Oggetto del Consiglio n. 70 del 15 aprile 1964 - Verbale

OGGETTO N. 70/64 - PROPOSTA DI VARIANTE AL PROGETTO ESECUTIVO DELL'AUTOSTRADA QUINCINETTO-AOSTA, NEL TRATTO CHATILLON-PONTEY - RICHIESTA ALLA SOCIETÀ AUTOSTRADE VALDOSTANE - S.p.A. PER LA COSTRUZIONE DI UN VIADOTTO NEL TRATTO A VALLE DEL CAPOLUOGO DI CHATILLON.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, riferisce al Consiglio in merito alla proposta di variante al progetto esecutivo della autostrada Quincinetto-Aosta, nel tratto Châtillon-Pontey, e di cui alla seguente relazione e relativi allegati trasmessi in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 17/18 gennaio 1964:

---

Nell'adunanza in data 9 settembre 1963, oggetto n. 160, il Consiglio Regionale approvava due ordini del giorno concernenti l'approvazione, con modificazioni, al tracciato e con raccomandazioni varie del progetto generale esecutivo della costruenda autostrada Quincinetto-Aosta presentato dalla Società Autostrade Valdostane S.p.A.

Con lettera in data 9 dicembre 1963 la predetta Società S.A.V. ha segnalato la possibilità di introdurre una variante al sopramenzionato progetto generale esecutivo nel tratto interessante il territorio dei Comuni di Châtillon-Pontey (vedi allegato A).

Su tale proposta variante è stato richiesto alla Sovraintendenza Regionale alle Antichità, Monumenti e Belle Arti di presentare le proprie osservazioni ai fini della tutela del paesaggio (vedi allegato B).

In merito la Sovraintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti ha riferito quanto risulta dall'allegata relazione (vedi allegato C).

La proposta variante di progetto viene, quindi, sottoposta all'esame del Consiglio Regionale.

N.B. - I disegni relativi alla variante di progetto sono depositati e in visione presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio Regionale.

Allegato A

COPIA

S. A. V. - SOCIETÀ AUTOSTRADE VALDOSTANE S. p. A.- AOSTA - Via Promis n. 2

Aosta, lì 9 dicembre 1963

Prot. n. 408

Ill.mo Sig. PRESIDENTE della Giunta Regionale - AOSTA

OGGETTO: Autostrada Quincinetto-Aosta -Progetto Esecutivo - Proposta di variante.

In sede di sviluppo esecutivo è emersa la possibilità di introdurre una variante nel progetto dell'autostrada Quincinetto-Aosta, quale è stato approvato dall'On.le Consiglio Regionale nell'adunanza del 9 settembre 1963.

La variante consiste nella costruzione di un ponte-viadotto in territorio dei Comuni di Châtillon-Pontey, come risulta dalla documentazione allegata.

Trattandosi di variante che pur modificando solo lievemente il tracciato, altera però profondamente le caratteristiche dell'opera quale era stata primitivamente prevista ed approvata, mi sono opposto - in sede di Comitato Tecnico - alla sua eventuale adozione, ritenendo indispensabile acquisire il preventivo benestare al riguardo dall'On.le Consiglio regionale.

Giova sottolineare che, a giudizio dei progettisti, la prospettata soluzione, imperniata su un'opera di singolare rilevanza, merita di essere attentamente considerata per le spiccate caratteristiche panoramiche che la strada verrebbe ad assumere, aprendo la visione della testata della valle centrale a chi transiti verso Aosta e quella dell'intera conca di St-Vincent e dell'imbocco della Valtournanche a chi segua il percorso inverso.

Circostanze queste d'indubbia portata, considerando l'importanza turistica della zona, che ci si propone anche di valorizzare - come è noto - mediante la creazione di un'area di servizio, particolarmente curata ed eccezionalmente dotata.

Data l'urgenza della questione, dovendosi in base alle decisioni dell'Amministrazione regionale, presentare i definitivi elaborati all'ANAS, si gradirebbe una sollecita risposta.

Riservando - ove occorressero - ulteriori chiarimenti, porgo il saluto più devoto.

