Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 445 del 25 marzo 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 445/XIII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 13 marzo 2008, n. 4 (Disciplina del sistema regionale di emergenza-urgenza sanitaria)".

Articolo 1

(Abrogazione dell'articolo 8)

1. L'articolo 8 della legge regionale 13 marzo 2008, n. 4 (Disciplina del sistema regionale di emergenza-urgenza sanitaria), è abrogato.

Articolo 2

(Modificazioni all'allegato A)

1. Alla lettera c) del secondo paragrafo dell'allegato A alla l.r. 4/2008, le parole: "e condivisi con gli operatori" sono soppresse.

2. La lettera d) del secondo paragrafo dell'allegato A alla l.r. 4/2008 è sostituita dalla seguente:

"d) partecipazione, su indicazione del responsabile del soccorso, alle attività di:

1) rianimazione cardio-polmonare di base (BLSD);

2) intervento su politraumatizzati (BTLS);

3) estricazione dal veicolo;

4) immobilizzazione con uso dei presidi in dotazione;

5) posizionamento e immobilizzazione, secondo tecniche accreditate, su barella a cucchiaio, su materassino a depressione, su asse spinale;

6) caricamento dell'infortunato su barella e messa in sicurezza per il trasporto;

7) trasporto su telo, su sedia portantina;

8) supporto alle attività connesse alla predisposizione e gestione delle maxiemergenze.".

3. Le lettere e), f), g), h), i), j), k) e l) del secondo paragrafo dell'allegato A alla l.r. 4/2008 sono abrogate.

Articolo 3

(Dichiarazione di urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Président - Chers collègues, à la requête de quelques Conseillers régionaux, qui a eu le consensus de presque toutes les forces politiques, je vous propose une inversion de l'ordre du jour pour mettre en discussion le point n° 25. S'il n'y a pas d'opinions contraires, on passe à la discussion du point n° 25. Je vous rappelle que le projet de loi a eu l'avis favorable à l'unanimité de la part de la Ve Commission.

La parole au rapporteur, la Conseillère Rini Emily.

Rini (UV) - Merci, M. le Président. Le Président du Conseil des ministres a introduit un recours auprès de la Cour constitutionnelle contre la loi régionale n° 4/2008, relative à la réglementation du système régional des urgences médicales. En particulier l'article 8, le 3e alinéa de l'article 9 et l'annexe A de loi régionale n° 4/2008 sont déclarés contraires à la Constitution.

L'article 8, qui prévoit l'intégration des médecins conventionnés pour les urgences médicales et territoriales et titulaires d'un mandat à durée indéterminée à la date d'entrée en vigueur de la loi régionale susdite dans le cadre des emplois des médecins, est en contraste, selon le Gouvernement italien, avec la règle de raison et les principes d'impartialité et de bon fonctionnement de l'administration publique. D'une part ledit article attribue de manière injustifiée et en sus des dérogations prévues par les dispositions nationales un traitement plus favorable aux médecins concernés par l'article en question et, d'autre part, permet à ceux-ci d'être intégrés dans la filière sanitaire sans passer de concours.

Le troisième alinéa de l'article 9 de la loi régionale susdite prévoit que l'annexe A définisse les tâches et les fonctions des personnels techniques spécialisés salariés. L'activité de chauffeur-secouriste est définie par l'exercice de fonctions qui, selon le Gouvernement italien, ne relèvent pas de cette catégorie professionnelle, mais plutôt des personnels de la filière sanitaire.

