Oggetto del Consiglio n. 20 del 4 febbraio 1965 - Verbale
OGGETTO N. 20/65 - AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VALTOURNANCHE - RILIEVI - RICHIESTA DI INFORMAZIONI. - (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio)
Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dal Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio, concernente l'oggetto: "Amministrazione Comunale di Valtournanche - Rilievi - Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
---
Aosta, lì 3 ottobre 1964
Ill.mo Signor
Presidente del Consiglio
Regione Autonoma della Valle d'Aosta
Il sottoscritto, Consigliere del Gruppo Liberale, desidera interpellare il Presidente della Giunta sul seguente argomento:
Nel Comune di Valtournanche, l'8 giugno scorso, si tenne una riunione del Consiglio Comunale per deliberare in merito alla richiesta di trasferimento del Segretario Comunale.
Per l'occasione, il Consigliere Raffaele Pellissier venne eletto segretario per cui stese regolare verbale che consegnò al Sindaco, Hérin Camillo, perché lo firmasse e lo pubblicasse. Detto verbale è sparito, e il Sindaco ha tentato di fare firmare al Consigliere Raffaele Pellissier, nella sua veste di Segretario della riunione di quel Consiglio, un altro verbale; rifiutandosi, il Sindaco inviò alla Presidenza della Giunta Regionale una lettera con gravi accuse.
Nella seduta consiliare del Comune di Valtournanche del 29 luglio scorso, il Sindaco ha ribadito dette accuse ed ha impedito ai Consiglieri di prendere la parola su argomenti dell'ordine del giorno.
Nella riunione del 14 settembre il Sindaco ha ammesso di "avere sbagliato" ed ha proposto l'abrogazione della deliberazione dell'8 giugno, cosa che è avvenuta con l'astensione di 5 Consiglieri, sicchè si è abrogata una deliberazione che non esiste.
Nel corso della discussione di quest'ultima riunione consiliare, sono poi emerse altre gravi inosservanze, segnalate a suo tempo dall'Assessore supplente Jean Pellissier e dal Consigliere Raffaele Pellissier, alla Presidenza della Giunta.
Particolarmente: come mai sono stati venduti 17 mila metri quadri di terreno al Breuil per la irrisoria cifra di 2 milioni? - come mai non si è ottemperato alla sentenza della Giunta Giurisdizionale Amministrativa che riteneva illecito il mercato al Breuil? - come mai determinati lavori sono stati eseguiti senza la preventiva deliberazione del Consiglio Comunale (fognature al Breuil, acquedotto di Evette ecc.)?
Non ritiene quindi il Presidente della Giunta che di fronte a tali fatti, si debba nominare una Commissione di inchiesta amministrativa, onde moralizzare la situazione di uno dei più importanti Comuni turistici della Valle?
F.to Comm. Ennio Pedrini
---
Il Presidente della Giunta, CAVERI, in merito all'interpellanza, riferisce quanto segue:
"Il giorno 8 giugno 1964 il Consiglio Comunale di Valtournanche si è riunito per esprimersi in merito alla proposta di trasferimento dei Segretario Comunale.
Il Consigliere comunale Pellissier Raffaele era stato incaricato delle funzioni di Segretario.
Avvenne, però, che il Sindaco, Hérin Camillo, ha ritenuto di non potere firmare il verbale redatto dal Consigliere comunale Pellissier Raffaele, perché una dichiarazione finale inserita nel verbale stesso non sarebbe stata esatta.
Non è esatto che le copie del primo verbale siano sparite, perché, invece, sono state inviate all'Ufficio Controllo Comuni, sia quelle del verbale redatto dai Consigliere Pellissier Raffaele, sia quelle del secondo verbale redatto dal Sindaco, Hérin Camillo.
Vi è stata poi la seduta del 29 luglio, 1964, durante la quale il Sindaco ha letto una lettera indirizzata ai Presidente della Giunta Regionale, lettera che non è un capolavoro di chiarezza, tanto che sarebbe stata impresa molto ardua per il Presidente della Giunta farsi un concetto della questione in base a detta lettera.
Per fortuna, vi erano altre fonti di informazioni, vi erano degli atti dai quali era possibile farsi un concetto esatto della realtà delle cose.
È vero, effettivamente, che il Sindaco, in quella seduta, ha impedito addirittura che il Consigliere Pellissier Raffaele prendesse la parola.
In seguito, su richiesta di cinque Consiglieri, vi è stata la seduta del 14 settembre 1964, nel corso della quale venne esaminato il verbale dell'8 giugno 1964.
Vi fu una lunga discussione e, alla fine, il Sindaco propose di considerare come non valido il verbale dell'adunanza dell'8 giugno.
Vi è stata una votazione su questo argomento, con 7 voti favorevoli ed una scheda bianca.
Vi è da rilevare, però, che il verbale dell'8 giugno, in realtà, è da considerarsi non valido, perché non era stato trasmesso alla Presidenza della Giunta entro i prescritti otto giorni dalla adunanza.
Il verbale della seduta del 14 settembre, Con una copia originale e una modificata di quello dell'8 giugno, venne invece inviato il 22 settembre 1964 con una lettera di accompagnamento a firma del Segretario, e non del Sindaco.
La questione del trasferimento del Segretario comunale è pertanto chiusa, dato il risultato della votazione della seduta del 14 settembre.
Questa è la realtà dei fatti.
Su altre irregolarità amministrative del Comune di Valtournanche parecchi rilievi sono stati fatti dalla Giunta Regionale e dal sottoscritto.
Per esempio, per la questione dell'edificio scolastico del Breuil, in data 2 ottobre 1964, scrivevo al Sindaco del Comune di Valtournanche la lettera seguente:
"Questa Presidenza, sin dall'anno 1958, ha ripetutamente sollecitato codesta Amministrazione Comunale a risolvere la pratica per la costruzione di una scuola elementare nella frazione del Breuil, ammessa al contributo statale previsto dalla legge ecc. ecc.
