Oggetto del Consiglio n. 69 del 15 luglio 1966 - Verbale

OGGETTO N. 69/66 - SUBCONCESSIONE IN VIA DI SANATORIA ALLA DITTA FERROL VITTORIO, DI ST. MARCEL, PER DERIVAZIONE D'ACQUA DAL TORRENTE ST. MARCEL, A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO "PRELAZ", PER USO INDUSTRIALE (AZIONAMENTO DI MACCHINARIO DI UNA PICCOLA SEGHERIA).

L'Assessore ai Lavori Pubblici, COLOMBO, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di subconcessione in via di sanatoria alla Ditta Ferrol Vittorio, di St. Marcel, per derivazione d'acqua dal torrente St. Marcel, a mezzo del canale irriguo "Prélaz", per uso industriale (azionamento del macchinario di una piccola segheria), relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Con domanda in data 12 aprile 1945, la Ditta Ferrol Vittorio, di Saint Marcel, ha chiesto al Ministero dei Lavori Pubblici, tramite l'Ufficio del Genio Civile di Aosta, di derivare mod. 0,50 di acqua in frazione Praregard, dal torrente Saint Marcel, a mezzo di un canale irriguo denominato "Prélaz", onde produrre la forza motrice necessaria per l'aziona-mento di una segheria in detta frazione.

La domanda è stata corredata da un progetto di larga massima, a firma Geom. Chamois Tommaso, costituita da una relazione tecnica in data 25-3-1945 e da una tavola di disegno raffigurante una corografia ed un profilo longitudinale, in data 13-4-1945. Poiché la domanda era incompatibile con una concessione di utilizzazione delle acque dei Laghi di Laures e del torrente St. Marcel, concessa alla Società Idroelettrica Piemonte (SIP) con R.D. 30-11-1942 n. 295, l'Ufficio del Genio Civile di Aosta, anziché respingere la domanda, ha provveduto ad istruirla in via precaria, ai fini della concessione, in attesa che da parte della Società SIP fossero costruiti gli impianti connessi con le acque dei laghi di Laures.

Stante la piccola entità della derivazione ed in considerazione che la relativa autorizzazione avrebbe avuto poi luogo in via precaria, l'Ufficio del Genio Civile di Aosta ha provveduto all'istruttoria in forma abbreviata della domanda, con immissione cioè dei relativo avviso di presentazione nei Fogli Ufficiali, disponendo, con la ordinanza di istruttoria n. 1178 in data 25-4-1945, che la domanda e gli atti di progetto fossero depositati presso di esso Ufficio per la durata di 15 giorni consecutivi, decorrenti dal 26 maggio 1945, a disposizione di chiunque avesse interesse a consultarli, e che copia dell'ordinanza stessa fosse pubblicata all'Albo Pretorio del Comune di Quart comprendente allora anche l'attuale Comune di Saint Marcel, e fosse inviata agli Enti nella ordinanza medesima specificati.

La pubblicazione dell'ordinanza come sopra detto è stata effettuata regolarmente senza dar luogo ad opposizioni; anche la visita locale di istruttoria è stata effettuata regolarmente alla data 16 giugno 1945, così come era stabilito nell'ordinanza e come risulta dal verbale di visita redatto nell'occasione, e non ha dato luogo ad opposizioni di sorta.

Istruita la domanda, l'Ufficio del Genio Civile di Aosta l'ha inoltrata, secondo la prassi dell'epoca, con i relativi atti istruttori al Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte che, con nota 31-7-1946 n. 28666, l'ha trasmessa alla Direzione Generale Acque del Ministero dei Lavori Pubblici, con parere favorevole per i provvedimenti di competenza. Da allora la domanda non ha, però, avuto ulteriore corso, probabilmente a causa dei problemi sorti in seguito all'avvenuta costituzione della Valle d'Aosta in Circoscrizione Autonoma e in seguito all'emanazione del D.L.L. 7-9-1945 n. 546 con il quale, fra l'altro, venne disposta la concessione alla Valle d'Aosta per anni 99 delle acque pubbliche, con esclusione di quelle che già erano state concesse dallo Stato a tale data, concessione ribadita dagli articoli 7, 8 e 9 dello Statuto speciale della Regione, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4.

