Oggetto del Consiglio n. 387 del 25 febbraio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 387/XIII - Interpellanza: "Attività dell'Agenzia regionale per l'erogazione dei fondi comunitari all'agricoltura".
Interpellanza
Preso atto con preoccupazione che il ritardo nell'erogazione delle misure più consistenti del Programma di sviluppo rurale della Regione Valle d'Aosta 2007/2013 (l'indennità compensativa del mancato reddito e i pagamenti agroambientali) sta diventando strutturale, visto che le annualità 2007 e 2008 non sono ancora state erogate dall'AGEA, unico organismo pagatore a ciò autorizzato;
Appreso dagli organi di informazione che, per quanto riguarda le domande di pagamento dell'annualità 2008 delle predette misure, gli agricoltori dovranno rivolgersi ai Centri di assistenza autorizzati (CAA) convenzionati con AREA VdA;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore per sapere:
1) quali sono le motivazioni per cui è stata istituita con procedura d'urgenza l'Agenzia regionale per l'Erogazione dei fondi comunitari all'agricoltura e se si ritengono le stesse ancora valide;
2) se un organismo che costa al Bilancio della Regione intorno al milione e trecentomila euro all'anno, quasi solo per le spese di funzionamento, non sia più che sufficiente per raccogliere le domande e gestire il fascicolo delle circa 3.000 aziende agricole valdostane e se può giustificare l'impiego di ben trenta persone;
3) quali compiti sono svolti dal personale di AREA VdA, tenuto conto che le mansioni relative alle aree "Autorizzazione" e "Pagamenti" sono gestiti rispettivamente dai CAA e da AGEA e quanto incide sulle spese di funzionamento dell'Agenzia il costo delle convenzioni con i CAA;
4) su quale base sono stati calcolati gli acconti erogati o in fase di erogazione e come si intende procedere nel caso in cui siano erogati anticipi su domande che non verranno in seguito autorizzate da AGEA.
F.to: Chatrian - Cerise Giuseppe - Louvin
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Torniamo nuovamente sull'argomento. Tre mesi or sono avevamo fatto un'interpellanza, in dettaglio, per conoscere tutta una serie di adempimenti sul modus operandi dell'AREA VDA, quali erano le sue motivazioni, quanto è costata l'istituzione, quale contributo all'alleggerimento della burocrazia e alla velocizzazione delle istanze e se corrispondeva al vero che il personale era lievitato attraverso i trasferimenti. Purtroppo ci rimane qualche dubbio e un po' di confusione: abbiamo appreso dagli organi di stampa, per quanto riguarda le domande di pagamento dell'annualità 2008, della precedente misura, che gli agricoltori possono rivolgersi ai centri di assistenza autorizzati e cerchiamo di rifare solo una piccola memoria. Nella deliberazione n. 2392/2007 si diceva: "il periodo ritenuto necessario all'avvio e all'insediamento dell'Agenzia stabilito dal 3 settembre 2007 al 14 settembre 2008". Nella deliberazione n. 2646/2008 si riteneva di procedere al riconoscimento dell'Agenzia quale organismo pagatore regionale dei fondi europei, finalità per cui l'Agenzia stessa è stata creata e quindi per il periodo necessario all'avvio e all'insediamento dell'Agenzia, stabilito dal 3 settembre 2007 al 14 settembre 2008, e si diceva ancora nella deliberazione: "stabilito in 12 mesi il periodo massimo entro cui dovrà essere conclusa la procedura di autorizzazione di cui al punto precedente".
