Oggetto del Consiglio n. 25 del 4 febbraio 1965 - Verbale

OGGETTO N. 25/65 - DEFINIZIONE DEL PROBLEMA RIGUARDANTE IL COLLEGAMENTO DEL COMUNE DI CHAMOIS AL FONDO VALLE.

Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dal Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio, concernente l'oggetto: "Definizione del problema riguardante il collegamento del Comune di Chamois al fondo Valle", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 4 febbraio 1965:

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Aosta, 7 dicembre 1964

Ill.mo Signor

PRESIDENTE del Consiglio

Regione Autonoma della Valle d'Aosta

La prego di volere inserire nell'Ordine del Giorno della prossima riunione del Consiglio Regionale la seguente

MOZIONE

Definizione del problema inerente alla funivia Buisson - Chamois.

F.to Ennio Pedrini.

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Il Consigliere PEDRINI ringrazia il Presidente, Marcoz, per aver accettata ed inserita all'ordine del giorno dell'adunanza odierna la mozione di cui si tratta, anche se formulata in termini generici; riferisce quindi che il problema in esame è stato oggetto di studio da parte della Commissione consiliare permanente per il Turismo, che ebbe a formulata in termini generici; riferisce quindi furono presi in considerazione dalla Giunta.

Esprime il proprio rammarico per tale fatto.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, riferisce quanto segue:

"La Giunta ha lungamente meditato sul problema detto "di Chamois", problema che è assai complesso.

Da un lato è nostro vivo desiderio di andare incontro, anzitutto, alle esigenze della popolazione di Chamois e questa nostra aspirazione non è una novità; infatti, - mi si consenta di fare un accenno al Movimento al quale appartengo -, i rappresentanti del l'Union Valdôtaine nella Giunta della legislatura del 1949-1954 si erano battuti per la costruzione della funivia di Chamois.

Non voglio fare delle polemiche e non voglio accennare a quelli che erano contrari a questa idea, che era stata soprattutto sostenuta dal compianto Assessore Deffeyes.

Vi è, quindi, anzitutto il desiderio, che da parte nostra non è nuovo ma antico, di venire incontro arie aspirazioni giuste e legittime della popolazione di Chamois.

D'altra parte, bisogna tenere presente che questo non è soltanto il problema di Chamois, ma è un problema regionale, perché si tratta della valorizzazione di una importante zona turistica.

Bisogna, pertanto, ad un certo momento che gli organi regionali, cioè la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale, abbiano il coraggio di fare una scelta o, più che fare una scelta, di assumere una decisione finale.

La maggioranza attuale di questo Consiglio, e la Giunta che ne è l'espressione, hanno assunto una decisione, che per noi è definitiva, dopo di aver pesato a lungo sulla bilancia i vantaggi e gli svantaggi dell'una e dell'altra soluzione, perché vi è il momento in cui una decisione deve essere pur presa.

Ebbene, noi maggioranza, noi Giunta, abbiamo assunta una decisione che abbiamo sofferto, perché ci rendevamo conto che, se presenta dei vantaggi, presenta anche degli svantaggi di vario genere e forse anche dal punto di vista della protezione del paesaggio, di cui ci preoccupiamo sempre.

Mi permetto di dirvi soltanto questo: alcuni di noi erano dell'avviso, e forse lo sono ancora ora, che se veramente fosse possibile di fare una scelta, di determinare una soluzione, con l'esclusione assoluta dell'altra soluzione, alcuni di noi sarebbero dell'avviso, ripeto, di essere più favorevoli alla soluzione "funivia".

Questo per le ragioni che vi ho detto e, cioè, che con una funivia sarebbe possibile e più facile controllare l'applicazione del piano regolatore ed evitare che Chamois diventi un secondo Breuil.

Io ho avuto dei colloqui, ho parlato con diversi Consiglieri, anche dell'opposizione, e da questi colloqui e dalle nostre meditazioni, è venuto fuori il convincimento dell'ineluttabilità e fatalità della "strada", di un futuro collegamento stradale di Chamois.

Questo è un elemento che non possiamo negare, se siamo in buona fede.

Con la necessità di strade che vi è in Valle d'Aosta, con la spinta degli interessi economici, col fatto che a La Magdeleine si arriva già con una strada e che, in definitiva, il costo del costruendo tratto di strada La Magdeleine - Chamois non sarebbe eccessivo, è fatale ed ineluttabile, ripeto, la costruzione della strada, la cui spesa potrà ammontare a circa Lire 150 milioni; per la costruzione di una nuova funivia la spesa si aggirerebbe sul mezzo miliardo di lire.

