Oggetto del Consiglio n. 71 del 7 aprile 1967 - Verbale
OGGETTO N. 71/67 - Autostrada Torino-Aosta - Richiesta di informazioni. (Interpellanza dei Consiglieri Manganoni, Fosson, Caveri, Germano, Macheda, Crétier e Siggia)
Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dai Consiglieri regionali Signori Manganoni Claudio, Fosson Pietro, Caveri Severino, Germano Pietro, Macheda Domenico, Crétier Egidio e Siggia Giovanna in Bianco, concernente l'oggetto: "Autostrada Torino-Aosta - Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza.
Interpellanza
Per sapere se corrisponde a verità quanto pubblicato su alcuni giornali circa lo spostamento dell'arrivo dell'Autostrada Torino-Aosta, dalla zona di Quart come previsto dal progetto approvato dal Consiglio regionale, alla zona di Gressan.
Aosta, lì 2 marzo 1967
F.ti: Claudio Manganoni - P. Fosson - S. Caveri - Germano Pietro - Macheda Domenico - Crétier Egidio - Gianna Bianco Siggia
Il Consigliere MANGANONI riferisce che, in seguito a notizie apparse sui giornali, corre voce che la Società Autostrade Valdostane S.p.A. avrebbe l'intenzione di raccordare il punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta, previsto attualmente nella zona situata in prossimità del Cimitero di Quart, con la località Pont Suaz o addirittura con il Comune di Gressan, per poi riallacciarsi nuovamente sulla sponda sinistra della Dora con la super-strada proveniente dal Traforo del Monte Bianco.
Fa presente che, con una simile soluzione, la città di Aosta e il Comune di Saint-Christophe sarebbero tagliati completamente fuori dal traffico automobilistico proveniente dal predetto Traforo.
Osserva che questa notizia ha creato un certo allarme nell'ordine pubblico dei Comuni interessati, in considerazione dei rilevanti danni economici che detti Comuni verrebbero a subire nella eventualità di un'effettiva esecuzione delle sopracitate opere stradali.
Chiede, pertanto, alla Giunta di precisare se la notizia in questione sia veramente fondata e se non si ritenga che il progetto di questa variante riguardante l'allacciamento della Città di Aosta al punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta debba essere sottoposto all'esame del Consiglio, come già era stato fatto per il progetto dell'intero tracciato dell'autostrada Quincinetto-Aosta.
L'Assessore BENZO dichiara che, per quanto è a conoscenza dell'Amministrazione regionale, direttamente rappresentata, come il Comune di Aosta, in seno al Consiglio di Amministrazione della S.A.V. S.p.A., il casello terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta sarebbe attualmente previsto sulla destra orografica della Dora in territorio del Comune di Brissogne, in una zona situata di fronte al Comune di Quart, dal quale si dipartirebbe una autostrada libera che avrebbe uno svincolo nella stessa località del Comune di Quart in cui, nel progetto iniziale, era stato previsto, a titolo orientativo, il casello terminale dell'autostrada.
Aggiunge che, dal sopracitato svincolo, questa autostrada libera proseguirebbe da una parte fino a giungere nella zona di Plan Félinaz, presso il Pont Suaz, e dall'altra parte fino al cavalcavia situato in prossimità dell'ex campo di aviazione di Aosta.
Precisa che il tronco dell'autostrada libera che giungerebbe nella zona di Plan Félinaz sarebbe poi collegata mediante costruzione di un nuovo ponte sulla Dora al sottopassaggio ferroviario della strada per Pila, in modo da costituire una nuova grande strada di penetrazione sul lato sud della Città di Aosta.
Rileva che, con le sopracitate soluzioni tuttora in fase di studio, la Città di Aosta non solo non verrebbe tagliata fuori dal traffico automobilistico proveniente dal Traforo del Monte Bianco, ma sarebbe dotata di due nuove moderne vie di comunicazione atte a meglio convogliare nella Città stessa il traffico turistico proveniente dall'autostrada Quincinetto-Aosta.