Nelle risposte l'Assessore ci diceva che ad AREA, in attesa di conoscere gli orientamenti politici a livello ministeriale, oltre al compito di predisporre la documentazione per il riconoscimento dell'OPR, sono state anche affidate le funzioni tecniche di autorizzazione, raccolta domande, istruttoria, controlli e quant'altro. In un'altra risposta si diceva: "durante tutta la fase di insediamento AREA ha comunque garantito tutte le attività a favore degli agricoltori, quali le attività di sportello e di supporto alle aziende, di istruttoria delle pratiche, di controllo amministrativo in loco, sono state visitate 400 aziende". "Il 27 gennaio 2009, nuove opportunità per gli agricoltori valdostani..." - così recita un comunicato stampa -tali convenzioni porteranno alcune interessanti opportunità per gli agricoltori valdostani per i servizi delegati dalla Regione autonoma Valle d'Aosta all'AREA VDA; per esempio, sarà possibile rivolgersi ai CAA senza versare alcuna quota associativa, attraverso l'apertura beneficiaria di un'assistenza ancora più capillare sul territorio con conseguente maggiore vicinanza alle istituzioni. I CAA assicureranno assistenza agli agricoltori durante tutto l'arco dell'anno, ritirando la documentazione da inserire nei fascicoli aziendali...".
Noi chiediamo all'Assessore, in dettaglio, delle risposte puntuali, ma soprattutto vogliamo conoscere quali sono i ruoli dell'Assessorato dell'agricoltura da un lato, di questa Agenzia, che è un ente strumentale vero e proprio di AREA VDA dall'altra, ma anche le convenzioni che sono state stipulate con i vari patronati, delle quali abbiamo appreso notizia dagli organismi di stampa e non solo. Inoltre vorremmo sapere su quale base sono stati calcolati gli acconti erogati o in fase di erogazione, come si intende procedere nel caso in cui siano erogati anticipi su domande che magari non verranno in seguito autorizzati da AGEA.
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Come già ricordato dall'interpellante, torniamo su un argomento che è già stato dibattuto in quest'aula e credo che possa essere utile anche questo momento di ritorno sull'argomento per chiarire alcuni aspetti che forse non erano stati chiariti bene in precedenza. Risponderò in maniera puntuale ai quattro punti.
"Quali sono le motivazioni per cui è stata istituita con procedura d'urgenza l'Agenzia regionale per l'erogazione dei fondi comunitari all'agricoltura e se si ritengono le stesse ancora valide", ricordo solo che la procedura d'urgenza permette l'entrata in vigore di una legge regionale il giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, senza dover attendere i 15 giorni previsti dalla procedura normalmente seguita. L'urgenza dell'approvazione della legge di istituzione dell'AREA VDA era ed è legata alla necessità di definire in tempi brevi la separazione delle funzioni fra l'organismo responsabile della programmazione e sviluppo rurale, ovvero il Dipartimento all'agricoltura, in qualità di autorità di gestione del PSR 2007-2013 e l'organismo responsabile della gestione del fascicolo aziendale della ricezione di istruttoria delle domande di aiuto. Si rileva peraltro che tale procedura, nota come dichiarazione d'urgenza, è la prassi consolidata per molte leggi regionali recanti finanziamenti ai vari settori produttivi.
In merito al punto n. 2, l'attuale struttura di AREA VDA subirà nei prossimi mesi un sostanziale cambiamento trasformandosi da agenzia strumentale della Regione ad organismo pagatore regionale (OPR), questo in corrispondenza al riconoscimento ministeriale il cui iter è in corso e il cui riconoscimento da parte del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali comporta una serie di adempimenti. Fra questi risultano particolarmente urgenti in tale periodo l'identificazione delle singole unità operative dell'OPR, quindi autorizzazione, servizio tecnico, esecuzione pagamenti, contabilizzazione, controllo interno, servizio informatico, affari generali; questo è quanto è stato oggetto di richiesta da parte dei funzionari ministeriali che si occupano di tali procedure. Oltre all'organizzazione, che deve rimanere estranea all'OPR, dell'ufficio che dovrà seguire l'istruttoria sia amministrativa, sia in loco delle domande relative alle misure 112, 211, 214 e 215, funzione trasferita dalla Regione ad AREA VDA insieme al personale che già si occupava di tale attività, dovrà inoltre essere definito l'organigramma dell'OPR interno sulla base di queste richieste e della situazione budgetaria, lo studio delle nuove normative comunitarie per la gestione dei fondi FEAGA, FSR, che è stato oggetto recentissimamente anche