Oggetto del Consiglio n. 72 del 4 giugno 1962 - Verbale
OGGETTO N. 72/62 - LAVORI DI RESTAURO ALLA TORRE DEL LEBBROSO DI AOSTA - APPROVAZIONE ED IMPEGNO DI SPESA - ESECUZIONE DEI LAVORI IN ECONOMIA DIRETTA.
L'Assessore al Turismo, SAVIOZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di esecuzione di lavori di restauro alla Torre del Lebbroso, di Aosta, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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"Tra i monumenti più caratteristici e interessanti della Città di Aosta è da comprendere la Torre detta "del Lebbroso", di proprietà regionale, resa famosa dal romanzo "Le Lépreux de la Cité d'Aoste", di Xavier de Maistre.
Tale monumento, in seguito all'apertura al traffico di un nuovo tratto della Via Festaz, si trova ora su tale nuova importante strada cittadina, richiamando in modo particolare l'attenzione dei turisti e dei visitatori. Si rende, quindi, necessario di provvedere con sollecitudine ad un completo restauro del monumento stesso.
A tal fine, l'Ufficio Tecnico della Sovraintendenza regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti ha predisposto la allegata relazione sul restauro della Torre del Lebbroso, di Aosta.
L'importo delle spese per l'esecuzione dei lavori di restauro di cui si tratta ammonta a complessive Lire 3.000.000 e risulta dal seguente preventivo di massima:
1) |
Demolizione di muratura di pietrame e malta per l'apertura di finestre compreso l'allontanamento del materiale non utilizzato mc. 9,50 a L. 2.000 = |
L. |
19.000 |
2) |
Demolizione di tramezzi in mattoni e malta di circa cm. 10 di spessore compreso l'allontanamento del materiale mq. 17 a L. 200 = |
" |
3.400 |
3) |
Rifacimento dei pavimenti in larice di prima qualità, al 1° e 2° piano compresi i radiciamenti e la rimozione del pavimento esistente mq. 125,7 a L. 3.200 = |
" |
402.240 |
4) |
Pavimentazione al piano terreno in lastroni di pietra lavorati a superficie mediamente scabra, compresa la rimozione del pavimento esistente mq. 41,20 a L. 6.000 = |
" |
247.200 |
5) |
Pavimentazione al piano interrato in ciottoli di fiume posti per punta e costipati con sabbia mq. 32,105 a L. 3.000 = |
" |
96.315 |
6) |
Sostituzione n. 10 gradini (lose e pianta triangolare) consolidamento e revisione generale scala a chiocciola a corpo |
" |
60.000 |
7) |
Revisione generale di tutte le superfici intonacate al piano terra, 1° e 2° piano, e piccolo vano alla sommità della torretta mq. 412,10 a L. 150 = |
" |
66.315 |
8) |
Ridipintura a calce di tutte le superfici intonacate al piano terra, 1° e 2° piano, vano alla sommità della torretta, vano scala mq. 565,10 a L. 80 = |
" |
45.208 |
9) |
Rimozione e ripulitura degli intonaci all'interno dell'altana mq. 33,6 a L. 400 = |
L. |
13.440 |
10) |
Taglio di n. 95 conci d'arco e n. 30 blocchi da paramento in materiale tufaceo a disposizione dell'Amministrazione circa 30 giornate lavorative di scalpellino = |
" |
120.000 |
11) |
Sistemazione dei conci d'arco e blocchi da paramento sulla facciata della torre circa 20 giornate lavorative = |
" |
80.000 |
12) |
Serramenti in vetro VIS SECURIT con montanti e chiassili a sezione ridotta, comprese tende veneziane per regolare la luce mq. 21,92 a L. 35.000 = |
" |
767.200 |
13) |
Serramenti finestre in larice di 1^ qualità compresi gli scuri mq. 15,24 a L. 11.000 = |
" |
167.640 |
14) |
Porte esterne in larice di 1^ qualità mq. 7,76 a L. 7.000 = |
" |
54.320 |
15) |
n. 4 porte interne in larice scelto di 1^ qualità mq. 5,76 a L. 6.000 = |
" |
34.560 |
16) |
Rifacimento n. 3 archetti in pietra per i fornici dell'altana a corpo |
" |
15.000 |
17) |
Demolizione e rimozione tramezze in legno all'ultimo piano a corpo |
" |
3.000 |
18) |
Rifacimento finestre a crociera del '400 con relativa demolizione muratura, costituzione travetto in cemento o acciaio per la ripartizione dei carichi superiori, rifacimento architravi stipiti e meneaux in pietra lavorata a corpo |
" |
80.000 |
19) |
Ripasso generale del tetto ed eventuale sistemazione grondaie e pluviali a corpo |
" |
50.000 |
20) |
Impianto elettrico - somma prevista per un carico di illuminazione per esposizioni |
" |
60.000 |
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Totale |
L. |
2.384.838 |
21) |
per I.G.E. - opere non prevedibili dato il particolare tipo di intervento ed arrotondamento |
L. |
615.162 |
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Totale complessivo |
L. |
3.000.000 |
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======= |
In considerazione della loro particolare natura, i lavori di restauro dovranno essere eseguiti in economia diretta, a cura e sotto la sorveglianza della Sovraintendenza regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti.
