Oggetto del Consiglio n. 205 del 29 dicembre 1965 - Verbale
OGGETTO N. 205/65 - ACQUISTO DI UN VECCHIO FABBRICATO DI STILE VALDOSTANO, SITO IN ZONA PONTE DI PIETRA DEL COMUNE DI AOSTA.
L'Assessore al Turismo, SAVIOZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di acquisto di un vecchio fabbricato rurale di stile valdostano sito in zona Ponte di Pietra del Comune di Aosta, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 29 dicembre 1965:
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L'Assessore regionale al Turismo, alle Antichità e Belle Arti, in seguito a lunghe trattative, ha potuto, di recente, addivenire ad un accordo con le comproprietarie Signore Elisa e Sabina Berguet per l'acquisto, da parte della Regione, del vecchio fabbricato rurale e dell'area cortilizia circostante, siti in Aosta, Corso Ivrea n. 30 nelle vicinanze (a sud-est) del Ponte Romano.
Detto fabbricato, al pari del terreno circostante, di proprietà delle precitate Signore, malgrado la diversa attuale non aggiornata intestazione catastale, è inscritto nel catasto terreni al Foglio LX di mappa con i numeri 131/2 - 137/ 2 - 367 - 137/1 e 132 e al nuovo catasto urbano al Foglio LX di mappa con il n. 131/1, ha un volume di mc 703 ed è composto dai seguenti locali:
piano terra: 1 locale, ora adibito a negozio commerciale - 1 cucina ed un magazzino;
primo piano: 1 grande locale, ora adibito a forno - 2 camere;
scantinato: 2 locali;
sottotetto: 1 locale unico.
Il terreno, attiguo al fabbricato, è ora adibito a cortile e coltivato ad orto.
La superficie complessiva del terreno e dell'area del sedime del fabbricato è di mq 685.
Le sorelle Signore Elisa e Sabina Berguet si sono ora dichiarate disposte a cedere in proprietà alla Regione detti beni immobili per il prezzo complessivo a corpo concordato di L. 13.500.000, che è da ritenersi equo e conveniente per l'Amministrazione Regionale.
L'importanza e l'interesse che rivestono per l'Amministrazione Regionale l'acquisto e la disponibilità dei sopradescritti immobili risulta dalla seguente relazione illustrativa redatta dalla Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti:
"La Casa Berguet costituisce uno degli ultimi esempi di costruzione rurale nelle vicinanze del Centro storico di Aosta. La sua data di costruzione potrebbe risalire a 200 anni fa; le proporzioni della facciata hanno una accentuazione in larghezza. Il tetto è orientato, come per molte costruzioni in Valle d'Aosta, nel senso della dimensione minore; in tale modo, il frontone amplissimo viene a interessare tutto il disegno della facciata e ne costituisce il motivo dominante. Lo stesso tetto ha uno sbalzo pronunciato e la già accentuata dimensione in larghezza viene ad essere sottolineata dal balcone in legno che taglia l'intera facciata con un prezioso elemento chiaroscurale. Le varie aperture della facciata, in pietra a vista, sono collocate là dove più era utile agli effetti dei servizi interni. Il risultato è un dinamismo compositivo notevole, ultima propaggine della forma architettonica gotica.
Un progetto della Sovrintendenza, risalente a qualche anno fa, prevede la sistemazione di tutta l'area del Ponte Romano compresa fra il Corso Ivrea e la strada comunale del "Pont de Pierre", a est del giardino antistante il Ponte Romano; il giardino dovrebbe essere prolungato (previo abbattimento dei capannoni che attualmente si affacciano sul Corso Ivrea) fino all'area antistante la Casa Berguet.
Questo progetto avrebbe permesso contemporaneamente:
1) di aumentare la visuale sul Ponte Romano da parte di coloro che provengono dalla bassa Valle;
2) di liberare la visuale sulla Casa Berguet, che avrebbe costituito un polo di interesse visivo concludente il prospetto posteriore della serie di case affacciate sulla strada del "Ponte de Pierre" (o del Ponte Romano);
3) di sistemare all'interno della Casa Berguet un arredamento tipico di casa rurale, come piccolo museo del costume folkloristico. Il Ponte Romano e la Casa Berguet (in minor misura) sarebbero divenuti i poli di interesse di una piccola zona verde all'ingresso della Città di Aosta.