Vorrei in questa occasione ricordare brevemente l'importanza fondamentale del ruolo dell'autista soccorritore facendo anche una brevissima premessa. Quando si parla di interventi di urgenza emergenza sanitaria, le tipologie di approccio specifiche possono essere generalmente di due tipi diversi: in primo luogo si potrebbe optare per il più rapido trasporto possibile in ospedale; quindi l'immediato arrivo del mezzo e dopo una stabilizzazione del paziente il trasporto rapido verso il primo ospedale; oppure, seconda opzione, si può optare per una preventiva stabilizzazione e medicazione del soggetto. Perché questa premessa? Perché, di fronte a questa scelta, è naturale che in presenza di una territorialità specifica come quella valdostana non si possa che optare per il secondo tipo di scelta ed è proprio in questa circostanza che possiamo ben capire la centralità ed importanza del ruolo dell'autista soccorritore. Permettetemi di spendere due parole su questa fondamentale figura. Il ruolo che tale professionista ricopre è fondamentale nel servizio di emergenza sanitaria e prevede competenze specifiche diversificate, poiché, oltre ad una preparazione specifica in ambito sanitario attestata da corsi qualificanti, richiede anche una corretta conduzione del veicolo di soccorso. Tornando alla legge in esame, dopo vari incontri tra l'Assessore, l'Assessorato della sanità ed una delegazione del Governo e dopo svariate proposte di riformulazione dell'articolo, analizzando le normative vigenti che regolamentano la medesima materia in altre Regioni italiane si è appreso e successivamente preso spunto dalla legge n. 9/2004 del Veneto, che sostanzialmente attribuiva le medesime mansioni all'autista soccorritore; quindi attraverso la nuova formulazione dell'allegato A si è andati a modificare la forma, piuttosto che la sostanza riuscendo a lasciare inalterate le esigenze esistenti. Vorrei ricordare che l'autista soccorritore opera sempre seguendo dei protocolli prestabiliti attraverso delle indicazioni che vengono prontamente date dalla centrale operativa.

Per quanto riguarda invece l'obiezione posta in merito all'articolo 8 che prevedeva l'inquadramento nella dirigenza medica del ruolo sanitario del medici di emergenza territoriale, il Governo, come ho detto prima, sosteneva che tale articolo violasse il principio per cui nella pubblica amministrazione si accede tramite concorso e concedesse, in modo apparentemente ingiustificato, un trattamento di maggior favore al suddetti medici. Di fronte a questa situazione e di fronte a questa tipologia di obiezioni sono stati fatti approfonditi ragionamenti e riflessioni che hanno portato ad una ragionevole abrogazione dello stesso articolo, anche perché bisogna ricordare concretamente le situazioni oggettive singole erano venute meno in quanto i professionisti in oggetto avevano nel frattempo optato per scelte professionali diverse. Sarebbe stato quindi non solo inutile, ma addirittura dannoso ostinarsi per il mantenimento di tale articolo.

Le modificazioni proposte alla legge regionale n. 4/2008 contenute nel presente disegno di legge hanno quindi lo scopo di superare le prospettate censure di illegittimità costituzionale, eliminando in particolare ogni dubbio interpretativo sul ruolo dell'autista soccorritore, senza tuttavia svuotare di significato l'intervento legislativo della Regione.

Président - Je déclare ouvert le débat.

La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Oggi, come ha detto la relatrice, si conclude un iter lungo, che ha visto impegnati per parecchi mesi i responsabili dell'Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali e i tecnici dei Ministeri competenti nella definizione di un accordo che oggi trova spazio nel disegno di legge sul ruolo e sui compiti in particolare dell'autista soccorritore. La relazione della collega Rini è stata chiara ed esaustiva nei contenuti, di conseguenza il mio intervento vuole illustrare le ragioni e l'orientamento del gruppo.

Mi pare che il confronto fra Roma ed Aosta abbia portato alla modifica di quell'indirizzo che da parte del Ministero si voleva introdurre nel disegno, la prima versione infatti a quanto mi risulta... prodotta dai tecnici romani... faceva riferimento alla presenza del medico in tutte le operazioni di soccorso e questo fatto avrebbe comportato per la nostra organizzazione notevoli difficoltà e complicanze. Il disegno di legge alla nostra attenzione va a normare un'attività fino ad oggi prevista unicamente da protocolli e da deliberazioni; è un disegno che si ispira al modello europeo, articolato su due livelli operativi di risposta, come ha precisato la collega e con due realtà professionali che si integrano e si completano fra loro; un disegno che mira all'efficienza, all'efficacia dell'intervento, con una corretta attenzione alla spesa finanziaria sostenibile. La proposta è sicuramente un passo avanti significativo attraverso una regolamentazione moderna delle attività di soccorso e per questo il gruppo PD, come ha fatto in Commissione, voterà anche in aula a favore.