Si propone, pertanto, che il Consiglio regionale
Deliberi
1°) di approvare l'esecuzione dei lavori, di cui al preventivo in premessa riportato, per il restauro della Torre del Lebbroso, di Aosta, di proprietà regionale, per un importo di spesa complessivo di Lire 3.000.000 (tre milioni);
2°) di approvare e di impegnare la spesa di Lire 3.000.000, da imputare sul capitolo 117 del bilancio preventivo per il corrente esercizio finanziario: "Spese per lavori di restauro e di manutenzione ecc.", previo aumento dello stanziamento ivi previsto della somma di Lire 2.000.000 (due milioni) da prelevare dal capitolo 112 del bilancio stesso: "Spese e contributi a Comuni, Enti, Istituzioni ecc.", che presenta la necessaria disponibilità;
3°) di stabilire che alla esecuzione dei sopramenzionati lavori di restauro si provveda in economia diretta, a cura e sotto la sorveglianza della Sovraintendenza regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti;
4°) di stabilire, altresì, che alla liquidazione delle spese di cui si tratta si provveda:
a)- con ordini di pagamento dell'Assessore alle Finanze, su presentazione di listini paga, per quanto concerne le mercedi agli operai;
b)- a richiesta dell'Assessore al Turismo, su presentazione di regolari fatture vistate dall'Assessore stesso, per quanto concerne la fornitura di materiali, di mezzi d'opera e di eventuale mano d'opera specializzata."
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RELAZIONE SUL RESTAURO DELLA TORRE DEL LEBBROSO DI AOSTA
"Gli elementi architettonicamente più interessanti della Torre del Lebbroso sono nel prospetto Est, verso la Città. Qui l'apparecchiatura in blocchi regolari, ed i fornici voltati ad arco, denotano come la Torre abbia conservato anche in elevazione l'aspetto romano. In particolare i sei fornici voltati ad arco a pieno centro sono riferibili puntualmente a quelli della Torre di Pailleron.
La Torre del Lebbroso appare come una costruzione che nel tempo ha subìto una serie di trasformazioni, di queste almeno tre sono chiaramente identificabili:
- alla prima databile intorno al 1400, sono riferibili le finestre a crociera del fronte Sud e tutte le finestre con stipiti e architravi in pietra;
- un secondo intervento, che cronologicamente può essere vicino a quello del 1400, ha probabilmente sopraelevato la torretta ed aperto i fornici dell'altana, creando un camino che ha chiuso le due finestre romane centrali nel prospetto Est;
- il terzo intervento, che può essere datato intorno alla fine del 1700 ha formato i muricci divisori interni e alzando tre fornici dell'altana ha dato alla Torre l'aspetto attuale.
Restaurare il monumento significa operare una scelta fra queste trasformazioni, eliminandone alcune, e ripristinando in altri casi elementi di un certo valore architettonico. Una scelta dunque, con i pericoli di arbitrarietà che essa comporta.
La Torre così come si trova oggi ha bisogno di consolidamento statico unicamente per la scala. L'insieme si trova in un notevole stato di abbandono e sporcizia ed il terreno all'intorno fino a prima della costituzione di tappeto erboso era usato come deposito di immondizie.
RESTAURO DI LIBERAZIONE - Alcune trasformazioni dei secoli passati appaiono arbitrarie, casuali od originate da necessità pratiche che noi possiamo ignorare e non hanno alcun significato culturale. Tali sono le occlusioni di finestre all'ultimo piano (altana), gli intonaci che corrono lungo la scala nella parete Nord, ecc. Per altre liberazioni e ripristini il discorso è molto più delicato.
Per esempio nel lato Est appare la serie di sei finestre (1° e 2° piano) voltate a arco che fanno parte della costruzione romana. Altre due finestre di questo tipo sono nei la parte sinistra della facciata Nord. Superiormente a queste finestre, e spesso fuori asse, sono in seguito state praticate altre aperture però coperte ad arco ribassato. Queste aperture dell'ultimo piano sono in tutto dodici. Due nella facciata Nord, due nella facciata Est, quattro a Sud e quattro ad Ovest, quasi tutte attualmente chiuse con muratura.
Le tre finestre che restano aperte hanno subìto una modificazione strutturale. E' stato demolito l'arco ribassato ed il vano è stato rialzato fino a quasi sotto il tetto, dove l'arco è sostituito da un architrave in legno.
Un problema che si presenta è appunto se sia il caso di ripristinare la forma ad arco ribassato oppure di lasciare l'architrave di legno. Si ritiene che per conferire unità al monumento si possano ricostruire le finestre ad arco ribassato, con qualche accorgimento per denunciare il restauro. Evidentemente le dodici aperture dell'ultimo piano sottotetto illuminavano un grande ambiente unico "altana" che, come in altri Castelli valdostani (Sarriod de la Tour, Tour du Colin) aveva funzioni di avvistamento, difesa ecc.
Quando nel corso del terzo intervento si decise di rendere abitabile l'ultimo piano, tre di queste aperture furono trasformate in finestre e perciò rialzate e non più voltate ad arco, per usufruire al massimo la luce, sotto il tetto che incombe sugli architravi delle finestre.
Il restauro sarà limitato ai seguenti interventi:
1) Risistemazione dei conci e dei blocchi da parametro in tufo unicamente dove sia evidente che sono caduti, ossia internamente alla maglia dei blocchi esistenti e per piccole superfici.
2) Apertura della finestra romana n. 28 nel prospetto Est e ripristino dei vecchi stipiti nelle finestre romane 30-32-34. Le finestre 29 e 33 sono lasciate chiuse perché posteriormente ad esse è stato sistemato un camino all'epoca del 3° intervento.
3) Apertura di parte delle finestre a crociera '400-tesche n. 26 e 27 nel prospetto SUD.
4) Apertura di n. 9 fornici dell'altana. Fornici n. 37-38-39-41-43-44-45.
5) Abbassamento delle finestre dell'altana n. 36-40-42 e loro riduzione a fornici mediante formazione di archetto ribassato.
6) Il restauro interno sarà costituito da:
I) |
- |
Consolidamento scala. |
II) |
- |
Rifacimento dei pavimenti: ciotoni nell'interrato, lastre in pietra al piano terra, pavimenti in larice al 1° e 2° piano. |
III) |
- |
Revisione generale degli intonaci e imbiancatura a calce e colla. |
7) Serramenti: i serramenti dei fornici dell'altana e quelli delle quattro finestre romane saranno posti sul filo interno dell'apertura. Saranno in vetro temperato con montanti a sezione minima per lasciare al massimo la sensazione dell'apertura libera.
I serramenti delle restanti finestre saranno con telai in legno e riquadrature che segnano le linee architettoniche, dove possibile si conserverà la forma dei telai esistenti.
Le restanti porte, se sostituite, avranno aspetto e struttura analoga a quelle esistenti.
Aosta, lì 23 maggio 1962.
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TORRE DEL LEBBROSO
Condizione attuale delle aperture e delle finestre
1..... Porta libera - blocchi romani sulla sinistra a spigolo vivo (reimpiego?)
2..... Porta libera - architrave e stipiti in pietra - da ripulire e conservare
3..... Porta libera - metteva in comunicazione con la porta in mattoni addossata alla torre a Nord (da chiudere) mazzette in mattoni
Finestre piccole '400 |
4-5-6-7-8-9-10-11 - Finestre libere piccole - architrave stipiti e davanzale in pietra lavorata |
Ultimo piano torretta |
12 - Finestra piccola - resti di apparecchiatura in aggetto in legno 13-14-15-16 - Finestre libere a sguancio esterno senza apparecchiature in pietra lavorata |
Finestre piano terra |
17-18 - Finestre libere a sguancio esterno senza apparecchiatura in pietra lavorata 19 - Finestra libera a sguancio esterno con mazzetta ad arco in cotto (in pessimo stato) 20 - Porta libera - architrave e stipiti in tufo 21 - Porta libera - architrave e stipiti in tufo 22 - Finestra libera - stipiti e voltini in mattoni |
Finestre grandi del 1400 |
23-24-25 - Finestra libera - architrave, stipiti e davanzali in pietra 26-27 - Finestre a crociera occluse a metà, apparecchiatura lapidea in parte nascosta o mancante |
Fornici finestre romane |
28 - Finestra occlusa - arco mancante del tutto - voltino medioevale 29 - Finestra occlusa - arco ben conservato 30-32 - Finestra libera - arco mancante 31-35 - Finestra occlusa - arco parzialmente mancante 33 - Finestra occlusa - arco mancante 34 - Finestra libera - arco mancante - architravi e stipiti davanzali in pietra riportati |
Fornici altana |
36 - Finestra libera rialzata - architrave in legno 37-39 - Finestra occlusa - voltino integro 38 - Finestra occlusa - voltino in pessimo stato 40-42 - Finestra libera rialzata - architrave in legno 41-43 - Finestra occlusa - voltino integro 44-45 - Finestra occlusa - voltino con fratture 46-47 - Finestra occlusa - voltino integro" |
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Il Presidente FILLIETROZ dichiara aperta la discussione sull'argomento in questione.
Prendono parte alla discussione gli Assessori SAVIOZ e FOSSON ed i Consiglieri BERTHET, TREVES e VESAN.
Il Presidente, FILLIETROZ, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento, dichiara chiusa la discussione ed invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione delle proposte della Giunta.
IL CONSIGLIO
- preso atto di quanto riferito dall'Assessore al Turismo, SAVIOZ, e concordando sulle proposte della Giunta;
- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti: trenta);
DELIBERA
1°) di approvare l'esecuzione dei lavori, di cui al preventivo in premessa riportato, per il restauro della Torre del Lebbroso, di Aosta, di proprietà regionale, per un importo di spesa complessivo di Lire 3.000.000 (tre milioni);
2°) di approvare e di impegnare la spesa di Lire 3.000.000, da imputare sul capitolo 117 del bilancio preventivo per il corrente esercizio finanziario: "Spese per lavori di restauro e di manutenzione ecc.", previo aumento dello stanziamento ivi previsto della somma di Lire 2.000.000 (due milioni) da prelevare dal capitolo 112 del bilancio stesso "Spese e contributi a Comuni, Enti, Istituzioni ecc.", che presenta la necessaria disponibilità;
3°) di stabilire che alla esecuzione dei sopramenzionati lavori di restauro si provveda in economia diretta, a cura e sotto la sorveglianza della Sovraintendenza regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti;
4°) di stabilire, altresì, che alla liquidazione delle spese di cui si tratta si provveda:
a) con ordini di pagamento dell'Assessore alle Finanze, su presentazione di listini paga, per quanto concerne le mercedi agli operai;
b) a richiesta dell'Assessore al Turismo, su presentazione di regolari fatture vistate dall'Assessore stesso, per quanto concerne la fornitura di materiali, di mezzi d'opera e di eventuale mano d'opera specializzata.
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