Oggetto del Consiglio n. 56 del 14 aprile 1961 - Verbale

OGGETTO N. 56/61 - IMPORTAZIONE DALLA FRANCIA DI BOVINI DA MACELLO. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare)

Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare, concernente l'oggetto: "Importazione dalla Francia di bovini da macello", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 7-8 aprile 1961:

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Châtillon, li 9-2-1961

Signor PRESIDENTE

Consiglio regionale

AOSTA

Prego inserire seguente interpellanza ordine del giorno prossimo Consiglio:

"Alcuni mesi or sono vennero importati in Valle d'Aosta capi di bovini da macello dalla Francia;

chiedesi

1) quale fu il parere espresso dalla Giunta regionale o dal suo Presidente sulla domanda inoltrata dagli interessati tendente ad ottenere l'apposita autorizzazione di importazione;

2) quale autorità regionale espresse tale parere;

3) se vi sono altre domande del genere pendenti presso l'Amministrazione regionale ed, in caso positivo, con quale esito".

Ringrazia ed ossequia.

F.to Dujany Cesare

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L'Assessore CHANTEL, in risposta ai quesiti formulati dal Consigliere Dujany nella interpellanza soprariportata, premette che la autorizzazione all'importazione di bovini dall'estero viene rilasciata dal Ministero della Sanità, previo nulla osta dell'Amministrazione regionale.

Informa che, a tutt'oggi, soltanto un richiedente ha ottenuto l'autorizzazione dal predetto Ministero per l'importazione in Valle d'Aosta di 500 capi bovini provenienti dalla Francia e destinati per la macellazione, ma fa presente che, in effetti, di tale numero furono importati nel periodo di validità dell'autorizzazione soltanto 33 capi bovini, che furono avviati ad un macello di Courmayeur.

Precisa che, a quanto risulta, diversi di tali capi di bestiame, dopo essere stati macellati, sono stati trasportati a Milano per la vendita sul mercato-carni di detta città.

Osserva che la suddetta richiesta di importazione fu accolta a titolo sperimentale e, cioè, per vedere se l'importazione di capi bovini da macello dall'estero avrebbe avuto favorevoli ripercussioni sul mercato per quanto riguarda i prezzi.

Riferisce che altra autorizzazione è stata concessa ma per l'importazione di muli, di cui la Valle d'Aosta ha necessità, ed altra ancora per l'importazione di ventimila pulcini di razza olandese (su duecento mila richiesti).

Informa che una richiesta di importazione dall'estero di duecento capi bovini da ingrasso, per la vendita sul mercato come carne da macello, non è stata accolta e ne spiega le ragioni.

Comunica che in Valle d'Aosta vi è una carenza di bestiame da macello perché l'allevamento locale non offre le quantità di carni necessarie per la Popolazione che è in continuo aumento, per cui i negozianti ed i macellai della Valle sono costretti a rifornirsi, per il fabbisogno della popolazione, in altre zone di produzione, quale la pianura piemontese, dove viene allevato su larga scala il vitello, o ad acquistare i vitelli vivi o le carni importate dall'estero.

Precisa che, dai dati forniti dalla Direzione del Civico macello di Aosta, risulta che per la sola Città di Aosta vengono importati settimanalmente da fuori Valle 25-30 capi da macello e non meno di quintali dieci di carni macellate fresche.

Comunica che il mercato locale dispone soltanto di un limitato numero di animali da macello, la maggior parte dei quali sono adulti o vecchi.

Fa presente che i sanati, i vitelli ed i vitelloni sono molto rari e mancano del tutto nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, perché i parti, a causa dell'alpeggio nei mesi estivi, avvengono dopo la demonticazione e, cioè, nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo.

Osserva che, per contro, il consumo di carni è in continuo aumento anche tra i ceti sociali meno abbienti.

Precisa che il bestiame valdostano è di razza pregiata e che gli agricoltori hanno, quindi, interesse ad allevare e selezionare i capi bovini per la produzione del latte e non già procedere ad allevare bestiame da macello, salvo in pochi casi, cioè quando trattasi di sanati.

L'Assessore FOSSON, a chiarimento di quanto detto dall'Assessore Chantel, comunica che le autorizzazioni per l'importazione dall'estero di capi bovini sono rilasciate esclusivamente dal Ministero competente.

Fa presente che all'Amministrazione regionale compete soltanto di dare un parere tecnico sulla possibilità dell'osservanza delle norme sanitarie che regolano le importazioni, sotto il controllo dei veterinari condotti.

