Oggetto del Consiglio n. 29 del 18 gennaio 1964 - Verbale
OGGETTO N. 29/64 - RISARCIMENTO DANNI ARRECATI ALLE PROPRIETÀ PRIVATE DALLA POSA IN OPERA DELL'OLEODOTTO GENOVA-AIGLE. PROPOSTA DI PROVVEDIMENTI. (Mozione dei Consiglieri regionali Signori Bonichon Giuseppe e Pedrini Ennio)
Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Bonichon Giuseppe e Pedrini Ennio, concernente: "Risarcimento danni arrecati alle proprietà private dalla posa in opera dell'oleodotto Genova-Aigle", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 17 gennaio 1964:
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Aosta, 30 novembre 1963
Ill.mo Signor
Presidente del Consiglio
Regione Autonoma della Valle d'Aosta
I sottoscritti Consiglieri del Partito Liberale Italiano, fermo restando il giudizio della Corte d'Appello di Torino,
Considerato che la S.N.A.M., per effettuare la posa in opera dell'oleodotto Genova-Aigle, ha arrecato innumerevoli danni alle proprietà private quali: abbattimento di piante, vigneti seminativi; rotture di tubazioni varie, rimescolamenti di terreni, asportazioni, per vari motivi, di terra di riporto, lasciando a nudo roccia e pietrame, ecc. ecc.
Considerato che la posa in opera dell'oleodotto è ormai portata a termine
Considerato che l'oleodotto in questione è entrato nella sua regolare fase di funzionamento
Considerato che la S.N.A.M., dopo la posa in opera dell'oleodotto, ha lasciato le aree attraversate, in condizioni tali da non essere utilizzabili per almeno due anni
Considerato che la S.N.A.M., là dove possibile, con mezzi di convincimento poco ortodossi, tenta liquidare i danni a cifre irrisorie
Considerato che la sopracitata S.N.A.M., ingiustificabilmente non ottempera ai suoi doveri risarcendo i danni con la sollecitudine richiesta
Considerato tutto quanto sopra esposto presentano la seguente
MOZIONE
La Presidenza del Consiglio, in difesa degli interessi dei suoi amministrati, costituisca, con procedura d'urgenza, una Commissione atta a prendere immediati contatti con le parti aventi causa, ed autorizzata ad effettuare tutte quelle azioni (anche giudiziarie se necessario) idonee al conseguimento della soluzione del presente problema e a totale beneficio e soddisfazione di colore che subirono e subiscono i danni arrecati dalla su menzionata posa in opera dell'oleodotto da parte della S.N.A.M.
I Consiglieri
F.to Bonichon Giuseppe
F.to Pedrini Ennio
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Il Consigliere PEDRINI fa presente che la mozione non necessita di particolare illustrazione, perchè stilata in termini chiari ed esaurienti; dichiara quindi che, unitamente al collega Bonichon, propone che la mozione sia approvata dal Consiglio.
L'Assessore all'Agricoltura e Foreste FOSSON, dichiara che intende informare Consiglieri presentatori della mozione e gli altri Consiglieri su quanto è stato fatto dalli precedente Amministrazione Regionale ed, in particolare, dall'Assessorato all'Agricoltura (Foreste, a tutela degli interessi degli agricoltori in occasione della posa in opera dell'oleodotto Genova-Aigle da parte della Società S.N.A.M. Riferisce quindi quanto segue:
"L'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste si è preoccupato sin dal 17 giugno 1960,- cioè da quando è venuto in possesso del tracciato di massima dell'oleodotto -, di tutelare gli interessi degli agricoltori proprietari di terreni che dovevano essere attraversati dal costruendo oleodotto Genova-Aigle.
Infatti in una riunione di tutti i Sindaci dei Comuni interessati al passaggio dell'oleodotto, indetta dall'Amministrazione Regionale, i Sindaci sono stati invitati a predisporre tempestivamente gli atti necessari per la tutela dei diritti e delle servitù di passaggio, irrigue e per acquedotti e fognature, non soltanto per le servitù e i diritti già esistenti, ma tenendo presenti anche le necessità future per quanto riguarda le menzionate servitù.