Il Ministero dei Lavori Pubblici, il Provveditorato Opere Pubbliche di Torino, l'Ufficio del Genio Civile sollecitano la definizione degli atti nei termini stabiliti.
Codesto Comune ha giustificato il ritardo con la questione della difficoltà della scelta dell'area su cui far sorgere l'edificio.
Ora questa motivazione non fa che confermare il disinteresse dell'Amministrazione, poiché l'interesse pubblico è prevalente a quello privato e le proposte degli Organi statali e regionali, preposte al servizio scolastico, non sono mai state definite con sollecitudine.
Codesto Comune, già invitato più volte a segnalare le aree prescelte per l'approvazione, da parte dell'apposita Commissione istituita presso il Genio Civile, ottemperò agli inviti nel 1961, ma poi non diede seguito alla pratica.
Non risulta, infatti, che codesta Amministrazione abbia provveduto alla notifica agli interessati del decreto del Provveditorato Opere Pubbliche del 13 febbraio 1963.
Sono trascorsi oltre 19 mesi da quella data e si è tuttora in attesa della definizione degli atti per la costruzione della scuola del Breuil.
Questo comportamento del Comune contrasta con gli obblighi sanciti dalla legge e costituisce una persistenza nella violazione della stessa.
Si richiama, pertanto, la S.V. a voler invitare il Consiglio Comunale a giustificare il suo operato e a provvedere perché sia sottoposto all'esame della Commissione la domanda relativa alle aree prescelte.
Si rammenta che il Consiglio Comunale può essere sciolto allorquando, richiamato all'osservanza di obblighi imposti per legge, persiste a violarli".
Altro ammonimento è stato fatto al Comune di Valtournanche in merito alla questione dell'aggiudicazione, a trattativa privata, dei lavori per la costruzione della scuola di Man, con la seguente lettera in data 14 ottobre 1964:
"La Giunta Regionale, nell'adunanza del 9 ottobre 1964, in sede di parere sulla deliberazione di codesto Consiglio Comunale in data 14 settembre 1964, ha rilevato l'inesistenza di giustificazioni nel verbale ed ha ritenuto non sufficienti i motivi addotti dalla S.V. nella nota 6 ottobre 1964 per la scelta della ditta a cui affidare l'esecuzione dei lavori di costruzione dell'edificio scolastico di Maën.
Le informazioni sulle Ditte devono essere assunte prima dell'invito. Successivamente devono sussistere delle differenze per l'impostazione tecnica, per forniture diverse o per richieste di modifiche alle condizioni di appalto, per non prendere in considerazione l'offerta.
Nel caso in esame, la differenza della percentuale di ribasso è notevole e non si riscontrano condizioni particolari che possano danneggiare il Comune.
Per i suddetti motivi, il provvedimento in questione non è approvato e si invita codesta Amministrazione a deliberare l'aggiudicazione dei lavori alla Ditta miglior offerente.
La Giunta Regionale ha constatato che codesto Consiglio Comunale, per la seconda volta, non si è preoccupato di osservare le norme vigenti in materia di appalto, malgrado il precedente richiamo ad un più obiettivo esame degli atti e a deliberare secondo le prescrizioni di legge.
Si rammenta che il persistere nel violare ì la legislazione è motivo che può giustificare lo scioglimento del Consiglio Comunale".
Faccio notare, per inciso, che in quella deliberazione del Consiglio Comunale si diceva: non possiamo accettare la proposta della Ditta tale perché non abbiamo delle buone informazioni; per questo, semmai, le informazioni avrebbero dovuto assumerle prima e si sarebbe dovuto prendere un provvedimento prima, ma non dopo.
Nella lettera soprariportata si dice, inoltre, che è la seconda volta che il Consiglio Comunale non rispetta le norme in materia di appalti, perché già precedentemente questo era avvenuto, per la nota questione dell'appalto del servizio della nettezza urbana, il che aveva dato luogo ad una campagna giornalistica assolutamente infondata contro la Giunta Regionale.
In quell'occasione era avvenuto che il Consiglio Comunale di Valtournanche aveva affidato l'appalto proprio alla Ditta che chiedeva il prezzo maggiore. E allora, giustamente, la Giunta Regionale non ha approvato questa deliberazione e, con mia ordinanza, ho annullato la deliberazione del Consiglio Comunale per violazione di legge.
Va detto, però, per l'obiettività dei fatti, che alla violazione delle norme in materia di appalto, nella questione dell'appalto del servizio della nettezza urbana, aveva contribuito il Segretario comunale, il quale avrebbe dovuto, semmai, consigliare gli Amministratori comunali di Valtournanche a seguire i principi della regolarità amministrativa.
Non solo, ma risulta in modo indubbio che è stato proprio il Segretario comunale a fornire la documentazione assolutamente infondata a un noto giornale che, per 3 o 4 numeri, ha svolto una campagna scandalistica, diffamatoria e denigratoria nei confronti della Giunta Regionale che non aveva fatto altro che fare rispettare dal Consiglio Comunale di Valtournanche i principi della regolarità amministrativa.
Perché, è evidente, che in un appalto non si possono assegnare i lavori alla Ditta che offre il prezzo maggiore, come è avvenuto per Valtournanche.
Per quanto riguarda gli altri elementi della interpellanza del Consigliere Pedrini, dirò che, effettivamente, data l'urgenza dei lavori di spostamento della fognatura del Breuil e dei lavori di rifornimento idrico della località Evette, il Consiglio Comunale di Valtournanche non aveva approvato con tempestive e regolari deliberazioni le spese relative.
E anche per questo, sono stati fatti dei rilievi per iscritto al Comune.
Per quanto riguarda la vendita dei terreni comunali al Breuil, le cose stanno in un modo molto diverso; pensiamo, infatti, che ci si voglia riferire alla definizione della vertenza col Comune di Milano. Devo, però, precisare che la deliberazione comunale che riguarda questa questione e l'Albergo Cristallo, con relativa strada di accesso, risale nientemeno che all'anno 1941.
