Oggetto del Consiglio n. 72 del 7 aprile 1967 - Verbale
OGGETTO N. 72/67 - Costruzione della strada di allacciamento della frazione Massinod al Capoluogo del Comune di Roisan - Richiesta di informazioni. (Interpellanza dei Consiglieri Filliétroz e Manganoni)
Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza dei Signori Consiglieri regionali Filliétroz Giuseppe e Manganoni Claudio, concernente l'oggetto: "Costruzione della strada di allacciamento della frazione Massinod al Capoluogo del Comune di Roisan - Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza.
Interpellanza
I sottoscritti
Premesso:
che il Comune di Roisan ha completato la pratica amministrativa relativa alla costruzione della strada di allacciamento della frazione Massinod al Capoluogo di Roisan, compresa la procedura di espropriazione;
che l'Amministrazione comunale è però attualmente intralciata nel proseguimento della procedura concernente l'esecuzione dell'importante opera per il mancato adempimento da parte del Presidente della Giunta delle disposizioni previste nell'art. 48 della legge 20.3.1865 n. 2248
Interpellano
il Presidente della Giunta per conoscere quali sono i motivi che hanno indotto lo stesso Presidente della Giunta, Avv. Bionaz, a non adempiere alle prescrizioni dell'art. 48 sopracitato, ordinando il deposito presso la Cassa DD. e PP. delle indennità di espropriazione di porzioni di terreno di certo Bovet Emiliano e altri, stabilite dal perito d'ufficio nominato dal Tribunale di Aosta.
Aosta, lì 8.3.1967
F.ti: Giuseppe Filliétroz - Claudio Manganoni
Il Consigliere FILLIÉTROZ dichiara quanto segue: "Io descriverò brevemente i fatti e i termini della questione oggetto dell'interpellanza.
La frazione Massinod si trova in un bel pianoro sottostante al Capoluogo di Roisan.
La nuova Amministrazione comunale, eletta nella primavera del 1965, visto che questa frazione non aveva ancora una strada carrozzabile ed era allacciata al Capoluogo di Roisan da una semplice mulattiera che non rispondeva più alle necessità della frazione, immediatamente si preoccupò di questo fatto e fece predisporre un progetto dal Geometra Rosaire, progetto approvato nel mese di luglio del 1965. La deliberazione riguardante l'approvazione di questo progetto venne approvata nel mese di novembre dalla Giunta regionale in sede di tutela.
Alcuni proprietari, solo 4 o 5, si sono opposti all'occupazione dei terreni. Il Comune, intendendo dar corso alla costruzione dell'opera, perché rappresenta la via più breve per allacciare la frazione, richiese la dichiarazione di pubblica utilità.
Contro la dichiarazione di pubblica utilità, questi 4 o 5 proprietari - i quali non sarebbero del colore politico dell'Amministrazione comunale - fecero opposizione accampando motivi vari, come le indennità di espropriazione insufficienti, un tornante non abbastanza largo, eccetera, quantunque il tronco sia brevissimo.
L'Assessore Manganoni inviò allora sul luogo una Commissione di tecnici, fra cui l'Ingegner Ferrarotti e il Geometra Barocco, con l'incarico di redigere una relazione. I tecnici presentarono questa relazione nella quale si diceva che il progetto andava molto bene, che serviva effettivamente la frazione e che rappresentava il più breve accesso alla frazione stessa. Fu chiesta l'emissione del decreto di pubblica utilità nel mese di marzo; il decreto di pubblica utilità venne emesso; il Comune provvide a fare una deliberazione per stanziare i fondi necessari per gli espropri; fu chiesta al Tribunale la nomina del perito; venne depositata la perizia giudiziale.
Il Comune chiese che, ai sensi dell'articolo 48 della legge 20 marzo 1965 n. 2248 sull'espropriazione per pubblica utilità, il Presidente della Giunta emettesse l'ordinanza di deposito alla Sezione di Aosta della Cassa Depositi e Prestiti delle somme, che mi pare si aggirino sulle 900.000 lire, relative all'indennità stabilita dalla perizia giudiziaria, per questi 4 o 5 proprietari che avevano presentato il ricorso.
