Oggetto del Consiglio n. 76 del 8 aprile 1965 - Verbale
OGGETTO N. 76/65 - PROPOSTA DI NOMINA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA PER ACCERTAMENTI SULL'OPERATO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VALTOURNANCHE. (Mozione del Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio)
Il Presidente MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione del Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio, concernente l'oggetto: "Proposta di nomina di una Commissione di inchiesta per accertamenti sull'operato dell'Amministrazione Comunale di Valtournanche", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Aosta, 25 febbraio 1965
Ill.mo Signor
Presidente del Consiglio
Regione Autonoma della Valle d'Aosta
Rifacendomi alla interpellanza datata 3 ottobre 1964 con risposta insoddisfacente da parte del Presidente della Giunta, La prego di volere inserire nell'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio la seguente
MOZIONE
Nel precipuo intento di moralizzare la situazione determinatasi in seno al Consiglio Comunale di Valtournanche a seguito di vari atti tra cui:
a) sparizione di un regolare verbale di seduta consiliare, steso dal Consigliere Raffaele Pellissier, funzionante per l'occasione da Segretario del Consiglio.
b) Accuse espresse pubblicamente dal Sindaco nei confronti del citato Consigliere Raffaele Pellissier nella sua veste di segretario del Consiglio.
c) Arbitraria abrogazione della deliberazione dell'8 giugno '64.
d) Abuso di potere da parte del Sindaco nel vietare a Consiglieri di prendere la parola su argomenti contemplati nell'ordine del giorno.
e) Vendite di terreni ad evidente danno del Comune nella sua veste di proprietario.
f) Esecuzione di opere pubbliche senza la preventiva autorizzazione del Consiglio Comunale.
Eccetera.
Questo Consiglio Regionale nomina una Commissione di inchiesta composta da tre membri rappresentanti la maggioranza e da due membri in rappresentanza della minoranza. I risultati dell'indagine dovranno essere sottoposti al vaglio di questo Consiglio entro e non oltre il mese di aprile 1965.
F.to: Ennio Pedrini
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Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara di avere già dato sull'argomento in esame tutti i chiarimenti del caso in una precedente seduta consiliare, in sede di discussione di una analoga interpellanza presentata dal Consigliere Pedrini relativa a questioni amministrative del Comune di Valtournanche.
Ritiene, pertanto, di non essere tenuto ad aggiungere altro in merito alla questione.
Fa presente, inoltre, che il controllo tutorio sugli atti dei Comuni rientra nella competenza esclusiva della Giunta, per cui l'approvazione da parte del Consiglio di mozioni del genere di quella proposta dal Consigliere Pedrini potrebbe portare ad un illegittimo svuotamento della competenza esclusiva della Giunta.
Propone, pertanto, al Consiglio di respingere la mozione in discussione.
Il Consigliere PEDRINI dichiara di non concordare sulla tesi del Presidente della Giunta e di essere convinto della necessità di una inchiesta per accertamenti sull'operato del Sindaco e dell'attuale Amministrazione Comunale di Valtournanche, verso i quali conferma le accuse già fatte in sede di discussione della precedente interpellanza.
Chiede, comunque, che la mozione sia messa ai voti.
Il Consigliere MAQUIGNAZ dichiara quanto segue:
"Signori Presidenti, Signori Consiglieri, prendo la parola per chiarire alcune inesattezze pubblicate su di un giornale locale, ripetute in questo Consiglio nella riunione del 4 febbraio ultimo scorso e riconfermate nel testo della presente mozione.
Mi riferisco alla vendita di terreni al Breuil, nella zona dell'attuale Albergo Cristallo, effettuata dal Comune di Valtournanche al Comune di Milano.
Mi sono interessato particolarmente di questa presunta irregolarità, perché - come era stata presentata - mi pareva di una certa gravità, vista la sproporzione tra la superficie venduta e il prezzo ricavato: è, senza dubbio, la più grande irregolarità imputata alla Amministrazione di Valtournanche.
Si è detto, infatti, che questo Comune aveva venduto 17.000 metri quadrati di terreno al Breuil per L. 2.000.000, per cui era lecito a tutti supporre che sotto sotto ci fosse stato qualcosa di irregolare.
Vi posso invece dimostrare che tutto ciò è falso.
Innanzitutto sia ben chiaro che la vendita è stata effettuata in data 4 dicembre 1941 e non nel 1959, per cui l'attuale Amministrazione non c'entra; essa ha avuto solamente il compito di chiudere la vecchia pendenza con il Comune di Milano e di stipulare l'atto definitivo.
Per chiarire bene la questione mi sia concesso di fare una breve cronistoria dei fatti.
