Oggetto del Consiglio n. 462 del 25 marzo 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 462/XIII - Interpellanza: "Iniziative per il rilancio dell'attività ricettivo-congressuale del Grand Hôtel Billia".
Interpellanza
Premesso che:
- nell'ottobre 2006, STV - società controllata dalla Regione tramite la finanziaria regionale Finaosta - ha acquisito la proprietà e la gestione del complesso immobiliare del Grand Hôtel Billia, del Centro Congressi e pertinenze, nonché della relativa azienda alberghiera;
- per gli interventi di messa a norma e di rinnovo straordinario del complesso immobiliare sono stati stanziati 23.750.000 euro nel triennio 2006/2008;
- STV aveva annunciato una strategia di rilancio commerciale:
a) con l'acquisto di un'autovettura;
b) attraverso un programma di visite - "da Roma in su" - da parte di 3 funzionari di vendita, insieme al direttore commerciale e al direttore del GHB;
c) mediante l'effettuazione di un dumping sui prezzi e l'offerta di "pacchetti" per rendere più appetibile il GHB rispetto alla concorrenza;
d) con l'organizzazione di una "buona serie" di iniziative rivolte alle agenzie congressuali e di inviti dimostrativi;
e) attraverso la riprogettazione del sito web e della linea pubblicitaria nonché la divulgazione di non meglio identificati "spot" ai caselli autostradali;
f) mediante la partecipazione a fiere di settore con un proprio mini stand portatile acquistato per l'occasione;
ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali sono i dati relativi:
- alle presenze registrate nel 2007 e nel 2008 presso il Grand Hôtel Billia: di esse, quante si riferiscono a clienti del Casinò di Saint-Vincent e quante sono qualificabili come turismo congressuale;
- ai pasti consumati presso le strutture interne di ristorazione negli stessi anni: di essi, quanti si riferiscono a clienti effettivi e quanti costituiscono invece colazioni e cene da parte di amministratori e dirigenti di STV S.p.A. e di Casino S.p.a. e loro ospiti;
2) quali interventi manutentivi e innovativi sono stati effettuati e completati dall'ottobre 2006 al dicembre 2008 e per quali importi;
3) quali risultati concreti ha prodotto, in relazione agli esercizi 2007 e 2008, la strategia di rilancio annunciata da STV in esordio di gestione, la quale venne definita "particolarmente aggressiva ed efficace" dall'allora assessore delegato, e quanto è costata;
4) se si intendono confermare le iniziative promozionali intraprese o se si preferiscono proporre altre azioni tattiche per rilanciare la vocazione ricettivo-congressuale del Grand Hôtel Billia.
F.to: Tibaldi
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Questa invece è una nota dolente, che abbiamo evidenziato in premessa con tutta una serie di puntualizzazioni, anche perché si parla di STV, la società che gestisce ed è proprietaria del Grand Hôtel Billia, è una società che dall'autunno del 2006 è nella mano pubblica e ovviamente all'epoca l'Assessore di riferimento ci indicò tutta una via che si intendeva percorrere per cercare di tirare fuori dalle secche di una gestione privata che negli anni aveva consumato questa attività importante, quindi tutti questi punti ci sono stati sintetizzati in una risposta che l'allora Assessore Marguerettaz ci fornì nel 2006. Noi li abbiamo messi in sei punti, ovvero una strategia di rilancio commerciale che prevedeva l'acquisto di un'autovettura affinché potessero fare operazioni di marketing; un direttore commerciale con alcuni ausiliari, questo programma di visite (punto b) era previsto nell'Italia centrale e settentrionale, ci venne detto testualmente "da Roma in su"; era prevista (punto c) l'effettuazione di un dumping sui prezzi e l'offerta di "pacchetti" per rendere più appetibile il Grand Hôtel Billia rispetto alla concorrenza, tra questi pacchetti ci sono anche le Terme di Saint-Vincent, sulle quali peraltro si attende in quella zona, ma non solo una definizione di progetti e di intenzioni e soprattutto una