Non sono fatti di oggi, perché è nel 1941 che il Comune di Valtournanche ha venduto al Comune di Milano un terreno per 50.000 lire.
Successivamente, vi è stata una transazione con il Comune di Milano, e questo parecchi anni fa, non durante il mandato della Giunta Regionale attuale.
Circa la sentenza della Giunta Giurisdizionale Amministrativa sull'illecito mercato al Breuil, il Sindaco ha dato effettivamente ordine di fare rispettare la sua decisione, emettendo in data 17 settembre 1964, una ordinanza che vieta l'installazione di banchi per il commercio ambulante nella frazione Breuil.
Vi è stato un venditore ambulante che ha contravvenuto a questa ordinanza, ma è stato denunciato e gli è stato notificato un verbale di contravvenzione, per cui penso che questo ambulante abusivo dovrà rispondere del suo operato davanti all'Autorità Giudiziaria.
Mi pare di avere risposto a tutte le questioni sollevate nell'interpellanza.
Aggiungerò brevemente che, in seguito a questi precedenti, la Giunta Regionale segue con particolare interesse ed attenzione le deliberazioni del Comune di Valtournanche e, per conto mio, ho dato disposizioni al Capo del Servizio Controllo Comuni in questo senso: che le deliberazioni del Comune di Valtournanche siano tenute in particolare evidenza.
Tutte le volte che abbiamo creduto di riscontrare delle violazioni di legge o delle irregolarità amministrative, non abbiamo mai mancato di restituire non approvate le relative deliberazioni e di richiamare il Comune di Valtournanche all'osservanza della legge.
Abbiamo anche minacciato due volte di sciogliere il Consiglio Comunale di Valtournanche.
Evidentemente, se le Autorità comunali di Valtournanche persisteranno nella loro condotta, potremo anche assumere un provvedimento del genere.
Però, ci rendiamo anche conto che lo scioglimento di un Consiglio Comunale è un provvedimento grave ed eccezionale.
Durante i 18 anni in cui la Regione si regge autonomamente, Voi sapete che due soli Consigli Comunali sono stati sciolti.
Comunque, è certamente un provvedimento eccezionale, che non può essere adottato alla leggera.
D'altra parte le elezioni comunali non sono molto lontane, per cui noi pensiamo che delle eventuali irregolarità gli Amministratori Comunali di Valtournanche dovranno, in primo luogo, rispondere, semmai, davanti ai loro elettori.
Non escludiamo, però, la possibilità di un provvedimento del genere, nel caso che si continuasse, da parte del Comune, a seguire i precedenti ai quali ho accennato".
Il Consigliere PEDRINI informa di avere partecipato di persona a diverse riunioni del Consiglio Comunale di Valtournanche e dichiara che tutto quanto è stato detto dal Presidente della Giunta risponde a verità e che, contrariamente a quanto afferma sovente l'Assessore Manganoni, l'Amministrazione Regionale interviene in qualche caso e anche con mano pesante nelle questioni di stretta competenza comunale, come nel caso del Comune di Valtournanche.
Fa presente di essere stato indotto a presentare l'interpellanza in discussione, che dichiara di voler tramutare in mozione in una prossima seduta consiliare, perché quanto accaduto nel Comune di Valtournanche è il sintomo che non tutto procede regolarmente nei vari Comuni della Valle d'Aosta, ma soprattutto è il sintomo che l'organo di tutela e di controllo sull'operato dei Comuni stessi agisce, spesso, a suo avviso, per fini politici; da questo, - egli aggiunge -, non risulta immune lo stesso Presidente della Giunta.
Riassume, quindi, la cronistoria di quanto è accaduto in Comune di Valtournanche, ricordando che l'8 giugno 1964 il Consiglio di quel Comune si è riunito per deliberare in merito al trasferimento del Segretario comunale.
Osserva che, a suo avviso, questa questione non sarebbe di competenza del Consiglio Comunale, ai sensi delle vigenti norme legislative.
Riferisce che, essendo assente il Segretario titolare nella seduta di cui si tratta, venne incaricato quale segretario il Consigliere Raffaele Pellissier, il quale, al termine della seduta, ha provveduto a redigere il verbale consegnandolo il giorno successivo al Sindaco per la sottoscrizione.
Riferisce ancora che il Sindaco trattenne il verbale, non lo firmò e ne stese un' altro, modificando alcune frasi e sopprimendone altre, tanto che il Consigliere Pellissier rifiutò, a sua volta, di sottoscriverlo e lo trattenne presso di sè.
Fa presente che il Sindaco di Valtournanche, di fronte a questa situazione, inviò al Presidente della Giunta la seguente lettera:
"Il sottoscritto Hérin Camillo, Sindaco di Valtournanche riferisce alla S.V. Ill.ma quanto segue:
L'8 andante è stato convocato il Consiglio Comunale di Valtournanche per deliberare sul trasferimento del Segretario comunale che non riscuoteva più la simpatia della popolazione e la fiducia della Amministrazione Comunale.
In relazione all'oggetto della seduta, lo scrivente ritenne opportuno che le funzioni di Segretario per la seduta stessa fossero svolte da un Consigliere comunale; a tale incarico fu designato il Consigliere Pellissier Raffaele.
Nel corso della seduta vi furono vari interventi e alcuni oratori illustrarono verbalmente delle dichiarazioni preparate per iscritto.
L'esponente ha compilato di suo pugno un verbale attestante tutto quanto era avvenuto nel corso della seduta stessa, verbale che avrebbe dovuto essere integrato successivamente, inserendo nello stesso il contenuto testuale delle varie dichiarazioni lette ed illustrate dagli intervenuti.
Successivamente, pertanto, ha invitato il Pellissier, che fungeva da Segretario, a provvedere alla compilazione del verbale completo di tutte le dichiarazioni scritte che erano state rassegnate dai vari Consiglieri.