Per il viaggiatore, il turista e lo studioso proveniente da sud-est, questa zona verde che inquadra alcune rilevanti preesistenze ambientali di paesaggio urbano, avrebbe costituito la necessaria premessa o mediazione per fruire in modo pieno della eccezionale prospettiva del Ponte Romano e dell'Arco di Augusto nel suo contesto urbanistico".
Quanto sopra premesso, si propone che il Consiglio Regionale
- visti gli articoli 12 e 20 del D.L.L. 7-9-1945 n. 545;
- visti gli articoli 3 (lettera m), 4 e 51 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta;
- visti gli articoli 45 e 46 della legge 10 febbraio 1953 n. 62,
- visto l'articolo 5 del D.L.C.P.S. 23-12-1946 n. 532;
- visto il vigente regolamento delle attribuzioni e competenze amministrative del Consiglio Regionale.
Deliberi
1°) di approvare l'acquisto dalle Signore Elisa e Sabina Berguet, al prezzo a corpo di Lire 13.500.000 (tredicimilionicinquecentomila) del vecchio fabbricato con attiguo terreno descritti in premessa siti in Corso Ivrea n. 30, ai fini e con la destinazione di cui alle premesse;
2°) di approvare ed impegnare la relativa spesa, oltre alla spesa di Lire 1.800.000 per spese di stipulazione dell'atto notarile compravendita, sui seguenti capitoli di spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965, che presentano la necessaria disponibilità:
a) per Lire 13.500.000 (prezzo di acquisto) sul Capitolo 519 ("Acquisto di beni immobili e sistemazione di aree per la valorizzazione del patrimonio archeologico");
b) per Lire 1.800.000 (spese per atto notarile di compravendita) sul Capitolo 108 ("Spese notarili, perizie, liti, atti legali e spese accessorie per registrazione di convenzioni e contratti");
3°) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per la stipulazione dell'atto notarile di compravendita dei beni immobili di cui si tratta, per la liquidazione delle relative spese, nonché per gli eventuali ulteriori accertamenti ed aggiornamenti catastali e per le precisazioni e rettifiche eventuali circa l'esatta consistenza catastale degli immobili da acquistare;
4°) di rinviare a successivi provvedimenti deliberativi della Giunta Regionale, su proposta della Sovrintendenza Regionale alle Antichità, Monumenti e Belle Arti, l'approvazione dei lavori da eseguire per il restauro e la sistemazione dei locali costituenti il fabbricato di cui si tratta, ai fini della prevista sopramenzionata destinazione, ad uso di interesse pubblico regionale, del fabbricato e del terreno attiguo nel quadro del piano di sistemazione generale della zona del Ponte Romano di Aosta.
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L'Assessore SAVIOZ riferisce che la Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti intende sistemare in modo adeguato la zona di ingresso di levante della Città di Aosta, posta secondo un predisposto piano di sistemazione e di valorizzazione della zona del Ponte romano.
Osserva che la proposta di acquisto del fabbricato di cui si tratta costituisce, appunto, un primo passo verso la realizzazione di detto piano.
Fa presente che non vi è molto da dire, sotto l'aspetto artistico, sul fabbricato da acquistare e che, tuttavia, è uno dei pochi vecchi stabili rurali ancora in ottimo stato di conservazione in quella zona di Aosta.
Ritiene che il proposto prezzo di acquisto di detto fabbricato, corrispondente a circa Lire 8.000 al mc., sia equo e conveniente per la Regione.
Il Consigliere DUJANY ritiene che i lavori da eseguire per il restauro e la sistemazione del fabbricato di cui si tratta debbano essere approvati dal Consiglio e non dalla Giunta.
Rileva, in proposito, che la Giunta ha la tendenza a proporre al Consiglio troppe deleghe di poteri.
Chiede, pertanto, che la proposta in esame sia modificata nel senso di non approvare la proposta di delega alla Giunta per i lavori di restauro del fabbricato di cui si tratta.
Chiede, inoltre, se la Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti abbia già predisposto un piano di sistemazione generale del Borgo medioevale di Bard e quando si preveda di poter approvare e dare inizio all'attuazione di detto piano.
Il Consigliere BORDON dichiara di condividere l'osservazione del Consigliere Dujany circa le eccessive richieste di deleghe da parte della Giunta.
