Oggetto del Consiglio n. 59 del 15 marzo 1967 - Verbale

OGGETTO N. 59/67 - ESECUZIONE DELLE OPERE NECESSARIE PER IL RIPRISTINO DELLA VIABILITÀ SULLA STRADA DI CIRCONVALLAZIONE DEL COMUNE DI CHÂTILLON. (Mozione dei Consiglieri regionali Signori Casetta, Cretier, Marcoz, Perruchon vedova Chanoux, Artaz-Dotto, Fillietroz, Manganoni, Andrione, Caveri e Fosson)

Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Casetta, Crétier, Marcoz, Perruchon vedova Chanoux, Artaz-Dotto, Fillietroz, Manganoni, Andrione, Caveri e Fosson, concernente l'oggetto: "Esecuzione delle opere necessarie per il ripristino della viabilità sulla strada di circonvallazione del Comune di Châtillon", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 3 febbraio 1967:

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"Al Presidente del Consiglio Regionale

AOSTA

Preghiamo la S.V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la seguente mozione:

Ai primi di giugno 1966, con la partecipazione degli alti esponenti del Ministero dei Lavori Pubblici e della nostra Regione veniva solennemente inaugurata ed aperta al traffico la circonvallazione di Châtillon.

La costruzione di quest'opera eliminava la più grave strozzatura della strada statale n. 26.

Senonchè, dopo una quindicina di giorni, veniva chiusa al transito in seguito ad alcuni franamenti verificatisi presso un ponte in cemento armato che presenta gravi e profonde lesioni.

A tutt'oggi, il transito non è ancora stato ripristinato causando intralci al traffico.

Allo scopo di evitare il ripetersi, nella prossima estate, delle interminabili code di autoveicoli lunghe alcuni chilometri come si verificavano nel periodo turistico estivo degli anni passati, il Consiglio Regionale

DELIBERA

di dare mandato alla Giunta di intervenire con energia presso gli Organi competenti affinché si provveda tempestivamente e con la dovuta serietà di impegni all'esecuzione delle necessarie opere di ripristino onde evitare la mortificante situazione di non poter utilizzare un'opera che costa al contribuente oltre un miliardo di lire.

Aosta, lì 29.12.1966

F.ti: Casetta Giuseppe - Crétier - 0. Marcoz - Savioz Fabiano - Gemano Pietro - Chanoux C. - Artaz - G. Fillietroz - Claudio Manganoni - Mario Andrione - Caveri - P. Fosson".

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Monsieur le Conseiller ANDRIONE, après avoir souligné la nécessité de la réouverture de la route de ceinture de Châtillon, demande s'il y a l'espoir que cette route soit ouverte prochainement.

Il Consigliere MANGANONI ricorda brevemente i gravi inconvenienti per la viabilità che esistevano nell'attraversamento del borgo di Châtillon prima dell'apertura della strada di circonvallazione.

Riconosce che, nel breve periodo di tempo in cui questa strada di circonvallazione è stata aperta al traffico, la viabilità nella zona di Châtillon è risultata molto più agevole.

Sottolinea che ora, dopo i noti fatti accaduti, la situazione è ritornata al punto di prima, per cui, anche in considerazione del prossimo inizio della stagione turistica, si rende necessario provvedere con urgenza alla riapertura della strada di circonvallazione in questione.

Invita, pertanto, la Giunta a intervenire con energia nelle sedi opportune affinché detto problema venga risolto nel più breve periodo di tempo.

Il Consigliere CAVERI sottolinea le gravi responsabilità dei Dirigenti dell'ANAS, non solo per quanto riguarda la costruzione della strada di circonvallazione nord della Città di Aosta, ma anche per quanto riguarda la costruzione della strada di circonvallazione di Châtillon.

Rileva che, in quest'ultimo caso, si è malamente spesa la rilevante somma di un miliardo di lire, perchè si è dato luogo alla costruzione di una strada che non serve a nulla, salvo in un breve tratto in prossimità del castello d'Entrèves, in quanto il tracciato di detta strada è stato attuato in una zona non conciliabile dal punto di vista geologico, perchè costituita da profondi strati di sabbia, di ghiaia e, sopratutto, di argilla, con delle abbondanti falde d'acqua.