Dopo qualche giorno il Pellissier Raffaele ha trasmesso all'esponente il documento così redatto, ma il sottoscritto Sindaco ha constatato che nello stesso vi erano inserite circostanze e affermazioni non rispondenti alla verità di quanto era avvenuto nel corso della seduta.
In relazione a ciò, lo scrivente, sulla scorta di quella bozza di verbale compilato nel corso della seduta, sottoscritto dal Pellissier, e degli allegati contenenti le dichiarazioni dei Consiglieri, ha compilato il verbale della seduta stessa e l'ha sottoscritto.
L'istante, il 12 andante, ha consegnato il verbale così preparato al Geometra Pession Amato, tecnico del Comune, affinché lo rimettesse al messo per l'inoltro al Sig. Pellissier Raffaele, Consigliere comunale che, come si è detto, aveva svolto le funzioni di Segretario nella seduta di cui sopra e doveva perciò firmarlo.
Il messo, in possesso del plico, si è recato dal Segretario comunale e gli ha chiesto di assentarsi dall'Ufficio per fare sottoscrivere il verbale dal Pellissier.
Il Segretario, Sig. Lévêque, ha chiesto al messo di prendere visione del plico contenente il verbale e gli allegati; appena si è accorto di che cosa si trattava, ha detto che egli tratteneva il tutto e non avrebbe restituito il plico.
Informato di ciò, l'esponente il 13 andante ha invitato, prima tramite la guardia del Breuil, Sig. Giuseppe Maquignaz, il Segretario Sig. Lévêque a restituire immediatamente il verbale e gli altri documenti e, successivamente, di fronte al rifiuto del Lévêque, si è recato presso di lui in compagnia della guardia suddetta per sollecitare la restituzione di detto verbale.
Il Lévêque ha opposto un reciso rifiuto.
Il fatto, a prescindere dagli estremi di rilevanza penale che può rivestire, porta delle conseguenze gravi sul terreno amministrativo, dovendo il Comune, come è noto, rimettere a codesta Amministrazione tutte le deliberazioni per quanto di competenza, entro i 7 giorni.
L'esponente, comunque, Sindaco di Valtournanche, dichiara che il fatto del Segretario comunale, Sig. Lévêque, potrebbe integrare il reato previsto dall'articolo 490 del Codice Penale, perché indubbiamente realizza l'occultamento di un atto pubblico e pertanto riferisce quanto sopra per dovere d'ufficio (Omissis).
Si rimette copia del verbale compilato nel corso della seduta dell'8 giugno 1964".
Il Consigliere PEDRINI rileva la contraddittorietà del comportamento del Sindaco di Valtournanche il quale, in un primo tempo, convoca il Consiglio per deliberare in merito al trasferimento del Segretario Comunale e, dopo qualche tempo, revoca la precedente deliberazione dichiarando che non vi è nulla da eccepire sul comportamento del Segretario stesso.
Ritiene illegale l'azione commessa dal Sindaco di Valtournanche il quale ha rifatto un verbale di adunanza consiliare redatto da un Segretario incaricato.
Osserva che il Presidente della Giunta Regionale non ha risposto al soprariportato esposto del Sindaco del Comune di Valtournanche nel quale vengono denunciati fatti di indubbia gravità.
Riferisce che, in data 29-7-1964, su iniziativa di 5 Consiglieri comunali, veniva indetta una nuova adunanza del Consiglio, nel corso della quale il Sindaco, invece di sottoporre all'Assemblea l'approvazione del verbale della precedente adunanza in data 8-6-1964, in quanto il verbale stesso era nelle mani del Consigliere Raffaele Pellissier, - si è limitato a dare lettura della soprariportata lettera inviata al Presidente della Giunta.
Ricorda che, al termine della lettura della lettera, il Sindaco non permise ai Consiglieri Raffaele Pellissier e Sebastiano Silveri di prendere la parola sugli argomenti trattati, per cui i predetti Consiglieri, seguiti da altri, abbandonarono l'aula.
Rileva che, anche in questa circostanza, il Sindaco commise una illegalità e che il Presidente della Giunta Regionale, anche in questa occasione, non ha sentito la necessità di richiamare il Sindaco al rispetto della legge.
Osserva che, dopo due mesi da una adunanza consiliare durante la quale erano state fatte delle accuse gravi, il Comune di Valtournanche non aveva provveduto alla stesura delle relative deliberazioni e il Presidente della Giunta Regionale, nonostante avesse ricevuto una lettera riguardante la questione, non aveva assunto alcun provvedimento in merito.
Si arriva così, - egli aggiunge, - alla adunanza consiliare del 14-9-1964, anche questa convocata su richiesta di alcuni Consiglieri comunali, nel corso della quale si passò alla lettura ed alla discussione dei verbali dell'adunanza 8 giugno 1964, come richiesto dai Consiglieri che avevano sottoscritto la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio.
Riferisce che, nel corso di una vivace discussione durante la quale vennero confrontati i verbali redatti, rispettivamente, dal Segretario facente funzione nella riunione 8-6-1964, Sig. Pellissier Raffaele, e dal Sindaco, venne riconosciuto dal Consiglio che il Sindaco aveva modificato in maniera sostanziale il verbale redatto dal Segretario; informa che il Consigliere Raffaele Pellissier chiese al Consiglio di approvare il primo verbale da lui redatto.
Aggiunge che il Sindaco, al fine di evitare una decisione, propose allora di abrogare, mediante votazione segreta, la proposta di trasferimento del Segretario titolare, proposta già approvata nella seduta dell'8-6-1964; rileva che questo oggetto non era iscritto all'ordine del giorno dell'adunanza, come giustamente fece osservare il Consigliere Raffaele Pellissier.
Informa che il Sindaco, appoggiato dai membri della Giunta, dopo aver ammesso pubblicamente di essersi sbagliato nel proporre nella seduta dell'8 giugno 1964 l'allontanamento del Segretario comunale, insistette nella sua proposta di abrogazione del precedente provvedimento, e pose ai voti la proposta stessa, che venne approvata a maggioranza dei votanti, con l'astensione di 6 Consiglieri, i quali avevano osservato che la proposta del Sindaco era in contrasto con quanto disposto dal 1° comma dell'articolo 28 della legge 8 giugno 1964 n. 604.