Finora ci siamo, quindi, trovati in una fase di mera esecuzione di un provvedimento nell'iter della procedura di espropriazione, in una fase in cui non entra per nulla il sindacato di legittimità o il potere discrezionale della Giunta quale autorità tutoria.
A questo punto, però, incominciarono le tergiversazioni, incominciarono le interferenze. Il Presidente della Giunta convocò il Sindaco di Roisan e gli disse: "La questione di questa strada si dovrebbe esaminare unitamente ad altri problemi, perché ci sono anche altri problemi a Roisan. Questa strada sarebbe meglio farla in un'altra parte". Queste interferenze arrivarono al punto che non venne approvata una deliberazione dal Consiglio comunale di Roisan con la quale si chiedeva al Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero della Dora (B.I.M.) uno storno di fondi per pagare le indennità di espropriazione. Pare, però, che questa somma sia già stata versata nelle casse comunali, malgrado che la deliberazione non sia stata approvata. Quindi, ora i fondi sono a disposizione, per cui, a questo punto, si tratta solo più di emettere la sopracitata ordinanza che, ripeto, è una mera procedura e non rientra nel sindacato di legittimità, né nella discrezionalità del Presidente della Giunta.
A questo proposito, io ricordo che in questo Consiglio, quando nello scorso mese di marzo si è discusso del problema del Comune di Chamois (nel Comune di Chamois, invece di proseguire la costruzione della strada carrozzabile, il cui importo, mi pare, ammontava ancora a circa 100 milioni di lire, si è voluto impiantare una nuova funivia del costo di 350-450 milioni di lire) in sede di esame del Programma di lavori pubblici, l'Assessore Colombo ebbe a dire abbastanza orgogliosamente: "democraticamente, noi vogliamo venire incontro alla volontà delle Amministrazioni comunali, le quali sono autonome e, quindi, noi approviamo, benché costi molto di più, la costruzione della funivia".
Ora, siccome in questo Consiglio recentemente l'Assessore Colombo ebbe a dire che egli democraticamente approvava, per note ragioni, la costruzione della Funivia di Chamois, io non vorrei che, per altrettanto note ragioni, l'Assessore Colombo approvi, ora, altrettanto democraticamente, una decisione contraria alla volontà chiara e precisa, espressa dall'Amministrazione comunale di Roisan.".
Il Presidente della Giunta, BIONAZ, dichiara quanto segue: "Io voglio precisare alcuni particolari della questione in esame, sui quali molto comodamente il Consigliere Filliétroz ha sorvolato. Farò quindi una piccola cronistoria della questione medesima, che è già stata oggetto di una precedente mozione, presentata e discussa proprio in Consiglio regionale.
In data 18 ottobre 1959 il Comune di Roisan affidava al Geometra Grisero, l'incarico di predisporre un progetto della strada di Massinod. Relatore l'Assessore Manganoni, la deliberazione del Comune veniva approvata il 5 novembre del 1959 dalla Giunta regionale in sede di tutela. Il 29 maggio 1960 il Comune di Roisan deliberava di approvare il progetto del Geometra Grisero. Il 23 ottobre 1960 il predetto Comune deliberava di approvare la parcella del Geometra Grisero. Relatore l'Assessore Manganoni, la Regione approvava la deliberazione. Il 20 agosto 1961 il Consiglio comunale di Roisan deliberava di chiedere la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. La deliberazione non veniva approvata dalla Giunta regionale. Sulla deliberazione c'è scritto: "tenere in sospeso". Chissà poi perché? Eppure si tratta di autonomia comunale! Il 28 gennaio 1962 il Comune di Roisan, impropriamente, - perché non era questa la procedura - chiede l'occupazione temporanea di urgenza dei terreni. La minoranza consiliare, che era formata di tre Consiglieri su quindici, annunciava allora la presentazione di un nuovo progetto a firma del Geometra Rosaire. Questo progetto sappiamo poi chi l'ha fatto (non c'è niente da nascondere) e lo sa anche l'Assessore Manganoni. Con lettera del 28 marzo 1962 l'Assessore Manganoni rinviava, non approvava, la relativa deliberazione perché il Consiglio riesaminasse la pratica, scegliendo il progetto Rosaire. Questo sarebbe il rispetto dell'autonomia comunale, Consigliere Filliétroz! Questi sono i contro-obiettivi! Lei è andato a rivangare nel passato e queste sono precisazioni che io faccio sul passato. Il 20 dicembre 1964, il Consiglio comunale di Roisan deliberava di rinviare la discussione su una mozione presentata dalla minoranza: la mozione venne bocciata a grande maggioranza.
