Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 391 del 25 febbraio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 391/XIII - Interpellanza: "Intervento finanziario a favore della società Funivie Gran Paradiso per la realizzazione di un impianto di innevamento programmato".

Interpellanza

Ricordato che l'Assessore dott. Aurelio Marguerettaz nel rispondere ad una nostra interpellanza, ha precisato che la domanda della società Funivie Gran Paradiso di Cogne (di seguito FGP) per ottenere un finanziamento, a valere sulla legge regionale 18.06.2004, n. 8, per la costruzione di un impianto di innevamento programmato, non ha potuto essere accolta perché non aveva ottenuto il prescritto parere della Commissione tecnico-consultiva di cui all'art. 8 della legge medesima perché "la soluzione proposta non appariva idonea al comprensorio di Cogne (era stato previsto un impianto a bassa pressione, ritenuto meno efficiente di uno in alta pressione, tenuto conto delle caratteristiche delle piste)";

Accertato che la Giunta regionale, con deliberazione n. 1682/2006, ha deciso di accogliere la domanda perché, a quanto ha riferito l'Assessore Marguerettaz, "la Giunta regionale, ritenendo tale iniziativa un valido strumento per il sostegno e lo sviluppo socio-economico della località, nell'ambito delle proprie competenze (attribuzioni) e nel rispetto della legge regionale n. 7/2006, ha deciso di procedere all'impegno delle risorse necessarie alla realizzazione dell'impianto di innevamento a servizio delle piste di sci di discesa del comprensorio di Cogne";

Verificato che l'Ente Parco del Gran Paradiso non ha imposto una particolare tipologia di impianto di innevamento (a bassa pressione), ma ha, soltanto, chiesto che alla fine di ogni stagione invernale siano rimossi i generatori di neve (cannoni);

Accertato che la tipologia dell'impianto di innevamento realizzato dalla società funivie del Gran Paradiso è la stessa di quella che la Giunta regionale con deliberazione n. 4271 del 16.12.2005 ha inserito nella graduatoria delle iniziative non idonee;

Ritenuto che la legge 18 giugno 2004, n. 8 organizzi, in modo univoco, tutti gli interventi possibili e immaginabili a favore dell'intero comparto "degli impianti funiviari e delle strutture ad essi funzionalmente connesse";

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione e/o l'Assessore competente in materia, per sapere:

1) se non ritiene (e per quali motivi) che la presenza di una legge sostanziale che regola in modo coordinato tutte le iniziative di carattere finanziario a favore di un intero settore di attività, come quello ex L.R. 8/2004, escluda la possibilità che le medesime iniziative possano essere realizzate anche dalla società Finaosta, in particolar modo quando l'iniziativa considerata è stata giudicata inidonea da una commissione tecnica;

2) i motivi per cui la Giunta regionale ha ritenuto di premiare, con oltre 600 mila euro, la società FGP perché ha assunto a carico della Regione il 100% della spesa di euro 3.060.700,00 per la costruzione dell'impianto di innevamento, quando il limite massimo previsto dalla legge regionale 18 giugno 2004, n. 8, sarebbe stato dell'80%, pari a 2.448.856,00 milioni di euro;

3) se la società Finaosta che, nello svolgimento degli incarichi affidati in gestione speciale, è tenuta all'osservanza del principio di diligenza, ha fatto presente che l'impianto di innevamento da realizzare a Cogne non era stato giudicato idoneo dalla commissione ex articolo 8 della legge regionale 8/2004, atteso che tra i suoi membri è compreso un rappresentante di Finaosta e che l'importo del contributo concesso era superiore a quello previsto dall'art. 3 della legge succitata.

