Oggetto del Consiglio n. 425 del 11 marzo 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 425/XIII - Interpellanza: "Determinazione per l'individuazione di una nuova sede dell'Istituto IRRE-VDA".
Interpellanza
L'IRRE-VDA opera con personale proprio e con insegnanti distaccati all'interno di locali che si presentano attualmente in condizioni alquanto degradate;
I locali del Centro Risorse per la didattica, operante per il prestito di manuali scolastici, materiali per la didattica, riviste, video e cd rom, è dichiaratamente inagibile dal 4 novembre scorso fino a data da stabilire in seguito a infiltrazioni che hanno danneggiato le strutture;
Gli spazi dedicati alla biblioteca, il cui catalogo è accessibile on line e che raccoglie un fondo ragguardevole consistente in alcune migliaia di volumi utilizzato da studenti, ricercatori e docenti, sono ugualmente preclusi al pubblico e versano in stato di abbandono;
La parte dei locali consacrata ad uffici per il personale tecnico e amministrativo accusa uno stato di particolare vetustà degli impianti; il riscaldamento degli stessi non risulta regolabile e all'interno degli stessi abbiamo potuto constatare temperature assolutamente abnormi;
Avendo appreso che sono in corso trattative per la rilocalizzazione dell'Istituto;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore all'Istruzione e Cultura per sapere:
1) se è a conoscenza dello stato di degrado in cui versa l'immobile e quali siano le sue valutazioni in merito;
2) se sono state discusse ipotesi di rilocalizzazione dell'Istituto e con quali risultati;
3) se sono state assunte determinazioni per assegnare una nuova sede all'istituto e entro quanto tempo ritiene che essa potrà essere attivata.
F.to: Louvin - Patrizia Morelli
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (VdAV-R) - La casualità di una visita all'IRRE della Valle d'Aosta ha portato in evidenza, per quanto mi riguarda, l'esistenza di problemi molto seri dal punto di vista logistico e, da quanto vedo e da quanto apprendo dai giornali anche in questi ultimi giorni, anche problematiche che travalicano la questione organizzativa dei locali. Stiamo parlando, colleghi, di una istituzione, l'IRRE Valle d'Aosta, che è il fulcro della ricerca e del supporto all'innovazione didattica delle scuole della nostra regione, quello che molto spesso è stato richiamato come punto di forza della costruzione del sistema educativo particolare della nostra regione per quanto riguarda le problematiche del bilinguismo, le innovazioni didattico pedagogiche in materia scientifica e quant'altro.
Sono rimasto personalmente molto colpito dal fatto di trovarmi in locali assolutamente disastrati e credo di non usare un termine esagerato: sono inagibili dal mese di novembre i locali del centro di risorse per la didattica, che poi è la miniera a cui dovrebbero poter attingere gli insegnanti della valle per quanto riguarda la documentazione, le riviste, i video, i cd rom e quant'altro sia disponibile per la loro attività educativa. Ma a questo si aggiunge il fatto, che ci è stato anche segnalato come un grande handicap non solo da parte degli insegnanti, ma anche da parte di studenti universitari che necessitano di questo importante fondo documentale, e cioè che è totalmente precluso al pubblico ed è in uno stato di grave abbandono anche la biblioteca dell'IRRE. Nella visitazione dei locali nel loro complesso poi ho potuto constatare un disagio pesante, perché c'erano 28 gradi in piena mattina negli uffici dell'IRRE, nei quali venivano mantenute spalancate le finestre per poter sopravvivere, perché 28 gradi mi paiono decisamente troppi.
Sappiamo tutti che il CRAL Cogne non è un locale di recente creazione, sappiamo di difficoltà, ma hanno memoria con me forse pochi in quest'aula, ma qualcuno sicuramente, delle discussioni sulla ristrutturazione del palazzo del CRAL Cogne, già avviate a metà degli anni novanta, già oggetto di discussione, di progettazione e di ipotesi, e questo stabile - mi ricollego sulla questione anche all'attenzione che ha l'Assessore ai lavori pubblici - si compone di locali decisamente superati. Credo che siano problemi strutturali di utilizzo del sistema di riscaldamento che fanno sì che se si vuole stare a temperature decenti al piano di sotto, bisogna riscaldare in modo eccessivo al piano di sopra, perché si tratta di impianti che hanno ormai sessant'anni di vita.