Siamo così arrivati al momento del cambio dell'Amministrazione comunale di Roisan che, naturalmente, era stata interessata a tutt'altro progetto che non a quello già approvato e pagato addirittura dal Comune. Fu inoltrata nuovamente la domanda di dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, domanda che questa volta venne accolta con sollecitudine, mentre la prima volta non aveva seguito il normale iter, ma era stata tenuta in sospeso. Allora fu chiesto al Comune con quali mezzi avrebbe fatto fronte al finanziamento dei lavori, dal momento che il contributo si limitava alla somma di lire 6 milioni.
L'importo dei lavori in questione, secondo il primo progetto a firma del Geometra Grisero, ammontava a 5.750.000 lire; mentre in base al secondo progetto, a firma del Geometra Rosaire, a 4.800.000 lire, ed io ho nelle mani una relazione dei tecnici di quella tal Commissione che dice che l'importo dei lavori di entrambi questi due progetti ammonta almeno a 12 milioni di lire, per cui il finanziamento dell'opera risulta insufficiente.
Ma questo non sarebbe ancora niente. Il Consigliere Filliétroz, per finire l'iter di questa pratica, ha detto che i tecnici avevano approvato un dato tracciato. Io affermo che questo non corrisponde a verità; che anzi è vero il contrario, perché la prima relazione sul tracciato, fatta dall'Ingegner Ferrarotti (il quale non è sospetto di essere un Democristiano e a cui do atto di essere stato un funzionario molto obiettivo) recita: "tutti i tracciati sono più onerosi di quello prescelto dal progetto Grisero".
Si nominò una seconda Commissione, di cui facevano parte l'Ingegner Ferrarotti stesso e il Geometra Calzavara, e venne scelto il progetto Grisero; mi pare che abbiamo già puntualizzato in sede di riunione di quella famosa mozione quali erano i motivi per cui il Geometra Calzavara del Genio Civile e l'Ingegner Ferrarotti avevano scelto questo progetto.
Si nominò una terza Commissione, formata dall'Ingegner Maione e dal Geometra Landi, perché bisognava fare approvare l'altro progetto a firma del Geometra Rosaire. Le conclusioni della relazione di quest'ultima Commissione sono le seguenti: tecnicamente migliore il tracciato Grisero; pendenza 8% anziché 11,50%; raggio di curvatura del grande tornante metri 15 anziché 7,50; minore lunghezza; entrambi i progetti deficitari perché il costo dell'opera ammonta in entrambi i casi a 10-12 milioni di lire.
Dunque, i 6 milioni di lire stanziati non erano sufficienti per realizzare né l'uno, né l'altro progetto, sui quali si espresse un giudizio di parità. In quelle condizioni, a me pare che l'aver ottenuto un giudizio di parità sia stato già avere ottenuto parecchio.
Ora, perché il Presidente della Giunta non ha ordinato il deposito delle somme per gli espropri? Perché non c'è un finanziamento sufficiente e, se non c'è il finanziamento, evidentemente, i proprietari non potrebbero percepire le indennità di espropriazione perché non si può eseguire l'opera. Solo per questa ragione noi non abbiamo emanato il decreto di deposito delle somme in questione. A parte il fatto che, per dirimere questa vertenza, io avevo convocato il Sindaco di Roisan al quale, alla presenza anche di due Assessori comunali, non avevo per niente parlato di altre opere nel Comune, ma avevo semplicemente detto: "Guardate! Su questa questione la popolazione è divisa in due parti. Non vi è la possibilità di addivenire ad un accomodamento? Il progetto più idoneo è quello che è stato prescelto la prima volta, perché raccorda il villaggio di Massinod alla strada Aosta/Roisan. Se proprio voi vedete la necessità (e può anche essere riconosciuta la necessità di avere un collegamento più diretto con Capoluogo, accorciando di circa 300 metri il percorso), se voi proprio vedete questa necessità, si cercherà di mandare avanti un progetto di strada poderale che raggiunga ugualmente questo scopo".