IL CONSIGLIERE D'AMMINISTRAZIONE

F.to Fortunio Palmas

---

Allegato B

COPIA

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

Presidenza della Giunta Regionale

Prot. n. 17400/4 Aosta, lì 13 dicembre 1963

Egr. Avv. Fortunio PALMAS

Consigliere di Amministrazione della Società Autostrade Valdostane S.p.A.

Via Promis, 2 - AOSTA

Alla SOVRINTENDENZA REGIONALE PER LE ANTICHITÀ, MONUMENTI E BELLE ARTI - SEDE

OGGETTO: Proposta di variante al progetto esecutivo dell'Autostrada Quincinetto-Aosta (tratto Châtillon-Pontey).

La ringrazio di quanto cortesemente segnalatomi con lettera in data 9-12-1963 prot. n. 408, circa la proposta di variante al progetto esecutivo dell'autostrada Quincinetto-Aosta per la costruzione di un ponte-viadotto in territorio dei Comuni di Châtillon e Pontey.

La Sovrintendenza Regionale alle Antichità, Monumenti e Belle Arti, cui allegato viene trasmessa la documentazione relativa alla variante proposta, è invitata ad esaminare, dal punto di vista della tutela del paesaggio, la soluzione prospettata e le previste opere d'arte presentando in merito, con la maggior sollecitudine possibile, le proprie eventuali osservazioni al fine del successivo inoltro della proposta variante all'esame del Consiglio Regionale.

Distinti saluti.

IL PRESIDENTE

F.to S. Caveri

---

Allegato C

COPIA

RELAZIONE SULLA NUOVA SOLUZIONE DI VARIANTE AL PROGETTO ESECUTIVO DELL'AUTOSTRADA QUINCINETTO-AOSTA: COMUNI DI CHATILLON E PONTEY - 5-12-1963.

Questa Sovrintendenza Regionale, esaminata la proposta di variante al progetto esecutivo dell'autostrada Quincinetto-Aosta per la costruzione di un ponte viadotto in territorio dei Comuni di Châtillon e di Pontey, esprime parere negativo alla stessa variante.

In data 3 gennaio, il Sovrintendente arch. Prola si recava a Châtillon e Pontey, dove col Geom. Bougeat ed accompagnato dal Geom. Pozzaglia della Società Alpina considerava direttamente le future dimensioni e gli ingombri ottici del grande ponte viadotto.

Questo si presenterebbe, qualora realizzato, come un gigantesco nastro sospeso, visibile scendendo dall'attuale strada statale 26, da prima di Breil fino a St-Vincent circa. Sarebbe inoltre visibile, e incombente, da qualsiasi altro punto del fondovalle.

Questa Sovrintendenza, considerando il progetto precedente, nota come la soluzione in galleria sotto la morena di Garin, abbassi tutto il tracciato di circa 30 metri in corrispondenza del cimitero di Châtillon e, proporzionalmente, prima e dopo quel punto.

Alcuni confronti:

nuova soluzione (senza galleria a Garin) 54 + 60 metri di quota sulla Dora e sul piano; 36 metri sul torrente Marmore, 18 metri sulla strada alla stazione, 32 metri sulla strada comunale per Lezin.

soluzione precedente (con galleria a Garin) 20 + 26 metri di quota sulla Dora e sul piano; 11 metri sul torrente Marmore, quasi un metro sulla strada della stazione; 4 metri sulla strada comunale per Lezin.

Se si poteva ancor configurare il nastro autostradale della soluzione precedente come una sottolineatura grafica alla morbidezza del paesaggio, la nuova soluzione con le sue dimensioni rilevanti verrebbe completamente ad alterare la scala umana del paesaggio, ingombrando l'orizzonte con sagome gigantesche in concorrenza prospettica con le dimensioni delle stesse montagne.

Per queste ragioni la Sovrintendenza Regionale ai Monumenti non ritiene di concedere il proprio parere favorevole alla variante presentata in data 5 novembre 1963.

IL SOVRINTENDENTE

F.to Arch. Domenico PROLA

---

Il Presidente della Giunta, CAVERI, riferisce quanto segue:

"I Consiglieri regionali conoscono già questo argomento perché lo abbiamo trattato a lungo nella seduta del 17 gennaio 1964 (oggetto n. 15), nella quale i Consiglieri che sono intervenuti nella discussione hanno fatto grande sfoggio di competenza tecnica e di considerazioni di vario genere.