È proprio per questa constatazione di ineluttabilità e di fatalità della strada che noi, sia pure a malincuore, abbiamo dovuto rinunciare alla soluzione della nuova funivia e, pertanto, siamo ormai decisi per la soluzione della strada.

Vuol dire che, mediante il piano regolatore, - che è stato da tempo trasmesso all'Amministrazione Comunale di Chamois e non è ancora stato approvato, piano regolatore che dovrà essere ritoccato e modificato, perché è stato incentrato sulla funivia -, e mediante il controllo della Sovrintendenza Regionale alle Antichità, Monumenti e Belle Arti e della Giunta, avremo la possibilità di tutelare la bellezza del paesaggio locale.

Vi ho spiegato molto sinteticamente quali sono le ragioni di questa nostra decisione, che è ormai definitiva, perché non si può più rinviare la soluzione del problema della valorizzazione della zona di Chamois ed occorre venire incontro alle aspirazioni di quella popolazione.

Noi non vogliamo muovere un rimprovero a coloro che hanno esitato a lungo tra una soluzione e l'altra, perché anche noi abbiamo esitato a lungo tra le due soluzioni. E' indubbio che la strada risponde più della funivia alle future esigenze della popolazione di Chamois.

Bisogna però che tutti quanti insieme, - Amministrazione comunale, popolazione di Chamois e Amministrazione Regionale -, facciamo in modo che la bellezza di questa zona non sia minacciata.

Vi ho detto quella che è l'opinione nostra, di maggioranza e della Giunta e penso che mi si vorrà perdonare se ho voluto accennare alla situazione particolare nella quale si trovavano coloro che hanno dovuto arrendersi, di fronte all'evidenza dei fatti, alla ineluttabilità della strada, cosa che non può essere contestata da chi è in buona fede".

Il Consigliere PEDRINI dichiara di dover constatare, con amarezza, che chi ha vinto non sono già i fautori della strada di Chamois, ma il Partito Comunista e, per esso, l'Assessore Manganoni.

Precisa di non avere alcuna difficoltà ad ammettere di essere stato, in un primo tempo, favorevole alla soluzione strada, ma di avere successivamente cambiato parere perché, essendosi recato sul posto, ha potuto constatare "de visu" che la soluzione migliore era quella della funivia.

Rileva che il Presidente della Giunta sta assumendosi una responsabilità grave, per una delle località più belle della Valle d'Aosta, con una decisione che non va a favore degli interessi della popolazione di Chamois e ciò per varie ragioni che illustra brevemente.

Afferma che ancora una volta la Giunta ha agito in modo incongruente, poiché, dopo aver affermato ripetutamente, in precedenti riunioni, di non voler interferire nell'operato delle Amministrazioni Comunali e di voler rispettare i desiderata dei Comuni, ha ora agito in contrasto con la volontà espressa dalla Amministrazione Comunale di Chamois, con la deliberazione in data 3 dicembre 1964 n. 163 del Consiglio Comunale.

Accenna brevemente ai precedenti della questione e dà lettura al Consiglio della seguente lettera in data 3 marzo 1962, prot. n. 1881/2, scritta al Sindaco del Comune di Chamois dal Presidente della Giunta Regionale:

"Si informa la S.V. che nell'adunanza della Giunta Regionale del 23 febbraio 1962 venne data lettura della lettera di codesto Comune, in data 10 febbraio 1962, relativa alla questione dell'allacciamento del territorio comunale al fondo Valle.

La Giunta ha attentamente esaminato la posizione del Comune nel quadro dello sviluppo turistico regionale e ha ritenuto che sia opportuno conservare la caratteristica del turismo di riposo all'intera zona, onde costituire un'isola di tranquillità per ritemprare il turista affranto dal tumultuoso rumoroso vivere delle città e dei grandi centri turistici.

Per attuare detto programma la Giunta ha stabilito di procedere con sollecitudine allo studio ed all'approntamento dei mezzi necessari per costruire un nuovo impianto funiviario di notevole dimensioni ed atto a garantire un afflusso di turisti e villeggianti appassionati dello sport come per le stazioni turistiche di prima importanza.

Al fine però della realizzazione dell'opera, è indispensabile che il Consiglio comunale decida in modo definitivo sulla costruzione della funivia, revocando tutte le precedenti determinazioni sulla richiesta di finanziare la costruzione di una strada di collegamento del Comune con allacciamento a La Magdeleine.

Si fa presente pure che la sistemazione della teleferica per il trasporto del materiale dipende ecc., ecc. ...".

