo senso ritengo significativo il fatto che si siano discusse 21 mozioni, si sono approvate 13 risoluzioni, si sono esaminate 190 interpellanze, 97 interrogazioni e 2 interrogazioni con risposta scritta.
In un paese nel quale assistiamo ad un andamento inflazionistico delle norme e da più parti è lamentato un eccesso di leggi, il dato quantitativo delle leggi prodotte del Consiglio regionale, pur essendo un elemento rilevante, non va comunque disgiunto dall'aspetto qualitativo dei contenuti di queste leggi: qualità e tempestività dell'attività legislativa sono prevalenti rispetto all'aspetto puramente numerico e credo che questo Consiglio abbia saputo dare nel concreto delle risposte a momenti di crisi e ad esigenze sociali, delle quali si era avvertita una soluzione. In questo senso le adunanze del Consiglio, voglio ricordarlo, sono state 16 per 42 sedute. Si sono approvate 17 leggi e 2 proposte di regolamento, in termini statistici vuol dire che ad ogni riunione del Consiglio quanto meno una legge è stata approvata. I tempi di approvazione, questo mi sembra un elemento di estrema importanza, degli atti normativi, variano da 7 giorni per le misure urgenti anticrisi - ma è un caso specifico e isolato certamente, ma sottolinea un impegno e una coralità nell'azione quando l'emergenza del paese lo richiede - a 15 giorni, fino ad arrivare a un massimo di 92 giorni per l'approvazione della proposta di legge costituzionale. Anche qui mi pare di poter leggere in questi tempi che c'è molta correlazione fra l'importanza e l'attenzione su alcune leggi e i tempi della loro discussione.
Le riunioni di Commissione, dedicate all'esame e all'espressione del parere, vanno da una media di 2 fino a 4, fino a un massimo di 5 per i provvedimenti più impegnativi, quali il bilancio della Regione, le disposizioni di materie di pubblico impiego. Gli atti amministrativi sono stati 12, 2 sono ancora all'esame della Commissione, sul piano di sviluppo del Casinò e Statuto Finaosta, uno è in ratifica e 12 nomine. Sino ad oggi una sola adunanza con attività ispettiva, compensativo di una variazione di bilancio, dell'11 marzo 2009 che è inclusa nel conteggio delle 16 adunanze, in queste però non è compresa quella del 1° aprile. Voglio sottolineare fra le leggi, sempre a rimarcarne la qualità, la disposizioni urgenti per il finanziamento degli interventi regionali in materia di edilizia residenziale; le disposizioni sulle scadenze delle sciovie in alta Valle, fatto che era pregiudiziale per l'attività della stagione turistica; le misure regionali straordinarie e urgenti in funzione anticrisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese, la modificazione alla legge regionale 9 aprile 2003 in relazione alle nefropatie; interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile; infine, la modifica all'articolo 50 comma 3 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 dello Statuto speciale.
In merito all'attività delle Commissioni vorrei rimarcare come in questi nove mesi di attività siano state un po' un momento di rodaggio, nel quale si viene anche a perfezionare quel sincronismo necessario a riequilibrare un poco l'attività dell'aula fra produzione legislativa, elaborazione della stessa in sede di Commissione consiliare e presentazione in aula delle iniziative legislative, naturalmente affiancate dall'attività ispettiva di indirizzo e di controllo. In questo senso mi sento di esprimere una valutazione positiva sull'attività fin qui svolta, prova ne è l'importante lavoro di approfondimento che le cinque Commissioni consiliari stanno svolgendo al loro interno, attività che dimostra come le Commissioni stiano sviluppando un ampio dibattito politico al loro interno sui molteplici disegni di legge e proposte di legge depositate presso il Consiglio regionale, e su come queste abbiano tenuto conto delle esigenze e delle richieste dei Consiglieri sia di maggioranza e in particolar modo di quelli di minoranza, per permettere ai Commissari di dare il loro contributo ai contenuti dei vari provvedimenti all'esame delle Commissioni. Alla data attuale sono all'esame delle Commissioni otto disegni di legge, tre proposte di legge, una proposta di legge statale e due proposte di regolamento.
