Oggetto del Consiglio n. 416 del 11 marzo 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 416/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito al mantenimento dei livelli occupazionali presso i cantieri forestali".
Interpellanza
Ricordato che i cantieri forestali non solo rappresentano una grande risorsa per la tutela del territorio e per la valorizzazione dell'ambiente montano, ma sono anche un prezioso ausilio all'occupazione, in particolare delle persone ultracinquantenni che hanno più difficoltà di inserimento lavorativo;
Preso atto che negli ultimi anni, oltre ai tradizionali cantieri legati alla gestione dei boschi, alla sentieristica e al vivaio, sono stati attivati dei cantieri straordinari nella media e bassa Valle proprio per venire incontro alle difficoltà occupazionali di tale area, e che questi cantieri hanno avuto un discreto successo di partecipazione;
Sottolineata la necessità di continuare in questa positiva esperienza, anche alla luce delle difficoltà economiche di questo periodo;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
la Giunta regionale per conoscere se intenda:
1) continuare nell'esperienza dei cantieri straordinari per favorire l'occupazione delle fasce più deboli, ed in particolare degli ultracinquantenni;
continuare nel mantenimento dei livelli occupazionali degli anni precedenti nei cantieri ordinari;
2) stimolare negli enti locali, ed in particolare nei comuni, l'effettuazione di una ricognizione dettagliata del territorio al fine di avere un ampia visione di tutti gli interventi necessari per 3) mantenere alta la qualità del territorio.
F.to: Carmela Fontana
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Questa interpellanza vuole richiamare un settore dell'amministrazione regionale da molto tempo positivo, cioè i cantieri forestali e della sentieristica ed il vivaio regionale, che in tutti questi anni hanno permesso ai comuni della valle di poter gestire in maniera ottimale il proprio territorio, attraverso una corretta gestione del bosco e della manutenzione attenta dei sentieri, in generale della viabilità montana. A questo aspetto positivo se ne deve associare un altro, cioè che tutto ciò ha comportato una occupazione stabile per circa 800 persone, cioè quasi una realtà di media industria, ma diffusa su tutto il territorio regionale e senza rischi di crisi finanziaria.
Abbiamo sempre seguito con attenzione e abbiamo sempre sostenuto questa attività; in previsione dell'avvio dei cantieri 2009 ci chiediamo pertanto se la Giunta regionale ha qualche novità in questo settore. Ricordiamo in particolare che negli ultimi due o tre anni sono anche stati avviati dei cantieri speciali per venire incontro alla disoccupazione operaia della media e bassa valle, rivolti ai cassa integrati Tecdis e di altre piccole fabbriche. Mi sembra di poter dire che questi cantieri speciali hanno avuto un discreto successo e hanno consentito non solo di dare lavoro a qualche decina di cassaintegrati e di operai in difficoltà, ma anche di fare interventi utili agli enti locali.
Siamo consapevoli che non è così semplice aumentare il numero delle squadre mantenendo una loro accettabile efficienza, in quanto occorre amalgamare questi lavoratori dell'industria e non è detto che abbiano le competenze specifiche come degli operai già qualificati nel settore. Tuttavia, tenuto conto che la crisi internazionale e nazionale ha messo in difficoltà parecchie persone anche nella nostra regione, di questi gli ultracinquantenni rappresentano forse la fascia più debole, chiediamo alla Giunta se è intenzionata a proseguire questa esperienza, eventualmente anche potenziandola e allargandola.
Insieme agli intendimenti sui cantieri 2009, chiediamo alla Amministrazione regionale di esprimersi in merito alla possibilità di chiedere ai Comuni una più alta collaborazione per questo settore, attraverso un censimento ancora più preciso e dettagliato di tutte le esigenze del territorio, che meriterebbero nei prossimi anni un intervento nei cantieri forestali regionali, al fine di poter garantire anche in futuro il proseguimento di questa proficua realtà.