F.to: Zucchi

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Caro Assessore, ci risiamo! Lei si ricorderà certamente, caro Assessore, che in uno degli ultimi Consigli il nostro gruppo ha posto alla sua attenzione e del Consiglio l'argomento dedicato alle Funivie del Gran Paradiso. In quella occasione lei si ricorderà che, dando le notizie che mi hanno particolarmente sorpreso, in merito ad uno dei quesiti fatidici con il quale si andava a chiedere come fosse stato possibile che fosse stato concesso un finanziamento del 100% quando la legge in vigore che disciplina questi tipi di interventi arrivava fino all'80%, lei candidamente disse che si trattava di un cambio di legge e che, invece di essere esperita la legge n. 8, era stata adottata la legge n. 7. Lei si sarà reso conto che in quella circostanza manifestai un certo stupore perché mi chiesi immediatamente, riservandomi poi di verificare - cosa che ho fatto - come fosse possibile che, di fronte ad una richiesta basata su una legge, richiesta che era stata poi rigettata, si fosse arrivati a determinare lo stesso tipo di intervento finanziario e addirittura maggiorato.

La storia dopo le dovute verifiche ve la illustro brevemente, perché è quanto meno edificante farne una breve sintesi. Cogne, le Funivie Gran Paradiso hanno richiesto un impianto di innevamento artificiale per un valore di circa 3 milioni di euro; questo lo hanno fatto correttamente sulla legge istituita da tale Consiglio nel 2004, che ha disciplinato in merito tutta questa materia. Tale legge prevede che, per poter ottenere questi finanziamenti, che ricordo arrivano fino alla corrispondenza massima dell'80%, gli interventi richiesti devono passare al vaglio di un'apposita Commissione esaminatrice che è in seno a Finaosta. Ebbene, a seguito dell'indagine di questa Commissione si è ritenuto non opportuno, quindi la richiesta delle Funivie Gran Paradiso è stata bocciata ed è stata rispedita al mittente. Risultato: la stessa richiesta è stata riformulata attraverso questa omnicomprensiva norma della legge n. 7 della gestione speciale della Finaosta, che - ha ragione lei, Assessore - riguarda non solo le Funivie Gran Paradiso, ma una pletora di altri interventi, non solo negli impianti di risalita. Attraverso questa legge n. 7, che sembra ricomprendere la summa di tutto quello che si può e si deve rispondere quando non si riesce a fare diversamente, si finanzia allegramente senza particolari controlli. Ma in questo caso la situazione che pongo alla sua attenzione, del Consiglio e dei cittadini è questa assurdità secondo cui, di fronte ad una legge che disciplina un comparto e che correttamente dovrebbe essere adita dagli impianti di risalita per ottenere dei finanziamenti, di fronte a quelli che non sono virtuosi, si ottiene addirittura il risultato opposto di andarli a premiare, dandogli il 20% in più. Assistiamo al paradosso per cui gli impianti di risalita che passano l'esame delle Commissioni istituite in Finaosta arrivano fino all'80%, quelli sono virtuosi arrivano fino all'80%, quelli che non sono virtuosi tornano con la legge n. 7 e "rientrano dalla finestra" non essendo riusciti ad "entrare dalla porta"; mi sembra una situazione paradossale, che non ha alcun tipo di ratio e che mi sfugge da un punto di vista di comprensione! Se si disciplina attraverso una legge un intero comparto, non si capisce come si riesca anche solo a motivare la possibilità di intervenire attraverso un'altra legge solo per non ben precisati caratteri sociali di importanza socio-economica, senza rientrare in quelle che sono state le caratteristiche, a cui la Commissione esaminatrice aveva posto un secco diniego e poi con l'utilizzo di questa legge si è ritenuto attraverso sempre Finaosta di addivenire a quelle richieste. Da qui la domanda: non ritiene, Assessore, che questa situazione abbia qualcosa di strano? Che se viene disciplinata una legge per un determinato comparto è su quella legge che si deve operare attraverso quei meccanismi, quei controlli, quelle verifiche, e che non è consentito anche solo per una questione di buon senso, poter rientrare dalla finestra dove non si riesce ad entrare dalla porta principale? In questo caso espongo le mie perplessità in merito anche ad un potenziale danno erariale, perché qui si va a premiare con 600mila euro una società che era stata bocciata per il medesimo progetto, perché il progetto che poi è stato realizzato è lo stesso che è stato bocciato da Finaosta con la Commissione, quindi è un'astrusità nell'astrusità! Questi Signori erano stati bocciati perché la Commissione non riteneva idoneo l'impianto di bassa pressione, sono tornati con la legge n. 7 e hanno fatto l'impianto di bassa pressione e, invece di ottenere l'80%, hanno ottenuto il 100%; vi chiedo se questa non sia una faccenda che è al limite del ridicolo! È una questione che pone una riflessione, un'attenzione, pone anche dei dubbi di potenziale danno erariale, quindi chiedo con le tre domande che sono state poste in maniera puntuale (e non dubito che l'Assessore vi dia puntuale risposta): se non ritiene che la presenza di una legge sostanziale debba essere adita e che non si debba scappare per altre strade... magari in futuro ci dia delle garanzie che questa situazione non accada più; chiedo quali sono stati i motivi sostanziali che hanno indotto a dare 600mila euro in più a questa società e poi abbiamo visto anche ad altre, perché, quando lei mi ha trasmesso la documentazione... non lei, ma gli uffici mi hanno trasmesso il numero di una deliberazione di Giunta che non era quella attinente, ma era similare perché riguardava un impianto di risalita sempre della nostra Regione, per cui ho potuto riscontrare che ci sono diverse soluzioni che sono state adottate in tale maniera, ma questo non ci piace, questo non è opportuno, questo non è logico, questo non è assolutamente compatibile quando un'assemblea legislativa legifera in un settore e dopo si va a scappare...! Qui siamo fuori controllo!