concretizzazione degli annunci fatti finora; poi (punto d) l'organizzazione di una "buona serie" di iniziative rivolte alle agenzie congressuali e di inviti dimostrativi, io le risparmio tutto il temino che all'epoca ci ha letto l'Assessore Marguerettaz con una buona dose di enfasi e potremmo dire anche di sarcasmo: noi ci abbiamo creduto perché aveva appena preso le chiavi dal Grand Hôtel Billia e ci disse che aveva intenzione di... no, c'è solo un passaggio che secondo me è importante: "dopo quattro anni di inattività è stata tempestivamente elaborata una strategia di rilancio particolarmente aggressiva che si reputa, anche sulla scorta di passate esperienze, particolarmente efficace". Queste sono parole del suo vicino di scranno che abbiamo ripescato dall'album della memoria. Un altro punto è la riprogettazione del sito web, che abbiamo visitato, ci sembra un sito normale, e della linea pubblicitaria, nonché la divulgazione di non meglio identificati spot ai caselli autostradali, lei stamani era assente, ma ad una domanda sulla pubblicità in prossimità degli accessi autostradali l'Assessore Viérin ha detto che l'ANAS non ne vuole sapere, si tolgono tutti; quindi questi spot ai caselli autostradali io non li ho visti personalmente del Grand Hôtel Billia, non so se li hanno fatti al di fuori della Valle d'Aosta o in altre zone, ma ci pare di capire che il punto e) sia rimasto nella fantasia dei pensatori. Punto f): "la partecipazione a fiere di settore con un proprio mini stand portatile acquistato per l'occasione". Scritti così, sembra che vogliamo fare un po' di spirito, ma questi sono estratti autentici di sue dichiarazioni, Assessore Marguerettaz, mi corregga se sbaglio, ha diritto di intervenire per fatto personale. Siamo a due anni e mezzo da queste dichiarazioni famose; abbiamo partecipato insieme al collega Zucchi, ad una super riunione che c'è stata al Grand Hôtel Billia insieme alla IV Commissione, su domanda del collega Zucchi rivolta al Direttore Rosina di qual era la presenza al momento (3 marzo 2009) in termini di ospitalità nelle camere, la risposta è stata 14 clienti e, tutto sommato, si dimostrava anche soddisfatto!
Queste le premesse e le domande sono lì, in primis vogliamo sapere se le presenze registrate nel 2007 e nel 2008 hanno subito significative variazioni, quali sono le clientele qualificabili come turismo congressuale e quante si riferiscono a clienti del casinò; vorremmo sapere - come è stata tradizione infausta negli anni precedenti (il "dossier Bo" ne è stata una testimonianza) - quali sono i clienti effettivi che hanno dormito e mangiato presso il Grand Hôtel Billia e quanti sono i fittizi, ovvero amministratori e dirigenti amici dei medesimi, perché questa è una triste storia che si è consumata qualche anno fa e che ha fatto oggetto di una specifica indagine da parte della Commissione nella scorsa legislatura. L'allora magistrato interpellato sull'argomento ha detto che non c'erano problemi di alcun ordine di carattere penale, ma la notizia non ha rallegrato i contribuenti e gli amministratori pubblici, perché in fin dei conti si tratta dei soldi di tutti. Seconda domanda: "quali interventi manutentivi e innovativi sono stati effettuati e completati dall'ottobre 2006 al dicembre 2008...", anche perché dei famosi 90 milioni utilizzati 60 per acquistare l'edificio e l'azienda e dei 30 rimanenti 23,750 sono stati stanziati nel triennio 2006-2008, allora cosa si è fatto e per quali importi oltre al lifting esterno attraverso un intervento decorativo. "Quali risultati concreti ha prodotto... la strategia di rilancio..." - che ho prima annunciato che venne definita particolarmente aggressiva ed efficace dall'allora Assessore delegato - "... e quanto è costata". Infine, ultima domanda, quella politica: "se si intendono confermare le iniziative promozionali intraprese o se si preferiscono proporre altre azioni tattiche per rilanciare la vocazione ricettivo-congressuale del Grand Hôtel Billia".