Il Consigliere PEDRINI richiamandosi a quanto detto prima, fa presente che, nella seduta del 3 dicembre 1964, il Consiglio Comunale di Chamois, dopo discussione in merito al problema dell'allacciamento del Comune al fondo Valle, con voti favorevoli sette e voti contrari quattro ed una scheda nulla, ha assunto la seguente decisione:

"Di richiedere all'Amministrazione Regionale il finanziamento e l'esecuzione di un nuovo impianto funiviario e la sistemazione adeguata della teleferica per trasporto materiale e di confermare colla presente le richieste e le argomentazioni contenute nella deliberazione del Consiglio n. 110 in data 17-3-1962, approvata dalla Giunta Regionale il 22-6-1962, n. 2481/2.

Il Consiglio, infine, all'unanimità auspica che da parte dell'Amministrazione Regionale siano adottati solleciti provvedimenti per l'esecuzione tempestiva dell'allacciamento del Comune col fondo Valle".

Il Consigliere PEDRINI dichiara che la decisione a cui è pervenuta la Giunta Regionale è, quindi, in aperto contrasto con i desiderata espressi dall'Amministrazione comunale di Chamois.

Prega il Presidente della Giunta di precisare i nomi dei Consiglieri di opposizione che si sarebbero dichiarati favorevoli alla soluzione della strada.

Rivolgendosi, quindi, agli Assessori Savioz e Manganoni, li prega di voler fornire precisazioni, oltre che sul costo che comporterebbe la costruzione di una nuova funivia, anche sul costo che comporterà la costruenda strada per Chamois; rileva che la strada dovrà avere una sezione tale da permettere l'incrocio dei torpedoni, per cui si renderà altresì necessario l'allargamento della sede stradale del tratto Antey - La Magdeleine.

Chiede, inoltre, precisazioni circa l'Ente che provvederà allo sgombro della neve sulla costruenda strada di Chamois nel periodo invernale e sull'ammontare della spesa per il servizio di sgombro neve.

Conclude, sottolineando che non si fanno gli interessi della Valle d'Aosta operando in senso contrario ai desiderata ed agli interessi della popolazione di Chamois ed allo sviluppo turistico di tale zona.

Il Consigliere LUSTRISSY dichiara che vi è una contraddizione palese in quanto è stato riferito dal Presidente Caveri circa l'orientamento della Giunta Regionale in merito al problema del collegamento di Chamois.

Rammenta infatti che il Presidente della Giunta, dopo aver sottolineato la ineluttabilità e la fatalità della strada, ha fatto presente che la Giunta si è dovuta pronunciare per la strada, quale soluzione più idonea a risolvere il problema del collegamento di Chamois al fondo Valle.

Osserva in proposito che, dalla lettera in data 3 marzo 1962, prot. n. 1881/2, indirizzata dal Presidente della Giunta al Sindaco del Comune di Chamois e di cui è stata data prima lettura, risulta detto, fra l'altro: "La Giunta ha attentamente esaminato la posizione del Comune nel quadro dello sviluppo turistico regionale ed ha ritenuto che sia opportuno conservare la caratteristica del turismo di riposo all'intera zona, onde costituire un'isola di tranquillità per ritemprare il turista affranto dal tumultuoso rumoroso vivere delle città e dei grandi centri turistici".

Ritiene che non si possa parlare di ineluttabilità e di fatalità della strada quando quasi tutti i componenti dell'attuale Giunta, che nel 1962 si erano pronunciati per la soluzione della funivia, oggi si pronunciano a favore della strada, cadendo in una palese contraddizione.

Osserva che la contraddizione è tanto più stridente in quanto l'Amministrazione Comunale di Chamois ha optato definitivamente per la soluzione della nuova funivia, aderendo all'invito rivoltole dal Presidente della Giunta Regionale, con la citata lettera del 3 marzo 1962, a decidere "in modo definitivo sulla costruzione della funivia, revocando tutte le precedenti determinazioni sulla richiesta di finanziare la costruzione di una strada di collegamento del Comune con allacciamento a La Magdeleine".

Il Consigliere DUJANY dichiara che intende puntualizzare anzitutto le seguenti due affermazioni fatte dal Presidente della Giunta:

1° - una decisione definitiva;

2° - fatalità e ineluttabilità della strada.

Circa la prima affermazione, osserva che era ora che si giungesse ad una definizione del problema del collegamento del Comune di Chamois al fondo Valle.

Dichiara che non si può affermare che la Giunta Regionale si sia interessata molto degli interessi della popolazione di Chamois, poiché ha atteso sino ad oggi ad assumere la decisione definitiva lasciando inutilizzata la somma di Lire 150 milioni già destinata per il parziale finanziamento della costruenda nuova funivia di Chamois.