Vi dirò che la questione è in gran parte superata perché da informazioni avute, sembra che la Società Autostrade Valdostane non abbia alcuna intenzione di eseguire la variante proposta al progetto esecutivo dell'autostrada Quincinetto-Aosta nel tratto Châtillon-Pontey; sembra che la Società abbia avuto un ripensamento e sia ritornata alla soluzione n. 1.

Noi ci eravamo preoccupati, come Giunta, di alcune osservazioni che erano state fatte, in questa aula, dal Consigliere Dujany e da altri sulle conseguenze negative che la prima soluzione avrebbe potuto avere per alcune servitù di passaggio e per alcune servitù irrigue nel Comune di Châtillon.

Abbiamo, quindi, attentamente esaminato il problema ed abbiamo chiesto dei chiarimenti all'Ing. Bruni, della Società Autostrade Valdostane.

Abbiamo tenuto una riunione, presente il Consigliere Chamonin - Presidente della Società Autostrade, l'Assessore Manganoni e dei tecnici, riunione nella quale abbiamo attentamente esaminato i profili ed i progetti delle due soluzioni ed abbiamo, così, constatato che la soluzione n. 1 prevede un terrapieno assai alto.

Effettivamente, se si facesse quel terrapieno, vi sarebbero degli inconvenienti per il Comune di Châtillon per quanto riguarda le servitù di passaggio e le servitù irrigue.

In tale riunione il Consigliere Chamonin ha pro posto questa soluzione: l'Amministrazione Regionale chieda, nel caso che la Società Autostrade Valdostane prescelga la soluzione n. 1, che sia costruito un viadotto, al posto di un terrapieno, nel tratto a monte dello stabilimento Soie di Châtillon e della Stazione ferroviaria.

Sarebbe così risolto il problema delle servitù di passaggio e delle servitù irrigue che interessano gli abitanti del Comune di Châtillon.

Ho qui, davanti a me, tutto un fascicolo che contiene, fra l'altro, le deliberazioni adottate dalle Amministrazioni comunali di vari Comuni interessati per i vari problemi locali sorti con la progettazione dell'autostrada.

Fra tali deliberazioni ve ne è una della Giunta comunale di Châtillon che accenna appunto al problema da me ora illustrato ed una altra del Consiglio Comunale di Pontey, che si pronuncia in favore della soluzione n. 1 e contro la soluzione n. 2.

La Giunta, e penso anche la maggioranza consiliare, è sempre dell'opinione già espressa dal Consiglio nella seduta del 17 gennaio 1964 perché riteniamo che, se da un punto di vista panoramico è forse migliore la soluzione n. 2, dal punto di vista della tutela del paesaggio è preferibile la soluzione n. 1.

Come ho detto, le difficoltà che erano state prospettate ed illustrate nella precedente seduta per la questione delle servitù potrebbero essere superate accogliendo la proposta, fatta dal Consigliere Chamonin, di invitare la Società a costruire un viadotto, anziché un terrapieno, nel tratto a monte dello Stabilimento Soie di Châtillon e della Stazione ferroviaria".

Il Consigliere BENZO dichiara di aver ascoltato attentamente quanto riferito dal Presidente della Giunta e di aver rilevato che la Presidenza della Giunta sarebbe venuta a conoscenza soltanto attraverso informazioni indirette dell'intendimento. della Società S.A.V. di recedere dalla proposta di variante per il tratto di autostrada Châtillon-Pontey.

Ritiene che le cose non stiano esattamente come ha affermato il Presidente della Giunta, il quale avrebbe dovuto far pervenire al Consiglio un documento comprovante che la Società Autostrade Valdostane era venuta nella determinazione, per determinati motivi, di recedere dalla proposta di variante a suo tempo fatta pervenire alla Presidenza della Giunta e già discussa dal Consiglio Regionale.

Dichiara che quanto esposto dal Presidente della Giunta non può pertanto essere considerato esauriente dal Consiglio.

Rileva che dal verbale della seduta consiliare del 17 gennaio 1964 risulta che il Presidente della Giunta, in tale seduta, aveva non soltanto concordato sulla opportunità della richiesta di maggiori ragguagli alla Società Autostrade Valdostane, ma aveva aggiunto che: "...la Giunta non farà questioni di principio se il Consiglio dovesse convincersi che la migliore soluzione è quella della variante ora proposta dalla Società S.A.V.".