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Ringrazio il collega Tibaldi per aver voluto riportare all'attenzione dei colleghi un tema che sicuramente è periodico in quest'aula e ci sono tutte le ragioni perché lo sia, ossia una serie di richieste di chiarimento sono giuste. Il riferimento al vecchio piano STV, che con la consueta corretta ironia è stato ripreso, se mi è permessa solo una piccola osservazione, molte volte il politico di turno è vittima del consulente di turno, che spesso uno si ritrova e non sceglie. Non per scaricare, ma obiettivamente molto spesso noi diamo delle risposte che sono tecniche e poi si tramutano in boomerang politici, perché mi rendo conto anch'io che dire, partiamo con l'acquisto di un'auto, ossia per fortuna non si è detto che tipo di auto, altrimenti avremmo di che ricamare ancora di più. Non per giustificare, ma molto spesso la difficoltà dell'amministrazione nel suo complesso a dare delle indicazioni sta nel trovare persone veramente competenti che possano dare degli input seri.
Vengo alle risposte e poi farei due considerazioni finali con una sottolineatura per quanto riguarda i cartelli ANAS, perché su questo tema un conto è prendere atto di quello che l'ANAS vuole fare, un altro è rimanere a questa decisione. Su questo credo che vi sia da fare un approfondimento importante, perché il discorso dei cartelli e la nuova politica ANAS meritano un approfondimento perché non è scontato che in una valle come questa non si possa utilizzare una viabilità esistente per fare un giusto tipo di intervento. Giustamente l'Assessore ha riportato la posizione dell'ANAS, ma su questo anche in accordo con i Comuni ci sarà una giusta reazione per far capire che la nostra intenzione è diversa, poi vedremo se ci sono delle norme così cogenti da impedirci sul traffico internazionale e vedremo come, ma è giusto intervenire, perché non ci sembra corretto. Per quanto riguarda le risposte puntuali, per quanto riguarda le presenze registrate presso il Grand Hôtel Billia nel 2007, sono state 24.355 di cui clienti del casinò (poi le do la copia) 15.634, 3.341 qualificati come turismo congressuale. Nel 2008 le presenze sono state 27.909, di cui 17.800 come clienti e 5.119 come turismo congressuale. Relativamente ai pasti consumati presso la struttura ristorativa di STV, nel 2007 sono stati 112.809 di cui 111.727 riferiti a clienti effettivi (anch'io riporto i dati che mi hanno dato, perché se riescono 728 non fucilatemi!), 238 riferiti ad amministratori, dirigenti e ospiti del casinò e 844 riferiti ad amministratori, dirigenti e ospiti della STV. Nel 2008 sono stati 112.173, di cui 111.232 riferiti a clienti effettivi, 176 riferiti ad amministratori, dirigenti e ospiti del casinò e 765 riferiti ad amministratori, dirigenti e ospiti della STV.
In risposta alla seconda domanda, dall'ottobre 2006 al dicembre 2008 STV ha effettuato interventi manutentivi e di investimento per un totale di 3.164.000, gli interventi hanno riguardato molteplici settori dal restyling delle sale, al rifacimento esterno della facciata del Grand Hôtel Billia, agli impianti tecnologici, elettrici e informatici, agli arredi. STV ha trasmesso alla Presidenza un prospetto dettagliato, che non sto a leggere e che posso dare al collega, degli interventi messi in atto, quindi ci sono tutte le voci riferite al totale che ho detto.
Per quanto riguarda la terza domanda, i risultati consistono in un aumento delle presenze congressuali da 3.341 del 2007, come ho detto, a 5.119 del 2008; gli interventi sono costati 116.500 euro nel 2007 e 95.000 euro nel 2008 e hanno comportato rispettivamente ricavi per 588.500 euro nel 2007 e 795.350 euro nel 2008.