Dichiara, infine, che i progetti delle opere in questione sono tuttora in fase di elaborazione presso i competenti Uffici della S.A.V. S.p.A. e che, appena ultimati, tali progetti saranno trasmessi, per la necessaria approvazione, alla Direzione dell'A.N.A.S. e al Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
Il Consigliere MANGANONI lamenta che, all'insaputa del Consiglio, si sia spostato il punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta dalla zona situata in prossimità del Cimitero di Quart, sulla sinistra orografica della Dora, in una non bene definita zona del Comune di Brissogne, posta sulla sponda destra orografica della Dora.
Il Consigliere FOSSON dichiara che la risposta data dall'Assessore Benzo non solo non soddisfa i Consiglieri di minoranza, ma li preoccupa fortemente, perché da detta risposta risulta chiaramente che non si tiene affatto conto delle precedenti decisioni del Consiglio riguardanti l'approvazione del progetto di costruzione dell'autostrada Quincinetto-Aosta.
Rileva in primo luogo che, in base al progetto iniziale, il punto terminale di detta autostrada era situato in Comune di Quart sulla sponda sinistra orografica della Dora, mentre con le soluzioni testé prospettate dall'Assessore Benzo, tale punto terminale verrebbe spostato in Comune di Brissogne sulla destra orografica della Dora; in secondo luogo rileva che, con il collegamento del raccordo autostradale di Plan Félinaz al sottopassaggio della strada per Pila, situato sul lato della Città di Aosta, una gran parte della Città di Aosta sarebbe tagliata fuori dal traffico automobilistico proveniente dal Traforo del Monte Bianco.
Fa presente che la scelta operata dal Consiglio regionale in sede di approvazione del progetto iniziale dell'autostrada Quincinetto-Aosta era stata fatta appunto allo scopo di evitare che la Città di Aosta venisse isolata dal traffico turistico e commerciale diretto o proveniente dai due Trafori alpini del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, soprattutto perché a quel tempo si era prospettata anche un'altra soluzione contemplante il proseguimento in zona collinare dell'autostrada Quincinetto-Aosta fino ad allacciarsi alla strada statale del Gran San Bernardo e, più oltre, alla strada statale per Courmayeur.
Aggiunge che, proprio perché era stata ventilata la possibilità di questa ultima soluzione, il Consiglio aveva richiesto che il collegamento della Città di Aosta con il Traforo del Monte Bianco fosse realizzato mediante la costruzione di una super-strada libera e che il punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta fosse situato sulla sponda sinistra orografica della Dora in prossimità del Cimitero del Comune di Quart, onde evitare un possibile isolamento della Città di Aosta.
Ritiene che, per collegare adeguatamente la Città di Aosta con il predetto punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta, sarebbe sufficiente allargare convenientemente l'attuale via d'accesso alla Città dal lato est mediante la costruzione di un secondo cavalcavia in prossimità dell'ex campo di aviazione e realizzare la strada di circonvallazione sud già prevista nel Piano regolatore del Comune.
Dopo aver ribadito di non essere soddisfatto, anzi di essere preoccupato della risposta data dall'Assessore Benzo, dichiara che la minoranza consiliare presenterà prossimamente una mozione sull'argomento in esame.
Osserva che il Consiglio regionale deve essere tenuto informato di qualsiasi modificazione che si intenda apportare al progetto iniziale riguardante la costruzione dell'autostrada Quincinetto-Aosta, progetto già approvato a suo tempo dal Consiglio stesso.
Il Consigliere GERMANO dichiara che il Consiglio si trova oggi di fronte ad un modo di agire che viola quanto già approvato dal Consiglio stesso in ordine alla costruzione dell'autostrada Quincinetto-Aosta.
Fa presente che nella stessa convenzione stipulata per la costituzione della S.A.V. S.p.A. è previsto che il progetto di costruzione dell'autostrada Quincinetto-Aosta, e quindi anche le eventuali successive modificazioni del progetto stesso, devono essere preventivamente esaminate e approvate dal Consiglio stesso.
