Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 441 del 25 marzo 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 441/XIII - Interpellanza: "Predisposizione di un piano di ottimizzazione delle certificazioni mediche per il rilascio della patente ad ammalati cronici".

Interpellanza

Preso atto che la Fand, Federazione delle Associazioni Diabetici, ha segnalato che spesso i diabetici sono costretti a sottoporsi periodicamente al giudizio della Commissione medica dell'Azienda sanitaria, mentre la legislazione permette ai malati, con un buon controllo glicemico, di rinnovare la patente di guida presso le scuole guida sulla base della sola certificazione dello specialista;

Ricordato che le commissioni mediche dovrebbero intervenire solo quando si configuri un rischio elevato e particolari dubbi per la sicurezza della circolazione e che tale prescrizione vale anche per molte altre patologie;

Evidenziata la necessità di garantire ai cittadini la possibilità di spostarsi in automobile senza esagerate procedure burocratiche che poco hanno a che vedere con la garanzia della sicurezza sulle strade, messa molto più in forse dai comportamenti scorretti (eccessiva velocità, non rispetto del codice, abuso di alcool, ecc.) dei guidatori sani;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) verificare con l'Azienda sanitaria USL della Valle d'Aosta l'effettivo rispetto della legge in materia di concessione della patente ai diabetici e più in generale a tutti gli ammalati cronici;

2) predisporre, in concerto con l'USL, un piano di ottimizzazione delle certificazioni mediche per la patente che riduca al minimo indispensabile il ricorso alla commissione medica.

F.to: Fontana Carmela - Donzel

Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. La Federazione dell'Associazione diabetici ha evidenziato recentemente un problema relativo agli accertamenti sanitari in materia di rinnovo delle patenti per i malati cronici. Infatti è stato segnalato che in molte realtà, e forse anche nella nostra regione, i diabetici sono chiamati frequentemente a sottoporsi alla visita presso la Commissione medica dell'azienda sanitaria per poter mantenere il permesso di guidare l'automobile. Tale procedura pare in contrasto con le indicazioni legislative che prevedono, se non si configurano rischi elevati e particolari dubbi per la sicurezza, in presenza di un compenso glicemico che possa essere sufficiente la sola certificazione del medico specialista, presentata alla scuola guida, che prevede... il rinnovo della patente. Questo comportamento delle Commissioni mediche appare punitivo nei confronti di questi concittadini, che sicuramente rappresentano un ben minore pericolo rispetto ai tanti sani che guidano in stato di ebbrezza e che non rispettano il Codice della strada con la loro guida veloce o avventata. È un problema particolarmente sentito, anche perché interessa numerose altre patologie croniche che obbligano oggi i cittadini a frequenti e anche annuali visite presso la Commissione medica regionale, quando tali certificazioni potrebbero essere ottenute correttamente in modo più svelto con la procedura ricordata dalla Federazione dei diabetici. Oltretutto questo sovraccarico di lavoro della Commissione medica regionale comporta un allungamento dei tempi di prenotazione e sono stati più volte segnalati casi di lavoratori del trasporto che hanno subito rilevanti danni economici per non aver avuto un appuntamento in tempo utile per il rinnovo della loro patente. Vista questa delicata situazione, vorremmo conoscere dalla Giunta regionale cosa intende fare per tutelare la dignità e gli interessi dei nostri concittadini diabetici o comunque malati cronici. In particolare ci interessa sapere se l'Amministrazione intende verificare, in collaborazione con l'azienda sanitaria USL della Valle d'Aosta, il rispetto della normativa in materia di concessione del rinnovo delle patenti ed eventualmente predisporre un protocollo o un progetto per ridurre al minimo consentito il disagio di doversi sottoporre frequentemente alla valutazione della Commissione medica regionale. Cerchiamo di capire che non sono i cittadini affetti da malattie croniche a creare il pericolo sulla strada, ma i comportamenti scorretti di tanti sani e che per molti ammalati la patente di guida è uno strumento indispensabile per la loro quotidiana mobilità e per non dover sentire troppo il peso della propria malattia. Ci aspettiamo, Signor Assessore, come ha dimostrato in altri casi, un suo preciso impegno. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Lanièce Albert.