Vorrei quindi ricordare in breve lo stato dell'arte delle commissioni sui principali provvedimenti:
- La I Commissione sta procedendo all'esame della proposta di legge statale n. 3 concernente disposizioni per lo sviluppo e la tutela della montagna. Nella riunione del 19 marzo è stato nominato relatore il Consigliere Caveri, il quale al fine di consentire al gruppo di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau l'eventuale presentazione di una iniziativa legislativa concorrente, una volta ultimato l'esame dei progetti di legge sugli argomenti giacenti in Parlamento, ha chiesto alla Commissione 30 giorni per la presentazione della sua relazione;
- La II Commissione sta procedendo all'esame del disegno di legge n. 21 per la modifica delle disposizioni della società finanziaria regionale Finaosta S.p.a., di cui è relatore il Presidente Andrea Rosset, e della proposta di modifica allo Statuto di Finaosta S.p.a.. Nel corso della riunione in data 23 marzo, dopo aver audito l'Assessore Lavoyer e il Presidente di Finaosta, dr. Cilea, la Commissione ha deliberato di fissare per la giornata di giovedì 2 aprile il termine ultimo per la presentazione di proposte di emendamenti in merito ai due atti che saranno esaminati nel corso della riunione prevista per lunedì 6 aprile;
- La III Commissione congiuntamente alla V sta procedendo all'esame della petizione concernente il progetto di realizzazione di un polo scolastico unico nel Comune di Gressan.
Le Commissioni hanno terminato le audizioni programmate, firmatari della petizione gli Assessori Marco Viérin e Laurent Viérin, il Sindaco di Gressan e il Dirigente scolastico competente. Nella prima quindicina di aprile termineranno l'analisi con l'approvazione di una relazione da inviare al Consiglio;
- La IV Commissione sta procedendo all'esame del piano di sviluppo del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent e del disegno di legge n. 24 recante "Nuove disposizioni in materia di organizzazione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica e istituzione dell'Office régional du tourisme (Ufficio regionale del turismo)". Il piano di sviluppo della Casa da gioco di Saint-Vincent, dopo il sopralluogo alla casa da gioco e alle audizioni ai diversi soggetti interessati, la Commissione nell'ottica di permettere ai Commissari di dare il loro contributo ai contenuti del piano, ha deciso di ricevere le proposte dei vari gruppi consiliari entro il 24 marzo e di esprimere il parere entro venerdì 3 aprile al fine di portare il provvedimento all'esame del Consiglio nella seduta del 15 aprile 2009. Relativamente al disegno di legge n. 24 la Commissione ha avviato l'esame del provvedimento nella riunione del 31 marzo con l'audizione dell'Assessore competente, del Presidente del CPEL, delle organizzazioni sindacali e dei Presidenti delle associazioni regionali delle Pro-loco. L'esame del decreto legislativo 24 proseguirà venerdì 3 aprile 2009 con l'audizione dei rappresentanti de la Chambre valdôtaine des entreprises, dei Presidenti delle AIAT, dei Presidenti dei Consorzi turistici che operano sul territorio regionale; in tale data è altresì prevista l'espressione del parere sul provvedimento;
- La V Commissione sta procedendo all'esame della proposta di legge n. 22 in relazione alle disposizioni in materia dei disturbi specifici di apprendimento, presentata dai Consiglieri Louvin, Salzone, La Torre, Fontana e Tibaldi, e il disegno di legge n. 23, disposizioni regionali in materia di disturbi specifici di apprendimento. Devo precisare che nel corso della riunione in data 20 marzo, la Commissione, dopo aver audito l'Assessore all'istruzione e cultura e la Presidenza dell'Associazione italiana dislessia, ha incaricato il relatore dei provvedimenti legislativi in questione di predisporre una bozza di testo unico dei due articolati, da presentare alla riunione della V Commissione prevista per mercoledì 8 aprile 2009.
Tutto questo, cari Consiglieri, mi fa dire che questo è un Consiglio regionale estremamente vitale, che chiama in causa o, se volete, dà merito dell'attività sia dei Consiglieri, sia del Governo regionale, sia di quest'aula, anche se molto di questo lavoro non è così evidenziato attraverso i media, ma rimane pur sempre consistente.
Pour ce qui est des communications du Président, elles sont renvoyées à l'après-midi, mais avant je voudrais vous inviter à faire des déclarations sur les communications que je viens de vous faire.