La Ditta Ferrol tuttavia, data la conclusione favorevole della istruttoria e, quindi, nella certezza che la sua domanda, anche se in via precaria, si sarebbe conclusa con un decreto di concessione, provvide a costruire l'impianto nel gennaio 1946, impianto che è tuttora in esercizio, per cui la pratica di sub-concessione deve essere regolarizzata da parte dell'Amministrazione Regionale. A richiesta della Regione, l'Ufficio del Genio Civile di Aosta ha trasmesso all'Ufficio Acque e Miniere della Regione, con nota 4-4-1964 n. 1488, la domanda della Ditta Ferrol e gli atti della relativa istruttoria, dall'esame dei quali è stato possibile ricostruire l'iter istruttoriale seguito, come sopra riferito.

Si deve ritenere tuttora valido tale iter, ai fini della regolarizzazione della domanda? La risposta non può essere che positiva anche se ora la subconcessione da rilasciare alla Ditta Ferrol non può essere più precaria, ma definitiva, essendo stata nel frattempo dichiarata estinta, con il Decreto Interministeriale 16-5-1953 n. 919, ai sensi del primo comma dell'articolo 8 dello Statuto Regionale 26-2-1948 n. 4, la concessione che era stata data alla SIP con il R.D. 30-11-1942 n. 295, che determinava la precarietà della domanda della Ditta Ferrol.

Infatti, se per questa Ditta non fu emesso a suo tempo formale atto di concessione, non può per questo ritenersi annullata, sulla base del principio generale della conservazione degli atti amministrativi, l'attività amministrativa che fu esperita dagli organi statali in previsione della emissione del decreto di concessione.

Né può tale gestione amministrativa ritenersi infirmata dal fatto che essa non comprese la pubblicazione nei Fogli Ufficiali dell'avviso di presentazione della domanda Ferrol perché, trattandosi allora di domanda da concedersi in via precaria, la pubblicazione non si rendeva necessaria, bastando provvedere per essa, come è stato fatto, con istruttoria breve, al fine della tutela degli interessi dei terzi. Del resto neppure oggi si ritiene necessaria la pubblicazione della domanda perché non si tratta di eccitare la presentazione di altre domande concorrenti, ma si tratta solo di legittimare, con un decreto di sanatoria, una utenza non regolare in atto.

D'altra parte, se il Ministero dei Lavori Pubblici avesse a suo tempo emesso decreto di concessione in via precaria per la domanda Ferrol, è chiaro che tale decreto si sarebbe poi trasformato in definitivo qualora, per qualsiasi causa fosse venuta meno la concessione data a terzi che ne determinava la precarietà, indipendentemente dall'essere stato pubblicato, o no, l'avviso di presentazione della domanda Ferrol nei Fogli Ufficiali.

Gli atti dunque dell'istruttoria esperita dagli organi statali sulla domanda Ferrol debbono ritenersi validi e produttivi a tutti gli effetti, senza bisogno di dover procedere a nuova istruttoria. Perciò l'Amministrazione Regionale che, in seguito alla concessione novanta-novennale delle acque pubbliche della Valle d'Aosta, si è sostituita allo Stato nel rilascio di subconcessioni a favore di terzi, deve emettere decreto di subconcessione a favore della Ditta Ferrol sulla base dell'istruttoria compiuta dall'Ufficio del Genio Civile di Aosta.

E non si ritiene che possa essere a ciò di ostacolo la legge 6 dicembre 1962 n. 1643 istitutiva dell'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (ENEL) perché non si tratta del rilascio di una subconcessione di derivazione d'acqua per produzione di energia elettrica, ma si tratta di rilasciare, in via di sanatoria, una subconcessione di acque per produzione della forza motrice occorrente all'azionamento del macchinario di una piccola segheria.

Consistenza della derivazione.

La derivazione viene praticata da un antico canale irriguo detto "Prélaz", derivato a sua volta dal torrente Saint Marcel, i cui diritti di derivazione, nella misura di mod. 0,50, per l'irrigazione di circa 56 ettari di terreno, per il periodo 1° aprile al 30 settembre, sono state riconosciute dall'Ingegnere Capo dell'Ufficio del Genio Civile di Aosta con decreto 2-8-1935 n. 1.