Il Presidente, MONTESANO, fa presente che il Consiglio regionale non sarà esautorato per quanto riguarda il problema in discussione, perché il progetto delle soluzioni testé prospettate dall'Assessore Benzo sarà ovviamente sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio.
Il Consigliere MANGANONI auspica che ciò avvenga prima dell'inizio dei lavori.
Il Consigliere GERMANO lamenta il modo di agire dei rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione della S.A.V. S.p.A., i quali, in tale sede, hanno approvato di dare incarico a dei tecnici di elaborare i progetti per l'esecuzione delle opere di raccordo del punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta alla Città come testé indicato dall'Assessore Benzo.
Aggiunge che la minoranza consiliare non solo presenterà una mozione su detto argomento, ma richiederà una apposita convocazione straordinaria del Consiglio.
Dichiara che le prospettate nuove soluzioni arrecherebbero un rilevante danno all'economia della Città di Aosta.
Riferisce, in proposito, che gli albergatori di Aosta, allarmati dalle voci che circolano su detta questione, hanno recentemente approvato un ordine del giorno con il quale auspicano che l'autostrada Quincinetto-Aosta termini nella zona dell'aeroporto, come in precedenza concordato.
L'Assessore BENZO dichiara che l'allarmismo suscitato dalla minoranza consiliare sul problema in questione è capzioso e fatto a fini demagogici.
Precisa che il raccordo stradale sulla sponda destra orografica della Dora giungerà solo fino alla zona di Plan Félinaz e non proseguirà fino al territorio del Comune di Gressan.
Per quanto riguarda la questione del casello terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta, osserva che la ubicazione di detto casello va studiata in vista anche di determinate soluzioni tecniche.
Fa presente che nella zona situata in prossimità del Cimitero di Quart vi è l'Aeroporto regionale, che crea dei problemi rilevanti per gli svincoli dell'autostrada.
Rileva che l'autostrada Quincinetto-Aosta, come autostrada chiusa, deve terminare ad un apposito casello e che è soprattutto importante che da questo punto vi siano delle adeguate strade, che egli chiama autostrade in considerazione della loro rilevante larghezza, che portino da una parte all'entrata est della Città e dall'altra all'entrata sud della Città.
Fa presente che il Consiglio di Amministrazione della S.A.V. S.p.A. ha ritenuto opportuno di fare elaborare dai propri uffici tecnici i progetti in questione allo scopo di evitare, in previsione di una disponibilità finale di un certo numero di miliardi da parte della S.A.V. stessa, che le spese per la costruzione dei raccordi in questione vadano a gravare sul bilancio del Comune di Aosta.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno approvato dagli albergatori di Aosta, riferisce di avere, in un'apposita riunione, chiarito agli interessati gli aspetti della questione, precisando che gli interessati si sono quindi dichiarati consenzienti alle soluzioni prospettate.
Concludendo, sottolinea che il concetto fondamentale della questione è che dal casello terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta le strade di raccordo che collegano detta autostrada alla Città di Aosta siano delle strade libere e che l'Amministrazione regionale si preoccupi, con le soluzioni da lui prospettate, di non isolare la Città di Aosta dal traffico turistico e commerciale proveniente o diretto verso i Trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco.
Ribadisce che i progetti delle opere stradali in questione, non appena ultimati, saranno sottoposti all'esame del Consiglio regionale, in modo che il Consiglio stesso possa esprimere il suo parere in merito.
Il Consigliere FOSSON dichiara che la minoranza consiliare è contraria allo spostamento del casello terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta sulla sponda destra orografica della Dora e alla costruzione del raccordo libero che giungerà nella zona di Plan Félinaz, anche se collegato mediante un nuovo ponte al lato sud della Città; intravede in queste manovre un intento preciso di proseguire, in un secondo tempo, detto raccordo fino ad allacciarlo alla super-strada che conduce a Courmayeur e così la Città di Aosta sarebbe tagliata completamente fuori dal traffico turistico e commerciale proveniente dal Traforo del Monte Bianco.