Quarta domanda: qui credo che, al di là di piccoli distinguo sul sito, piuttosto che altro su cui non voglio stare a discutere, il discorso sia di poter puntare su personale qualificato che possa dare le indicazioni precise di cosa vogliamo fare, con l'informazione che abbiamo dato sotto il profilo strutturale in discussione alle Commissioni competenti per quanto riguarda la scelta dei due alberghi: uno di 4 stelle e l'altro di 5 stelle, ma la scelta strutturale è solo la base su cui lavorare, quello che conta è che ci sia lì qualcuno che sappia fare formazione professionale e soprattutto sappia fare gestione e marketing. Credo che la discussione di fondo sulla funzione della STV e del Grand Hôtel Billia sia quella di non sedersi su un discorso che pure è corretto, ossia che l'hôtel è in funzione del casinò, ma deve esserci una politica legata alla presenza di un hôtel di alto livello che sappia fare una politica che possa portare una giusta attenzione a questa presenza, che non sia necessariamente concorrenziale con il sistema alberghiero della zona (perché anche questo va tenuto presente). Come abbiamo già accennato, credo che l'attenzione principale sia proprio (e questi sono i temi che porteremo all'attenzione nel Consiglio dopo il 15, se le Commissioni vorranno portare all'attenzione dello stesso) su come far funzionare tale struttura, perché il problema non è solo di avere la struttura, come dimostrano purtroppo alcuni esempi di cui abbiamo parlato prima, mi riferisco a Bard dove abbiamo le strutture, ma non riusciamo a farle funzionare. Il problema quindi è farla funzionare sapendo come gestirla e soprattutto avendo persone che si rendono conto, perché sanno il loro mestiere, di cosa è importante. A questo proposito ci stiamo impegnando anche in accordo con gli attuali amministratori per portare persone che ci possano indicare le soluzioni, che sottoporremo al Consiglio di amministrazione, perché vi sia un futuro diverso per la presenza della STV.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - È vero che "ambasciator non porta pena", ma in ogni caso i dati che lei ha fornito, Presidente, sono la sintesi delle scelte politiche fatte in un recente passato e che hanno un colore politico, che hanno dei responsabili e di conseguenza non possiamo cancellare tutto con un colpo di spugna. La fotografia che emerge è quella di un pachiderma, il Grand Hôtel Billia, che si muove con molta difficoltà, che è stato liftato recentemente e che è a rimorchio della casa da gioco, ma di una casa da gioco che non è che abbia delle energie propulsive da poterle trainare con una certa souplesse, no, anzi c'è una motrice, il casinò, che è già lì con le gomme bucate e non sappiamo se riusciamo a trovare il modo di rimetterla in modo e farla ripartire e questo che è a rimorchio. Infatti i dati di bilancio 2007-2008 che sono gestioni totalmente pubbliche sono meno 4,610 milioni nel 2007 (già ripianati da Finaosta, bilancio STV) e meno 3,559 milioni, il pre-consuntivo 2008, situazione 2008, quindi sono 8 milioni di euro che anche qui bisogna compensare. È un altro piccolo casinò, si sta manifestando come un'altra piccola casa da gioco, a rimorchio della prima che non è purtroppo virtuosa.