I Sindaci sono stati, altresì, invitati a promuovere la costituzione di Consorzi locali per una migliore difesa degli interessi degli agricoltori nei confronti della Società S.N.A.M.
In qualche Comune i Consorzi sono stati costituiti, in altri no.
Ci siamo premurati di fare sapere che eravamo sempre a disposizione di tutti gli agricoltori che avessero bisogno della nostra assistenza e dei nostri consigli nelle trattative con la Società S.N.A.M. e possiamo documentare quello che è stato fatto in questo campo.
Dirò, anzitutto, che il nostro intervento è consistito nel comporre le vertenze sorte fra gli agricoltori ed, in particolare, fra i Consorzi e la S.N.A.M..
Parlando di Consorzi, intendo parlare non soltanto di quei Consorzi che si sono costituiti per tutelare meglio gli interessi degli agricoltori, ma anche dei Consorzi che preesistevano quali, ad esempio, i Consorzi irrigui ed altri Consorzi.
Abbiamo sempre dato tutta la nostra assistenza ed abbiano contribuito, in diversi casi, a definire delle situazioni assai gravi.
L'Assessore Regionale all'Agricoltura ha messo i suoi tecnici a disposizione di tutti gli agricoltori e, in effetti, gli agricoltori hanno ricorso all'opera dei nostri tecnici anche per la stima dei danni arrecati alle loro proprietà. Citerò alcuni esempi.
Nella zona di Gignod, la caduta di una frana, provocata dai lavori di scavo per la posa dell'oleodotto, causò l'interruzione del canale irriguo "Ru Bourgeois", le cui acque provocarono, a loro volta, la caduta di una altra grande frana; per cui una superficie di terreno di circa 400 ettari non potè essere irrigata, il che comportò gravi danni ai proprietari dei terreni.
Ne seguì una vertenza con la Società S.N.A.M. per il risarcimento dei danni, vertenza che, grazie all'assistenza prestata dall'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, si concluse con il pagamento, da parte della Società S.N.A.M., di una somma di lire 48 milioni e cinquecento mila al Consorzio "Ru Bourgeois" a titolo di risarcimento danni per la mancata irrigazione dei terreni e per le spese di ricostruzione del canale di irrigazione.
L'Assessorato all'Agricoltura e Foreste ha pure dato la sua assistenza al Consorzio irriguo di "Montjovet" per il risarcimento dei danni causati dalla mancata irrigazione a seguito di interruzioni di canali irrigui in diverse frazioni. Si è proceduto all'accertamento dei danni, valutati in complessive Lire 624 mila e ne è seguita una lunga corrispondenza fra l'Assessorato e la Società S.N.A.M. che, inizialmente, si dichiarò disposta a versare a tacitazione dei danni la somma di circa Lire 100 mila.
Il Consorzio di "Montjovet", appoggiato dall'Assessorato regionale, insistè per il versamento della somma richiesta ed, infine, la Società S.N.A.M., dopo lungo tergiversare, si decise a corrispondere al predetto Consorzio la somma di Lire 615.500 a titolo di risarcimento dei danni causati.
Non sto ad elencare i privati ai quali l'Assessorato è venuto in aiuto nelle trattative con la Società S.N.A.M. per il risarcimento dei danni loro arrecati con la posa in opera dell'oleodotto; dirò soltanto che l'Assessorato ha dato la sua assistenza agli agricoltori interessati all'attraversamento dell'oleodotto nelle zone di Chambave, di Donnaz e di St.Marcel per i lavori di sistemazione del canale irriguo "Champapon" che minacciava di crollare in alcuni punti in seguito ai lavori di scavo per la posa dell'oleodotto, per i torrenti "Septumian" e "Cerisey" quando le acque dei predetti due torrenti straripavano a causa della ostruzione dei torrenti stessi.