di alcune modifiche, l'applicazione delle disposizioni regionali per l'applicazione delle misure, della condizionalità e del sistema sanzionatorio, un altro aspetto ancora. Inoltre l'Agenzia è stata riconosciuta anche autorità di certificazione di altri fondi comunitari, come ad esempio FESR, FSE e FAS. Il personale attualmente assegnato all'Agenzia (31 persone in pianta organica comprese due risorse destinate all'Autorità di certificazione, di cui 26 attualmente assunte) dovrà assumere incarichi di responsabilità superiore a quelli di tipo tecnico attualmente assolti, anche grazie a percorsi formativi, anche questi previsti dalle richieste per la certificazione opportunamente programmati e già in parte svolti. Ciononostante non si prevedono ulteriori incrementi rispetto al precedente e all'attuale assegnazione né del numero di dipendenti, né delle richieste finanziarie. Si tenga peraltro conto che l'attuale impegno finanziario di circa 1,3 milioni di euro annui, è comprensivo della quota che AREA VDA erogherà a partire dal 2009 ai CAA convenzionati per la gestione dei fascicoli aziendali e delle altre funzioni delegate. Ricordo solo che questa è una separazione di ruoli che è prevista anche in tutte le altre Regioni, quindi non è un'invenzione: è perché viene richiesta la distinzione fra il ruolo di controllati e il ruolo di controllori, non ci può essere una confusione di ruoli e questa convenzione con i centri di assistenza agricola già si fa nelle altre Regioni.
Si fa presente che al costo del lavoro - questo è un passaggio che era già stato chiarito, ma che vorrei ribadire - delle 26 persone transitate dal Dipartimento agricoltura ad AREA in relazione alle funzioni trasferite gravavano già sul bilancio regionale ed ora sono a carico del bilancio AREA VDA, così come la maggior parte delle spese di funzionamento (utenza, affitto locali, materiali di consumo...). Il maggior costo annuo effettivamente a carico del bilancio regionale pertanto è di 150mila euro circa relativo al costo del direttore, di un ragioniere e di alcune altre spese di modesto valore; sono queste le figure aggiuntive rispetto alla situazione precedente. Attualmente AREA VDA pertanto costa alla Regione 150mila euro annui in più rispetto ai costi già sostenuti per tutte quelle funzioni e il personale e non come erroneamente si fa trasparire di 1,3 milioni all'anno. A volte sembra che detto in un certo modo vi sia un costo aggiuntivo rispetto alla situazione precedente di 1,3 milioni di euro, ma non è così. In concreto la Regione realizzerà un risparmio, perché i dipendenti che in precedenza si occupavano solo della raccolta e dell'istruttoria delle domande presso l'Assessorato, delle misure 112, 211, 214 e 215, oltre ad effettuare ancora l'istruttoria delle pratiche, svolgeranno anche le funzioni assegnate all'Autorità di certificazione e all'OPR per le altre attività legate alla gestione e certificazione dei fondi comunitari.
Per il punto n. 3 si rileva che la descrizione delle funzioni indicate sia parzialmente inesatta, in quanto le funzioni autorizzazione e pagamento sono svolte esclusivamente dall'organismo pagatore e non possono essere in alcun modo trasferite ai CAA, responsabili del solo caricamento e aggiornamento del fascicolo aziendale e della compilazione informatica delle domande di aiuto. Nelle premesse si parlava di annualità 2008, in realtà bisogna chiarire che si tratta dalla raccolta domande 2009, perché il 2008 è stato raccolto con il sistema precedente. In questo caso, oltre ad effettuare ancora... sì, dicevo del caricamento e aggiornamento del fascicolo aziendale e della compilazione informatica delle domande di aiuto presentate dagli agricoltori. Qui c'è il caricamento sul portale SIAN cui fa capo l'Agenzia generale per l'erogazione in agricoltura AGEA, attuale organismo pagatore del PSR 2007-2013. Evidentemente in questa fase AREA VDA non svolge ancora le suddette funzioni di organismo pagatore, legato alla certificazione, ma, come evidenziato nella risposta al punto n. 2, è necessario predisporre l'Agenzia al fine del loro svolgimento a partire dall'annualità 2009. Inoltre come sopra riportato l'impegno finanziario a copertura delle convenzioni con i CAA è già compreso nell'impegno finanziario globale destinato annualmente all'Agenzia, quindi non rappresenta un costo aggiuntivo e non ha alcuna incidenza sul bilancio di AREA VDA, perché equivale alle spese sostenute lo scorso anno per straordinari pagati al personale. Nel 2009 sono state previste in bilancio minori spese per emolumenti al personale ed equivalenti maggiori spese per servizi delegati; questo va in pareggio.