Ritiene che dovrebbero essere sottoposti all'approvazione del Consiglio non soltanto i provvedimenti di carattere finanziario riguardanti l'acquisto e la sistemazione delle opere di interesse storico e artistico, ma anche gli studi e i progetti riguardanti la sistemazione di dette opere e la loro destinazione.
Osserva che all'esame della Commissione consiliare permanente di studio per il Turismo non sono mai sottoposti i problemi di competenza della Sovrintendenza alle Antichità e Belle Arti e che i Consiglieri regionali sono quasi sempre non al corrente di quanto succede in questo campo, salvo poi sentirsi rivolgere accuse per dei fatti accaduti, come è successo ultimamente per gli abusi edilizi del Breuil, in Comune di Valtournanche.
Ritiene che, se è giusto che la Giunta si preoccupi di acquistare fabbricati aventi un valore storico-artistico per sottrarli alle rovine del tempo, è altrettanto opportuno che a detti fabbricati sia data una precisa destinazione per impedire che detti fabbricati siano lasciati in stato di abbandono.
Raccomanda, pertanto, che la Giunta Regionale tenga informato il Consiglio sugli studi e sui lavori di restauro che si intendono fare per la destinazione e la valorizzazione dei fabbricati di interesse storico e artistico acquistati dalla Regione.
Questo, - egli aggiunge -, anche per salvaguardare le competenze e il prestigio del Consiglio Regionale.
Il Presidente, MARCOZ, riferendosi all'accenno fatto dal Consigliere Bordon agli abusi riguardanti le nuove costruzioni edilizie del Breuil, rileva che tali abusi sono da imputare a determinati gruppi finanziari privati milanesi e non già alla Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti.
Per quanto riguarda la necessità di tenere maggiormente informato il Consiglio su quanto succede nel campo di competenza della Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti, dichiara di essere a disposizione dei Signori Consiglieri per ogni eventuale convocazione del Consiglio che essi ritenessero necessaria per la trattazione di tale argomento.
Osserva, però, che vi è una apposita Commissione consiliare permanente di studio per gli affari che riguardano il Turismo, Commissione che si riunisce regolarmente per prendere in esame detti problemi.
Segue una breve discussione sull'attività e sui mezzi legali di intervento da parte della Sovrintendenza Regionale in materia edilizia, discussione alla quale prendono parte il Presidente, MARCOZ, ed il Consigliere CHABOD.
Il Presidente, MARCOZ, fa presente che le leggi vigenti in materia sono, purtroppo, lacunose e non consentono efficaci interventi repressivi diretti da parte delle Sovrintendenze alle Antichità e Belle Arti.
Il Consigliere PEDRINI dichiara di essere favorevole all'approvazione del provvedimento in discussione e, in particolare, alla destinazione che si intende dare al vecchio fabbricato rurale di cui si tratta.
Informa di aver visitato ultimamente, nella località svizzera di Saas Fee (Canton Valais), una casa avente più o meno le caratteristiche di quella di cui si propone oggi l'acquisto, internamente molto bene sistemata come piccolo Museo del costume locale.
Raccomanda, pertanto, che sia posta la massima cura anche per la prospettata valorizzazione del fabbricato in questione, in modo da creare nella Città di Aosta un ulteriore elemento di attrazione per il turista ed una nuova possibilità di divulgazione del buon nome della Valle d'Aosta.
L'Assessore SAVIOZ osserva che nella relazione allegata all'oggetto in esame sono stati sufficientemente chiariti gli intendimenti dell'Amministrazione Regionale per la valorizzazione del fabbricato di cui si propone l'acquisto.
Rileva che la Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti, pur essendo un organo che ha precisi obblighi e competenze che le sono attribuiti dalle leggi in vigore, non è un organo della Regione con il quale le Autorità regionali possono discutere e trattare i vari problemi specifici di competenza della predetta Sovrintendenza.
Dichiara che il Sovrintendente Regionale alle Antichità e Belle Arti ha sempre sottoposto al più ampio dibattito i problemi di una certa importanza anche in sede di Commissione consiliare permanente di studio.
Assicura che ciò continuerà ad avvenire anche nel futuro.