Riferisce che queste intenzioni erano già state manifestate a suo tempo da determinate personalità che erano molto interessate alla costruzione di un'autostrada chiusa collegante la Città di Aosta con Courmayeur, per cui l'attuale minoranza consiliare rimane ferma sulle posizioni già assunte dal Consiglio regionale in sede di approvazione del progetto iniziale dell'autostrada Quincinetto-Aosta.
Dichiara di concordare sulla necessità di costruire degli opportuni svincoli per collegare il punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta alla Città e di prevedere un adeguato raccordo per allacciare la zona di Pila.
Per quanto riguarda la questione delle possibili disponibilità finanziarie della S.A.V. S.p.A., che consentirebbero alla medesima di assumere l'onere finanziario per la costruzione degli svincoli in questione, in luogo del Comune di Aosta, rileva che la questione per il momento non deve essere posta in questi termini, ma deve essere considerata solo in vista del fatto che la Città di Aosta non deve essere isolata dal traffico turistico e commerciale proveniente o diretto verso i due trafori stradali alpini.
Ribadisce le preoccupazioni della minoranza consiliare in ordine a questi problemi, preoccupazioni che sembrano condivise anche dalla maggioranza consiliare, ed auspichiamo che qualunque modificazione del progetto iniziale riguardante gli svincoli dell'autostrada Quincinetto-Aosta sia sottoposta al preventivo esame del Consiglio.
Il Presidente della Giunta, BIONAZ, osserva che la minoranza consiliare sta facendo in questo momento il processo alle intenzioni nei confronti della Giunta regionale, la quale non ha alcuna intenzione di scavalcare il Consiglio regionale per quanto riguarda il preventivo esame delle nuove soluzioni testé prospettate dall'Assessore Benzo e attualmente ancora in fase di studio presso gli uffici tecnici della S.A.V.
Assicura che i progetti delle opere in questione saranno a suo tempo sottoposti all'esame del Consiglio, il quale potrà assumere tempestivamente le decisioni che riterrà opportune.
Dichiara che, per la soluzione del problema di cui si tratta, anche la Giunta regionale si preoccupa di non isolare la Città dal traffico turistico-commerciale, perché si rende conto dei rilevanti danni economici che un simile isolamento arrecherebbe alla Città.
Il Consigliere CAVERI osserva che la minoranza consiliare non sta facendo un processo alle intenzioni della Giunta, ma sta facendo considerazioni sulle dichiarazioni fatte dall'Assessorato all'Industria e Commercio, il quale, a suo avviso, avrebbe condiviso l'idea di scavalcare la Città di Aosta con il raccordo stradale che dovrebbe giungere fino all'attuale sottopassaggio ferroviario della strada per Pila.
Conferma che la minoranza consiliare intende presentare quanto prima una mozione su questo importante argomento.
L'Assessore BENZO dichiara di non avere mai detto di condividere l'idea di scavalcare la Città di Aosta con i raccordi stradali di cui si tratta.
Ribadisce che è sempre stata viva preoccupazione dell'attuale Giunta di salvaguardare gli interessi della Città di Aosta, facendo sì che la Città stessa fosse adeguatamente collegata col punto terminale dell'autostrada Quincinetto-Aosta mediante dei raccordi autostradali liberi, atti a convogliare nella Città di Aosta il traffico turistico-commerciale.
Per quanto riguarda l'eventuale costruzione di un'autostrada chiusa da Aosta a Courmayeur, osserva che non è il caso di affrontare la discussione di un simile problema, in quanto la super-strada esistente risponde già sufficientemente alle esigenze del traffico del Traforo del Monte Bianco.
Aggiunge che l'apertura dei nuovi Trafori stradali alpini del Fréjus e del Ciriegia, che eserciteranno una concorrenza al Traforo del Monte Bianco, renderà superflua la costruzione di un'autostrada da Aosta a Courmayeur.
Il Consiglio prende atto.