Oggetto del Consiglio n. 93 del 11 maggio 1964 - Verbale

OGGETTO N. 93/64 - PROPOSTA DI APPROVAZIONE DI UNA LEGGE REGIONALE PER IL RIMBORSO AGLI ALUNNI FREQUENTANTI ISTITUTI TECNICI FUORI VALLE, DELLE SPESE SOSTENUTE PER IL PAGAMENTO DELLE DIARIE E PER L'ACQUISTO DEI LIBRI DI TESTO. (Mozione del Consigliere regionale Signor Gheis Francesco) - INCARICO ALLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L'ISTRUZIONE PUBBLICA DI STUDIARE IL PROBLEMA.

Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione del Consigliere regionale Gheis Francesco concernente la proposta di approvazione di una legge regionale per il rimborso, agli alunni frequentanti Istituti Tecnici fuori Valle, delle spese sostenute per il pagamento delle diarie e per l'acquisto dei libri di testo, mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 7/8 aprile 1964:

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Ill.mo Signor Presidente del Consiglio della Regione Autonoma della Valle d'Aosta

Il sottoscritto Consigliere Regionale Dr. Francesco GHEIS chiede che venga inserita all'o.d.g. della prossima seduta del Consiglio Regionale la seguente

Mozione

constatato come molti alunni siano inscritti ad Istituti Tecnici fuori della Valle -

constatato che detti Istituti mancano in loco -

constatato come possa essere per il momento troppo dispendiosa la creazione di detti Istituti nella Regione in quanto i medesimi richiederebbero anche notevolissimi impianti laboratoristici -

constatate le difficoltà economiche alle quali vanno incontro le famiglie di detti alunni -

constatato come gli alunni degli Istituti Tecnici quasi sempre provengano dalle classi sociali meno abbienti -

constatato come sia necessaria la formazione di buoni quadri tecnici per lo sviluppo della nostra Regione -

il Consiglio Regionale

approva

che sia emanata una legge che provveda almeno al rimborso delle spese di diaria e dei testi per detti alunni.

Il Consigliere Regionale

f.to Dr. Francesco Gheis

Aosta, lì 27-1-1964.

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Il Consigliere GHEIS dichiara di trovarsi imbarazzato nel prendere la parola sull'argomento di cui si tratta, in quanto, da un manifesto redatto a cura dei tre Partiti di maggioranza, ha appreso che l'Amministrazione Regionale intende approvare alcuni provvedimenti attinenti alla mozione da lui proposta.

Ravvisa in questa azione un tentativo dei Partiti di maggioranza tendente ad esautorare la funzione del Consiglio regionale, dando per risolto un problema non ancora discusso dal Consiglio stesso.

Illustra, comunque, nei seguenti termini, la sua mozione:

"In Valle d'Aosta molte famiglie sono costrette ad inviare in altre località i loro figli per la frequenza di Istituti Tecnici di cui in loco esiste carenza.

Bisogna considerare che quasi sempre si tratta di famiglie che, per questo, affrontano sacrifici finanziari anche notevoli, ma bisogna anche tenere presente quale sarebbe l'impegno finanziario della Regione per la creazione di Istituti atti allo scopo.

Per queste ragioni ritengo opportuno che il Consiglio approvi una legge in materia per il rimborso a queste famiglie non abbienti delle spese che incontrano per la preparazione professionale dei figli che costituiscono così il patrimonio tecnico-umano della nostra Regione.

Le spese per la Pubblica Amministrazione potrebbero essere inscritte nel bilancio preventivo prossimo e ritengo che non sarebbe un onere troppo gravoso, almeno in base alle indagini da me fatte, indagini logicamente assai limitate, come possono essere quelle di un privato.

Comunque, la spesa potrebbe essere contenuta almeno entro i limiti di un sufficiente contributo per alunno di L. 30.000 al mese per 9 mesi, ogni anno scolastico. Il numero degli alunni dovrebbe essere intorno al centinaio.

Con questa proposta non si tratta di sostituire le Borse di studio già in atto, ma è più che un complemento ad esse.

E' una legge che andrebbe integrata da norme circa il merito degli alunni che potrebbero giovarsene e potrebbe essere materia di studio della Commissione all'Istruzione Pubblica".

Concludendo la sua relazione, il Consigliere GHEIS si dice convinto che la soluzione del problema in esame porterebbe la Regione Valle d'Aosta ad assumere in questo campo una posizione di guida e di esempio per tutte le altre Amministrazioni Pubbliche.

