Oggetto del Consiglio n. 399 del 25 febbraio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 399/XIII - Interpellanza: "Potenziamento dei collegamenti con autobus tra Aosta e l'aeroporto di Caselle".
Interpellanza
Evidenziato che i collegamenti con autobus verso l'aeroporto di Caselle sono limitati a due sole corse giornaliere, in orari (nei giorni feriali partenza da Aosta alle 4.30 e alle 17.30, da Caselle alle 9.30 e alle 22.15) che non consentono di soddisfare la maggioranza degli utenti valdostani, che sono obbligati o a lunghe attese o ad utilizzare il mezzo proprio con i pesanti costi del parcheggio in aerostazione o ancora a far fronte ai notevoli oneri dei taxi o dei servizi di autonoleggio con autista;
Ricordato che la mancata realizzazione della lunetta di Chivasso, e più in generale l'arretratezza della linea ferroviaria Aosta-Torino, rende non competitivo l'utilizzo del treno e che la chiusura dell'aeroporto regionale Corrado Gex ha ulteriormente aggravato il disagio, coinvolgendo anche gli utenti diretti alla capitale;
Sottolineato l'obiettivo di assicurare ai cittadini valdostani, diretti o provenienti dalle numerose destinazioni nazionali ed internazionali attive sull'aeroporto "Sandro Pertini", la possibilità di raggiungere con mezzi pubblici adeguati e in tempi ragionevoli l'aeroporto di Caselle o da questo il proprio domicilio;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere se intenda:
1) realizzare, nel breve periodo, un potenziamento dei collegamenti con autobus tra Aosta e l'aeroporto di Caselle, con non più di due ore di intervallo tra una corsa e la successiva nei giorni feriali e durante i periodi di punta, e un sufficiente numero di corse anche nei giorni festivi;
2) progettare, per una soluzione di medio-lungo periodo, un nuovo percorso della cosiddetta lunetta di Chivasso, più a ovest, in modo da evitare il territorio e l'opposizione di tale ente locale, che sta impedendo l'utilizzo dei fondi già a disposizione delle Ferrovie dello Stato e la realizzazione di un veloce collegamento ferroviario con la città di Torino e con il suo aeroporto.
F.to: Fontana Carmela - Donzel
Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Con questa interpellanza volevamo evidenziare i disagi che i cittadini valdostani incontrano tutti i giorni con il collegamento in autobus verso l'aeroporto di Caselle. I collegamenti sono limitati solo a due corse giornaliere: partenza da Aosta alle 4,30 e alle 17,30 e da Caselle alle 9,30 e alle 22,15. Faccio un esempio, se prendo il pullman alle 4,30 di mattina e ho l'aereo alle 3,00 del pomeriggio, pensate a quante ore questi poveri cittadini devono stare in aeroporto! Riteniamo insufficiente questo servizio e chiediamo all'Assessore competente di potenziare nel più breve tempo possibile questo collegamento, con l'obiettivo di assicurare ai cittadini valdostani meno disagi e meno lunghe attese. Ci conto moltissimo, visto che abbiamo anche il problema della ferrovia e ritorno sempre su quello, perché i servizi sono pochi e, visto che vogliamo una Valle d'Aosta efficiente, parliamo tanto di turismo, poi non riusciamo a dare i piccoli servizi, che mi sembra il minimo indispensabile che dobbiamo dare.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie. Il vigente Piano di bacino di traffico, ancorché approvato nel 1999, dedica un paragrafo apposito ai collegamenti con gli aeroporti di Torino e Milano Malpensa. Nel documento si evidenziava come fosse complessa la stima della domanda potenziale soddisfatta dai servizi che verosimilmente sembrava riguardare soprattutto gli spostamenti turistici di tipo individuale o per piccoli gruppi, mentre la domanda turistica gestita dagli operatori turistici gruppi organizzati utilizzava servizi di autonoleggio per compiere gli spostamenti dall'aeroporto ai centri turistici della Valle. Le informazioni allora disponibili sulla relazione Aosta/Caselle evidenziavano una condizione di elevata inefficacia del servizio, pur a fronte di un notevole impegno finanziario per la pubblica amministrazione, pari ad un costo di circa 80 € per passeggero servito.
Il piano pertanto, pur ritenendo indispensabile mantenere un livello minimo di servizi, due coppie di corse, ipotizzava l'organizzazione di un servizio non fondato su linee in concessione, ma su una diretta iniziativa e su un maggior coinvolgimento degli operatori turistici e dell'autotrasporto regionali, allo scopo di creare una struttura in grado di gestire il servizio stesso in modo flessibile e proporzionato alla domanda anche mediante l'istituzione di un'idonea centrale di prenotazione, utilizzabile sia dagli operatori del turismo organizzato, sia dagli utenti finali. Tuttavia il Piano di bacino di traffico è giunto ormai alla sua scadenza e proprio nel corso del 2009 dovrà essere aggiornato, anche tenuto conto degli importanti mutamenti socio-economici intervenuti in questi anni. Il tema che pone la collega Fontana quindi è più che mai opportuno, proprio in virtù del lavoro che ci stiamo apprestando a fare, ovvero nella revisione del Piano di bacino di traffico capire se è possibile dare una risposta, anche se c'erano queste criticità e non sono state risolte nonostante un dispendio importantissimo di fondi pubblici. Rispetto al Piano di bacino di traffico, è stata predisposta una prima bozza di lavoro e nei prossimi mesi sarà condivisa con tutti gli attori del settore del trasporto pubblico e non solo, in modo da giungere ad un documento finale condiviso che possa contemperare al meglio le esigenze della popolazione residente e turistica. Ipotizzare nell'immediato un potenziamento di questa relazione potrebbe costituire una misura non perfettamente coordinata con le strategie che a breve saranno delineate per il trasporto pubblico nel nuovo Piano di bacino di traffico. Dico anche che la concertazione con tutta una serie di attori credo sia indispensabile, perché abbiamo poi una situazione un po' strana: tutti si lamentano dei trasporti, ma tutti agiscono in totale autonomia. Ogni struttura si definisce degli orari di ingresso, di uscita, orari di lavoro, orari di scuola, poi alla fine il problema diventa il problema del trasporto. Bisogna immaginare di condividere prima determinati orari e determinate politiche per avere poi un servizio razionale e possibilmente non esageratamente costoso.