Rileva la incoerenza del comportamento del Sindaco di Valtournanche il quale propone di abrogare, a distanza di tre mesi, una deliberazione riguardante la richiesta di trasferimento del Segretario comunale già approvata a maggioranza del Consiglio, deliberazione di cui non vi è copia e il cui verbale non è mai stato approvato dal Consiglio Comunale.
Ritiene che l'autorità tutoria, la quale era stata resa edotta dei fatti anche attraverso una lettera del Sindaco, avrebbe dovuto intervenire per chiarire la situazione presso il Comune di Valtournanche e per richiamare gli Amministratori comunali al rispetto della legge.
Dichiara che l'interpellanza di cui si discute è dovuta appunto al mancato intervento chiarificatore dell'organo regionale di tutela.
Vi sono, però, ancora altri fatti, avvenuti sempre nell'ambito dell'Amministrazione comunale di Valtournanche e che denotano come, a suo avviso, il Servizio Controllo dei Comuni non usi sempre lo stesso trattamento nei confronti di tutte le Amministra zioni Comunali della Valle d'Aosta; cita, ad esempio, la questione riguardante la vendita di terreni comunali, siti in località del Breuil, al Comune di Milano.
Informa che nell'anno 1936 tra l'Amministrazione Comunale di Valtournanche e il Comune di Milano venne stipulato un compromesso per la vendita di un appezzamento di terreno della superficie di circa 5000 metri quadrati nella località del Breuil, appezzamento sul quale sorge oggi l'Hôtel Cristallo.
Fa presente che nell'anno 1959 furono riprese le trattative per la cessione al Comune di Milano di altri 17.629 metri quadrati di terreno al prezzo di Lire 2.00.000, trattative che non giunsero, però, alla conclusione.
Informa quindi:
- che, con lettera in data 6-4-1962, il Comune di Valtournanche invitava il Comune di Milano a versare entro otto giorni la somma di Lire 2.000.000 pattuita, maggiorata degli interessi maturati nel frattempo, calcolati in Lire 240.000;
- che nella seduta del 27-4-1962 il Consiglio Comunale di Valtournanche, non avendo il Comune di Milano aderito all'invito fattogli, era stato sul punto di revocare tutte le deliberazioni assunte in precedenza in merito alla questione in esame, anche perché i prezzi dei terreni erano notevolmente aumentati dal 1936 a quella data;
- che il Consiglio Comunale di Valtournanche, per non compiere dei passi falsi, propose, sempre nella sopracitata adunanza, di richiedere in merito il parere del Presidente della Giunta Regionale e di un legale, stabilendo però di non rinunciare agli interessi maturati;
- che il Presidente della Giunta Regionale, in risposta alla richiesta fattagli, propose al Comune di Valtournanche di ricercare un accordo amichevole con il Comune di Milano, ricorrendo eventualmente all'opera di un legale;
- che il Sindaco di Valtournanche, nonostante i consigli dati dal Presidente della Giunta Regionale e le deliberazioni del Consiglio Comunale, improvvisamente, alcuni giorni dopo sottoscriveva, senza chiedere il parere ad alcun legale, il contratto di cessione al Comune di Milano dei terreni di cui sopra al prezzo di Lire 2 milioni, senza tenere conto degli interessi.
Rileva pertanto che questa questione, essendo stata decisa solamente nell'anno 1962; non può considerarsi storia passata, come ha dichiarato il Presidente della Giunta Regionale.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, invita il Consigliere Pedrini ad essere più preciso nella sua esposizione, citando con esattezza le date delle varie fasi della questione; ripete quindi che si tratta effettivamente di storia passata per quanto riguarda l'attuale Giunta Regionale.
Il Consigliere PEDRINI riferisce che il Consigliere Raffaele Pellissier, di fronte allo strano comportamento del Sindaco, aveva inviato al Presidente della Giunta Regionale la seguente lettera:
"Sono rimasto stupito ed indignato nell'apprendere che il contratto con il Comune di Milano è stato firmato.
Le giustificazioni portate dal Sindaco per me non sono giustificazioni. Il Comune di Milano ci ha menati per il naso per due anni e noi non eravamo tenuti a firmare il contratto. Ritengo che vendere 17.000 mq. di terreno al Breuil, per due milioni di lire, senza interessi, non sia fare l'interesse del Comune. Si era detto di interpellare un legale, e ciò non è stato fatto. Desidero che la presente lettera sia letta nella prossima riunione del Consiglio e tenuta nella cartella che riguarda la vendita del terreno, perché possa essere dimostrato nel tempo che il sottoscritto Raffaele Pellissier era contrario alla firma del contratto, perché dannoso per i nostri interessi e perché penso che il Consiglio e il Segretario non sono pedine da muovere soltanto come torna comodo al Sindaco".
Rileva che l'Autorità tutoria, pur essendo a conoscenza dei fatti in base alla sopra-riportata lettera del Consigliere Pellissier, approvò la vendita al Comune di Milano dei terreni sopracitati al prezzo di Lire 2 milioni.
Chiede al Presidente della Giunta Regionale di confermare se sia vero che il Comune di Milano, qualche tempo addietro, cedette ad altri, per la somma di 170 milioni di lire, il terreno di cui si tratta.
Per quanto riguarda la questione del mercato del Breuil, questione che dimostra che la Giunta Regionale, quando vuole, interviene decisamente nelle questioni che riguardano i Comuni, riferisce quanto segue:
"Con ordinanza in data 12 luglio 1962 il Sindaco di Valtournanche, in seguito a numerose lamentele, sospendeva il mercato ambulante del Breuil per motivi igienici, turistici e di viabilità. Contro l'ordinanza del Sindaco ricorse l'Associazione Valdostana Commercianti Ambulanti, rappresentata dal procuratore Avv. Fernando Bianco. Il Comune di Valtournanche presentò a sua volta un controricorso.