Il Sindaco e i due Assessori del Comune di Roisan si erano dichiarati tutti d'accordo, nel mio ufficio, su questa proposta. Lei non era presente, Consigliere Filliétroz, perché non era stato convocato, ma loro si erano dichiarati d'accordo; senonché, dopo, hanno evidentemente cambiato idea.
Il Sindaco, però, due giorni fa ebbe ancora a dirmi: "Ma guardi, praticamente con tutte queste storie la strada non si fa e il villaggio ha bisogno della strada". Al che io ho risposto: "Guardi! Mi sembra che le ragioni che io vi ho esposto siano buone e che le soluzioni che vi ho prospettato potevano essere accolte, perché, anche se non sono mai andato sul posto, mi risulta che, conoscendo io bene la località, il primo tracciato era indubbiamente il migliore".
Orbene, perché è stata fatta tutta questa montatura? Perché bisogna assolutamente dare vittoria a quelli che allora, pur essendo in minoranza erano già in maggioranza, perché avevano l'appoggio della Valle e che oggi sono diventati maggioranza al Consiglio comunale di Roisan.
Di questo passo, però, non si va avanti. Mancano i finanziamenti, il Presidente della Giunta non ha potuto ordinare il deposito delle somme per gli espropri, perché sarebbe stato fare un grosso torto a quei proprietari che debbono percepire le indennità di esproprio, in quanto non potrebbero percepirle. Senza contare poi che il problema in questione avrebbe potuto avere anche un'altra soluzione, che avrebbe accontentato tutti e che, per di più, avrebbe risolto anche il problema dell'intubazione di tutto il canale Champapon, cosa utilissima per tutti.
In questo caso, però, bisogna ad ogni costo dire che la colpa della mancata realizzazione dell'opera è dell'attuale Giunta; il che non è vero, perché vi ho dimostrato il contrario. Ora, siccome su questo argomento la coda qualcuno se l'è già bruciata una volta, torno a ripetere che la manovra per il ritardo nella costruzione della strada di Massinod è dovuta soltanto alla passata minoranza del Consiglio comunale di Roisan o alla Giunta regionale allora in carica, perché se fosse stato emesso il decreto di occupazione dei terreni per pubblica utilità, quando il precitato Comune l'aveva richiesto la prima volta, tutto questo non sarebbe successo e il villaggio di Massinod avrebbe la sua strada da almeno 7 anni. Questi sono i fatti, Consigliere Filliétroz! Il deposito delle somme per gli espropri non può essere fatto se manca il finanziamento dell'opera, e voi sapete tutti che il costo di quella strada ammonta a 12 milioni di lire e non a 6 milioni. E poi, perché dovremmo sottoporre questi contadini, che debbono percepire questa indennità, al fastidio di andarla a riscuotere alla Cassa Depositi e Prestiti e a spenderli quasi tutti per la strada?
Mi sembra che ci siamo tenuti su di un terreno assolutamente obiettivo. Mi sembra, inoltre, che sarebbe più che giusto ed opportuno che, con l'aiuto di tutti, si dicesse a questi Signori: "Mettetevi d'accordo perché si possa fare al più presto anche la strada di Massinod. Questi sono i fatti".
Il Consigliere FILLIÉTROZ osserva che, dicendo agli Amministratori comunali di Roisan che se per la costruzione della strada della frazione Massinod adotteranno il progetto a firma del Geometra Grisero si verrà loro in aiuto per la esecuzione di altre opere pubbliche, si viene a coartare la volontà di una Amministrazione comunale. Ribadisce che, mentre in Consiglio regionale si è ripetutamente dichiarato che era necessario rispettare democraticamente la volontà delle Amministrazioni comunali, in questo caso non si rispetta la volontà espressa regolarmente dall'Amministrazione comunale di Roisan.