Permettetemi però a margine di fare due considerazioni. Mi sembra questo il momento e la sede più opportuna: la prima considerazione riguarda l'articolo 12 della legge n. 4/2008 al comma 2, lettera h, leggo: "l'azienda USL nell'ambito della propria autonomia organizzativa, in particolare entro 4 mesi dalla data in vigore della presente legge, stipula appositi accordi per regolamentare le modalità della collaborazione in materia di primo soccorso in ambito montano con il soccorso alpino valdostano e le società che gestiscono i comprensori sciistici per quanto riguarda i pisteurs-secouristes, di cui all'articolo 4 della legge regionale n. 2/1997, disciplina del servizio di soccorso sulle piste di sci della regione". Ricordo ai colleghi che l'articolo 4, citato prima, istituisce "la figura del pisteur-secouriste quale operatore addetto al recupero e al primo intervento di soccorso agli infortunati sulle piste di sci". L'attività regolamentata dei pisteurs-secouristes, così come quella della guida alpina, riguarda anche prestazioni di soccorso, quindi necessita di una precisa regolamentazione. In considerazione del fatto che le attività di soccorso sono di competenza esclusiva del servizio sanitario, occorre al più presto definire attraverso convenzioni la disciplina ed i requisiti del personale ed i mezzi idonei a svolgere le attività di soccorso e quelle di trasporto. Chiedo quindi all'Assessore competente di conoscere i tempi per l'attivazione di tali convenzioni, cosa che abbiamo visto prima, è prevista dalla legge per la sicurezza di tutti, anche dei pisteurs-secouristes.

La seconda considerazione riguarda l'organizzazione di un efficiente ed efficace servizio sanitario regionale orientato nei confronti di una politica di attenzione al settore turistico. Le naturali caratteristiche invernali della Valle d'Aosta, se collegate ad un adeguato sinergico sistema di emergenza urgenza sanitaria, come quello disciplinato dalla legge, può costituire un valido supporto alla nostra offerta turistica. Offerta turistica che forse avrebbe potuto in questi anni avere un'altra immagine se avessimo dato attuazione ai contenuti, che sono stati poi abrogati, della legge regionale n. 70/1993 ed in particolare a quel modello sperimentale descritto in quella legge all'articolo 10 e definito in un apposito allegato. A mio modo di vedere la miopia politica ha impedito di guardare oltre i confini regionali ma, tornando al sistema di emergenza, voglio dire che in Valle d'Aosta abbiamo potenzialità che non vengono sfruttate appieno, proprio anche ai fini del settore turistico. In particolare nella stagione invernale abbiamo la necessità di coordinare meglio le nostre azioni: quella dell'azienda USL, in particolare i centri traumatologici, quella dei responsabili degli impianti di risalita (leggi assistenza attraverso i pisteurs-secouristes), quella relativa all'attività di volontariato (leggi trasporti). Avere insomma una programmazione complessiva degli interventi con una politica capace di guardare ad una visione di insieme, di coordinamento dei diversi attori, in una parola in un sistema operativo: Assessorati regionale della sanità e del turismo, azienda USL, responsabili degli impianti di risalita, Federazione dei volontari del soccorso, Croce Rossa Italiana, riuniti attorno ad un tavolo per definire come possono essere regolamentate meglio e finanziate tutte le attività di soccorso, assegnando a queste un valore aggiunto che tale Regione può offrire agli amanti degli sport della neve. Per cercare di chiarire il concetto, faccio un esempio: è evidente che la partecipazione alla spesa per la prestazione specialistica richiesta ai centri traumatologici, peraltro prevista dalle norme regionali a cui facevo riferimento anche nell'apposita legge, stride nei confronti del soggetto di gratuità delle prestazioni di soccorso. Questa anomalia è ancora più evidente se consideriamo che l'attività prestata a monte, soccorso e trasporto al centro traumatologico, è totalmente gratuita, l'attività dei pisteurs-secouristes per esempio... e non basta un cartello affisso alla porta dei centri per disciplinare la materia (nei centri la prestazione è a pagamento, altrimenti, se non vuole pagare, l'infortunato si deve far portare al pronto soccorso). Anomalia che stride anche nei confronti di un servizio di emergenza efficiente ed efficace. A mio parere - ma questo risale già all'inizio degli anni '90 - occorre definire l'obiettivo da raggiungere, livelli uniformi di assistenza, e attraverso il confronto ed una buona dose di decisionismo sciogliere con gli attori a cui sopra facevo riferimento un annoso nodo: attraverso il biglietto o l'abbonamento agli sport della neve finanziare anche il sistema nel suo complesso (parlo di sistema sanitario). Basterebbero pochi centesimi, niente più pagamento di prestazioni, ma certezza dell'intervento più appropriato per l'utente e continuità operativa sette giorni su sette. Forse è difficile, forse è complesso, ma non ci siamo ancora riusciti. Non sono in grado di giudicare il perché, posso solo dire che così facendo, ossia mettendo d'accordo tutti gli attori, ci presenteremmo alla prossima stagione invernale con un'opzione in più, oltre all'indispensabile, magnifica neve.

