Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 418 del 11 marzo 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 418/XIII - Interpellanza: "Problematiche relative alle modalità di gestione del Palazzetto del ghiaccio di Aosta".

Interpellanza

Evidenziato che la patinoire di Aosta, importante struttura sportiva di interesse regionale, è stata chiusa per oltre sei mesi, per la rinuncia da parte del gerente, la Federazione italiana sport del ghiaccio, e per l'affidamento della gestione alla società Living sport Apd di Châtillon solo nelle ultime settimane, dopo due appalti andati a vuoto;

Constatato che alla riapertura il Palazzetto del ghiaccio di Aosta ha evidenziato notevoli problematiche, tra cui il guasto totale dell'impianto di riscaldamento degli spogliatoi, con i gravi conseguenti disservizi per i bambini e i ragazzi che praticano il pattinaggio;

Sottolineato che non è certo questo il primo impianto sportivo di proprietà pubblica che evidenzia grossi problemi di gestione e di manutenzione e che sarebbe auspicabile una profonda riflessione in merito alla gestione delle strutture sportive di proprietà regionale o degli enti locali;

Considerato che la scelta della gestione pubblica eviterebbe anche le procedure d'appalto, con le inevitabili complicazioni che esse comportano;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) verificare con la città di Aosta, proprietaria dell'impianto, il percorso più rapido per tornare ad una piena efficienza della patinoire del capoluogo regionale al servizio dello sport, in particolare giovanile;

2) aprire un confronto con il CPEL per una riflessione sulle modalità di gestione degli impianti sportivi regionali o degli enti locali che abbiano una rilevanza sovracomunale;

3) verificare che le società di gestione rispettino tutti i parametri di sicurezza nella gestione degli impianti e tutte le norme vigenti a tutela dei propri dipendenti.

F.to: Carmela Fontana - Rigo - Donzel

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Questa interpellanza vuole richiamare l'attenzione sullo stadio del ghiaccio di Aosta, cioè sulla patinoire regionale, in quanto svolge un ruolo importante non solo per i praticanti della città di Aosta, che ne è proprietaria, ma anche per gli sportivi di tanti altri comuni. Questa struttura è rimasta per oltre sei mesi chiusa per problemi di affidamento della gestione e nel momento in cui finalmente si è riusciti a trovare un soggetto disponibile alla riapertura, sono emerse numerose difficoltà fra cui il guasto totale dell'impianto di riscaldamento degli spogliatoi, con gravi disservizi conseguenti per chi pratica lo sport del pattinaggio, soprattutto i bambini e i ragazzi dei corsi di apprendimento.

Vorremmo conoscere le intenzioni dell'Amministrazione regionale in merito alla rimessa in piena efficienza di tale impianto, vista la sua funzione sovracomunale, e soprattutto volevamo stimolare una riflessione sulla modalità di gestione dei principali impianti sportivi della Valle d'Aosta. Infatti questa non è la prima volta che si sono verificate difficoltà nel recepire dei gestori per gli impianti sportivi, pensiamo solo alle piscine, e soprattutto è nota la difficoltà a trovare gestori che facciano una buona manutenzione degli stabili, che garantiscano una dignitosa qualità retributiva e contributiva per il personale, e che assicurino un buon servizio alle tariffe richieste dagli enti proprietari.

Allora ci viene il dubbio che forse sarebbe meglio per le strutture sportive di interesse sovracomunale o regionale, provvedere una gestione pubblica attraverso una apposita società o meglio attraverso una apposita agenzia, ente strumentale della Regione e degli Enti locali, un po' sulla tipologia dell'agenzia regionale per l'edilizia residenziale, che ha dimostrato in questi anni una buona efficienza di gestione nel suo settore. Con la gestione pubblica non solo si potrebbe garantire una continuità del servizio, ma anche condizioni ottimali di manutenzione degli impianti e corretti rapporti con i dipendenti, che non vivrebbero - come oggi spesso accade - rapporti di lavoro di tipo precario, ma potrebbero godere di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Vogliamo sapere dall'assessore sull'efficienza dello stadio del ghiaccio di Aosta e sul futuro della gestione degli impianti sportivi, vogliamo conoscere i suoi intendimenti e a nome del governo regionale.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. L'interpellanza pone l'attenzione sul palaghiaccio di Aosta. È questa una vicenda che avevamo già verificato in una seduta precedente del Consiglio regionale: riguarda il consiglio comunale di Aosta. Non voglio sottrarmi a delle responsabilità, ma delle due l'una: per tutti gli impianti sportivi che sono stati richiesti e costruiti dai Comuni, se poi deve intervenire la Regione, probabilmente bisognerà immaginare di modificare tutto il sistema di finanza locale, nel senso che non può esserci un trasferimento dove si danno una serie di risorse e dall'altra parte si prende anche in carico. Perché qua il discorso del palaghiaccio probabilmente è un discorso particolare, però perché quello di Aosta è, come dire, a carico della Regione? E con quello di Courmayeur cosa facciamo? Quello non va bene, dobbiamo metterlo in carico a chi? Il discorso quindi è molto complesso.

Tornando all'interpellanza, probabilmente alcune inesattezze sono state messe. Qua si dice che ci sono degli appalti che sono andati deserti: di appalto ce n'è stato solo uno e l'appalto non è andato deserto. Ci sono stati due passaggi precedenti, dove è stata verificata la possibilità dell'affidamento ai sensi di una legge regionale, quindi questo non è stato un vero appalto. L'articolo in questione è l'articolo 10 della legge regionale 18/2006, che prevede che qualora la procedura di cui sopra si esaurisca senza l'affidamento ai soggetti del mondo dello sport, trova applicazione la normativa vigente in materia di servizi pubblici locali.