Veniamo ai dati. I dati sulle presenze, la domanda che abbiamo fatto nel 2006 ci diceva che con l'uscita del privato erano registrate poco più di 26.000 presenze annue, la strategia aggressiva e particolarmente efficace di marketing ha prodotto 24.000 presenze nel 2007 e 27.000 nel 2008, quindi aggressività ed efficacia tutte da ridiscutere, anzi facciamo prima a cestinarle! Ricordo che, in occasione di un'audizione in Commissione, l'allora Amministratore delegato, a precise domande a fronte di questi 25.000 clienti disse: "siamo in grado, con i milioni che ci sono a disposizione per il restyling strutturale e con Finaosta alle spalle, di risollevarlo pian piano, da 25.000 riusciremo a portarlo a 35.000 clienti nell'arco di 5-6 anni. Domanda: ma a che livello c'è il break even? A 40-45mila. Ci sono crollate le braccia e forse non solo quelle! Speriamo che l'approccio sia diverso, l'approccio deve essere diverso, perché se questi sono gli amministratori pubblici, questa gente non ha diritto di andare ad amministrare le società pubbliche e neppure quelle private. La nuova era che è nata da qualche mese a questa parte, di cui abbiamo conosciuto il nuovo Amministratore delegato che ci ha illustrato il piano di rilancio, è di segno completamente diverso rispetto al passato, non voglio dire come qualità o bontà delle scelte, ma almeno come idee. Sono tutte idee diverse, idee peraltro già approvate in un piano dalla Giunta regionale il 6 febbraio scorso, quindi il Consiglio non si pronuncerà su questo argomento. Ritengo che sia, apro una parentesi, disdicevole che noi siamo chiamati a valutare e approvare un piano di sviluppo della casa da gioco ed è già stato enucleato quello che dovrebbe essere un elemento essenziale e funzionale, qual è il Grand Hôtel Billia, il cui piano di rilancio invece dovrebbe convivere ed essere strettamente connesso ad esso. L'uno è già stato approvato e ratificato dalla Giunta, l'altro sarà invece sottomesso alla benevolenza del Consiglio regionale, su questo qualche obiezione c'è.
Seconda domanda, di 23,750 milioni di dotazione nel triennio ne sono stati spesi 3,164, anche questo ci fa riflettere sulla capacità di spesa e di intervento del pubblico: un privato, compatibilmente con gli iter burocratici amministrativi, credo che per rilanciare un centro congressuale di quella portata ne avrebbe spesi di più, non dico meglio, ma in maniera più interventista, immediata. Menomale forse che non li hanno ancora spesi, perché se la strategia era quella stile marketing del pachiderma del passato, è triste! Si potrebbe dire: "non tutti i mali vengono per nuocere", ma ci consoliamo poco!
Alla terza domanda la risposta non può che essere insoddisfacente, perché i dati di cui alla prima risposta non confermano la bontà e l'efficacia della strategia applicata.
Infine, per il futuro, prendiamo atto, Presidente, della sua volontà di dare una sterzata; abbiamo visto il piano di rilancio, che ci è stato illustrato in quella Commissione svolta a Saint-Vincent, è stato integrato con delle parti che inizialmente mancavano: doppio albergo, altre iniziative sinergiche con la casa da gioco. Teniamo presente che la rottura dell'accerchiamento e l'acquisto del Billia è stato fatto perché questo complesso era stato individuato come essenziale, questo era sul finire degli anni '90, poi è diventato funzionale, adesso speriamo che una vocazione più precisa ce l'abbia, ossia che sia essenziale, funzionale e che non sia poi lasciato a sé stesso. Perché o è in grado veramente... e non sarebbe una cattiva idea quella di ripristinare quella capacità di attirare clientela congressuale che gli era propria negli anni d'oro, ossia non sarebbe male che il Grand Hôtel Billia fosse capace di vivere di luce propria - questa sarebbe una sfida che potrebbe essere imposta agli amministratori, ovvero cercare di riportare il Billia a quel lustro di cui godeva negli anni '70-'80 -, oppure se lo si vuole trasformare come struttura essenziale della casa da gioco, la condizione è che non diventi un rimorchio, che in termini di bilancio e di operatività dipenda da una motrice, che, se funziona, i suoi vantaggi vengono scompensati dagli svantaggi di un rimorchio e che, se non funziona, siamo nella condizione di adesso e come condizione di partenza non è senz'altro una condizione felice.
Presidente - Con la discussione di questa interpellanza è stato espletato l'intero ordine del giorno, quindi dichiaro conclusi i lavori dell'odierna adunanza consiliare.
La seduta è tolta.
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La réunion se termine à 20 heures 13.