Si dà atto che dalle ore 11,47 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce André.

Presidente - La parola alla Consigliera Morelli Patrizia.

Morelli (VdAV-R) - Merci, M. le Président. La loi n° 4/2008 a été l'objet, comme l'a rappelé la collègue Rini, d'un recours à la Cour constitutionnelle de la part du Président du Conseil des ministres pour ce qui est des articles 8 et 9 (alinéa 3), c'est-à-dire les deux articles qui avaient été présentés comme les points qualifiants lors de la discussion pendant la séance qui a vu l'approbation de cette loi et qui introduisaient deux figures importantes: celle du médecin pour l'émergence territoriale (MET) et celle du chauffeur secouriste. L'article 8 aurait dû en effet fournir les garanties de stabilité du personnel médical chargé des urgences sur le territoire, en donnant des réponses aux médecins qui étaient directement concernés et permettant un travail de formation et de valorisation de celui qui était considéré l'anello debole du système. Le risque de l'inconstitutionnalité, de la possibilité d'une inconstitutionnalité avait été évoqué de plusieurs côtés déjà à l'époque, mais évidemment le Conseil avait évalué qu'il fallait risquer. L'autre point qualifiant était constitué par l'introduction dans l'annexe A de différentes figures professionnelles, parmi lesquelles celle du chauffeur secouriste, qui n'existe pas à niveau national. Là-dessus aussi des perplexités s'étaient levées quant au fait de vouloir en définir dans les détails les fonctions. Quelqu'un avait même proposé de renvoyer cette partie à des accords de nature syndicale, mais là aussi le Conseil en avait décidé autrement. Or, suite au recours, nous nous trouvons face à un projet de loi qui va modifier la loi n° 4 selon les accords qui ont été pris par l'Assessorat de la santé et le Ministère compétent lors des rencontres faites à ce sujet... modification qui voit la suppression tout court de l'article 8 et il y a la modification de l'annexe A là où elle définit les fonctions du chauffeur secouriste.

Personnellement, face à des arguments importants, j'essaie d'avoir une approche de bon sens qui soit respectueuse des différents rôles et des positions politiques, mais qui tienne en compte la nécessité de trouver les bonnes solutions et donc notre position est celle de ne pas entraver la normalisation d'une loi de cette portée. Toutefois je me dois de me poser et de vous poser la question: que reste-t-il de cette loi une fois modifiée et épurée des parties en question? Lorsqu'en Commission j'ai voulu poser des questions précises sur les deux articles, on m'a répondu que l'article 8 pourrait tranquillement être supprimé, qu'il n'avait plus raison d'être, car il avait été dépassé par les faits, c'est-à-dire que les médecins en question étaient partis ailleurs, mais le problème de manque concernant les médecins pour l'émergence territoriale reste, aussi bien en termes formatifs que par rapport aux carences numériques.