Aggiunge che, se è vero che a grande profondità ci si trova in presenza di una roccia di serpentino, è altrettanto vero che questa roccia, secondo il giudizio dei tecnici, è gravemente degradata e non offre garanzie di stabilità.

Osserva, pertanto, che i tecnici dell'ANAS avrebbero dovuto capire che quella non era una zona adatta per la costruzione di una così importante opera stradale.

Ritiene che, di fronte a questa situazione, la conclusione sia una sola e, precisamente, questa: se si vuole permettere il traffico automobilistico sulla strada di circonvallazione di Châtillon, è necessario costruire un viadotto, perchè, a giudizio dei tecnici interpellati in materia, non è possibile arrestare il movimento franoso, che ha compromesso la stabilità della strada in questione, con sondaggi e con la costruzione di pozzi e pozzetti di stabilizzazione.

Poiché da qualche parte è stata messa in dubbio la validità della soluzione che prevede la costruzione di un viadotto, chiede alla Giunta di precisare quali altri rimedi siano previsti per sanare i gravi inconvenienti dovuti al citato movimento franoso del terreno nella zona di Soleil, al fine di poter riaprire quanto prima al traffico automobilistico la strada di circonvallazione di Châtillon e per alleggerire la pesante situazione di viabilità sulla strada statale n. 26 che attraversa il borgo di Châtillon.

Il Consigliere SAVIOZ osserva che il problema del ripristino della viabilità sulla strada di circonvallazione di Châtillon è quanto mai arduo e delicato, perchè, a detta dei geologi che fanno parte della apposita Commissione di inchiesta nominata dalla ANAS, la zona franosa è una zona impregnata di limo glaciale.

Ricorda che, allorquando rivestiva la carica di Assessore al Turismo, ebbe occasione di trovarsi di fronte ad una analoga situazione nel caso riguardante la Chiesa parrocchiale di St. Denis.

Anche in questo caso, - egli aggiunge -, ci si è trovati di fronte ad un movimento franoso dovuto alla presenza di limo glaciale, e dopo attenti esami ed esaurienti studi, si era dovuto lasciare le cose come stavano, perché non vi era una soluzione tecnica possibile di detto problema.

L'Assessore COLOMBO concorda sulla osservazione che il tracciato della strada di circonvallazione di Châtillon sia stato previsto e attuato in una zona non consigliabile dal punto di vista geologico e che l'ANAS abbia avuto un certo ritardo per quanto riguarda il ripristino della viabilità sulla strada in questione.

Dichiara che la Giunta non è stata insensibile di fronte a questo problema, ma che è intervenuta ripetutamente nei confronti dell'ANAS ed anche nei confronti del Ministero dei Lavori Pubblici per sollecitare l'esecuzione di opportune opere di consolidamento che consentissero una rapida riapertura al traffico della strada stessa.

Fa presente che, fra i motivi che hanno causato un certo ritardo per l'esecuzione delle opere di consolidamento, va citata la nomina di una Commissione di inchiesta, la quale non si è trovata molto d'accordo nell'esprimere il giudizio conclusivo sui rimedi da adottare per sanare la grave situazione.

Assicura, comunque, il Consiglio che sta ora per andare in appalto un ulteriore lotto di lavori, per l'importo di lire cinquantamilioni, da eseguire per fermare definitivamente il movimento franoso in questione.

Informa che, durante l'estate e l'autunno scorsi, nella zona franosa di cui si tratta, furono costruiti due pozzi, della circonferenza di cinque metri, e uno sperone in cemento ancorati in profondità sulla roccia, che non risulta molto degradata; dichiara che queste opere hanno praticamente arrestato, da allora, ogni movimento franoso. Aggiunge che è nell'intenzione dell'ANAS costruire altri due pozzi di sostegno del muro della strada di circonvallazione di cui si tratta, muri che saranno ancorati sulla roccia e che, si spera, arresteranno definitivamente il movimento franoso in questione.