Quindi abbiamo fatto, hanno fatto al Comune di Aosta, perché sono informazioni che lei mi chiede, ma io sono andato a cercare al Comune di Aosta, perché è il Comune di Aosta che è responsabile, come lei ben sa avendo fatto parte della giunta comunale di Aosta. Non essendoci state delle società sportive che hanno aderito a questo invito, il Comune di Aosta ha fatto una procedura di evidenza pubblica il 17 settembre, con esito favorevole, che ha individuato un'associazione temporanea di imprese composta dalla società Living srl e dalla associazione sportive dilettantistica Living Sport.

Dopo questo passaggio, riprendo anche l'altra questione: "constatato che alla riapertura il Palazzetto del ghiaccio di Aosta ha evidenziato notevoli problematiche", tra cui il guasto totale dell'impianto di riscaldamento. Anche lì, probabilmente le hanno dato delle informazioni sbagliate, perché il riscaldamento è stato bloccato non per un guasto, ma per dei problemi con l'ENI, per la volturazione del contratto. Quindi non è stato un guasto, come lei lo definisce, ma è che con l'ENI - purtroppo non è solo il palazzetto che ha dei problemi con l'ENI - hanno avuto delle difficoltà incredibili per fare il passaggio del contratto dalla vecchia gestione alla precedente. Anche qui il problema per l'utente finale è lo stesso, però bisogna dare delle informazioni corrette: non c'è stato un guasto, c'erano delle attività manutentive che sono state fatte, previste, ordinarie, sempre dal Comune di Aosta, perché lei mi pone la domanda, quindi non mi dica che non eseguo diligentemente il compito, io chiedo e mi informo. Dopodiché rispetto ai nostri intendimenti, tutto si può fare: possiamo vedere il Comune di Aosta o gli Enti locali. Ripeto: di problemi sugli impianti sportivi ce ne sono in tutti i sensi. Lei nella sua premessa ha citato le piscine, ma possiamo citare i campi di calcio o tutte le varie infrastrutture, e prima o poi può venir fuori questo discorso dove anche in modo un po' semplicistico diciamo: non ce la facciamo noi come Comune, ci pensi la Regione. Ma all'atto della richiesta, le richieste sono dei Comuni e non della Regione.

Allora come possiamo definire quello che è l'interesse regionale o meno? Il discorso è molto ampio, io non mi sottraggo, se questo è un ragionamento che dobbiamo fare, probabilmente facciamo anche una cosa corretta. Già la legge 16, l'attuale legge in vigore, è in qualche modo una chimera dove tutti cercano di farsi riconoscere di interesse regionale una struttura, ma bisogna anche stabilire alcuni criteri.

Mi preme darle una risposta sull'ultima domanda, "verificare che le società di gestione rispettino tutti i parametri di sicurezza". Anche lì, ho avuto modo di verificare con il Comune di Aosta che mi dice: la convenzione capitolato per la gestione dello stadio comunale del ghiaccio, e comunque tutti gli impianti sportivi esternalizzati dal Comune di Aosta, prevedono articolati specifici in ordine alle tematiche responsabilistiche incardinate sui gestori di volta in volta individuati, sia con riferimento alla gestione in sicurezza degli impianti sportivi (DM del 18 marzo 1996) sia con riferimento al rispetto delle normative vigenti a tutela degli eventuali dipendenti assunti dagli affidatari delle strutture. Anche lì, lei ha fatto cenno ai dipendenti: qua c'è un articolo specifico, che è il decreto legislativo 81/2008, in materia di prevenzione degli infortuni e igiene sul lavoro e comunque osservanza delle normative in materia di contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti nel settore; nella fattispecie dello stadio comunale dei ghiaccio dette prescrizioni sono esplicitate all'articolo 12 della già citata convenzione capitolato. Quindi anche su questo abbiamo fatto una verifica e il Comune di Aosta ci ha assicurato che questo presidio per quanto attiene la sicurezza dei dipendenti è stato fatto.

Il tema è sicuramente di grande interesse sia per il palaghiaccio che per gli impianti sportivi in generale e se dovesse esserci una presa in carico della Regione di tutti questi impianti sportivi, credo che una riflessione anche sulla finanza andrebbe fatta.

Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore. Come al solito, non riesco a capire perché ogni volta che faccio una interpellanza con lui, deve sempre avere questo modo polemico nel rispondere...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...mi lasci rispondere, io l'ho ascoltata, adesso abbia la cortesia di lasciarmi rispondere.

Lo so che è comunale; mi sono state fatte diverse sollecitazioni che i bambini erano al freddo, tantissime mamme mi hanno dato questo incarico, e io ho proposto questo tema. Non sto dando la colpa all'Assessore o alla Regione. Mi chiedevo, visto che sono strutture che non è la prima volta che hanno questi problemi: se si ricorda è successo sulla piscina di Aosta che all'inizio quasi quasi mi ha riso per quello che avevo detto e successivamente addirittura il vento ha scoperchiato il tetto.

La mia interpellanza non voleva fare polemica con nessuno, era per vedere se c'era un modo fra Comune e Regione, anche perché lei dice che è del Comune, ma io so che al palaghiaccio non vanno solo i cittadini di Aosta, vanno tutti i cittadini di tutta la regione, e mi sembra che la responsabilità sia anche nostra. Era questo l'intento dell'interpellanza, non di accusare nessuno, ma di dare una maggiore garanzia a tutti questi ragazzi che vanno lì, affinché le strutture funzionino. Era indirizzata verso questo scopo.