La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Quando ci si sente in dovere di sottolineare che si sta bene, che si è in gran salute, forse è perché qualche dubbio lo si può avere. Noi siamo sorpresi però del suo intervento, della natura e del taglio del suo intervento in questa sede, che è quella delle comunicazioni e che non consente alle forze politiche, semmai, se del caso, di esprimersi con la dovuta ampiezza di tempo e anche di interlocuzione.
Abbiamo, come forze di opposizione, tre settimane fa, portato all'attenzione dell'opinione pubblica un problema che non riguarda la funzionalità formale del Consiglio regionale, ma una questione eminentemente politica di cui lei, Presidente, non è il nostro interlocutore; noi la consideriamo come il rappresentante di questa Assemblea, colui che deve, se possibile stando qualche gradino al di sopra della mischia, tutelare la correttezza e l'efficacia del dibattito che si svolge. Ora la questione che era stata sollevata in quella circostanza era molto semplice: questo Consiglio si è svuotato di un apporto significativo, qualificante di una metà abbondante dell'emiciclo, il 98% delle iniziative di interrogazioni, interpellanze e mozioni di cui lei ha fatto cenno sono sottoposte a questa Assemblea per iniziativa delle opposizioni, l'invito che è stato rivolto fermamente e con molta convinzione alle forze di maggioranza è quello di uscire allo scoperto e di aprirsi a un dibattito più aperto e costruttivo.
Siamo sorpresi di sentire che si sente in questo momento invece la necessità di fare un'apologia del Consiglio. Tutte le assemblee sono in questo momento, non solo questa, a livello regionale, ma tutte le assemblee politiche e legislative sono in forte difficoltà rispetto alle opinioni pubbliche, soprattutto questo avviene in momenti di crisi in cui si ha la sensazione che la decisione forte, la rapidità degli esecutivi possa essere sicuramente più benefica di un sano dibattito consiliare. Il dibattito consiliare o parlamentare è visto come una perdita di tempo, abbiamo avuto anche prese di posizione significative sull'argomento che hanno sollevato grande dibattito e la nostra opinione è coincidente con la sua, Presidente, sulla necessità di mantenere alta la bandiera della qualità e dell'efficienza del lavoro di questo Consiglio; non vorremmo, però, che questo suo intervento fosse come un velo, una copertura rispetto a un problema sostanziale che abbiamo posto e continueremo a porre nelle prossime settimane, fino a quanto questa Assemblea non avrà sul piano politico ritrovato tutta l'autorevolezza che le compete.
All'inizio del suo intervento ha fatto riferimento però a un altro aspetto significativo, che è l'intervenuta impugnativa da parte del Governo della legge regionale che ha dato un'applicazione corretta, modificata, rispetto alle disposizioni del decreto 112. Su questo vorremmo fare due semplici considerazioni. La prima è che, come era stato ampiamente evidenziato nella Commissione - ricordo in proposito anche un'ampia sottolineatura del relatore collega Caveri - la tematica era una tematica ad alto rischio, e rischia di portare allo scoperto una fragilità, una debolezza di competenza normativa della Regione; quindi avevamo, in quella sede, lo abbiamo anche ribadito in aula, enunciato alcune preoccupazioni sul fatto che si intervenisse normativamente in quel modo sull'argomento, in difformità da quanto hanno fatto altre Regioni a Statuto speciale.
Al di là di questo il problema è anche politico nel rapporto che si intrattiene con il Governo, dove stentiamo a capire quale sia l'esatto tenore delle relazioni che intercorrono fra il Governo regionale e il Governo nazionale. Ci pare che queste sempre più siano improntate a momenti di scontro e di avvicinamento alla "politica della carota e del bastone", ma in questo momento purtroppo, rispetto a queste tematiche, il bastone rischia di passare più sulla schiena del personale dipendente delle Regioni o del comparto unico, che non su altre schiene.
Président - La parole au Conseiller Agostino.
Agostino (UV) - Grazie, Presidente. Siccome è intervenuto il collega, penso che una mezza lancia a favore dei Consiglieri che non si sentono affatto sminuiti del loro ruolo e soprattutto di non fare il proprio dovere, mi sembra di spezzarla.