Con atto del 18-7-1939 il Comune di Valtournanche vendeva al Comune di Milano 5.350 mq. di terreno nella zona dell'attuale Albergo Cristallo e tale vendita è stata regolarmente conclusa.
Successivamente, in data 4-12-1941, il Commissario Prefettizio deliberava di vendere al Comune di Milano un'area suppletiva di mq. 17.618 e di tale superficie 10.000 mq. venivano ceduti quale corrispettivo per la costruzione di un tronco stradale di ml. 1.550 e della larghezza di mt. 4,50 + 0,50 di cunetta, da eseguirsi a cura e spese del Comune di Milano, per la valorizzazione di tutta la zona Bosco Layet di proprietà comunale.
I rimanenti mq. 7.618 venivano ceduti mediante pagamento di L. 12 al mq. e cioè per complessive L. 91.416.
In data 28-2-1941 il Comune di Milano provvedeva a versare un primo acconto di Lire 50.000, residuando così a favore del Comune venditore un credito a saldo di Lire 41.416, che avrebbe versato alla stipulazione dell'atto notarile.
Questa deliberazione è stata regolarmente approvata dalla Regia Prefettura di Aosta l'8-7-1942 n. 6979.
Nel frattempo venne l'ultima guerra e le vicissitudini di questo conflitto ritardarono il perfezionamento dell'atto notarile.
Nel 1952, e cioè all'entrata nel Comune della Amministrazione oggetto delle presenti critiche, il Consiglio Comunale deliberò di chiudere quella vecchia pendenza con il Comune di Milano.
Si iniziarono così le trattative che durarono diversi anni a causa del mancato accordo per la rivalutazione del residuo credito di Lire 41.416 a favore del Comune di Valtournanche.
Il Comune di Valtournanche chiedeva la somma di L. 2.300.000 tra rivalutazione del capitale e interessi ed il Comune di Milano, a sua volta, chiedeva la rivalutazione e interessi della somma di Lire 10.000 versata al Comune di Valtournanche il 22.7.1936 a titolo di corrispettivo per l'acquisto - mai perfezionato - di un lotto di terreno al lago Bleu di mq. 3.500.
Inoltre, il Comune di Milano chiedeva pure gli interessi sulla somma di L. 50.000 versati il 28-2-1941 quale acconto per l'acquisto dei 17.618 mq. di terreno di cui non era potuto entrare in possesso per la mancata stipulazione dell'atto.
Finalmente nel 1959, a transazione di ogni pendenza, il Comune di Milano si è accordato con il Comune di Valtournanche per la somma di L. 2.000.000 tenendo conto dei reciproci debiti e crediti.
Con deliberazione n. 742 del 20-11-1959, il Consiglio Comunale approvava con voti unanimi di stipulare l'atto di vendita al Comune di Milano del lotto di terreno in questione ed accettava la somma di L. 2.000.000 concordata come corrispettivo del credito residuo e di ogni eventuale diritto. Tale deliberazione è stata approvata dalla Giunta Regionale in data 26-2-1960 numero 9054/2.
Mentre si svolgevano queste trattative, il Comune di Milano - con atto del 29-4-1958, cedeva a sua volta il terreno oggetto alla Soc. Immobiliare Circolo della Stampa denominata ora Cristallo S.P.A. e da questa ultima vendita nasceva una controversia tra l'alienante e il nuovo acquirente a causa della mancata precisazione, nel rogito, della parte contraente che doveva versare al Comune di Valtournanche il saldo definitivo.
Tale controversia ha nuovamente ritardato la stipulazione dell'atto, per cui il Comune di Valtournanche, dopo numerosi solleciti in data 6-4-1962; invitava il Comune di Milano a versare entro gli 8 gg. la somma concordata; non avendo ottenuto una risposta, nella seduta del 27-4-1962, il Consiglio Comunale deliberava di chiedere un parere al Presidente della Giunta, il quale dava alcuni suggerimenti per addivenire ad un accordo.
L'atto relativo venne finalmente stipulato il 20-6-1962 previo versamento della somma di L. 2.000.000.
Ed è dopo la stipulazione di questo atto e precisamente il 20-9-1962 che un Consigliere comunale fece pervenire al Sindaco una lettera di dissenso per la decisione presa ed in quella lettera - tutt'ora agli atti - fra l'altro si legge testualmente: "Non ritengo quindi che in questo caso siano stati fatti gli interessi del Comune perché, ai nostri giorni, due milioni per 17.000 mq. di terreni a Cervinia .sono un po' pochi" affermazione che conferma la insufficiente conoscenza della questione da parte di questo Consigliere che, si noti bene, è stato uno degli informatori del presentatore della mozione.
Ho qui la copia della deliberazione del 1941, quella del 1959 e lo stralcio delle premesse dell'atto definitivo del 1962, ove si riassume tutto quanto ho esposto in precedenza e, se qualcuno lo desidera, posso darne lettura.