Dichiara di non condividere completamente il giudizio, espresso dal Consigliere Caveri, secondo il quale l'unica possibile soluzione del problema in esame consista nella costruzione di un viadotto, perchè mediante la costruzione di un viadotto si risolverebbe il problema della viabilità sulla strada di circonvallazione di Châtillon, ma non si risolverebbe il problema del consolidamento di quella zona franosa, nell'interesse della popolazione che risiede nella zona stessa.

Ritiene che mediante l'esecuzione delle opere previste dall'ANAS si possa, invece, ottenere entrambi questi risultati.

Comunica ancora di aver ricevuto assicurazioni sia dall'ANAS e sia dal Ministero dei Lavori Pubblici che, non appena sarà ultimata la costruzione dei due ultimi sopracitati pozzi di consolidamento, la strada di circonvallazione di Châtillon sarà riaperta al traffico automobilistico, in un primo tempo solo nel senso St. Vincent-Aosta e, in un secondo tempo, dopo aver constatato la stabilità della strada stessa, in entrambi i sensi.

In considerazione dei lavori già eseguiti e delle ulteriori assicurazioni ricevute in ordine alla soluzione del problema di cui si tratta, dichiara di ritenere che non vi sia più motivo di mettere ai voti la mozione in esame, in quanto è provato l'interessamento della Giunta per quanto riguarda la soluzione del problema in discussione.

Il Consigliere ANDRIONE, dopo aver preso atto delle assicurazioni date dall'Assessore Colombo, ritiene opportuno che il tecnico rappresentante della Regione Valle d'Aosta in seno alla Commissione d'inchiesta nominata dall'ANAS, rediga una relazione esauriente da trasmettere alla Regione, in modo che si possa esattamente conoscere la reale situazione dei fatti prima di sollecitare, presso le competenti sedi, l'esecuzione dei lavori di consolidamento in un senso o nell'altro.

Esprime il dubbio che con i lavori previsti dall'ANAS si possa arrestare definitivamente il movimento franoso in atto in quella zona collinosa della strada di circonvallazione di Châtillon.

Osserva, inoltre, che il problema nel suo complesso è ancora più vasto, perchè la zona pericolosa non si limita a quella attuale, ma si estende, oltre la frazione Gros Breil del Comune di Châtillon, fino al territorio del Comune di Chambave, dove, in passato, a causa di analoghi movimenti franosi, fu necessario abbandonare una parte del precedente tracciato della ferrovia Chivasso-Aosta.

Ricorda ancora che, allorquando la precedente Giunta ebbe ad interessarsi del tracciato dell'autostrada Quincinetto-Aosta, espresse il parere che non era opportuno che il tracciato di detta autostrada passasse in quella zona, in cui fu poi costruita la strada di circonvallazione di Châtillon, in quanto, senza essere dei tecnici in materia, i membri della precedente Giunta avevano intuito che quella poteva essere una zona soggetta a frane e smottamenti del terreno.

Il Consigliere CAVERI osserva che i provvedimenti ai quali ha accennato l'Assessore Colombo rientrano nel novero dei provvedimenti precari, provvisori e cautelativi, ma non nei provvedimenti atti ad assicurare la stabilità della strada di circonvallazione di Châtillon.

Osserva, inoltre, che non vi è da stupirsi se vi fu un contrasto fra i tecnici dell'ANAS da una parte e i geologi dall'altra in merito al problema riguardante il consolidamento della strada in questione, perchè, mentre i geologi potevano esprimere obiettivamente il loro parere non essendo responsabili della esecuzione dei precedenti lavori, non altrettanto si può dire dei tecnici dell'ANAS, i quali hanno avuto certamente la preoccupazione di difendere il loro operato.

Fa presente che, pur non essendo la geologia una scienza esatta in senso assoluto, in quanto si tratta di una scienza che per la sua stessa natura ha una certa elasticità, in questo caso è da preferirsi il parere dei geologi al parere dei tecnici dell'ANAS, perché per i motivi sovraesposti, in questo caso i geologi hanno certamente potuto esprimersi con maggiore obiettività.