Chiede quindi al Presidente della Giunta di voler precisare se gli sia pervenuta una comunicazione scritta e ufficiale, da parte della Società S.A.V., circa la decisione della Società stessa di recedere dalla proposta di variante; il che, - egli osserva -, non significherebbe affatto che il Consiglio Regionale non debba prendere in esame l'oggetto che è stato posto all'ordine del giorno dell'adunanza odierna.

Fa presente che, per quanto riguarda la questione di fondo della variante proposta, tutti i Consiglieri, nessuno escluso, avevano riconosciuto la necessità di richiedere alla Società S.A.V. ulteriori e maggiori ragguagli.

Chiede se la Presidenza della Giunta Regionale si sia preoccupata dei desiderata espressi dal Consiglio, unanime, e se abbia chiesto alla Presidenza della Società S.A.V. i chiarimenti voluti.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara che quanto il Consigliere Benzo ha affermato in riferimento a quanto risulta dal verbale della seduta del 17 gennaio 1964 non contrasta affatto, anzi collima perfettamente, con quello che egli ebbe a dire in precedenza.

Precisa che le informazioni di cui si tratta gli sono state date direttamente dai dirigenti della Società S.A.V.

Sia ben chiaro, - egli osserva, - che la Giunta, pur avendo avuto le suddette informazioni, non intende affatto troncare la discussione sull'argomento da parte del Consiglio e, quindi, ogni Consigliere è libero di pronunciarsi sulla soluzione che preferisce.

Il Consigliere BENZO fa notare che nella seduta del 17 gennaio 1964 è stata prospettata l'opportunità di richiedere alla Società, S.A.V. non soltanto gli atti ed i chiarimenti necessari, ma anche un plastico generale di massima dell'intera zona, con le due soluzioni da esaminare (terrapieno e viadotto), perché il Consiglio si trovava di fronte ad una difficoltà anche di impostazione visiva del problema della variante.

Rileva che lo stesso Consigliere Chamonin, Presidente della Società S.A.V., aveva riconosciuto l'opportunità di richiedere alla predetta Società delle soluzioni definitive, cioè dei progetti esecutivi, che servissero ad illuminare il Consiglio circa la soluzione da prescegliere.

Prende atto che il Presidente della Giunta ha avuto le informazioni da fonte autorevole, quale può essere quella di Amministratori o del Presidente stesso della Società S.A.V.; ma fa presente che ciò non significa che il Consiglio non debba discutere la questione della variante proposta a suo tempo dalla Società S.A.V..

Riconosce che vi è stato un cambiamento totale del punto di vista della Società per quanto riguarda l'esecuzione del progetto autostradale nella zona in questione, ragione per cui è stato ora chiesto se la proposta di variante sia stata effettivamente ritirata dalla Società S.A.V..

L'Assessore ANDRIONE riassume brevemente i precedenti della questione e ricorda che il Consiglio aveva approvato, in un primo tempo, un determinato progetto di autostrada e che, successivamente, la Società S.A.V. aveva proposto una variante a tale progetto, sulla quale il Consiglio doveva pronunciarsi dichiarando se accettava, o no, la variante.

Rileva che si è appreso, ora da fonte autorizzata, che la proposta di variante è stata ritirata dalla Società, per cui rimane sempre in vigore il progetto approvato a suo tempo dal Consiglio con le modificazioni e raccomandazioni approvate nell'adunanza del 9 settembre 1963.

Osserva che nulla vieta, però, che il Consiglio discuta oggi sulla questione della variante e dica se nel tratto a valle del Comune di Châtillon debba essere costruito un terrapieno oppure un viadotto.

Il Consigliere DUJANY rileva che, da quanto detto dall'Assessore Andrione, si desume che rimarrebbe ferma la prima soluzione, cioè quella del terrapieno, poiché resta in vigore il primo progetto approvato a suo tempo dal Consiglio.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, rileva che nessuno ha mai detto che si voglia abbandonare l'idea di costruire un viadotto, anziché un terrapieno, nel tratto a valle di Châtillon.