Rimangono ancora da definire due pratiche interessanti due Consorzi irrigui che, credendo di poter fare da soli, non hanno richiesto a suo tempo l'intervento dell'Amministrazione Regionale per la tutela dei loro interessi e adirono persino alle vie legali senza, peraltro, ottenere soddisfazione.
Trattasi del Consorzio irriguo a pioggia di "Cignas", in Comune di Donnaz, e del Consorzio irriguo di "Valbona-Borettaz", pure in Comune di Donnaz.
Ho qui sotto mano tutto un dossier di atti che documentano l'interessamento svolto dall'Amministrazione Regionale a difesa degli interessi degli agricoltori nelle trattative con la Società S.N.A.M.
Mi limito a darvi lettura, per opportuna conoscenza, delle seguenti due lettere del Comune di Montjovet e del Consorzio irriguo "Ru Bourgeois", in Comune di Gignod:
"COMUNE DI MONTJOVET
Prot. 1805 lì 27-8-1963
OGGETTO: Risarcimento danni arrecati all'agricoltura in seguito ai lavori di posa della tubazione per l'oleodotto Genova-Aigle.
Al Signor ASSESSORE all'Agricoltura e Foreste
AOSTA
Con riferimento alla precedente corrispondenza intercorsa fra questo Comune e codesto Ufficio in merito ai danni arrecati all'agricoltura, in conseguenza dei lavori di costruzione dell'oleodotto in oggetto, si comunica che il Consorzio irriguo di questo Comune è stato interamente liquidato dei danni, nella misura di 615.500, da parte della S.N.A.M.
Ringraziamo quindi la S. V . del fattivo interessamento e porgiamo distinti saluti."
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"CONSORZIO IRRIGUO "RU BOURGEOIS" GIGNOD
Gignod, 11-1-1964.
Al Signor ASSESSORE Agricoltura e Foreste
Regione Autonoma Valle d'Aosta
AOSTA
OGGETTO: Oleodotto Genova-Aigle. - Danni causati al Canale irriguo "Ru Bourgeois" dalla Ditta S.N.A.M. - S.p.A.
In riferimento alle note n. 296116 e n. 303116, rispettivamente in data 11 e 13 giugno 1962, relative all'oggetto, indirizzate alla Direzione della "S.N.A.M." S.p.A. con sede in San Donato Milanese (Milano) e p.c. a questo Consorzio, si comunica che la controversia sorta per i danni causati dal franamento della sponda sinistra del canale in località denominata Traversa nel Comune di Gignod, provocato dai lavori in corso per la costruzione dell'oleodotto, è stata amichevolmente risolta grazie, anche, al tempestivo intervento di codesta On.le Amministrazione.
L'atto di transazione stipulato in data 3 dicembre 1963, fra la Società Assicurazioni d'Italia per conto della S.A.I.B.E.M. e questo Consorzio fissa un indennizzo di Lire 48.500.000 (quarantottomilioni cinquecentomila) per tutti i danni subiti dal Consorzio medesimo nonchè di tutti i proprietari facenti parte del Consorzio stesso.
La somma è già stata introitata e sono in corso le operazioni per la liquidazione dei danni agli utenti e per la ricostruzione del canale nel senso indicato dalla Assemblea generale appositamente convocata.
A nome mio e di tutti gli utenti del canale, La prego di voler gradire i vivi ringraziamenti per il pronto e fattivo intervento di codesta Amministrazione a favore del Consorzio".
Questa è la situazione di fatto che ho voluto illustrare affinchè il Consiglio ne sia edotto.
Posso affermare, con tutta tranquillità, che l'Amministrazione Regionale ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per la difesa degli interessi dei contadini e si è preoccupata, come già vi ho detto, della questione prima ancora che avessero inizio i lavori per la posa in opera dell'oleodotto, intervenendo durante l'esecuzione dei lavori ogni volta che i contadini hanno richiesto la sua opera mediatrice per la definizione delle loro vertenze con la Società S.N.A.M.