Per quanto riguarda l'insufficienza del finanziamento destinato alla costruzione dell'opera in questione, fa presente che in più di un'occasione per il finanziamento totale di determinate opere pubbliche si è adottata la procedura delle perizie suppletive, perché i fondi stanziati inizialmente non risultavano sufficienti a coprire l'intera spesa per le opere stesse. Rileva ancora che, se si vuole far luogo alla costruzione di una strada del tutto speciale, con continui muri di sostegno a monte e a valle, certamente il costo dell'opera sarà superiore a quello previsto in progetto. Riferisce che anche il progetto della strada di allacciamento del Comune di St. Christophe al Capoluogo del Comune di Quart contemplava una spesa complessiva di circa 70 milioni di lire, mentre poi tale strada è stata eseguita con una spesa di circa 30 milioni di lire.
Per quanto riguarda i fondi destinati al pagamento delle indennità di espropriazione, il cui importo è di circa 900.000 lire, dichiara che tali fondi sono già stati versati nelle casse del Comune.
Conclude affermando che, per risolvere la questione di cui si tratta, rimane solo da fare quanto previsto dall'articolo 48 della vigente legge sulle espropriazioni per pubblica utilità e che rientra nelle competenze del Presidente della Giunta nelle sue funzioni di Prefetto.
Il Consigliere MANGANONI rileva che il Presidente della Giunta, mentre ha citato numerose deliberazioni, lettere e dati riguardanti la progettata strada della frazione Massinod, ha dimenticato di citare un documento molto importante relativo alla strada in questione e, precisamente, una certa petizione degli abitanti della citata frazione, recante 25 firme favorevoli e 2 contrarie, con la quale questi abitanti chiedevano al Comune l'adozione del progetto a firma del Geometra Rosaire.
Dichiara che il non tener conto del sopraddetto documento significa che l'attuale Giunta, mentre a parole si proclama ad ogni istante democratica, nei fatti non ha alcun rispetto della volontà popolare.
Per quanto riguarda il recente mutamento di maggioranza avvenuto nell'Amministrazione comunale di Roisan in seguito alle ultime elezioni amministrative, dichiara di ritenere che tale mutamento di maggioranza sia da porsi in relazione proprio alla questione della costruzione della strada della frazione Massinod, i cui abitanti hanno stimato di dover spostare in senso opposto i loro suffragi elettorali, appunto perché la precedente maggioranza consiliare di detto Comune non rappresentava realisticamente la loro volontà in ordine al problema di cui si tratta.
Ricorda che la precedente maggioranza consiliare del sopracitato Comune parteggiava per l'adozione del progetto a firma del Geometra Grisero, mentre la popolazione interessata era favorevole all'adozione del progetto a firma del Geometra Rosaire, in quanto la strada prevista in questo ultimo progetto rappresentava un più diretto collegamento con il Capoluogo del Comune di Roisan.
Aggiunge di essere del parere che anche la strada prevista nel progetto a firma del Geometra Grisero sia utile, soprattutto dal punto di vista agricolo, e dichiara di non aver nulla in contrario anche alla costruzione di detta strada, concepita come strada interpoderale.
Osserva, d'altra parte, che è ormai molto sentita in Valle d'Aosta la necessità di costruire numerose strade interpoderali, perché con l'avvento del progresso tecnico anche il mondo agricolo tende a motorizzarsi.
Ribadisce comunque che l'aspetto più importante della questione in esame è rappresentato dal fatto che il Presidente della Giunta non ha rispettato in questo caso la volontà degli abitanti della frazione Massinod, volontà espressa più che chiaramente, perché, oltre a sottoscrivere la sopraddetta petizione, gli abitanti di detta frazione si erano preoccupati di far elaborare a loro spese un secondo progetto per la costruzione della strada in questione, e precisamente il progetto recante la firma del Geometra Rosaire.
Per quanto riguarda il rilievo fatto dal Presidente della Giunta, Bionaz, sull'insufficienza dei fondi destinati al finanziamento dei lavori di costruzione della strada della frazione Massinod, ammette che tale rilievo possa anche essere fondato, in quanto i due progetti dell'opera in questione risalgono ormai a tre o quattro anni addietro, per cui il costo dell'opera previsto a quel tempo attualmente non corrisponderebbe più alla realtà, a causa della continua e notevole svalutazione della lira.