Lasciamo un attimo da parte le questioni logistiche. Spero che vorrà comunque l'Assessore all'istruzione nel suo intervento dare qualche riscontro anche in ordine a un fatto sopravvenuto, a una sua dichiarazione più recente che riguarda l'IRRE della Valle d'Aosta, in particolare l'ipotesi di razionalizzazione dell'istituto, cioè di una prospettata possibile sua chiusura e suo accorpamento a servizi dell'Amministrazione regionale. Abbiamo come è noto il limite di presentare due settimane prima le nostre interpellanze, sono certo che avremmo centrato meglio in questo caso l'argomento se avessimo già conosciuto questi intendimenti che sono stati manifestati ai primi di marzo dall'Assessore. All'esito della risposta qualche eventuale ulteriore commento, grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Merci, M. le Président. En effet il n'y a aucun problème, l'interpellation sur l'IRRE aura une ampleur sur l'argument dans son ensemble; il est évident qu'il y a des nouveautés qui ont été reprises par les journaux, mais qui sont des nouvelles qui sont encore en phase d'élaboration, mais qui quand même existent.
Donc pour ce qui est du problème logistique, je concorde que le problème logistique de l'IRRE est un problème que par ailleurs nous avons déjà signalé comme urgent, mais aujourd'hui en effet le problème de l'IRRE n'est plus simplement logistique, mais est aussi de contenu et surtout de remise en valeur de l'IRRE et de rationalisation. Donc sur l'avenir de cet important institut que vous avez cité, nous sommes en train d'étudier la façon de valoriser davantage et de lui permettre de jouer un rôle plus efficace dans le cadre de l'autonomie scolaire, à la lumière aussi de la réorganisation qui a eu lieu en Italie, et ce n'est que lorsque ce mandat aura été mené et bien que le déménagement de l'institut pourra être envisagé, que les différentes options possibles seront étudiées même d'un point de vue logistique.
Donc pour faire un petit résumé, dans le cadre de la loi de finances 2007 le ministre Fioroni a créé au sein du Ministère de l'instruction publique l'agence nationale pour l'essor de l'autonomie scolaire. C'est un organisme ramifié, dont chaque structure régionale responsable de l'éducation accueille une antenne. L'agence dont l'organisation a fait l'objet d'un règlement, a pris la place de l'IRRE et de l'INDIRE, qui ont été supprimés et de ce moment-là a assuré le suivi des tâches et des fonctions qui exerçaient ces derniers instituts. Afin de lancer l'action de cette agence dans l'attente de la constitution des organes prévus, le Président du Conseil a nommé des commissaires extraordinaires sur proposition du Ministre de l'instruction publique et la dotation en personnel de l'agence et des antennes territoriales a été définie aux termes dudit règlement et correspond à 50 pour cent du personnel qui était précédemment utilisé pour l'INDIRE et pour l'IRRE. Donc seulement 50 pour cent a été utilisé, l'autre 50 pour cent est rentré à l'école ou a repris fonction dans les lieux où avant il avait ses fonctions.
Par la loi 12/2001 la Région Vallée d'Aoste a transformé l'IRRSAE en IRRE, établissement opérationnel de la Région doté de personnalité juridique de droit public et d'une autonomie administrative et comptable, un institut de recherche éducative sous le contrôle de l'Assessorat régional compétent en matière d'éducation et de culture. Aux termes de l'article 15 de cette loi l'affectation du personnel est du ressort du gouvernement régional, sur proposition de l'Assesseur compétent, et c'est donc le gouvernement qui fixe le nombre d'agents administratifs, comptables, techniques, auxiliaires, appartenant au statut unique régional affecté à l'institut, de même qu'il choisit le personnel qui sera chargé de la recherche, parmi lequel le personnel enseignant, de direction, d'inspection des écoles, recruté sous contrat à durée indéterminée appartenant aux cadres régionaux.