Circa la spesa prevista per la costruenda strada, fa presente che non si possono avere dati precisi in proposito, dal momento che ancora non è stato redatto il progetto esecutivo dell'opera.

Per quanto concerne la spesa prevista per la nuova funivia, rileva che vi è un progetto che prevede una spesa di Lire 249 milioni.

Rammenta che il problema del collegamento del Comune di Chamois al fondo valle ha già formato oggetto di discussione da parte del Consiglio nella seduta del 30-6-1964, in occasione della discussione di una mozione da lui presentata e concernente la proposta di costruzione di un nuovo impianto funiviario per la località di Chamois.

Rileva che tutti i Consiglieri che in tale seduta hanno preso la parola sull'argomento hanno ritenuto opportuno di soprassedere ad ogni decisione sul problema in attesa di conoscere il parere del Consiglio comunale di Chamois, come risulta dalle dichiarazioni fatte dai Consiglieri, dichiarazioni di cui dà lettura nei seguenti stralci:

CAVERI - Presidente della Giunta:

" ... Omissis ...

Ribadisce quindi che l'opinione della Giunta sulla questione non è mai cambiata, mentre è invece cambiata l'opinione degli abitanti del Comune, per cui la Giunta stessa inviterà nuovamente il Consiglio Comunale di Chamois a decidere in modo definitivo per la costruzione della nuova funivia, oppure della strada Chamois - La Magdeleine".

Assessore FOSSON:

" ... Omissis ...

Dichiara quindi che la maggioranza non voterà a favore della mozione del Consigliere Dujany unicamente per i sovraesposti motivi, lasciando impregiudicata la scelta che il Comune di Chamois dovrà fare; si augura che il Comune faccia al più presto la scelta definitiva di una fra le due soluzioni, perché è ora che si prenda una decisione in un senso o nell'altro".

Consigliere GERMANO:

" ... Omissis ... la Giunta Regionale ha agito con senso di responsabilità nel soprassedere all'inizio dei lavori per la costruzione dell'impianto funiviario, in attesa che il Consiglio Comunale di Chamois scelga definitivamente l'una o l'altra soluzione".

Assessore SAVIOZ :

" ... Omissis ...

Dichiara che, allo stato attuale, è necessario invitare nuovamente il Consiglio Comunale di Chamois a decidere in via definitiva per la scelta della soluzione che ritiene migliore,"

MARCOZ - Presidente del Consiglio:

"Osserva che, allo stato attuale delle cose, è prematuro provvedere al completamento del finanziamento della spesa per la costruzione del nuovo impianto funiviario, dal momento che si è ancora in attesa che il Comune di Chamois scelga definitivamente fra la soluzione dell'impianto funiviario e la soluzione della strada di allacciamento".

Il Consigliere DUJANY dichiara che, secondo quanto gli risulta, il Presidente della Giunta non si sarebbe premurato di sollecitare il parere del Consiglio Comunale di Chamois, ma che comunque il predetto Consiglio Comunale, per iniziativa propria, con deliberazione in data 3-12-1964 (voti favorevoli 7, voti contrari 4 ed una scheda nulla) si è pronunciato per la nuova funivia.

Rileva che, così stando le cose, la Giunta Regionale e la maggioranza del Consiglio non avrebbero dovuto pronunciarsi per la soluzione della strada, in contrasto con la decisione assunta dal Consiglio Comunale di Chamois.

Questo, - egli dice -, significa non rispettare l'autonomia dei Comuni.

Dichiara che l'unico dato positivo consiste nel fatto che, finalmente, il problema dei collegamento al fondo valle del Comune di Chamois sarà affrontato e risolto; raccomanda che la nuova strada sia costruita in modo tale da corrispondere alle esigenze della viabilità del turismo odierno.

Circa la seconda affermazione, concernente la "fatalità e la ineluttabilità della strada", osserva che non si può oggi prevedere se in futuro non sarà necessario addivenire anche alla costruzione di una nuova funivia, perché i tempi si evolvono e le esigenze sono in diretta correlazione con il progresso.

L'Assessore ANDRIONE, premesso che vi era un problema fondamentale di impostazione sul quale la Giunta doveva pronunciarsi, dichiara che, personalmente, si è battuto per la soluzione della strada per varie ragioni che illustra.

Per quanto riguarda la spesa prevista per la strada e per la nuova funivia, ricorda che il Presidente della Giunta ha detto che la spesa per la funivia si aggira sui 450 milioni di lire e che quella per la strada La Magdeleine-Chamois si aggira sui 150 milioni di lire, esclusa da tale somma, - egli aggiunge -, la spesa per la bitumatura.

