Oggetto del Consiglio n. 36 del 7 aprile 1964 - Verbale

OGGETTO N. 36/64 - STRADA STATALE N. 26 - TRATTO LA THUILE-PICCOLO SAN BERNARDO. - ANTICIPAZIONE DELL'APERTURA AL TRAFFICO DEL VALICO. - RICHIESTA DI INFORMAZIONI. (Interrogazione del Consigliere regionale Signor Lustrissy Ferruccio)

Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interrogazione del Consigliere regionale Signor Lustrissy Ferruccio concernente l'oggetto: "Strada statale n. 26 - tratto La Thuile-Piccolo San Bernardo. - Anticipazione dell'apertura al traffico del valico. - Richiesta di informazioni", interrogazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 7-8 aprile 1964:

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Esimio Signor PRESIDENTE

del Consiglio Regionale

AOSTA

Oggetto: Interrogazione.

Il sottoscritto Consigliere regionale desidera interrogare gli Assessori al Turismo ed ai Lavori Pubblici sul seguente argomento:

- Strada Statale n. 26 - tratto La Thuile-Piccolo San Bernardo. Esito delle trattative con l'A.N.A.S. per l'anticipata apertura al traffico del valico del Piccolo San Bernardo ed eventuali provvedimenti dell'Assessorato ai Lavori Pubblici.

Con distinta stima. F.to: Ferruccio Lustrissy

Aosta, 22 febbraio 1964.

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L'Assessore al Turismo, SAVIOZ, in risposta alla interrogazione sopra riportata, riferisce quanto segue:

"Avevo avuto informazioni che i francesi avevano raggiunto il Piccolo San Bernardo con i loro mezzi di sgombro neve.

Lo stesso giorno mi misi in contatto con i dirigenti dell'A.N.A.S., di Torino, per chiedere che si provvedesse ad aprire la strada da La Thuile al Colle.

Da parte del responsabile della viabilità della A.N.A.S. mi fu risposto che tale operazione non era assolutamente possibile, perché comportava un rischio troppo grave in quanto non si poteva, in quella stagione, dare la garanzia di transito ai turisti. Bastava, infatti, un cambiamento di temperatura per rendere intransitabile il Colle, oppure per bloccare gli automezzi senza possibilità di venire in loro soccorso.

Pertanto, tenuto conto delle gravi responsabilità, l'A.N.A.S. non aderiva alla mia richiesta.

Ho saputo, successivamente, che i francesi non erano al Colle, ma a circa un chilometro sotto".

Il Consigliere LUSTRISSY ringrazia l'Assessore Savioz per i chiarimenti datigli in risposta alla sua interrogazione; precisa che già sapeva che, se esistevano difficoltà per l'anticipazione dell'apertura al traffico del valico del Piccolo San Bernardo, tali difficoltà non derivavano certamente dall'Amministrazione Regionale.

Dichiara che, evidentemente, l'Amministrazione dell'A.N.A.S. non si è resa conto che il problema dell'apertura al traffico del valico del Piccolo San Bernardo poteva benissimo essere risolto ogni giorno per il periodo da novembre 1963 a fine febbraio 1964, periodo in cui si sono verificate le ultime nevicate con accumulo di un po' di neve sul valico.

Fa presente, però, che tale neve poteva essere sgombrata giornalmente con l'ausilio dei mezzi di sgombro neve che l'A.N.A.S. ha a disposizione a Pré St. Didier e a La Thuile.

Indubbiamente, egli dice, si sarebbe dovuto prendere i necessari contatti con l'Autorità competente sul versante francese e così si sarebbe favorito l'afflusso di turisti in Valle d'Aosta attraverso il valico del Piccolo San Bernardo, con sensibili benefici di ordine economico.

Prega l'Assessore Savioz di prendere ulteriori contatti con la Direzione dell'A.N.A.S. al fine di vedere se vi sia la possibilità, in futuro, di anticipare l'apertura del valico del Piccolo San Bernardo.

Il Consiglio prende atto.

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