A ma question concernant l'article 9 et la figure du chauffeur secouriste et précisément si le fait de modifier l'énonciation des fonctions de cette figure aurait porté préjudice à la qualité du secours, l'Assesseur m'a répondu que non, que rien n'aurait changé dans la substance des faits. Je l'espère vivement et j'espère vivement que même le personnel affecté à cette fonction sera du même avis de l'Assesseur, mais il faut constater qu'il y a une incohérence de fond représentée par le fait que les chauffeurs secouristes auront une capacité opérationnelle qui sera inférieure à celle des bénévoles du secours, que les bénévoles du secours peuvent accomplir des gestes plus qualifiés et plus qualifiants par rapport aux employés et tout compte fait ils reçoivent même une formation plus approfondie. Nous allons exprimer un avis favorable, mais nous voulons également exprimer un sentiment de forte préoccupation. Nous donnons à notre vote une connotation que nous pourrions définir formelle, mais avec des réserves substantielles, car le thème de la gestion de l'émergence dans notre région est un thème qui nécessite d'une attention urgente et constante et qui d'après des voix absolument autorisées et compétentes qui arrivent jusqu'à nous de plusieurs côtés présente des failles préoccupantes, qui nous font préoccuper pour un secteur qui dans le temps a été un fleuron du "système Vallée d'Aoste". Nous sommes préoccupés car nous croyons que ce secteur soit en train de souffrir d'un manque d'attention et que la politique malheureusement soit encore une fois occupée à ne pas mécontenter les différents acteurs du secteurs, à laisser que chacun cultive son petit jardin, plutôt qu'à rechercher une véritable synergie, condition nécessaire pour un domaine comme celui de l'émergence et de l'urgence. D'ailleurs les vicissitudes de la centrale unique du secours, qui n'a pas encore un avenir défini, nous en avons déjà discuté à plusieurs reprises au Conseil, malgré une loi et des investissements importants, sont bons témoins de cette politique.

Presidente - Se non vi sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Lanièce Albert.

Lanièce A. - Grazie, Presidente. Sono state tantissime le sollecitazioni per una discussione che potrebbe andare avanti per delle ore, perché l'argomento è importante, i punti che sono stati toccati sono punti che vanno a toccare la legge nel suo generale e non solo sulle parti che sono state oggetto di proposta di modifica. Anzitutto devo ringraziare la V Commissione perché ha accolto la mia sollecitazione al fatto che questo accordo che abbiamo ottenuto con il Ministero... all'inizio dell'anno abbiamo incontrato i rappresentanti a Roma del Ministero della salute e del Consiglio dei ministri e siamo arrivati a questa proposta di modifica dell'allegato A, che, come è stato accennato, non va a modificare nulla per quanto riguarda le funzioni di questa figura importante dell'autista soccorritore. Ci siamo fatti forti di questa legge del Veneto, che è già attiva dal 2004 e che ci ha aiutato a modificare l'allegato nel senso di indicare che le azioni che vengono fatte dall'autista soccorritore sono sotto indicazione di un responsabile sanitario, quindi credo che questo sia doveroso. Figura che non cambierà, continuerà a fare quello che faceva prima, ma adesso è normata.