L'acqua derivata dal canale Prélaz viene condotta, mediante breve canale derivatore, ad una vasca di carico, in muratura, di modesta capacità e da qui, a mezzo di condotta forzata, in tubi di cemento di sezione variabile da centimetri 60 a centimetri 30, viene condotta a azionare una turbina ad asse verticale collegata direttamente con il macchinario della segheria.

Dopo l'utilizzazione, le acque vengono condotte a defluire nel ramo del canale Prélaz detto Riva Prélaz, e, quindi, vengono condotte a sboccare nella Dora Baltea, in Comune di Quart.

Portata - Salto - Forza nominale.

Nella domanda non è stata indicata la portata da derivare e da utilizzare; però nella relazione tecnica allegata è detto che il volume d'acqua da utilizzare è di mc. 0,050, intendendosi con ciò dire Lit/secondo 50. Questa portata è, dunque, la portata massima che può essere utilizzata e poiché l'utilizzazione deve aver luogo soltanto nel periodo non irriguo, e cioè dal 1° ottobre al 31 marzo, per non interferire con l'irrigazione che si attua con il Canale Prélaz, la portata derivata durante i sei mesi di esercizio annuale della segheria corrisponderà alla posta media annua di:

litri/secondo 50 x 6 mesi : 12 = lit/sec. 25

Il salto utile indicato nella domanda, di mt. 9,10, salvo accertamenti da farsi in sede di collaudo, può ritenersi tale.

Pertanto, la forza nominale media dell'utilizzazione è di:

mt. 9,10 x Lit/secondo : 75 = HP 3.03 pari a Kw. 2.23.

Il canone relativo sarà di Lire 1.312 x Kw. 2.23 = Lire 2.925,75.

Considerazioni generali.

In base a quanto sopra riferito e considerato che:

- la quantità d'acqua da derivare dal torrente Saint Marcel a mezzo del Canale Prélaz, nella misura max di lit/sec. 50 durante il periodo annuale 1° ottobre - 31 marzo, si può subconcedere, avuto riguardo alle utenze preesistenti ed alla specie della derivazione;

- la restituzione dell'acqua derivata continuerà ad aver luogo nella Dora Baltea, senza pregiudizio dei diritti dei terzi;

- non occorrono speciali norme per la tutela dell'interesse pubblico e dei beni in genere;

- non è temibile alcun inquinamento delle acque per l'uso che ne /ala derivazione e, quindi, non occorrono speciali cautele al riguardo;

- la derivazione servirà per produrre forza motrice per l'azionamento di una piccola segheria;

- la portata max di lit/sec. 50 derivabile dal 1° ottobre ai 31 marzo di ogni anno, corrispondente ad una portata media annua di litl sec. 25, è da ritenersi attendibile;

- il salto utile di mt. 9,10 può ritenersi tale.

SI ESPRIME

parere favorevole alla subconcessione, in via di sanatoria, della derivazione d'acqua dal torrente Saint Marcel, a mezzo del canale "Prélaz", chiesta dalla Ditta Ferrol Vittorio con domanda in data 12-4-1945, subordinatamente alla osservanza delle condizioni del disciplinare di subconcessione di cui si allega schema.

Termini.

Poiché l'utenza è stata attuata ed è entrata in servizio nel gennaio 1946, nessun termine occorre prescrivere per l'inizio e la ultimazione dei lavori. Tuttavia, nel disciplinare, poiché il progetto presentato dalla Ditta Ferrol è di larghissima massima, è prescritto l'obbligo di presentare il progetto di consistenza della derivazione ed utilizzazione entro mesi sei dalla data del Decreto di subconcessione.

Durata della subconcessione.

Trattandosi di piccola derivazione, la durata della relativa subconcessione sarà di anni 30, a decorrere dalla data del Decreto di sub-concessione.

Pagamenti e depositi.