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Innanzitutto occorre premettere che questo argomento è già stato oggetto di discussione in III commissione, quindi sicuramente in quella occasione è stato possibile già visionare la proposta che è stata presentata da parte dei nostri uffici in merito alla prosecuzione dell'attività ordinaria che negli anni scorsi è stata sviluppata con una certa impostazione; è stato presentato in questo modo e si presume di mantenere con la stessa tipologia di intervento, con le stesse anche linee di azione. Queste, lo dico per inciso, non riguardano solo la sentieristica e le aree verdi, ma riguardano un discorso ben più ampio che va dalla messa in sicurezza, gestione e sistemazioni idrauliche, gestione del patrimonio boschivo, squadre specializzate sul paravalanghe, insomma è ancora più ampio il raggio di azione.
Per venire ai singoli punti, sul punto 1, "se continuare nell'esperienza dei cantieri straordinari per favorire l'occupazione delle fasce più deboli, ed in particolare degli ultracinquantenni", è stato evidenziato dal Presidente, in occasione di una discussione sulle situazioni di crisi in atto e di possibili azioni da fare, che vi è l'intenzione di andare a sviluppare, per quel che riguarda il nostro settore, delle azioni che siano legate alla situazione contingente che stiamo vivendo. Il tutto era già stato sperimentato negli anni scorsi, in particolare negli anni 2007-2008, in merito a delle situazioni specifiche della bassa valle. Infatti si chiamava il piano Tecdis, perché faceva riferimento allo stabilimento Tecdis di Châtillon, ma poi è stato allargato a situazioni similari. Qui bisogna dire che, a fronte di una disponibilità di 40 posti, non era stata pienamente utilizzata questa opportunità, in quanto avevano aderito un totale di 26 lavoratori. Questo va ricercato anche a volte nel fatto che ci sono degli ammortizzatori sociali in atto e magari qualcuno nel frattempo preferisce mantenere quella situazione, piuttosto che non andare a cercare delle nuove esperienze. Ma chi ha partecipato, lo ha fatto in maniera produttiva: infatti, la tipologia di attività che era prevista, quella di mantenimento del territorio, pulizia dei sentieri, attività di manutenzione a cui potevano aderire anche lavoratori non professionalmente preparati, ha permesso di far crescere delle professionalità anche in questo ambito specifico. Quindi, sicuramente va riproposto e come già anticipato in precedenza in occasione del dibattito sulla crisi, si pensa di proporre una iniziativa che preveda anzitutto la rioccupazione di coloro che già avevano aderito a questo piano, e di andare ad allargare l'opportunità a un congruo numero di disoccupati, con delle adesioni a un bando che verrà predisposto, in collaborazione con la direzione regionale del lavoro e del dipartimento delle politiche del lavoro e della formazione e utilizzando delle risorse del fondo sociale europeo, come era già stato anticipato.
La priorità è di prestare particolare attenzione a coloro che sono più vicini alla pensione, gli ultracinquantenni, questa è già una linea che in questi anni si è adottata, anche nella normale attività della cantieristica. Naturalmente, tenuto conto di cosa vanno a fare, perché se bisogna fare una squadra per i paravalanghe oppure per i bûcherons dove è richiesta una particolare specializzazione, non è possibile dare lo stesso tipo di risposta per questa problematica, come per esempio nel caso della sentieristica e delle aree verdi. Quindi, l'obiettivo è la risposta occupazionale con l'ambizione di uscire da una logica di assistenza, ma producendo dei risultati a beneficio della comunità, e questo è molto importante per la dignità del lavoratore e per i risultati che questi investimenti devono dare a tutta la comunità.
Punto due, gli intendimenti della Giunta nel mantenimento dei livelli occupazionali degli anni precedenti ai cantieri forestali: come dicevo, la III Commissione ha avuto modo di esaminare il piano per il 2009. Qui ne approfitto per ringraziare i membri della III Commissione, perché c'è stato un sostegno e un apprezzamento sia per quello che si è fatto, sia per quello che si è proposto, e questo è positivo.