Innanzitutto ringrazio il Presidente per la difesa a favore dei Consiglieri che fanno il proprio dovere da eletti, ma io, collega Louvin, non ho bisogno di andare sui giornali o sui media per dire ai cittadini che mi do da fare e lavoro, assolutamente! Guardi, i cittadini lo percepiscono, non c'è bisogno che i media e la stampa diano risalto a dire: "il Consigliere Agostino è intervenuto, hai visto che bravo!"... cosa è bravo? I cittadini vogliono tutt'altro lavoro da noi, ricordiamoci bene questo, quindi non mi sento affatto sminuito e i Consiglieri che conosco benissimo, che ho avuto modo di apprezzare vedo che svolgono il loro lavoro benissimo senza bisogno di essere sui media e sui giornali, di mettere la testa avanti davanti alle televisioni quando vedono che sono ripresi... assolutamente! Questo non è nella mia natura, prima di tutto, quindi mi sento difeso dal Presidente, ma un po' offeso dalla sua reazione, come per dire che noialtri siamo qua, non interveniamo perché la minoranza propone le interpellanze o le mozioni e noi stiamo zitti; probabilmente stiamo zitti, ma perché o condividiamo o non sentiamo di intervenire, prima di tutto, perché il Regolamento non lo permette. E allora cominciamo a cambiare il Regolamento e poi vediamo, magari abbiamo anche un po' più di visibilità anche noialtri, perché ricordiamoci che i veri penalizzati siamo noi, sono i Consiglieri di maggioranza!
Non mi sento quindi affatto sminuito di fronte ai miei elettori, anzi... tutt'altro! I miei elettori sanno benissimo che non ho bisogno di essere messo sulla stampa o su Rai3 per dire che faccio il mio lavoro. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Grazie, Presidente. Lei ha citato la recente impugnativa da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri della "legge Brunettina" della Valle d'Aosta, io ci terrei a ricordare al Consiglio e in particolare ai cittadini valdostani che era un provvedimento che avevamo anticipato lo stesso giorno in cui questa legge in Valle d'Aosta fu approvata. Vorrei solo ricordare qual era il senso di quella che avevamo anticipato essere un'impugnativa. Il senso era quello di ribadire quali erano le competenze dello Stato e le competenze delle Regioni. Naturalmente stiamo aspettando che la Corte costituzionale esprima il suo parere su questo, ma credo che il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri abbia impugnato questa legge sia stato un atto dovuto, quasi obbligatoriamente forzato. Lo dico perché nella relazione che abbiamo avuto con il Ministro, il Ministro ha espresso rammarico per questo provvedimento che il Consiglio regionale ha voluto approvare, perché riteneva che si sia persa un'occasione: quella di poter legiferare tenendo presente alcuni principi di base che la legge nazionale prevedeva e che il Consiglio regionale non ha voluto far propri.
Aggiungerei che l'impugnativa del Presidente del Consiglio dei Ministri la ritengo - come ho detto - un atto di giustizia nei confronti dei tanti dipendenti pubblici regionali onesti e corretti, un atto di giustizia nei confronti del comparto della scuola e della sanità valdostana che ha applicato in toto la "legge Brunetta". L'Assessore Laurent Viérin ci ha ricordato anche i dati dell'efficacia di quella legge, con meno 55% di assenze per malattie, quindi un dato che conferma la validità della "legge Brunetta". Questo provvedimento di ricorso credo che possa essere un'opportunità, come sempre all'interno di un momento di crisi si crea sempre un'opportunità e l'opportunità è quella che questo Consiglio possa rivedere le osservazioni fatte dal Ministro, possa rivedere la propria legge e possa inserire, come suggeriscono i sindacati stamani sui giornali, alcuni emendamenti che nel frattempo il Parlamento ha prodotto e che hanno ulteriormente migliorato la legge nazionale.
Credo che abbiamo un'occasione: quella, come Consiglio, di tornare sulla nostra legge, di farla più adatta eliminando le discrasie dei dipendenti di serie A e di serie B, uniformare il comparto unico al comparto dei dipendenti pubblici nazionali, sia per quanto riguarda i disincentivi all'abuso dell'assenza per malattia, sia per quanto riguarda gli incentivi ai pensionamento. Credo che siano due elementi su cui noi potremmo anche ritornare... lo ha fatto il Parlamento, penso che lo possa fare anche il Consiglio regionale. Un atto dovuto, quindi, un atto di giustizia, ma anche un atto che permette a questo Consiglio di tornare su quel provvedimento e di dotarsi di una legge - lo sottolineo - "regionale", che possa regolamentare l'utilizzo del diritto di assenza per malattie.