Ha ricordato bene il collega Tibaldi che all'apertura dell'anno giudiziario della Corte dei Conti praticamente si è incentrata tutta l'attenzione a livello nazionale, ma soprattutto a livello locale sulle società controllate e partecipate. Mi chiedo come e con quali strategie la Giunta si voglia approcciare a questa materia per evitare che in futuro tali situazioni non abbiano più a ripetersi.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Cercherò di chiarire alcuni aspetti che credo, collega Zucchi, possano dare una lettura meno confusa. Uno degli aspetti nell'ambito dell'interpellanza... nelle premesse delle varie domande si dice: "Verificato che l'Ente Parco del Gran Paradiso non ha imposto una particolare tipologia di impianto di innevamento (a bassa pressione), ma ha, soltanto, chiesto che alla fine di ogni stagione invernale siano rimossi i generatori di neve", lei mi scrive questo, ma forse non le hanno dato la documentazione corretta, pertanto gliela do io, ma gliela leggo prima di darle le risposte. Nella lettera, firmata dal Direttore dott. Michele Ottino, si dice: "si autorizza a norma delle su richiamate disposizioni legislative di regolamento, l'esecuzione di quanto richiesto entro il termine di anni cinque, alle seguenti condizioni: sia confermato l'impiego di impianto a bassa pressione, con generatori di neve completamente amovibili"; quindi il parco non si è comportato come scritto da lei nel "verificato", ma è l'esatto contrario, il parco ha imposto la bassa pressione e questa è la lettera che posso darle.