Per il punto n. 4, quello relativo alle anticipazioni, si può affermare che le anticipazioni erogate ed in fase di erogazione sono state calcolate previa istruttoria delle domande compiute dai tecnici di AREA VDA. Ovviamente si è tenuto conto della differenza di importi che potrebbe derivare dall'istruttoria AGEA, questo in caso di sopralluoghi in cui vengano rilevate delle difformità fra quanto dichiarato e quanto rilevato, però il 25% dell'importo dei premi non anticipati agli agricoltori è ritenuto sufficiente per tutelare la Regione, perché c'è uno storico di riferimento sulle discordanze soprattutto negli ultimi anni fra quanto dichiarato e quanto rilevato che ha portato ad una diffusa correttezza delle domande che vengono presentate. Ci sono a volte piccole difformità legate a dei singoli appezzamenti, ma non abbiamo più situazioni di particelle doppie, situazioni che magari un po' di anni fa si verificavano e che comportavano delle riduzioni in fase di controllo. Si fa presente che alle aziende controllate a campione da AGEA nel 2007 (5% del totale) è stato corrisposto un anticipo inferiore rispetto a quello assegnato alle altre aziende, perché erano in fase di controllo. Si informa anche che ogni agricoltore che ha percepito gli anticipi ha rilasciato mandato irrevocabile di bonifica alla propria banca, affinché trattenga e versi ad AREA quanto anticipato al momento del pagamento da parte di AGEA; questo è cautelativo per quanto riguarda il rientro degli anticipi.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Ringrazio l'Assessore per le sue risposte. Questa nostra interpellanza era mirata a conoscere qualcosa in più, soprattutto capire i ruoli; lei Assessore ci ha portato a conoscenza di cose ampiamente discusse e dette a novembre, dette nel mese di ottobre. Non confondiamo assolutamente il punto di vista finanziario, una delle quattro domande era molto chiara: "se un organismo che costa al bilancio della Regione intorno al milione e trecentomila euro all'anno...", sappiamo perfettamente che in parte costava già prima, non stiamo dicendo che 1,3 milioni sono nuovi, mai detto questo, quello che volevamo sapere è chi fa che cosa; purtroppo nella sua risposta non ce lo ha detto assolutamente.
Per quanto riguarda il punto n. 3, purtroppo non ci ha risposto: quanto è questo costo all'interno dell'1,3 milioni di euro riferito alle convenzioni con i patronati? Volevamo sapere questo... all'interno dell'1,3 milioni di euro lo sapevamo, lo abbiamo verificato in sede di bilancio, ma noi volevamo avere dei dettagli, volevamo sapere quanto costano e soprattutto i dipendenti di cosa si occupano dell'AREA e cosa fanno e cercano di fare invece, quali sono le agevolazioni per quanto riguarda i patronati.
Ci ha banalmente liquidato il punto n. 1: "è una prassi". La nostra domanda era puntuale: perché la procedura d'urgenza? E lei banalmente ci ha risposto che questa è una prassi dell'Amministrazione regionale e, in quanto prassi, prendiamola per buona, ce la mettiamo nella tasca e andiamo avanti.