Per quanto concerne la sistemazione del Borgo medioevale di Bard, osserva che si tratta di un problema la cui soluzione si presenta particolarmente difficile, non tanto sotto l'aspetto tecnico, quanto sotto l'aspetto giuridico, perché si deve trattare con dei proprietari privati.
Fa presente che, per poter procedere ad una sistemazione generale di detto Borgo, sarebbe necessario giungere alla dichiarazione di pubblica utilità dei lavori da eseguire, in base ad un piano generale di valorizzazione del Borgo stesso, dichiarazione che dovrebbe essere rilasciata dal Ministero della Pubblica Istruzione che finora non ha ancora assunto un provvedimento del genere.
Comunica che l'Amministrazione Regionale ha, pertanto, intrapreso un'altra via per giungere alla soluzione del problema previ accordi anche con gli Amministratori del Comune di Bard, mediante soluzioni concordate in via amichevole con i proprietari dei fabbricati costituenti detto Borgo medioevale.
Aggiunge che la Regione sta attualmente trattando con i proprietari interessati per l'acquisto di un primo fabbricato e ritiene si possa giungere al più presto ad una conclusione positiva.
Osserva, peraltro, che non sarà possibile sottoporre all'approvazione del Consiglio entro breve termine il piano generale di valorizzazione dell'antico Borgo di Bard.
Assicura, comunque, che l'Amministrazione Regionale continuerà ad interessarsi attivamente del problema.
Il Consigliere DUJANY insiste nella proposta di rinviare a successivi provvedimenti deliberativi del Consiglio Regionale, su proposta della Sovrintendenza Regionale alle Antichità e Belle Arti, l'approvazione dei lavori da eseguire per il restauro e la sistemazione del vecchio fabbricato rurale di cui si propone l'acquisto.
L'Assessore SAVIOZ, a nome della Giunta Regionale, dichiara di concordare sulla proposta del Consigliere Dujany.
Il Presidente, MARCOZ, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte della Giunta, con la modificazione richiesta dal Consigliere Dujany e accolte dalla Giunta.
IL CONSIGLIO
- visti gli articoli 12 e 20 del D.L.L. 7-9-1945 n. 545;
- visti gli articoli 3 (lettera m), 4 e 51 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta;
- visti gli articoli 45 e 46 della legge 10-2-1953 n. 62;
- visto l'articolo 5 del D.L.C.P.S. 23-12-1946 n. 532;
- visto il vigente regolamenta delle attribuzioni e competenze amministrative del Consiglio Regionale;
- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trenta);
DELIBERA
1°) di approvare l'acquisto dalle Signore Elisa e Sabina Berguet, al prezzo a corpo di Lire 13.500.000 (tredicimilionicinquecentomila) del vecchio fabbricato con attiguo terreno descritti in premessa siti in Corso Ivrea n. 30, ai fini e con la destinazione di cui alle premesse;
2°) di approvare ed impegnare la relativa spesa, oltre alla spesa di Lire 1.800.000 per spese di stipulazione dell'atto notarile di compravendita, sui seguenti capitoli di spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965, che presentano la necessaria disponibilità:
a) per Lire 13.500.000 (prezzo di acquisto) sul capitolo 519 ("Acquisto di beni immobili e sistemazione di aree per la valorizzazione del patrimonio archeologico");
b) per Lire 1.800.000 (spese per atto notarile di compravendita) sul capitolo 108 ("Spese notarili, perizie, liti, atti legali e spese accessorie per registrazione di convenzioni e contratti");
3°) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per la stipulazione dell'atto notarile di compravendita dei beni immobili di cui si tratta, per la liquidazione delle relative spese, nonché per gli eventuali ulteriori accertamenti ed aggiornamenti catastali e per le precisazioni e rettifiche eventuali circa la esatta consistenza catastale degli immobili da acquistare;
4°) di rinviare a successivi provvedimenti deliberativi del Consiglio Regionale, su proposta della Sovrintendenza Regionale alle Antichità, Monumenti e Belle Arti, l'approvazione dei lavori da eseguire per il restauro e la sistemazione dei locali costituenti il fabbricato di cui si tratta, ai fini della prevista sopramenzionata destinazione, ad uso di interesse pubblico regionale, del fabbricato e del terreno attiguo, nel quadro del piano di sistemazione generale della zona del Ponte Romano di Aosta.
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