A fronte di tale chiarimento, le leggo le risposte: per quanto riguarda la prima domanda, in linea generale non si ritiene che la legge regionale n. 8 debba necessariamente escludere l'applicazione della legge n. 7/2006 in base alla quale Finaosta viene autorizzata dalla Giunta regionale ad erogare contributi attingendo alle disponibilità del Fondo della gestione speciale. Da nessuna parte nel nostro impianto legislativo troviamo un passaggio dove ci sono dei limiti rispetto all'applicazione delle due, sono due norme che hanno la loro efficacia. I due strumenti normativi al contrario si integrano a vicenda, se la legge regionale sugli impianti a fune consente ogni anno di avere un quadro generale di quali sono le esigenze infrastrutturali del settore e di farvi fronte seppure parzialmente, la legge regionale sulla gestione speciale è uno strumento più agile che permette di affrontare situazioni particolari, ma non meno importanti. Nel caso specifico la Giunta regionale ha ritenuto indispensabile ed urgente procedere all'impegno delle somme necessarie alla realizzazione dell'impianto di innevamento in argomento mediante l'utilizzo della legge n. 7, così come riferito nella precedente interpellanza per poter dare la possibilità alle Funivie Gran Paradiso di avviare l'iter per la realizzazione dell'impianto in questione già nell'estate 2006. Si fa quindi presente che l'autorizzazione rilasciata dall'Ente Parco fa esplicita richiesta dell'impiego a bassa pressione. È pur vero che inizialmente la Commissione tecnica, di cui alla legge n. 8/2004, aveva espresso parere negativo ma, di fronte alla precisa prescrizione dell'Ente Parco, non vi erano altre possibilità. L'Ente Parco quindi ha imposto e non c'era l'altra possibilità; questo è quanto scrive e gliene darò copia.

Seconda domanda: i motivi per cui la Giunta regionale ha ritenuto di premiare, che è il ragionamento che mi ha fatto nell'esposizione. Il costo globale dell'iniziativa in questione, stimato in euro 3.060.700 IVA esclusa costituiva un notevole impegno finanziario per la società Funivie Gran Paradiso, che non era in grado di sopportare, in quel periodo la società era affetta da un grave disavanzo gestionale, per cui l'unica strada percorribile era quella di un intervento patrimoniale al 100%. L'unica alternativa per la società sarebbe stata quella di attivare una nuova linea di credito, che avrebbe però costituito un ulteriore indebitamento e un peggioramento della situazione finanziaria. La legge regionale n. 7/2006 consente d'altra parte alla finanziaria regionale di fornire in gestione speciale assistenza economico-finanziaria, compresi i contributi a fondo perso, a favore di imprese di qualsiasi natura fra cui anche le aziende operanti nel settore degli impianti a fune. Non cito, ma faccio riferimento all'articolo 6, comma 1, che prevede quanto ho appena detto.

Terza domanda: se la società Finaosta nello svolgimento degli incarichi ha fatto presente che nella valutazione fatta dalla Commissione ex articolo 8 della legge regionale, di cui un funzionario fa parte, non aveva fatto... ma era di tutta evidenza quello che le ho detto! La Commissione si era espressa negativamente relativamente all'impianto, ma solo prima di venire a conoscenza delle prescrizioni dell'Ente Parco, che ha di fatto imposto una scelta tecnica precisa. Vale la pena sottolineare che un impianto a bassa pressione per piste come quelle del comprensorio di Cogne è comunque adeguato. Si tratta solo di una soluzione non ottimale, quale sarebbe stata quella di un impianto ad alta pressione, che però ha anche delle controindicazioni, che è difficilmente rimovibile ad ogni primavera. Rispetto a questo, l'attività di Finaosta viene condotta ai sensi dell'articolo 1.703 del Codice civile che regola il mandato, pertanto le valutazioni sono quelle che ha fatto la Giunta nel predisporre la deliberazione e Finaosta doveva - ma le ho fatto il riferimento al Codice civile - eseguire con diligenza il mandato come prevede il Codice. Doveva eventualmente far presente alla Regione solo se c'erano circostanze che potevano sopravvenire, che potevano determinare la revoca o la modificazione del mandato; quindi, ai sensi dell'articolo citato, Finaosta doveva fare quello, le valutazioni le ha fatte la Giunta adottando la deliberazione.

Le faccio avere la fotocopia della raccomandata del Parco e spero di aver chiarito la questione.