Non abbiamo avuto grandi risposte, ma i patronati in questi mesi scrivono alle varie imprese e dicono questo:
"per quanto riguarda il verde agricolo, le ricordo che AREA VDA sta inviando a tutti gli agricoltori la solita lettera contenente la domanda di conferma o variazione delle particelle ed impegni. Quando riceverà tale busta, potrà presentarsi presso il nostro ufficio dove raccoglieremo i dati anche per il premio unico aziendale e le consiglio vivamente, al fine di evitare inutili code di attesa in ufficio, di volerci raggiungere quando avrà anche il plico del verde agricolo. In ogni caso la scadenza per tale presentazione è fissata entro e assolutamente non oltre il 26 marzo nel rispetto degli orari scritti. Per quanto riguarda gli oneri a suo carico, la presentazione della domanda di premio unico verrà a costare euro 20 per le associate e Coldiretti ed euro 80 per i non soci. Le domande di verde agricolo sono invece gratuite per tutti gli agricoltori".
Avevamo chiesto al punto n. 3 di conoscere quanto costano queste convenzioni, purtroppo lei non ce lo ha detto...
(interruzione dell'Assessore Isabellon, fuori microfono)
... mi sembra che la domanda fosse abbastanza chiara.
Successivamente alle imprese agricole è stata inviata sempre da AREA VDA una lettera con all'oggetto: domanda annualità 2009 indennità compensative, pagamento agroambientali.
Devo fare purtroppo un passo indietro e mi sono andato a vedere la legge, quella legge che lei ha liquidato tout court dicendo: "l'urgenza è una prassi". La legge approvata il 26 aprile 2007 è chiara a livello dell'istituzione dell'Agenzia e nelle sue funzioni e dice che l'Agenzia è un ente strumentale della Regione, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e patrimoniale. Ecco perché non mettiamo in dubbio 1,3 milioni di euro e non abbiamo mai detto che sono nuovi... l'importo è totale e superiore agli anni passati... mai detto questo. L'Assessore ci ha spiegato che il costo aggiuntivo è circa 150mila euro. All'articolo 3, comma 5, lettera c) della legge si dice: "adotta il bilancio preventivo annuale e il conto consuntivo, trasmettendoli per l'approvazione alla Giunta regionale per il tramite dell'Assessorato competente in materia di agricoltura". Da come capisco, il tramite è l'Assessorato, ma è un tramite fra Agenzia e Giunta regionale che approva il preventivo e il conto consuntivo. Agli agricoltori è arrivata questa lettera dall'Agenzia, non dall'Assessorato, a firma del Direttore dell'Agenzia (che è un'agenzia ente strumentale) cofirmata dall'Assessore, quindi intestazione della lettera AREA VDA, dall'altra parte arriva con firma del Dirigente e dell'Assessore, allora mi chiedo perché è stato pianificato un percorso completamente diverso con un ente strumentale, il quale ha indubbiamente personalità giuridica. Torno al punto n. 2 dell'interpellanza (punti n. 2 e n. 3 che lei ha tranquillamente by-passato dicendo: non è chiaro chi si occupa di che cosa), sempre su questa lettera si cita: "l'AREA VDA ha in corso il processo di riconoscimento quale organismo pagatore della Valle d'Aosta, è già in fase preparatoria e deve sottostare ad alcune regole..." - e lo sappiamo - "... l'organismo pagatore dovrà svolgere due distinte attività: la prima riguarda il ricevimento delle domande annuali e delle variazioni e la verifica della correttezza delle stesse, il trattamento dei documenti, l'acquisizione di documentazione integrativa e l'assistenza agli agricoltori...". Tutto questo lo fa il patronato, poi nella seconda parte si dice: "... tale attività deve essere svolta invece dagli organismi delegati". La nostra interpellanza mirava solo a conoscere maggiormente i ruoli, chi fa che cosa fra dipartimenti, di conseguenza Amministrazione regionale, patronati dall'altra parte e, quanto meno, sapere di cosa si occupa questo ente strumentale nuovo, che immagino, come è stato scritto in legge, abbia personalità giuridica di diritto pubblico e sia dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e patrimoniale. Peccato, non abbiamo avuto grandi risposte proprio per il fatto forse della confusione dei ruoli, forse c'è una volontà di confondere i ruoli e non avere quella chiarezza che avevamo chiesto nell'interpellanza.