Per quanto concerne la questione del rispetto dell'autonomia dei Comuni, rileva che nella seduta del 30 giugno 1964, in cui è stata discussa la mozione presentata dal Consigliere Dujany riguardante il collegamento del Comune di Chamois al fondo valle, il Consiglio Regionale non sapeva quale fosse effettivamente il pensiero dell'Amministrazione Comunale di Chamois, perché erano state presentate delle petizioni firmate anche da sette Consiglieri comunali; petizioni che erano state smentite successivamente dall'esito delle votazioni avvenute in seno al Consiglio comunale.

Osserva che ora il Consiglio comunale di Chamois ha assunto una decisione pronunciandosi per la funivia, ma fa presente che, pur nutrendo il più grande rispetto per l'autonomia dei Comuni, rimane però il fatto che le spese regionali vengono approvate non già dai Comuni ma dall'Amministrazione Regionale e, cioè, dalla Giunta e dal Consiglio; se così non fosse, - egli osserva -, gli Amministratori regionali rinuncerebbero alle proprie responsabilità, perché permetterebbero ai Comuni di disporre delle finanze regionali.

Conclude concordando con il Consigliere Dujany che non si possono oggi fare previsioni realistiche su quelle che saranno le esigenze nel futuro; rileva, comunque, che non si poteva protrarre oltre una decisione sul problema del collegamento del Comune di Chamois al fondo valle.

Il Consigliere PEDRINI, riferendosi a quanto già detto, fa presente che risulta già stanziato dalla Regione un fondo residuato di Lire 150 milioni per la costruzione della nuova funivia e non già per la costruzione della strada.

Il Consigliere BORDON, dopo aver premesso che il problema del collegamento del Comune di Chamois al fondo valle si trascina ormai da vari anni, dichiara di essere sempre stato, come altri Consiglieri, favorevole alla soluzione della funivia, come d'altra parte lo era anche la precedente Giunta presieduta dall'Avv. Marcoz.

Richiamandosi all'accenno fatto dal Consigliere Pedrini ai 150 milioni di lire già stanziati per il collegamento funiviario, chiede se la suddetta somma risulti stanziata per la costruzione di una nuova funivia e non per la costruzione di una strada.

Riconosce che la decisione, presa dalla Giunta attuale, di costruire una strada, anziché una nuova funivia, possa essere stata una decisione sofferta, come ha detto il Presidente della Giunta, perché si tratta di una decisione concernente la controversa soluzione di un problema importante che il Consiglio ha il dovere di esaminare e di discutere con la massima attenzione.

Ritiene che anche per tale motivo, nell'assumere una decisione in merito al problema in questione, si debba tener conto della volontà chiaramente espressa dalla popolazione di Chamois, attraverso il Consiglio comunale, per la soluzione della nuova funivia.

Ricorda che, allorquando è stato discusso per la prima volta in questa sede il problema del collegamento del Comune di Chamois al fondo valle, ed anche successivamente, è stata sempre sostenuta l'opportunità che in Valle d'Aosta venisse creata una stazione turistica tranquilla e un'oasi di pace ove i cittadini potessero ritemprare le loro forze lontano dai rumori della città e degli autoveicoli.

Ritiene che, dotando il Comune di Chamois di una nuova funivia per il trasporto delle persone e di una teleferica per il trasporto del materiale, si farebbe effettivamente l'interesse della popolazione di Chamois e si creerebbe una vera oasi di riposo e di pace.

Dichiara quindi di essere contrario alla costruzione di una strada per il collegamento del Comune di Chamois al fondo valle.

Contesta l'affermazione che la costruzione della strada sia ineluttabile ed auspica che il problema sia ripreso in esame dal Consiglio tenendo presente la volontà della popolazione di Chamois espressa attraverso il Consiglio comunale.

Dichiara di non poter concordare sulla motivazione addotta dall'Assessore Andrione a giustificazione della decisione presa dalla Giunta e rileva che non è accettabile la tesi secondo cui, essendo l'opera finanziata dalla Regione, compete alla Regione, e non all'Amministrazione comunale di Chamois, di decidere circa la soluzione da adottare.

L'Assessore MANGANONI rammenta che, in una precedente adunanza in cui fu discussa la questione del collegamento del Comune di Chamois al fondo valle, il Consigliere Pedrini ebbe a raccomandare alla Giunta di addivenire al più presto ad una decisione circa la soluzione da adottare; esprime quindi la sua meraviglia per la posizione intransigente oggi assunta dal predetto Consigliere per una delle due soluzioni del problema.