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Caro Assessore, mi sa che è lei a fare confusione, non io! Lei crea polverone per non rispondere alle domande, perché anzitutto con questo atteggiamento di andare a cercare di individuare nelle interpellanze anche la benché minima situazione... di cui peraltro non ho fatto neanche cenno nella mia premessa... della situazione dell'Ente Parco... perché la ritenevo secondaria rispetto all'astrusità di vedere passare per una legge secondaria, anche se è poi quella principale, ossia la legge n. 7, una materia che riguardava la legge n. 8. Lei su questo punto ha evitato di esprimersi, ossia su una considerazione di carattere generale: se a tale punto, visto quello che è successo, lei prende l'impegno di prendere la legge n. 8 e di scaraventarla nel cestino, perché d'ora in poi non serve più! È evidente che tutti gli altri comprensori, di fronte a precedenti del genere, si troveranno molto più allettati nel richiedere interventi che vanno a coprire il 100%, piuttosto che l'80%! Lei sa bene che ho richiesto della documentazione, che per casi strani tarda ad arrivare, fra cui c'è anche questa cosa di cui non ero a conoscenza, ma non per mia incuria o negligenza, ma perché stanno tardando ad arrivare i dati, per cui per il Regolamento del Consiglio ho chiesto da giorni la documentazione, fra cui questo elemento che era anche un altro tassello in più, ma che non mi è ancora stato recapitato...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... glielo do io...

Zucchi (PdL) - ... aspetto che mi arrivi attraverso le forme ufficiali, ma non è questo il concetto principale, ma era di capire come si intende procedere in futuro: questa legge serve o non serve? Questa legge che disciplina il mondo degli impianti di risalita, quindi concerne tutto un comparto...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... glielo ho detto...

Zucchi (PdL) - ... no, sono complementari, no! Non prendiamoci in giro, come si fa a dire che sono complementari degli interventi del genere quando poi si va a vedere l'intervento della legge n. 7, c'è una pletora di altre società di impianti di risalita che fanno utilizzo di questa legge, non prendiamoci in giro! Prendete questa legge, abrogatela, buttatela nel cestino! Si chiede soltanto qual è l'intendimento, perché con la scusa dei bilanci che sono in passivo... non ce ne sono tanti che brillano, evidentemente nel futuro si andrà avanti sempre con questa situazione. Ripeto: è un precedente incredibile per cui, secondo me, ci sono anche delle implicazioni di possibili contestazioni dal punto di vista del danno erariale, non sta a me giudicare, saranno altri che lo valuteranno! E fare poi riferimento, Assessore, sempre alla postilla di cui non ho neanche parlato nelle premesse mi sembra riduttivo e si pongono poi di nuovo quegli elementi per cui ci inducete a fare i controlli, per cui non c'è questo spirito di collaborazione tanto decantato. Se fate i furbi, approfittando delle postille, come vedremo dopo... "ah, pensavamo che i privati fosse il privato cittadino", "ah, pensavamo che questa cosa fosse sul diritto della privacy", voi soltanto ci date il "destro" per andare a controllare e fare una verifica che non credo sia costruttiva. Se vi comportate con noi secondo lo spirito delle domande che poniamo... perché sia chiaro che questo Consiglio ha ragione di essere solo perché c'è l'opposizione che fa le iniziative, basta andare a vedere in questi ultimi mesi il motivo per il quale questo Consiglio si riunisce ogni 14 giorni: è solo per le iniziative dei Consiglieri di opposizione, perché all'ordine del giorno ci sono due elementi forse che sono posti in essere dalla Giunta! Cerchiamo quindi di collaborare con uno spirito più costruttivo e non rifugiamoci dietro le postille, la privacy o gli altri elementi per prenderci in giro, perché tutto si inasprisce! La mia domanda era pertinente, non ci è stata data una risposta, evidentemente lei dice che hanno ragione di esistere le leggi n. 7 e n. 8, per me è un'astrusità, lei rimane della sua opinione e noi rimaniamo della nostra.