Come sapete, l'oleodotto è stato riconosciuto quale opera di pubblica utilità e, quindi, l'intervento regionale non poteva che essere a fini conciliativi.
Ritengo che, dopo gli ampi chiarimenti da me dati, che provano come l'intervento dell'Amministrazione Regionale a difesa degli interessi dei contadini sia stato molto attivo, il Consigliere Pedrini potrà ricredersi almeno in parte delle dichiarazioni da lui fatte nella precedente seduta del 26-11-1963, in cui ebbe ad affermare, fra l'altro, che noi eravamo gli stessi uomini e che era la stessa formula di Governo che aveva governato per 4 anni e che non si era minimamente interessato di salvaguardare gli interessi dei contadini nei confronti dell'oleodotto S.N.A.M."
Il Presidente della Giunta, CAVERI, riferendosi alla relazione fatta dall'Assessore Fosson sull'attività svolta dall'Amministrazione Regionale circa l'oggetto della mozione presentata dai Consiglieri Bonichon e Pedrini, osserva che, essendo stati dichiarati di pubblica utilità i lavori per la costruzione dello oleodotto, l'Amministrazione Regionale poteva solo svolgere un intervento conciliativo fra le parti.
In merito alla sostanza della mozione, rileva che i presentatori della stessa propongono che:
"La presidenza del Consiglio, in difesa degli interessi dei suoi amministratori, costituisca, con procedura d'urgenza, una Commissione atta a prendere immediati contatti con le parti aventi causa, ed autorizzata ad effettuare tutte quelle azioni (anche giudiziarie se necessario) idonee al conseguimento della soluzione del presente problema e a totale beneficio e soddisfazione di coloro che subiscono i danni arrecati dalla su menzionata posa in opera dell'oleodotto da parte della S.N.A.M.".
Osserva, in proposito, che nessuna Commissione ha la facoltà di promuovere azioni giudiziarie nella materia in discussione, ma soltanto i proprietari dei terreni interessati dall'attraversamento dell'oleodotto.
Fa presente che una azione in tal senso, eventualmente promossa da una qualsiasi Commissione sarebbe senz'altro respinta dall'autorità giudiziaria investita della questione.
Dichiara che la mozione non può, pertanto, essere accolta dal Consiglio, il quale, - egli osserva -, potrebbe tutt'al più formulare voti che il Presidente della Giunta e l'Assessore all'Agricoltura e Foreste continuino, come in passato, a svolgere i loro buoni uffici presso la Società S.N.A.M. per il risarcimento in giusta misura dei danni arrecati ai contadini con la costruzione dell'oleodotto.
Il Consigliere PEDRINI dichiara di aver percorso, metro per metro, l'intero tracciato dell'oleodotto e di avere così potuto rendersi conto dei gravi danni arrecati alle proprietà private con la posa in opera dell'oleodotto, mentre l'Assessore regionale all'Agricoltura non si è forse mai preoccupato di fare alcuna visita sopralluogo, ad eccezione di una visita fatta nella zona di Chambave.
Osserva che le indennità corrisposte dalla Società S.N.A.M. ai contadini, a titolo risarcimento di danni, sono per la maggior parte irrisorie, e che, in alcuni casi la Società S.N.A.M. è riuscita a venire ad accordi sulla base di 50-80-120 lire al metro lineare, carpendo però la firma di poveri vecchi contadini, in assenza dei familiari.
Lamenta che l'Autorità regionale non si sia preoccupata di tali fatti, che egli ebbe a segnalare direttamente e tramite il Signor Jacquemet, Presidente del Consorzio irriguo di Hône, all'Assessorato regionale all'Agricoltura e Foreste.
Aggiunge che per tale ragione si è dovuto costituire il Consorzio Agricoltori Valdostani per la difesa degli interessi dei contadini nei confronti della Società S.N.A.M.