La Ditta subconcessionaria dovrà provvedere al versamento delle seguenti somme:

a) per canoni arretrati dal 1° gennaio 1946 al 31 dicembre 1965: la somma di Lire 31.366,45, calcolata come segue:

- dal 1° gennaio al 31 dicembre 1946: Lire 36,46, in ragione di Lire 16,35 per Kw. sulla potenza nominale di Kw. 2,23;

- dal 1° gennaio 1947 al 31 dicembre 1948: Lire 731,45, in ragione di Lire 164 per Kw. sulla potenza nominale media di Kw. 2,23;

- dal 1° gennaio 1949 al 31 gennaio 1962: Lire 19.139,35, in ragione di Lire 656 per Kw. sulla potenza nominale media di Kw. 2,23;

- dal 1° febbraio 1962 al 31 dicembre 1965: Lire 11.459,20, in ragione di Lire 1.312 per Kw. sulla potenza nominale media di Kw. 2,23;

b) a titolo di cauzione, in base al secondo comma dell'articolo 5 della legge 21-12-1961 n. 1501: la somma di Lire 20.000;

c) per le spese di pubblicazione, copie, sorveglianze, etc.: la somma di Lire 50.000;

d) per gli scopi di cui al 2° comma dell'articolo 7 del T.U. 11-12-1933 n. 1775, il minimo della somma stabilita dall'articolo 3° della legge 21-12-1961 n. 1501 citato e, cioè, Lire 10.000 (diecimila).

Collaudo.

Nel disciplinare è prevista apposita clausola per il collaudo.

Domicilio legale.

E' stato fissato in Comune di Saint Marcel, in cui avviene l'utilizzazione dell'acqua derivata.

Il Magistrato per il Po, di Parma, con nota 30-8-1965 n. 3689/111, si è espresso favorevolmente al rilascio della richiesta sub-concessione alla Ditta Ferrol Vittorio.

Si propone, pertanto, che il Consiglio Regionale

Deliberi

1) di subconcedere alla Ditta Ferrol Vittorio, di Saint Marcel, di derivare mod. 0,50 di acqua dai torrente Saint Marcel, a mezzo del Canale "Prélaz", in Comune di Saint Marcel, durante il periodo annuale 1° ottobre - 31 marzo, per produrre la forza motrice necessaria per l'azionamento di una piccola segheria;

2) di autorizzare l'emissione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta Regionale;

3) di ordinare e di accertare l'introito delle seguenti somme, da versarsi dalla Ditta sub-concessionaria presso la Tesoreria della Regione:

a) Lire 20.000 (ventimila) a titolo di cauzione, quale minimo stabilito dal 2° comma dell'articolo 5 della legge 21-12-1961 n. 1501, somma che sarà restituita, ove nulla osti, al termine della subconcessione;

b) Lire 10.000 (diecimila), pari al minimo stabilito dall'articolo 3 della legge 21-12-1961 n. 1501 per il quarantesimo del canone previsto dall'articolo 7 del T.U. 11-12-1933 n. 1775 sulle acque ed impianti elettrici, somme da introitare ai capitolo 34 della parte "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere");

c) Lire 50.000 (cinquantamila) quale somma a disposizione dell'Ufficio Acque e Miniere della Regione per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo etc., somma da introitare al Capitolo 107 di "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Gestione Fondi per spese istruttorie domande concessioni e sub-concessioni di acque e miniere");

d) Lire 31.365 (trentunmilatrecentosessantacinque) a titolo di canoni arretrati per il periodo dall' 1-1-1946 al 31-12-1965, somma da introitare al Capitolo 34 della parte "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere");

e) Lire 2.926 all'anno, a titolo di canone annuo di subconcessione, somma da introitare al Capitolo 34 della parte "Entrate" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere") e ai corrispondenti istituendi capitoli dei bilanci di previsione della Regione per i successivi anni finanziari, per tutto il periodo di durata della subconcessione.

(OMISSIS: Segue disciplinare di subconcessione, riportato in calce al deliberato).

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L'Assessore COLOMBO illustra brevemente la relazione soprariportata e propone che il Consiglio approvi la subconcessione in via di sanatoria, alla Ditta Ferrol Vittorio, di St. Marcel, di derivare acqua dal torrente St. Marcel, a mezzo del canale irriguo "Prélaz", per uso industriale (azionamento di macchinario di una piccola segheria).

Il Presidente, MONTESANO, constatato che nessun Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in discussione, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte fatte dalla Giunta.