Ricorda di aver riferito di essere stato informato da fonte autorizzata che la Società S.A.V. non intende più attuare la variante proposta (cioè la soluzione n. 2) e fa presente di aver informato il Consigliere Dujany in privato, e nell'Ufficio della Presidenza della Giunta, che la Giunta si sarebbe interessata affinché il terrapieno fosse sostituito da un viadotto.

Il Consigliere BENZO chiede se la Giunta Regionale, allorché è venuta a conoscenza delle decisioni della Società S.A.V. di recedere dalla proposta variante, decisione che è avvenuta nel giro di un mese e mezzo dalla presentazione della proposta alla Presidenza della Giunta, si sia premurata di accertare i motivi che hanno indotto la Società S.A.V. a ritornare al primo progetto.

Rileva che l'Amministrazione Regionale ha una forte rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione della Società S.A.V., oltre al Presidente della Società stessa, e che la Giunta dovrebbe quindi essere edotta sulle ragioni della improvvisa determinazione assunta dalla Società S.A.V.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, ricorda di avere già detto che il Consiglio Regionale è libero di esprimersi ugualmente sulla questione della variante, per cui, se la maggioranza si pronunciasse favorevolmente per la soluzione n. 2, cioè per la soluzione della variante, la Presidenza della Giunta insisterebbe presso la Società S.A.V. per l'accoglimento della soluzione prescelta dal Consiglio.

Non deve stupire, - egli osserva -, il fatto che vi siano delle difficoltà e dei cambiamenti per quanto riguarda la progettazione dell'autostrada, perché la questione della soluzione n. 1 e della soluzione n. 2, per quanto riguarda il tratto a valle del capoluogo di Châtillon, non è l'unico caso che si presenti.

Infatti, - egli dice, - basti pensare alla questione del tracciato autostradale nella zona di Bard e di Hône ove, in un primo tempo, si parlava di costruire una galleria sotto il forte di Bard e poi si è parlato, invece, di tracciare l'autostrada sulla sponda destra orografica della Dora Baltea; infine la Società S.A.V. ha deciso di fare una galleria nella montagna sulla sponda destra orografica della Dora Baltea, di fronte al forte di Bard.

Precisa che la Società S.A.V. ha chiesto che cosa pensava l'Amministrazione Regionale di questo problema e che è stato risposto che si desiderava che fosse prima interpellata in merito l'Amministrazione comunale di Hône che è la più direttamente interessata, perché - egli dichiara - noi siamo rispettosi della volontà e dei desiderata espressi dalle Amministrazioni comunali.

Informa che l'Amministrazione comunale di Hône si è poi pronunciata per la soluzione del tunnel sulla sponda destra orografica della Dora Baltea e ribadisce che, come vi sono stati cambiamenti per il problema di Bard e Hône, non deve stupire se vi è stato un nuovo orientamento per il tratto di progettata autostrada interessante il Comune di Châtillon.

Ripete che nulla vieta, se la maggioranza del Consiglio si pronuncerà oggi per la soluzione n. 2, che l'Amministrazione Regionale insista presso la Società S.A.V. per l'adozione di tale soluzione.

Il Consigliere CHAMONIN, premesso che della questione è stato già discusso lungamente nella seduta consiliare del 17 gennaio, dichiara che intende riassumere brevemente come stanno le cose.

Informa che in data 18 marzo 1964 ha avuto luogo l'elezione del Presidente della Società S.A.V. e che il 23 stesso mese, cioè 5 giorni dopo, su richiesta fatta dal Consigliere regionale Dujany e dal Sindaco di Châtillon, è stata effettuata una prima visita sopralluogo a Châtillon ed è stato constatato che vi è effettivamente la possibilità di attuare una soluzione intermedia tra le soluzioni n. 1 e n. 2.

Fa presente che la soluzione intermedia consisterebbe nella costruzione di un viadotto sopra elevato, anziché di un terrapieno, nella zona a monte dello Stabilimento Soie di Châtillon e della Stazione Ferroviaria, in modo da salvaguardare le servitù irrigue e le servitù di passaggio esistenti nella zona, che è attraversata da tre strade comunali di cui la più importante è quella che porta alla Stazione Ferroviaria.