Colgo l'occasione per ricordare che quando anticipammo l'impugnativa da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, lo facemmo ricordando che era molto pericoloso aprire un contenzioso costituzionale su una legge che andava a regolamentare un risparmio di spesa, rispetto a chi invece leggeva in quel provvedimento semplicemente un atto organizzativo della gestione del personale. Noi siamo convinti e lo saremo fino a quando la Corte non ci dirà il contrario, che il "provvedimento Brunetta" è anzitutto con l'articolo 71 un provvedimento di risparmio di spesa, perché mandare a lavorare i fannulloni vuol dire risparmiare spesa sull'apparato pubblico. Questo è il nostro punto di vista, e su questo il ricorso è stato fondato e su questo la Corte si dovrà esprimere, però, attenzione! Se si dovesse esprimere a favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si apre una breccia pericolosissima su tutti gli altri provvedimenti - non dite che non lo avevamo detto! - perché di fatto ogni provvedimento ha qualche riflesso di tipo finanziario.
Auspichiamo che il ricorso venga accettato o che possa imporre a questo Consiglio di tornare su quella legge e speriamo che il Consiglio sia capace di farlo prima che la Corte costituzionale si pronunci, in modo da anticipare un giudizio che, se negativo, potrebbe essere devastante per la Regione. Auspico che i Consiglieri - noi ne saremo i promotori - possano modificare la "Brunettina valdostana" per evitare un contenzioso pericolosissimo.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Grazie, Presidente. Utilizzo questi pochi minuti di dibattito in libertà, innanzitutto per ringraziare il Presidente del Consiglio che ha voluto porre l'attenzione sull'importanza dei lavori che vengono svolti in quest'aula. Ovviamente possiamo dare letture e interpretazioni diverse di un medesimo fatto, questo fa parte della politica; l'intenzione da parte nostra era quella di richiamare l'attenzione in un momento più che mai delicato della vita delle democrazie non solo in Valle d'Aosta e in Italia, ma in Europa, sull'importanza dei Parlamenti e sul ruolo che svolgono. Il fatto che lei abbia richiamato il tanto lavoro che viene fatto e soprattutto il lavoro oscuro che viene svolto nelle Commissioni lo riteniamo positivo, perché va a riconoscimento del fatto che giustamente esiste un Esecutivo che lavora, ma poi esiste anche tutta un'altra attività che spesso non viene valorizzata. Nei nostri intenti c'era anche quello di far emergere nel dibattito in aula, naturalmente con la collaborazione in questo caso della maggioranza, nel momento delle discussioni delle leggi del lavoro che viene svolto nelle Commissioni - quindi questo era lo spirito -, di riuscire a dare centralità nella vita politica valdostana a questo Consiglio regionale.
Consentitemi invece una battuta per quanto riguarda la "legge Brunetta". Aspettiamo l'esito della sentenza della Corte costituzionale; la nostra posizione resta quella che abbiamo assunto in aula, quindi è profondamente diversa da tutte le considerazioni qui fatte e dalle continue minacce che arrivano dal Popolo della Libertà sull'autonomia valdostana. Devo dire che è anche fastidioso questo continuo dire: "state attenti, state bravi, se fate questo poi qua chissà come va a finire". Allora i Valdostani si sono difesi in passato dal fascismo, riusciranno a difendersi anche dal Popolo della Libertà...
(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)
Donzel (PD) - ...la tua, che continui a fare...
Presidente - ...per cortesia, collega Lattanzi, per cortesia, ne faccia una questione di fatto personale, però non serve a niente questo, collega, non faccia scadere, risponda caso mai in altro modo, ma non così!
Lattanzi (fuori microfono) ...devi vergognarti!
Donzel (PD) - ...è un atteggiamento corretto il tuo! Togliere il diritto di parola agli altri...
Presidente - ...per favore, Consigliere Lattanzi! La ritengo una persona estremamente equilibrata...
Lattanzi (fuori microfono) ...non è che ai pugni si risponde con un sorriso...
Presidente - ...no, ho capito, c'è modo e modo, caso mai poi dopo risponda verbalmente nei modi dovuti, caso mai poi dopo, fuori...