Fa presente che è sintomatico il fatto che, su richiesta e per intervento del predetto Consorzio, la Società S.N.A.M. abbia poi corrisposto ai contadini, con i quali era addivenuta ad un accordo sulla base di 80-100-120 lire al ml., una indennità suppletiva fino a raggiungere la cifra di lire 500 al ml.
Osserva che competeva all'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste di promuovere la costituzione del Consorzio Agricoltori Valdostani, in quanto la tutela degli interessi dei contadini è un compito specifico dell'Assessorato Regionale dell'Agricoltura e Foreste.
In merito alle due lettere di ringraziamento pervenute al predetto Assessorato, osserva che tali lettere non hanno alcun valore perchè scritte da rappresentanti di Consorzi qualificati politicamente.
Rileva che il Signor Jacquemet, Presidente del Consorzio irriguo di Hône, ha richiesto più volte l'interessamento dell'Assessorato per la difesa degli interessi di agricoltori facenti parte di tale Consorzio; raccomanda quindi all'Assessore all'Agricoltura di interporre i suoi buoni uffici per la sollecita definizione della vertenza tutt'ora in corso fra i predetti agricoltori e la Società S.N.A.M per il risarcimento dei danni.
Fa presente che sono ancora molti i contadini in varie località che, a tutt'oggi, non sono riusciti ad ottenere dalla Società SNAM le indennità loro spettanti. Informa che, per l'interessamento del Consorzio Agricoltori Valdostani, è stata presentata alla Presidenza della Camera dei Deputati una interpellanza al Ministro dell'Agricoltura a favore dei predetti contadini.
Constata che, secondo quanto dichiarato dal Presidente della Giunta, sarebbe priva di base la proposta di nominare una Commissione incaricata di prendere contatti con le parti in causa e autorizzata a promuovere, se del caso, anche azioni giudiziarie per la difesa degli interessi dei contadini danneggiati dai lavori di costruzione dell'oleodotto.
Comunica di aver presentato personalmente, a suo tempo, una denuncia al Tribunale contro la Società S.N.A.M. ed esprime l'avviso che gli agricoltori possano demandare ad una eventuale nominanda commissione o ad una persona fisica l'incarico di tutelare i loro interessi nei confronti della Società S.N.A.M.
Insiste quindi affinchè la mozione sia posta ai voti, rilevando però che i presentatori della mozione stessa sono pronti ad aderire a qualsiasi altra proposta che dia la possibilità di un intervento tangibile a favore dei contadini danneggiati che hanno tutt'ora vertenze con la Società S.N.A.M., in quanto i contadini stessi non possono provvedere alle spese per un'azione giudiziaria contro la società S.N.A.M.
Chiarisce che ai presentatori della mozione interessa che i contadini di cui si tratta siano informati, - a mezzo di manifesti affissi in tutti i comuni della Valle d'Aosta o con un altro mezzo -, che coloro che non sono ancora stati risarciti dalla Società S.N.A.M. possono rivolgersi all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste per ottenere il pagamento delle indennità loro spettanti.
Dichiara che non si tratta di una impostazione di colore politico, ma di una impostazione fatta da un valdostano il quale ha a cuore la tutela degli interessi dei contadini valdostani che non sono in grado di difendersi da soli.
Il Presidente, MARCOZ, dichiara che non corrisponde a verità l'affermazione, fatta dal Consigliere Pedrini, che l'Amministrazione Regionale non si è minimamente preoccupata di tutelare gli interessi dei contadini nei confronti della Società S.N.A.M., tanto è vero, - egli dichiara -, che la precedente Giunta Regionale si è preoccupata del problema già prima dell'inizio dei lavori e, cioè, non appena venuta a conoscenza del tracciato di massima del costruendo oleodotto.