Vedete dunque come la realtà sia ben diversa da quanto si è detto e ripetuto: la somma di L. 2.000.000 non corrisponde al corrispettivo dei 17.000 mq. ma bensì alla rivalutazione della somma residua di L. 41.416, concordata in considerazione di crediti e debiti reciproci.
Chiarito il comportamento dell'Amministrazione Comunale riguardo a questa presunta irregolarità che è senza dubbio la più importante e che ha fatto tanto scalpore, vista la falsa impostazione datagli e l'entità della cifra in ballo, non ritengo necessario spendere altro tempo per gli altri fatti - che se analizzati bene e coscienziosamente - non meritano una così lunga disamina da parte di un Consiglio Regionale e tanto meno la nomina di una Commissione d'inchiesta, sebbene - per principio - io non ne sia contrario.
Vorrei fare ora due brevi considerazioni.
1) In primo luogo, mi stupisce il fatto che il Consigliere Pedrini si stia interessando così insistentemente, sebbene non molto accuratamente, dei fatti amministrativi del Comune di Valtournanche. Preciso però che questo non mi dispiace, anzi, quando si è interessato del campetto di sci, del piano regolatore e della pista di bob, ha sempre trovato il mio consenso e una volta l'ho persino ringraziato in questa sede ed è a verbale.
Ora però sono costretto a dissentire dalla sua impostazione perché la ritengo lesiva degli interessi di questo Comune.
Sono infatti del parere che non serve mai alimentare i dissidi, mentre ritengo proficuo favorire la concordia, perché solo quando gli Amministratori operano con unità d'intenti è possibile ottenere dei risultati positivi.
Voglio pure aggiungere che la popolazione di Valtournanche è risentita e seccata da queste polemiche, le quali sono contrarie pure alla nostra mentalità valdostana.
2) Vorrei fare un'ultima considerazione di carattere più generale e che riguarda il Consiglio.
Mi pare che questa non sia la sede adatta per ritornare così insistentemente sui fatti amministrativi di un Comune.
Abbiamo un Organo di controllo. E poi, in fondo, gli Amministratori del Comune di Valtournanche non hanno arrecato dei danni al patrimonio comunale e tanto meno ipotecato il futuro con previsioni avventate.
Secondo me abbiamo altre cose molto più importanti da esaminare, discutere e risolvere.
Problemi che riguardano la nostra autonomia e problemi tendenti a migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione valdostana: ed è su questi argomenti, mi pare, che noi dovremmo dibattere e fornire generosamente tutte le nostre capacità e conoscenze specifiche.
Mi scusi questa breve divagazione, ma mi pareva necessaria per dimostrare che gli argomenti che stiamo trattando, e specialmente con la insistenza con cui li stiamo rimuginando, esorbitano dal nostro campo di azione.
E vorrei anche ricordare che siamo ormai prossimi alle elezioni e perciò mi pare che tutto si potrebbe risolvere chiedendo all'Organo preposto un più accurato controllo.
Tengo pure a precisare che non è mia intenzione difendere in questa sede l'Amministrazione Comunale di Valtournanche e che, personalmente, non condanno chi si premura di segnalare le irregolarità amministrative dei vari Comuni, ma è mia intenzione specifica ricordare che, in questi casi, è necessario vagliare e controllare molto bene le eventuali informazioni, onde evitare la diffusione di inesattezze con i danni e le responsabilità che ne possono derivare.
Dichiaro, infine, che voterò contro la mozione, non perché sia contrario alla nomina della Commissione, ma perché in detta mozione sono contenute delle affermazioni inesatte".
Il Consigliere PEDRINI osserva che il Consigliere Maquignaz, il quale in altre occasioni lo aveva ringraziato per gli interventi diretti a risolvere questioni riguardanti il Comune di Valtournanche, quale ad esempio la questione del campetto del Breuil, è invece oggi dissenziente sulla mozione in discussione.
Si dichiara sorpreso che il Consigliere Maquignaz, il quale risiede in Comune di Valtournanche, abbia ritenuto di dover passare sotto silenzio alcuni fatti riguardanti l'operato dell'Amministrazione di detto Comune che, sotto l'aspetto amministrativo, rivestono una particolare gravità, quali:
la cessione al Comune di Milano di un lotto di terreno situato al Breuil, ad un prezzo non equo; la presentazione al Comune di una certa fattura dell'importo di L. 750.000 che, in seguito all'intervento della minoranza, venne poi liquidata per un importo di Lire 200.000; il rifiuto del Sindaco di concedere la parola ai Consiglieri della minoranza per la discussione di un argomento iscritto all'ordine del giorno di una seduta del Consiglio Comunale; la costruzione della fognatura di una frazione senza preventiva approvazione del progetto esecutivo da parte del competente organo comunale e delle relative deliberazioni da parte dell'organo regionale di controllo; dichiara, in proposito, che si tratta di un'opera che, anche dal punto di vista tecnico, dà luogo a vari rilievi.