Risponde ai quesiti rivoltigli circa la spesa prevista per la costruenda strada e circa la spesa prevista per il servizio di sgombro neve; precisa, per quanto riguarda la costruzione della strada, che la spesa, esclusa la bitumatura, si aggira sui 150 milioni di lire, corrispondente a circa L. 30 milioni per Km. essendo la lunghezza della costruenda strada di circa 5 Km.

Informa che la spesa per la bitumatura ammonta a circa 25 milioni, sulla base di lire 5 milioni al Km., per cui la spesa totale dell'opera si aggira sui 165 milioni, secondo un preventivo di massima in quanto che non vi è ancora il progetto esecutivo.

Circa la spesa per il servizio sgombro neve, riferisce che, se la strada venisse costruita secondo il tracciato del progetto fatto predisporre dal Comune, la spesa sarebbe rilevante per varie ragioni che illustra, mentre invece sarebbe minima se la strada venisse costruita secondo il tracciato suggerito dall'Assessorato ai Lavori Pubblici, perché si attuerebbe lungo un tratto che non è soggetto alla caduta di slavine né alla caduta di valanghe.

Rileva che il Consigliere Pedrini si è limitato a dare lettura, per estratto, della deliberazione in data 13 dicembre 1964 con la quale il Consiglio Comunale di Chamois si è pronunciato, a maggioranza di voti, per la soluzione della nuova funivia.

Fa presente che il Consigliere Pedrini avrebbe potuto altresì dare lettura della deliberazione in data 30 dicembre 1959 con la quale il Consiglio Comunale di Chamois si era pronunciato per la costruzione di una strada ed aveva deciso di affidare ad un tecnico l'incarico di allestire il relativo progetto.

Osserva quindi che il Consiglio Comunale di Chamois non è stato sempre orientato per la sola soluzione della nuova funivia.

Circa l'ineluttabilità della strada, riferisce che il Sindaco del Comune di La Magdeleine gli dichiarò che era intendimento di detto Comune di costruire un primo tratto di strada, della lunghezza di un chilometro, verso Chamois, ma che si soprassedeva ad ogni decisione sull'esecuzione dei lavori in attesa di sapere l'eventuale decisione favorevole della Regione per la costruzione della strada con spese a carico regionale.

Il Presidente della Giunta fa presente la necessità che i più difficili problemi riguardanti la Valle d'Aosta siano discussi con maggiore obiettività e con maggiore serietà, senza entrare in inutili polemiche e senza tirare in ballo delle cose che nulla hanno a che vedere con i problemi stessi.

Contesta quindi l'affermazione del Consigliere Pedrini secondo cui i Consiglieri dell'Union Valdôtaine avrebbero subito, in sede di decisione sull'argomento in questione, una imposizione del Partito Comunista.

Precisa che, nella discussione di questo, come di altri problemi, non vi è mai stato lo schieramento di un Partito contro un altro Partito, ma ciascun Amministratore ha sempre liberamente espresso il proprio parere personale, come è giusto che avvenga, perché si deve discutere obiettivamente e senza fare questioni particolari.

Aggiunge che, d'altra parte, chi lo conosce sa benissimo che egli, per il suo carattere, non è disposto a subire imposizioni da parte di chicchessia.

Per quanto riguarda il rispetto dell'autonomia dei Comuni e, nel caso particolare, della volontà dell'Amministrazione Comunale di Chamois, osserva che non basta leggere una sola deliberazione per interpretare quella che è la volontà di una popolazione e di una Amministrazione comunale, perché la volontà di una comunità è sempre una cosa molto complessa.

Riferendosi all'affermazione che l'Amministrazione Comunale e la popolazione di Chamois sarebbero tetragoni per la soluzione esclusiva della funivia, con esclusione della soluzione strada, informa che gli è pervenuto in data 25 marzo 1964 un esposto di abitanti di Chamois i quali chiedono: "che venga costruita la strada carrozzabile perché porta un incremento che può estendersi a tutta la zona di Chamois, non localizzato in un raggio molto ristretto come succederebbe se venisse fatto un impianto di funivia; però chiediamo di mantenere sempre funzionante la funivia c che continui a funzionare con le stesse modalità".

Fa presente che detto esposto è sottoscritto anche dai seguenti 7 Consiglieri comunali: Ducly Attilio, Brunet Ivo, Deval Francesco, Brunet Eligio, Rigollet Severino, Bagnod Giovanni Battista, Lettry Placido, i quali sono quindi a favore della strada.

Rileva che non si può, pertanto, affermare che vi sia una volontà univoca da parte dell'Amministrazione Comunale e della popolazione di Chamois perché ciò non corrisponde a verità.