Informa che è stato proprio l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Fosson, ad assumere l'iniziativa e a prospettare al Presidente della Giunta l'opportunità della costituzione di Consorzi locali per una migliore difesa degli interessi dei contadini.
Fa presente che, secondo quanto detto prima dal Consigliere Pedrini, l'Amministrazione Regionale e, per essa, l'Assessorato alla Agricoltura, avrebbe dovuto promuovere la costituzione di un Consorzio di tutti i contadini della Valle interessati all'attraversamento dell'oleodotto.
Osserva che era, invece, molto più opportuno, perchè più attuabile, la costituzione di Consorzi locali per settori, come è stato fatto, ad esempio, a Donnaz, ove i contadini aderenti al Consorzio sono venuti ad accordi con la Società S.N.A.M. sulla base di ben Lire 1.000 al metro lineare, cifra di molto superiore a quella di 500 lire cui ha accennato prima il Consigliere Pedrini.
Fa presente che vi sono stati dei Sindaci che hanno seguito il suggerimento, dato loro dall'Amministrazione Regionale, di promuovere in luogo la costituzione di Consorzi, ma vi sono stati altri Sindaci che non hanno seguito tale consiglio, o non hanno potuto costituire i Consorzi; osserva che di ciò non può essere loro mosso alcun appunto perchè in molti contadini manca ancora lo spirito cooperativistico.
Dichiara che è assurdo cercare di riversare sull'Amministrazione Regionale la colpa del fatto che molti contadini non hanno ancora definito le loro vertenze con la Società S.N.A.M., perchè l'Amministrazione Regionale ha fatto tutto quanto doveva fare per la difesa degli interessi dei contadini danneggiati dalla esecuzione dei lavori di costruzione dell'oleodotto.
Aggiunge che l'Amministrazione Regionale confinerà come per il passato, - con l'intervento del Presidente della Giunta e dell'Assessore all'Agricoltura e Foreste -, a svolgere opera conciliativa fra la Società S.N.A.M. ed i contadini danneggiati ai fini della equa e amichevole definizione delle vertenze.
Il Consigliere CASETTA ritiene alquanto strano che il Consigliere Pedrini, il quale aveva a suo tempo promosso la costituzione del Consorzio Agricoltori Valdostani, solleciti oggi l'intervento dell'Amministrazione Regionale per la difesa degli interessi dei contadini nei confronti della Società S.N.A.M.
Osserva che, da tale fatto, si potrebbe dedurre che il Consorzio Agricoltori Valdostani non è riuscito nel suo compito.
Fa presente che l'Amministrazione Regionale può soltanto continuare a svolgere l'opera mediatrice sino ad ora svolta, assistendo i contadini nelle loro vertenze con la Società S.N.A.M.
Ritiene, pertanto, che sia da respingere, perchè improponibile, la mozione in discussione.
Il Consigliere ALBANEY dichiara che i Consiglieri Bonichon e Pedrini hanno fatto molto bene a presentare la mozione in discussione ed osserva che sarebbe stato, anzi, augurabile che detta mozione fosse stata già presentata nell'anno 1960 da qualche Consigliere della passata legislatura, allorquando ebbero inizio i lavori per la posa in opera dell'oleodotto.
Informa di essere stato promotore della costituzione di Consorzi fra contadini danneggiati e di aver constatato quanti e quali sforzi bisogna fare per indurre gli agricoltori a riunirsi in Consorzio.
Fa presente che molti agricoltori che hanno subito danni per la costruzione dell'oleodotto non sono ancora stati risarciti dei danni subiti.
Ritiene che la proposta di nomina della Commissione di cui alla mozione sia da accogliere, in quanto l'intervento della Commissione avrebbe un certo peso e sarebbe quindi di aiuto nelle trattative con i dirigenti della Società S.N.A.M.
Il Consigliere BIONAZ dichiara che effettivamente la costituzione dei consorzi locali per la tutela dei diritti dei contadini danneggiati ha incontrato molte difficoltà per varie ragioni che illustra.