Con sentenza della Giunta Giurisdizionale Amministrativa in data 15 novembre 1962, il ricorso dell'Associazione Commercianti Ambulanti veniva rigettato, per cui il mercato del Breuil era da ritenersi a tutti gli effetti abusivo.
Il Sindaco di Valtournanche aveva, però, in precedenza, pubblicamente dichiarato, in sede di Consiglio, di aver dato l'incarico all'Avvocato Canino, di Aosta, di difendere in causa gli interessi del Comune. Risultò poi che questo incarico non venne dato anche perché l'Avvocato Canino, che era membro della Giunta Giurisdizionale Amministrativa della Valle d'Aosta, non poteva assumere tale incarico.
Il Sindaco di Valtournanche, a parte quella contravvenzione elevata all'ambulante a cui ha fatto cenno testè il Presidente della Giunta, non ha mai ottemperato all'ordine di sopprimere il mercato ambulante del Breuil, anche perché detto mercato non era mai stato ufficialmente istituito; anzi, il Sindaco aveva fatto circolare la voce che nei giorni non di mercato gli ambulanti avrebbero potuto installare al Breuil i loro banchi di vendita dove meglio ritenessero opportuno e questo anche in seguito ad una lettera dell'Assessorato all'Industria e Commercio, in data 3 aprile 1964, nella quale si dichiarava che gli ambulanti potevano esercitare il loro commercio al Breuil su terreno privato".
Rileva la complessità della questione riguardante il mercato ambulante del Breuil, dove ci si trova di fronte ad atti contrastanti emessi da organi amministrativi regionali.
Dichiara che il Partito Liberale non è affatto contrario all'istituzione di un mercato ambulante al Breuil, ma chiede semplicemente che sia chiarita la situazione in modo che si sappia se gli interessati hanno il diritto, o no, di esercitare la loro attività al Breuil.
Ricorda ancora che, sempre nell'ambito dell'Amministrazione Comunale di Valtournanche, sono stati ordinati ed eseguiti dei lavori senza assunzione di preventiva regolare deliberazione e che sono state presentate da Ditte diverse delle note di spesa il cui importo il Sindaco avrebbe voluto pagare integralmente; informa che, in seguito all'intervento dell'Assessore supplente e di Consiglieri comunali, l'importo di tali note venne ridotto ad un terzo.
In merito alla costruzione dell'edificio scolastico della frazione Maën riferisce quanto segue:
"Nel giugno dell'anno 1964 il Comune di Valtournanche invitava 18 Ditte a partecipare all'appalto, a licitazione privata, dei lavori per la costruzione dell'edificio scolastico nella località Maën, con un importo di spesa a base d'asta di L. 7.340.000.
Essendo andata deserta la gara d'appalto, con deliberazione di Giunta in data 8 giugno 1964, assunta in via d'urgenza, la Amministrazione Comunale di Valtournanche deliberava di chiedere al Presidente della Giunta Regionale l'autorizzazione a procedere a trattativa privata per l'aggiudicazione e l'esecuzione dei lavori di cui si tratta. L'autorizzazione venne concessa; però il Comune, su segnalazione dell'Amministrazione Regionale, dovette invitare alla gara anche la Ditta Péaquin Angelo, di Montjovet, la quale, in sede di appalto, fece un ribasso d'asta del 6,65% superiore a tutti gli altri.
Il Comune di Valtournanche, assunte le dovute informazioni sulla Ditta assegnataria, ritenne opportuno di affidare i lavori alla Ditta Ottin Emanuele, di Valtournanche, che, sebbene con un ribasso soltanto del 3,75 per cento, dava maggiore affidamento che non la precedente Ditta per la buona esecuzione dei lavori.
La Giunta Regionale respingeva, però, la relativa deliberazione comunale e, con lettera in data 17 dicembre 1964, faceva, tra l'altro, le seguenti osservazioni:
"Le informazioni sulle Ditte devono essere assunte prima dell'invito. Si rammenta che il persistere nel violare la regolamentazione è un motivo che può giustificare lo scioglimento di un Consiglio Comunale".
Successivamente, in adempimento a quanto prescritto dalla Giunta Regionale, il Sindaco di Valtournanche cercava di mettersi immediatamente in contatto con il titolare della Ditta Péaquin per dare sollecito inizio ai lavori, riuscendo ad avere un abboccamento con lo stesso soltanto in data 20 ottobre 1964 per stabilire le modalità del contratto e per il versamento della cauzione.
In data 22-10-1964 la Ditta Péaquin, consigliata dall'Amministrazione Regionale, presentava alla Segreteria comunale di Valtournanche la dichiarazione di non essere in grado di versare la cauzione richiesta e di rinunciare all'aggiudicazione dei lavori, lasciando libero il Comune di rivolgersi ad altra Ditta".
Rileva, pertanto, che non era infondato il giudizio espresso dal Comune di Valtournanche circa l'affidamento che poteva dare la Ditta Péaquin, - segnalata dall'Amministrazione Regionale -, per l'esecuzione dei lavori di cui si tratta, per cui, sotto l'aspetto pratico, non era poi tanto illogico il comportamento del Comune.
La conseguenza di tutto questo, - egli aggiunge, - fu che il Consiglio Comunale di Valtournanche dovette deliberare una seconda volta l'aggiudicazione dei lavori alla Ditta Ottin Emanuele, di Valtournanche, ma intanto era trascorsa la stagione utile per l'esecuzione dei lavori, per cui l'inizio dei lavori medesimi è stato rinviato alla primavera di quest'anno.
Tutto questo, - egli osserva -, è avvenuto perché il Comune di Valtournanche aveva dato credito ad una Ditta segnalata dall'Amministrazione Regionale, la quale addirittura è giunta a minacciare lo scioglimento del Consiglio Comunale se non si fosse ritenuta valida l'offerta fatta dalla Ditta Péaquin.