Lanièce A. - Grazie, Presidente. Il problema peraltro lo conosco bene in quanto il mio passato di diabetologo in ospedale mi ha portato a far parte di queste Commissioni. Credo sia corretto fare due sottolineature per quel che riguarda la normativa e in particolare la materia delle visite per le patenti. Il tutto è normato dal Codice della strada e i due articoli importanti: l'articolo 119 stabilisce che l'accertamento dei requisiti fisici e psichici, tranne per i casi particolari, è effettuato dall'ufficio dell'USL territoriale competente, cui sono attribuite funzioni in materia medico-legale; l'accertamento su indicato può essere effettuato altresì da un medico responsabile del servizio di base del distretto sanitario o da un medico appartenente al ruolo dei medici del Ministro della sanità o da un ispettore medico delle Ferrovie dello Stato o dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, o da un medico militare, o da un medico della Polizia di Stato o da un ispettore medico del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Qui elenca quali sono le figure professionali che possono effettuare queste visite. Abbiamo poi l'importante articolo 319, che regola i requisiti fisici e psichici per il conseguimento, la revisione e conferma della validità della patente di guida. I medici di cui all'articolo 119 che ho detto prima nel rilasciare il certificato di idoneità alla patente di guida dovranno tenere in particolare considerazione le affezioni morbose di cui all'articolo 320, che sono: diabete, malattie endocrine, malattie del sistema nervoso, malattie psichiche, sostanze psicoattive, malattie del sangue, malattie dell'apparato urogenitale. Queste categorie di pazienti cronici quindi sono prese in particolare considerazione perché, proprio in virtù della cronicità, possono dare dei problemi durante la guida. Nei casi dubbi, quando sia espressamente previsto, il giudizio di idoneità viene demandato alla competente Commissione medica locale, di cui all'articolo 119 del Codice, che indicherà anche l'eventuale scadenza entro la quale effettuare il successivo controllo cui è subordinato il rilascio e la conferma della patente. L'attività della Commissione medica locale è limitata, per quanto riguarda gli obblighi previsti al comma 4, per coloro per i quali è fatta richiesta direttamente dal Prefetto o dall'Ufficio provinciale della Direzione della motorizzazione, per coloro nei confronti dei quali l'esito degli accertamenti clinici e strumentali di laboratorio faccia sorgere nei medici che ho elencato prima i dubbi circa l'idoneità della guida, nei soggetti affetti da diabete per il conseguimento, la revisione e la conferma della patente C, D, C E e D E o sottocategorie, quindi i diabetici che devono prendere queste patenti superiori devono andare in Commissione medico-legale. In questo caso la Commissione medico-legale è integrata dal diabetologo. Di fatto la Commissione medico-legale interviene per effettuare i controlli richiesti da un organo come la Prefettura, su indicazione di una figura dei medici che effettuano la visita nel momento in cui rilevano che ci sono dei problemi particolari dal punto di vista clinico o piuttosto nel caso di segnalazioni da parte di medici o commissioni mediche nel corso di attività istituzionali come visite per l'invalidità civile... La Commissione medica locale quindi non ha ruoli ispettivi polizieschi o sanzionatori, tanto meno impedisce ai cittadini la possibilità di spostarsi in automobile, ma esprime esclusivamente giudizi sull'idoneità psicofisica di soggetti affetti da patologie potenzialmente pericolose. Indirettamente svolge quindi un ruolo di tutela all'incolumità del cittadino guidatore e della collettività.

Per quanto riguarda invece le patenti di tipo A, B e B E, per i diabetici ci sono linee guida dell'azienda che sono chiarissime e che recepiscono tutta la normativa nazionale. Il diabetico quindi deve recarsi dal diabetologo, il diabetologo, sulla scorta di esami che verranno presentati e richiesti, emette un giudizio circa la concessione o rinnovo della patente, poi il diabetico o il paziente va con il certificato del diabetologo all'Ufficio di medicina legale, dove il medico legale, in base a ciò che ha scritto lo specialista, rilascerà la patente per un periodo ben preciso. È stato ribadito, perché effettivamente negli anni passati c'era stata un po' di confusione, che il diabetologo non può lui essere il medico che rilascia la patente, ma deve essere un medico legale, un medico di sanità pubblica, in questo caso il medico legale. Per quanto riguarda gli ammalati cronici in generale, quando si tratta delle patologie che ho accennato prima, vanno tutti alla Commissione medico-legale.

Per quanto riguarda l'invocato effettivo rispetto della legge, quindi in primo luogo c'è da dire che in teoria è facoltà del cittadino far la visita ovunque sul territorio nazionale; secondariamente, poiché la norma lascia ampia discrezionalità ai medici certificatori quanto alla possibilità di rilasciare direttamente il certificato, piuttosto che non inviare il cittadino alla commissione medica, c'è in teoria una discrezionalità: se il medico certificatore stabilisce che vi sia un buon compenso nel diabetico, può rilasciare subito la patente. Per quanto riguarda l'ipotesi di predisporre un piano di ottimizzazione delle certificazioni mediche per la patente che riduca al minimo indispensabile il ricorso alla commissione medica, si ritiene che iniziative utili possono essere l'aggiornamento continuo delle conoscenze cliniche da parte dei medici deputati di accertamenti sul territorio, affinché siano in grado di valutare la possibile pericolosità delle patologie tenendo conto dei progressi in campo terapeutico, l'invito ad un confronto puntuale con la commissione medica, al fine di stabilire caso per caso la necessità dell'accertamento collegiale. E poi con questo ribadisco che a volte i meccanismi burocratici fanno sì che ci siano degli allungamenti dei tempi, quindi questo è uno dei punti che abbiamo segnalato all'azienda di cercare di migliorare nell'ambito generale del miglioramento delle prassi burocratiche.

L'ultima parola per quanto riguarda i diabetici: a volte proprio il fatto di dover rinnovare la patente è per molte persone l'unico stimolo per controllare la malattia. Considerando che il 25% dei diabetici non prende in considerazione la propria malattia, si tratta di una categoria di pazienti particolarmente delicata, perché anche chi è in buon compenso metabolico, in seguito all'assunzione di terapia in condizioni particolari, in giornata, per disidratazione... può andare in crisi ipoglicemica e questo vuol dire perdere la coscienza e, se uno guida, possono succedere cose particolarmente gravi. Credo che i paletti legislativi siano precisi, ancora una volta se qualcosa per quanto riguarda le procedure burocratiche si può migliorare in termini di tempistica, cercheremo di farlo.

Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per tutte le informazioni che mi ha fornito; gli chiedo se gentilmente mi può dare una copia di quei dati. Mi riferivo a quei malati che non hanno quelle malattie gravi, perché mi rendo conto che se ci sono quelle patologie, possono essere un pericolo e sono la prima a rendermi conto che ci vanno degli accertamenti abbastanza approfonditi, mi riferivo ai casi di diabete lieve, per i quali magari lo potesse fare il medico per non complicare anche il lavoro degli uffici con questa burocrazia, visto che i tempi sono molto lunghi... e quindi per semplificare la procedura. Accetto il suo impegno e questo mi fa molto piacere.