IL CONSIGLIO

- preso atto di quanto riferito dall'Assessore ai Lavori Pubblici, COLOMBO;

- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: diciannove);

DELIBERA

1) di subconcedere alla Ditta Ferrol Vittorio, di St. Marcel, di derivare mod. 0,50 di acqua dal torrente Saint Marcel, a mezzo del Canale "Prélaz", in Comune di St. Marcel, durante il periodo annuale 1° ottobre - 31 marzo, per produrre la forza motrice necessaria per l'azionamento di una piccola segheria;

2) di autorizzare l'emissione del decreto di subconcessione da parte del Presidente della Giunta regionale;

3) di ordinare e di accertare l'introito delle seguenti somme, da versarsi dalla Ditta sub-concessionaria presso la Tesoreria della Regione:

a) Lire 20.000 (ventimila) a titolo di cauzione, quale minimo stabilito dal 2° comma dell'articolo 5 della legge 21-12-1961 n. 1501, somma che sarà restituita, ove nulla osti, al termine della subconcessione;

b) Lire 10.000 (diecimila), pari al minimo stabilito dall'articolo 3 della legge 21-12-1961 n. 1501, per il quarantesimo del canone previsto dall'articolo 7 del T.U. 11-12-1933 n. 1775 sulle acque ed impianti elettrici, somma da introitare al capitolo 34 della parte "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario "Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere");

c) Lire 50.000 (cinquantamila) quale somma a disposizione dell'Ufficio Acque e Miniere della Regione per spese di sorveglianza, esperimenti di portata, collaudo, ecc., somma da introitare al Capitolo 107 di "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Gestione fondi per spese istruttoria domande concessioni e sub-concessioni di acque e miniere");

d) Lire 31.365 (trentunomilatrecentosessantacinque) a titolo di canoni arretrati per il periodo dall'1-1-1946 al 31-12-1965, somma da introitare al Capitolo 34 della parte "Entrata" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere");

e) Lire 2.926 all'anno, a titolo di canone annuo di subconcessione, somma da introitare al Capitolo 34 della parte "Entrate" del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario ("Provento delle concessioni e sub concessioni di acque pubbliche e di miniere") e ai corrispondenti istituendi capitoli dei bilanci di previsione della Regione per i successivi anni finanziari, per tutto il periodo di durata della subconcessione.

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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

Assessorato dei Lavori Pubblici

N.... di rep.

Disciplinare concernente gli obblighi e le condizioni alla cui osservanza è vincolata la Ditta Ferrol Vittorio per la subconcessione, in via di sanatoria, chiesta con domanda in data 12-4-1945, di derivare in Comune di Saint Marcel acqua dal torrente Saint Marcel, a mezzo dell'antico canale irriguo "Prélaz", riconosciuto dal Genio Civile con decreto 2-8-1935 n. 1, per produzione di forza motrice per l'azionamento del macchinario di una segheria.

Articolo 1

Quantità ed uso dell'acqua da derivare

La quantità d'acqua da derivare dal torrente Saint Marcel, a mezzo del canale "Prélaz", in Comune di Saint Marcel, durante il periodo annuale del 1° ottobre al 31 marzo, è fissata in misura uguale e non superiore a mod. 0,50 (litri secondo 50), risultando la media annuale di mod. 0,25 (litri secondo 25).

L'acqua è destinata ad uso industriale per il servizio di una segheria nella frazione Praregard.

Articolo 2

Dislivello del pelo d'acqua tra la presa e la restituzione

Il dislivello del pelo d'acqua tra la presa del canale "Prélaz" e la restituzione nel canale "Prélaz" stesso è di mt. 9,10, salvo una più precisa determinazione in sede di collaudo.

Articolo 3

Dislivello e forza nominale in base alla quale è stabilito il canone

Il dislivello tra i peli morti, a monte ed valle dei meccanismi motori, salvo una più precisa determinazione in sede di collaudo, è di mt. 9,10.

Di conseguenza, la forza nominale in base alla quale è stabilito il canone sarà pari a:

9,10 x 25,00 : 75 = HP 3,03 pari a Kw 2,23

Articolo 4

Luogo e modo di presa dell'acqua

L'acqua derivata dal torrente Saint Marcel, a mezzo dei canale irriguo "Prélaz" deve essere derivata da questo canale in località Praregard, del comune di Saint Marcel, come sempre è stata derivata ed in conformità del progetto a firma del Geom. Chamois Tommaso che fa parte integrante del presente disciplinare.