En mars 2003 le gouvernement régional définissait comme il suit le personnel de recherche. Pour résumer aujourd'hui nous avons 12 unités de personnel de recherche fixes à partir du 1er septembre 2003, 12 unités de personnel de recherche temporaires du 1er septembre 2003 jusqu'à 2006, le 1er septembre 2006 en fonction, disons que là il y aura une variation après à partir de 2009, mais je vais vous faire le résumé. Nous avons aussi un directeur du personnel de recherche, 8 enseignants qui sont placés en position hors cadre pour une durée indéterminée, 3 autres enseignants à temps partiel, des personnels administratifs donc 7 fonctionnaires suivant tous sous contrat à durée indéterminée.
En ce qui concerne l'avenir de cette structure, qui est la partie plus importante qui nous intéresse, nous sommes en train d'étudier un projet dont nous avons informé le dirigeant de l'IRRE, qui a à son tour exposé à son personnel et au conseil de direction les hypothèses. Donc simplement pour résumer aujourd'hui nous avons un directeur, 8 enseignants, plus 7 fonctionnaires administratifs.
Nous avons l'intention de réinsérer l'IRRE au sein des structures qui s'occupent de soutien de l'autonomie scolaire, un peu sur le modèle de ce qui a été fait sur le plan national avec la création d'antennes territoriales de l'agence dans chaque structure régionale responsable de l'éducation, et ce afin de mettre en valeur simultanément les compétences professionnelles acquises par les chercheurs de l'IRRE en accentuant la synergie avec les actions destinées à soutenir l'autonomie scolaire de la surintendance et de l'Assessorat, de rationaliser les dépenses en concentrant principalement l'investissement sur les domaines de la recherche et du développement ultérieur des compétences des chercheurs, plutôt que sur des organismes qui du fait de leur configuration constituent des sources de dépenses certaines et comportent une nette surdimensionnement administrative, si l'on compte qu'aujourd'hui dans l'administration nous avons de gros problèmes avec le pacte de stabilité. A partir du 1er septembre 2009 l'IRRE comptera 7 personnels administratifs pour 7 dirigeants et enseignants: alors là c'est une réflexion, sans parler d'un lourd appareil de direction (conseil de direction et de contrôle, conseil des réviseurs aux comptes).
Je veux dire par la suite, car là aussi il y a un peu de discussion sur le coût de l'IRRE, mais là c'est aussi quelque chose d'intéressant, je ne veux pas dire que c'est simplement une question de coût ou de faire des économies, même si cet aspect du problème n'est pas à prendre à la légère. C'est une question de rationalisation et de mise en valeur des compétences qui existent à l'intérieur de l'IRRE et de revaloriser ces compétences de façon plus efficace. Le ministre Fioroni lui-même a décidé d'agir de cette manière et le ministre Gelmini a confirmé cette décision: ce n'est pas seulement pour réduire les dépense mais aussi pour améliorer l'efficacité, et ça c'est aussi notre intention, de ce service aux compétences enrichissantes et pour le rapprocher davantage des besoins des institutions autonomes.
La prochaine étape consistera dans l'adoption d'une loi régionale, portant transformation et réintégration de l'IRRE dans les structures de soutien à l'autonomie et l'innovation visées au chapitre 5 de la loi régionale 19/2000 et dans les services de l'Assessorat qui s'occupent d'activités éducatives et culturelles. Les points forts de cette loi seront les suivants: l'IRRE sera supprimé et les fonctions qu'il exerçait seront confiées à la surintendance des écoles et plus précisément reparties entre les structures de soutien de l'autonomie scolaire et l'innovation et les services de l'Assessorat de l'éducation et de la culture qui s'occupent d'activités éducatives et culturelles; une nouvelle aire sera créée au sein du bureau de soutien de l'autonomie scolaire et elle sera consacrée à la recherche en matière d'éducation et disposera de son propre espace logistique, donc là aussi nous irons résoudre ce problème, d'une visibilité accrue face aux institutions scolaires autonomes ainsi que des fonds prélevés sur le budget régional; 50 pour cent du personnel de direction et de recherche actuellement en poste à l'IRRE sera affecté aux services susmentionnés de l'Assessorat de l'éducation et de la culture (personne ne rentrera à l'école car à partir de 2009 il y avait déjà la réduction puisqu'il y a des gens qui vont à la retraite), 50 pour cent des 14 unités prévues par la délibération du gouvernement régional, c'était déjà prévu ça, 7 personnes autrement dit le personnel en service au 1er septembre 2009, c'est-à-dire qu'au 1er septembre 2009 le personnel qui déjà était prévu d'être en service sera réutilisé. Le personnel administratif et actuellement en poste à l'IRRE sera réaffecté dans le cadre de l'Assessorat, ou quant même de préférence dans la nouvelle aire, ou dans le secrétariat des établissements scolaires, c'est-à-dire dans un domaine scolaire.
