Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 388 del 25 febbraio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 388/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'applicazione della legge n. 133/2008 per quanto concerne la ripartizione degli incentivi per i tecnici dipendenti degli enti locali incaricati della progettazione".

Interpellanza

Preso atto che la legge n. 109 del 1994 aveva introdotto degli incentivi per i tecnici dipendenti degli enti locali incaricati della progettazione e delle relative fasi procedurali di opere pubbliche nella misura massima globale del 1,5%, incentivo che la legge finanziaria del 2004 elevava al 2% e che tale provvedimento veniva recepito dal D.L. del 2006 "Codice dei contratti pubblici" in attuazione delle direttive comunitarie 17-18 del 2004, nonché del testo coordinato della legge regionale n. 12 del 1996 aggiornata alla legge 19 del 2005;

Verificato che la ripartizione degli incentivi di cui sopra veniva successivamente regolamentata con il contratto di comparto dell'aprile 2002 e contratto decentrato del dicembre 2002 ed in ultimo dal contratto "Accordo per la definizione dei quadrienni normativi 2002/2005 - 2006/2009 e dei bienni economici 2006/2007-2008/2009 per il personale appartenente agli enti del comparto unico della Valle d'Aosta;

Constatato che la legge 133/2008 di conversione del D.L. 112/2008 ha disposto la riduzione dei summenzionati incentivi dal 2% allo 0,5%;

Considerato che tali incentivi hanno rappresentato nel periodo di applicazione, un notevole risparmio per gli enti, nonché la valorizzazione di un profilo professionale chiave per la delicatezza e responsabilità delle funzioni svolte;

Preso atto che non vi è alcun risparmio per l'ente in quanto le relative somme dovranno comunque essere allocate sui quadri economici delle opere per poi essere trasferite alle casse dello Stato per un'aliquota pari all'1,50% e di conseguenza solamente lo 0,5% andrà a beneficio dei tecnici;

Preoccupati per le inevitabili ripercussioni negative sia funzionali che economiche che tale provvedimento provocherà agli enti interessati;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali sono gli orientamenti della Giunta regionale in merito;

2) quali iniziative sono state o verranno intraprese per evitare l'applicazione di questo provvedimento a livello di comparto unico regionale;

3) se non ritiene che tale provvedimento violi il principio di autonomia finanziaria costituzionalmente riservata agli enti territoriali, nonché il riparto di competenze sancito dal Titolo 5 della Costituzione e l'articolo 3 della stessa in quanto si dispone l'applicazione di un prelievo fiscale ad esclusivo discapito di una categoria di lavoratori;

4) qual è l'intendimento del Governo regionale riguardo alla liquidazione delle competenze incentivanti dei tecnici incaricati maturate nel corso del 2008.

F.to: Cerise Giuseppe - Bertin - Chatrian - Louvin - Morelli Patrizia

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Cette interpellation vise à connaître l'attitude du Gouvernement valdôtain face à une disposition législative de l'Etat, qui, si elle sera appliquée aussi dans notre région, entraînera inévitablement des répercussions très négatives dans un secteur de qualification professionnelle très important de l'emploi public: celui représenté par les techniciens proposés à la gestion des œuvres publiques. Ce sont des employés qui sont dans ce secteur, je crois pouvoir les définir la cheville ouvrière du système et on s'était réjouis quand la loi avait introduit une modeste prime à faveur de ces techniciens qui s'occupaient de l'élaboration des projets et des relatives procédures des ouvrages publics, car il s'agissait justement de la mise en valeur d'une qualification professionnelle déterminante pour le bon fonctionnement de ce secteur très délicat d'un côté, aussi que d'une économie point du tout négligeable pour les caisses des administrations locales. Voilà donc comme malheureusement souvent arrive que, quand quelque chose marche bien, celle-ci doit être effacée, peu importe si cette prime introduite par la loi n° 109/1994 montant à l'époque à 1,5% avait été, en vertu de sa reconnue efficacité, élevée à 2% par la loi de finance de 2004 et que cette mesure venait ensuite accueillie par le Code des contrats publics en exécution des directives communautaires 17 et 18 de 2004, ainsi que du texte coordonné de la loi régionale n° 12/1996 mise à jour par la loi n° 19/2005. Non seulement: la répartition de cette prime était également réglementée par le contrat de secteur du mois d'avril 2002 et par le contrat décentré de décembre 2002 et enfin par le contrat-accord pour la définition des années normatives 2002-2005 et 2006-2009, encore que des années économiques 2006-2007-2008-2009 pour tout le personnel du secteur de l'emploi unique de la Région. Si je cite toutes ces étapes de nature législative et contractuelle, c'est enfin pour simplement souligner que, dans tous ces différents passages qui ont concerné les différents sujets ayant titre en la matière, personne a mis en discussion l'efficacité de cette disposition, de ce fait je suis porté à dire que cette loi d'application avait bien répondu à ses finalités. Au-delà des contenus de la chose, ce qui frappe le plus c'est aussi le choix unilatéral de l'Etat, c'est que dans le moment même qu'au Parlement était à la une la discussion sur la réforme fédéraliste, le Gouvernement avec un décret-loi ensuite converti en loi a effacé une disposition sans aucune confrontation avec les parties concernées: Régions, Communes, Provinces, Communautés de montagne et tout cela au mépris de l'égale dignité des différents niveaux institutionnels toujours proclamée, mais jamais pratiquée. Nous croyons donc que cette disposition viole le principe d'autonomie financière constitutionnellement réservée aux institutions territoriales, ainsi que la répartition des compétences établie par le titre V de la Constitution et encore l'article 3 de la même, puisqu'il dispose un retrait fiscal au détriment à la catégorie unique des travailleurs. Nous estimons ce choix d'autant plus factieux puisque les retraits prévus dans la mesure de 1,5% sur la prime, contrairement à ce qu'on pourrait penser, ne représentent aucun épargne pour les administrations concernées, puisque les mêmes doivent être comptabilisés sur le tableau économique des œuvres et ensuite transférés aux caisses de l'Etat. Nous exprimons donc notre vive déception pour cette initiative centraliste du Gouvernement italien et nous espérons donc d'avoir de la part... je ne sais pas si du Président de la Région ou de l'Assesseur, auquel nous avons adressé des questions très précises, des bonnes nouvelles à ce sujet.

Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Viérin Marco.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Intanto ringrazio gli interpellanti perché ci danno la possibilità di discutere in aula di questo tema, un tema, come ben ha detto il collega Cerise, delicato, che aveva risolto parecchie questioni in passato sia come risparmio per gli enti pubblici che quant'altro. Non voglio qui ripercorrere tutte le tappe ora elencate dal collega, perché c'è una storia lunga ormai da anni, voglio solo ricordare gli ultimi atti di questa "telenovela". Vorrei rilevare come l'orientamento normativo statale nella materia in esame non sia univoco soprattutto, come diceva il collega, perché in un arco di tempo limitato sono intervenute numerose disposizioni anche in contrasto fra di loro, non in ultimo la legge n. 2/2009, che ha modificato il decreto legislativo n. 185, la quale all'articolo 18 interviene nuovamente sull'articolo 61 del decreto legislativo n. 112 prospettando una situazione nuova rispetto a quella che un mese fa era stata messa in campo da un decreto che riguardava gli aiuti a sostegno delle famiglie... che ha ripreso anche tale aspetto. Questo anche e soprattutto in relazione ad una circolare esplicitata dal Ministero dell'economia e delle finanze emanata il 23 dicembre 2008 con il n. 36 e, fra l'altro, trasmessa solo per conoscenza alle Regioni e Province autonome e condivido anche l'aspetto di averlo trasmesso solo per conoscenza, mi pare anche questo un sintomo di poca vicinanza agli enti locali. Si può escludere che gli enti territoriali e gli enti di competenza regionale delle Province autonome di Trento e Bolzano e gli enti di servizio sanitario nazionale debbano procedere al versamento delle somme risparmiate in applicazione delle riduzioni previste dal 2% allo 0,5% in apposito capitolo dello Stato. Qui abbiamo un'idea già abbastanza chiara, riteniamo che non siamo tenuti a versare quella differenza e non potrebbe essere altrimenti, poiché, se così non fosse, le disposizioni in esame violerebbero sicuramente il principio dell'autonomia finanziaria costituzionalmente garantita agli enti territoriali per effetto dell'articolo 119 della Costituzione, e qui rispondo al terzo quesito dell'interpellanza.

In merito al secondo quesito, l'aspetto più complesso della riduzione dell'incentivo dal 2 allo 0,5%, abbiamo avanzato una richiesta di parere al Dipartimento legislativo legale che sta esaminando la problematica, anche alla luce di questa circolare e soprattutto a questa legge n. 2/2009, articolo 18. Per le Regioni a statuto speciale può ipotizzarsi il non diretto ed immediato assoggettamento all'obbligo di riduzione degli incentivi economici alla progettazione interna nella misura dell'1,5%, trattandosi di una misura puntuale di contenimento della spesa pubblica come tale rivolta alle Regioni speciali solo nel caso in cui la partecipazione delle stesse al proseguimento degli obiettivi complessivi di finanza pubblica non abbia fornito oggetto di accordo con il Ministero dell'economia e delle finanze e qui ci colleghiamo al discorso di prima. A nostro avviso, perdurerebbe l'applicabilità della normativa in esame e delle disposizioni contenute all'articolo 45 della legge regionale in materia di lavori pubblici, nonché della correlata normativa contrattuale che tale questione puntualmente disciplina, disponendo che sia ripartita una somma non superiore al 2% degli importi posti a base di gara fra il personale incaricato della progettazione e delle relative fasi esecutive di opere pubbliche, i collaudatori quindi incaricati alle funzioni tecniche e il personale incaricato di gestire direttamente le procedure di affidamento; questa è una nostra visione ad oggi, in attesa del parere legale che ci conforti in tale strada.

In conclusione, rispondo al punto n. 4 che chiede in merito al 2008, la valutazione definitiva delle determinazione da assumere sarà effettuata sia per il futuro che per il passato solo dopo la formulazione del parere da parte del Dipartimento legislativo e legale, che abbiamo già richiesto. Siamo in attesa di questo parere, appena lo avremo ricevuto, potrò darne copia agli interpellanti affinché si possa insieme guardare quali possono essere le strade da perseguire per raggiungere l'obiettivo, che è quello del mantenimento dello stato del passato, perché oggi purtroppo siamo in tale fase.

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. l'Assesseur. Seulement pour dire que nous sommes contents de voir que nos soucis à ce sujet soient partagés aussi par le Gouvernement valdôtain et nous souhaitons qu'on puisse de quelque façon régler toute la matière de façon convenable, car c'était une initiative qui avait donné des retombées très positives. Je crois que ceux qui ont pu se confronter directement avec ce problème n'ont pu que prendre acte de cela. Merci.