Per quanto riguarda la soluzione del viadotto da lui testè esposta, dichiara, a scanso di ogni equivoco, che tale soluzione è il risultato del responso dei geologi.

Osserva che la costruzione del viadotto non dovrebbe estendersi a tutto il tracciato della strada di circonvallazione di Châtillon, ma solo a quel tratto interessato dall'attuale movimento franoso.

L'Assessore COLOMBO comunica che, non appena si verificò il movimento franoso sulla strada di circonvallazione di Châtillon, la Regione nominò, come suo consulente in questa questione, il Prof. Meardi, dell'Università degli Studi di Milano.

Aggiunge che è stato proprio il Prof. Meardi a suggerire le soluzioni che sono state poi adottate dall'ANAS, la quale, a dire il vero, inizialmente era contraria a tali soluzioni.

Fa presente che l'Amministrazione Regionale, per motivi di prudenza, non ha parteggiato nè per l'una nè per l'altra soluzione, onde evitare successive possibili responsabilità, ma ha lasciato che ogni decisione in merito venisse assunta dall'ANAS stessa.

Dichiara che, personalmente, aveva visto di buon grado la soluzione prospettata dal Prof. Meardi, appunto perché tale soluzione consentiva non solo il consolidamento della strada di circonvallazione di Châtillon, ma anche il consolidamento di tutta la zona attualmente interessata dal movimento franoso.

Aggiunge che i lavori finora eseguiti hanno dato dei risultati positivi, in quanto, nonostante le grandi piogge dell'autunno scorso, da allora non si è più registrato alcun movimento del terreno nella zona di cui si tratta.

Osserva che questi risultati positivi devono essere presi naturalmente con molta cautela, pur sperando che, con l'ultimazione delle previste opere, il problema in esame possa essere risolto definitivamente ed in breve tempo e che l'ANAS possa mantenere l'impegno assunto di riaprire, per ora solo nel senso St. Vincent-Aosta, il traffico sulla strada di circonvallazione di Châtillon entro la fine del prossimo mese di aprile.

Il Consigliere CAVERI chiede all'Assessore Colombo di precisargli se sia stato il Prof. Meardi a proporre la soluzione del viadotto oppure no.

L'Assessore COLOMBO risponde che il Prof. Meardi aveva proposto la costruzione dei pozzi di consolidamento, mentre la soluzione del viadotto era stata proposta dal Prof. Brugner, del Ministero dell'Industria e Commercio.

Il Consigliere CAVERI prende atto della risposta dell'Assessore Colombo e dichiara che, nonostante le assicurazioni dal medesimo date in merito alla soluzione del problema in questione, non ritiene di dover ritirare la mozione in discussione.

Il Presidente, MONTESANO, invita il Consiglio a votare, per alzata di mano, sulla proposta di approvazione della mozione di cui si tratta.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti contrari diciassette e voti favorevoli dodici (Consiglieri presenti e votanti: ventinove), ha respinto la mozione di sui si tratta.

Il Consiglio prende atto.

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Il Presidente, MONTESANO, fa presente che il Consiglio dovrebbe ora procedere all'esame e alla discussione della mozione iscritta all'oggetto n. 25 dell'ordine del giorno dell'adunanza del 10 marzo 1967 e giorni seguenti.

Osserva però che, trattandosi di questione riguardante una persona, ai sensi del 2° comma dell'articolo 88 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, detta mozione deve essere discussa in seduta segreta.

Propone, pertanto, di rinviare la discussione della mozione di cui si tratta all'ultimo punto dell'ordine del giorno stesso.

Il Consigliere MANGANONI osserva che, più che una persona, la mozione in questione riguarda un'Impresa edile ed aggiunge che la precedente Giunta, in questi casi, aveva sempre proposto la discussione in seduta pubblica.

Il Presidente, MONTESANO, ribadisce che detta mozione deve essere discussa in seduta segreta ai sensi del 2° comma dell'articolo 88 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, di cui dà lettura.

Il Consiglio prende atto.

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