Concorda con il Consigliere Albaney sulla opportunità della nomina di una Commissione che assista i contadini nelle trattative con la Società S.N.A.M.; ritiene però, che detta Commissione dovrebbe essere coadiuvata, nell'espletamento del suo mandato, da un tecnico dell'Amministrazione Regionale il quale dovrebbe valutare l'ammontare dei danni derivanti dalla costituzione della servitù di attraversamento dell'oleodotto e dal mancato raccolto a causa della esecuzione dei lavori.
L'Assessore FOSSON ribadisce che l'Assessorato all'Agricoltura ha sempre dato il suo pieno appoggio ai Consorzi e agli agricoltori che si sono rivolti all'Amministrazione Regionale per avere un aiuto nella definizione delle vertenze con la Società S.N.A.M.
Ricorda di avere già detto che l'Amministrazione Regionale si è interessata del problema in esame prima ancora che avessero inizio i lavori per la posa in opera dell'oleodotto.
Accenna di nuovo brevemente a quanto è stato fatto dall'Assessorato all'Agricoltura, precisando che i tecnici dell'Assessorato stesso sono stati sempre a disposizione degli agricoltori per quanto riguarda la valutazione dei danni e per qualsiasi consiglio richiesto.
Dà atto che corrisponde a verità l'affermazione, fatta dal Consigliere Pedrini, che in un primo tempo, la Società S.N.A.M. riuscì a carpire a condizioni irrisorie la firma di poveri e vecchi contadini.
Precisa che, con la costituzione dei Consorzi, gli agricoltori hanno ottenuto, con l'appoggio dell'Amministrazione Regionale, una equa valutazione e un giusto risarcimento dei danni arrecati dai lavori di posa in opera dell'oleodotto (anche i contadini che, in un primo tempo, erano venuti ad accordi con la Società SNAM percependo somme irrisorie).
Dichiara di aver dato lettura delle due soprapriportate lettere di ringraziamento, pervenute al suo Assessorato dal Consorzio irriguo Ru Bourgeois e dal Comune di Montjovet, unicamente per rendere edotto il Consiglio, della entità delle somme corrisposte agli agricoltori utenti del Ru Bourgeois e agli agricoltori di Montjovet, a titolo di risarcimento dei danni, in seguito all'intervento del suo Assessorato presso la Società S.N.A.M.
Assicura che l'Assessorato all'Agricoltura continuerà, anche per l'avvenire, a prestare la sua opera mediatrice a favore degli agricoltori che la richiederanno, per la definizione delle loro vertenze con la Società S.N.A.M., mettendo a disposizione, come già detto, i tecnici dell'Assessorato stesso.
Il Consigliere BIONAZ esprime l'avviso che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste dovrebbe incaricare un suo tecnico di procedere alla constatazione, dalla località di Bosses fino a Donnaz, dei danni arrecati alle proprietà degli agricoltori con la posa in opera dell'oleodotto e non ancora risarciti.
Precisa che, in tal modo, gli agricoltori sapranno con esattezza a quanto ammontano i danni arrecati alle loro proprietà e potranno addivenire più agevolmente, se assistiti da tecnici regionali, alla amichevole composizione delle vertenze con la Società S.N.A.M.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, constata che dalla discussione è emerso che nessuno può essere accusato di insensibilità o di inazione o di non sufficiente attività nel problema della tutela degli interessi degli agricoltori nei confronti della Società S.N.A.M.
Accenna brevemente alla azione svolta dalla Regione in passato, cioè al tempo in cui furono costruite la diga di Beauregard (Valgrisanche) ad opera della Società SIP e la diga di Place Moulin (Bionaz) ad opera del Consorzio C.E.B., azione che è consistita nel pro muovere la costituzione di Consorzi dei proprietari di terreni nelle predette due località per la difesa degli interessi dei proprietari stessi i quali sono stati pienamente soddisfatti.