Pour ce qui est de la considérable bibliothèque de l'IRRE, elle pourra être intégrée au système bibliothécaire de la Région, là aussi pour faire synergie, car je crois qu'un seul système bibliothécaire est une rationalisation très intéressante, une solution qui allierait encore une fois l'économie à l'utile et elle favoriserait aussi la diffusion de ces ouvrages sur notre territoire.
Nous pouvons raisonnablement envisager l'aboutissement de nos efforts pour le 1er septembre prochain.
Quelques données. Le financement à l'IRRE, c'est-à-dire les coûts de fonctionnement de l'IRRE vifs sont de 360.000 euros par an, à cela il faut ajouter les coûts du personnel, qui font arriver le coût de l'IRRE à 1 million d'euros, car nous avons 450.000 euros pour le personnel de recherche qui sera 250.000 à partir du 1er septembre, comme cela déjà avait été prévu, et 7 unités de personnel administratif pour 200.000 euros. A cela il faudrait ajouter, mais cela n'est pas indispensables, les dépenses pour les interventions ordinaires et extraordinaires justement sur l'éventuelle mise en sûreté de ce siège, qui en effet présente des problèmes. Cela pour dire qu'en unissant la rationalisation et surtout la valorisation de l'IRRE, nous avons l'intention de redéfinir et de revaloriser la fonction de cet important institut, que nous avons de nouveau et encore envie d'utiliser mais d'une façon plus rationnelle.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (VdAV-R) - M. l'Assesseur, je vois que vous y mettez de bon train dans la tentative de faire des économies importantes et vous ne nous trouverez pas opposés en ligne de principe et même dans le concret s'il y a des économies utiles à faire, mais par delà le fait que l'IRRE de la Vallée d'Aoste en ce moment est concrètement laissé dans un état de délabrement lamentable, cela ne date pas malheureusement d'aujourd'hui. Je dois vous dire que nous trouvons premièrement regrettable que l'on envisage la suppression tout court d'une institution régionale de recherche sans qu'il y ait eu au préalable, là aussi, la possibilité de la part de cette assemblée de se pencher sur le problème de l'excès de ses coûts ou des difficultés d'organisation.
Nous reviendrons dans l'après-midi, dans la conférence de presse qui a déjà été annoncée, sur le fait que tout est fait ailleurs. Alors, le projet de démantèlement de l'IRRE Vallée d'Aoste qui représente la suite de l'IRRSAE Vallée d'Aoste, qui représente trente ans de recherche et de travail dans l'expérimentation dans le domaine scolaire, est décidé par le gouvernement, il sera sur la table de l'assemblée seulement dès lors qu'il s'agira de lever la main pour dire nous sommes d'accord (de votre part naturellement, collègues de la majorité, car probablement nous aurons quelque chose encore à dire là-dessus).
Nous ne sommes pas, nous, en principe de l'idée que tout ce qui vient du ministre Gelmini est dans la bonne direction. Nous considérons que la recherche dans le domaine de l'éducation, de la pédagogie, est une nécessité essentielle pour le système scolaire, qui doit être autant que possible maintenu dans des conditions d'autonomie par rapport aux pouvoirs établis: au pouvoir régional et au pouvoir national.