Conferma di aver avuto degli scambi di idee anche con rappresentanti di Partiti della opposizione sul problema in discussione e che è stata proprio una di queste persone ad accennare alla soluzione della strada come una cosa ineluttabile; il che è stato per lui come una doccia fredda, che lo ha fatto riflettere maggiormente sul problema perché, se la soluzione strada è ineluttabile, non si può a cuor leggero costruire anche la nuova funivia.

Osserva che coloro che a Chamois si dichiaravano favorevoli alla nuova funivia avevano "l'arrière-pensée" della strada, opera ineluttabile, anzi già progettata.

Dichiara che la Giunta attuale concorda pienamente sulla sostanza della lettera inviata dal Presidente Marcoz al Sindaco di Chamois il 3-3-1963, perché la preoccupazione del Presidente Marcoz, allorquando scrisse la suddetta lettera, era che l'Amministrazione Comunale di Chamois facesse una, scelta definitiva tra una soluzione e l'altra.

Rispondendo al Consigliere Bordon, precisa che al capitolo 127 del bilancio per l'esercizio finanziario per l'anno 1965 è iscritta la voce generica "Spese per il collegamento del Comune di Chamois al fondo valle", e non si parla, cioè, di funivia, appunto per lasciare piena libertà al Consiglio di pronunciarsi a favore della soluzione strada oppure a favore della soluzione funivia.

Per quanto riguarda le caratteristiche che dovrebbe avere la strada, informa che la Giunta Regionale, allorquando ha discusso l'ultimo piano di lavori pubblica utilità, ha deciso che le strade che si costruiranno in Valle di Aosta, per l'avvenire, dovranno avere una sezione minima di 5-6 metri, a seconda della loro importanza; salvo che si tratti di piccole strade frazionali, nel qual caso la sezione potrà essere ridotta a 4 metri.

Rileva che, in seguito all'attuazione dei trafori stradali del Gran San Bernardo e del Monte Bianco, vi sono delle grandi società finanziarie straniere che si interessano della Valle d'Aosta con l'intendimento di sfruttare turisticamente alcune località e zone della Valle.

Dichiara di non essere contrario a tali programmi, ma osserva che, evidentemente, tali Società faranno soprattutto i loro privati interessi e non quelli degli abitanti, per cui vi è il pericolo che i contadini, dopo aver venduto a poco prezzo i loro terreni e avere speso malamente i denari, vengano poi a trovarsi in condizioni peggiori di prima.

Conclude, ribadendo che la soluzione del problema di Chamois non poteva essere protratta indefinitamente e che la Giunta Regionale, per le ragioni già esposte, si è ora orientata per la soluzione della strada, quale opera ineluttabile.

Il Consigliere BORDON osserva che soltanto l'avvenire dirà se si è fatto bene, o male, a decidere per la soluzione della strada, anziché per quella della funivia che, a suo avviso, sarebbe la soluzione migliore nell'interesse della popolazione di Chamois e per lo avvenire turistico di tale località.

Concorda sul rilievo del Presidente della Giunta, Caveri, secondo cui l'Amministrazione Comunale e la popolazione di Chamois non sarebbero state sempre favorevoli alla soluzione esclusiva della funivia, poiché vi sono degli abitanti di Chamois, e fra costoro anche dei Consiglieri Comunali, che hanno optato prima per una soluzione e poi per l'altra.

Ritiene però che la Giunta Regionale, nell'assumere la sua decisione, avrebbe dovuto tener conto della volontà espressa dal Consiglio comunale; fa presente che la Giunta ha, quindi, assunto una responsabilità molto grave decidendo per la soluzione della strada.

Auspica che l'Amministrazione Regionale riesca, tramite la Sovraintendenza Antichità, Monumenti e Belle Arti e con l'aiuto delle Autorità comunali, a contenere i danni alla bellezza del paesaggio; raccomanda alla Giunta di studiare attentamente il problema del tratto terminale della strada che, a suo parere, dovrebbe terminare a circa 1 chilometro e mezzo dal capoluogo, affinché Chamois non perda il suo attuale carattere e ambiente valdostano, per la cui conservazione il Consiglio si è sempre battuto.

Il Consigliere PEDRINI prende atto che, secondo quanto detto dall'Assessore ai Lavori Pubblici, la spesa per la costruenda strada La Magdeleine - Chamois ammonterebbe a Lire 175 milioni, compresa la spesa per la bitumatura; ritiene, però, che la spesa raggiungerà i 300 milioni di lire perché non è sufficiente una sezione stradale di 5 metri.

Aggiunge che si renderà, inoltre, necessaria una spesa di 100-150 milioni per allargare dei tratti di strada Antey - La Magdeleine, in modo da permettere l'incrocio dei torpedoni, ai fini dello sviluppo turistico della zona.