Dichiara che questo sta a dimostrare che, quando la Giunta Regionale vuole, non si fa scrupolo di intervenire nelle questioni di competenza dei Comuni, mentre, quando invece non vuole, lascia che si compiano palesemente delle irregolarità, come si può ben vedere nel caso del Comune di Aosta.
Per quanto riguarda la questione della costruzione dell'acquedotto di Eyvette, fa presente che i lavori e le forniture vennero ordinati dal tecnico del Comune, senza l'autorizzazione dell'Amministrazione Comunale, soltanto per accondiscendere al desiderio di alcuni privati; osserva che la relativa successiva deliberazione comunale, fatta in via di sanatoria, venne approvata dall'autorità tutoria.
In merito al problema dell'aggiudicazione del servizio di nettezza urbana, osserva che, se è giusto che negli appalti una Amministrazione pubblica debba tener conto della migliore offerta, è anche altrettanto giusto che l'Amministrazione si preoccupi delle garanzie che il miglior offerente può dare.
Nel caso specifico, egli aggiunge, la popolazione di Valtournanche e del Breuil concordava sull'opportunità di assegnare nuovamente il servizio alla Ditta che l'aveva già svolto in precedenza, Ditta che aveva sempre dato esempio di serietà.
Concludendo, dichiara che, in sostanza, il gruppo consiliare del Partito Liberale ha la netta sensazione che in troppi Comuni della Valle d'Aosta le cose non procedano sempre bene, che troppe volte la politica e gli interessi privati abbiano il sopravvento sull'interesse dei Comuni e che, soprattutto, il controllo esercitato dai competenti organi regionali sia sovente determinato da motivi politici e da personalismi.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara di non aver avuto alcuna difficoltà nel rispondere alla interpellanza in discussione e di ritenere di aver dimostrato l'obiettività dell'Amministrazione Regionale nelle questioni che riguardano i Comuni, citando date ed interventi nei confronti delle Amministrazioni Comunali, ogni qualvolta queste avevano violato i principi della legge e della buona amministrazione.
Per quanto riguarda il Comune di Valtournanche, osserva che la Giunta Regionale ha fatto quanto era di suo dovere, giungendo persino a minacciare, per ben due volte, la sanzione massima dello scioglimento del Consiglio Comunale.
Ribadisce che lo scioglimento di una Amministrazione Comunale deve essere considerato un provvedimento veramente eccezionale.
Si dichiara stupito che il Consigliere Pedrini abbia parlato di fini politici che sarebbero legati all'azione della Giunta Regionale.
Dichiara, infatti, che quando il Presidente della Giunta tratta con i Sindaci dei Comuni, prescinde nel modo più assoluto dal color: politico dell'Amministrazione Comunale a cui il Sindaco stesso appartiene; rammenta che di questo suo atteggiamento imparziale ha dato prova di fronte anche a Consiglieri dell'opposizione, i quali possono rendergliene testimonianza.
Osserva che, nel caso dell'Amministrazione Comunale di Valtournanche, se la Giunta Regionale avesse tenuto conto del colore politico del Sindaco e della Giunta di detto Comune, che indubbiamente è diverso da quello della Giunta Regionale, avrebbe potuto agire nei confronti del Comune medesimo, con mano più pesante; il che non è stato fatto perché nell'azione della Giunta Regionale non vi sono fini politici, contrariamente a quanto il Consigliere Pedrini ha insinuato.
Per quanto riguarda il presunto occultamento di un verbale a cui ha fatto cenno il Consigliere Pedrini, osserva che non vi è stato occultamento di alcun genere, perché, al contrario, agli organi di tutela regionali sono giunti addirittura due verbali di una stessa seduta del Consiglio Comunale di Valtournanche, redatto l'uno dal Segretario facente funzione, Signor Pellissier Raffaele, e l'altro dal Sindaco.
Fa presente che si potrebbe, semmai, fare un appunto all'Amministrazione Comunale di Valtournanche per il ritardo nella trasmissione del verbale in questione, ma che non è assolutamente il caso di parlare dello articolo 490 del Codice Penale.
Dichiara, d'altra parte, di non poter fare a meno di notare che il Consigliere Pedrini dà minore importanza a fatti che, sotto il profilo giuridico, sono gravemente irregolari e considera, invece, gravi altri fatti che non lo sono, quali ad esempio la proposta fatta dal Sindaco di Valtournanche di revocare la deliberazione in data 8 giugno 1964 riguardante il trasferimento del Segretario titolare.
Ricorda, in proposito, che ogni atto amministrativo è eminentemente revocabile.
Con questo, - egli aggiunge, - non intendo affatto prendere le difese del Sindaco di Valtournanche, perché è dimostrato che, all'occorrenza, il Presidente della Giunta Regionale ha saputo indirizzare al predetto Sindaco delle lettere che non possono essere affatto dettate da debolezza.
Circa l'accusa di non aver risposto a lettere del Sindaco e di Consiglieri del Comune di Valtournanche, riguardanti la questione della deliberazione relativa al trasferimento del Segretario comunale, fa presente di essersi trovato di fronte a due diverse versioni dei fatti, delle quali non è mai stato chiarito quale sia la veritiera, per cui è quanto meno giustificata una certa prudenza nel prendere posizione a favore di una tesi piuttosto che dell'altra.
Rileva ancora che il fatto in sè non riveste molta rilevanza giuridica perché la deliberazione consiliare 8 giugno 1964 si chiude con il preciso risultato di una votazione, per cui tutto quanto è stato detto in precedenza nel corso della seduta non può avere molta importanza ai fini della validità della decisione adottata.
Per quanto riguarda la questione del mercato ambulante del Breuil, dal momento che il Consigliere Pedrini ha messo in dubbio la realtà delle cose e allo scopo di ristabilire la verità dei fatti, conferma che il Sindaco di Valtournanche, in esecuzione della sentenza della Giunta Giurisdizionale Amministrativa, emise effettivamente, in data 17 settembre 1964, un'ordinanza con la quale veniva soppresso detto mercato ambulante.