Articolo 5

Relazione della portata

Affinché la portata di subconcessione non possa essere superata e non entri, - fin dalla sua origine, - nel canale derivatore che si origina dal canale "Prélaz" una quantità d'acqua maggiore di quella subconcessa, l'Amministrazione Regionale si riserva di ingiungere, se del caso, la costruzione di apposite opere modulatrice. L'ingiunzione sarà fatta a mezzo di lettera raccomandata e le opere modulatrici dovranno essere eseguite entro il termine che sarà fissato dall'Amministrazione Regionale (Ufficio Acque e Miniere).

Articolo 6

Canale di carico

Il canale di carico deve essere mantenuto in conformità dei progetto di cui al precedente articolo 4, con avvertenza che dovranno sempre prendersi, per la sua conservazione, tutte le precauzioni necessarie, indicate eventualmente dall'Amministrazione Regionale, atte ad impedire infiltrazioni di acque e franamenti delle sponde.

Articolo 7

Luogo e modalità del canale di scarico

Il canale di scarico deve del pari essere mantenuto secondo le modalità risultanti dal progetto di cui al precedente articolo 4.

Articolo 8

Obblighi e garanzie da osservare

Saranno, a cura e a carico della Ditta sub-concessionaria, eseguite e mantenute tutte le opere necessarie sia per attraversamento di strade, canali, scoli e simili, sia per la difesa delle proprietà e del buon regime del torrente St. Marcel, in dipendenza della subconcessa derivazione, in qualsiasi momento le dette opere si riconoscano necessarie.

Nell'interesse dell'irrigazione, la Ditta Ferrol dovrà sospendere la derivazione d'acqua dal canale "Prélaz" e quindi dal torrente St. Marcel durante il periodo annuale dal 1° aprile al 30 settembre in cui si pratica l'irrigazione.

Nell'interesse ittiogenico è fatto obbligo alla Ditta subconcessionaria di adottare tutte quelle opere e previdenze che il Consorzio di Aosta per la tutela e l'incremento della pesca in Valle d'Aosta riterrà utili ai fine della conservazione del patrimonio ittico.

Articolo 9

Termine per la presentazione del progetto di consistenza

Sotto pena delle sanzioni previste dalla legge, la Ditta subconcessionaria, entro mesi sei dalla data della notifica da parte dell'Ufficio Acque e Miniere della Regione dell'avvenuta emissione e registrazione del decreto di subconcessione, dovrà presentare al predetto Ufficio il progetto di consistenza della derivazione e della utilizzazione dell'acqua.

Articolo 10

Collaudo

L'Ufficio Acque e Miniere della Regione procederà al collaudo delle opere della derivazione ed utilizzazione allorché, - in base al progetto di consistenza di cui è detto al precedente articolo 9 ed eseguita la visita di collaudo -, l'Ufficio predetto, ove non vi siano eccezioni in contrario, autorizzerà la continuazione dell'esercizio della derivazione, dandone cenno nel relativo certificato. Qualora riconosca la necessità di maggiori lavori ovvero di modifiche a quelle eseguite, si prescriverà nel verbale di visita un termine per la loro esecuzione, e si stabilirà altresì se possa o meno in pendenza della loro attuazione, continuarsi l'esercizio della derivazione.

Articolo 11

Durata della subconcessione

Salvo i casi di rinuncia, decadenza o revoca, la subconcessione, trattandosi di piccola derivazione, è accordata per anni trenta successivi e continui, decorrenti dalla data del decreto di subconcessione.

Qualora al termine della subconcessione persistano i fini della derivazione e non ostino superiori ragioni di pubblico interesse, la sub-concessione sarà rinnovata con quelle modificazioni che si rendano eventualmente necessarie per le variate condizioni dei luoghi o del corso d'acqua.