Raccomanda alla Giunta, ed in particolare al Presidente Caveri e all'Assessore Manganoni, che il punto terminale della strada La Magdeleine - Chamois sia stabilito a circa 1 Km. e mezzo dal capoluogo, per salvaguardare le attuali caratteristiche ambientali di Chamois.

Chiede che la votazione sulla mozione presentata sia fatta a scrutinio segreto, ai sensi dell'articolo 66 del Regolamento interno del Consiglio, precisando che anche altri cinque Consiglieri formulano tale richiesta.

Il Consigliere BENZO fa presente che di ineluttabile vi è soltanto il fatto che, una volta presa la decisione di costruire la strada, non si potrà più tornare indietro; mentre, se si adottasse la soluzione della funivia, non soltanto verrebbero salvaguardate le caratteristiche di Chamois, ma si ostacolerebbe la possibilità di un eventuale futuro cambiamento di idee.

Pertanto, visto il moto pendolare che vi è stato nell'Amministrazione Comunale di Chamois e sentito quanto espresso dal Presidente Caveri, invita la Giunta a riesaminare il problema e a recedere dalla decisione presa.

Dichiara di non concordare con il Consigliere Pedrini per quanto riguarda la raccomandazione di fermare la costruenda strada ad una determinata distanza dal capoluogo perché, una volta che la strada sarà costruita, nessuno più potrà impedirne il prolungamento.

Il Consigliere ALBANEY dichiara che voterà a favore della soluzione della funivia, anche perché tale soluzione risponde alla volontà della popolazione e al futuro sviluppo turistico ed economico della località.

L'Assessore ANDRIONE osserva che la mozione è formulata in modo generico e che occorre, quindi, completarla affinché possa essere messa ai voti.

Il Presidente, MARCOZ, ritiene che la mozione possa essere completata come segue: "Definizione del problema riguardante il collegamento del Comune di Chamois al fondo Valle, decidendo per la costruzione della funivia o per la costruzione della strada".

Il Consigliere DUJANY ricorda che il Consigliere Benzo ha invitato la Giunta a ritornare sulla decisione presa e a tenere conto della volontà espressa dal Consiglio Comunale di Chamois.

L'Assessore ANDRIONE rammenta che il Presidente della Giunta ha dichiarato che la decisione di costruire la strada è definitiva e, quindi, irrevocabile.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara di aver preso atto con soddisfazione dell'interessamento dimostrato dai Consiglieri dell'opposizione per la conservazione delle attuali caratteristiche di Chamois ed esprime la speranza che un tale interessamento non sia soltanto limitato al problema di Chamois.

Dichiara che, personalmente, sarebbe anche disposto ad accettare la raccomandazione intesa ad ottenere che il punto terminale della strada sia stabilito ad una certa distanza dal capoluogo, ma ritiene che i primi ad essere contrari ad una tale soluzione sarebbero gli Amministratori e gli abitanti di Chamois.

Dichiara che la Giunta, in sede di approvazione del piano regolatore di Chamois, si preoccuperà che la grande viabilità si arresti ad una certa distanza dal capoluogo che dovrebbe essere collegato con il punto terminale della strada soltanto da strade aventi una sezione limitata, in modo da permettere il transito soltanto ai piccoli veicoli.

Il Consigliere DUJANY osserva che, anche quando è stato discusso il problema dell'allacciamento stradale di Pila, era stato previsto che la strada non dovesse arrivare fino a Pila, ma che purtroppo la strada ha finito per raggiungere la parte abitata della stazione turistica.

L'Assessore ANDRIONE rileva che la strada di Pila è stata costruita in quel modo perché allora non vi era ancora il piano regolatore della zona di Pila.

Il Presidente, MARCOZ, invita il Consiglio a votare sulla proposta di collegare il Comune di Chamois al fondo valle mediante la costruzione di una nuova funivia, oppure mediante la costruzione di una strada carrozzabile La Magdeleine - Chamois. Fa presente che si procederà alla votazione a scrutinio segreto, ai sensi dell'articolo 66 del Regolamento interno del Consiglio, in relazione alla richiesta formulata da cinque Consiglieri.

Procedutosi alla votazione a scrutinio segreto ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CASETTA, LUSTRISSY e ARTAZ-DOTTO, il Presidente, Marcoz, accerta e comunica il seguente esito della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentuno (assenti i Consiglieri: Bordon, Mappelli e Montesano);

- voti favorevoli alla proposta di costruzione della strada La Magdeleine - Chamois: diciotto.

- Voti favorevoli alla proposta di costruzione di una nuova funivia Buisson-Chamois: tredici.

Il Consiglio prende atto

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