Nella seconda domanda si introduce un altro argomento: un nuovo percorso della cosiddetta "lunetta di Chivasso", più ad ovest, in modo da evitare il territorio e l'opposizione di tale ente locale, ossia Chivasso. Può essere un ragionamento, non ho idea, mi pare un po' strano il modo di agire nel senso: se c'è qualcuno che solleva dei problemi, non si considera la fondatezza o meno del problema, ma scantoniamo e ci spostiamo. L'opposizione del Comune di Chivasso alla realizzazione della lunetta mi sembra - ma non ne ho la certezza, né voglio essere interprete del pensiero della comunità di Chivasso - che non tragga origine dal tracciato in sé, che è stato studiato da RFI con estremo riguardo rispetto a quanto già presente sul territorio e tenendo conto anche di quanto previsto dal piano regolatore, ma non ancora realizzato. Il Comune di Chivasso in realtà teme essenzialmente un impoverimento dell'offerta di trasporto per i suoi cittadini che si vogliono recare a Torino nel momento in cui alcuni treni provenienti dalla Valle d'Aosta imbocchino la lunetta e non transitino in quella stazione. È quindi una visione totalmente egoistica della comunità di Chivasso, che vuole evitare di perdere dei servizi. Non solo, introduce degli argomenti... questo lo dico a latere della risposta... lui dice: "ma raddoppiamo la linea Chivasso/Torino", con quale risultato? Di rendere sempre più efficiente il tratto Torino/Chivasso, ma non risolvere assolutamente nulla per tutti gli utenti della Valle d'Aosta! Non siamo quindi assolutamente contrari a che si raddoppi la linea Aosta/Chivasso, ma ci sembra che quella soluzione non risolva nulla o, meglio, risolve i problemi di quelli di Chivasso. Ho avuto modo di fare un incontro con tutte le organizzazioni sindacali (CGIL, CISL, UIL, SAVT) dei ferrovieri e gli addetti ai lavori mi hanno confermato quanto sto dicendo; non solo, i vari sindacati hanno sottoscritto un documento in cui chiedono al Governo regionale di impegnarsi affinché venga portata avanti la lunetta di Chivasso, peraltro prevista da un accordo di programma quadro fatto ancora dal "Governo Prodi", dove c'erano 40 milioni per fare determinate cose. Purtroppo quindi le esigenze del territorio valdostano potrebbero non coincidere con le esigenze della comunità e di Chivasso, e del Piemonte. In realtà è in partenza una lettera in cui sollecito la Regione Piemonte, l'Assessore Borioli, di confermare (ma a voce ha già confermato) di poter portare avanti questo progetto. In realtà con la piena operatività dell'alta velocità Torino/Milano diversi treni veloci saranno spostati dalla linea regionale esistente a quella appena realizzata ad alta velocità; ciò libererà le corrispondenti tracce sulla linea storica, che sarà possibile utilizzare per potenziare i collegamenti di tipo suburbano fra Chivasso e il capoluogo piemontese ed è anche questo stato oggetto di un'interlocuzione con la Presidente Bresso, il Presidente Rollandin e i due Assessori ai trasporti. In definitiva, l'offerta per i viaggiatori di Chivasso sarà verosimilmente superiore a quella attuale, parallelamente con la lunetta anche per l'utenza valdostana e del Canavese si avrà un miglioramento dell'offerta, con un collegamento più rapido con Torino. Va infatti ricordato con l'alta velocità per raggiungere Milano sarà più conveniente andare a Torino e da lì sfruttare i nuovi collegamenti veloci.
Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.
Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore, però devo essere sincera sono molto perplessa. Mi metto nei panni di tutti questi cittadini che abitano in Valle d'Aosta perché, primo, abbiamo chiuso l'Aeroporto Corrado Gex per ampliarlo e, visto che abbiamo chiuso l'aeroporto, potevamo almeno dare un servizio sufficiente per non metterli in disagio, poi diciamo per la ferrovia ci sono dei problemi... Io da semplice cittadino mi sono chiesto questo: nel 1969 l'uomo è arrivato sulla luna, 40 anni dopo in Valle d'Aosta diciamo: il servizio costa, quello non è possibile, la ferrovia... allora nel resto del mondo, dove ci sono milioni e milioni di persone come fanno a funzionare le cose? Alle volte rimango sconcertata! Con questo non voglio dare la colpa all'Assessore, perché capisco che i problemi ci sono e mi piace anche l'idea della concertazione e invito l'Assessore a farsi promotore di questo, però penso che tale servizio, se c'è la buona volontà... ce la possiamo mettere tutta per farlo funzionare e creare meno disagi a questi cittadini: sia pendolari, sia quelli che hanno bisogno di prendere... non mi sembra una cosa che non è fattibile. Ce la metta tutta! Grazie.