Aggiunge che tale parere viene trasmesso al Ministero della Sanità unitamente alle domande di importazione che devono essere presentate all'Amministrazione regionale per l'inoltro al predetto Ministero.

Per quanto riguarda l'importazione in Italia dall'estero di burro, animali vivi bovini, carni fresche e congelate, cita, per un raffronto, i dati relativi ai primi mesi del 1959 e del corrispondente periodo del 1960, desunti dal giornale "La Stampa" del 5 febbraio 1961:

Anno 1959

Anno 1960

burro

q.li 98.632

q.li 322.585

animali vivi bovini, capi:

168.665

311.800

carni fresche e congelate

q.li 1.324.500

q.li 1.582.892

Il Consigliere DUJANY dichiara di essere soddisfatto dei chiarimenti avuti in risposta ai quesiti di cui ai numeri 2 - 3 nell'interpellanza, ma di non essere altrettanto soddisfatto dei chiarimenti avuti in risposta al quesito n. 1 dell'interpellanza ("1 - quale fu il parere espresso dalla Giunta regionale o dal suo Presidente sulla domanda inoltrata dagli interessati tendente ad ottenere l'autorizzazione di importazione").

Precisa che, se la Giunta regionale avesse espresso parere contrario alla richiesta di importazione dalla Francia di 500 capi bovini, il Ministero della Sanità non avrebbe, evidentemente, concesso l'autorizzazione all'importazione.

Rileva che, anche nel 1955, fu richiesto all'Amministrazione regionale il nulla osta per l'importazione dall'estero di due mila bovini da macello, ma fa presente che la Giunta si dichiarò allora contraria alla concessione dell'autorizzazione richiesta che non fu, quindi, concessa dal Ministero della Sanità.

Dà lettura, in proposito, della seguente deliberazione di Giunta n. 1032, in data 1° giugno 1955:

"Il Presidente Avv. Bondaz comunica che gli è pervenuta una richiesta per la concessione del prescritto nulla osta (prefettizio) per l'importazione dall'estero di duemila bovini da macellare in un impianto da macello di Courmayeur.

Informa di aver chiesto il parere del Veterinario regionale in merito alla concessione del richiesto nulla osta, parere che non gli è ancora pervenuto.

Riservandosi di prendere una decisione in merito allorquando avrà esaminato il parere del Veterinario regionale, comunica che intende conoscere il parere della Giunta regionale in merito all'argomento, che può interessare il problema dei prezzi del bestiame in Valle.

L'Assessore Dr. Marchiando osserva che la persistente siccità diminuirà grandemente, quest'anno, la produzione foraggera locale per cui si avrà una maggiore necessità di vendita di bestiame di produzione locale, con diminuzione di prezzi, diminuzione che sarebbe ancora aggravata dall'importazione di bestiame da macello dall'estero, con conseguenti maggiori danni ai contadini valdostani.

L'Assessore Geom. Arbaney, concorda con quanto espresso dall'Assessore Dr. Marchiando e, in relazione alla ridotta produzione foraggera dell'anno in corso, reputa opportuno che il Presidente della Giunta, prima di adottare una decisione circa la concessione, o meno, del menzionato nulla osta, senta pure il parere dell'Ispettore Agrario regionale Dr. Reggio.

Segue discussione, al termine della quale

LA GIUNTA

prende atto di quanto sopra e concorda, in linea di massima, sulla proposta dell'Assessore Geom. Arbaney e sull'opportunità che il Presidente della Giunta regionale neghi il richiesto nulla osta per l'importazione di duemila bovini da macello dall'estero, al fine di evitare l'ulteriore riduzione dei prezzi di vendita del bestiame di produzione locale e i conseguenti danni ai contadini valdostani allevatori di bestiame".

Il Consigliere DUJANY raccomanda che, per. l'avvenire, la Giunta esprima parere contrario all'importazione dall'estero di bovini da macello per non danneggiare gli agricoltori della Valle d'Aosta.

L'Assessore CHANTEL dichiara che i problemi economici locali vanno affrontati e risolti a seconda delle situazioni, per cui non può accettare la raccomandazione tassativa fatta dal Consigliere Dujany.

Precisa che, se in un domani dovesse constatare che una importazione diretta di bestiame da ingrasso per la macellazione servisse a fare ridurre i prezzi sul mercato a tutto beneficio della popolazione, non esiterebbe - per le ragioni già illustrate - a proporre alla Giunta di esprimere parere favorevole alla concessione dell'autorizzazione da parte del Ministero della Sanità per l'importazione in Valle d'Aosta del bestiame in questione.

Il Consiglio prende atto.

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