Sottolinea che il Presidente del Consiglio, Marcoz, e l'Assessore Fosson hanno esaurientemente dimostrato l'attivo interessamento da essi svolto dal 1960 ad oggi per quanto riguarda il problema in discussione.
Dichiara di aver preso atto, con compiacimento, della dichiarazione del Consigliere Pedrini, secondo cui i presentatori della mozione non si irrigidiscono sulla proposta formulata nella mozione stessa.
Osserva che una Commissione non è un organo esecutivo, per cui è meglio lasciare che organi esecutivi della Regione, quali la Giunta, il Presidente della Giunta e l'Assessore all'Agricoltura, continuino a svolgere l'opera mediatrice da essi svolta sino ad ora e per la quale assumono formale impegno anche per l'avvenire.
Ritiene che, non sia pertanto, il caso di proporre l'affissione di manifesti nei vari Comuni della Valle d'Aosta dal momento che la Giunta, il Presidente della Giunta e l'Assessore regionale all'Agricoltura si impegnano, in una seduta pubblica di Consiglio, a continuare ad occuparsi del problema al fine di definire quei casi che ancora rimangono sospesi.
Dichiara che si potrebbe, se mai, diramare un circolare ai Sindaci per informare che gli agricoltori interessati possono rivolgersi al Presidente della Giunta o all'Assessore regionale all'Agricoltura per ottenere l'aiuto e l'opera mediatrice dell'Amministrazione Regionale nelle trattative con la Società S.N.A.M. per il risarcimento dei danni arrecati alle proprietà.
Il Consigliere PEDRINI dichiara che i presentatori della mozione concordano su quanto sopra esposto e proposto dal Presidente della Giunta, Caveri.
Rivolgendosi quindi al Consigliere Casetta, fa presente che, se si è deciso a sollecitare l'intervento dell'Amministrazione Regionale
per la soluzione di casi ancora in sospeso, non è già perchè il Consorzio Agricoltori Valdostani non è in grado di aiutare gli agricoltori, ma unicamente perchè l'Amministrazione Regionale ha un maggior peso nelle trattative con la Società S.N.A.M. per la equa risoluzione amichevole delle vertenze tuttora pendenti.
Il Presidente, MARCOZ, dà atto che i Consiglieri Bonichon e Pedrini, concordano sulla proposta fatta dal Presidente della Giunta, Caveri, dichiarano di non insistere sulla proposta di approvazione della loro mozione.
Il Consiglio prende atto.
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Il Consigliere PEDRINI propone che il Consiglio proceda alla trattazione della mozione iscritta al n. 28 dell'ordine del giorno (Corresponsione di premi annuali agli ex combattenti della guerra 1914-1918 residenti in Valle d'Aosta) e, data l'ora tarda, rinvii ad altra seduta la trattazione delle mozioni iscritte ai numeri 27 e 29 dell'ordine del giorno dell'adunanza (oggetto n. 27: Ripartizione entrate erariali fra lo Stato e la Regione. - Proposta di richiesta al Governo di una sostanziale maggiorazione dei decimi dei proventi del Monopolio sui tabacchi assegnati annualmente alla Regione nonchè di assegnazione di quote di riparto sulle entrate degli altri generi di monopolio; - oggetto n. 29: Richiesta allo Stato di quantitativi annui di merci in esenzione fiscale in misura corrispondente al reale fabbisogno locale).
In merito alla proposta segue breve discussione fra il Consigliere PEDRINI, il Presidente del Consiglio, MARCOZ, ed il Presidente della Giunta, CAVERI, il quale ultimo dichiara di essere d'accordo che la mozione iscritta al n. 28 dell'ordine del giorno sia discussa con priorità sulle altre due mozioni, ma insiste affinchè la seduta continui fino al termine della trattazione degli oggetti iscritti all'ordine del giorno.
Il Presidente, MARCOZ, dichiara di concordare con il Presidente della Giunta.
Il Consiglio prende atto.
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