Osserva come il comportamento del predetto Sindaco non sia conforme all'attuale regime democratico.
Ribadisce di essere sempre del parere che rientri nei compiti del Consiglio Regionale di interessarsi di questi problemi, anche se sono problemi di stretta competenza dei Comuni, in quanto il Consiglio Regionale deve interessarsi di tutto quanto avviene in campo regionale.
Ritiene che il giudizio definitivo sul modo con cui è stato affrontato questo problema lo darà la popolazione di Valtournanche in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo delle Amministrazioni comunali.
Il Consigliere MONTESANO ricorda che, in sede di discussione di una interrogazione riguardante il campo sportivo di Morgex, avvenuta nella seduta del Consiglio del 15-6-1965, il Presidente della Giunta ebbe ad affermare che non era tenuto a fornire chiarimenti in merito, perché si trattava di una questione di stretta competenza comunale, già esaminata dalla Giunta nella sua veste di organo di tutela.
Fa presente di aver concordato allora sulla posizione assunta dal Presidente Caveri, ritenendola giusta e legalmente ineccepibile.
Dichiara, infatti, di concepire l'Amministrazione Regionale suddivisa in due settori per quanto riguarda l'organo esecutivo.
Osserva come, in un secondo tempo, il Presidente della Giunta non abbia più seguito la stessa linea di condotta per quanto riguarda la discussione della precedente interpellanza presentata dal Consigliere Pedrini, riguardante l'attività amministrativa del Comune di Valtournanche perché in tale occasione il Presidente della Giunta ebbe ad intervenire anche dettagliatamente nella discussione.
Ritiene che il Presidente della Giunta, con la dichiarazione testé fatta sulla mozione in discussione, abbia di nuovo assunto una giusta posizione in merito alla questione di principio riguardante la competenza degli organi della Regione.
Dichiara, infine, di non voler entrare nel merito dell'argomento in esame e di astenersi pertanto, dalla votazione sulla mozione di cui si tratta.
Il Consigliere TORRIONE osserva che il punto principale degli addebiti mossi al Comune di Valtournanche è quello riguardante la vendita al Comune di Milano di un lotto di terreno, della superficie di 17.000 mq. circa, situato al Breuil, al prezzo di circa Lire 2 milioni.
Pur non conoscendo bene i precedenti di tale questione rileva che, in base a quanto è emerso dalla discussione risulta che la relativa obbligazione sarebbe stata contratta dal Comune nel 1941 e solo parzialmente adempiuta in quella data, mediante il versamento di un acconto di Lire 50.000, rimanendo in sospeso il versamento della somma residua ancora dovuta al Comune di Milano.
Rileva, pertanto, che era rimasto in atto un debito di valuta, - non un debito di valore -, e, come tale, neppure soggetto alla rivalutazione, come da costante giurisprudenza in materia.
Fa presente che, solo se avesse avuto origine da un atto illecito, tale debito sarebbe stato soggetto a rivalutazione, per cui l'avere ottenuto in sede di transazione il versamento di una somma superiore a Lire 2 milioni rappresenta per il Comune di Valtournanche un qualche cosa di più, di quanto legalmente era tenuto a pagare il Comune di Milano.
Il Consigliere GERMANO dichiara di concordare sulla posizione assunta dal Presidente della Giunta e di ritenere che la questione in discussione non abbia bisogno di ulteriore illustrazione.
Dichiara che il Consigliere Maquignaz ha trattato saggiamente e con appropriata documentazione il punto principale della questione confermando quanto già detto dal Presidente della Giunta anche nella precedente seduta consiliare. Ritiene che saggiamente il Consigliere Maquignaz abbia sorvolato su altri punti della mozione per non dilungare inutilmente la discussione.
Il Consigliere BENZO dichiara che il problema in discussione rientra nelle materie di competenza della Giunta Regionale in sede di tutela, come già è stato precisato dal Presidente della Giunta e dal Consigliere Montesano, per cui ritiene che non si debba proseguire nella discussione della mozione.
Il Presidente, MARCOZ, invita il Consiglio a votare, per alzata di mano, sulla proposta di approvazione della mozione presentata dal Consigliere regionale Signor Pedrini Ennio.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio con voti contrari trenta e voti favorevoli due (Consiglieri presenti: trentaquattro; Consiglieri votanti: trentadue; Consiglieri favorevoli Cusumano e Pedrini; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Albaney e Montesano), ha respinto la mozione sopra-riportata.
Il Consiglio prende atto.
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