Rileva però che, quand'anche questo fosse vero, l'Amministrazione regionale dovrebbe poter trovare i fondi necessari per concedere un ulteriore contributo al Comune di Roisan per la copertura totale delle spese per la costruzione della strada di cui si tratta, soprattutto se si tiene conte che la frazione Massinod, che è situata alle porte della Città di Aosta e che ha 30 abitanti ivi residenti tutto l'anno, non possiede ancora una strada carrozzabile di allacciamento, mentre ormai tutti i villaggi della Valle d'Aosta abitati tutto l'anno possiedono una strada carrozzabile di allacciamento.
Aggiunge che attualmente in Valle d'Aosta si stanno già costruendo delle strade carrozzabili di allacciamento di villaggi che non sono più abitati tutto l'anno e che per certi villaggi abitati tutto l'anno si sta già costruendo una seconda strada di allacciamento, senza poi parlare del caso del Comune di Chamois, dove per una popolazione di poco superiore ai 100 abitanti si sta spendendo una somma superiore al mezzo miliardo di lire per costruire una strada carrozzabile ed un nuovo impianto funiviario.
Dichiara che, a suo avviso, non è fondata la preoccupazione espressa dal Presidente della Giunta di danneggiare i proprietari interessati facendo depositare le somme corrispondenti alle indennità di esproprio dei terreni da occupare dalla progettata strada, perché non è detto che tali somme debbano essere necessariamente depositate alla Cassa Depositi e Prestiti. Osserva infatti che se detti proprietari accettano le indennità di esproprio loro spettanti, come calcolate dal Perito tecnico nominato dal Tribunale, non è affatto necessario depositare le somme in questione alla Cassa Depositi e Prestiti, nonché le medesime possono essere immediatamente riscosse. Fa presente, dall'altra parte, che il Presidente delle Giunta non ha avuto simili preoccupazioni allorquando ha proceduto all'emanazione del decreto di occupazione di certi terreni occupati dall'autostrada Quincinetto/Aosta nella zona di Châtillon e ha emesso il decreto di deposito delle relative indennità di espropriazione alla Cassa Depositi e Prestiti.
Per quanto riguarda la procedura di espropriazione di terreni per l'esecuzione di opere pubbliche, fa presente che tutte le Amministrazioni regionali che finora si sono succedute al Governo della Regione hanno adottato questa procedura, perché altrimenti si sarebbe caduti nelle mani di pochi speculatori e non si sarebbe potuto eseguire varie opere pubbliche.
Dichiara, però, che nel passato si è provveduto al deposito delle relative indennità di esproprio alla Cassa Depositi e Prestiti solo nei casi in cui la testardaggine di determinati proprietari aveva reso necessaria l'adozione di un simile provvedimento.
Fa presente che il Comune di Roisan dispone attualmente dei fondi sufficienti per corrispondere le indennità di espropriazione ai proprietari interessati, per la costruzione della strada della frazione Massinod, e che la pratica riguardante la costruzione della strada stessa è ormai tenuta in sospeso da sette-otto mesi per la mancanza di una firma del Presidente della Giunta. Chiede se il rifiuto di emettere il decreto di occupazione dei sopraddetti terreni non possa costituire una violazione della legge da parte del Presidente della Giunta stesso, nella fattispecie dell'omissione di atti di ufficio.
Ritornando al rilievo dell'insufficienza del finanziamento, fa presente che - nella improbabile ipotesi che nelle pieghe del bilancio della Regione per il corrente anno finanziario non si possa trovare la somma necessaria per l'intera copertura delle spese - si potrebbe anche ricorrere all'accensione di un mutuo per finanziare completamente i lavori di costruzione della strada di cui si tratta, oppure si potrebbe procedere per successivi due tronchi alla costruzione della strada stessa, in modo da costruire la metà quest'anno, rinviandone l'ultimazione all'anno prossimo. Ma - egli dice - la conclusione che si deve trarre da questa lunga controversia fra la Regione ed il Comune di Roisan in ordine alla costruzione della strada di Massinod è un'altra, e precisamente che il Presidente della Giunta non vuole che si proceda alla costruzione della strada in questione secondo il progetto Rosaire ma secondo il progetto Grisero.