Esprime l'avviso che il Consigliere Dujany, la popolazione ed il Comune di Châtillon, potrebbero essere tranquillizzati, qualora l'Amministrazione Regionale raccomandasse in via ufficiale alla Società S.A.V. di costruire un viadotto sopra elevato, anziché un terrapieno, nella zona a valle del capoluogo di Châtillon.

Ritiene che la Società S.A.V. accetterebbe una tale raccomandazione e studierebbe la possibilità, in sede di progettazione esecutiva, di realizzare la nuova soluzione proposta dalla Regione.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, fa presente che anche il Comune di Arnaz, interessato alla realizzazione di una area di servizio con parcheggio nel suo territorio, si è rivolto alla Giunta Regionale la quale ha provveduto a segnalare il problema alla Società S.A.V. che è venuta incontro ai desiderata espressi dal Comune e dalla popolazione di Arnaz.

Per quanto riguarda il problema interessante il Comune di Verrès, concernente il costruendo casello e il tratto di autostrada attraversante il territorio di quel Comune, rileva che all'ordine del giorno della seduta (oggetti nn. 59 e 60) vi sono due mozioni concernenti appunto tale problema.

Precisa in proposito che, sebbene un manifesto fatto affiggere dalla Democrazia Cristiana nel Comune di Verrès parli di miopia, di sonnolenza e di immobilismo delle Autorità regionali, queste hanno provveduto da tempo a segnalare alla Presidenza della Società Autostrade Valdostane quanto è stato deliberato dalla Amministrazione Comunale di Verrès in merito alla questione del casello e del tratto di autostrada attraversante quel Comune.

Per quanto riguarda il problema interessante il Comune di Châtillon, dichiara che, pur avendo egli accennato verbalmente ai dirigenti della Società S.A.V., alla necessità delle modificazioni di progetto prospettate dall'Amministrazione comunale di Châtillon e dal Consigliere Dujany, la Giunta, rispettosa della volontà del Consiglio Regionale, non ha assunto alcun impegno, perché la questione era stata già discussa in un primo tempo dal Consiglio Regionale e doveva, quindi, essere riportata all'esame e alle decisioni del Consiglio.

Osserva che, se la Giunta avesse agito in modo diverso, la minoranza avrebbe, giustamente, potuto rimproverare la Giunta di aver preso una determinazione sull'argomento senza attendere che in merito si pronunciasse il Consiglio Regionale.

Il Consigliere BENZO prende atto di quanto dichiarato dal Presidente della Società S.A.V., Chamonin, rilevando che lo stesso ha accettato in parte quanto richiesto dai Consiglieri di minoranza per quanto riguarda il problema in esame, e, cioè, la costruzione di un viadotto anziché di un terrapieno nel tratto a valle del capoluogo di Châtillon.

Dichiara che la questione di fondo è ora superata e fa notare che tale questione è diversa da quella di Hône, testé richiamata dal Presidente della Giunta; osserva che potrebbe, a sua volta, richiamare la questione della variante di Brissogne.

Per quanto riguarda la soluzione intermedia, prospettata dal Consigliere Chamonin per il problema che interessa il Comune di Châtillon, ritiene non opportuno usare il termine "raccomandazione" e propone che si richieda espressamente alla Società S.A.V. l'adozione della nuova soluzione intermedia perché è dell'avviso che il Consiglio Regionale possa decidere in merito a tale problema.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, precisa che quanto detto dal Consigliere Chamonin coincide perfettamente con quanto detto prima a nome della Giunta e ribadisce che è anche intendimento della Giunta e della maggioranza di richiedere che il terrapieno sia sostituito con il viadotto.

Il Consigliere DUJANY ringrazia il Consigliere Chamonin per la proposta fatta, sulla quale concorda pienamente; ritiene tuttavia che l'intervento dell'Amministrazione regionale presso la Società S.A.V. per la questione del viadotto debba essere fatta non già sotto forma di raccomandazione, ma debba consistere in una richiesta esplicita a realizzare il viadotto, anziché il terrapieno, nel tratto di autostrada a valle del capoluogo di Châtillon.