In merito all'appalto per l'aggiudicazione del servizio di nettezza urbana, ribadisce che la Giunta Regionale, in sede di tutela, ha ritenuto di non poter approvare la deliberazione del Comune di Valtournanche, perché la medesima era stata assunta in violazione di precise norme di legge vigenti in materia di appalti.
Precisa infatti che, in sede di gara di appalto, i lavori devono essere assegnati alla Ditta che fa il maggiore ribasso d'asta e che le informazioni e garanzie sulla idoneità dei partecipanti invitati alla gara di appalto devono essere assunte anteriormente all'invito a partecipare alla gara stessa.
Ridimensionando i fatti, dichiara che l'Amministrazione Comunale di Valtournanche ha commesso delle irregolarità per cui il Presidente della Giunta e la Giunta sono intervenuti. Assicura che la Giunta Regionale continuerà a controllare con particolare attenzione le deliberazioni del Comune di Valtournanche.
Per quanto riguarda la questione della vendita al Comune di Milano di terreni comunali situati al Breuil, ribadisce che la questione non tocca la Giunta Regionale attualmente in carica, in quanto l'ultimo provvedimento comunale riguardante la questione stessa reca la data del 20 novembre 1959. Osserva che, d'altra parte, si trattava di una transazione in relazione ad una vendita già avvenuta nell'anno 1936, per cui l'autorità di tutela si era trovata di fronte a notevoli difficoltà di ordine giuridico.
Per quanto riguarda la fognatura e l'acquedotto, ricorda di avere già dichiarato che le cose sono state fatte in un modo irregolare da parte del Comune.
Circa la questione della costruzione della Scuola della frazione Maën, osserva che la Giunta Regionale, in sede di tutela, aveva fatto al Comune di Valtournanche i rilievi che dovevano essere fatti, richiamando il Sindaco all'osservanza dei principi di regolarità amministrativa.
Concludendo, dichiara di avere dimostrato che, là dove bisognava intervenire per richiamare l'attenzione degli Amministratori del Comune di Valtournanche sul rispetto della legge e dei principi di regolarità amministrativa, il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta sono intervenuti con rigore.
Il Consigliere BIONAZ chiede che gli sia precisato se l'interpellanza di cui si sta discutendo sarà trasformata in mozione perché, in questo caso, anche il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana avrebbe qualche cosa da dire.
Il Presidente, MARCOZ, osserva che non è possibile trasformare immediatamente una interpellanza in una mozione, perché per la presentazione della mozione è prescritta una determinata procedura.
Fa presente che è possibile trasformare in seguito l'interpellanza in mozione, se il presentatore lo riterrà opportuno.
L'Assessore COLOMBO dichiara che l'Assessorato all'Industria e Commercio era a conoscenza della sentenza della Giunta Giurisdizionale Amministrativa della Valle d' Aosta con la quale veniva dichiarato illecito il mercato ambulante del Breuil. Precisa, però, che la legge nazionale che tutela l'attività dei commercianti ambulanti prevede che questi, in mancanza di aree pubbliche adatte allo scopo, possono svolgere la loro attività sul suolo privato. Fa presente che l'Assessorato all'Industria e Commercio, con la citata lettera indirizzata al Comune di Valtournanche, aveva voluto semplicemente rendere edotta quell'Amministrazione Comunale delle possibilità concesse dalle leggi che regolano la materia a tutela dei diritti dei commercianti.
Dichiara, pertanto, che non vi è contrasto tra il giudizio della Giunta Giurisdizionale Amministrativa e l'iniziativa assunta dall'Assessorato all'Industria e Commercio a tutela della categoria dei commercianti ambulanti.
L'Assessore ANDRIONE rileva come il Consigliere Pedrini, nel riferire sulla questione riguardante la costruzione della Scuola di Maën, abbia omesso i precedenti riguardanti la questione stessa.
Comunica che per la costruzione di detto edificio scolastico lo Stato aveva concesso un contributo ai sensi della legge Tupini.
Riferisce che un funzionario del Comune di Valtournanche, nel corso degli anni 1961-1962-1963, si era tenacemente adoperato per fare sì che l'appalto per la costruzione di detto edificio non si potesse effettuare, tanto che, per decisione dell'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione e con l'approvazione del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Torino il contributo statale fu trasferito per la costruzione della Scuola del Breuil.
A questo punto, - egli aggiunge, - il Comune di Valtournanche ha improvvisa mente trovato i fondi necessari per procedere all'appalto dei lavori di costruzione della Scuola di Maën.
Fa presente che, in seguito, per maggiore garanzia, l'Assessore alla Pubblica Istruzione, insieme all'Assessore Manganoni, aveva pregato almeno due Ditte di partecipare all'appalto dei lavori.
Dichiara pertanto che è falso affermare che l'Amministrazione Regionale sia intervenuta a favore della Ditta Péaquin, mentre è vero che personalità dell'Amministrazione Comunale di Valtournanche si sono messe a contatto con la citata Ditta, - che, a suo avviso, è una Ditta seria e certamente poteva disporre dei fondi per la prescritta cauzione -, con il risultato che la Ditta stessa ha prudentemente preferito rinunciare all'aggiudicazione dei lavori.
Il Consigliere PEDRINI si dichiara non soddisfatto delle risposte avute e ribadisce quindi la sua intenzione di trasformare in mozione l'interpellanza.
Il Consigliere BENZO osserva che la presente adunanza consiliare era stata convocata in via straordinaria per iniziativa del Gruppo consiliare della Democrazia Cristiana, per discutere sulla mozione per l'erezione di un monumento alla Resistenza Valdostana.
Ritiene, pertanto, che sarebbe stato più logico iniziare la discussione di quest'ultimo oggetto, prima di procedere alla lunga discussione delle varie interrogazioni ed interpellanze finora trattate.
______