In mancanza di rinnovazione, come nei casi di decadenza, revoca o rinuncia, la ditta sub-concessionaria è tenuta a rimuovere, senza compenso, le opere costruite nell'alveo, sulle sponde e sulle arginature del corso d'acqua ed a eseguire, a proprie spese, i lavori per il ripristino dell'alveo, delle sponde o delle arginature nelle condizioni richieste nel pubblico interesse.

Articolo 12

Canone

Oltre ai canoni arretrati di cui al successivo articolo 13, la Ditta corrisponderà all'Amministrazione Regionale, di anno in anno, a decorrere dal 1° gennaio 1966, l'annuo canone arrotondato di Lire 2.926,00, in ragione di Lire 1.312 per Kw. sulla potenza nominale media di Kw. 2,23, anche se non possa o non voglia fare uso in tutto o in parte, della sub-concessione, salvo il diritto di rinuncia ai sensi della legge 18 ottobre 1942 n. 1434, concernente l'istituto della decadenza dal diritto di derivazione di acque pubbliche.

La misura di detto canone annuo potrà, però, essere eventualmente modificata, con effetto dal 1° gennaio 1946, data in cui è stata attuata la derivazione, in seguito agli accertamenti circa l'entità della portata e del salto effettuati in sede di collaudo.

Articolo 13

Pagamenti e depositi di somme

All'atto della firma del presente disciplinare la Ditta subconcessionaria ha dimostrato, con la presentazione delle regolari quietanze, di avere effettuato alla Tesoreria della Regione presso la Dipendenza di Aosta della Cassa di Risparmio di Torino, i versamenti delle somme seguenti:

a) Lire 20.000, come da quietanza n. ... in data, a titolo di cauzione, quale minimo stabilito dal 2° comma dell'articolo 5 della legge 21-12-1961 n. 1501. Detta somma, ove nulla osti, sarà restituita al termine della subconcessione;

b) Lire 50.000, come da quietanza n. ... in data, per le spese di sorveglianza, collaudo dei lavori ed altre analoghe dipendenti dalla subconcessione;

c) Lire 10.000, per gli scopi di cui al 2° comma dell'art. 7 del T.U. 11-12-1933 n. 1775, quale minimo prescritto dell'articolo 3 della legge 21-12-1961 n. 1501;

d) Lire 31.366,45, per canoni arretrati per il periodo dal 1° gennaio 1946 al 31 dicembre 1965, calcolati come appresso:

- dal 1° gennaio 1946 al 31 dicembre 1946: Lire 36,45, in ragione di L. 16,35 per Kw sulla potenza nominale di Kw 2,23

- dal 1° gennaio 1947 al 31 dicembre 1948: L. 731,45, in ragione di L. 164 per Kw sulla stessa potenza di Kw 2,23

- dal 1° gennaio 1949 al 31 gennaio 1962: L. 19.139,35, in ragione di L. 656 per K-w sulla stessa potenza di Kw 2,23

- dal 1° febbraio 1962 al 31 dicembre 1965: L. 11.459,20, in ragione di L. 1312 per Kw sulla stessa potenza di Kw 2,23.

Sono a carico della Ditta subconcessionaria tutte le spese inerenti all'atto di subconcessione, per registrazione, copia di disegni, di atti, etc.

Articolo 14

Richiamo a leggi e a regolamenti

Oltre alle condizioni del presente disciplinare, la Ditta subconcessionaria è tenuta alla piena ed esatta osservanza di tutte le disposizioni del T.U. di leggi sulle acque ed impianti elettrici, approvato con R.D. 11-12-1933 n. 1775, e delle relative norme regolamentari, dello Statuto speciale della Valle d'Aosta approvato con legge costituzionale 26-2-1948 n. 4 per la parte riguardante le acque, delle leggi regionali emanate in materia di acque pubbliche, nonché di tutte le altre norme legislative e regolamentari in materia di acque, di impianti elettrici, di agricoltura, di piscicoltura, di industria, di igiene e sicurezza pubblica per quanto riguardino l'esercizio della presente subconcessione.

Articolo 15

Domicilio legale

Per ogni effetto di legge la Ditta subconcessionaria elegge il proprio domicilio a St. Marcel, Comune in cui avviene l'utilizzazione di acque oggetto della presente subconcessione.

Aosta, li

LA DITTA SUBCONCESSIONARIA

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