Per quel che riguarda l'incidenza di queste attività, ricordo che il coinvolgimento di circa 900 lavoratori in totale è costituito da circa 800 operai e 100 impiegati. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a un complessivo di 21 milioni di euro, tutto compreso; evidentemente è un intervento che soprattutto in questo periodo è importante, proprio legato alla situazione contingente della crisi.
Terzo punto, la collaborazione con i Comuni nella ricognizione degli interventi da realizzare sul territorio. Chiamare in causa i Comuni è un po' riduttivo, nel senso che i Comuni sono coinvolti già da alcuni anni si sta cercando di fare il piano lavori con una ricognizione più ampia, nel senso che si tiene conto delle osservazioni dei Comuni, ma anche in particolare dei consorzi di miglioramento fondiario, che sono il nostro braccio operativo, del dipartimento agricoltura sul territorio, di segnalazioni di cittadini, degli operatori forestali stessi, dei nostri tecnici, quindi il piano lavori viene fatto raccogliendo un po' tutte queste istanze, perché a livello di Comuni non sempre tutti hanno lo stesso tipo di sensibilità per quel che riguarda il territorio. In questo modo si va a prendere in considerazione anche interventi che sono legati a volte alla messa in sicurezza del territorio, della parte non urbanizzata, piuttosto che magari intervenire solo su quelle che sono le passeggiate o i percorsi più vicini all'area urbana. Quindi si dà una attenzione a 360 gradi, questo anche per prevenire con la messa in sicurezza danni al territorio legati all'abbandono in certe situazioni, abbandono che purtroppo verifichiamo in alcune zone del territorio, soprattutto quelle meno appetibili dal punto di vista dell'utilizzo anche agricolo.
Da un po' di tempo si fanno sopralluoghi congiunti dei due dipartimenti dell'assessorato, allo scopo di fare un piano lavori il più possibile attinente alle reali esigenze del territorio. Naturalmente questo comporta una sempre maggiore professionalizzazione da parte degli operatori, come è riconosciuto a tutti i livelli: anche quando abbiamo avuto l'incontro con le organizzazioni sindacali questo è stato riconosciuto come un elemento favorevole. Difatti anche quando andremo a costituire delle squadre magari legate all'anticrisi, sicuramente dovremo avere un occhio di riguardo a far sì che si realizzino delle squadre che siano professionalizzate anche dal punto di vista operativo, perché la comunità stessa ci chiede di investire innanzitutto per dare una risposta occupazionale, ma anche per ottenere risultati sul territorio, per sfatare quello che a volte è il luogo comune di dire che chi va alla forestale non rende come magari su altri campi lavorativi. Questo lo smentiamo in maniera forte e convinta.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore per la risposta esaustiva. Mi fa molto piacere, perché già l'altra legislatura avevamo fatto diverse interpellanze per l'assunzione di questi operai che perdevano il lavoro e l'Assessore aveva già dimostrato allora una sensibilità non indifferente. Io l'ho voluta riproporre oggi proprio in funzione di questo momento di crisi, perché lavoro non se ne trova. Lo so che non si può risolvere tutto il problema del lavoro della Valle d'Aosta, però una piccola attenzione in più dalle risposte che l'Assessore mi ha dato mi rendo conto che c'è.
Volevo solo fare una piccola proposta, non so se è fattibile: quando si fanno i contratti per questi lavoratori, se si potesse prolungare qualche mese in più di lavoro, perché so che non sono per tutti uguali, c'è chi lavora sei mesi, c'è chi lavora nove mesi; ebbene, se ci fosse la possibilità di far lavorare qualche mese in più proprio in funzione di questo problema della crisi. Ringrazio l'Assessore e mi ritengo soddisfatta.