È stato ricordato come sia una figura fondamentale in questo sistema bimodale di emergenza sanitaria, che è ben indicato nella legge, ossia dove bisogna garantire la stabilizzazione prima e il più presto possibile portare nel centro d'urgenza, che è il nostro pronto soccorso, o quando sono previsti i rendez-vous con le auto mediche. Non aggiungo oltre quindi per quanto riguarda la modifica di questa legge, che sicuramente rappresenta un punto importante per confermare e sviluppare altri aspetti del nostro sistema sanitario. Non è vero che i volontari del soccorso sono più formati degli autisti soccorritori dell'azienda, perché gli autisti soccorritori devono fare per poter accedere a questo concorso un corso di formazione molto impegnativo per diversi mesi, che comporta un impegno di diverse ore al giorno e poi è previsto un ben definito iter di formazione professionale negli anni. Come tutte le cose, è vero che i volontari, non essendo inseriti in un sistema di emergenza definito, per alcuni aspetti non sono controllati, ma so che i volontari del soccorso, peraltro ricordo la loro azione fondamentale in tutto il territorio nazionale, come i volontari del soccorso anche i volontari e i dipendenti della Croce Rossa, seguono dei protocolli precisi e credo che nessuno, anzi so per certo che nessuno si lancia ad effettuare delle azioni che sono proprie del personale sanitario. Ricordo qui l'azione fondamentale degli infermieri e, come avevo accennato altre volte, si sta predisponendo una formazione precisa per gli infermieri, che dovranno costituire un anello di congiunzione sempre sanitario fra gli autisti soccorritori e il personale medico nella stabilizzazione e nel seguire dei protocolli precisi. Ricordo che la figura dei MET che attualmente operano sul territorio è una figura importante, l'unico punto debole di questa figura professionale è che nel nostro sistema, visti i nostri numeri, non c'è una possibilità formativa, una possibilità professionale di mantenere alto il livello in un settore dove bisogna continuamente fare gli stessi protocolli, le stesse azioni per essere pronti ad affrontare le emergenze. Ho già detto che nell'organizzazione che si sta effettuando del sistema d'urgenza, che ricordo è all'attenzione giornaliera dell'Assessorato e mia personale, si sta predisponendo affinché anche i MET potranno eseguire il 20% della loro attività nel pronto soccorso per permettere loro un aggiornamento continuo nell'ambito della loro formazione.

Per quanto riguarda l'articolo 12 evocato dal collega Rigo, questo è l'articolo che dice all'azienda di applicare tutte le norme previste dalla legge e in particolare, per quanto riguarda i centri traumatologici, questo è oggetto di un obiettivo prioritario preciso, che è stato dato all'azienda e qui si può far riferimento alla deliberazione di Giunta di inizio anno. Un obiettivo preciso quindi, sui centri traumatologici abbiamo fatto dei ragionamenti all'inizio della stagione e abbiamo preso atto che prima di tutto siamo l'unica Regione che ha tutte le stazioni con un centro traumatologico; pertanto, da questo punto di vista, posso dire che non ci sono pari nelle altre regioni italiane e naturalmente nelle altre regioni alpine. Mi risulta che gli altri centri traumatologici come qui non fanno parte dei LEA e con un costo maggiore. Sicuramente dobbiamo ripensare ad alcuni aspetti critici, lo abbiamo già fatto e stiamo iniziando un percorso con l'Assessorato del turismo per vedere quali sono le modalità che potranno permettere di migliorare questo servizio dei centri traumatologici. Abbiamo già raccolto dei dati della stagione di quest'anno, dove ci sono state delle discrepanze di trattamento dei casi clinici fra un centro traumatologico e l'altro, ovvero in un centro si fanno due lastre e certi esami in più, in un altro centro non si fanno; quindi è bene che alla base sia l'azienda che dia delle direttive dal punto di vista clinico. Questo problema dei centri traumatologici e più in generale dell'assistenza ai turisti durante la stagione è oggetto, come ho detto, di obiettivo prioritario per l'azienda nel 2009 ed è un oggetto di discussione e di approfondimento, che faremo. Credo quindi che il prossimo anno partiremo con un modello sicuramente modificato rispetto all'attuale.

Per quanto riguarda gli altri punti, non riesco a capire a cosa si riferisce la collega Morelli quando dice che non si prendono delle decisioni sul "118" per non toccare delle sensibilità; sarebbe facile si fa il primariato, si fa un concorso e si fa un primario, ossia sarebbe la cosa più facile di questo mondo. Ho già avuto modo di dire che stiamo riflettendo, anche sulla scorta degli anni nei quali il dott. Vettorato era stato spostato alla Protezione civile... il sistema che prevedeva che fosse il Dipartimento di emergenza ad interessarsi di tutte le urgenze, sia in ospedale, sia sul territorio, aveva dei risvolti positivi e interessanti. Stiamo valutando questo modello come un modello che può portare un miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la figura del medico. L'attenzione quindi è altissima su un settore che riteniamo essere una delle priorità del nostro sistema sanitario.

Presidente - Passiamo all'esame dell'articolato.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 3:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità.