Oggetto del Consiglio n. 61 del 14 giugno 1961 - Verbale

OGGETTO N. 61/61 - LEGGE REGIONALE CONCERNENTE CONCESSIONE DI GARANZIA FIDEIUSSORIA DELLA REGIONE A FAVORE DEL COMUNE DI ST. VINCENT PER LA STIPULAZIONE DI UN MUTUO PASSIVO A LUNGA SCADENZA DA CONTRARRE PER IL FINANZIAMENTO DI LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ DI CARATTERE STRAORDINARIO.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, riferisce al Consiglio in merito al seguente disegno di legge regionale concernente concessione di garanzia fideiussoria della Regione a favore del Comune di St. Vincent, per la stipulazione di un mutuo passivo a lunga scadenza da contrarre per il finanziamento di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario, disegno di legge già trasmesso in copia ai Signori Consiglieri, con apposita relazione, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 7-8 aprile 1961:

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Il Comune di St. Vincent intende addivenire alla assunzione di un mutuo passivo a lunga scadenza per l'importo di L. 300 milioni occorrenti per il finanziamento delle spese previste per l'esecuzione di lavori urgenti di pubblica utilità di carattere straordinario la cui attuazione non può essere ulteriormente procrastinata in considerazione delle impellenti necessità dello sviluppo turistico di quel Comune.

I lavori pubblici urgenti che il Comune di St. Vincent intende finanziare con il provento del mutuo sono i seguenti:

1)

- Costruzione nuovo Municipio

L.

100.000.000

2)

- Allargamento Viale IV Novembre

"

80.000.000

3)

- Parcheggio "Fons Salutis"

"

60.000.000

4)

- Acquisto terreni campo sportivo

"

20.000.000

5)

- Strada panoramica: I tronco

"

40.000.000

Il Comune di St. Vincent ha interpellato vari Istituti Bancari e ha deliberato di assumere il mutuo di cui si tratta presso l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, richiedendo che l'ammortamento del mutuo stesso sia garantito dalla Regione (vedansi allegate copie di lettere).

Infatti il Comune stesso non ha più una sufficiente disponibilità di proventi ancora vincolabili a tal fine sui gettiti annui delle sovrimposte fondiarie e delle imposte di consumo, gettiti che sono in gran parte già vincolati a garanzia di mutui passivi in precedenza contratti per il finanziamento di lavori pubblici.

La Giunta ritiene che la Regione debba aderire alla richiesta del Comune di St. Vincent e concedere la garanzia regionale fideiussoria per l'ammortamento del mutuo passivo di cui si tratta.

Tale garanzia fideiussoria sull'ammontare annuo delle quote di ammortamento del mutuo varrà tutta la durata del mutuo stesso.

Nel caso in cui il Comune di St. Vincent non provveda al pagamento delle quote di ammortamento del mutuo alle previste scadenze, la Regione interverrebbe nel pagamento, salvo recupero delle somme pagate per conto del Comune.

Si propone che il Consiglio regionale approvi il seguente provvedimento legislativo:

(OMISSIS: Segue disegno di legge regionale riportato in calce al deliberato).

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ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO

Prot. n. 076

Aosta, li 14 febbraio 1961

Risposta a Sua del 27-1-1961

Oggetto: Mutuo di Lire 300 milioni per il finanziamento di opere pubbliche.

Ill.mo Signor SINDACO del Comune di ST. VINCENT

Con riferimento alla Sua richiesta, ci pregiamo comunicarLe che il nostro Istituto - Sezione Opere Pubbliche - è disposto a concedere il mutuo in oggetto alle seguenti condizioni:

somma mutuata Lire 300.000.000 in cartelle 5%;

durata: anni 35;

onere annuo Lire 21.402.672 - ivi compresi i diritti erariali, imposta sulle obbligazioni, diritti di commissione e relativa IGE (pagabile in due rate semestrali di Lire 10.701.336).

Tenuto conto che la semestralità di ammortamento, per effetto della riduzione dei diritti erariali quando il debito sia estinto per oltre la metà, si ridurrà, a partire dalla 50a semestralità, a Lire 10.430.983, la semestralità media di ammortamento (n. 49 di Lire 10.701.336 e n. 21 di Lire 10.430.983) viene a risultare di Lire 10.620.230, corrispondente ad un tasso effettivo di circa il 6,40% annuo, ivi compreso l'onere dello scarto di circa il 2% sulla cessione delle cartelle.

Inoltre, alla durata di anni 35 ed al tasso leggermente inferiore al 6,50%, si aggiungono pure l'esenzione da ogni tassa di bollo e di registro e la riduzione alla metà degli onorari notarili i quali, tradotti in cifra assoluta, comportano un beneficio di circa L. 5.000.000.

Infine, per quanto riguarda la fideiussione della Regione, sarebbe gradito che la stessa fosse garantita, se possibile, dal rilascio di delegazioni sulle entrate della Regione stessa.

Mentre restiamo a Sua completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento o precisazione, ci è gradito inviarLe i nostri migliori e più distinti saluti.

Istituto Bancario San Paolo di Torino

(119) Succursale di Aosta

f.to Guerci

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ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO

Succursale di Aosta

Prot. n. 0133

Aosta, 17 marzo 1961.

Oggetto: Mutuo di L. 300.000.000 per il finanziamento di opere pubbliche.

Ill.mo Signor SINDACO del Comune di ST. VINCENT

Facciamo seguito alla nostra del 14-2 u.s. per precisare le nostre condizioni (ancora migliorate rispetto a quelle precedenti) per la stipulazione di un mutuo di Lire 300.000.000 in cartelle 5% della sezione Opere Pubbliche del nostro Istituto:

anni 25 = semestralità media: Lire 12.004.908

anni 35 = semestralità media: Lire 10.558.428

Dette semestralità sono comprensive dei diritti erariali, imposta sulle obbligazioni, diritti di commissione e I.G.E. - quest'ultima dovuta solo sui diritti di commissione.

Garanzia: fideiussione della Regione, garantita, possibilmente, dal rilascio di delegazioni sulle entrate della Regione stessa.

Da tenere presente: a) la notevole incidenza dell'I.G.E. sugli interessi nel caso mutuo in contanti al 6,50% mentre nel caso da noi prospettato l'I.G.E. è solo sui diritti di commissione ed è già compresa nelle semestralità indicate; b) l'esenzione di ogni tassa di bollo e di registro e la riduzione alla metà degli oneri notarili; c) possibilità nel corso dell'anno di prelievi parziali con conguaglio interessi e commissioni (globalmente 6,40%) sulle somme effettivamente prelevate, mediante stipulazione di più mutui parziali.

Tasso effettivo risultante ad operazione ultimata: 6,40% (tutto compreso).

Considerati gli indubbi vantaggi della forma di mutuo più sopra indicata, riteniamo superfluo prospettare il caso del mutuo in contanti la cui durata massima è limitata a 25 anni, con tasso base di partenza del 6,50% e con le spese di bollo, registro, ecc. al 100% oltre la I.G.E. sugli interessi.

Sempre a disposizione comunque per trattare anche questa seconda forma, ci teniamo ancora a Sua completa disposizione per ogni e qualsiasi ulteriore chiarimento o precisazione.

La preghiamo di gradire, con l'occasione, i nostri migliori e più distinti saluti.

Istituto Bancario San Paolo di Torino

(119) Succursale di Aosta

f.to Guerci

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Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione generale sulla proposta.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, rileva che nell'adunanza in data 8 aprile 1961 (oggetto n. 12), il Consiglio, - considerato che avverso la deliberazione del Consiglio comunale di St. Vincent n. 21 in data 20 marzo 1961, concernente l'assunzione di un mutuo passivo di Lire 300 milioni per il finanziamento di opere di pubblica utilità, era stato presentato ricorso in data 28 marzo 1961 e che in merito alla citata deliberazione e al citato ricorso doveva decidere il competente organo di controllo tutorio (Giunta regionale) ad avvenuta istruttoria degli atti -, aveva rinviato ad una successiva adunanza del Consiglio la discussione e la decisione in merito alla proposta della Giunta concernente la concessione della garanzia fideiussoria della Regione a favore del Comune di St. Vincent per la stipulazione del mutuo passivo di cui si tratta.

Informa che, - su conforme parere dell'Ufficio Controllo Comuni, che ha esaminato attentamente la questione -, la Giunta regionale ha approvato, in sede di tutela, la deliberazione n. 21 in data 20 marzo 1961 del Comune di St. Vincent, che autorizza l'Amministrazione comunale ad assumere il suddetto mutuo passivo di Lire 300 milioni con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino.

Comunica che - essendo quindi venuti a cadere i motivi che avevano indotto il Consiglio a soprassedere, nella seduta dell'8 aprile 1961, alla discussione e ad ogni decisione in merito alla proposta in esame -, la Giunta propone che il Consiglio approvi il disegno di legge regionale concernente la concessione della garanzia fideiussoria di cui si tratta.

Il Consigliere PAGE fa presente che l'Amministrazione comunale di St. Vincent, oltre alla garanzia fideiussoria, aveva altresì richiesto il concorso dell'Amministrazione regionale nelle spese per il pagamento degli interessi dovuti all'Istituto mutuante, in analogia a quanto già praticato a favore del Comune di Aosta.

Osserva che non si possono praticare due pesi e due misure e chiede che l'Amministrazione regionale conceda anche al Comune di St. Vincent quanto ha già concesso al Comune di Aosta.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, ricorda che il mutuo passivo di Lire 480 milioni assunto dal Comune di Aosta è servito per finanziare opere di pubblica utilità non solo di interesse comunale, ma anche di interesse regionale; precisa che appunto per tale ragione il Consiglio regionale, nell'adunanza del 9 giugno 1960 (oggetto n. 57), aveva approvato la concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese annue di ammortamento del mutuo passivo.

Ricorda ancora che mentre, per il passato, l'Amministrazione regionale ha concesso contributi ai Comuni a pagamento di una quota parte nelle spese a carico dei Comuni stessi per numerose opere realizzate con i benefici della Legge Tupini, nessun contributo, invece, era stato concesso al Comune di Aosta per l'esecuzione di opere di pubblica utilità finanziate ai sensi e con i benefici della Legge Tupini.

Osserva che le opere che l'Amministrazione comunale di St. Vincent intende finanziare con il provento di un mutuo passivo a lunga scadenza di Lire 300 milioni non sono di interesse regionale, ma sono di esclusivo interesse comunale.

Informa che la Giunta regionale è venuta nella determinazione di proporre che il Consiglio approvi la concessione della garanzia fideiussoria richiesta dal Comune di St. Vincent, per l'accensione di un mutuo di Lire 300 milioni, perché vi è la garanzia di solvibilità da parte del Comune di St. Vincent, in quanto, anche nella deprecata ipotesi che detto Comune non sia in grado di far fronte agli impegni assunti con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, l'Amministrazione regionale, - che dovrebbe, in tal caso, sostituirsi al Comune nel pagamento dei ratei di ammortamento -, avrebbe sempre la possibilità di rivalersi verso il Comune di St. Vincent trattenendo somme sugli importi che l'Amministrazione regionale concede annualmente al Comune predetto ai sensi del capoverso 6° della deliberazione consiliare n. 29 in data 11 aprile 1949 e della deliberazione consiliare n. 70 in data 17 maggio 1946, deliberazioni prorogate a tutt'oggi.

Aggiunge che, se l'Amministrazione regionale non concedesse la predetta garanzia fideiussoria, il Comune di St. Vincent non potrebbe ottenere il mutuo in questione, essendo già i suoi gettiti vincolati in gran parte a garanzia di mutui passivi in precedenza contratti per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Il Consigliere DUJANY rileva che nella seduta del 9 giugno 1960, - in cui fu discussa la questione della concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni -, i Consiglieri della minoranza precisarono che, approvando la concessione dei predetti contributi annui straordinari al Comune di Aosta, il Consiglio veniva ad instaurare un principio che avrebbe dovuto essere esteso a tutti i Comuni della Regione che intendessero contrarre mutui per l'esecuzione di opere di pubblica utilità.

Osserva che tutti i Comuni hanno diritto allo stesso trattamento praticato a favore del Comune di Aosta e che, avendo l'Amministrazione comunale di St. Vincent richiesto, oltre alla garanzia fideiussoria regionale, anche il concorso della Regione nel pagamento degli interessi dovuti all'Istituto mutuante, l'Amministrazione regionale ha l'obbligo morale di accogliere tale richiesta per un senso di giustizia e di equità.

Ricorda che nella seduta del 9 giugno 1960 il Presidente della Giunta, Marcoz, dichiarò di accettare il suggerimento fatto dai Consiglieri della minoranza, di prendere in considerazione eventuali analoghe richieste di altri Comuni intese ad ottenere il concorso della Regione nelle spese di ammortamento di mutui da contrarre per il finanziamento di opere di pubblica utilità riguardanti la viabilità.

Osserva che si tratta, ora, di mettere in pratica tale suggerimento già accettato, in via di massima, dalla Giunta a titolo di raccomandazione.

Aggiunge che parecchie opere di pubblica utilità finanziate con il provento del mutuo di Lire 480 milioni contratto dal Comune di Aosta non hanno nulla a che vedere con la viabilità e che, quindi, non vi è motivo alcuno per cui l'Amministrazione regionale non debba ora concorrere al pagamento delle spese di ammortamento del mutuo di Lire 300 milioni che l'Amministrazione comunale di St. Vincent ha deliberato di contrarre con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino per il finanziamento di opere di pubblica utilità.

Il Consigliere TREVES, premesso di concordare su quanto detto dal Consigliere Page, afferma che le opere di pubblica utilità che il Comune di St. Vincent intende finanziare con il provento del mutuo stipulando hanno anche un interesse regionale, oltre che comunale, in quanto servono a completare e a migliorare l'attrezzatura turistica di St. Vincent che è la sede della Casa da gioco, da cui la Regione trae i fondi per il finanziamento dei lavori di pubblica utilità eseguiti nei vari Comuni della Valle.

L'Assessore FOSSON comunica che parecchi lavori finanziati con il mutuo di Lire 480 milioni contratto dal Comune di Aosta non concernevano solo il problema della viabilità ed avrebbero dovuto essere eseguiti direttamente dalla Regione perché di preminente interesse regionale.

Fa presente che l'Amministrazione regionale ha ritenuto, invece, opportuno di adottare il noto provvedimento concernente la concessione di contributi annui regionali al Comune di Aosta, per la durata di 25 anni, a titolo di concorso regionale nella spesa annua di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni.

Circa il rilievo fatto, dal Consigliere Dujany, - secondo cui, nella seduta del 9 giugno 1960, il Presidente della Giunta, Marcoz, avrebbe dato assicurazioni che la Giunta accettava la raccomandazione, fatta dai Consiglieri della minoranza, di voler prendere in considerazione eventuali analoghe richieste di altri Comuni intese ad ottenere il concorso della Regione nelle spese di ammortamento di mutui da contrarre per il finanziamento di opere di pubblica utilità attinenti alla viabilità, - ricorda che venne allora precisato al Consiglio, dal Presidente della Giunta, che l'Amministrazione regionale avrebbe deciso caso per caso, dopo attento esame delle singole richieste dei Comuni nonché della urgente necessità, o meno, delle opere da finanziare con i contraendi mutui.

Comunica che, in effetti, ad una seconda richiesta fatta dal Comune di Aosta per la concessione di contributi annui straordinari a titolo di concorso regionale nella spesa di ammortamento di altri mutui passivi che l'Amministrazione comunale di Aosta intendeva contrarre, la Giunta regionale rispose negativamente ritenendo che non fosse opportuno di seguire il sistema già adottato per il mutuo precedente.

Precisa che la questione del mutuo da contrarre dal Comune di St. Vincent è totalmente diversa da quella del mutuo di 480 milioni contratto dal Comune di Aosta, perché l'Amministrazione comunale di Aosta non aveva richiesto la concessione della garanzia fideiussoria della Regione per l'accensione del mutuo, mentre l'Amministrazione comunale di St. Vincent ha richiesto la garanzia fideiussoria della Regione, senza la quale non potrebbe stipulare il mutuo, per la ragione che i gettiti del Comune sono già in gran parte vincolati a garanzia di mutui passivi in precedenza contratti.

Riferisce che la Giunta ha ritenuto di proporre al Consiglio di concedere la garanzia fideiussoria richiesta dal Comune di St. Vincent anche perché è assicurata, comunque, la solvibilità del predetto Comune in quanto la Regione ha la possibilità di rivalersi sulle somme da versare annualmente al Comune sui proventi della Casa da gioco a' sensi delle deliberazioni consiliari n. 70 in data 17-5-1946 e n. 29 in data 11-4-1949.

Precisa che l'Amministrazione comunale di St. Vincent, dopo aver richiesto, in un primo momento, che la Regione concorra anche nelle spese per il pagamento degli interessi per il mutuo, ha desistito, successivamente, da tale richiesta, dichiarando di essere soddisfatta della concessione della garanzia fideiussoria regionale.

L'Assessore MANGANONI, riferendosi al rilievo, fatto dal Consigliere Dujany, - secondo cui il Consiglio regionale deve, in analogia a quanto praticato dal Comune di Aosta, concedere anche al Comune di St. Vincent contributi annui straordinari per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del contraendo mutuo passivo, - osserva che il Comune di St. Vincent percepisce ogni anno dall'Amministrazione regionale contributi sui fondi delle entrate della Casa da gioco di St. Vincent, contributi che si aggirano sugli 80-90 milioni di Lire, oltre alle opere pubbliche finanziate ed eseguite direttamente dalla Regione nel Comune di St. Vincent.

Precisa che, quest'anno, l'Amministrazione regionale, oltre ad avere corrisposto i predetti contributi al Comune di St. Vincent, ha eseguito lavori di bitumatura sulla strada della Collina di St. Vincent per un importo di spesa di Lire 40-50 milioni.

Rileva che, per il passato, l'Amministrazione comunale di Aosta non riceveva dall'Amministrazione regionale i contributi concessi ai vari Comuni della Valle per la realizzazione di opere di pubblica utilità finanziate a' sensi e con i benefici della Legge Tupini, il che, - egli dice -, costituiva un atto di ingiusta discriminazione nei confronti dell'Amministrazione comunale di Aosta.

Dichiara quindi che l'avvenuta concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nella spesa annua di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni non è altro, in definitiva, che una riparazione dell'ingiustizia commessa nei confronti del Comune di Aosta dalla precedente Amministrazione regionale.

L'Assessore CHANTEL premette che, se si dovesse concedere a tutti i Comuni che intendono contrarre mutui per il finanziamento di opere di pubblica utilità, oltre alla garanzia fideiussoria della Regione, anche contributi regionali a titolo di concorso nelle spese di ammortamento dei mutui, gli stanziamenti di spesa del bilancio dell'Assessorato ai Lavori Pubblici verrebbero totalmente assorbiti e l'Amministrazione regionale non avrebbe più la possibilità di finanziare lavori di pubblica utilità di interesse regionale.

Dichiara che non è quindi possibile per l'Amministrazione regionale seguire tale sistema e che, qualora da parte di qualche Comune venisse richiesta, in avvenire, la concessione della garanzia fideiussoria regionale per l'accensione di un mutuo, bisognerà, in primo luogo, accertare la possibilità di ricupero delle somme da pagare eventualmente dalla Regione in caso di insolvenza del Comune verso l'Istituto mutuante.

Per quanto riguarda il caso in discussione, rileva che l'Amministrazione regionale, concedendo al Comune di St. Vincent la garanzia fideiussoria richiesta per la stipulazione di un mutuo passivo a lunga scadenza dell'importo di Lire 300.000.000, dà già un aiuto effettivo e concreto al Comune di St. Vincent, poiché il predetto Comune non potrebbe, in caso contrario, addivenire alla accensione di un mutuo se non per l'importo ridotto di Lire 100 milioni in quanto le sue entrate fiscali sono già in gran parte vincolate a garanzia di mutui passivi in precedenza assunti.

Il Consigliere TREVES, premesso che è doveroso che tutti i Comuni possano usufruire delle condizioni di favore praticate al Comune di Aosta dall'Amministrazione regionale, chiede che all'ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio regionale sia inserito il seguente oggetto: "Studio della possibilità della concessione di mutui a tutti i Comuni della Valle d'Aosta".

Rileva che ogni Comune percepisce, attualmente, dal Consorzio dei Comuni costituenti il Bacino Imbrifero della Valle d'Aosta una determinata quota degli introiti che il predetto Consorzio incassa annualmente ed esprime l'avviso che, dando la possibilità ai singoli Comuni di stipulare mutui a condizioni di favore, i Comuni stessi, anche quelli più piccoli, sarebbero in grado di eseguire le opere pubbliche necessarie per il completamento della loro attrezzatura turistica, ai fini del potenziamento del loro sviluppo turistico ed economico.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, ribadisce che l'Amministrazione comunale di St. Vincent, che, in un primo tempo, aveva richiesto anche il concorso della Regione nelle spese per il pagamento degli interessi passivi, successivamente ha desistito da tale richiesta.

Circa la proposta, fatta dal Consigliere Trèves, di inserire all'ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio regionale la questione dello "studio della possibilità della concessione di mutui a tutti i Comuni della Valle d'Aosta", dichiara che il formulare proposte di iniziative, sapendo a priori che tali iniziative non possono essere attuate per la complessità del problema e per la mancanza di sufficienti fondi, significa volere fare della demagogia.

Afferma che, se il provvedimento legislativo con cui il Consiglio ha approvato la concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni dovesse costituire un precedente da seguire in ogni caso a favore di tutti gli altri Comuni, il Consiglio dovrebbe avere il coraggio di riconoscere di aver errato nell'adottare il suddetto provvedimento.

Fa presente, infatti, che l'estensione di tale provvedimento porterebbe a delle conseguenze finanziarie gravi e inimmaginabili; invita quindi i Consiglieri della minoranza ad essere realisti e a fare una opposizione costruttiva e non deleteria per l'Amministrazione regionale.

Il Consigliere BORDON rileva che il nocciolo della sostanza sta nel fatto che, - nel deliberare la concessione al Comune di Aosta di contributi annui straordinari per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni -, si è già instaurato un principio che deve trovare applicazione nei confronti di tutti i Comuni della Regione che intendono ricorrere alla accensione di mutui per finanziamenti di opere di pubblica utilità.

Osserva che l'Amministrazione regionale, a distanza di un anno appena dalla data del provvedimento assunto in favore del Comune di Aosta, non può oggi rifiutare di concedere analoghi contributi straordinari al Comune di St. Vincent per il pagamento degli interessi passivi sul contraendo mutuo.

Osserva che, se si agisse in tal modo, si verrebbe a commettere una ingiustizia, poiché si verrebbe ad usare un peso ed una misura per il Comune di Aosta ed altro peso ed altra misura oggi per il Comune di St. Vincent e domani per altri Comuni in condizioni forse di maggior bisogno.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, ribadisce che le opere finanziate con il mutuo di Lire 480 milioni contratto dal Comune Aosta con il concorso finanziario della Regione avevano un interesse regionale, che non può essere disconosciuto.

Il Consigliere PAGE informa che l'Amministrazione comunale di St. Vincent ha impostato varie opere sulla legge Tupini, - quali: l'acquedotto comunale, le scuole, strada del Colle di Joux, ecc., contraendo mutui per i quali paga tuttora onerosi interessi passivi; osserva che per l'accensione di tali mutui il Comune ha dovuto vincolare gran parte dei proventi delle entrate fiscali comunali.

Il Consigliere DUJANY ribadisce le ragioni da lui esposte in precedenza a sostegno della proposta di praticare nei confronti del Comune di St. Vincent lo stesso trattamento praticato nei confronti del Comune di Aosta.

L'Assessore SAVIOZ fa presente che, nella seduta del 9 giugno 1960 -, in cui fu discussa ed approvata la proposta di concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480 milioni, - il Consiglio tenne conto del fatto che molte opere da finanziare con il provento di tale mutuo avevano un interesse regionale e non soltanto un interesse comunale.

Cita, ad esempio, il Campo sportivo Tesolin, costruito per i giovani frequentanti le Scuole e, soprattutto, per quelli frequentanti le Scuole superiori alle quali accedono non soltanto i giovani di Aosta, ma anche quelli di tutta la Valle.

Riconosce che anche le opere che l'Amministrazione comunale di St. Vincent intende realizzare con il provento del contraendo mutuo di Lire 300 milioni hanno, indirettamente, anche un interesse regionale perché servono a migliorare e a potenziare l'attrezzatura turistica di detto Comune che è sede della Casa da gioco.

Ritiene che, qualora dovessero pervenire, in seguito, nuove richieste di concessione di garanzia fideiussoria da parte di altri Comuni per l'accensione di mutui per il finanziamento di opere di pubblica utilità, dette richieste dovrebbero essere esaminate, caso per caso, tenendo presenti le necessità e le possibilità finanziarie dei Comuni richiedenti.

Il Consigliere GUGLIELMINETTI, - dopo aver premesso che non intende affatto interferire nell'attività dell'Amministrazione del Comune di St. Vincent, - osserva che, forse, le cinque opere che detto Comune intende finanziare con il provento del contraendo mutuo di Lire 300 milioni, per il quale è stata richiesta la concessione della garanzia fideiussoria regionale, pur essendo necessarie, non sono tutte di una urgenza tale da dover essere realizzate subito; cita, ad esempio, la costruzione di un nuovo municipio, opera per la quale è prevista la spesa di oltre Lire 100 milioni.

Rileva che, rinviando l'attuazione di tali opere non urgenti, l'Amministrazione comunale di St. Vincent potrebbe ridurre l'importo del mutuo, limitandolo alla cifra di Lire 100 milioni.

Osserva che, - avendo il Comune di St. Vincent la possibilità di dare le necessarie garanzie per l'accensione di un mutuo di tale importo -, non sarebbe più necessaria la concessione della garanzia fideiussoria regionale e verrebbe, così, a cadere ogni discussione in merito.

Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dichiara che un criterio di giudizio da tenere in primo luogo presente, - nel caso dovessero pervenire all'Amministrazione regionale ulteriori richieste di Comuni intese ad ottenere la garanzia fideiussoria regionale per l'accensione di mutui per il finanziamento di lavori pubblici, - è quello dell'accertamento della solvibilità dei Comuni richiedenti la garanzia fideiussoria.

In merito alle dichiarazioni del Consigliere Guglielminetti, rileva, anzitutto che, come giustamente è stato fatto notare dal predetto Consigliere, l'Amministrazione regionale, che si batte strenuamente per la difesa dell'autonomia regionale e dei suoi dirigenti, non può interferire nell'Amministrazione del Comune di St. Vincent.

Circa il rilievo concernente il costruendo Municipio di St. Vincent, fa presente che il Municipio attuale risale al 1772 e che il Comune di St. Vincent ha urgente necessità di avere una sede decorosa e adeguata all'importanza e alle esigenze della stazione turistica di St. Vincent.

Il Consigliere BERTHET, riferendosi all'affermazione secondo cui l'Amministrazione regionale precedente avrebbe praticato criteri discriminatori nei confronti del Comune di Aosta, - rifiutando la concessione di contributi regionali a pagamento di una quota parte delle spese a carico del Comune per le opere realizzate con i benefici della legge Tupini, - dichiara che tale affermazione non ha fondamento perché le varie opere impostate sulla Legge Tupini non avevano ottenuto approvazione ministeriale e, quindi, l'Amministrazione regionale non poteva concedere al predetto Comune i contributi regionali prima che le opere fossero approvate ed ammesse ai benefici della Legge Tupini.

L'Assessore MANGANONI fa presente di non essere in possesso dei dati necessari per poter rispondere, seduta stante, al Consigliere Berthet e si riserva di fornire in seguito chiarimenti in proposito.

Dopo ulteriori interventi del Consigliere DUJANY e dell'Assessore FOSSON, il Consigliere TREVES insiste sulla sua richiesta di inserire all'ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio regionale la proposta di studio della possibilità della concessione di mutui a tutti i Comuni della Valle d'Aosta per il finanziamento di lavori pubblici.

Il Presidente, FILLIETROZ, fa presente che per l'iscrizione del menzionato oggetto all'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare è necessario che il Consigliere Trèves presenti una mozione in tale senso alla Presidenza del Consiglio regionale; dichiara quindi chiusa la discussione di carattere generale sul disegno di legge in esame.

Il Consigliere BORDON, a nome dei Consiglieri della minoranza, fa la seguente dichiarazione di voto:

"Noi dichiariamo di essere favorevoli alla fideiussione per il Comune di St. Vincent, ma chiediamo che anche per gli interessi passivi si tratti l'Amministrazione di St. Vincent come venne trattata l'Amministrazione comunale di Aosta; e come dicemmo ieri, ripetiamo oggi, che per quel principio di giustizia, che non è mai venuto meno in questa sala consiliare e per il quale sempre ci batteremo, chiediamo che uguale trattamento venga fatto a tutti i Comuni della Valle, in particolare a quelli di alta montagna".

Dopo breve discussione in merito alla soprariportata dichiarazione di voto, - discussione alla quale prendono parte l'Assessore FOSSON, il Presidente della Giunta, MARCOZ, ed i Consiglieri DUJANY e BORDON -, il Presidente, FILLIETROZ, invita il Consiglio a procedere all'esame e alla approvazione, per alzata di mano, dei singoli articoli del disegno di legge.

Articoli 1-2-3-4-5 e 6: Si dà atto che gli articoli controindicati sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione (Consiglieri presenti e votanti: ventotto).

Il Presidente, FILLIETROZ, - dopo aver accertato e dichiarato che i vari articoli (n. 6 articoli) del disegno di legge in esame sono stati dal Consiglio singolarmente approvati, con separate votazioni, per alzata di mano, - invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, per l'approvazione del sottoriportato disegno di legge nel suo complesso.

Procedutosi alla votazione finale, a scrutinio segreto, ed allo spoglio dei voti con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori: DUJANY, MACHET e VALLINO, il Presidente, Fillietroz, accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: ventotto;

- voti favorevoli: ventisette;

- un voto contrario.

Il Presidente, Fillietroz, in base all'esito della votazione, dichiara che il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza di voti favorevoli, il sottoriportato disegno di legge regionale concernente la concessione di garanzia fideiussoria della Regione a favore del Comune di St. Vincent per la stipulazione di un mutuo passivo a lunga scadenza da contrarre per il finanziamento di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario:

Disegno di legge regionale n. 3

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

LEGGE REGIONALE ... 1961, N. ... : CONCESSIONE DI GARANZIA FIDEIUSSORIA DELLA REGIONE PRESSO L'ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO PER IL PAGAMENTO DELLE QUOTE ANNUE DI AMMORTAMENTO DI UN MUTUO PASSIVO A LUNGA SCADENZA DA CONTRARSI DAL COMUNE DI ST. VINCENT PER IL FINANZIAMENTO DI LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ.

Il Consiglio regionale ha approvato;

Il Presidente della Giunta regionale

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

È autorizzata la concessione della garanzia fideiussoria della Regione per il periodo di anni 35, presso l'Istituto Bancario San Paolo, di Torino, nell'interesse e a favore del Comune di St. Vincent, fino alla concorrenza delle quote annue di ammortamento del mutuo passivo a lunga scadenza dell'importo di lire trecento milioni, da contrarsi dal Comune stesso per il finanziamento di spese straordinarie per l'esecuzione di lavori urgenti di pubblica utilità.

Art. 2

La garanzia fideiussoria regionale di cui al precedente articolo sarà prestata per tutta la durata del mutuo stesso e per l'ammontare delle quote di ammortamento stabilite in misura di Lire 10.639.536 per le prime quarantanove semestralità e di Lire 10.369.182 per le rimanenti ventuno semestralità.

La garanzia fideiussoria regionale sarà operante, ai fini dell'eventuale intervento finanziario della Regione, nei casi in cui il mutuatario Comune di St. Vincent non provvederà al pagamento dei ratei delle quote di ammortamento del mutuo alle previste scadenze; in tali casi la Regione si sostituirà all'Istituto Bancario mutuante in tutte le ragioni di diritto nei confronti del Comune mutuatario ai fini del recupero dei ratei delle quote di ammortamento corrisposti dal Tesoriere regionale per conto del Comune predetto.

Art. 3

Il Presidente della Giunta regionale e, in caso di assenza o impedimento, l'Assessore regionale alle Finanze, sono autorizzati a sottoscrivere gli atti necessari per la concessione, a nome e per conto della Regione, della garanzia fideiussoria regionale di cui ai precedenti articoli secondo le modalità in vigore presso l'Istituto Bancario San Paolo, di Torino, previamente concordate ed approvate con deliberazione della Giunta regionale.

Art. 4

Al finanziamento delle spese eventualmente derivanti a carico della Regione dalla concessione della garanzia fideiussoria di cui alla presente legge, ed ai conseguenti ricuperi di spese a carico del mutuatario Comune di St. Vincent, si provvederà mediante imputazione ai seguenti nuovi appositi capitoli nella categoria dei movimenti di capitali della parte SPESE e nella parte ENTRATE del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, capitoli da reiscriversi nei bilanci di previsione della Regione per i successivi esercizi finanziari per tutta la durata dell'ammortamento del mutuo di cui ai precedenti articoli:

- nuovo istituendo capitolo della parte SPESE: "Spese per pagamento di somme all'Istituto Bancario San Paolo, di Torino, in relazione alla concessione di garanzia fideiussoria regionale a favore del mutuatario Comune di St. Vincent;

- nuovo istituendo capitolo della parte ENTRATE: "Entrate per riscossione di crediti verso il Comune di St. Vincent, in relazione alla concessione di garanzia fideiussoria regionale presso il mutuante Istituto Bancario San Paolo, di Torino".

Art. 5

La Giunta regionale provvederà, con sue motivate deliberazioni, all'approvazione, al finanziamento ed alla liquidazione delle spese eventualmente derivanti a carico della Regione dalla concessione della garanzia fideiussoria di cui alla presente legge con imputazione delle spese stesse al nuovo istituendo capitolo della categoria delle spese per movimento di capitali dei bilanci di previsione della Regione, come previsto al precedente articolo 4.

La Giunta regionale provvederà, con sue motivate deliberazioni, agli atti necessari per il ricupero, a carico del mutuatario Comune di St. Vincent, delle somme eventualmente risultanti a credito della Regione in relazione agli eventuali pagamenti di somme per le spese previste al precedente articolo 4, con introito al nuovo istituendo capitolo della categoria delle entrate per movimento di capitali dei bilanci di previsione della Regione, come previsto al precedente articolo 4.

Art. 6

La presente legge entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge sarà inserta nella raccolta ufficiale delle leggi e dei regolamenti della Regione Autonoma della Valle di Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

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