Il Consigliere CHAMONIN, si dichiara certo che la Società S.A.V. accetterà sia le raccomandazioni che le richieste che venissero fatte dall' Amministrazione Regionale per quanto riguarda il problema in discussione; invita però, a non dimenticare che al di sopra della Società SAV vi è l'ANAS, che è il vero arbitro e che può accettare le soluzioni proposte dalla SAV quando queste contengano la spesa entro determinati limiti.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, auspica che l'ANAS non faccia costruire, sull'autostrada, cavalcavia del tipo di quello che si sta costruendo sulla strada di Porossan.

Il Consigliere BIONAZ osserva che peggio ancora avviene allorquando l'ANAS non fa costruire neppure i cavalcavia, come avviene nel tratto in cui l'autostrada attraversa la strada della frazione Sorreley, in Comune di St-Christophe.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, informa che la Giunta si è vivamente preoccupata del problema a cui ha accennato il Consigliere Bionaz e che la stessa, avendo constatato l'impossibilità di ottenere la costruzione di un cavalcavia, che sarebbe stata la soluzione ideale, ha insistito affinché in tale punto sia costruito quanto meno un passaggio pedonale, di modo che i pedoni e gli armenti possano transitarvi senza pericoli.

Il Consigliere BIONAZ prega il Presidente della Giunta, Caveri, di voler interporre i suoi buoni uffici presso l'ANAS affinché sia costruito un cavalcavia nella zona in questione, come era previsto nel primo progetto; rileva che un cavalcavia è assolutamente necessario in considerazione del fatto che sulla strada di Sorreley il traffico automobilistico è ora assai intenso.

Il Consigliere BENZO fa notare che alla progettazione della costruenda autostrada provvede non già l'ANAS, ma la Società Alpina (Società di Ingegneri) per conto della SAV.

Ritiene che l'ANAS non mancherà di dare il suo benestare per quanto riguarda la costruzione di un viadotto anziché di un terrapieno, nella zona a valle del capoluogo di Châtillon anche perché si tratta di una questione di non grande importanza dal lato tecnico.

Il Consigliere CHAMONIN chiarisce di non aver detto che provvede l'ANAS alla progettazione della costruenda autostrada, ma di aver detto che l'ANAS ha la super visione del progetto che deve essere predisposto e presentato a cura della Società SAV.

Il Presidente, MARCOZ, riassume brevemente la discussione e osserva che le cose stanno come segue:

1) - la Società SAV ha receduto dalla proposta di variante al progetto esecutivo dell'autostrada Quincinetto-Aosta, nel tratto Châtillon-Pontey;

2) - rimane in vigore, per tale tratto di autostrada, il primo progetto approvato dal Consiglio Regionale, che però ora chiede in forma rispettosa, ma recisa, che in luogo del terrapieno sia costruito un viadotto in sopra elevato.

Il Consigliere CHAMONIN sottolinea l'opportunità di precisare alla Società SAV le ragioni che inducono l'Amministrazione Regionale a fare tale richiesta e, cioè, di precisare che occorre sia adottata la soluzione del viadotto sopra elevato per salvaguardare le attuali servitù di passaggio e quelle irrigue nella zona a valle del Capoluogo di Châtillon.

Il Presidente, MARCOZ, pone ai voti per alzata di mano l'approvazione della proposta di richiedere alla Società Autostrade Valdostane - S.p.A., con sede in Aosta, che nel tratto a valle del capoluogo di Châtillon della costruenda autostrada Quincinetto-Aosta sia costruito un viadotto, anziché un terrapieno, in modo che non siano pregiudicate le attuali servitù di passaggio ed irrigue in tale tratto.

IL CONSIGLIO

considerato che la Società Autostrade Valdostane non intende più attuare la variante di cui si tratta, adottando in via definitiva il progetto a suo tempo già approvato;

ritenuto che la costruzione di un terrapieno per la autostrada Quincinetto-Aosta nel tratto a valle del capoluogo di Châtillon, come da progetto a suo tempo approvato, pregiudicherebbe le attuali servitù di passaggio ed irrigue in tale zona;

ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti: trentadue);

DELIBERA

di richiedere alla Società Autostrade Valdostane - S.p.A., con sede in Aosta, che nel tratto a valle del capoluogo di Châtillon della costruenda autostrada Quincinetto-Aosta sia costruito un viadotto, anziché un terrapieno, in modo che non siano pregiudicate le attuali servitù di passaggio ed irrigue di tale zona.

______