(ilarità dell'Assemblea)
Presidente - ...prego, collega Donzel...
Donzel (PD) - ...allora, vedete, c'è un modo diretto e c'è un modo indiretto di lanciare le provocazioni, le ricorderò, Consigliere Lattanzi, che Voltaire difendeva anche chi esprimeva opinioni diverse dalle sue e si batteva perché potesse esprimere...
Lattanzi (fuori microfono) ...sono insulti, non sono opinioni...
Donzel (PD) - ...non mi fa parlare, Presidente! Decida lei...
Presidente - ...per favore, dopo le darò se vuole la parola per fatto personale...
Lattanzi (fuori microfono) ...non merita neanche la risposta!
Presidente - ...allora non la dia in questo modo, sennò è ancora peggio!
Donzel (PD) - Mi appello al limite all'educazione più minima, quella che fa parlare le altre persone.
È evidente che bisogna aspettare l'esito della sentenza della Corte costituzionale, ma penso che non si possa accettare questa cosa che sulla Valle d'Aosta venga dato un segnale: attenti alle leggi che fate sennò... È normale, qualsiasi Governo può, in qualsiasi momento, decidere di impugnare una legge, ma questo non deve impedire a un Consiglio regionale di fare delle leggi che poi, nel caso in cui si rivelino non adeguate, vengano contestate, ma questo non significa che anche per i futuri provvedimenti dobbiamo temere chissà che cosa! Penso che ci fosse tutta la buona fede nel fare la "legge Brunetta", noi non l'abbiamo sostenuta nel merito, ci siamo astenuti, ma abbiamo difeso il principio che si potesse legiferare e questo lo ribadiamo: siamo in un Consiglio regionale di una Regione autonoma, questo principio lo affermiamo.
Quanto poi al fatto degli emendamenti del sindacato, siamo stati proprio noi a sostenere che tali emendamenti dovevano essere portati all'interno della "legge Brunetta" e, non essendo questi emendamenti stati accolti per la maggior parte, la nostra attenzione è stata quella di astenerci, ma sicuramente in futuro auspichiamo che questo Consiglio continui ad emanare leggi senza alcun timore.
Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.
Zucchi (PdL) - Rispondo volentieri senza particolare enfasi al collega Donzel, che peraltro stimo; l'ho già ricordato la volta scorsa quando, in occasione di non ricordo più di quale argomento, avevo sottolineato quanto la loro agitazione, la sua in modo particolare, corrispondesse alla nostra fiducia sempre crescente nel vedere questo innalzamento dei toni che francamente certe volte stridono. È come se il collega in certe occasioni perdesse il suo aplomb istituzionale che di solito ha, per scagliarsi con degli stereotipi e degli slogan che sono riferiti al trapassato remoto e che non corrispondono più all'attuale situazione del 2009.
Sulle comunicazioni volevo solo dire al collega Agostino - dal momento che ho preso la parola - che forse non è stato particolarmente attento, sia alla Conferenza stampa che è stata posta in essere dai gruppi di opposizione, sia alla replica avvenuta oggi in aula del collega Louvin, che forse è andato un po' fuori tema, perché la nostra iniziativa non riguardava assolutamente la questione del Consiglio e dei Consiglieri, era di ben altra natura, e in questo ambito non ripeto perché rischio di essere stucchevole.
Tornando alla "Brunetta", che è stata oggetto di attacchi di sapore d'antan da parte del collega Donzel, secondo il quale tutto quello che viene posto in essere dal Governo di Centro-Destra è male, quello che viene posto in essere dai Governi precedenti rappresentati dai partiti come il suo è bene, ricordo che sono state innumerevoli le impugnazioni poste in essere dai Governi di Centro-Sinistra su svariati argomenti, senza che nessuno abbia sollevato in quest'aula questioni di ricatti, di minacce di qualsivoglia tipo e genere. Pertanto, collega Donzel, se lei continua imperterrito su ogni argomento a tirare fuori questa storia del Centro-Destra come assimilabile al secolo scorso, al ventennio, è libero di farlo, ma certamente a noi... ho un approccio diverso da quello del collega Lattanzi... ribadisco che più lei continua su questa falsariga, più noi siamo rinfrancati nella nostra azione essendo convinti che siamo sulla strada giusta.