Ricorda che, allorquando rivestiva la carica di Assessore ai Lavori Pubblici, all'inizio di ogni legislatura si era sempre personalmente preoccupato di segnalare al Presidente della Giunta la necessità di procedere ad espropriazioni di terreni per l'esecuzione di opere di pubblica utilità nei casi su cui non fosse possibile raggiungere degli accordi diretti con i proprietari interessati.
Riferisce di avere sempre posto fermamente in discussione, in sede di Giunta, tale problema, anche in termini alternativi, nel senso che egli avrebbe accettato o continuato di svolgere le funzioni di Assessore ai Lavori Pubblici solo a condizione che tale procedura fosse seguita in caso di necessità.
Invita l'Assessore Colombo a voler comportarsi in modo analogo perché, se la Regione vuole continuare in un modo proficuo la sua attività nel campo dei lavori pubblici, in certi casi è necessario procedere all'espropriazione di determinati terreni.
Rileva che il caso riguardante la costruzione della strada della frazione Massinod costituisce soltanto un esempio che è stato preceduto e che sarà ancora seguito da altri casi.
Ritiene che, in simili casi, la Regione debba procedere con energia nei confronti dei proprietari recalcitranti, per evitare dei pericolosi precedenti di fronte all'opinione pubblica.
L'Assessore COLOMBO risponde che il Consigliere Manganoni, allorquando rivestiva la carica di Assessore ai Lavori Pubblici, aspettava anche lui, come si sta aspettando oggi, che si facessero le pratiche di esproprio di determinati terreni necessari per l'esecuzione di opere pubbliche.
Il Consigliere MANGANONI dichiara di non essere soddisfatto della risposta avuta dal Presidente della Giunta sull'argomento in esame ed annuncia che la minoranza consiliare presenterà quanto prima in Consiglio una mozione sull'argomento stesso.
Il Presidente della Giunta, BIONAZ, rileva che la colpa della mancata costruzione della strada di Massinod è da attribuirsi alle precedenti Giunte che si sono succedute al Governo regionale dal 1959 in poi, perché il primo progetto di detta strada è stato redatto appunto nell'anno 1959.
Per quanto riguarda poi la petizione degli abitanti della frazione Massinod a cui ha fatto cenno il Consigliere Manganoni, dichiara che detta petizione non rispecchia la reale volontà di frazionisti, in quanto tra le persone che in detta petizione si erano pronunciate a favore dell'adozione del progetto a firma del Geometra Rosaire figurano numerose persone che mai avevano risieduto nel Comune di Roisan.
Ribadisce che, al contrario, la maggioranza della popolazione della citata frazione, con un referendum e con altre lettere indirizzate al Comune, si era espressa realmente a favore dell'adozione del progetto a firma del Geometra Grisero. Questo - egli dice - è già stato dimostrato una volta in sede di Consiglio e sarà dimostrato una seconda volta se la minoranza consiliare presenterà quella tal mozione annunciata testé dal Consigliere Manganoni. Ripete che solo a causa dell'insufficiente finanziamento dell'opera non ha potuto emettere il decreto di espropriazione di alcuni terreni da occupare dalla strada in questione.
Segue, sull'argomento, una breve discussione tra il Presidente della Giunta, BIONAZ, ed il Consigliere CAVERI.
Riprendendo la sua esposizione, il Presidente della Giunta, BIONAZ, dice di essere lieto che la minoranza consiliare abbia intenzione di presentare in Consiglio una prossima mozione sull'argomento in esame, perché in sede di discussione della mozione stessa egli avrà la possibilità di puntualizzare ulteriormente i vari aspetti del problema.
Riferendosi all'intervento del Consigliere Manganoni, dichiara di assumere tutte le responsabilità della mancata emissione del decreto di espropriazione dei terreni necessari per la costruzione della strada di cui si tratta.
Concludendo, comunica di essere personalmente, d'intesa con la Giunta, disposto a venire in aiuto agli Amministratori del Comune di Roisan per risolvere il problema in esame, che sarebbe già risolto, dopo i contatti avuti recentemente con gli Amministratori del Comune, se da alcune parti non si fosse soffiato sul fuoco allo scopo di impedire un accordo.
Il Consiglio prende atto.