L'Assessore ANDRIONE informa di avere fatto alla Giunta la proposta di assegnazione dei libri gratuiti agli alunni della Scuola dell'obbligo, e quindi anche a quelli della Scuola Media, nel mese di maggio dell'anno scorso, in sede di discussione del progetto di bilancio preventivo per l'esercizio finanziario 1963/1964; precisa che, di fronte all'invito rivolto agli Assessori dal Presidente della Giunta allora in carica di limitare le spese, per non superare le previsioni di entrata del bilancio, e dovendosi effettuare una scelta prioritaria fra diverse iniziative, aveva ritenuto opportuno di soprassedere alla realizzazione di detta proposta, in quanto considerata meno urgente di altre.

Riferisce che, con provvedimento della Giunta Regionale in data 8 gennaio 1964, e quindi anteriormente alla data della mozione di cui si discute, il Presidente della Giunta aveva invitato l'Assessore alla Pubblica Istruzione ad includere nel bilancio preventivo per l'esercizio finanziario 1° luglio 1964 - 31 dicembre 1964 la spesa prevista per l'assegnazione gratuita dei libri di testo agli alunni della Scuola dell'obbligo.

Per quanto riguarda l'oggetto della mozione in esame, ritiene che la proposta stessa, per quanto lodevole, non sia attuabile così come è formulata, perché troppo generica.

Rileva, infatti, che nella mozione medesima non si fa alcuna distinzione fra studenti valdostani che si recano fuori Valle per compiere cicli di studio per i quali vi sono nella Regione appositi Istituti, e studenti valdostani che sono costretti a recarsi fuori Valle per compiere cicli di studio per i quali non vi sono nella Regione adatti tipi di Scuole.

Ritiene che, con una interpretazione estensiva della proposta, si dovrebbe intervenire a favore di tutti gli studenti valdostani che devono allontanarsi dalla propria residenza per completare i loro studi, e non solo a favore di quelli della Bassa Valle, che gravitano, per posizione geografica, su Ivrea; ne deriverebbe, quindi, un rilevante onere finanziario per l'Amministrazione Regionale.

Comunica che la Giunta Regionale, in considerazione del notevole numero di studenti valdostani che frequentano, ad Ivrea, corsi di studio per periti industriali e constatata l'attuale impossibilità di costruire in Valle un apposito Istituto, ha preso accordi con l'Istituto per periti industriali "Camillo Olivetti", avente sede in Ivrea; precisa che, secondo tali accordi, la Regione dovrebbe concedere al predetto Istituto un primo contributo annuo di Lire 10 milioni e l'Istituto riserverebbe ad un rappresentante della Regione un posto nel Consiglio di Amministrazione dell'Istituto e garantirebbe l'insegnamento della lingua francese ai 103 ragazzi valdostani che frequentano i corsi di studio dello Istituto.

Rileva che questi accordi sono da porsi in relazione alla necessità di assicurare agli studenti valdostani la possibilità di seguire, non troppo lontano dalla propria residenza, determinati corsi di studio in Istituti idonei e ben attrezzati, per cui l'intervento finanziario regionale va inteso come un contributo per il funzionamento del citato Istituto.

Conclude, proponendo di sottoporre il problema posto con la mozione di cui si tratta all'esame della Commissione consiliare permanente per l'Istruzione Pubblica.

Il Consigliere GHEIS ringrazia l'Assessore alla Pubblica Istruzione per i chiarimenti forniti e raccomanda che il problema di cui si tratta sia esaminato al più presto dalla predetta Commissione, che dovrebbe studiare e proporre gli strumenti adatti alla soluzione del problema in una realistica visione delle necessità e tenendo conto anche delle possibilità finanziarie della Regione.

Il Presidente, MARCOZ, pone ai voti per alzata di mano la proposta, fatta dall'Assessore Andrione, di incaricare la Commissione consiliare permanente per l'Istruzione Pubblica di studiare il problema posto con la mozione soprariportata, per eventuali proposte da sottoporre all'esame del Consiglio Regionale.

Procedutosi alla votazione.

IL CONSIGLIO

ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti: trenta);

DELIBERA

di dare incarico alla Commissione consiliare permanente per l'Istruzione Pubblica di studiare il problema posto con la mozione soprariportata, per eventuali proposte da sottoporre all'esame del Consiglio Regionale.

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