Je sais, je connais aussi le décret du Président du Conseil des ministres de 2007 portant, nomina dei commissari straordinari dell'agenzia nazionale sviluppo dell'autonomia scolastica, qui fait suite à la loi 296/2006. Mais, M. l'Assesseur, est-ce qu'il y a eu un débat dans l'école valdôtaine et dans la communauté valdôtaine sur le fait si l'IRRE a encore un sens, s'il est utile de garder des institutions autonomes pour faire ça, ou bien si le seul problème est celui d'épargner du personnel administratif. Si vous faites des économies sur le personnel administratif, chapeau! Nous sommes là pour vous soutenir, s'il y a un excès de dépendants, si l'on peut mieux faire autrement. Mais le noyau de la question est d'après nous: est-ce qu'il y a l'intérêt de la part de l'école valdôtaine, de la part de la communauté valdôtaine toute entière, autour de son système scolaire, d'avoir une institution qui réfléchit, qui étudie, qui soumet à l'attention de l'administration, mais dans une position qui n'est pas de subalternité, qui n'est pas soumise, encadrée dans l'administration, mais qui est autonome par rapport à elle, des évaluations et également - ce qui est aussi dans les fonctions de l'IRRSAE - une sorte de monitorage sur le système scolaire, parce qu'au fond, M. l'Assesseur, qui vous dit que notre système scolaire va bien?
Nous avons des données très inquiétantes par exemple sur le nombre de personnes repoussées d'année en année; il y a un taux d'échec scolaire inquiétant dans notre région. Si le seul sujet qui étudie le fonctionnement de l'école est soumis directement à l'Assesseur de l'éducation, il n'y a pas un contrôle extérieur, il n'y a pas une interlocution extérieure sur le système scolaire. Alors, l'OCSE Pisa fait son travail au niveau national et nous donne des données intéressantes, mais le monitorage sur notre système, l'évaluation sur la qualité de l'enseignement, devrait être fait ici à notre avis.
Le problème que nous posons, par delà le fait que l'administration laisse dans un état lamentable du personnel, des chercheurs, des personnes qui devraient pouvoir travailler dans des conditions raisonnables, que la bibliothèque n'est pas utilisable, que le centre des ressources pédagogiques est inutilisé en ce moment, par delà cela - ce qui me parait déjà être très, très sérieux -, est s'il y a lieu de prendre une décision de ce genre sans ouvrir dans cette assemblée ou dans le monde de l'école un débat sérieux et raisonné sur l'utilité d'avoir des institutions de recherche ou sur l'opportunité d'avoir uniquement des services de l'administration.
Vous me permettrez de vous rappeler que le thème a été déjà discuté dans un autre domaine, je fais référence à l'agriculture, où la question de l'utilité d'avoir une institution de recherche dans le domaine agricole, qui s'appelle Institut agricole régional, a été longtemps débattue il y a quinze ans déjà, quand quelqu'un envisageait que l'on pouvait tranquillement passer au service technique de l'administration régionale, c'était à l'époque Satessa, tout ce qui était la recherche et l'expérimentation agricole. Le choix politique qui fut faite à ce moment fut celui de dire: la recherche a besoin d'une antenne qui n'est pas celle des fonctionnaires régionaux, mais qui est celle d'une institution autonome dans ce domaine.
Je souhaits personnellement, mais c'est notre groupe qui le souhaite, qu'avant d'assumer des décisions aussi graves, qui me semblent aller plutôt dans la direction d'être au suivi des décisions nationales plus que dans l'optique d'une capacité de réfléchir sur nos propres besoins, l'on fasse lieu à un débat plus profond. En tous cas pour ce qui nous concerne, même avant que vous nous soumettiez ce projet de loi, dont vous avez eu quand même la gentillesse d'énoncer les points forts, nous nous ferons charge de l'opposition d'ouvrir le débat sur la nécessité d'avoir des lieux de réflexion et de recherche qui ne soient pas nécessairement et automatiquement des services de l'administration régionale. Merci, M. l'Assesseur.